{Ricordi}

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Giocata di Clan

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con Kioshi

00:54 Kioshi:
 La notte è arrivata nel frattempo. Una lunga camminata da nord ha portato l'Uchiha ad arrivare nel Villaggio del Suono. Ha attraversato la fitta foresta riuscendo a giungere davanti alle mure esterne del Villaggio da dove ora fa il suo ingresso. Grosse nuvole occupano parte del cielo questa sera nascondendo la luce delle stelle dietro il loro grigiore. Ha riflettuto molto durante il suo cammino. Incontrare quella ragazza gli ha dato qualcosa che iniziava a mancargli da tempo. Qualcuno che si interessasse a lui, nonostante i due neanche si conoscevano. E pensare che lei neanche voleva venire allo scoperto, ma per puro caso il destino ha lasciato che il jonin si accorgesse della sua presenza. L'Uchiha continua ad essere turbato dentro di sé. Un mix di sentimenti nascono in lui e lascia che prendano possesso del suo corpo. Vuole vendicarsi, vendicare Arima a tutti i costi. Ma non può affrettare i tempi. Deve prima conoscere ciò che è realmente successo. Deve sapere come sono andati davvero i fatti. Arima aveva un piano per ognuno di loro. E se per Katsumi avesse progettato tutto ciò? Ma perchè non avvertirlo, però? In questo momento, il giovane non riesce a fare chiarezza dentro la sua mente. Dovrebbe parlare direttamente con lui, ma ormai è impossibile solo sperare di farlo. Katsumi non si sa bene che fine abbia fatto viste le parole della ragazza incontrata precedentemente. L'arrivo al Villaggio del Suono non è dei più sognati: il deserto accoglie l'arrivo del jonin. Avrebbe voluto vedere locali pieni, gente per le vie del Villaggio, urla, festeggiamenti. E, invece, nulla di tuttto ciò compare davanti alle iridi nere del ragazzo. Solo sabbia che vien portata via dal vento, fogli di giornali che volano. I ricordi che lui aveva del Villaggio sono ormai lontani. Nulla di tutto ciò viene ritrovato al suo ritorno. Il chakra viene direzionato all'insù tramite gli tsubo del suo sistema circolatorio. L'energia viene spinta fino ai condotti oculari dove inizia a reagire grazie alla presenza del gene del suo Clan. In pochi attimi, con un battito di ciglia, l'iride del jonin diventa rossa e tre tomoe si disegnano dentro di essa andando a palesare il potere del Clan Uchiha: lo Sharingan. [chk 77/80][Sharingan a tre tomoe]

01:15 Kioshi:
 Lo Sharingan si attiva nei suoi occhi. Le tre tomoe ruotano velocemente formando una perfetta circonferenza e ritornano in un attimo al loro posto. Tre tomoe, ognuna per un'abilità. Una in grado di dare la precognizione dei movimenti dell'avversario. Una dona la possibilità di guardare lo scorrere del chakra in una persona. E l'ultima che da la possibilità di copiare le tecniche di un avversario. Il suo sguardo compie dei piccoli spostamenti, qua e la, per notare se vi è qualcosa intorno a lui. Al momento, però, nulla vi è presente in quel Villaggio. Tranne lui. Si trova solo e nella sua solitudine vive in questo ultimo periodo. La mancanza di qualcuno nelle vicinanze riporta alla mente dell'Uchiha le parole di Akira che gli diceva di non rimanere solo. Purtroppo, non può fare altro in questo momento. Non sa di chi si può fidare, non sa con chi potrebbe parlare apertamente di ciò che vorrebbe fare. Potrebbero essere tutti dalla sua parte, come nessuno. Potrebbe rimanere solo nella sua vendetta. Non che lo spaventi, non è la paura a fermarlo se è questo che si crede. Ma non crede che affrontare da solo il Clan sia la strada che Arima aveva in mente per lui. Il jonin doveva aiutare il Clan nella sua rinascita, non nella sua distruzione. E anche se, a volte, per rinascere bisognerebbe radere al suolo tutto e ripartire da zero, non crede che questo sia il percorso giusto da seguire. Ci sono persone che meritano la morte più di altre. E ci sono altre persone che hanno il diritto di vivere la loro vita. Avanza all'interno del Villaggio camminando sulla via principale di esso. Ad un certo punto, sente un rumore provenire dalla sua destra e il volto rapidamente si gira in quella direzione. Lo sharingan fissa quel punto, ma troverebbe solamente due mici litigare tra loro. Gli occhi rossi del jonin notano i movimenti dei due felini, come se stessero combattendo a rallentatore tra di loro. Uno dei due colpisce l'altro, per poi fuggire rapidamente in un'altra direzione. Battaglie tra gatti: questo è destinato a guardare il Villaggio del Suono, ormai. Che fine ha fatto l'orgoglio di questo Villaggio? Il Suono vantava un potentissimo esercito temuto da tutti. E invece ora vivono tutti nel Villaggio dell'Erba dimenticandosi delle loro origini. Non può essere vero. In lontananza compare la statua dedicata ai Kokukage ed è lì che il jonin si sta avvicinando. [chk 74/80][Sharingan a tre tomoe]

01:53 Kioshi:
 Passo dopo passo, si avvicina al centro del Villaggio. In mezzo ad essa, una statua che raffigura le figure di Orochimaru, Sasuke, Seiri e Kenji. I primi quattro Kokukage del Suono. Lo sharingan rivolge lo sguardo verso l'alto dove proprio in quel momento sorvola sopra la sua testa un corvo nero. Le iridi rosse seguono il lento batter d'ali dell'animale guardandolo volare nel cielo scuro mimetizzandosi con esso. Arriva davanti alla statua posando lo sguardo sopra la figura del Secondo Kokukage, Sasuke Uchiha. Colui che ha riportato il Clan alla vita, colui che l'ha risollevato dalle ceneri. Se solo potesse parlargli e ricevere qualche parola da lui sul Clan, sul suo futuro, forse tutto sarebbe più semplice. Invece è costretto a rimanere privo di molto risposte alla sue domande e non può fare altro che restare all'ignoto di tutto. Almeno fino a quando non deciderà di intervenire in prima persona e iniziare le ricerche su ciò che accadde quella notte alla magione del Quartiere Uchiha al Villaggio dell'Erba. Chiude per un attimo gli occhi ritornando all'immagine che Akira gli ha mostrato. Arima disteso per terra, privo di un braccio, pieno di sangue attorno. La pioggia che bagna il suo viso pallido e immobile. La palpebre si stringono, come a voler dimenticare quella scena. Le dita premono all'interno del palmo premendo più forte che possono. Non può fare altro che accogliere il dolore che lo sta straziando e farlo suo. Non crede che Arima avesse previsto questo per lui. Ma se invece fosse così? Se avesse voluto che il dolore facesse parte di Kioshi? Ogni volta che ripensa a lui, sorgono nuove domande che non possono trovare risposta purtroppo. Il corpo del ragazzo si muove e oltrepassa quel monumento. Si dirige verso il Quartiere degli Uchiha presente nel Villaggio del Suono. Lo Sharingan permette al jonin di guardare fotogramma per fotogramma l'immagine davanti a sé. Deve migliorare l'uso dell'abilità oculare se vuole davvero avere la sua vendetta, altrimenti sarà tutto inutile. Deve diventare più forte e per farlo deve allenarsi ogni giorno. [chk 71/80][Sharingan a tre tomoe]

02:21 Kioshi:
 Sorpassa quell'arco con sopra disegnato il ventaglio del Clan Uchiha e guardando quell'immagine i ricordi tornano a riaffiorare nella sua mente. Ne è passato di tempo da quando passeggiava tra queste mure e queste vie. Insieme al suo amico, ha passato quasi una vita qui. Ora tutto è deserto. Le abitazioni abbandonate, le mura rovinate dalle passate guerre. Non è tutto bello come un tempo, non più ormai. Ciò che è nella sua memoria, ormai non può più fare ritorno. Qualcuno potrebbe consigliare di non vivere nei ricordi perchè, una volta tornato nella realtà del presente, si hanno solo delusioni. Ma in quel passato, in quei ricordi, riesce a trovare un minimo di serenità in questo periodo. Brancola nel buio l'Uchiha, cammina senza meta. Cerca qualcosa? Qualcuno? O spera solo di incontrare qualcuno che possa aiutarlo a trovare le risposte che cerca? Il solo motivo per cui è giunto fino al Villaggio del Suono è stupido: voleva riassaporare quel vecchio profumo, voleva rivedere quelle mura, ormai distrutte dalle vecchie battaglie. Ed ora che è qui, cosa farà? Cosa può fare d'altro? Cercare, forse. Cercare qualche vecchia lettera, qualche manoscritto di Arima in cui trovare risposte alle sue domande. Sì, è questo il da farsi ora. Inizia ad aumentare il passo fino a quando gli arti inferiori non raggiungono una velocità tale da bruciare rapidamente i metri che separano lui dalla magione in cui, in precedenza, Arima viveva. Corre velocemente, senza voltarsi indietro. Lo sharingan è ancora attivo e gli permette di affrontare gli ostacoli davanti a lui, come scalini, porte o vecchie carcasse per terra, senza difficoltà. Riesce a vedere dettaglio per dettaglio ciò che succede davanti a lui, senza il bisogno di diminuire la sua velocità. Finalmente si trova davanti all'abitazione del defunto amico e spalancando con un brusco movimento della destrorsa la porta, fa irruzione nella casa giungendo in fretta nella stanza privata dell'Uchiha. [chk 68/80][Sharingan a tre tomoe]

01:08 Kioshi:
 Apre velocemente l'anta facendo il suo ingresso nella stanza in cui passava il tempo Arima. Lascia che la porta si chiuda dietro le sue spalle e si precipita vicino alla scrivania presente al centro della stanza. Lo sharingan è ancora attivo e si guarda intorno cercando qualche fonte di energia che possa contenere del chakra. Dovrebbe notare qualche sfumatura rossa se così fosse, ma non riesce al momento a trovare nulla. L'iride rossa non trova nessuna fonta di chakra, purtroppo. Prende in mano i fogli che si trovano sopra la base in legno della scrivania, ma non vi sarebbe nulla di importante scritto sopra di esso. Solamente scartoffie vecchie, documenti di poco conto, neanche scritto dal suo defunto amico. Dove può cercare ancora? Nei cassetti. Li apre uno ad uno cercando qualcosa dentro di essi. Tira fuori vari fogli, gli da una rapida lettura. Ma niente.. Ancora niente che possa dargli le risposte che a lui servono. Non si ferma, però. Non vuole arrendersi ora. Qualcosa deve trovare lì dentro, per forza. Non può essere possibile che non trovi nulla dentro questa stanza. I libri: ecco dove cercare. Nella libreria posta sulla parete prende un libro alla volta, li apre sfogliando velocemente le pagine alla ricerca di qualche lettera custodita tra di esse. Niente, niente e ancora niente. Lascia cadere i libri per terra mentre inizia a perdere le speranze. Si lascia cadere al suolo poggiando la schiena contro la libreria e i glutei sul pavimento. Le gambe si distendono dritte sulla base della stanza. Le braccia che cadono sull'addome e al centro delle sue gambe. Non sa più cosa fare. Dove cercare qualcosa che possa fargli capire di più su tutta questa situazione. Ma, ad un certo punto, sente delle voci e delle risate provenire da fuori. Si avvicina ad una delle finestre aprendo l'anta con la mano destra. C'è una giornata di Sole.. Ci sono molti Uchiha che passeggiano parlando tra di loro e scherzano mentre ognuno è impegnato nel fare qualcosa. L'Uchiha non crede ai suoi occhi. Lo sharingan guarda questa scena davanti ai suoi occhi. Ogni frammento viene visualizzato in maniera lenta. Nota anche che alcuni di loro hanno il chakra attivato e, dunque, vede nelle loro figure una macchia rossa al centro del loro corpo. Qualcuno lo saluta anche, ma tutto ciò gli sembra impossibile. Chiudo gli occhi per qualche secondo e le voci iniziano a diminuire di volume. Quando riapre gli occhi, nulla di ciò che c'era in precedenza vi è ancora. Tutto è scomparso, tutto è tornato come prima. La notte ha fatto ritorno al posto del Sole. Il deserto ha preso il posto di tutte quelle persone. Il rammarico si disegna sul suo volto. Esce fuori compiendo qualche passo verso il cortile e rimanere per alcuni secondi lì guardando tutto ciò che trova intorno a lui. [chk 65/80][Sharingan a tre tomoe]

01:44 Kioshi:
 Si guarda attorno. Guarda l'erba corta sotto i suoi piedi, gli alberi che crescono in quel piccolo cortile, le mura di quell'abitazione. Il chakra termina di essere trasmesso negli tsubo oculari e il gene Uchiha viene disattivato. Lo sharingan si spegne e l'iride dell'Uchiha ritorna ad essere colorata interamente di nero. Si spenge il suo potere, come si spegne lentamente un po' lui dentro se stesso. Questo gli sta accadendo: si sta spegnendo piano piano. Forse, tutto ciò è causato dalla sua solitudine. La ragazza aveva ragione, allora. Non doveva rimanere da solo. Ma ne aveva bisogno, doveva abbracciare ancora un po' di quel dolore e renderlo proprio più di quanto fosse già. Per questo ha viaggiato fino al Villaggio del Suono e ha visitato questo quartiere e queste mura. Aveva bisogno di vivere ancora un po' di quei ricordi per non dimenticarli così facilmente. Doveva viaggiare dove stava bene, dove era felice. Doveva tornare a casa sua. Inizia a camminare verso l'uscita di quel quartiere. Ripercorre lentamente la strada fatta in precedenza mentre ammira nuovamente i luoghi del suo Villaggio. Ha passato tanti anni qui, ha vissuto tante vicende. Ma ora deve andare avanti. Arima non c'è più e non sarà più presente nella sua vita. Sarà solamente un ricordo della sua vita. Il più bello, forse. Il più difficile da dimenticare, sicuramente. Ma ora deve sapere di più su quello che è successo quella notte. Deve trovare, per prima cosa, i testimoni di quella sera e farsi raccontare dettaglio per dettaglio ciò che successe quella tragica sera sotto la pioggia. Quella ragazza potrebbe aiutarlo, forse. Deve cercare Akira e chiederle se lei è a conoscenza di chi era presente quel giorno. Cosa avverrà dopo? Solo il destino può saperlo. Passo dopo passo, l'Uchiha arriva alle porte del Villaggio del Suono. Non si volta indietro, non questa volta. Ora deve guardare avanti, verso il futuro. Fa un gran respiro e riprende a camminare. Sarà una lunga notte. Direzione: il Villaggio dell'Erba. L'Uchiha è pronto per una nuova sfida. [END]

Kioshi si reca al Villaggio del Suono in cerca di qualche risposta alle sue continue domande. E tra i vecchi ricordi che rievocano nella sua mente, decide le prossime mosse da fare per conoscere la verità su Arima.

Innata, please