Allenamento Innata Shoton - Parte I

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Giocata di Clan

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con Raikin

17:48 Raikin:
  [Magione Shoton] La nottata è trascorsa serena, indisturbata, forse come mai prima. Il giorno precedente ha risvegliato quel potere sopito in lui, quell'innata caratteristica del clan Shoton a cui può finalmente dire di appartenere. Ha dormito in una delle stanze della magione che, col permesso di Tamaki-sama, adesso è diventata casa sua. <Un nuovo giorno, un nuovo allenamento!> queste le parole che verrebbero chiosate dal neo Shoton che si alzerebbe dal letto, ove si è riposato dopo pranzo, e indosserebbe le sue vesti. Una maglietta bianca, con le maniche lunghe e larghe che andrebbero a nascondere i vambracci da protezione ed i polsi. Un pantalone, nero e largo anch'esso, che scenderebbe sino ai semplici calzari da ninja coprendo gli schinieri. Il coprifronte, visibile, ben legato attorno al collo mentre le solite tasche portaoggetti verrebbero attaccate alla cintura, dietro la schiena. In conclusione, allaccerebbe il portakunai e shuriken attorno al quadricipite destro. E' pronto per cominciare l'addestramento Shoton o, per meglio dire, l'allenamento della propria innata. Uscirebbe dalla propria stanza andando a muovere nuovi passi verso il giardino interno mostratogli il giorno prima dalla capoclan. Le condizioni climatiche non sono delle migliori, data la pioggia, ma non importa. Vuole allenarsi nel giardino. Un rigoglioso e verdeggiante giardino, con alberi secolari sparsi qui e là, ed una piccola fontana da cui zampillerebbe della limpida acqua cristallina. Si guarda attorno, con le iridi che verrebbero spostate da destra a sinistra alla ricerca di un posto ideale in cui allenarsi. Individuerebbe un albero a pochi metri da lui, verso il confine del giardino, più isolato dagli altri e con una grossa chioma, sotto la quale potrebbe anche ripararsi dalla pioggia. Sceglierebbe dunque quello come loco di allenamento. Con passo celere si muoverebbe verso tale postazione.

17:59 Raikin:
  [Magione Shoton] Piè destro che si alternerebbe al sinistro, sino al raggiungimento del luogo prestabilito, in un celere e deciso incedere. Si sente pieno di energie e non vede l'ora di sentire nuovamente il chakra di tipo Ekishoton scorrere per tutto il corpo. Per questo, andrebbe a posizionarsi sotto l'albero scelto, si siederebbe delicatamente al suolo poggiando il sedere ed andando ad incrociare le gambe in una sorta di posizione meditativa. <Qui dovrebbe andar bene...> esporrebbe con un filo di voce, osservando che la pioggia lì non arriva, per poi andare a sollevare le leve superiori, portando così le mani dinanzi al petto a comporre il sigillo caprino. Palpebre che si socchiuderebbero, alla ricerca di una miglior concentrazione e tenterebbe così di focalizzare la propria attenzione sulle due energie presenti nel proprio corpo, quella mentale e quella fisica. La prima, individuata all'altezza della propria testa, verrebbe immaginata come una sfera azzurra. La seconda, invece, si troverebbe all'altezza dell'addome con le sembianze di una sfera di un rosso intenso. Tenterebbe di portare entrambe le energie nello stesso punto, incanalandole nella bocca dello stomaco. Qui, dovrebbero unirsi e polimerizzarsi in una sorta di turbolento vortice che avrebbe lo scopo di dar origine al Chakra, l'enegia basilare per ogni jutsu. Qualora fosse riuscito nel proprio intento, Raikin dovrebbe percepire una specie di calore partire dal proprio addome, ed espandersi come un formicolio per tutto il corpo, sino a raggiungere le zone periferiche. Il flusso di chakra dovrebbe così attraversare il Genin per mezzo del sistema linfatico. Terminato l'impasto, scioglierebbe il sigillo caprino, andando a poggiare ambo i palmi delle mani sulle rispettive ginocchia. Manterrebbe le palpebre socchiuse ed inspirerebbe profondamente. Il busto andrebbe così ad espandersi, ed i polmoni andrebbero a riempirsi di aria pura, ossigenando la mente ed il corpo del giovane. [Tentativo di Impasto Chakra][se Chakra 20/20]

18:15 Raikin:
  [Magione Shoton] In quel giardino, Raikin riesce a concentrarsi facilmente. Non vi è alcun rumore, nessuna interferenza, se non qualche leggero cinguettio ed un leggero sfrusciare di foglie, smosse dalla tiepida brezza. Inspira ed espira, espandendo e contraendo il proprio busto. Il chakra scorre in maniera veemente nel suo corpo, ora deve passare alla fase successiva, ovvero l'unione dei due elementi in lui presenti, Raiton e Doton. Il primo elemento è riuscito a domarlo e a controllarlo abbastanza bene, riuscendo anche ad imparare alcuni jutsu. Il secondo invece, almeno per il momento, sa solo che è presente in lui, ma non è riuscito ancora a manifestarlo in qualche jutsu. Tempo al tempo, riuscirà anche in quello. La cosa importante per il Genin, ad ora, è quella di riuscire a migliorare nell'attivazione e nell'utilizzo della propria innata. Permanendo con le palpebre socchiuse, andrebbe a sollevare le mani dalle ginocchia e le porterebbe dinanzi al petto per comporre un altro sigillo. Non quello della capra, per impastare il chakra, bensì quello del topo, utile ad attivare la propria innata. Composto tale sigillo, focalizzerebbe l'attenzione sul proprio chakra. Andrebbe alla ricerca del chakra elementale di tipo Raiton, che oramai ha imparato a riconoscere bene. Lo sentirebbe. Lo percepirebbe come un flusso continuo di energia, con le sembianze di saette di un azzurro pallido, che scorrerebbe in tutto il suo apparato, pervadendolo in ogni cellula. Individuato tale elemento, passerebbe all'individuazione del chakra di tipo Doton. Questo, proverebbe a localizzarlo all'interno del proprio addome, come una specie di grosso e resistente sasso, inscalfibile. A questo punto, tenterebbe di convogliare ed incanalare il chakra di tipo Raiton proprio nell'addome, ove sarebbe presente il chakra Doton sotto forma di roccia. Le scosse elettriche andrebbero a circondare il sasso, a mo' di turbine, roteando con una forza ed una velocità non indifferente. Tale moto dovrebbe cominciare ad intaccare il sasso, crepandolo e poi frammentandolo, fondendolo così col flusso di chakra Raiton. Così facendo, il chakra di tipo Ekishoton dovrebbe generarsi, pervadendo successivamente ogni singola cellula del ragazzo. <Dovremmo esserci...> queste le parole che verrebbero chiosate da Raikin, nel sentire nuovamente quel flusso di chakra portentoso scorrere nel proprio corpo. Spalancherebbe le palpebre, andando poi a sciogliere il sigillo del topo. Andrebbe ad osservare a destra e a sinistra, muovendo celermente le nere iridi. <Vediamo, cosa posso cristallizzare?> si domanderebbe curioso, cercando un obbiettivo che possa andar bene. Proverebbe a cercare qualcosa di semplice e piccolo, dato che è ancora inesperto con l'utilizzo della propria innata. [Tentativo di Attivazione Innata - Shoton I][se Chakra 19/20]

18:36 Raikin:
  [Magione Shoton] Gli occhi continuerebbero ad esser mossi in ogni direzione, instancabili, nel tentativo di trovare un oggetto da poter cristallizzare <Ecco!> esordirebbe così, nel notare ad un metro da lui una fogliettina, probabilmente distaccatasi da uno dei rami di quell'albero secolare. <Dovrebbe essere facile, no?> favellerebbe, più per autoconvincersi che altro. Andrebbe a distendere e a contrarre un paio di volte gli arti superiori, per sciogliere i muscoli. Il capo verrebbe piegato prima a destra e poi a sinistra, facendo così schioccare le ossa del collo. Emetterebbe una notevole quantità d'aria, andando successivamente ad inspirare. Le nere iridi sarebbero puntate su quella foglia. La fronte leggermente corrugata, in un'espressione di massima concentrazione. Fisso su di essa, Raikin tenterebbe di incanalare il suo chakra Ekishoton in direzione dell'oggetto da lui scelto. Proverebbe a focalizzare la propria attenzione sulla superficie rugosa della foglia, seguendone i dettagli. Tenterebbe così di cristallizzarla a partire dal piccolo gambo di stelo rimasto, salendo lungo i bordi e poi nell'area interna. La concentrazione in tale azione sarebbe elevata. Nulla lo distoglierebbe dal suo intento. Qualora la quantità di chakra immesso fosse corretta, il biondino dovrebbe poter notare una sottile patina rosea comparire attorno allo stelo, risalendolo, sino a raggiungere l'estremità superiore della foglia. Piccoli e segmentanti cristalli andrebbero così a ricoprire del tutto la foglia, cristallizzandola dall'esterno e ricoprendola in un sottile strato di cristallo. <Mhm... Non mi sembra molto resistente> mugugnerebbe tra sé, chinando appena il capo verso destra. Si alzerebbe allora dalla sua postazione e muoverebbe qualche passo verso la foglia che disterebbe un metro da lui. Si piegherebbe appena sulle gambe andando a portare la mano destra a cingere la foglia. L'avvicinerebbe al proprio volto, andandola ad osservare per bene <Che splendore...> eh già, quei cristalli sono davvero bellissimi da vedere <Ma penso che dovrò fare di meglio> continuerebbe lui, portando anche l'altra mano a cingere la foglia e tramite il loro ausilio tenterebbe di immettere una buona dose di forza per andare a spaccare il cristallo [TAK!] la foglia andrebbe a spezzarsi abbastanza facilmente, forse ha messo troppo poco chakra Ekishoton in quella cristallizzazione e quindi non è riuscito a formare uno strato più spesso e resistente. [Tentativo di Cristallizzazione Oggetto][se Chakra 18/20]

18:58 Raikin:
  [Magione Shoton] La cristallizzazione della foglia avverrebbe con successo, ma non come sperato dal biondino. Infatti lo strato di cristallo attorno all'oggetto era troppo sottile e poco resistente. Alla prima pressione delle mani di Raikin il cristallo si è crepato, spezzandosi del tutto. <Mhm... Riproviamoci!> chioserebbe a sé stesso andando ad osservare attorno, alla ricerca di un'altra foglia. Ne noterebbe una ad un mezzo metro di distanza, si avvicinerebbe e flettendo appena le gambe si chinerebbe, andando con l'arto destro ad afferrarla sollevandola dal suolo. A differenza di quella di prima, questa sarebbe bagnata, ricoperta da un leggero strato di acqua dovuto alla pioggia <Vediamo se con questa va meglio...> e detto ciò, terrebbe la foglia tra i due palmi delle mani. La osserverebbe per bene, focalizzando la propria attenzione su quell'oggetto. Cercherebbe di incanalare il proprio chakra Ekishoton, emettendolo e direzionandolo verso la foglia. Sta volta proverebbe ad immettere più chakra di prima, molto più chakra per rendere lo strato di cristallo più spesso e, dunque, più resistente ed evitare così che si frantumi alla prima pressione. Attenzione che verrebbe dunque focalizzata sull'obbiettivo. Comincerebbero a comparire dei cristalli, stavolta partirebbero dalla zona centrale della foglia e andrebbero ad espandersi verso le estremità. Proverebbe a cristallizzare prima lo strato superficiale di acqua, le goccioline sulla foglia, e poi passerebbe alla foglia stessa. Continuerebbe ad immettere chakra, andando a formare cristalli su cristalli, così tanti che la foglia perderebbe quasi del tutto forma diventando un ammasso informe di cristallo. Ma qualcosa andrebbe storto. Mentre terrebbe la foglia tra le mani, noterebbe come lo strato di cristallo che è riuscito a creare, andrebbe pian piano a creparsi lungo tutta la superficie. <Ah! Accidenti!> direbbe infastidito dalla cosa, per poi vedere il cristallo frantumarsi proprio tra le sue mani. C'era quasi, ma probabilmente avrà sbagliato qualcosa <Forse ho immesso troppo chakra Ekishoton... Devo dosarlo per bene...> probabilmente il problema potrebbe essere proprio quello. [Tentativo di Cristallizzazione Oggetto][se Chakra 17/20]

19:13 Raikin:
  [Magione Shoton] Le prime gocce di sudore comincerebbero a fuoriuscire dalla propria fronte, andando a solcare le tempie e discendendo lungo le guance. Mantenere attiva l'innata e tentare di cristallizzare oggetti, anche se piccoli, richiede un notevole dispendio di energia, soprattutto per chi ha appena intrapreso il cammino di allenamento Shoton come Raikin. <Vediamo un po'...> lascerebbe cadere la foglia con cui ha fatto l'ultimo tentativo di cristallizzazione e proverebbe a cercare qualche altro oggetto. Iridi nere che celeri scorrerebbero il paesaggio e il circondario attorno al Genin, fino alla vista di un tronchetto a circa due metri di distanza <Uh! Questo sarà bello impegnativo!> un tronchetto, lungo all'incirca mezzo metro dal diametro di una decina di centimetri, niente di estremamente difficile. Con la cristallizzazione delle foglie ha capito che è importante anche la quantità di chakra da immettere per cristallizzare in buon modo un oggetto. Ora testerà le sue capacità con questo tronchetto, per vedere se ha appreso la lezione. Focalizzerebbe la propria attenzione sull'oggetto. Le iridi ben fisse sulla superficie lignea. Inspirerebbe ed espirerebbe, gonfiando il busto e l'addome, cercando di concentrarsi. Proverebbe allora a cristallizzare la superficie rugosa ed irregolare del tronchetto andando a richiamare e ad espellere in quella direzione il chakra di tipo Ekishoton. Pian piano, proverebbe così a far comparire dei cristalli in maniera sparsa su tutta la superficie. I cristalli violacei dovrebbero fuoriuscire in gran numero e in diverse zone, andando ad espandersi sempre più, fino a ricoprire del tutto il tronchetto. Farebbe attenzione stavolta al quantitativo di chakra da utilizzare. Proverebbe ad usarne leggermente più del dovuto, per far sì che lo strato di cristallo sia spesso e resistente, ma cercherebbe di limitarsi per evitare che la superficie si increspi e si crepi per il troppo chakra, andando così a distruggere lo strato di cristallo. <Dai, dai!> digrignerebbe i denti stringendo i pugni e osservando ancora il tronchetto che oramai dovrebbe esser diventato del tutto ricoperto da cristalli rosei. <Fuu.. Che fatica! Ma stavolta è andata bene!> sorriderebbe, avvicinandosi al tronco e constatando che i cristalli sono comparsi uniformemente su tutto il legno. [Tentativo di Cristallizzazione Oggetto][se Chakra 16/20]

19:28 Raikin:
  [Magione Shoton] Adesso è giunto il momento di passare a qualcosa di un po' più impegnativo. E' riuscito a cristallizzare prima un paio di foglie, non ottenendo un risultato perfetto, per poi passare ad un tronchetto di legno riuscendo nell'impresa di cristallizzarlo totalmente, senza increspature di alcun tipo. Ma adesso il biondo vorrebbe puntare a qualcosa di più <Vediamo, vediamo...> porterebbe la mano destra all'altezza del mento e lo picchietterebbe con l'indice. Muove ancora una volta lo sguardo attorno a sé alla ricerca di un nuovo obbiettivo, o meglio bersaglio, da cristallizzare. Continuerebbe a muovere le iridi fin quando il suo sguardo non incrocerebbe un mucchietto bello consistente di foglie posto ai piedi di un albero <Questo fa al caso mio...> sorriderebbe, volgendo il proprio corpo verso quel mucchietto distante circa cinque metri. <Vediamo fin dove può spingersi la mia innata!> chioserebbe convinto e deciso a volersi migliorare e superare i propri limiti. Il polso sinistro verrebbe portato all'altezza della fronte per asciugarlo da alcune gocce di sudore, per poi lasciarlo ricadere lungo il fianco. Osserva l'aglomerato di foglie secche, una montagnetta che potrebbe contare si e no una ventina di foglie, messe lì forse da qualche giardiniere. Le iridi, fisse sul bersaglio, si sforzerebbero di focalizzarlo e Raikin tenterebbe di richiamare a sé il chakra di tipo Ekishoton e di incanalarlo verso le foglie. Tenterebbe così di far comparire dei cristalli violacei, di piccole dimensioni, che dovrebbero partire dalla base del mucchietto e che pian piano dovrebbero salire fino in cima come una sorta di rampicante, come l'acqua che esposta violentemente a basse temperature andrebbe a cristallizzarsi formando il ghiaccio. L'effetto che vorrebbe avere Raikin è proprio quello. Piccole strutture cristalline che dovrebbero crescere sino alla cima, inglobando tutto al loro interno, ricoprendo le superfici delle foglie, i loro contorni, le loro venature. La cristallizzazione, dovrebbe così avvenire, trasformando quel semplice mucchietto di foglie in una montagnetta di puro cristallo violaceo, ibernandolo in esso. [Tentativo di Cristallizzazione Oggetto][se Chakra 15/20]

19:38 Raikin:
  [Magione Shoton] Pian piano la stanchezza inizia a farsi sentire e a mostrare i suoi segni. Piccole gocce di sudore continuando a scorrere lungo il volto del Genin che non è ancora abituato a sopportare e a mantenere attiva l'innata Shoton. <Cristallizzare cose porta via un bel po' di chakra, eh?> sogghigna, stanco ma al tempo stesso contento dei miglioramenti che gli stanno portando questi allenamenti. E' ancora all'inizio del suo percorso da Shoton, ma già si sente notevolmente migliorato. <Ok, un'ultima cristallizzazione e poi dritto sotto la doccia...> e per l'ultima volta andrebbe a muovere le iridi attorno a sé, alla ricerca dell'ultimo oggetto da cristallizzare. Altre foglie e ramoscelli, solo quello riuscirebbe a vedere attorno a sé, fin quando nel vedere la fontana gli viene un'illuminazione <Ma certo! L'acqua!> infatti fino ad ora ha provato a cristallizzare solo oggetti solidi e qualche gocciolina d'acqua presente sulle foglie. Ma da qui, a cristallizzare l'acqua in una fontana ce n'è di differenza! Con passi celeri andrebbe a muoversi spedito in direzione della fontana, all'ingresso del giardino. Socchiuderebbe le palpebre, inspirando ed espirando. Proverebbe a concentrarsi e a richiamare ancora una volta il chakra Ekishoton, già in circolo nel suo corpo. Riaprirebbe gli occhi e li punterebbe sulla fontana, da cui zampillerebbe limpida e fresca acqua che terminerebbe in una vaschetta circolare, con un'area di non più di un paio di metri. Scocchierebbe il collo, spostando la testa a destra e a sinistra e partirebbe con l'incanalare tale chakra verso l'acqua che fuoriesce dalla fontana. Si concentrerebbe prima sulla bocca della fontana, lì dove comincerebbe il moto di discesa dell'acqua, e proprio su quel liquido iniziale proverebbe a far apparire dei perfetti cristalli rosei. Continuerebbe a scendere con lo sguardo lungo il corso dell'acqua, andando via via a focalizzare l'attenzione sempre più in giù, provando a cristallizzare tutto il getto che fuoriesce dalla fontana fino a giungere nella vasca che contiene quel liquido trasparente. Tenterebbe di far avvenire la creazione dei cristalli il più velocemente possibile, così da seguire lo stesso moto di caduta dell'acqua all'interno della fontana, raggiungendo così l'acqua a riposo nella vasca. Ma non si fermerebbe qui, infatti proverebbe a concentrare ora la propria attenzione sull'acqua ancora lì presente, e non cristallizzata, e tenterebbe di far apparire un velo roseo di cristallo su tutta la superficie liquida, a partire da quel getto d'acqua cristallizzato fino a raggiungere i bordi della vasca. Le strutture cristalline andrebbero così ad espandersi a mo' di macchia d'olio, inglobando tutto sotto la propria superficie e rendendo la fontana una bellissima opera d'arte. <Ce l'ho fatta!> esordirebbe tirando il fiato e lasciandosi cadere all'indietro, buttandosi così con la schiena al suolo <Che stanchezza! Ma ne è valsa la pena!>. Disteso al suolo, spalancherebbe gambe e braccia, con la pioggia che lentamente continuerebbe a discendere dal cielo e andrebbe a bagnargli il volto. Socchiude gli occhi, contento e abbozzando un sorriso. L'allenamento lo ha sfiancato, probabilmente resterà fermo lì ancora per un po' prima di rientrare nelle proprie stanze e godersi un po' di meritato riposo. [Tentativo di Cristallizzazione Oggetto][se Chakra 14/20][END]

Appreso come attivare l'innata Shoton, Raikin si è diretto nel giardino della magione del suo Clan per cominciare l'allenamento e per migliorare nell'utilizzo dell'innata, cercando di comprendere i primi dettagli relativi a tale jutsu.