Esame Genin Hayato - Teorico

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Attendere fato

Un nuovo giorno in quel di Konohagakure, un giorno non proprio al massimo. Il tempo non è di certo dei migliori, anzi, forse rasenta il preludio a qualcosa di peggiore. Le nuvole si muovono verso sinistra spinte dal vento che soffia lieve e il loro movimento porta sprazzi di oscurità, coprono il sole a tratti e, come succede in questi casi, il freddo la fa da padrone. Siamo a primavera inoltrata eppure le giornate fresche non mancano mai, oggi è addirittura fredda la giornata. Il villaggio è però sempre animato, il popolo non si fa intimidire da queste piccolezze e scegliere di procedere avanti, sempre diritto con il loro divertimento o con il lavoro, dipende da cosa devono fare. Tra tutti questi vi è un ragazzo, Hayato Murakami, il quale deve affrontare la prima parte del suo esame per il diploma ed entrare nel mondo dei ninja. Un giorno a dir poco importante e possiamo solo immaginare l'ansia che aleggia nel suo cuore come nel cuore di tutti i suoi compagni. L'accademia brulica di studenti, alcuni sono li per seguire le lezioni, altri per chiedere informazioni e altri per affrontare il loro esame. Una volta oltrepassato l'ingresso dell'accademia, sulla destra, troviamo la bacheca con appesi i fogli per gli esami e Hayato è assegnato all'aula A-3 del primo piano. Una volta giunto nell'aula in questione si ritroverà davanti a una stanza con 5 file di banchi da 5 banchi l'una messi a 1 metro di distanza sia di fianco che dietro; la finestra è chiusa, le tende aperte, la cattedra si trova a un metro e mezzo dalla prima fila di banchi, dietro essa vi sono un paio di lavagne pulite e splendenti. Gli alunni entrano prendendo posto, un qualsiasi posto in attesa dell'arrivo del sensei. [ESAME]

11:51 Haiyato:
  [Primo Piano, Aula A-3] E così è finalmente giunto il momento di inserire in modo definitivo il primo tassello di quell'enorme mosaico ancora vuoto che è la sua vita. Si trova esattamente davanti l'aula in cui avrà luogo il suo esame teorico, probabilmente la sua preoccupazione minore della totalità dell'esame. Sul suo volto aleggia un'aria decisa e sicura di sè, ben motivata ad entrare lì e decidere il suo destino con le sue mani. Indossa una maglia viola a maniche lunghe, con sopra un gilet bianco ornato di cappuccio e di varie rifiniture argentate sul collo. Sotto, pantaloni neri elastici e ben aderenti alle sue gambe. Ai piedi porta due sandali neri e a rivestirli un paio di calzini altrettanto neri che spariscono sotto i pantaloni. Legato alla cinta è presente un marsupio, dove tiene i suoi affetti. Segno particolare è al polso della sua mano destra, una strisciolina azzurra, un nastro scolorito a causa del logoramento del tempo. Avvolge intorno ad esso la mancina per pochi secondi prima di varcare la soglia dell'aula. Il sensei non è ancora presente e sfruttando proprio questo punto andrebbe a prendere posizione al primo posto libero che rientra nel suo campo visivo, non badando minimamente alla sua posizione. Il suo destino inizia qui ed oggi.

Ogni singolo alunno ha un qualche tipo di preoccupazione in quell'aula, c'è chi è agitato per aver studiato poco, c'è chi ha studiato ma pensa di non essere preparato e c'è persino chi è agitato per la partita di calcetto ninja nel pomeriggio, evidentemente l'esame non rientra tra le sue priorità. Tutti quanti hanno i fatti propri da seguire ma il fulcro è solo uno: l'esame in se, come sarà? Difficile? Facile? Medio? Non si sa ed è giusto così, non potete saperlo perchè il fato vi vuole preoccupati più che mai. Il tempo passa, i minuti passano e ancora nessuno arriva. Oramai tutti quanti hanno preso posto, l'aula è piena, così piena da essere un sauna e poi, ecco li, il chunin entra nell'aula. E' un uomo con i capelli lunghi legati in una coda di cavallo, marroni così come gli occhi, sotto gli occhi vi sono occhiaie talmente viola da far impallidire chiunque, la schiena è ricurva in avanti per via di una gobba permanente. Il fisico è snello, sottile, le braccia sono piccole, talmente stretta da potersi spezzare come uno stuzzicadenti e così anche le gambe. Il vestiario è quello classico di ogni ninja, pantalone nero, maglia nera, sandali ninja blu, giubbotto verde da chunin con il simbolo degli Uzumaki in metto, precisamente tra le scapole; il copri fronte è legato sulla fronte tramite una fascia blu e un doppio nodo sul retro del capo. Nella mano mano destra ha alcuni fogli all'apparenza bianchi <Buongiorno> un buongiorno deprimenti, distruttivo, una parole che fa venire una voglia di suicidio mai provata prima d'ora <Oggi..> parla lentamente come se questo gli costasse grande fatica <...affronterete il vostro esame teorico> inizia a camminare tra i banchi lasciando su di essi un fogli capovolto e una penna nera con cui scrivere. Passano un paio di minuti prima che la distribuzione venga completata facendolo tornare davanti alla cattedra <In quel foglio sono contenute le domande del vostro esame, non giratelo e non guardatele> si ferma qualche attimo per riprendere inevitabilmente fiato <Avete 30 minuto di tempo per rispondere a tutte, allo scadere del tempo, se non consegnerete, verrete automaticamente bocciati e dovrete ripetere l'esame> alza il braccio destro scoprendo l'orologio <1...2...3...Iniziate> e finalmente l'esame può cominciare per i nostri piccoli deshi depressi. [ESAME][HAYATO: non azionare. Ti arriveranno le domande via missiva alle quali dovrai rispondere sempre via missiva. Una volta risposto potrai azionare con un'azione conclusiva di consegna]

Inizio 12:00. Consegna 12:30

Fare end

12:34 Haiyato:
  [Primo Piano, Aula A-3] Non particolarmente difficile, questo no ma in compenso veramente lungo. Ha dovuto necessariamente rinunciare alla sua calligrafia perfetta ed impeccabile per compensare la necessità di scrivere in modo quanto più celere possibile. Gli occhi fissi sul foglio fino all'inserimento del punto sull'ultima domanda. Un sospiro di sollievo, mentre con il foglio alla mano il giovane speranzoso shinobi si alza dal suo posto e con passi celeri e decisi si appresta ad avvicinarsi alla cattedra. Con un gesto pacato e cortese pone il foglio con le sue risposte all'esaminatore, che provvederà quindi a ritirarlo. Non rimane dunque più nulla da fare in quell'aula e pertanto provvederà ad aspettare i risultati del suo esame. Una sottile vena di agitazine è presente in lui, ma esternamente è impossibile dirlo. Quel suo solito sorriso sempre presente in volto e le iridi lilla che non lasciano trapelare nulla. Che sia l'inizio della sua vita da shinobi? [End]

Hayato sostiene l'esame teorico

Note: Lascio la parola alle CV per la decisione