Fiducia ~ Perdono

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21:39 Mekura:
  [magione] [--> magione] La chiamata alla magione non era attesa. Sinceramente, saranno anni che non parla con Hitomu e francamente, le loro relazioni non sono poi così esaltanti. La cosa è prettamente unilaterale e inizia a capire perché: da bambina è stata trascinata da Daiko in un concilio segreto senza che non conoscesse chi fosse realmente quel uomo sapendo solo poche cose, oltre al fatto che dentro di se aveva la volpe. La cosa la spaventava, non poco, sembrava improbabile l'idea di mettere una mina pronta ad esplodere a capo del villaggio. Ma quelle erano soltanto parte delle sue considerazioni...forse non ha perdonato mai Hitomu o chi lo sosteneva per aver scatenato una guerra per salire su. Un vero colpo di stato per sopraffare il tiranno malvagio, tiranno che non sapeva se era davvero tale. Con il tempo e con la storia non più inesatta che veniva data in accademia sulla questione ha avuto modo di capire le nefandezze di quello che una volta era a capo di Konoha...eppure non ha mai metabolizzato il motivo per la quale non si sia mai fidata di Hitomu. Non capiva come lui potesse farcela, come potesse essere così facile percorrere la strada del bene come se la cosa non pesasse, come se gli accordi presi per salire a comando non siano in qualche modo sporchi di sangue. Non capiva..e forse non capisce neppure ora perché certe persone riescono a trovare la serenità senza sforzo, o così pare. Ora? ora non ha più importanza chi sia per lei Hitomu, se ci si possa fidare di lui, se è degno, se è adatto. Francamente, ora le persone che la interessano le conta sulle punte delle dita. Poteva anche non accettare ma, se un Kage la chiama è buona educazione presentarsi, perché sta offrendo quel poco tempo che ha a te..e spesso è per questioni importanti. Indosso porta porterebbe una maglia bianca con la chiusura laterale a destra attraverso una zip che arriva a coprire fino alla altezza dello sterno per poi coprire metà del collo le spalle hanno dei rinforzi in pelle e le maniche sono ampie in modo da nascondere polsi e mani le quali sono coperte da un paio di manicotti che arrivano fino al gomito. Pantaloni neri aderenti e una lunga gonna grigio bluastro che parte da sotto il seno e si sviluppa per tutta la gamba fino alla caviglia. Uno spacco che parte dai reni fin infondo, presente alla destra in linea con la gamba così che i movimenti non siano limitati.Gli stivali sono presenti, non porta armi, solo dei documenti. Si avvia verso l'ingresso facendosi riconoscere aspettando in silenzio di poter essere ricevuta per poi andare verso la porta del Kage. Batterebbe con la mano destra sulla porta e si presenta <sono Mekura Hyuga> aspettando di poter entrare all'interno dell'ufficio. [ch on - documenti]

21:45 Hitomu:
 Lentamente i giorni trascorrono nel Villaggio di Konoha. Per le vie della Foglia i genin corrono in procinto di svolgere le loro missioni di basso livello, esperienza che servirà a loro per i futuri anni, gli abitanti passeggiano qua e la tra chi torna dal proprio lavoro e chi vuole solamente stare in compagnia a chiaccherare un po'. Dentro la magione, invece, i lavori non terminano mai. Al piano terra, persone cariche di documenti viaggiano a super velocità nel tentativo di sistemare gli archivi entro il termine della giornata. Al primo piano, invece, il jinchuuriki della Foglia si trova impegnato nel dividere le ultime richieste arrivate per i gradi di missione, in modo che possa assegnarle nel più breve tempo possibile alle squadre della Foglia. Ormai è sera nel Villaggio: il Sole è calato dietro l'orizzonte, il cielo si è oscurato riempiendosi di stelle e la Luna, mostrandosi solo per metà di se stessa, brilla alta tra le miriadi di puntini accessi. Il kyudaime si trova seduto, abbastanza comodamente, sulla sua sedia dietro la scrivania. Non fa altro che prendere una delle tante richieste davanti a lui, leggerla e riporla in una fila davanti a lui a seconda delle categoria di cui si tratta. Un lavoro lento e costante, a tratti molto noioso ma allo stesso modo importante. Non può sbagliare mettendo una missione in un grado superiore. Se lo facesse, metterebbe in pericolo l'incolumità dei suoi uomini e non potrebbe perdonarselo mai. Cerca, però, di terminare in fretta queste faccende perchè tra poco, presume, dovrebbe essere in arrivo nel suo ufficio Mekura Hyuga, special jonin della Foglia e membro dell'Akatsuki, corporazione capeggiata dall'amico Akendo. Deve parlarle di alcune cose e, soprattutto, porgergli alcune domande. Il jinchuuriki indossa la solita divisa composta da una maglia a maniche lunghe di color blu scuro, il giubbotto smanicato da chunin color verde, un paio di pantaloni neri con una fasciatura bianca sulla coscia destra e un paio di sandali neri da ninja. Il tutto verrebbe completato dall'haori bianco e rosso che porta sul dorso la scritta in kanji 'Nono Hokage'. Il manto è portato sulle spalle dal ragazzo e lasciato aperto in modo che cadda lungo i fianchi del giovane. Affrettando i tempi ma prestando sempre attenzione, il jinchuuriki termina il suo lavoro e proprio il quel momento, qualcuno bussa da dietro la porta d'ingresso. La voce è quella della Hyuga che si presenta per avere il permesso di entrare <Vieni pure, Mekura! Accomodati> voce abbastanza alta da permettere alla kunoichi di sentirla. Attende il suo ingresso, dunque, rimanendo seduto dietro la sua scrivania. [chk off]

21:52 Mekura:
  [magione] Sentendo la voce dall'altra parte annuisce e sposta il peso della mano sulla maniglia girandola in modo da entrare all'interno porgendo un inchino doveroso alla figura del nono. <Hokage> afferma soltanto prima di chiudersi la porta alle spalle una volta entrata ritrovandosi in quella stanza dopo tanto, tanto tempo. Sospira osservandolo e stringendo gli occhi. Chissà se sapeva già di Daiko? lo aveva detto a Furaya, avrebbe senso se lei lo avesse detto a lui di rimando, del resto si trattava di un ex consigliere...probabilmente devono parlare di questo. Dopo l'inchino si avvicina alla sedia davanti alla scrivania e la affianca portando una mano sul bracciale ma senza sedersi <posso?> chiede guardandolo con attenzione e seriamente <ha bisogno di me in qualche modo Hokage?> afferma in modo neutrale, atono, come di chi si sta facendo domande sul motivo per la quale è venuto qui ed in parte le teme, di dover affrontare di nuovo l'argomento. Sospira e scuote il capo cercando di focalizzarsi di nuovo sulla figura del biondo di fronte a lei azzardando un falso ma gentile sorriso <spero che stiate bene> afferma rimanendo ferma sulla sua posizione con quello sguardo che ancora sembra intento ad indagare pronta a reagire ed a scattare come una molla. [ch on]

22:08 Hitomu:
 La porta si apre lentamente e la figura della ragazza si mostra alle iridi azzurre del jinchuuriki. Era davvero tanto tempo che non vedeva il suo volto. E, nel frattempo, è cresciuta rispetto al giorno in cui partì per raggiungere il Rikudo Sennin. Proprio in quel periodo, si potrebbe ritrovare la loro ultima chiaccherata. In tutto questo tempo, nessuno dei due ha avuto modo di vedere l'altro. Il jinchuuriki non è mai entrato nelle grazie della ragazza ma non ne ha mai fatto un dramma. Di certo, non può stare simpatico a tutti. Non per questo, però, ha guardato la kunoichi in modo differente da tutti gli altri. Era sempre una del Villaggio della Foglia, come lo è tutt'ora. <Ciao Mekura.. Ne è passato di tempo> abbozzerebbe un piccolo sorriso sulle sue labbra per accogliere l'ingresso della ragazza. Gli occhi attenti del Nono seguono i di lei passi mentre la portano ad avvicinarsi alla scrivania presente al centro della stanza. <Certo, mettiti comoda> risponde in fretta alla richiesta della Hyuga acconsentendo, ovviamente. Il jinchuuriki del Kyuubi rimane qualche secondo in silenzio per ascoltare le domande della ragazza e, successivamente, prenderebbe parola per spiegare la situazione a lei e farle comprendere il motivo per cui si trova lì stasera. <Io sto bene, ti ringrazio. Te, invece? Ti trovo bene, devo dire..> piccoli scambi di convenevoli prima di passare alla parte importante del discorso. <Dobbiamo parlare di alcune cose, Mekura..> è lento nel parlare perchè non sa quanto lei abbia voglia di ritirare fuori quel discorso che avrà messo da parte ormai. <Per quanto mi dispiaccia chiedertelo, vorrei mi spiegassi tutta la storia successa al vostro Clan ultimamente> la storia che sia Kaori che Hiashi gli hanno già raccontato. Ma lui vuole sapere anche dalla special jonin cosa successe esattamente <Vorrei sapere i fatti dal tuo punto di vista, se ti va ovviamente> se provasse troppo dolore nel tirare fuori quei ricordi, il jinchuuriki rinuncerebbe a sentire le sue parole. Non sa bene come lei abbia vissuto la situazione ed è proprio per questo che vuole ascoltarla. Mekura è la più grande dei tre Hyuga coinvolti ed è quella con maggior esperienza. Il suo pensiero conta molto all'interno della Casata Hyuga. [chk off]

22:25 Mekura:
  [magione] Annuisce a quella affermazione prima di mettersi a sedere, andando a poggiare le mani sul braccioli per poi incrociare le gambe mentre tiene il mento sollevato con lo sguardo rivolto verso Hitomu. Dischiude le labbra come se volesse dire qualcosa al nono quando fa quel complimento formale, rimane così per un po' senza sapere realmente cosa dire, abbassando poi lo sguardo ed arricciando le labbra esternando un sospiro leggero <si..me la cavo> solleva lo sguardo ancora una volta e senza guardarlo sul serio punta gli occhi verso le mani del nono ritornando nei suoi pensieri più bui. Lo lascia parlare mentre rimane li, come una donna di pietra che non riesce a mostrare nessun sentimento, perché ne è stata completamente drenata, almeno sull'argomento. <hum..> mostra un sorriso amaro ed una risata a denti stretti prima di guardare Hitomu <dovevi preparare il thè per questo mi sà...sarà una storia lunga...> porta le mani al ventre unendo le dita tra loro mentre il suo volto e la sua attenzione cade su una pila di carta vicino alla scrivania <si dice che a forza di parlare alla fine il racconto perdere di potenza, diventa solo una storia che hai risentito e raccontato all'infinito, qualcosa che a lungo andare diventa banale e come una medicina ti immunizzi a tutto quanto quello che ti è successo...ti aiuta, non a ricucire la tua ferita ma evitare che si infetti...capisce quello che dico vero?> domanda guardano Hitomu negli occhi <non...posso evitare di parlarne, non con voi almeno...siete il capo del villaggio e gli Hyuga sono al servizio di questo, la fedeltà sta anche nella sincerità quando accadono cose spiacevoli> chiude gli occhi prendendo un lungo sospiro per poi riportare uno sguardo concentrato su di lui. <tutto è iniziato con Hiashi> afferma seriamente riportando i gomiti sui bracciali della poltrona <quando una sera è venuto da me impazzito dopo il suo viaggio a Suna dove li ha trovato la verità riguardo alla sua madre/sorella...Hiashi non era che il frutto di un esperimento, un anello di congiunzione per quello che doveva venire...ed è accaduto di recente> afferma Mekura procedendo con il racconto come se stesse effettivamente raccontando una storia lontana, distaccata dalla questione. <parlava di Hyuga puri, al tempo, non gli ho creduto seriamente: il clan Hyuga è un antico clan della foglia, nobiliare non solo in ricchezza ma anche nella disciplina guerriera e uno dei più rispettati, non potevo credere alle sue illazioni che qualcuno all'interno del clan potesse, in qualche modo, fare esperimenti sui suoi stessi compagni o essere associato a queste cose> sospira procedendo ancora un po' <poi è toccato a me> chiude gli occhi e procede di nuovo <non dirò la fonte dalla quale ho saputo questa notizia, ma, mi è stato detto che mi era stato rubato qualcosa, qualcosa dal mio corpo...venni a sapere che mi avevano privato di diversi ovuli, che mi avevano messo le mani addosso senza che io sapessi nulla, ancora oggi non so quando sia successo questa cosa, ma è sempre da questa fonte che ho saputo che anche Kaori era in estremo pericolo> sospira scuotendo il capo prendendo un'altra pausa. [ch on]

22:46 Hitomu:
 Gli occhi azzurri del jinchuuriki rimangono attenti nel guardare la figura della ragazza. Il kyudaime scruta il volto della kunoichi cercando di catturare in lei le espressioni del suo viso. Non deve essere proprio felice di parlare di quei ricordi e tirare fuori ogni dettaglio della storia che ha vissuto. Cerca, comunque, di fare il possibile per andare in contro al jinchuuriki e dirgli quello che vuole. Inizia con una battuta, per sdrammatizzare il racconto o, forse, per alleviare l'ansia dei ricordi vissuti come in incubo. Il Nono ribatte con un sorriso allungando leggermente i bordi delle sue labbra verso l'insù. Non deve essere per nulla facile essere stati in quella situazione. Kaori, Hiashi e ora Mekura. Tutti e tre sono rimasti colpiti in modo negativo dalle vicende del loro Clan. Nessuno di loro poteva immaginarsi che uomini, in cui scorre il loro stesso sangue, potessero eseguire degli esperimenti su di loro. Il Clan Hyuga, una delle più importanti e nobili delle casate del Villaggio della Foglia, ha vissuto una della pagine più nere della sua storia, passata e recente. Potrà esserci qualcosa peggiore di questo? Difficile, quasi impossibile. Il problema, in realtà, sta nel fatto che questa storia potrebbe portare con sé conseguenze rischiose per tutto il Clan Hyuga. Se non ci fosse più fiducia tra i membri della Casata? Se iniziassero a dubitare tra di loro? Il jinchuuriki vuole evitare tutto questo. Il Nono vuole che il Clan torni unito come lo era un tempo e che tra tutti loro scorrano buoni rapporti. Per questo motivo, il kyudaime ha sentito le versioni di tutti e tre. Vuole che loro siano i primi a riappacificare i rapporti tra loro. Un passo alla volta, per tornare uniti come dovrebbero essere. Il jinchuuriki ascolta attentamente le parole della storia raccontata dalla ragazza. Non è una storia in cui si ride o scherza. Il volto del Nono è serio, attento. Si mostra concentrato sul discorso di lei. China la testa più volte, in modo da far capire alla ragazza di essere pronto per ascoltare il resto della storia. <Volevano eseguire degli esperimenti su di lei.. Giusto?> si riferisce a Kaori. Ancora lei ne soffre quando i ricordi ritornano a quei momenti ed ha difficoltà a parlarne. Il jinchuuriki se ne è accorto più volte, senza farlo pesare alla ragazza però. Rimane in attesa della conclusione del discorso aspettando le parole di Mekura. [chk off]

23:08 Mekura:
  [magione] <più che esperimenti, lei era la prescelta> sospira <ma ci arriveremo dopo a questo> afferma Mekura continuando dove era rimasta <decisi quindi che vista la situazione era il caso di parlare con il capo clan, mio zio Juusan Kagura Hyuga, in particolare per chiedere delle informazioni riguardo a questa questione degli Hyuga puri e riguardo a mia madre> schiocca la lingua pensandoci per poi riprendere <le due cose erano separate ma quando ho visto la coincidenza con gli eventi accaduti alla sorella di Hiashi e la scomparsa di mia madre, ho pensato che non fosse una coincidenza, avevo una pista e volevo trovarla per sapere di più ed al tempo stesso tenermi vicina Kaori ed evitare che fosse in pericolo> scuote il capo e si stringe le braccia tra loro <promesse che non ho mantenuto alla fine> ma anche questo è una cosa di cui dovrà parlare più avanti. <comunque veniamo a sapere che c'era stato prima di lui un progetto per la purificazione del sangue per evitare che il byakugan si estinguesse come è successo con gli Uchiha costringendoli a quello che sono ora, ma il progetto era stato cancellato perché disumano e Juusan ha fatto il possibile per evitare che questo si ripetesse> guarda Hitomu e riprende il discorso <dopo queste informazioni ho portato parte della mia famiglia a Kusa sotto la protezione di Yukio consapevole che dentro il villaggio non ci avrebbero seguito e con un po' di fortuna lasciando una mia copia in giro con abbastanza chakra potevo fare in modo di disperdere le acque, abbastanza per non far capire dove eravamo diretti> sospira continuando a parlare <ho seguito la pista per mia madre verso Iwa, dove c'era una persona che era correlata all'uomo che aveva causato la sua scomparsa: il cappuccio rosso> afferma lei prendendo un lungo respiro <un criminale che secondo il database della polizia era un potente genjutser, è anche l'uomo che ha ucciso il mio padre naturale, mio e di Daiko....lo so che Daiko ha sempre detto che i nostri genitori sono morti di vecchiaia ma..non era così...per niente> abbassa il capo <forse era sotto illusione anche lui e non lo sapeva....fatto sta che una volta trovato l'uomo, un pazzo, che sapeva del cappuccio rosso, siamo stati intercettati dal suddetto ed hanno cercato di attaccarci. Li ho capito alcune cose: era venuto con dieci uomini e questi dieci non hanno battuto ciglio quando uno di questi preso dal panico ha schiantato una palla di fuoco contro i compagni per sbaglio> afferma Mekura seriamente per poi procedere. <insomma qualcosa li controllava, pensavo un genjutsu visto l'individuo, ma...dopo che Raido Oboro, il compagno di Kaori è stato colpito da una tecnica Hyuga molto potente e molto, molto difficile da operare mi è venuto un dubbio su chi fosse realmente dietro la maschera> abbassa il capo assumendo una espressione truce. <una volta che....Kaori allontanandosi a Konoha, da sola è stata intercettata dal cappuccio rosso sentendo la conversazione alla ricetrasmittente ho capito che dietro questo c'era mia madre...Akane Hyuga> uno sguardo morto accoglie quelle parole, mentre ancora una volta scruta l'abisso <...io sarò sempre colpevole di una cosa, Kyudaime....> afferma lei seriamente <quando Kaori ha aperto un canale per chiamarmi, per mandarmi le informazioni mentre quella donna parlava, io non ho risposto> abbassa lo sguardo <....se pensate che sia cinismo...posso anche capirvi, non sarebbe strano se qualcuno pensasse che l'abbia usata come esca per avere le informazioni che mi servivano....ma la verità è che ero spaventata di quello che poteva fare quella donna: non sapevo se avesse il byakugan attivo, non sapevo se poteva vedere il segnale nella ricetrasmittente, non sapevo perché glielo lasciasse fare ed avevo paura che qualsiasi cosa avessi detto, qualsiasi messaggio che potessi dare si sarebbe ritorto contro Kaori> rimane in silenzio per un po' continuando a non guardare Hitomu sospirando prima di continuare incrociando le braccia tra loro <ho chiamato a raccolta hiashi, Raido e Juusan ovviamente informandoli di Akane, abbiamo cercato delle informazioni su dove l'avessero portata e grazie ad una traccia di odore e anche delle informazioni che ho raccolto siamo riusciti ad identificare il posto...è un bunker non troppo distante da Konoha> [ch on]

23:35 Hitomu:
 La ragazza continua il discorso spiegando come non sia ancora arrivata nel momento in cui Kaori viene presa e portata nel luogo dove tutto ebbe fine, successivamente. Il jinchuuriki rimane in silenzio durante tutto il discorso della kunoichi del Clan Hyuga. I suoi occhi si muovono seguendo il labbiale della ragazza spostandosi a intermittenza sulle iridi violette di lei e provando a incrociare il suo sguardo. Alcune cose le sa già, altre, invece, lo lasciano stupito. A queste notizie, le palpebre sbattono più volte rimanendo sorpreso per ciò che è successo. Una storia complicata, difficile, intrigante. E quanto dolore nei loro cuori. Prova ad immaginare quella sensazione, a mettersi nei loro panni. Non sarebbe affatto semplice, però. Non tutti riescono a immedesimarsi in quel dolore provato. Mekura fa anche il nome di Daiko e il ricordo della notizia della morte del ragazzo ritorna in mente al jinchuuriki. Un valoroso guerriero, un amico su cui ci si poteva fidare. In questo modo lo vedeva il Nono e la sua morte ha portato in lui un grosso dolore. Quando il jinchuuriki perde un uomo, ne soffre per il resto della sua vita. Cerca di nascondere quel male, lo getta nella profondità della sua anima nella speranza di evitare che ritorni in superficie. Ma il solo nominare uno di quei ragazzi, rievocano in lui quel dolore provocato dalle loro perdite. Prova a continuare ad ascoltare la ragazza e la sua concentrazione ritornerebbe massima nell'attimo in cui Mekura spiega il momento del rapimento di Kaori dove non ha risposto al canale aperto da quest'ultima. Segue il continuo del discorso della Hyuga cercando di capirne i motivi di tale scelta. Di certo non darà nessuna colpa alla ragazza. In quei momenti, chiunque avrebbe avuto difficoltà nel sapere bene cosa fare e cosa no. In missioni, ci sono scelte difficili da prendere e alcune possono essere dolorose. Lo sguardo di lei si abbassa ora e le iridi azzurre del jinchuuriki non trovano più contatto con quelle altrui. <Se tornassi indietro, faresti altro in quel preciso istante?> vuole capire come stia vivendo quell'attimo, però. Una domanda su quel momento in cui Kaori apre i contatti e lei non risponde. Successivamente, la kunoichi conclude parte del suo discorso e il Nono attende il finale della storia. [chk off]

00:13 Mekura:
 Quando Hitomu fa quella domanda Mekura lo guarda forse sorpresa della reazione in se di Hitomu. Avrebbe fatto diversamente? <...> un silenzio imbarazzante si sente, un vuoto, un tentennamento nel pensiero della Hyuga <il mio cuore..> si porta la mano destra al cuore <voleva già gridare a quella ricetrasmittente, già allora, lo avrei fatto...lo avrei fatto> chiude gli occhi per poi sollevare la mano alla testa <ma questa...mi ha impedito, con il senno di poi, aveva anche ragione> guarda Hitomu stanca di quel discorso che ripeteva costantemente che non sa neppure lei dare una risposta <Quando ho rivisto Kaori dopo averla presa da quel bunker ho saputo che oltre al resto, almeno da quello che mi ha detto, l'hanno torturata mentalmente...cosa sarebbe successo se questi si fossero accorti che le avevo parlato? che le avevo detto determinate cose e che le avrebbero usate contro di lei? c'era un potente Genjutser tra loro, ero sicura che c'era qualcun'altro dietro mia madre...quando....quando da genin sono stata rapita per fare quegli esperimenti..> stringe le labbra <mi hanno torturato con le illusioni di mio fratello ucciso, su questa esperienza ho sempre pensato che se non avessero saputo di chi ero la sorella, non avrebbero avuto modo di attaccarmi, non in quel modo> ripiomba il silenzio ripensando anche a quel trauma che ha subito, il primo di una lunga serie <...forse, forse con il senno di poi, la chiamerei, scegliendo le parole giuste, magari suggerendo cosa dire per prendere tempo per poter fare qualcosa...> ma sembrano favole, sembrano letteralmente favole quello che sta dicendo, prova ad avanzare delle idee di cosa avrebbe potuto fare in quella circostanza ma...non trovava una risposta diversa da quello che ha fatto..forse è davvero un mostro. <dopo averla trovata, Raido è partito da solo a salvarla, ha fatto un massacro e io sono scesa per cercare delle prove su altri posti dove si trovavano i laboratori...quel bunker era fatto per contenere molte persone e molte celle erano anti chakra> ci pensa su e procede con il discorso <hanno avuto 20 anni per costruire tutto questo ed ammassare gente, scienziati che credessero alla causa...ma non ho mai capito dove abbiano trovato i fondi per poter fare questo, come sia passato tutto in sordina...e questo è quello che preoccupa forse Hiashi quando reputa il clan Hyuga corrotto> abbassa le spalle e procede. <fatto sta, che ho indagato, da sola, ho...trovato la macchina con la quale volevano ingravidare Kaori> ed ecco il fattore del prescelto <lei era vista come "quella pura" o la pura di cuore, non era solo per un fattore genetico ma ....per una predestinazione di un pazzo. Doveva portare in grembo il frutto genetico mischiato di Hiashi e Daiko> una smorfia le segna il volto, anche questa volta una sofferenza trattenuta. <...ed è li che ho trovato il suo corpo...preservato e con gli occhi strappati> Stringe le mani tra loro ritornando a guardare il vuoto <ho preso il suo cadavere e le prove del caso ed alla fine con l'aiuto di Kaori siamo riusciti a capire dove si trovasse il loro laboratorio centrale: a Kusa, in un vecchio tempio dedicato ad Hamura Outsutsuki. volevano riportare la reincarnazione di Hamura attraverso il grembo di Kaori, plagiarlo per i loro scopi e alla fine sterminare il clan Hyuga, eliminare gli impuri. Kaori e Raido hanno preso il comando della operazione a questo punto dato che ne io ne Hiashi eravamo degni di fiducia> non si lamenta, ma è una constatazione <abbiamo seguito il piano, siamo andati come avanguardia verso il tempio, siamo stati divisi e mentre Kaori e Raido hanno affrontato le loro difficoltà con il vecchio e vero cappuccio rosso...io e Hiashi siamo andati nei laboratori> si morde il labbro ripensandoci <non è stato facile, sono stata costretta ad uccidere quasi subito una guardia e cambiare identità diverse volte solo per salire qualche piano più in alto con lo scopo di ricongiungerci all'altra squadra. Abbiamo attirato l'attenzione ma fortunatamente abbiamo trovato la stanza da letto del criminale che ha confermato le mie supposizioni, c'era lui dietro ed aveva preso esplicitamente mia madre non solo per delle abilità in combattimento elevate, ma anche per una tecnica che stava mettendo a punto, un sigillo per controllare le persone altrui> afferma Mekura seriamente scuotendo il capo per procedere senza freno. <sono stata costretta a combattere contro Akane insieme a HIashi...e non senza ferirmi gravemente siamo riusciti a fermarla...era sotto il controllo del suo stesso sigillo, l'aveva obbligata a strappare gli occhi a Daiko, a darglieli ed a compiere molte altre atrocità....non tutte però erano da incosciente..> si, Akane è stata costretta non solo ad essere una vittima ma anche una carnefice <...con calma, ho avuto modo di capire cosa facessero li..> sussulta sentendo una stretta al cuore <...si ricorda? ho detto che mi avevano rubato gli ovuli> lo sguardo si assottiglia diventando sempre più morto <a cosa possono servire degli ovuli? per fecondarli ovvio...> piega la testa ritornando improvvisamente li, in quella sala con la scrivania di Hitomu che diventa di metallo e sopra.. <pensavo, speravo che la cosa si fosse fermata li, che avessero fatto solo delle prove per poi abortirli...al massimo pensavo che li avessero fatti crescere con il solo scopo di farli diventare degli schiavi per i loro "puri, avevo questa speranza di salvarli almeno loro> continua a guardare la scrivania con uno sguardo allucinato e perso nel vuoto <....i figli della sorella di Hiashi, di Akane ed i miei, tutti figli di Hiashi alla fine, erano distesi su dei tavoli di acciaio, ricordo...ce l'ho ancora qui, l'immagine di quel...macellaio che stava squartando uno di loro, gli altri erano a pezzi, macellati come animali, ridotti ad oggetti per i loro esperimenti, li avevano fatti nascere, solo per massacrarli subito dopo...> ed è ancora li, mentre ci pensa, è ancora li in quel incubo. Chiude gli occhi trovandoselo comunque davanti, prende un lungo respiro e cerca di guardare Hitomu come uno che affoga cerca l'aria per respirare. <...in nome del loro scopo> [ch on]

00:48 Hitomu:
 Il jinchuuriki non voleva veramente sapere cosa avesse fatto se fosse tornata indietro in quel preciso momento. Voleva solamente vedere con i propri occhi la sua reazione. Quando la mente viene proiettata in un ricordo in cui non si è sicuri dentro di sé di ciò che si è fatto, le emozioni dovrebbero venire a galla automaticamente. E la ragazza dai capelli viola spiega ciò che ha dentro. Esprime tutto quello che prova e ha provato. E le iridi azzurre del jinchuuriki la guardano attenta, senza muovere un singolo muscolo. <In missione, Mekura, siamo destinati a prendere delle scelte e non sempre queste si rivelano essere le migliori. Non devi fartene una colpa. Hai ragionato con la testa in quel momento e, alla fine, il tempo ti ha dato ragione. Kaori è salva e sta bene, se avessi fatto in un altro modo non sappiamo come sarebbe potuto finire> mette la realtà dei fatti in faccia alla Hyuga. Per quanto difficile e dolorosa sia stata la scelta di non rispondere a Kaori, alla fine quest'ultima è stata salvata e per questo, tutto è andato per il meglio. <Spero solo che anche Kaori sappia le motivazioni della tua scelta. Credo sia importante per lei sapere che lo hai fatto sperando per il suo bene..> il Nono aggiunge questo piccolo appunto. Quando Kaori gli aveva parlato di tutta questa storia, gli aveva detto che con Mekura non aveva avuto più modo di incontrarsi. Dunque, il kyudaime ora non sa se le cose siano cambiate o meno. Ma vorrebbe che le due chiarissero per il bene, soprattutto, del Clan Hyuga e anche della Foglia. E, in primis, per loro due. Kaori gli è sembrata sofferente quando ha affrontato il discorso di Mekura perchè dava impressione di tenerci a lei. <Se invece avete già chiarito.. Beh, ottimo. Sono contento> le labbra dell'hokage si allungano leggermente sorridendo in direzione della kunoichi. La storia raccontata da Mekura va a concludersi spiegando gli ultimi avvenimenti che il Nono aveva, in parte, già ascoltato dal racconto di Hiashi e Kaori. Una storia orribile, un racconto che non augurerebbe a nessuno di vivere. Neanche al peggiore dei nemici. Ascolta le parole della ragazza come se le stesse vivendo sulla sua pelle. La vede in difficoltà nel parlare e, di istinto, non può fare altro che alzarsi di scatto, girare attorno al tavolo e posizionarsi accanto alla ragazza. Poggia i glutei sul bordo della scrivania guardando dritto davanti a se stesso il volto della Hyuga. La mano destra va ad alzarsi lentamente per poggiarsi sulla spalla sinistra della kunoichi. Un gesto che vorrebbe essere di conforto dopo il racconto del dolore provato nel vedere quelle immagini. Non gli interessa nulla se Mekura non lo vede come un buon Hokage o se non si fida di lui. Le iridi del Nono vedono in lei la sofferenza che prova, anche se non esprime fuori tutto quello che racchiude dentro. Mekura fa parte del suo Villaggio. Mekura è una di quelle persone per cui lui darebbe la vita, qualsiasi cosa accadesse. Per questo, vuole offrirle tutto il suo aiuto in quel momento difficile. Non può fare molto, in effetti, ma lo fa comunque. Che sia quel piccolo gesto di conforto o che sia prepararle del the per davvero. <Se non te la senti di continuare, puoi fermarti Mekura> le sussurra con un filo di voce che vorrebbe essere dolce. Parole in cui ritrovare una mano che ti aiuta tirandoti fuori dalle tenebre del dolore che si prova. La mano si solleva lentamente dalla spalla della Hyuga posandosi anch'essa sopra il bordo del tavolo. Rimani lì, a quella piccola distanza, a guardarla. Ha ridotto i metri che li separavano per esserle il più vicino possibile in questo momento che, a lui, sembra difficile per lei. [chk off]

01:12 Mekura:
 Guarda Hitomu, la sua mano, pensa alla sua domanda <non c'è molto altro da dire> afferma la ragazza annuendo <Kaori mi ha"perdonato" diciamo così, abbiamo deciso entrambe di non guardare al passato <e abbiamo portato mia madre viva per poter essere processata, probabilmente non verrà perdonata e l'unico modo che ho per dimostrare pietà è starle accanto quando succederà tutto> afferma Mekura sospirando <ho chiesto di visitare mia madre e fare delle domande del caso...ha ucciso il padre di Kaori e lo ha fatto coscientemente, probabilmente per far sembrare di essere sotto controllo ancora, non sapeva dei bambini e lei alla fine ci hai aiutato...non avremmo sconfitto il cappuccio rosso se non fosse per le sue molliche di pane lungo il sentiero> afferma Mekura pensando a sua madre <verrò ricordata come una assassina ed una criminale, passerà in secondo piano che lei stessa era una vittima?> sospira Mekura guardando Hitomu <detto questo...dopo tutta questa storia, penserai che alla fine il clan sia corrotto da cima a fondo, che come Hiashi ci si senta in dovere di fare il giudice di chi sia colpevole o meno....sicuramente, c'è ancora qualcuno che deve pagare, ma il clan non è corrotto era solo incosciente di quello che stava succedendo> afferma Mekura senza battere ciglio <Juusan è un uomo di grande onore e rispetto e non merita di essere trattato in modo inferiore: ha cercato per anni di fermare il cappuccio e di proteggere i più giovani del clan per impedire che soffrissero inutilmente...è solo umano, non poteva salvarli tutti> ed è come se lo stesse dicendo anche a se stessa questa cosa. <non è corrotto....è soltanto spezzato dal dolore, molti...molti altri sono stati sacrificati inutilmente, come vittime tra le nostre file.>[ch on]

01:31 Hitomu:
 La ragazza decide di proseguire nonostante il dolore sofferto, anche se non ci sarebbe molto altro da aggiungere. Le ultime parole della kunoichi sono in riferimento a ciò che succederà alla madre e al futuro del Clan. Lei e Kaori, da quanto la Hyuga dice, sembrano voler dimenticare il passato e guardare avanti. Il jinchuuriki ne è felice di questo sperando che entrambe possano ritrovare la pace nel loro rapporto per proseguire nella ricostruzione della Casata Hyuga. Bisogna gettare le fondamenta, ma non per ripulire il Clan di chi sarebbe corrotto e chi no. C'è il bisogno che il Clan torni a fidarsi di se stesso, che ogni membro abbia fiducia nell'altro all'interno del Quartiere Hyuga. Questo è fondamentale. Questo è ciò che c'è da fare. Per questo motivo, ha parlato con tutti e tre. A Hiashi ha già detto cosa fare. A Kaori glielo farà capire con il tempo essendo ancora provata da tutto quello che è successo e che le è stato fatto. E a Mekura lo dirà tra poco istanti. La madre di lei verrà processata, forse è inevitabile. Per quanto sia stata costretta in parte a compiere certe azioni, per altre era abbastanza cosciente da poter decidere anche se in una situazione complicata. <Cosa faresti a tua madre, se potessi essere tu a decidere? Come la giudicheresti?> una domanda difficile, ma vuole capire se può fare qualcosa. Se ci fosse anche solo un modo per aiutarla la madre, lo farebbe. Essendo sia colpevole che vittima dell'accaduto, qualcosa potrebbe fare. Anche perchè, se fosse stata contro Konoha, non avrebbe aiutato la figlia e i compagni a sconfiggere il loro nemico. Il jinchuuriki vuole ragionare bene sul da farsi e per questo, vuole sentire il parere di chi ne è coinvolto appieno. Il discorso si sposta sul futuro del Clan e, qui, le idee del Nono sono chiarissime. <Non è vero. Penso esattamente il contrario. Voglio essere sempre positivo nel guardare al futuro del mio Villaggio e quando penso al Clan Hyuga, vedo davanti a me una Casata nobile che ha sempre combattuto per proteggere il Villaggio della Foglia. Per quanto una foglia possa essere marcia, non è detto che tutto l'albero debba esserlo> le iridi azzurre sono sempre poste sulle altrui davanti a sé. <Sono sicuro che il Clan Hyuga si rialzerà da questo evento, ma da solo non ci riuscirà. Tutti i membri, vicini o lontani che siano, dovranno aiutarlo. Dimostrate di avere fiducia uno nell'altro. Dimostrate che gli Hyuga sono ben altro rispetto a quelli che hanno provocato tutto questo. E deve partire da voi. Tu, Mekura. Hiashi. Kaori. Tutti insieme> vuole responsabilizzarli. Essere grandi ninja comporta anche questo. <Riportate il Clan Hyuga dove merita di stare> è, in pratica, una missione che vuole affidare a loro. <Io.. Ho piena fiducia in tutti voi> e il jinchuuriki vuole aiutarli. Sarà lui il primo a difendere il Clan Hyuga dalle malelingue. Sarà lui il primo ad avere fiducia in tutta la Casata. [chk off]

01:47 Mekura:
 Cosa farebbe a sua madre? cosa farebbe? come deciderebbe della sua vita? in che modo? <se fosse solo per me...le ho già parlato e a prescindere dalle cose orribili che ha fatto per sopravvivere vent'anni, da sola in questo incubo, a quello che è stata costretta a fare ad a vedere e che è riuscita più volte a rallentare i piani di quel criminale, io l'ho perdonata> afferma Mekura seriamente. abbassando di nuovo lo sguardo mentre ripensa a quella chiacchierata <ho...avuto modo anche di parlarle dei miei bambini...AI...e Ken> già, deve parlare di Ken anche con lui, forse non è il momento adatto magari, forse si. <magari si poteva trovare un modo per sigillare i suoi poteri, un modo per impedire di usare il byakugan e ripagare il suo debito servendo alla magione, rimanendo costantemente sotto osservazione ma...viva e libera seppur in modo limitato> ancora una volta, solo favole, solo delle belle idee ma nulla più. <Ma come può mantenere un clan unito se l'assassina di così tante persone è rimasta in vita?> guarda Hitomu, stanca mordendosi il labbro e scuotendo la testa <ho provato a capire se c'erano dei precedenti del clan ma nulla, non c'era modo che possa aiutarla o salvarla...io dovrò solo sottostare a quello che vorrà il clan e...porre fine alla sua sofferenza> si guarda le mani sempre stanca <provo a non pensarci, ma ho chiesto io di giustiziare Akane se succederà...e questo per evitare che Kaori chieda una cosa del genere, per evitare che si sporchi le mani e che tutto questo si trasformi solo in un'atto di vendetta....in più se sono io li, almeno può morire con il conforto di una persona che non la odia e dimostrare la mia fedeltà> ma è forse una delle consolazioni più amare che può avere sulla questione. <...> non dice nulla riguardo al clan Hyuga, non subito per lo meno: metabolizza e guarda verso Hitomu <lo so...e ti ringrazio per la fiducia> forse ora sarebbe il caso di dimostrare pienamente la sua fiducia <...devo...devo dirti una cosa riguardo ad Azrael...non c'entra nulla con gli Hyuga...e magari non è neppure la situazione giusta ma credo che alla fine sia meglio che tu la sappia> [ch on]

02:07 Hitomu:
 Ascolta le parole della ragazza seguendo attentamente ogni sua frase. Lei ha perdonato le gesta della madra, per quanto orribili siano state. Avrebbe cercato qualsiasi modo per evitare la morte della madre e, per giunta, questa avverrà per mano sua. Morte per chi ha dato morte. Tutto ciò è giusto? Il jinchuuriki riflette su questa situazione. In che modo le cose possono migliorare? Uccidendo solamente chi ne è stato in parte colpevole e per di più quasi costretto? No. Il kyudaime non pensa che questa sia la strada giusta da intraprendere. Il Nono dice sempre che è stanco di queste continue guerre, di queste battaglie che durano dall'inizio dei tempi. E poi permette che sia data morte su morte? Forse, è ora di fermare tutto questo. Bisogna guardare avanti, in un futuro in cui la morte dovrebbe essere solo il gesto estremo in un confronto. Non l'atto più facile da eseguire. Perdonare, ecco cosa bisogna fare. Il perdono può essere la via da intraprendere. <Tua madre non morirà per mano tua, ne di nessuno> sancisce come un ordine il jinchuuriki spiegando cosa succederà inoltre. <Tua madre avrà la giusta pena che deve avere. Starà in carcere o sorvegliata. Il Byakugan sarà scelta del Clan se lasciarglielo o bloccarglielo. Ma dopo aver scontato la sua pena, se gli specialisti diranno che non c'è alcuna possibilità che torni a compiere certe gesta, tua madre sarà libera. E avrà il perdono di tutto il Villaggio e del Clan. Parlerò io con il Capo Clan e gli rivelerò la mia decisione. Sono sicuro che capirà e sarà d'accordo con me> interrompe il suo dire per un istante mentre le iridi si spostano fuori dalla finestra, con il Villaggio sull'orizzonte. <Se vogliamo avere un futuro migliore, dobbiamo iniziare a camminare verso esso a piccoli passi. Ucciderla sarebbe come commettere un altro errore e continuare quella serie di orrori che vogliamo interrompere. Sono certo che tua madre troverà il modo di capire tutti i suoi errori e sarà una persona migliore dopo tutto questo> questa storia, forse, ha cambiato in parte anche il jinchuuriki. Stufo di vedere persone essere uccise, vuole tentare una nuova via. Un percorso difficile e non sempre attuabile, ma con tempo e dedizione potrà dare i suoi frutti. La Hyuga dice che deve rivelare qualcosa sul vecchio amico del Nono <Azrael? Quanto tempo che non lo vedo.. Cosa è successo?> non sa proprio cosa aspettarsi dalle parole della kunoichi. Una bella o una brutta notizia? Il kyudaime inizia ad essere pensieroso. Il volto si fa leggermente più serio, in attesa di una spiegazione da parte di Mekura. Cosa è successo ad Azrael? [chk off]

02:34 Mekura:
 c'è una speranza? c'è la possibilità per una cosa del genere? non ci crede più da diverso tempo, sua madre poteva rimanere in vita? e cosa avrebbe detto Kaori o Raido sulla questione? <....io non so che dire> lo guarda di nuovo mentre osserva il villaggio e afferma quelle parole <Kaori...sarebbe in grado di vivere con lei ancora presente?> si domanda alla fine ma questo pensiero è sormontato da qualcosa che non si sarebbe mai aspettata di dire a Hitomu <io....vi ringrazio per tutto> sospira abbassando lo sguardo prima di tornare su una argomentazione importante. Si sgranchisce la gola e poi tornando a guardare verso Hitomu la ragazza si apre <ho, due bambini adottati, una è Ai, e l'altro cucciolo è Ken..è un bellissimo bambino di dieci anni con gli occhi grigi ed i capelli neri e mossi...come quelli di Azrael> afferma cercando di far intendere di cosa stesse parlando <Ken è il figlio di Azrael lo ha avuto per una ...tresca e lo aveva lasciato in un orfanotrofio...io l'ho preso su con me per proteggerlo e prepararlo nel caso iniziasse ad usare la sua ombra come una estensione del corpo. Non ho piacere a dirlo in giro perché...Ken non deve avere a che fare con lui: è presto e Azrael è quello che infondo ha ucciso sua madre...non poteva sapere che quella donna era la madre naturale di Azrael stesso e che lui era il frutto di uno stupro da parte di quella donna> insomma come sempre belle cose.

02:59 Hitomu:
 Una speranza deve esserci sempre. La ragazza non sa esattamente cosa dire e alla fine ringrazia il kyudaime. Dovrà parlare con molta gente per sistemare questa situazione della madre di Mekura. Il Capo Clan degli Hyuga, forse Raido e soprattutto Kaori. Ma il jinchuuriki di Kurama è sicuro che tutti accetteranno la sua decisione e comprenderanno il suo punto di vista <Sarà difficile, forse, all'inizio. Ma voglio essere fiducioso e pensare che tutto andrà per il meglio> dovrà parlarle, però. Questo è sicuramente una cosa da fare il prima possibile. Kaori è diventata molto importante per il kyudaime e per questo vuole subito chiarire la situazione, prima che venga a saperlo da altri. La visione del futuro del jinchuuriki dovrà essere condivisa da lei, anche. E spera che questo suo punto di vista venga accettato. Lui pensa che questa sia le decisione migliore da prendere. Per il bene del Villaggio, per il bene del Clan Hyuga e per il futuro della Casata. Che senso avrebbe commettere un altro omicidio per tutto quello che è successo? La madre di Mekura avrà le sue colpe e per questo, subirà la giusta pena che si merita. Ma perchè doveva morire? Perchè giungere ad un'azione così complicata? Il futuro deve essere migliore del passato, questo deve essere l'obiettivo. La ragazza spiega, in seguito, ciò che voleva svelare su Azrael. Ken, uno dei due figli che la ragazza ha, è anche figlio del Nara avuto in una relazione tra loro. <Che notizia.. Wow> non si aspettava proprio l'esistenza di un figlio di Mekura e Azrael. Insomma, è rimasto spiazzato dalla notizia. <Se questo è quello che vuoi, manterrò il segreto> rivela il jinchuuriki spiegando alla Hyuga che non dirà mezza parola sul figlio tra i due. <Se hai bisogno di una mano con lui, sarà felice di aiutarti> parla di Ken, ovviamente. Ormai con i bambini sa farci avendone uno anche lui. E visto che la ragazza è sola, se lei avrà bisogno, lui ci sarà. Il discorso tra i due finisce. Il jinchuuriki non ha più nulla da dire alla ragazza. <Tutto quello che volevo dirti era questo. Voglio che darai una mano per riportare il Clan dove merita di stare. E spero che sei d'accordo con me> il jinchuuriki rimane a guardare le iridi della kunoichi. <Se hai bisogno di altro, fammi sapere. Altrimenti, puoi tornare a casa tranquillamente. Rivederti è stato un piacere, Mekura> afferma il Nono mentre torna con un passo lento a sedersi dietro la sua scrivania. <Spero di rivederci prima di tutto il tempo passato dall'ultima volta. Buona serata, Mekura> un ultimo saluto, se la ragazza non avesse nient'altro da chiedere. Poi la guarderebbe uscire dalla porta e, una volta solo, farebbe ritorno nella sua abitazione. Domani è un altro giorno e ha molte cose da fare. Un nuovo futuro si avvicina. [end]

03:09 Mekura:
 Si vedrà, i vedrà se la cosa verrà accettata o meno..il fatto o la speranza di non doverla per forza uccidere in un certo senso l'hanno risollevata. <si wow> afferma Mekura con un mezzo sorriso <non è mio di sangue...ma è come se lo fosse, è il figlio che ho sempre voluto...sta venendo su bello, intelligente, forse un po' troppo arrogante alcune volte> sorride ripensando al bambino mentre questo si propone di dare una mano alla Hyuga nei riguardi del bambino <bhe, magari quando lo mando in punizione lo mando da te...vorrebbe diventare anbu sa?> come suo padre..ed Hitomu come capo del villaggio è più che cosciente di quanto sia simile al padre dato che lui stesso era un anbu...il capo anbu. <bhe...spero che le prossime conversazioni siano più leggere> afferma Mek sollevandosi dalla poltrona per poi rimanere in piedi lasciando che questo si sieda <...e la ringrazio per tutto quanto...io non sono mai stata...> si ferma ad un certo punto guardando in silenzio prima di limitarsi a dire un <...quello che voglio dire è che ...vi ringrazio Hokage per la pazienza per lo meno> e detto questo si dirigerebbe verso la porta della stanza, un ultimo inchino in segno di rispettoso saluto e se ne tornerebbe a casa dai suoi figli. [end]

Mekura viene convocata da Hitomu in magione. I due parlano della storia di Cappuccio Rosso, della madre di Mekura e del figlio di un vecchio amico dell'Hokage..