Sentimenti o sopravvivenza!?

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12:46 Hajime:
 Quello che è successo ieri l'ha lasciato tremendamente scosso. Per quanto non possa sembrare, per quanto sia chiuso in se stesso, per quanto cerchi di cancellare le proprie emozioni, quasi di azzerarsi, il ragazzo dai capelli bianchi non è di per se cattivo, quello che ha combinato è stato un grave errore che non si riesce a spiegare. Magari si aspettava che l'altra ragazza, visto il suo carattere, volesse combatterlo. Ma questo non può essere ne una scusa ne una motivazione, visto che a dire la verità neanche la conosce bene, quindi non potrebbe dirlo. E poi non vuole scuse, si sente in colpa, la prima emozione che prova da parecchi giorni. Non ha dormito quasi per niente questa notte, rivoltandosi continuamente nel letto, mordendo ed aggredendo il cuscino, sfogandoci sopra la propria rabbia. Neanche è riuscito a mangiare qualcosa da ieri, lo stomaco è totalmente chiuso, bloccato come il suo stesso spirito. Alla fine è arrivato alla conclusione che se l'è presa con la ragazza perchè il mondo è ingiusto, perchè ce l'ha con tutto e tutti, perchè odia tutto e tutti, quindi aveva trovato una fonte su cui sfogarsi. Arrivare a questa conlcusione è stato altrettanto distruttivo. Non riesce a crederci infatti, non riconoscendo se stesso in questo comportamento. Ha sempre preferito isolarsi dal mondo, non interagirci. Com'è possibile che quest'ultimo gli abbia provocato sentimenti così forti dentro? Non ha senso, non riesce proprio a capirne la logica. Non riuscendo più a stare in casa, cominciando a sentirsi quasi soffocare, come se le stesse pareti gli si stringessero sempre di più addosso, volendo evitare anche lo sguardo un po' interrogatorio dei propri coinquilini, ha deciso di uscire fuori. Non ha una meta precisa ovviamente, vuole solo camminare, possibilmente tenendo lo sguardo sul terreno, ignorando tutto quello che lo circonda, dagli oggetti agli animali, per finire con le stesse persone. Il coprifronte l'ha lasciato sul comodino. In fondo si può definire ninja dopo quello che ha combinato? Non è qualità di un ninja non farsi trasportare dalle emozioni? Deve essere stato proprio un ninja di livello basso per credere che attaccare un avversario non pronto alla sprovvista sia un allenamento e non uno sfogo. Indossa dei pantaloni di una tuta blu scuro, un po' larghi e a vita bassa che gli scendolo lunghi fin quasi sotto i sandali da ninja. Sopra invece, non avendo ben capito dalla finestra che aria tira, una felpa con cappuccio nera, con una scritta al centro verticale, che parte dalla spalla sinistra e arriva al fianco destro, citante "we are Kusa". Non ricorda dove l'ha trovata, probabilmente costava due lire e l'ha presa, sfruttando l'occasione.

12:48 Shinobu:
  [Centro di Kusa] Ieri la nostra giovane ha scoperto l'elemento del proprio chakra,una buona notizia per lei,che la porta ancora più vicina al suo obbiettivo, il quale oramai sembra essere una mera questione di tempo.Nuovamente non gira per il villaggio con la propria armatura o cose simili,ma solo con il proprio Tessen,ben chiuso e sotto copertura,allacciato al polso destro della ragazzina tramite un braccialetto ed un laccio ben resistenti.Ella indossa uno dei suoi vestiti a gonna,precisamente quello rosa chiaro,il quale è sorretto da un paio di bretelle e la copre fino all'altezza delle ginocchia,ove la pelle candida si alterna ad un paio di stivaletti bianchi alti fino a poco sopra le caviglie.I lunghi capelli biondi sono raccolti di lato,in una lunga coda che scende a destra del collo della ragazza fino ad altro il petto.Con lei è presente il suo gattino,il quale è seduto sulla spalla mancina della ragazzina ed osserva ciò che lo circonda con una certa curiosità,mentre la giovane gli domanda <Sarà arrivato il momento di darti un nome micetto?>Chiede come se sperasse di avere una risposta quando è ovvio che ella non arriverà...

13:03 Hajime:
 Dei ragazzini di corsa riportano l'attenzione del ragazzo su quello che lo circonda, dato che stava per sbatterci contro. Li sente giocare e blaterare sul fingersi ninja, vedendoli correre con delle piccole e finte armi di legno, gridando di tecniche fantastiche mai viste, promettendosi battaglie e inseguimenti ai limiti del verosimile. Però il bianco non riesce a fare un sorriso, dopo tutto comincia a non vederci nulla di buono nell' essere ninja, se non che si ha le capacità per non essere fatti fuori in maniera troppo elementare. Alza la testa quindi, degnando tutto quello che lo circonda di attenzione. Non sa bene che aspettarsi, non ha nessuna pretesa. Qualche raggio di luce che riesce ad attraversare qualche nuvola lo colpisce al viso, illuminando anche quello che lo circonda. C'è la normale vita che ci si aspetta di trovare per le strade. Gente che grida, chi si saluta, chi cerca di convincere qualcun altro che il proprio prezzo sia il migliore in assoluto. Altri che si lamentano, un po' come sempre, perchè c'è sempre qualcosa che non va, qualcosa che potrebbe andare meglio, qualcosa che "non è un problema ma se succedesse questo allora potrebbe diventarlo". Si sente un po' perso, escluso da quell' atmosfera che non gli appartiene, che lo confonde, che lo mette anche in difficoltà. Ma a paralizzarlo del tutto è la visione di una figura in un vestito rosa, una ragazza che riconosce, nel bene o nel male. Gli ci vogliono diversi secondi solo per ripartire a respirare. Non si è chiesto come avrebbe agito se l'avesse rivista. Lei dopo tutto gli ha chiaramente espresso il proprio disgusto, più che giustificato, di non volerlo neanche più vedere. Ha qualche diritto di andarla ad importunare quindi? Lui accetterebbe una cosa del genere? In fondo è in quel modo che ha sempre voluto vivere, ignorare ed essere ignorato. Quindi se lei gli ha chiesto questo, lui dovrebbe accettarlo di buon cuore. Il problema è che una parte del ragazzo non può riuscirci. Non può accettarlo. Odia essere etichettato per quello che non è. Odia essere etichettato in generale. Venir ignorato è un conto, essere considerato qualcuno che è asociale gli sta più che bene. Ma le cose devono tornare tutte a questo suo aspetto di essere, non ad altri aspetti che non esistono, che nessuno può dire visto che non ha rapporti con gente che quindi possa giudicarlo. Insicuro, spaventato e senza un piano preciso inizierebbe a incamminarsi verso quella figura. Non vorrebbe coglierla di sorpresa, ma non sa che dire mentre si avvicina, anzi teme che se provasse ad avvisarla del proprio arrivo finirebbe per farla scappare via. Quindi, arrivato nel suo raggio d'azione, proverebbe a fare qualcosa che non ha mai fatto, ma che ritiene giusto farlo. Dopo tutto, per quanto sia in parte orgoglioso, non è stupido a tal punto da non ammettere i propri errori. Andrebbe a chinarsi in avanti, portando le mani alle ginocchia, piegando il busto in un angolo retto. Le ginocchia pure si piegherebbero leggermente, in modo di ammortizzare il proprio peso. <Shinobu-chan... Non pretendo che tu possa perdonarmi... Ma vorrei scusarmi per quello che ho fatto ieri> La voce è tremolante, ma non c'è ombra di falsità in quello che dice, non potrebbe essere più sincero.

13:19 Shinobu:
  [Centro di Kusa] Pensieross riguardo al da farsi sul gattino,la nostra giovane alza lo sguardo verso il cielo,lasciando risplendere le proprie iridi dorate alla luce a cui va in contro <Sarò un'addestratrice ma ancora non so dare un nome...>Sospira prima di comporre una piccola risata e voltare lo sguardo verso il gattino,per poi portare la mano destra sulla sua testolina e coccolarlo con le dita per qualche secondo <Penserò a qualcosa di carino te lo prometto> Ed il micetto risponde con coccoloso "Miao!" Sembra piacergli l'idea a quanto pare,cosa che lascia apparire sul volto della ragazzina un piccolo sorriso che le mette in mostra i propri canini,dei quali va fiera in certi casi.Continha a passeggiare cercando con lo sguardo qualche negozio interessante e per negozio interessante intende quello in cui può conprare una ciambella mi sembra ovvio <Mmm...>Commenta seppur nel voltare il capo,nota una figura vebire verso di lei,una figura dai capelli bianchi,che non avrebbe voluto rivedere mai più.La giovane diffidente indietreggia di un paio di passi,portando subito dopo ambo le mani sul gattino,così da prenderlo e stringerlo di fronte al piccolo seno,per poterlo proteggere al meglio.In più l'altro,ha anche da dire qualcosa,delle scuse?E cosa vuoi che ci faccia la nostra giovane con delle scuse dimmi pure...Ma la parola adesso sta a lei <...>Non dice nulla in un primo momento,il sorriso svanisce dal proprio volto,diventa apatica,seppur dentro provi qualche altro tipo di emozione che non ci è dato sapere <Finito?>Infine chiede con un tono di voce neutro,l'afetto che ci metteva fino a ieri prima di essere colpita per aver protetto il proprio gattino è completamente scomparso e Hajime potrà notare benissimo la differenza<Da quando ti ho incontrato per la prima volta mi sono sempre comportata bene,come mi hanno insegnato all'accademia...E tu?Prima mi accompagni a prendere una ciambella e poi scappi,la volta dopo mi ignori e te ne stai chiuso in te stesso,infine mi attacchi cercando di ferire anche lui...>Un bravo ragazzo insomma...<Perché ti sei avvicinato>Non è nemmeno una domanda,una semplice affermazione la sua

13:35 Hajime:
 Parole forti arrivano da parte della ragazza, parole alle quali lui non sa proprio come rispondere. Dopo tutto sono del tutto vere, almeno dal punto di vista di lei. Certo, per lui non è proprio così che è andata, o meglio, letteralmente si, ma le prime due volte aveva dei buoni motivi. Sta di fatto che non sa bene come rispondere, cosa dire. Si sente in una posizione d'errore, sa di avere torto ma non vuole scappare via. Non che ci sia qualcosa che lo lega a questa ragazza, è più che altro una questione con se stesso. Ha sbagliato, ma se non dimostra a se stesso di saper accettare i propri errori per migliorare ed andare avanti, allora sarà per sempre deluso. Per questo alla fine non è importante l'essere perdonato in se e per se, la cosa che per lui conta è poterlo chiedere. <Io...> Quali sono le parole giuste da dire? Come può spiegare qualcosa di cui non parla con nessuno, a volte neanche con se stesso? Come si esce fuori da queste situazioni? <Hai ragione... Non dovevo disturbarti...> Andrebbe a concordare, rendendosi magari conto di aver fatto un brutto errore non avendo valutato bene prima la situazione. I pugni si andrebbero a stringere lungo i propri fianchi. Una stretta forte, di frustraizone, quasi a sfogare così la propria rabbia. Le mani, per la stretta, diventerebbero ancora più bianche, cosa peculiare data la carnagione molto chiara del ragazzo. <Sono... è difficile... Parlare...> Le parole gli nascono e gli muoiono in bocca, neanche fosse incapace di formulare un discorso preciso. Ma forse è proprio così, non sa come socializzare, non sa cosa debba fare, non sa come scusarsi in maniera appropriata, anche se vorrebbe poterlo fare con tutto se stesso. <Scusa il disturbo... Starò attento a non disturbarti mai più...> Andrebbe quindi a dire alla fine. Forse è una sconfitta, in parte una delusione, ma se non riesce a dire altro, se non è capace di fare altro, allora l'unica cosa giusta e onesta che può fare è questa, accettare le conseguenze del proprio gesto e rispettare il volere altrui. Resterà sicuramente amareggiato, perderà un po' di fiducia in se stesso e vorrà poter tornare indietro per cambiare le cose, ma in fondo crescere è anche questo. <Ti assicuro che non volevo farti male... Volevo solo allenarmi... Se dovessimo trovarci nella stessa missione... Cercherò di aiutarti e proteggerti con tutto me stesso...> Lei non ha idea di quanto un' affermazione del genere per il giovane kusano dai capelli bianchi possa essere importante, la sopravvivenza per lui è tutto. Una cosa del genere l'ha detta solamente ad un' altra persona, dalla quale s'è sentito totalmente tradito. Fa fatica quindi a ripeterla, anzi resta in parte incredulo con se stesso per averlo fatto. Ma questa volta doveva veramente farlo. Dopo tutto è il minimo per farsi perdonare, ha pur sempre attaccato un proprio compagno non perchè fosse necessario per la missione, ma perchè aveva spento il cervello.

13:48 Shinobu:
  [Centro di Kusa] Quante parole,quelle che vengono dette,ma il problema principlae non è il numero in sé,ma proprio chi è a dirle.Lui parla,accettando le parole pronunciate poc'anzi dalla nostra piccola protagonista,che nel frattempo riporta il gattino sulla propria spalla mancina e dopo una carezza suasurrargli una cosa,che Hajime purtroppo non riuscirà a capire visto vhe la giovane si copre anche la bocca con la man destrosa.Subito dopo la ragazzina apatica come prima compie qualche passo per avvicinarsi all'altro Genin.Non dice nulla,non sorride,non lascia intrevedere nulla dalle proprie irirdi dorate,seppur poco dopo avanzerebbe la propria mano verso quella di Hajime per afferrarlo...Delicatmente.Non lo costringe a fare nulla,la sua mano è solo una guida che l'altro potrà seguire o meno,a lui la scelta dopotutto.Indi la giovane si dirigerebbe più in là,a sinistra,arrivando proprio ad una bancarella che cercava,ove il commesso oramai conosce per bene la giovane,infatti sorridente chiede alla nostra piccolla cosa vorrebbe oggi <Ne vorrei una...>Guarda per un paio di secondi la vetrina lì davanti,le mangierebbe tutte se fosse per lei e non per i suoi soldi <Eccola!Una con la glassa alla crema e ricoperta di smarties>Il commesso andrebbe a prenderla con un fazzoletto per poi porgerla alla giovane,la quale con la mano libera lascia i soldi necessari per poi afferrare quella cimabella e voltarsi verso Hajime,sempre se lui l'abbia seguita per mano o meno <La mangieresti con me?>Chiede,ancora senza aggiungere alcuna emozione,cosa ha in mente non è dato saperlo,visto che attende una risposta in questo caso e proprio da quella inzierebbe a dare un piccolo morso alla ciambella o meno...

14:00 Hajime:
 Non capisce bene cosa stia succedendo. Stava iniziando ad accettare la cosa, rimanendo nella propria posizione, con la schiena piegata, aspettando che l'altra continuasse per la propria strada, per poi (dopo qualche minuto) tornarsene a casa per rifletterci sopra da solo, un po' come sempre. Invece quella strana ragazza decide di prenderlo per mano, guidarlo verso una bancarella dove, almeno così sembra essere il suo desiderio, decide di prendere una ciambella. Lui osserva, un po' incredulo, un po' spaesato e sicuramente molto imbarazzato la situazione, non capendo cosa c'entri lui in tutto questo. Un piccolo rossore si formerebbe sulle proprie guance. Dopo tutto non è sbagliato farsi vedere in giro da così tanti adulti tenendo la mano di qualcuno che neanche si conosce? Per di più lui sembra decisamente troppo adulto per lei, cosa gli sta passando per la mente? Che poi, questa cosa è troppo nuova ed imbarazzante per il giovane genin dai capelli bianchi. Ma dopo tutto l'altra si è rivelata un' abile manipolatrice, non può infatti darsela a gambe, non dopo aver chiesto scusa, cosa sarebbe sennò? Un cretino con qualche problema? O magari è posseduto da troppe personalità? Per di più lei gli offre pure di mangiare la ciambella insieme. Oh cielo, questo si che è imbarazzante per il giovane robot-ninja di Kusa. <Hem... Io...> Deve trovare un modo gentile per rifiutare l'offerta, è la cosa più giusta da fare <Io non ho molta fa-...> A tradirlo è il proprio stomaco, che non mette niente dentro da troppe ore, avendo saltato la merenda, la cena, la colazione e non avendo fatto ancora pranzo. Un rumore proveniente da li si sentirebbe infatti, proprio mentre lui cercava di dire che non ha molta fame. Adesso l'imbarazzo sarebbe ancora più grande, tanto che si sente osservato da mille occhi, anche se magari non è così. Ma ne basterebbero due per metterlo in difficoltà. <Non dovresti dividerla con me> Dice cercando di ritrovare un po' di convinzione nella propria voce. Dopo tutto qual'è lo scopo di tutto ciò? A cosa servirebbe? Renderebbe la loro sopravvivenza migliore mangiare insieme una ciambella? Eviterebbe loro dei guai? Non riesce proprio a capirlo. Anzi l'unica cosa che riesce a vedere in questo atto è una perdita economica della ragazza, visto che si è pagata il dolce con i propri soldi. La logica cerca altre motivazioni, ma per le proprie esperienze non riesce a trovarne.

14:10 Shinobu:
  [Centro di Kusa] Da una parte vi è l'imbarazzo,dall'altra c'è la nostra giovane Genin,la quale non fa altro che comportarsi come lei stessa vuole,segue la propria testa,seppur in alcuni casi manipolata da quelle dannate...Ma deliziose ciambelle che la fanno sciogliere come un dolce pezzetto di cioccolato sotto il sole.Ma non è il momento di pensare a questo,visto che la discussione sembra essere su un'altro piano in cui il ragazzo che ha di fronte e tiene delicatamente per mano si tradisce da solo con il proprio stomaco <Continui a dirmi bugie>Commena la ragazzina prima di prendere il primo morsetto dalla propria ciambella,per poi porgere la parte ancora integra nuovamente ad Hajime <Allora,la mangieresti con me?>Ignora la sua affermazione sul non divederla con lui,dopotutto lei segue sé stessa,guarda se va a seguire le parole di chi l'ha colpita a tradimento cercando di ferire anche il proprio micetto,ma meglio non pensare a ciò altrimenti ci sarebbe fin troppo da dire<Sii sincero...Come una...Persona.>Perché ha usato questi precisi termini?Ricordate dove sia finita l'umanità di Hajime per caso?Beh,se non lo ricordate,cercate nella vostra memoria <Mi manca poco per capire chi sei,forza>Aggiunge infine delicata e apatica come sempre...

14:22 Hajime:
 Perchè vuole metterlo in difficoltà? Perchè vuole cercare di essere amici? è questo che sta provando a fare dopotutto no? Cosa ci guadagnerebbe? Gli amici alla fine si feriscono, si tradiscono, si distruggono a vicenda. Il modo migliore per superare ogni fase ed essere sempre pronti a tutto è essere soli, ed è arrivato a questa conclusione il giovane dai capelli bianchi che ritiene più che giusta. La gente non può capirsi, ognuno sarà sempre manipolato da se stesso, è inevitabile. E quindi questa ciambella non solo perde di significato, ma va ad averne uno opposto a quello che dovrebbe, ovvero sarebbe un gesto di finzione, un qualcosa che servirebbe a nascondere l'inevitabile. Un velo pietoso per finire il ragionamento del giovane dai capelli bianchi. Ma non può far altro che morderla, dopo tutto gliela sta sbattendo in bocca e, per quanto la sua mente la pensi in un modo, il corpo non è detto che agisca sempre come ci aspettiamo. Quindi, aprendosi leggermente, andrebbe a dare con la propria dentatura un piccolo morso su quella superficie morbida e piena di glassa, assaporandone ogni aspetto. Il sapore gli riempie la bocca, provocandogli anche non poca gioia. Effettivamente è buona, molto più di quello che pensava. E poi avendo fame diventa ancora più buona, quasi squisita. Ma le parole che dice dopo la ragazza lo lasciano inizialmente spaesato, poi leggermente preoccupato, quasi spaventato. Cosa vuole dire? Di che sta parlando? Non riesce proprio a spiegarselo. <Io... Sono... Una persona...?> Andrebbe a dire, una via di mezzo tra un' affermazione ed una domanda, adesso insicuro su quello che è. Perchè avrebbe dovuto dire una cosa del genere? Non vede che parla come lei, che mangia e respira anche come lei. Che se serve sa impastare il chakra, come ogni ninja, che insomma, è vivo come ogni altra persona? E poi quella cosa di conoscerlo, cosa vuol dire? Chi è lui dopo tutto? Come fa lei a conoscerlo? Non si conosce da solo, figuriamoci se può essere lei a capire chi lui sia. Dopo tutto non sa neanche se il proprio nome è vero o falso, se sia stata una copertura, se a lasciarlo al mercante che l'ha portato qui a Kusa da Kiri siano stati i suoi genitori o qualcuno che l'ha trovato, quindi... Cosa vuol dire capire chi è? <Chi sono...? Io... Sopravvivo> Andrebbe a rispondere, adesso con un sospiro. Non c'è del dubbio in quello che ha detto, la voce era abbastanza stabile. Però non capisce di cosa stiano parlando, del perchè siano arrivati a parlare di questo e che cosa stia passando nella mente della ragazza.

14:36 Shinobu:
  [Centro di Kusa] Finalmente l'altro da un morso alla ciambella della giovane,la quale finalmente può ritrarre la propria pietanza,ora che l'altro ha accettato il suo invito facendo un passo avanti nelle intenzioni sperate dalla nostra ragazzina,la quale usa le proprie parole sempre con un motivo ben preciso e le risposte da parte di Hajime non sono la conferma del suo lavoro svolto per bene.Attende qualche attimo prima di riprendere parola anche lei rimanendo apatica e tranquilla <Le tue parole non sono esatte...Precisamente,Hajime che è scappato invece di mangiare una ciambella con me è una persona>Parla come una scienzata che sta mostrando i risultati di una ricerca nel modo più accurato e chiaro possibile <Ti sei solo quello che è rimasto di lui>Nella scienza non c'è spazio alla soggettività cosa che rende queste sue parole dure come dei macigni che di certo possono fare molto male.Di fatto le parole successive di Hajime confermano ancora di più quanto detto da lei <E ti sei appena dato una prova,una persona vive godendosi ciò che c'è di bello e di brutto,certo,si svoraggierà,ma poi avrà la forza di tarsi sù ed è proprio questo...Quello che ti sei imposto di dimenticare>Ciò che l'ha trasfromato nel tipo depresso dell'altro giorno e qui la nostra giovane prende la situazione in mano,se sarà sincera o meno non è dato saperlo.Di fatto allargherebbe le braccia prima di tentare di chiuderle attorno ad Hajime ed abbracciarlo,poggiando poi il proprio volto sul petto altrui vista la propria altezza ed iniziare a...Piangere.Hajime potrà notare come numerose lacrime si ingragano al suolo mentre lei tenterebbe di tenersi stretta al ragazzo dai capelli bianchi,non dice nulla ora la giovane,visto che...Come reagirà l'altro?

14:50 Hajime:
 è lo spettro di se stesso? è veramente qualcosa che, se si vedesse qualche mese prima, non riconoscerebbe? No, non può essere, non è così, non è possibile. Lui è sempre stato quello che doveva sopravvivere. Certo, prima nel farlo cercava, osservava, si divertiva, viveva, se così si può dire. Ma poi... No, anche l'altro se stesso capirebbe, quello che ha vissuto nelle fogne l'ha traumatizzato troppo. Sommato a tutte le altre piccole cose, anche la stessa visione di distruzione alterata che gli ha dato quel genjutsu col gelataio, tutto quanto l'ha cambiato. <Io... Sono sopravvissuto...> è questa la risposta che da all' altra, lasciando cadere la mano che teneva quella altrui lungo il proprio fianco. Lo sguardo, le stesse iridi dei propri occhi, tornerebbero a spegnersi, un po' come sono state in questi giorni, un po' come gli succede ogni volta che va a pensare a quei mostri che lo afferrano, lo strattonano, lo graffiano, lo mordono, lo usano un po' come pupazzo, o forse come un pezzo di carne da macello, pronta ad essere mangiata da dei cani affamati. La puzza che quei corpi deformi emanavano, gli stessi tratti del corpo alterati, disumani. Le grida, quello pseudo modo di comunicare che gli è entrato nella testa come l'urlo di uno spettro che non vuole più uscirne. Le budella e i resti di corpi feriti e tagliati che lo ricoprivano, lo stesso appiccicaticcio di qualcosa simile a sangue che non vuole staccarsi. Il proprio dimenarsi, affondare, colpire, sparare proiettili di chakra, tutto quanto gli torna nella mente. La disperazione stessa del sapere di non aver speranze, di non poter sopravvivere. L'esplosione che l'ha salvato non si sa bene se l'abbia veramente salvato o abbia permesso al suo corpo di non fare la stessa fine del suo spirito, della sua volontà. Le iridi fisse e ferme, quasi senza vita, andrebbero a confermare più questa seconda ipotesi. <Si sopravvive perchè è l'unica cosa che conta... Il resto è solo una piccola illusione> Sussurra trovando la propria forza nelle proprie parole. Autoconvincendosi che questa sia l'unica cosa vera, l'unica strada, l'unico modo per uscirne fuori. Gli allenamenti, l'esercizio, ecco a cosa gli serve, ecco perchè è l'unica cosa importante, perchè può permettergli di sopravvivere. La vede abbracciarlo e piangere. Deve essere questo il suo modo di sfogarsi, la valvola che permette alla giovane ragazza kusana di non impazzire. Dopo tutto ognuno ha un proprio metodo. <...> Non dice nulla, non si dimena ne cerca di allontanarla. In fondo perchè dovrebbe? è evidente che la volontà della ragazza la spinga a comportarsi così. Magari cerca in questo la propria forza. Non aspetta a lui giudicare. Dopo tutto ognuno deve trovare il proprio modo di sopravvivere.

15:04 Shinobu:
  [Centro di Kusa] Un modo di sfogarsi?No no,la nostra giovane non si sfoga proprio in questo modo,ma non e dato saperlo a quel ragazzo che ha di fronte,il quale sembra commettere lo stesso identico errore del passato,ci ricasca come un mero pesce lesso e dannazione,questo rende nuovamente le cose difficili alla nostra ragazza,la quale deve di nuovo darsi da fare insieme a quelle lacrime che dovrebbero aiutarla,o almeno si spera <Bugiardo>Risponde alle parole altrui,con una voce secca e triste,dove traspare però la propria volontà<La vuoi smettere di chiuderti in...Nemmeno in te stesso,visto che l'illusione qui sei diventato te!>Si impone un'obbiettivo,quello di sopravvivere,ma cos'è veramente quell'obbiettivo?Qual'è la faccia oscura che nasconde quella parola?Beh caro Hajime,stai a sentire la nostra Genin <È stato proprio questo tua illusione di poterti imporre di sopravvivere a ferirmi ed aver fatto spaventare a morte quel povero micetto...Smettila di essere altro,io voglio una pereona al mio fianco!>E subito dopo Esclama<Riconquista la tua umanità!>Proprio nel culmine del suo pianto,questo è quello che la giovane può fare per...Si si sta dando da fare per un'altro e proprio da quest'altro vogliamo delle risposte...

15:19 Hajime:
 Sente le parole dell' altra, ma per quanto lei si sforzi, il guscio che il ragazzo s'è creato intorno per proteggersi è molto più spesso e resistente di quanto lei non immagina. Ha chiesto scusa e si è pentito perchè il suo stesso essere-fantasma voleva farlo. Era in tutto e per tutto d'accordo con se stesso in quel gesto, perchè a differenza di come la vede lei, lui non da assolutamente colpa del suo attacco nei confronti della ragazza al proprio voler sopravvivere, anzi al contrario. Il voler sopravvivere voleva farlo allenare, i suoi sentimenti, che evidentemente non è ben riuscito a domare, l'hanno portato a sfogarsi contro di lei. Questa deve essere l'unica verità, anche perchè è l'unica cosa logica che può trovare. Fa un sorriso, ma non di quelli che farebbe una persona felice o allegra, radiosa e giocosa. Al contrario è più un piegare leggermente la bocca in una smorfia, un piccolo gesto che provoca una piccola incurvatura sulla guancia del ragazzo, un qualcosa di totalmente vuoto che esprime il suo stato. <Ti ho chiesto giusto perchè era giusto farlo... Questo non vuol dire che tu sappia neanche lontanamente chi io sia> Ecco che parla la sua parte razionale, quella che va a dire solo le cose che sono necessarie, niente di più e niente di meno, con un tono fermo, ne caldo ne freddo, un tono troppo neutrale per essere del ragazzo. Le affermazioni della ragazza, di volere qualcuno al proprio fianco, le trova del tutto insensate. Prova a trovarci una via logica, forse ci riesce anche, ma non può dirlo con certezza, non la conosce. <A cosa ti serve qualcuno al tuo fianco...?> Andrebbe quindi a esprimere il proprio dubbio, continuando subito dopo il discorso. <Non voglio ferirti nei sentimenti... Ma il bisogno di avere qualcuno lo puoi spiegare solo con poche motivazioni... O ti senti debole ed hai bisogno di qualcuno che ti protegge...> Andrebbe a dire per prima ipotesi, prendendo un profondo respiro. <Oppure sei insicura a tal punto da aver bisogno che qualcuno faccia finta di motivarti...> seconda ipotesi logica che gli viene in mente per scegliere una strada del genere. <O forse... Hai paura di fidarti di te stessa... E quindi riponi la fiducia in altri... Sapendo che è sbagliato... In fondo ci si può fidare solo di se stessi...> Ed ecco che concluderebbe il proprio ragionamento. A dire la verità su questi aspetti c'ha già pensato abbastanza anche da solo, si è trovato a doverli affrontare, soprattutto dopo il viaggio di ritorno da Konoha. Ma la risposta l'ha trovata solo recentemente. <Sai... Penso che sarei dovuto morire... Non so perchè sono sopravvissuto... Ma se è così... Allora vuol dire che devo continuare a farlo...> Non va ad aggiungere altri dettagli, dopo tutto non capisce perchè debba. Ha affermato questa cosa perchè razionalmente pensa che l'altra non lo lascerebbe in pace senza una motivazione da parte del ragazzo.

15:32 Shinobu:
  [Centro di Kusa] Quando si rifiuta di voler comprendere,ecco cosa si diventa,di fatto ascolta tutte le parole che vengono dette dal giovane per poi staccarsi e terminare quelle sue lacrime che a quanto pare non hanno potuto dare il loro supporto alle parole della nostra ragazzina,la quale torna indi a dare un morso alla propria ciambella,acncora nella sua mano destra visto che ce ne è rimasta ancora.Mastica e deglutisce prima di tornare verso il ragazzo e prendere parola,facendo comparire a sua volta un sorriso sul volto e mostrando i suoi lunghi canini <Ipotesi scorrette Hajime...>Sospira tranquillamente prima di riporgere quel sorriso <Semplicemente senza che tu ten renda conto mi hai detto cosa sei>Si si parla di cosa visto che di "Chi" non ce ne è nemmeno l'ombra<Sei diventato un'essere senziente che vaga per Kusa fingendosi un essere umano,questo perché tu stesso hai ripudiato la tua ex persona...>Continua la spiegazione come una vera e propria dottoressa <Confermando l'ipostesi che espone che chi perde la propria umanità non può più riaverla indietro>Oramai lo ha capito fin troppo bene visto che Hajime ne è la prova vivente <Sei il mercenario di Hajime,questo è ciò che ti si addice di più penso...>Detto ciò ha terminato di esporre i propri risultati e li ripone da una parte riprendendo a finire la propria ciambella <Ma...Perché sei diventato così?Almeno questo me lo diresti mercenario?>Chiede infine

15:50 Hajime:
 Oggettivamente non vede ne un capo ne una coda di questa discussione, quindi trova del tutto inutile per fino provare a rispondere all' altra. I due punti di vista sono troppo diversi, anzi a dire la verità non ha ben capito di cosa stia parlando l'altra, se si sia drogata o fumata qualcosa, o se magari sia sotto qualche jutsu, governata da qualcun altro come se fosse un burattino. <Pensala un po' come vuoi> Andrebbe quindi a commentare, tornando a camminare, più che convinto che, chissà per quale arcano motivo, quella ragazza non lo lascerà in pace troppo facilmente. La sua ultima richiesta però è comprensibile. Non che in qualche modo debba sentirsi costretto a risponderle, ma capisce che facendolo renderebbe tutto più facile, così da evitare altre domande che potrebbero semplicemente fargli perdere tempo. <Facciamo così... Risponderò alla tua domanda... Ma poi eviti di continuare queste tue assurdità sull' anima... E su tutte le altre cose illogiche che hai per la testa...> Gli sembra un compromesso più che onesto. In fondo di che umanità vuole parlare quella ragazza? Non esistono buoni e cattivi dopo tutto, esistono solo persone e queste ultime fanno quello che devono per vivere in maniera migliore, secondo i propri standard, sempre puntando a non danneggiare mai la propria sopravvivenza. Ma adesso la domanda giusta è... Cosa dire? Più ci pensa, più involontariamente i propri sentimenti si intensificano. Dopo tutto non può parlare di queste cose senza farsi prendere dalle emozioni. Si fermerebbe, piegandosi sulle ginocchia e stringendosi una mano intorno alla pancia, come a sorreggersela. <Se vuoi provare a capirmi... Devi prima capire chi sono...> Gli riesce molto difficile parlare, ma vuole mantenere la sua "oggettività", il suo essere senza emozioni. Quindi parlerebbe molto lentamente, come se volesse controllarsi il più possibile. < Sto cercando di scoprire chi sono... Di quando ero piccolo ho vaghi ricordi... Quello che ho scoperto è che... Bhè... A cinque anni... Credo... Sono stato abbandonato da due ninja ad un mercante di qui... Al porto dell' acqua... E lui mi ha portato qui nel villaggio... E ha detto che... Bhè... Dovrei chiamarmi Hajime...> Fa un respiro profondo, pensando semplicemente alle parole che sta dicendo per quello che sono, come formule grammaticali, vocaboli, niente di più, niente di meno. Però... Qualcosa lo costringe a chiudere gli occhi, come se in questo modo la sua "pace interiore" possa essere più facilmente mantenuta. <Ma immagino non sia questo quello che ti interessa...> Dopo tutto, non è stato questo l'evento a cambiarlo. Certo, può rendere facile capire perchè un orfano senza nulla abbia una visione del genere della vita, ma perchè così chiuso... Bhè... Andrebbe a poggiare una mano sul terreno, come se volesse accarezzarlo. Trema, la paura lo sta piano piano dominando da cima a fondo.< Io... Io... Ho combattuto con...> Perchè solo ricordarli gli fa questa sensazione? Possibile che il suo desiderio di scoprire chi sia lui stesso in confronto sia una cosa così poco importante? è veramente così tanto schiavo dal voler sopravvivere che la paura stessa di non farlo può sovrastarlo. Deglutisce, cercando di rialzarsi, anche se è molto instabile. <Ti ho già detto che non so perchè sono vivo... Devo... Parlare con l'Hasukage... Deve sapere... Ci sono dei mostri nel villaggio...> E detto questo tornerebbe ad essere cupo in volto, cercando di sigillare dentro di se i propri sentimenti. Magari esistesse una tecnica del genere.

16:04 Shinobu:
  [Centro di Kusa] Le tocca annuire ed accettare la proposta di Hajime seppur contro voglia visto che lui vuole solo evitare la verità,ma quella prima poi ritornerà per dare un bel diretto in volto al Genin,la vita è questa e lui non può ignorarla per sempre,rendendo questa sua situazione temporale e non permanente come tanto crede.Lo lascia parlare così che lei possa ascoltare quanto ha da dire riguardo a sé,parole interessanti finalmente e non campate al vento come ha fatto fino ad ora.Il tempo scorre durante quelle parole al quale termine la nostra giovane inizierebbe a dire qualcosa a sua volta <Ti hanno lasciato a qualcuno...Che fortuna,io sono stata direttamente abbandonata per questi miei canini,sai essere diversi spaventa tutti quelli che vogliono essere omogenei>Ma fa spallucce a riguardo lei si adora proprio com'è ed è questo ciò che conta <Ma se io avanzassi una proposta,magari quella di aiutare a ritrovare i tuoi genitori...Tu merc...Ehm ho promesso di non dirlo quindi...>Attende qualche secondo <Tu "Hajime" cosa risponderesti in questo caso?>La sua è un'ipotesi dopotutto...

16:21 Hajime:
 Per fortuna, o almeno così crede, la ragazza si concentra di più sul primo aspetto del suo discorso, ignorando quello che per di più lo mette in difficoltà. Avrà fatto apposta per non farlo ricadere in depressione? O semplicemente è più curiosa di questo aspetto che dell' altro? Non può saperlo, assolutamente no. Ma in parte dentro di se è grato per questa cosa, qualunque sia la motivazione. Il suo commento, bhè, lo lascia un po' sorpreso. A dire la verità non c'aveva fatto caso, ma adesso che lei ha affermato questa cosa, bhè, non può far altro che rivolgerle questa domanda. Dopo tutto se lo aspetterà... O almeno così crede il giovane genin dai capelli bianchi. <Hem... Che hanno i tuoi canini?> Nel tono si può notare un po' di curiosità, non di spavento o altro. Magari il lato del ragazzo che vuole scoprire tutto c'è ancora da qualche parte, come pensa la ragazza qui vicino (o almeno credo), o forse no... Chissà. Però poi, ripensando alle sue parole aggiunge. <Comunque hai frainteso... Lui m'ha abbandonato subito dopo in un orfanotrofio... Orrendo... Da li sono scappato... Meglio vivere per strada che in quel fottuto posto... Godo che l'abbiano distrutto...> Continua il proprio racconto allora, tanto ormai non vede perchè nasconderlo. In fondo non è che sappia poi qualcosa di così segreto e pazzesco da non doverlo riferire. E poi, magari sentire il parere di un' altra persona può aiutarlo a vedere la situazione da un punto di vista diverso. Sente la sua ultima richiesta, facendo finta di non notare il suo assurdo commento, che continua a definirlo diverso da quello che è, quando lui è sempre se stesso, o almeno così pensa. <Devi sapere che è pericoloso... Mi sono trovato attaccato da un genjutser mentre cercavo di scoprire qualcosa...> E dicendo questo spera che lei capisca bene quello che sta intendendo il ragazzo che non è assolutamente uno in vena di dire baggianate o scherzi in questi momenti. <Probabilmente se non vuole che scopra delle cose... Deve esserci qualcosa d'importante sotto...> Le comunica quello che ha già pensato lui, o almeno le conclusioni a cui è arrivato. <Ho interrogato quel mercante... Mi ha fornito uno pseudo identikit dei due ninja... Ma non ha buoni ricordi data la sua età...> Ha quasi detto tutto quello che sa, mancano pochissime cose a riguardo. <Per proseguire però dovremmo ottenere il permesso del Kage per uscire dal villaggio e raggiungere Kiri... Non avendo contatti li potrebbe anche essere pericoloso... Non so la politica del villaggio... Ma potrebbero essere non propensi al fatto che due ninja che non appartengono alla nebbia indaghino su qualcosa nei loro territori...> Ok, adesso gli ha detto praticamente tutto, tranne forse...<E per la cronaca... Odio chiunque ci sia dietro... E combatterò per uccidere chiunque sia il responsabile... Odio questa stupida vita> Ecco, adesso ha proprio detto tutto. Tra le altre cose, non gli ha mica detto che lei non può aiutarlo.

16:35 Shinobu:
  [Centro di Kusa] Anche una bambina ha fatto la stessa domanda che ora Hajime pone alla nostra giovane,ma la risposta in questo caso viene leggermente modificata<Sai,non l'ho mai detto a nessuno e voglio sfruttare la cosa,prometto che te lo dirò a tempo debito>Sentenzia la giovane,in questo caso è sincera,na non può dire al vento cosa rappresebtabo quei suoi canini così pronunciati.Subito dopo torna silente ascoltabdo il continuo del racconto del Genin il quale ha dovuto anche combattere <Capisco...Beh se c'è da combattere vorrà dire chr finalmente posso smettere di fare la piccola bambina indifesa...>Leggera risata,indi tutto ciò che svolto fino ad ora era solo parte di uno dei suoi piani?Chissà,forse si...Forse no...Ma è nel momento in cui l'altro parla di uccidere che attira per bene l'attenzione della nostra protagonista<Uccidere dici?A me non da fastidio ma prima devo fare una cosa,dammi qualche giorno di trmpo e vedrai come sarò cambiata>Cosa ha in mente quella dodicenne?Ma quando sente che l'altro odia la propria vita,la giovane lascia cadere il fazzoletto nella mano destra per poter afferrare la sua,almeno in teoria <Non odiare te stesso per ciò che hai subito,dopotutto eri piccolo proprio come me,ma ora hai un potere e chissà dove ti può portare...>Parole libere,proprio come la loro interpretazione...

16:49 Hajime:
 Non può costringerla a parlare... Cioè, potrebbe provare, ma forse è una cosa sbagliata. Anzi, senza il forse, è decisamente una cosa sbagliata. Però... Adesso che è curioso... Vuole sapere cosa nasconde quella ragazza. Perchè i suoi denti sono così importanti? perchè quando ha sorriso non c'ha fatto caso? E perchè proprio i canini? Deve costringerla ad aprire la bocca. Gli ha suscitato troppa curiosità. E se poi devono collaborare... O cielo, si rende conto solo adesso che si sta facendo prendere un po' troppo dalle emozioni. Che errore banale, quasi ci ricascava. Vuole finire nuovamente in qualche guaio ed avere nuovi problemi per colpa di queste utlime?! Non dovrebbe imparare dai propri errori?! Comunque, mentre riflette, ascolta anche le risposte della ragazza. Sono cose più che giuste dopo tutto, o meglio, se devono partire, sempre se riescono ad ottenere il permesso, devono pur prepararsi in qualche modo. Riguardo al proprio potere, a dove può portarlo, fa una piccola smorfia, la risposta gli sembra evidente. <A trovare il modo perfetto per sopravvivere... Mi sembra ovvia come cosa...> risponderebbe quindi di getto a quell' affermazione, trovando la risposta troppo scontata. Comunque, anche se la logica c'entra poco, ormai vuole sapere cosa hanno i canini dell' altra, tant'è curioso. Quindi proverebbe a sfruttare qualcosa che quella non si aspetta che lui possa usare, le emozioni. Non che si faccia governare, ma vuole vedere la reazione altrui. Tanto deve solo lasciarla a bocca aperta per vedere come reagisce. <Dovrei andare a casa... Però prima...> Dopo tutto è lei che gli prende la mano, lo abbraccia, cerca di venirgli incontro in troppi modi che lui non concepisce, o meglio non si spiega perchè una persona debba cercare un legame del genere con un' altra persona. Magari perchè spera in qualcosa, è l'unica risposta logica. Quindi se lui gli da in cambio qualcosa, lei dovrebbe rimanere sbigottita, più o meno. Questo ragionamento può far acqua da tutte le parti, senza ombra di dubbio. Oppure no, chissà. Sta di fatto che farebbe una piccola rotazione del busto verso di lei. In questo modo il proprio volto potrebbe essere rivolto verso quello altrui in maniera diretta, viso contro viso. Usando la mano libera, abbassandosi leggermente in avanti, piegando di lato la testa e il collo anche esso in avanti, cercherebbe di appoggiare il palmo della mano dietro la nuca altrui, in modo di poterla spingere leggermente verso la propria che si avvicina. Quindi, accostando le labbra a quelle altrui, proverebbe a darle un semplicissimo bacio a stampo. Una cosa che non ha mai fatto, che mai avrebbe pensato di fare in situazioni normali. Ma in fondo, visto che ha deciso di sfruttare le emozioni che queste cose possono provocare, spera di ottenere quello di cui ha bisogno. Così, appena separato, cercherebbe di fissare non propriamente il volto dell' alta, più che altro le sue labbra, la sua bocca, per vedere se la apre o meno.

17:04 Shinobu:
  [Centro di Kusa] Beh,troppo scontato dai,ancora con quella che chiama sopravvivenza,seppur ella non sia che l'illusione che lo tiene incatenato al falso sé stesso.Ma la giovane ha promesso di non parlare più di queste cose viste le informazioni che ella ha ricevuto <Va bene...Non appena avrò fatto quella "Cosa" ti cercherò,vedrai sarò irriconoscibile>Se la ride subito dopo eccitata al solo pensiero,ci spera con tutta sé stessa di riuscirci seppur proprio nel momento in cui vorrebbe mollare la mano altrui verrebbe presa a sua volta e...Baciata!?Ma che diamine ha in testa Hajime?Fatto sta la Genin,che può fare se non rimanere completamente spiazzata da quel suo fare che la porta ad arrossire come solo una lolita come lei può fare,dopotutto è una di loro.<...>Attimi di silenzio che passano,dopo quello che viene paragonato al suo primo bacio,il quale è stato donato ad un tipo come lui?Dannazione è riuscita a farsi fregare con il suo stesso metodo <P-perché mi hai baciata?>Chiede continuando ad arrossire,come può ragionare in una situazione del genere?<Se era quella la tua intenzione...Ci sei riuscito...>Ammette a bassa voce,ha beccato un suo punto debole?Probabilmente...

17:11 Shinobu:
  [Centro di Kusa] Ma a me no!La pagherai xD

17:16 Hajime:
 Dentro qualche parte di Hajime riecheggia una forte risata diabolica, la parte cattiva del ragazzo se la spassa in questo momento (?! No vabbè, si scherza). Più che altro, è riuscito pienamente nel proprio intento, tanto che la ragazzina resta completamente spiazzata, quasi paralizzata dal suo gesto. E per di più concentrato com'era nel fissarla, da quella distanza non gli interessa minimamente notare altro se non che la sua bocca, o meglio, i suoi denti mentre parla. Certo, non può nascondere una piccola risata, un puntino di divertimento nel vedere la reazione alturi, completamente presa di sprovvista dal giovane dai capelli bianchi. Continua a fissarla mentre arrossisce, blatera qualcosa, tipo una protesta, ma ormai lui è completamente affascinato e confuso da quello che ha notato. I suoi canini erano... Scuri? Oltre ad essere più grandi del normale, o almeno così gli è sembrato. Era sangue quello che avevano addosso? Che cavolo è successo? <Hey... Volevo solo constatare quanto sei psyco fuori... Ma bimba dentro...> Oh, fracciatina un po' forte forse quella del ragazzo, ma non può evitare di farla, visto che lei ha fatto per troppo tempo quest'oggi da psicologa, mentre lui non ha provato minimamente a farlo. E sfrutta questa sua parte razionale che gli fa dire questo, per non andar a chiedere ulteriori dettagli su quello che ha visto. Forse è un mostro... Non ne ha idea... Sicuramente adesso si va a fidare molto meno di prima della ragazza. Capisce anche il perchè qualcuno possa aver avuto paura nel vedere quella cosa che ha notato. Certo, non è un buon motivo per allontanare qualcuno una cosa del genere, ma stare un po' più in guardia non è del tutto sbagliato. <Ti lascio allora... E non preoccuparti... Io robot mercenario no emozioni...> Fa la voce un po' robotica, provando a prenderla un attimo in giro visto che l'ha definito diverse volte così. Ovvio che, anche se la cosa sia vera, lui non la condivide, secondo il proprio punto di vista lui è semplicemente se stesso. Quindi si volterebbe, iniziando a correre via, soddisfatto degli eventi di oggi. <end>

17:23 Shinobu:
  [Centro di Kusa] Ecco una delle scene perfette per dare del pervertito ad Hajime come in una delle migliori scene anime in cui sono presenti una dolce loli ed il ragazzo che "guardacaso" finisce in situazioni imbarazzanti con l'innocenza altrui.Non dice nulla fino a che non degluitisce come per farsi forza <Immagino ti sia anche piaciuto...>Sbuffa di lato come da copione prima di continuare a guardare il ragazzo che ha di fronte per irprndere a parlare seppur il rossore sulle sue guance non svanisca ancora <Comunque come dicevo...Prima...Un paio di giorni e ti sarà tutto più chiaro te l'ho promesso>Detto ciò resta a sentire la scenetta che compie subiyo dopo rifuardo al robot <Su,ti sei guadagnato un mio bacio,non rovinarti proprio alla fine>Non che sia andata proprio così visto che lei è rimasta paralizzata mentre veniva presa per poi passare a quel bacio,se sia significato qualcosa per lei non ci è dato saperlo visto che non sembra abbia intenzione di dircelo <Ci vediamo...>Risponde quasi insicura,dopotutto è colpa della sua età...[End]

Hajime cerca di farsi perdonare da Shinobu ma le cose prendono una strana piega... Chissà.