Allenamento Innata Otstutsuki

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Giocata di Clan

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con Kazan

12:30 Kazan:
  [Tempio] Ritorna li, al Tempio, dove tutto ha avuto inizio per cercare di prendere ancora maggior confidenza con il proprio potere. Indossa come sempre un paio di pantaloni scuri che ricadono larghi sulle gambe e che nascondono 3 fuuda con sigillati relativi tronchetti per la sostituzione, una casacca bianca che adorna il busto, slacciata nei due bottoni superiori a mostrar parte di quel fisico longilineo e ben definito, i capelli come sempre son raccolti in una coda tenuta stretta dal coprifronte raffigurante l'effige di Kusa con due ciocche ribelli che ricadono ai lati del volto incorniciando l'incarnato pallido dove spiccano quelle gemme azzurre, quello sguardo che par figlio della luna dalla chiarezza di quel celeste e che mostra un austerità che non par appartenere a questo pianeta, un austerità che contrasta con i lineamenti dolci del ragazzo che nuovamente si ritrova al tempio di Kusa. Una volta arrivato alla base del tempio alza entrambe le mani, cercando di unirle al petto lasciando indici e medi alti e a formar il sigillo della Capra. Solo in quel momento cercherebbe la concentrazione necessaria per cercar di visualizzare al proprio interno l'energia fisica, all'altezza dello stomaco e quella psichica all'altezza della testa, cercando in un momento di unirle tra loro, li dove si trova il plesso solare cercando di creare quella nuova energia, il Chakra, cercando di farlo scorrere all'interno del proprio corpo [Tentativo Impasto Chakra] [3 fuuda con tronchetto]

12:34 Kazan:
  [Tempio] Sente il chakra scorrere dentro di se, quell'energia potente che ne rinvigorisce il corpo e su quella cerca di concentrarsi nuovamente, cercando di farla espandere oltre i confini del proprio corpo, di farla fuoriuscire dagli tsubo del proprio corpo nel tentativo di lasciarsi trasportare in una nuova dimensione. Se ci fosse riuscito non più il tempio e le strade di Kusa, ma si ritroverebbe in cima ad una montagna, in uno spiazzo aperto e ricoperto da nubi talmente grosse da poter essere quasi toccate ed al centro di queste nubi una luce che trapassa l'ostacolo e illumina tutta l'arena in cui si trova. Ai lati di quello spiazzo si possono notare delle vallate, ricoperte da spuntoni di roccia che uniscono tutta la catena montuosa in quella nuova dimensione dove ha dominare è la Terra [Chakra 24/25] [Tentativo Kinshiki I] [3 fuuda con tronchetto]

12:43 Kazan:
  [Tempio] Si ritrova in quella nuova dimensione Doton, lo sguardo che spazia intorno a se come se ogni volta si stupisse di quel potere che gli appartiene, le labbra che si tendono in un nuovo sorriso ora che par aver meno difficoltà a tenere attiva la dimensione, inizia a camminare lungo lo spiazzo, quasi a percorrerne la circonferenza come se volesse prendere confidenza con ogni angolo di quella dimensione, lo sguardo, azzurro che par brillar di luce propria come se quell'azzurro simulasse le perpetue onde del mare in un giorno di calma che si posa sulla vallata, osserva fino a dove lo sguardo concede, quegli spuntoni di roccia che dalla terra si ergono verso il cielo e solo dopo alza lo sguardo, con il mento all'insù ad osservar il cielo, a cercar di vedere oltre quelle nubi grandi come se cercasse la luna, come se cercasse nuovi suggerimenti dentro di se, quella stessa voce sentita nel giorno in cui ha scopero le proprie origini <E se potessi....> Un pensiero ad alta voce che sfugge dalle labbra, un mormorio per nessuno in quel luogo deserto mentre le labbra si tendono in un nuovo sorriso riprendendo a camminare, questa volta verso il centro dell'arena li, dove la luce che trafigge le nubi è più intensa pronto a tentare di spingersi oltre a dove si è spinto fin'ora [Kinshiki I] [Chakra 23/25] [3 fuuda con tronchetto]

12:51 Kazan:
  [Tempio] Mantiene ancora quella piccola concentrazione necessaria a mantenere attiva la dimensione Doton, trovandosi ora al centro di quello spiazzo creato ad arte, le mani si alzano, poggiando i palmi all'altezza dello stomaco, cerca nuova concentrazione, maggiore rispetto alla precedente cercando di concentrarsi sull'elemento del proprio chakra: Suiton, cercando di coinvogliare una parte di chakra all'altezza dello stomaco. Una volta coinvogliato il chakra nello stomaco inspira, il petto si gonfia per poi schiudere le labbra ed espirare in un colpo solo cercando di sfruttare il proprio elemento del Chakra per creare una piccola sfera d'acqua che dovrebbe uscire dalle labbra. Se ci fosse riuscito,quella sfera d'acqua, una volta uscita dalle labbra del Genin prenderebbe la forma di un piccolo volatile con una proboscite appuntite, un colibrì formato d'acqua che percorrerebbe una traiettoria orizzontale verso uno degli spuntoni che s'ergono oltre l'arena dove si trova nel tentativo di colpire quel bersaglio di roccia dinanzi a se [Kinshiki I] [Tentativo Colibrì] [Chakra 20/25] [3 Fuuda con tronchetto]

12:57 Kazan:
  [Tempio] Vedendo quella tecnica prendere forma e schiantarsi contro lo spuntone di roccia scelto come bersaglio sorride, inarcando entrambe le sopracciglia. La concentrazione resta intatta, almeno, quella necessaria per mantenere attiva la dimensione Doton, quella concentrazione che man mano che passa il tempo sembra più semplice da mantenere <Ce l'ho fatta> Mormora tra se e se, mantenendo quel sorriso sulle labbra. Il capo s'abbassa, così come lo sguardo che si porta al terreno, flettendo le ginocchia in modo da appoggiar il destro al terreno ed allungar una mano a posarsi sulla roccia di quell'arena come a voler sentire la consistenza sotto il suo palmo <Imparerò a dominarti> Mormora a quella terra, come fosse una promessa lasciata li, in quella dimensione che può controllare, a quel privilegio che l'appartenenza gli ha donato, quello di potersi spostare in quelle dimensione e quello di poterle controllare [Kinshiki I] [Chakra 19/25] [3 fuuda con tronchetto]

13:06 Kazan:
  [Tempio] La mano resta a contatto con il terreno, le falangi che si chiudono come a raccogliere quella terra, come un atto di possessione verso quella dimensione prima di rialzarsi e tornar in eretta postura. Rilascia la concentrazione in modo da tornar li dov'era prima, ai piedi del tempio di Kusa. D'un tratto la quiete di quella dimensione Doton viene distrutta dal ritorno alla realtà. Non più ampi spazi e roccia ma di nuovo quel tempio che si erge sopra la propria testa, nuovamente le strade di Kusa che si mostrano. Inspira, come a prendere nuovamente l'odore di quell'aria mattutina prima di decidere di riprendere a camminare, nuovamente verso la città, verso i negozi e verso i palazzi, lasciando la tranquillità di quel luogo per tornare alla caotica città che ormai gli appartiene [End]

Kazan si allena ancora nella Dimensione Doton, sentendo sempre più facile mantenere la concentrazione necessaria per mantenerla attiva tanto che riesce a fare anche altro