Mi abbracci?

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19:09 Kouki:
  [Prati - seduta sotto un albero] La giovane Yakushi indossa un vestito bianco cinese, lungo fino a poco prima della metà delle cosce e dalle maniche lunghe, larghe e fresche, fino a ricoprirle anche le mani. I bordi del vestito sono colorati di blu, e presenta un accenno di colletto. La vita è stretta da una fascia anch’esso di colore blu, dove sul davanti vi è la placca in metallo del copri fronte di Kusa che ora porta, appunto, in vita. Il vestito inoltre presenta due spacchi laterali, ma sotto di esso vi è un tessuto blu a mo’ di gonna che copre tali aperture e risulta più lungo del vestito di qualche centimetro, arrivandole alla metà delle cosce. Al di sotto indossa dei pantaloncini neri dal tessuto elasticizzato, corti, e le fasciature bianche ricoprono l’intero suo corpo, a contatto con la pelle. Tali fasciature sono visibili sulle gambe e sul collo, mentre per il resto sono nascoste dai vestiti. Scarpe nere da ninja ai piedi e guanti a mezze dita alle mani, del medesimo colore. Alla coscia destra vi è invece il porta kunai e shuriken, mentre alla vita, dietro alla schiena, vi è il porta oggetti. Sulla schiena del vestito vi è il simbolo del clan Yakushi, a livello infra scapolare, ma esso quest’oggi è tenuto nascosto dai lunghi capelli neri della ragazzina, che sono tenuti sciolti fino al sedere. Qualche ciocca le ricade in avanti sulle spalle e la frangia incornicia quel suo visino pallido, accompagnando il taglio degli occhi gialli e profondi. La giornata quest’oggi promette bene, il sole è presente nel cielo e rilascia quel suo tepore primaverile, insomma un ottimo momento che la ragazzina ha preso al volo per poter fare una comune passeggiata ai prati fioriti. L’espressione è distanza e fredda, come suo solito, mentre invece i pensieri affollano la sua mente senza sosta. Una volta raggiunto il posto, la giovane si è semplicemente seduta sul terreno appoggiando la schiena contro il tronco di un albero che, insieme ad altri, circonda i prati. Tutto sommato è un momento tranquillo e rilassante, un momento tutto per lei e che quindi può usare per occuparsi di parlare un po’ con la sua Voce. Le ginocchia sono raccolte al petto dalle braccia, mentre il viso è fisso davanti a sé… guarda lontano, ma sembra assente, forse intenta in una qualche discussione con l’Altra. [Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 5 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C]

19:17 Hiroki:
  [Prati Fioriti] La lingua gioca con uno stuzzicadenti,passandola tra la dentatura bianca del marmocchio.Cammina con passo lento senza una meta,forse alla ricerca di un albero ben posizionato,dal quale potrà avere una buona visuale.Indossa una felpa grigia con il collo alto a maniche corte,aperta sul torso con una chiusura lampo.Un panno blu fino alle ginocchia ricopre: un porta oggetti legato in vita sul fianco sinistro,un porta kunai sulla coscia destra ed infine parte dei pantaloni blu scuro infilati in degli stivali ninja neri aperti sull'avampiede.Sul panno blu è legata una shimenawa,un cordone viola intrecciato che assomiglia a dei serpenti intrecciati fra loro,chiaro richiamo al legame con il clan Yakushi.Il nodo è ben stretto,gli abiti sono molto resistenti e ben elasticizzati.Anche oggi ha terminato i suoi allenamenti,come solito fare è uscito a rilassarsi cercando la tranquillità nel bel mezzo dei prati fioriti fuori dalla città dell'erba.Il sole si sta abbassando sempre di più dando vita a dei colori caldi,i quali riflettono sui fiori colorati donandone maggior bellezza.La mancina sposta qualche ciocca che sfugge al coprifronte.Il suo sguardo però scorge una figura sotto di un albero,si avvicina di qualche metro prima di riconoscere la Yakushi,il suo cuore sussulta per qualche attimo,sorride felice di vederla,muoverebbe dunque i suoi passi più velocemente,decisi verso la ragazza"pss"malefico non perdona nessuno,scherza sulle debolezze degli altri senza pensare alle conseguenze o ai sentimenti altrui,è fatto così non riesce a controllarsi,deve rompere il cavolo a tutti,persino a lei[porta kunai&shuriken:3 kunai 3 shuriken][porta oggetti: 1 filo di nylon,3 fuuda con 3 tronchetti da sostituzione precedentemente sigillati]

19:26 Kouki:
  [Prati - seduta sotto un albero] Si isola da tutti e da tutto, scivolando lentamente nel suo mondo segreto, quello al quale nessuno ha ancora avuto il pieno permesso di entrarci. Anzi, si può dire proprio che nessuno è ammesso per il momento. Un mondo tutto suo, dove può perdersi ed abbandonarsi, dove può ricaricare le energie e parlare senza alcun tipo di problema con l’Altra. Se chiude gli occhi, addirittura, potrebbe anche vederla, lì davanti a lei… oppure può fare la sua apparizione in qualche specchio, nel suo stesso riflesso. È affascinante, tutto sommato, ma non crede che nessuno possa capire per davvero fino in fondo. Non si accorgerebbe della presenza di Hiroki, almeno fino a quanto la sua voce, quel suo suono, non si insinua nella sua mente con la forza e la sinuosità di un serpente. La riporta bruscamente alla realtà, ma senza spaventarla, anche se il cuore sussulta al riconoscere quella voce. Il volto si posa lentamente si quello del ragazzino, alzandosi lievemente dato che lei si trova seduta e l’altro ancora in piedi. Nel vederlo il proprio cuore sussulta nuovamente, provocando in lei quelle sensazioni alle quali non riesce ancora a dare un nome. Non sa cosa siano, ne cosa stia succedendo, ma sa che si trova bene… e questo è quanto basta. Un sorrisino si farebbe strada sulle sue pallide labbra, arrogante e strafottente, ma sempre con quella sfumatura ilare e divertita, come se fosse tutto un gioco, una loro personale danza. I suoi occhi gialli si punterebbero in quelli di lui, cercando di attirare a sé tutto quello che può dell’altro. <Dovresti perdere questo vizio.> sibila verso di lui, con un tono basso ed avvolgente, per poi continuare dopo una breve pausa. <Almeno con me.> puntualizza alla fine. Insomma, se vuole attirare le altre persone come se stesse chiamando un animale va benissimo, ma non per lei. <Sei qui per goderti il panorama?> domanda verso di lui, ma senza invitarlo a sedersi… non tanto perché non voglia, ma semplicemente perché non ci pensa. Si, non è ancora poi così brava con le relazioni umane. <Come stai?> sincero interesse, una voglia assoluta di sapere tutto quello che gli accade nella testa e nel fisico. Torna silente quindi, aspettando una qualche sua risposta, ma anche una qualsiasi sua reazione. Lo osserva, lo analizza. [Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 5 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C]

19:36 Hiroki:
  [Prati Fioriti] Le guancie pallide si gonfierebbero,mentre lo stuzzicadendi verrebbe spinto con la lingua verso l'uscita della bocca,andrebbe quindi a sputarlo,ruotando la testa fuori dalla portata della ragazza,poco romantico direi."altrimenti?"scandisce bene le parole divertito avendo stuzzicato la compagna.Andrebbe ad appoggiarsi su un fianco dell'albero rimanendo sempre in piedi,mentre la punta del piede destro punterebbe al suolo per mantenersi in equilibrio,intreccia le mani mordendosi le labbra internamente per poi ascoltare le domande della Kusana."si,come sempre"difatti come sappiamo ogni giorno esce nelle sue passeggiate rigeneranti,dove raramente incontra qualcuno,per fortuna aggiungerei dato che non ama gente in giro."bene,tu?"assottiglia le palpebre,la lingua andrebbe ad inumidire le labbra quasi pregustando ciò che andrà a rilevarle dopo"ricordi dopo la missione volevo parlarti"scalpita dalla voglia di confessarle le ultime novità,oltre che avrebbe diversi dubbi da togliersi.[porta kunai&shuriken:3 kunai 3 shuriken][porta oggetti: 1 filo di nylon,3 fuuda con 3 tronchetti da sostituzione precedentemente sigillati]

19:46 Kouki:
  [Prati - seduta sotto un albero] Per quello che riguarda la ragazzina, la giornata non potrebbe che finire meglio di così. Lo osserva mentre compie quel gesto definito poco romantico, ma che a lei non fa ne caldo ne freddo. Non la infastidisce, anzi, la fa sorridere ancora di più, come se quei suoi comportamenti le piacessero alla fin fine. <Non ti piacerebbe saperlo.> commenta con un sogghigno, senza aggiungere altro e dando decisamente l’idea che non andrà a dire una parola di più sull’argomento. Tono mellifluo, quasi misterioso… lui la stuzzica e lei risponde per le rime. Lo segue con lo sguardo, mentre va a poggiarsi col fianco al tronco dell’albero, e lei decisamente non ha voglia di farsi venire il torcicollo, quindi tornerebbe ad osservare dinnanzi a sé, il meraviglioso panorama che quella terra le sta offrendo, mentre il sole la tinge del color del sangue. <Come sempre. Hai altri posti dove preferisci andare a rilassarti?> domanda, sempre spinta da quella sua curiosità, mentre presta ben attenzione con le orecchie alle sue parole, nonostante possa sembrare distante nel non osservarlo. A quel commento striminzito sul come si debba sentire, la ragazzina non sa se prenderla come una verità o meno, se ci fosse qualcosa che non dovesse andare bene, glie lo direbbe? Chissà. Solleva quindi le spalle, decidendo di non addentrarsi troppo in profondità anche con la sua risposta. <Io? Al momento mi sento bene.> al momento, perché le piace la sua presenza, perché si sente effettivamente bene. certo non dovrebbe portare alla mente tutto quello che la turba ogni minuto della propria vita. L’Altra tace nella sua testa, come al solito non prende parola quando c’è Hiroki, come se Lei si limitasse solo ad osservare, divertita. Ascolta quelle ultime parole e lei annuisce, ricordando quella proposta, e mettendosi quindi in ascolto. <Dunque parla. Di cosa volevi parlarmi?> non prova nessun tipo di ansia, se non la semplice voglia di sapere cosa mai abbia da dirle. Curiosità, insomma, forse mista a una piccola dose di felicità per il fatto che egli voglia raccontarle qualcosa. [Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 5 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C]

19:52 Hiroki:
  [Prati Fioriti] Nutre rispetto per la piccola genin,quando le parla seriamente l'ha sempre guardata negli occhi,fino ad oggi non è mai capitato di parlare con qualcuno in quella maniera,persino con i ninja di grado superiore,snobba tutti,non gli interessa di nessuno.Spingerebbe con la spalla sul tronco,portandosi in piedi composto per poi andare a posizionarsi proprio davanti a lei,sposterebbe il peso in avanti lasciandosi cadere in ginocchio,sperando di atterrare sul terreno che dovrebbe essere morbido.Userebbe i propri talloni come sostegno mentre le mani si poserebbero sulle ginocchia"ho incontrato Raido Oboro"la bocca rimmarebbe schiusa dandole suspance provocandola anche con lo sguardo"a dire il vero mi ha cercato"socchiude quindi le labbra.Sa di non aver risposto alle sue domande,ma non hanno importanza gli sembrano di circostanza,piuttosto lui si che ha da raccontare,a lui sembra tutto dovuto,il suo egocentrismo supera qualsiasi cosa."e poi ho deciso di fare alcune ricerche sul mio gene"arriccia le labbra strofinandole sotto al naso,sta resistendo ma con tutta probabilità sfiderà Raido a tagliargli le mani,vuole toccarla,almeno sfiorarla"allora da dove inizio signorina?"quasi tono di rimprovero ma pur sempre scherzoso.I suoi occhi sono pieni d'affetto verso la ragazzina,gli brillano la vuole tutta per lui.[porta kunai&shuriken:3 kunai 3 shuriken][porta oggetti: 1 filo di nylon,3 fuuda con 3 tronchetti da sostituzione precedentemente sigillati]

20:02 Kouki:
  [Prati - seduta sotto un albero] Attende che l’altro inizia a parlarle, ma a quanto pare fa il prezioso, non facendo altro che stuzzicare ancora di più la curiosità della giovane. Alla fine lui si porta davanti all’altra, lasciandosi cadere in ginocchio davanti a lei, con le mani sulle ginocchia in quella posizione composta. Lei quindi può tornare a guardarlo, a fissarlo dritto negli occhi, senza perdere quel sorrisino che sempre l’accompagna. Ed ecco che le prima parole vengono pronunciate, regalandole solo confusione. E quindi? Ha incontrato Raido e lei rimane perplessa, confusa, mentre solleverebbe un sopracciglio ed inclinerebbe leggermente la testa di lato. Ma sono le sue successive parole a chiarirle un po’ la faccenda, il fatto che invece sia stato suo padre a trovarlo. Annuisce, attendendo che vada avanti. <Si, mi aveva detto che voleva parlarti. Solo non pensavo adesso.> e con adesso intende, così presto. Lei al momento non ci sta trovando nulla di strano, dopo tutto non è abituata a cosa simili, non sa come funzionino certe meccaniche e quindi pazientemente aspetta. Eppure Hiroki lascia appeso quel discorso per iniziarle un altro. La confonde, la sballottola da una parte all’altra, e il suo sguardo si farebbe infastidito. Ma ecco che lui le va a chiedere da che parte iniziare. Quindi ci sono due argomenti, e starebbe a lei decidere? La sta punzecchiando e molto, ci sta anche riuscendo a giudicare dall’espressione infastidita, ma che sempre conserva quel lieve sorriso. <Bene, ragazzo del mistero. Direi che quello che hai scoperto sul gene non mi interessa al momento, o meglio, passa in secondo piano. Dato che sono cose che probabilmente so già. Se poi vorrai dirmi le tue impressioni bene… ma per il momento…> fa una piccola pausa, cercando di sporgersi di più verso di lui accentuando quel suo sorrisetto arrogante e divertito. <Parlami di come è andata tra te e Raido.> ecco, quello la incuriosisce molto, ma molto di più. Tornerebbe quindi ad appoggiare la schiena al tronco dell’albero, attendendo le sue risposte, osservandolo dritto negli occhi. Di cosa avranno parlato? Si sono conosciuti? [Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 5 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C]

20:17 Hiroki:
  [Prati Fioriti] "ehehehe"sghignazza malefico "cosa ti fa pensare che lasci decidere a te?" osserva il fare infastidito di lei,quasi che quel fare sia la causa del cambiamento climatico,inizia a piovere,alza la testa assicurandosi delle gocce"mm pericolosa quando ti arrabbi"striscerebbe con le ginocchia riducendo la distanza,quasi la sfiora con gli abiti,con quel cordone viola."sono andato in biblioteca ed ho trovato del materiale interessante,probabilmente quello che sai sul mio conto non corrisponde"fa spallucce rimanendo vago,finchè decide che è arrivato il momento di raccontarle un pò di cose"a quanto pare il Jonin è andato a fare delle ricerche sul mio conto,scoprendo che sono uno Yakushi,fortunatamente ha detto che è stato difficile persino per uno come lui rintracciarmi"ammette mentre si prende qualche secondo per guardarla,gli è mancata,i suoi occhi sembrano andare da soli,se la mangiano è troppo tenera alla sua vista,vuole solo stringerla."gli hai detto che hai una cotta per me?!"quasi non ci crede,piuttosto come abbia fatto a riuscire a dire una cosa del genere "è molto geloso e non andiamo d'accordo,mi sta antipatico"purtroppo come il 90% della popolazione mondiale Hiroki ha preso sul naso anche il Jonin,fa spallucce non ci può far nulla.Farebbe assimilare le info alla ragazza,aspetta quindi una sua reazione.[porta kunai&shuriken:3 kunai 3 shuriken][porta oggetti: 1 filo di nylon,3 fuuda con 3 tronchetti da sostituzione precedentemente sigillati]

19:25 Kouki:
  [Prati] Quel momento idilliaco viene rovinato dal tempo, che cambia dal nulla portando con sé la pioggia. Fortuna vuole che quelle gocce d’acqua non la infastidiscano più di tanto, amandole tanto quanto i caldi raggi del sole. Per questo non si smuove, ma lascia che il cielo pianga bagnando tutto ciò che si trova sotto di lui e lasciandosi cullare dal dolce suono che le sue lacrime producono. Ascolta quelle prima parole, e la ragazzina si innervosisce ancora di più, ma accentuando quel sorrisino che a tratti si farebbe anche minaccioso, forse sotto la leggera influenza dell’Altra. <Attento a non giocare troppo con me.> sibila, e per quanto potrebbe sembrare assurdo, minaccia col sorriso. Ma è un qualcosa che fa in maniera divertente, giusto solo perché si tratta di Hiroki. Lui parte con la sua ricerca e lei scuote la testa, forse si è espressa male. <Io non so niente su di te, ma so qualcosa sul gene. Quello intendevo. Ma già che ci sei… come saresti in realtà?> domanda verso di lui, spronandolo a parla, distaccando la schiena dal tronco ed avvicinandosi nuovamente col busto in avanti. Insomma, entrambi riducono le distanze e lei rimane in silenzio mentre continua ad ascoltare le sue parole. Annuisce, del resto lei non ha rivelato che Hiroki si tratta di uno Yakushi, ma suo padre a quanto pare è abile nelle ricerche. Non risponde assolutamente niente, per poi focalizzarsi su quelle poche ed dritte parole. Una cotta? Lei? quando? Il viso, pallido, si tinge di un colore rosso acceso, portandola a trattenere il fiato. <Cosa? Non ho detto nulla di simile!> il tono, nonostante sia sempre basso, risulta comunque aumentato di poco. Si dimostra impacciata, imbarazzata, mentre va a continuare. <Ho solo detto che mi trovo bene con te e che non so cosa siano queste emozioni!> ecco quanto detto. Nessuna cotta, nessuna. Eppure più ci pensa, più si rende conto che forse sta negando a se stessa la verità. Per questo il rossore rimane, per questo l’imbarazzo non va via, per questo sembra essersi messa sulla difensiva. Non le piace quella sensazione di confusione e poco controllo di sé, ma non può farci niente al momento… fortuna vuole che le parole successive del ragazzino la riportino alla realtà. Il viso si farebbe serio, la fronte corrucciata e gli occhi verrebbero puntati con forza in quelli blu dell’altro. <Lui geloso? E di cosa? Perché non andate d’accordo?> certo, non pretende che tutti vadano d’accordo con tutti, ma almeno una spiegazione… insomma, sono entrambe due persone importanti per lei, ci mancherebbe solo il fatto che di trovarsi tra due fuochi. [Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 5 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C]

19:41 Hiroki:
  [Prati] Per fortuna quelle poche goccie d'acqua erano momentanee,un classico rovescio estivo.Vede il modo di fare della ragazzina così decide di finire con il provocarla,tutto sommato non avrebbe senso infastidirla più di tanto,è pur sempre la sua compagna di clan."ehi rilassati"dolce, parole questa volta uscite spontanee.La mancina si staccherebbe lenta dal ginocchio andando verso il volto della Yakushi che si è da poco avvicinata accorciando ulteriolmente le distanze.La accarezzerebbe dolcemente sulla di lei guancia destra,delicato come sempre"va tutto bene,mi sei mancata molto piccolina"si lascia andare,le vuole davvero bene,non resiste a quegli occhioni gialli che gli donano una dolcezza unica."sono uno Yakushi puro"fiero,quasi ribolle il suo sangue,sorriso di piacere soddisfatto,mentre il suo pollice continuerebbe ad accarezzarla per tutto il tempo."sai vuole che non ti tocchi,ma non riesco,posso capirlo e farei lo stesso"tenero si trasforma davanti a lei,i suoi modi cambiano radicalmente"però mi è antipatico,e penso di sapere il motivo"riporterebbe la mancina dietro la nuca strofinandola mentre si lascia scappare una risatina "sarà che abbiamo lo stesso carattere forse"fa spallucce,ma al momento vuole restare con lei e non pensare a nulla,allargherebbe le braccia socchiudendo gli occhi mostrando un bianco sorriso "mi abbracci?"domanda rimanendo fermo sulle ginocchia aspettando un gesto o le parole della genin[porta kunai&shuriken:3 kunai 3 shuriken][porta oggetti: 1 filo di nylon,3 fuuda con 3 tronchetti da sostituzione precedentemente sigillati]

19:57 Kouki:
  [Prati] Il rossore si fa evidente sulle sue guance e per questo distoglie lo sguardo. Non ha mai parlato di cotta eppure al momento sembra quello che si avvicina di più a tutta quella situazione. Ma non dice nulla, non lo afferma. Più che altro per una sicurezza personale. Se non dovesse trattarsi di una cotta? Ma solo di qualcosa di meno profondo? Potrebbe fare una pessima figura, quindi, nell’ammettere l’esistenza di una cotta. Ha ancora pochi elementi per valutare bene, quindi se ne resta in silenzio, attendendo le parole dell’altro. Il gesto dell’altro, più che rilassarla, la imbarazza ancora di più. Quella semplice chiarezza rende di fuoco le sue guance, il cuore inizia a battere e un’espressione addolcita ed imbarazzata prende il sopravvento. Gli occhi, però, rimangono fissi su di lui, nei suoi, andando ad ascoltarlo. <Ti sono mancata?> domanda, forse incredula, ma adesso sembra immersa in chissà quale mondo ovattato, confusa dai suoi stessi sentimenti e da quel suo modo di essere dolce con lei. Le piace. Il sorriso si accentua leggere, sincero e spontaneo, felice di essergli mancata, inutile negarlo. A questo punto deve riuscire ad ammettere anche lei un qualcosa di tanto semplice e che sembra rimane bloccato nella sua gola. Le labbra si dischiudono e timidamente quella sua voce vien fuori. <Io… sto bene con te.> un sussurro, lieve e delicato, che va ad accarezzare le orecchie del ragazzino. La sua mano permane e lei non si scosta, continuando ad ascoltarlo, anche se ora un moto di invidia le scuote le membra. Lui è uno Yakushi puro, pulito, chiaro, cristallino. Mica sporco come lei. Il viso sembra oscurarsi, ma non di rabbia, di tristezza. <Buon per te che sei puro, allora.> nonostante l’invidia e la tristezza, quelle parole sono sincere. È davvero felice che l’altro non abbia subito niente di quello che ha subito lei… o almeno pensa, ci vuole credere e sperare. <Tutto l’opposto di me, allora.> sussurra, mormora, si vergogna di ammetterlo e prova rabbia verso se stessa e chi l’ha creata. Come un gioco. Il discorso va avanti e riesce a far strappare nuovamente quel sorriso ora dolce e leggermente ironico. <Non vuole che mi tocchi? Eppure mi stai toccando.> si inclina il sorriso, in un’espressione divertita. <Che ribelle che sei.> ne è contenta. Contenta che non si sia lasciato intimidire dal padre ed infine annuisce alle sue parole. <Tu dici di avere il suo stesso carattere?> scuote appena la testa, per quello che può saperne. <Non mi sembra, tu sei impulsivo e sfidi chi è più forte di te rischiando grosso. Io invece penso che Raido… che mio padre sia più coscienzioso.> si ferma, si umetta le labbra e continua. <Ma forse è perché lui è decisamente più grande e ha esperienza. Quindi non saprei.> possibile che si trova bene con entrambi per quello? Per il carattere simile? Altro che edipo, ed è appena stata adottata. Comunque sia la richiesta dell’altro la fa piombare nuovamente nell’imbarazzo. Vorrebbe, ma l’imbarazzo glie lo vieta. Vorrebbe, ma la ragione la inciterebbe a ricercare una spiegazione razione. Vorrebbe… e lo fa. Decide di chiudere il cervello, di lasciarsi andare alle proprie emozioni. Cambierebbe quindi posizione posizionandosi sulle ginocchia, come lui, e in seguito andrebbe a inclinarsi col busto verso il ragazzino, cercando di cingerlo fra le braccia. I movimenti sono lenti, titubanti, forse è impaurita, teme di soffrire… ma nel caso lui la faccia soffrire, lei gli ripagherà il tutto cento e mille volte. Il cuore inizia a battere all’impazzata, mentre cercherebbe di stringersi a lui, appoggiando la propria testa sulla sua spalla. Le piace. Le piace quell’abbraccio, le piace lui e le piace sentirsi così. Incredibile come diverse persone siano capaci di farla sentire in altrettanti modi di essere, di farle provare cose diverse. Non respira, trattiene il fiato, sperando di non trovarsi nel mezzo di uno scherzo dell’altro… ma se così non fosse, rimarrebbe abbracciata a lui per tutto il tempo che entrambi decideranno. [Equipaggiamento: guanti ninja - Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 10 spiedi – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 5 fumogeni – 5 fuda con tronchi e 5 fuda liberi – 5 tonici coagulanti e 5 speciale – 5 tonici recupero chakra e 3 speciale – 6 veleni composto speciale – 3 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C][END]

20:15 Hiroki:
  [Prati] Ascolta Kuoki,il suo tono ed il suo modo di fare quando parlano del proprio gene,ma aspetta,non la giudica preferisce attendere quell'abbraccio che arriva,il cuore si riempie di gioia,ogni volta è sempre un emozione per il marmocchio,non dice nulla,si sente stringere anche se in maniera titubante.Una volta che Kuoki posa la sua testa sulla spalla,andrebbe a chiudere gli occhi,focalizzandosi sul di lei profumo.Sente il suo cuore battere,forse battono insieme,vibrano.Dopo qualche minuto di quell'intenso gesto schiuderebbe le labbra e con molta delicatezza verbierebbe "non mi importa,per me sei pura"stringerebbe i suoi occhi,l'altra non può vederlo,la stringerebbe più forte a se"mi manchi,ti penso sempre e sto bene con te"Proverebbe ad accarezzarle la testa delicatamente senza scompigliarle i capelli"abbiamo tutto il tempo,con calma capiremo i nostri sentimenti"i suoi occhi si riaprirebbero andando a guardare l'ambiente circostante,sono pur sempre fuori dal villaggio,ha un senso del dovere,di dover proteggerla e proteggersi molto alto,è sempre attento,freddo ma quando è con lei alle volte si perde,diventa vulnerabile.Resteranno li dunque finchè torneranno insieme al villaggio.[end]

I due Yakushi si incontrano per la prima volta dopo la missione di livello C.Hiroki aggiorna Kouki,sulle sue ricerche e sull'incontro con Raido,infine si abbracciano lasciandosi andare ai propri sentimenti ma ancora non riescono a definirli.