Otsutsuki

Quest

Giocata di Clan

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Attendere fato

Piove nei pressi del tempi di Kusa, l'acqua cade copiosa in quella parte di mondo. Il tempo non è proprio dei migliori; il cielo è completamente oscurato dalle nuvole, il vento tira abbastanza forte e tutto quanto fa presagire una tempesta imminente. Insomma, oggi non è una giornata per uscire, per niente ma qualcuno lo sta facendo. Kazan Koroi è un ragazzo che non sa niente del suo destino, del suo passato e della sua vita, si ritrova completamente smemorato e non ha ricordi di ciò che è la sua discendenza. Questa notte non è stata la migliore della sua vita, tutt'altro. Una notte agitata, piena di incubi che mostravano la luna, un tempio, tutto è agitato e poi una via, una via attraverso le montagne, una via che porta verso questo tempio. Il temporale, la pioggia cadeva, un macello e casino assurdo e cosa vuol dire? Kazan ha sognato questo giorno? Probabilmente ma è l'istinto che ha preso il sopravvento portandolo a girovagare sulle montagne trovando la via per proseguire ma non è tutto. Nella notte una voce ha parlato, qualcuno ha comunicato con te dicendo solo una semplice parola "Luna" molto blanda, inutile per tanti versi ma è questo che ti viene detto ed è questo che devi seguire? Chi lo sa ma ora tocca a te indagare. La stradina è un vicolo stretto tra le montagne, ci passa a malapena una persona di lato rendendo quasi impossibile il passaggio per ci si riesce con un po' di fortuna e subito dopo una strada che conduce diretta al tempio. [QUEST][Richiama il chakra][20 minuti per azionare][15:50]

15:57 Kazan:
  [Strada] Notte insonne per il ragazzo che si ritrova a percorrere quella stradina che porta al tempio senza neanche sapere il perchè. Indossa un paio di pantaloni scuri che ricadono larghi sulle gambe e che nascondono 3 fuuda con sigillati altrettanti tronchetti finendo in scarpe da ginnastica imbrattate dal fango, una casacca bianca che adorna il busto, allacciata fino a sotto il mento e fradicia per via della pioggia che cade incessante, i capelli bagnati son legati in una lunga coda che ricade fin in mezzo alla schiena tenuta legata grazie al coprifronte di Kusa che lo identifica come Ninja di quel villaggio. Gli occhi, azzurri come il cielo terso d'estate, così chiari da non sembrare appartenere a questo pianeta che spaziano qua e la per quel posto angusto, faticando a superare quel vicolo stretto <Dannazione> Mormora, e, quasi a volersi proteggere da quel freddo che ne attanaglia le membra decide di fermarsi un istante, socchiude le palpebre cercando la dovuta concentrazione mentre le mani si alzano, unendosi tra loro all'altezza del petto con gli indici ed i medi che s'adagiano l'un sull'altro nel formar il sigillo della Capra, nello stesso momento cercherebbe di visualizzare dentro di se l'energia fisica all'altezza dello stomaco e quella psichica all'altezza della testa, cercando subito dopo di unirle in un unica forza, nuova, quel chakra che cercherebbe di far scorrere all'interno del proprio corpo prima di proseguire lungo quella via che gli è stata indicata in sogno [Tentativo impasto chakra] [3 fuuda con tronchetti]

Il vicolo viene superato, il chakra richiamato ma il tempio è lontano, ci sono ancora 50 metri a separarti da quel particolare edificio, 50 lunghissimi metri e il tempo peggiora di minuto in minuto. La tempesta non è solo una sensazione ma una realtà. Il vento soffia più forte, sbalza via qualsiasi cosa non abbia un peso decente, la pioggia cade con maggiore vigore, il suo tocco fa addirittura male alla carne per quanto scende potente; tuoni e lampi rompono il cielo, illuminano quell'oscurità in cui ti ritrovi. I fulmini colpiscono la vegetazione intorno a te e camminare diviene una vera e propria impresa, non ci si riesce a muovere bene, anzi, è addirittura impossibile controllare tutti quanti i movimenti eppure non è il vero problema questo. Le sensazioni sono all'ordine del giorno, quel posto ha qualcosa di strano, speciale, arcano, potente e pericoloso, soprattutto pericoloso. Ti senti in pericolo, lo senti come se fosse vicino a te con un coltello pronto a tagliarti la gola ma non c'è nessuno. Nessuno a destra, nessuno a sinistra, nessuno sotto, nessuno sopra, nessuno dietro, nessuno ovunque ed è proprio quel nessuno ciò che ti spaventa. La magia insita tra quelle montagne si fa viva e dall'oscurità riesci a scorgere qualcosa nel cielo. Siamo nel pieno del pomeriggio ma li, in alto, davanti a te, puoi vederla brillare come fosse notte, puoi ammirarla in tutta la sua bellezza. E' lei, è li e ti guarda, la Luna, la madre di tutti quanti osserva il suo adepto tornare a casa, nel luogo da cui è arrivato. Prosegui Kazan, vai avanti, arriva al tempio, capisci il significato delle tue visioni, capisci cosa ti sta succedendo, risolvi il mistero. [QUEST][-50% all'agilità][Agilità Kazan: 12,5][20 minuti per azionare][16:07]

16:14 Kazan:
  [Strada] Superato quel vicolo sente la forza del vento aumentare, così come la pioggia che come spilli intacca la pelle nel cadere forte sul proprio volto, Il busto si piega in avanti per far fronte alla forza del vento mentre il braccio destro si alza a coprir il volto da quella pioggia incessante mentre il vento ne smuove i capelli lungi e fradici, continua ad avanzare, con fatica verso quel tempio che par farsi più vicino ad ogni passo che compie anche se ogni passo compiuto par una sfida che diventa sempre più impegnativa. E' il silenzio che mostra quell'inquietudine, il silenzio accompagnato alla sensazione sempre più forte di non essere solo anche se non c'è alcun rumore, se non quello naturale della pioggia e del vento, a dar altre sensazioni <C'è nessuno?> Una domanda che si perde nel vento tanto che si ferma per alcuni istanti, quando la vede, la tra le nuvole anche se non è il suo momento. Quello sguardo che s'alza alla luna come se ella lo richiamasse, il braccio s'abbassa e lascia che la pioggia torni a colpire il volto, come se per un momento non gli importasse dell'inquietudine, del silenzio e delle condizioni avverse, come se in quel momento il tempo si fermasse tanto da pretendere l'attenzione totale su quell'astro luminoso, madre di tutti <Luna> Ripete quell'unica parola che ha sentito sussurrare in sogno, le labbra che si serrano tra loro e come se fosse preso da nuova convinzione torna a cercare di avanzare, un piede dopo l'altro e il braccio destro che torna alto a proteggere il volto, convinto nell'andare avanti, a cercar di raggiungere quel tempio come se li ci fosse la spiegazione ad ogni cosa, come se fosse bastata la visione della Luna per dargli nuova forza nel proseguire in quel cammino tortuoso [Chakra 25/25] [3 fuuda con tronchetti]

C'è nessuno? C'è qualcuno? Domande futili, non si ottiene alcuna risposta in merito. Solo con la Luna, con essa, niente di più ed è su di lei che ti basi, che vai avanti. Il tempio è lontano, il vento aumenta d'intensità continuamente, è sempre più difficile muoversi in questo posto, sempre più impossibile. I tuoi movimenti sono rallentati da questo incessante mal tempo, non riesci a muoverti come si deve e anche un solo passo ti costa una fatica immensa ma i guai non sono ancora finiti, tutt'altro perchè qualcosa sta accadendo. L'oscurità veglia sovrana, non vi sono ombre visibili, non si capisce dove finisce la tua e inizia quella della montagna, è tutto un unico manto però qualcosa lo vedi. Davanti a te si forma una striscia nera, nera come la pece, visibile a occhio nudo, la tua ombra si allunga in avanti portandosi a 5 metri da te per poi alzarsi verso l'alto andando a creare una figura. Un Kazan fatto di ombra si forma sotto i tuoi occhi, un'essere uguale a te in tutto e per tutto solo completamente nero e gli occhi azzurri. L'azzurro di quegli occhi risplende come non mai, è visibile nella notte come un piccolo faro ed è quello l'unico segno distintivo di tale creatura. Una parte di te ti è davanti, ti blocca e sbarra il cammino impedendoti di avanzare ulteriormente. Pochi attimi, pochi secondi passano e poi l'ombra si muove, corre al massimo della velocità verso di te. Non soffre della pioggia e del tempo, non soffre delle condizioni atmosferiche, anzi, si muove agilmente e niente riesce a fermarla. Il braccio destro viene caricato, il pugno chiuso pronto ad abbattersi contro la tua guancia sinistra con violenza e potenza. Schivalo se ci riesci, provaci. [QUEST][-50% all'agilità][Agilità Kazan: 12,5][1/4 per la difesa, il resto del turno libero][20 minuti per azionare][16:34]

16:43 Kazan:
  [Strada] La strada si fa sempre più difficile quasi impossibile proseguire, la notte che nascone ogni ombra ed ogni eventuale presenza finchè la propria non s'allunga divenendo ben più scura <Uh?> Mugugna, aggrottando la fronte, osserva quella figura che par assomigliargli che si pone dinanzi a se, lo sguardo che si punta su quegl'occhi luminosi, azzurri, chiari <Chi sei?> Domanda forse retorica, che non ha risposta ed è per questo che par allarmarsi, arretrando con il piede destro in modo che raggiunga l'ampiezza delle spalle per aver più stabilità e flettendo leggermente le ginocchia per essere pronto a qualsiasi evenienza <Cosa vuoi?> un ulteriore domanda che vien offerta, un ulteriore domanda che par non voler ricevere risposta. Le labbra si serrano tra loro quando vede quell'ombra scattare verso di se, le palpebre si sgranano quando lo vede avanzare e vede quel pugno scattare verso il proprio volto. repentine le ginocchia si flettono ulteriormente fino a quasi far toccare il ginocchio destro arretrato il terreno nel tentativo di abbassarsi e di schivar quel pugno per cercar di farlo proseguire sopra la propria testa. Se fosse riuscito a schivare il pugno, entrambe le mani cercherebbero di unirsi all'altezza del petto per formare un sigillo, poi un altro ed un altro ancora, in rapida successione, cercherebbe di formare i sigilli di Drago, Bue e Tigre cercando di coinvogliare il proprio chakra elementale, il proprio chakra Suiton per cercare di coinvogliarlo verso la mano destra che vien tesa cercando di portarla a pochi centimetri dalla figura d'Ombra che stanzia dinanzi a se cercando di espellere dalla mano quel chakra suiton nel tentativo di creare una sfera d'acqua che vada ad avvolgere ed imprigionare il proprio avversario in una vera e propria prigione acquatica [Chakra 20/25] [3 Fuuda con tronchetti] [1/4 tentativo schivata - 3/4 Tentativo Prigione Acquatica]

Le domande del giovane vengono poste ma nessuna di essa riceve una risposta, nessuna viene ascoltata perchè l'attacco della sua stessa ombra è inevitabile. Essa corre e cerca di sferrare il pugno ma Kazan lo schiva abbassandosi, vede i propri capelli venire sfiorati e poi cosa fa il giovane? Cerca di eseguire la prigione acquatica, una tecnica efficace del tipo suiton che permette di imprigionare l'avversario. Kazan è veloce in questo, molto veloce ma bisogna tenere conto che essi hanno le stesse abilità, o quasi. Conosce le stesse tecniche dell'originale, i punti deboli, i punti di forza e cosa fa? Comincia a muoversi all'indietro al massimo della velocità evitando di essere imprigionato. Gli occhi azzurri guardano fissi Kazan, essi risplendono maggiormente, minuto dopo minuto, a una primo impatto si muovono addirittura, il colore è in movimento in quegli occhi. Un alone azzurro avvolge l'ombra, l'alone viene assorbito dal corpo e cosa succede? Si muove nuovamente, la velocità è come raddoppiata, non scompare alla vista del genin ma lo vede muoversi ancor più veloce e questa volta sta per arrivare un calcio alla guancia destra di Kazan. Un calcio forte e potente ma una voce, una voce comincia a parlare nella di lui mente "Terra, usa la terra" un consiglio? Chi lo sa, forse può metterlo in pratica, forse no ma chi lo sa "Il chakra, la terra" continua a parlare con parole senza senso all'apparenza ma chissà. [QUEST][-50% all'agilità][Agilità Kazan: 12,5][1/4 per la difesa, il resto del turno libero][20 minuti per azionare][17:24]

17:32 Kazan:
  [Strada] La prigione acquatica non ha il risultato richiesto, le palpebre che si sgranano e le labbra che si schiudono in evidente sorpresa <Dannazione> Borbotta, rimanendo piegato a terra, con il ginocchio destro che tocca il terreno fangoso. Lo sguardo, azzurro chiaro che si alza nuovamente su quell'ombra, vede quell'alone azzurro avvolgerlo, la fronte che s'aggrotta per poi vederlo scattare nuovamente verso di se, ora più velocemente di prima. Le labbra si serrano, sta per far la sua contromossa quando sente quella voce che s'insinua nella propria mente <Terra...> Mormora e si lascia guidare, si lascia andare, la mano sinistra si piega, portando il braccio a protezione del volto, come ad offrire riparo al volto in vista di quel calcio ma non è una vera e propria difesa tanto che, deciso a seguire quelle indicazioni si concentra sul proprio chakra, cerca di farlo uscire dagli tsubo di tutto il corpo mentre la mano destra s'abbassa, cercando di poggiar il palmo della mano al terreno, di far fondere quasi la propria mano con la terra fangosa sottostante come se dovesse diventare tutt'uno nel concentrarsi sul proprio chakra e su quell'elemento che sente avvolgere la propria mano. Si lascia andare, si lascia guidare da quella voce come un salto nel buio che compie quasi fosse un atto di fede, un atto di fede verso quella voce che gli parla dentro, un atto di fede verso quell'istinto che decide di seguire senza pensarci sopra troppo [Chakra 20/25] [3 fuuda con tronchetti] [4/4 tentativo di usare la terra come suggerito]

Lancia un D50

Kazan tira un D50 e fa 7

Sorprendentemente, Kazan da retta a quella voce, sfrutta il chakra, sfrutta la terra sotto di se, usa tutta l'energia che ha a disposizione. Tutto quanto intorno a se cambia radicalmente, le nuvole vorticano nel cielo, il mal tempo scompare, l'oscurità finisce e un immensa distesa montuosa si erge tutta intorno. Siamo in un'altra dimensione, un nuovo posto, nuovo, efficace e l'ombra? L'ombra scompare sotto i tuoi occhi, se ne va letteralmente "La terra, la dimensione delle terra" ancora quella voce parla nella sua testa ma, la dimensione non regge molto. Pochissimi secondi dura per poi scomparire nel nulla facendo tornare il genin in quel posto sotto la tempesta e con il tempio davanti a se...ma cosa dice questo narratore, il tempio non c'è. Non è più visibile, che sia stata solo un'allucinazione? Un miraggio? Non ci è dato saperlo eppure i tuoi occhi comincia a diventare più luminosi e questo processo brucia, brucia parecchio portandolo a una nuova consapevolezza. Ha fatto qualcosa di nuovo, qualcosa di collegato al suo passato e al suo sangue ma cosa? Ha usato un potere innovativo e forse dovrebbe imparare a controllarlo ma come? Il mio compito finisce qua, ora è tutto nelle tue mani. [END]

Kazan fa degli strani incubi la notte e si dirige nel posto mostrato negli incubi, un tempio. Qui una voce gli parla e un'ombra lo attacca ma Kazan riesce ad andare in una nuova dimensione scoprendo qualcosa di diverso.

Note: Entrata negli Otsutsuki e chiedo al gestore di contattarmi quando vedrà questo post.

Dado 7/50
Master 25/50
Totale 32/100