Il triangolo.. NO!

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18:22 Shunji:
  [Piazza | Panchina] Seduto placidamente su di una panchina, lascia che lo sguardo ambrato si concentri per un attimo sui passanti. Non pochi a quell'ora, invero neanche così tanti. E' un giorno di festa del resto e si avvicina il momento del tramonto, sicché il cielo è tinto ancora di una bella sfumatura celestina che va pian piano ad ingrigirsi. Una lievissima brezza primaverile scuote per un attimo i capelli di Shunji, scompigliandoli ancor più di quanto non siano già. Quel cespuglio grigio, infatti, andrebbe a far spuntare di qua e di là ciuffetti ondulati che non ne vogliono saperne di stare al loro posto. Il ragazzo poggia la schiena allo schienale, prendendo un gran respiro. Indossa un paio di jeans di un blu stinto, non troppo attillati. Una delle due scarpe bianche è slacciata ma il tipo sembra non avvedersene. Indossa poi una semplice felpa di un rosso scuro, né troppo leggera né troppo pesante. Lo sguardo è sfuggente come al solito, sopracciglia aggrottate e ghigno imbronciato sul volto, da vero bullo. Sta aspettando, tanto per saperlo. Il braccio sinistro e steso lungo la panchina, le gambe aperte, la mano destra regge un panino allo yakisoba, mangiato per metà.

18:33 Hakiu:
  [Piazza] E sotto quella sfumatura celestina che va pian piano ad ingrigirsi ci cammina lui, con passo quasi strascicato. Cammina così tanto controvoglia che ogni singolo e fottuto passo sembra costargli davvero tanto. Tant'è che nello sguardo si legge tutta la sua voglia di trovare al più presto una dannata panchina libera. < Che palle.. > Soffia malevolente. Guance gonfie, faccia contrariata.. e mano destra ritratta all'indietro, chiusa a pugno sul collo di un enorme sacco vecchio. Ad una prima occhiata, pieno com'è, sembra contenere un bel pò di cose. < Non pensavo pesasse tanto.. > Continua sommesso, tra quei denti stretti per lo sforzo prolungato a cui si sottopone. Quella grossa sacca non se la trascina dietro mica da qualche metro, eh. < La prossima volta mi tocca fregare un carrello. > Conclude, trovando - a modo suo - una soluzione razionale al problema. Non tutti ne sono capaci, per carità. Per chi se lo chiedesse, comunque, indossa nient altro che un paio di shorts neri, in tinta con la canotta ed un paio di calzari ninja. Armi? Nessuna. Anche perchè, se ne possedesse, potrebbe risultare un gran bel problema.

18:35 Magu:
  [Piazza] entra nella piazza da una delle vie che sono intorno a questa, guardandosi intorno, sbuffando e con la sua solita smorfia imbruttita, un poco piegata in avanti e ciondolante, con le mani a penzoloni sul bastone bo tenuto lungo la schiena, alto circa quanto lei, non tanto di più. Indossa una maglietta bianca a collo alto e senza maniche, dei pantaloni larghi e neri, alla vita c'è una corda viola con un fiocco sulla schiena che tiene stretto un drappo di seta colorato con dei temi un po' "punk" e che copre la parte destra delle sue gambe, dove si intravede la tasca portakunai con i kunai al suo interno. Cammina, in silenzio, arricciando il naso e andando ogni tanto a strofinarselo con l'indice sinistro nel momento in cui lascia il bo ancora appoggiato sulle spalle. Alle orecchie pendono delle cuffiette, infilate all'interno, collegate a qualcosa dentro la maglietta o ai pantaloni dato che entrano dal collo, sta ascoltando musica, forse da una radiolina portatile o qualcosa del genere che non sembra perfettamente visibile anche se c'è una leggera protuberanza vicino a dove è legato il drappo di seta. Continua a camminare, chiudendo di colpo gli occhi per aprire la bocca e fare un bello sbadiglione leonino alla faccia dell'educazione di base.

18:48 Akaya:
  [Piazza] La micia sta alternando le proprie leve inferiori mentre la man dritta si infila all'interno di un sacchetto ti cartaa all'interno del quale tirerebbe fuori un piccolo hasomaki che si porterebbe alle labbra allo scopo di nutrirsi e, dopo averlo inghiottito, si porta una mano sulla propria guancia emettendo un piccolo miagolio estasiato < Nya!! >. Indossa un semplice corpetto nero che lascerebbe scoperto il seno, se esso non fosse occultato da ua camicetta bianca. Le braccia sono lasciate nude mentre una sciarpa nera le adorna il collo. Un fiocco e un paio di ballerine del medessimo colore completano il suo vestiario. Ah, ci sono anche un paio di reticoli che le guantano le mani, dalle cui nocche partono dei lunghi ed affilati artigli metallici(tre per mano) in perfetto stile Wolwerine. Ancora non nota i presenti né sembra turbarsi di qualcosa, dopotutto è troppo presa dal sushi compratole dalla madre

18:58 Shunji:
  [Piazza | Panchina] <Uff! Quanto cacchio ci mettono?!> Sbuffa ad alta voce, contrariato, gettando occhiate nervose a destra e a manca. Purtroppo ha amici molto ritardatari, non può farci nulla. Se ne sta lì, sulla panchina, sbuffando ogni tre per due. Lo sguardo accigliato va di pari passo con il broncio sul suo viso. Si china in avanti, in chiusura. Le spalle vengono incurvate in avanti mentre la schiena si piega e gli occhi ambrati fissano di nuovo la gente. Tante persone stanno passando di là ma, preso com'è dal mostrarsi insofferente e impaziente, non gli dà proprio peso. E non riesce a dar peso neanche ai suoi gesti e alle sue movenze. E infatti, non prestando attenzione, combina il pasticcio. Il panino alla yakisoba semplicemente gli sfuggirebbe di mano, sfracellandosi a terra. Si accorge del peso che manca nella mano destra, il denshi, abbassando lo sguardo con aria attonita. <...> Aspetta giusto qualche secondo prima di lanciare a terra la carta di plastica che lo ricopriva, balzando in piedi, infuriato. <Vaffafrega! Stupido panino!> Sbraiterebbe, rosso dalla rabbia. Si chinerebbe con un gesto veloce, flettendo le gambe, per recuperare sia la cartaccia che il panino, che afferrerebbe con aria schifata. Un po' di molliche e spaghetti resterebbero in terra. <Ma tu guarda oggi che giornata..> Brontolerebbe ad alta voce, seccato, allontanandosi dalla panchina e recandosi invece verso il cestino più vicino, a neanche cinque metri da lì, a sinistra, per dire addio alla sua merenda. Non ha fatto in tempo neanche a saziarsi, poverino.

19:22 Magu:
  [Piazza] continua a camminare per la piazza dirigendosi nella panchina davanti a quella dove si trova il cestino in cui si sta avvicinando Shunji, sbuffando ancora e muovendo ogni tanto la testa a tempo di musica che proviene dalle cuffiette, è roba sparata a un volume indecente per qualsiasi persona sana di mente in realtà, si potrebbe anche sentire se uno si avvicinasse troppo a lei. Si lascia cadere sulla panchina, sbuffando di nuovo e poggiando il bastone accanto a lei, lì vicino, incrociando poi subito dopo le braccia al petto, piattissimo, guardandosi un po' intorno con la sua solita smorfia schifata, battendo adesso anche il piede sinistro per terra, sempre a tempo di musica, non sembra notare, o forse nemmeno lo va a guardare, Shunji e il fatto che da bravo cittadino va a buttare la roba nel cestino. Nota invece, più in là, la gatta Akaya, ma in realtà anche per lei, la guarda di sfuggita come guarda un po' tutti di sfuggita.

19:33 Akaya:
 Continua ad avanzare fino a quando non inizia a sentire la musica sparata a tutto volume di Magu e quindi incassa appena il proprio capo tra le proprie orecchie, cercado di far passare il dorso di uno degli artigli nella zona interna delle di lei cuffie così da potergliele sfilare una dalle orecchie < Vuoi abbassare quella dannatissima musica? A che ti servono le cuffie se ti sentono tutti comunque? > soffia quella domanda retorica per poi fissarla palesemente irritata. Nel mentre noterebbe Shunji andare a buttare il panino come noterebbe tutti gli altri konohani nei dintorni... Ma la scenetta che sta cercando di fare dovrebbe essere ben visibile a chi le sta intorno

19:40 Shunji:
  [Piazza] <Tiè> Tono piatto mentre le due dita della mancina, il pollice e l'indice, semplicemente si sgancerebbero dalla salda seppur modesta presa sul panino. Lo stesso cadrebbe sul fondo del cestino, assieme alla carta, sparendo completamente alla sua vista. Un ulteriore sbuffo e il ragazzo dai capelli grigi si caccerebbe le mani nelle tasche dei jeans, voltandosi in direzione della panchina. Ovviamente, la sua combriccola di amici non è ancora giunta, ma non sia mai che possa starsene tranquillo. Infatti, ciò che è accaduto nel mezzo minuto in cui il giovane bulletto si è alzato per buttare i residui del panino, è che non una ma ben due ragazze abbiano preso possesso della panchina sulla quale era seduto. Si fermerebbe di botto, a quella vista, sbuffando sonoramente. Non potrebbe andare peggio di così.. giusto? Nervoso, Shunji non pensa proprio che la cosa migliore, in quelle condizioni, sia girare i tacchi e trovarsi un altro posto. Ma no. E' in vena di litigi. Per questo, aggrotterebbe le sopracciglia, avviandosi di gran carriera verso la panchina. La camminata spavalda, il mento in alto e lo sguardo seccato verso le due ragazze, dai capelli più o meno dello stesso colore ma di sfumature assai diverse. Così come sembrano diverse in tutto e per tutto. Ma a lui che importa? Più si avvicinerebbe, più il ragazzo riuscirebbe a sentire la musica a tutto volume, proveniente dalle cuffiette della ragazza più minuta e l'aria ben poco socievole. Senza tanti complimenti, Shunji si siederebbe sulla panchina, facendo ben attenzione a mettersi il più distante possibile dalle due, lanciando loro un'occhiataccia, prima di voltare lo sguardo, con un ghigno seccato. Non se l'aspettava ma sembra proprio che quella col fiocco stia attaccando briga con l'altra. Per questo resta in silenzio, sperando silenziosamente in una faida.

19:45 Magu:
  [Piazza] appena sente qualcosa avvicinarsi troppo a lei, soprattutto perchè sente qualcosa toccarla date le cuffie allontana la testa e va a prendere per un attimo il bastone, quasi d'istinto, facendo una smorfia, la cuffia cade e guarda Akaya, che ora sente di più la musica dato la cuffia "libera" <Se mi stai attaccata al sedere ovvio che la senti, allontanati, non si sentirà a più di un metro e mezzo da me, tzè!> sbuffa con il naso andando a battere il bastone sulla propria spalla e andando a rimettersi la cuffia senza alcun problema, la faccia non sembra arrabbiata, è quella di prima, schifata proprio in generale. Guarda poi verso Shunji <Che hai da guardare te?> dice con aria quasi di sfida, come a invitarlo a farsi gli affari suoi, con un colpo di mento, prima di tornare a guardare la Gatta <Sempre a rompere le scatole alla gente che si fa gli affari suoi quando c'è gente che picchia i piccoletti, tzè, va a dare una lezione a qualche bulletto di quartiere piuttosto con quelle unghie lì> sbuffa, di nuovo, con il naso.

19:57 Akaya:
 Ascolta le altrui parole soffiando infastidita < Se lo vuoi sapere si sente, si sente eccome! > mentre batte furiosamente un piede a terra gesticolando freneticamente(agitando di conseguenza i propri artigli in modo caotico nell'aere) < E non mi importa dei bulletti! Per quelli ci sono i sensei se i deshi non sono in grado di difendersi... Ma tu ora stai dando fastidio a me! > incrociando le proprie braccia sotto il seno non proprio inesistente ma nemmeno eccessivamente gonfio < Quindi ora o abbassi la musica oppure giri i tacchi e te ne vai > picchiettando le proprie dita contro un fianco senza notare l'avvicinarsi si Shunji e, di conseguenza, senza immaginare che ora dovrà affrontare una "lotta per il territorio"

20:04 Shunji:
  [Piazza | Panchina] Gli occhi ambrati si spostano repentinamente dal centro dalla piazza alle due ragazze. Battibeccano eccome e un ghigno divertito si dipinge sul volto di Shunji, che però si copre con la mano. Infatti, la schiena viene reclinata in avanti mentre il gomito destro si poggia sul ginocchio, reggendo la testa nella mano. A quanto pare il problema è quella dannata musica e, seppur il temperamento della più minuta piaccia al ragazzo, la ragione va all'altra ragazza. Insomma, lì si tratta di educazione. Ma può mai parlare di educazione uno come il ragazzo? Se non fosse stato per Namika e le sue fisse, neanche avrebbe raccolto il panino da terra. Soffoca una risata il ragazzo, spostando lo sguardo verso i gesti molti ampi ed evidenti della ragazza più alta, dai capelli più scuri. Ma quando incontra per errore gli occhi dalla sumatura rosea della teppistella con le cuffie, viene raggiunto da un abbaio secco, da vera acida. Il ragazzo, quindi, si farebbe stupito per una frazione di secondo, del tutto impreparato. Salvo poi aggrottare le sopracciglia e rivolgerle un ghigno storto, piuttosto divertito. La schiena si fa dritta mentre si poggia allo schienale. Le braccia si aprono lateralmente, poggiandosi sul bordo dello schienale stesso. <Ma chi ti pensa? Mpf!> Scuoterebbe la testa, ascoltando di nuovo il battibecco tra le due. Esploderebbe quindi in una risata soffocata, portata con un ghigno del volto. <Donne..> Direbbe solamente, senza degnare di uno sguardo quelle due. Insomma, non le sopporta, le femmine, e quei loro modi di fare sono proprio il motivo di ciò.

20:07 Magu:
  [Piazza] <Solo te lo senti, e solo tu ti stai lamentando, quindi> alza le spalle e sbuffa di nuovo girando la testa e fregandosene apertamente, effettivamente non è che la sua musica si senta così tanto da lontano, bisogna avvicinarsi proprio tanto per riuscirci <Appunto, ci sono i sensei, va da loro a lamentarti, e quando c'è il tuo nome sulla piazza puoi dirmi quello che devo fare micetta> sbuffa di nuovo con il naso indicando con un cenno i volti degli Hokage presenti sul monte che sovrasta la città, la tiene d'occhio comunque, ma incrocia le braccia al petto e non la osserva più direttamente, tornando a battere il piede destro per terra a tempo di musica <Anche a me danno fastidio le persone, ma non è che ora vado da loro a rompere le scatole cavolo> borbotta tra sè e sè, le parole sono però certamente udibili anche da Akaya e forse anche da Shunji. Il bastone è ancora nella sua mano destra.

20:17 Akaya:
 Continua a gesticolare fino a quando non sentirebbe Shunji che scoppia a ridere, momento nel quale volterebbe lo sguardo nella di lui direzione fissandolo con un'espressione seccata e palesemente insofferente < Che vuoi? > soffia infastidita < Se sei qui per ridere alle nostre spalle farò in modo che dopo te ne rimpiangerai > facendo stridere i propri artigli tra loro per poi voltarsi verso di lei e sentire le sue successive parole < Io so difendermi! > e... Quando avresti imparato? < Non ho bisogno di sensei come quell'Itsuke-sensei! > con tono sprezzante mentre incrocia le proprie braccia sotto il proprio seno e tornerebe a fissarla con palese fastidio < Si chiama educazione: i tuoi genitori non te l'hanno insegnata? > ringhiando appena < Se sei maleducata è normale che qualcuno ti rompa le scatole, baka! > abbasando e sollevando il proprio capo con convinzione

20:23 Shunji:
  [Piazza | Panchina] Lascerebbe litigare le due ragazze, rivolgendo appena un'occhiata divertita, da vero bullo, ad Akaya, la ragazza piuttosto felina in apparenza. <Tsk!> Spavaldo, sicuro di se, il ginofobo ridacchierebbe soddisfatto, senza degnare di uno sguardo né l'una né l'altra ragazza. Se ne frega insomma, non sono mica fatti suoi. Anche a lui dà fastidio quella musica a tutto volume ma gli interessa molto di più vedere come si sfidino le due invece che mettersi in mezzo. Per questo ridacchierebbe divertito, con l'aria da sbruffone sul volto, senza aggiungere altro. Bel cafone.

20:26 Magu:
  [Piazza] si alza mettendosi il bastone sulle spalle come prima, con le mani a penzoloni in avanti <Ecco, prenditela con lui che ride delle ragazze che possono spaccarlo di legnate, tzè!> sbuffa <Uomini!> si scrocchia il collo un attimo e si gira verso Akaya <L'unica cosa che m'ha insegnato mamma è che se ti dà fastidio cosa fa una persona non devi comunque romperle le scatole... al massimo lo meni se fa qualcosa di violento> alza le spalle e comincia a camminare diretta verso la strada da dove è arrivata <Cià belli! Vado a mangiare qualcosa!> fischietta un poco adesso, sempre la musichetta che ascolta, muovendo la testa a tempo e quindi si allontana finalmente del tutto dalla piazza, diretta verso casa.

20:36 Akaya:
 Fissa di rimando Shunji senza però dire nulla in quel feroce soffiare che gli dedica prima di voltarsi verso Magu ed ascoltare il dire dell'altra rimanendo a braccia conserte < Baka! Non puoi fare di testa tua se la cosa da fastidio agli altri! > per poi vederla andarsene via e quindi si lascia cadere sulla panchina, che occuperebbe con le proprie gambe distese. Se Shunji ci si è seduto, lei semplicemente gli metterà le gambe sopra. Quindi torna a mangiarsi i suoi hasomaki, estraendoli dalla busta di carta che ha in mano

20:41 Shunji:
  [Piazza | Panchina] Segue un'espressione imbronciata e contrariata nei confronti della ragazza dalle cuffiette e dal bastone, che semplicemente molla i due lì, senza dar loro soddisfazione. Scuote appena la testa alle sue parole, lasciando che semplicemente le stesse gli scivolino addosso. Non gli interessa certo il parere della prima che passa, a lui! Lo sguardo ambrato va quindi a spostarsi da tutt'altra parte, non notando minimamente i gesti della ragazza dai capelli più scuri. Infatti, il ragazzo sobbalzerebbe all'improvviso peso sopra le sue gambe. Abbassando lo sguardo, aggrotterebbe le sopracciglia mentre le guance si farebbero leggermente rosse. Il corpo irrigidito e gli occhi si poserebbero quindi sulla ragazza che, senza manco chiedergli il permesso, si è stesa sulla panchina, posandogli sopra le gambe. <Ma mi hai preso per un soprammobile?> A metà tra l'incredulo e l'infastidito, attenderebbe la risposta altrui prima di agire di conseguenza. Insomma, parla tanto di educazione ma poi?

20:49 Akaya:
 Scrolla le spalle alle successive parole del ragazzo, limitandosi a fissarlo con un'espressione seria < Tutti fan quel che gli pare vedo, ma se lo faccio io rompete le palle! > ringhiando profondamente per poi alzarsi ed incamminarsi verso una direzione apparentemente casuale mentre borbotta costantemente. No, oggi è abbastanza nervosa ma, forse, è a causa delle conseguenze dell'esser stata legata al palo della bandiera dell'accademia.... O forse le son semplicemente venute le sue cose. Chi vivrà vedrà

20:53 Shunji:
  [Piazza | Panchina] Le parole della ragazza, così improvvise, lo sconvolgono. Shunji resterebbe semplicemente a bocca aperta, fissando i movimenti della ragazza che, semplicemente, si alza e se ne va, parecchio indispettita dalla situazione. <Sì, ora è colpa mia> Direbbe ad alta voce lui, scuotendo la testa. Incredulo, confuso, ora sta decisamente meglio senza essere circondato da quelle pazze. Perché le ragazze sono così, no? Fanno solo cose strane, come quelle due là. Resta per un po' seduto, il ragazzo, sbuffando, finché i suoi occhi finalmente non incontrano dei volti conosciuti. Un ghignetto si formerebbe quindi sul suo volto mentre si alza, abbandonando la panchina e attraversando la piazza. Non sa come andranno le cose per le due ragazze ma a lui sicuramente andranno bene. Finalmente può dire di trovarsi in buona compagnia. [END]

Shunji se ne sta placidamente seduto in piazza, su di una panchina finché, causa di forza maggiore, non si alza per pochi secondi, allontanandosi. Al suo ritorno, viene coinvolto in una scenetta che di certo non rientra tra i suoi desideri. Si ritrova nel mezzo di una lite tra una sprucida Magu e una attaccabrighe Akaya. La prima tiene la musica così alta che non può non prendersi una strigliata dalla seconda. Il tutto mentre Shunji le osserva, ridendosela tra se e se. Entrambi testarde, finiscono col litigare ed è Magu ad andarsene. Anche ad Akaya tocca la stessa sorte, visto che il ragazzo non accetta di essere usato come soprammobile. Rimasto solo, anche la panchina viene abbandonata perché Shunji si appresta a raggiungere degli amici. Finisce così il siparietto dei litigi a triangolo.