Ragazzo vs Gatto Vs Ghandi

Free

0
0

17:16 Kaitsume:
  [Fuori accademia] Il ragazzo si trova nuovamente in quel luogo, l'Accademia, quel edificio in cui ha imparato la basi per essere un ninja. Sta nuovamente attraversando quella via sterrata ma questa volta non per studiare ma solo per ammirare lo splendore di quel edificio e dei nuovi deshi. Il tempo sembra abbastanza clemente, il sole che illumina il mondo regalando i suoi raggi che ogni tanto vengono bloccati da qualche nuvola di passaggi. Oggi indosserebbe un semplice pantalone nero che andrebbe in contrasto con la maglietta bianca a mezze maniche che svolazza sul suo busto per colpa del leggero venticello di oggi. Starebbe ancora camminando per quella via, manca ancora un po' per arrivare diffronte l'Accademia, intanto vedrebbe qualche ragazzo passare per la strada, forse si stanno dirigendo verso la scuola. Scrutterebbe ogniuno di loro con attenzione immaginerebbe cosa stanno pensando ed il loro potenziale. Probabilmente metà dei ragazzi che ha visto saranno dei ninja formidabili, saranno capaci di compiere imprese epiche che in caso di una futura guerra saranno di certo utili, naturalmente la guerra è l'ultima cosa che vuole il neo-genin, di certo non vuole la sofferenza dell'altrui, amico o nemico che sia. E continuando a fantasticare su ogni ragazzo o ragszza che vede continuerebbe passo dopo passo ad avvicinarsi all'Accademia.

17:28 Akaya:
  [Fuori dall'accademia] Seduta sul famoso ramo dell'albero a cui è attaccata l'altalena subito fuori dall'accademia è seduta una giovane ragazza dai lunghi capelli violacei adornati con un semplice fiocco nero. Una semplie giacchetta nera con la parte superiore dei bottoni aperta a mostrare la camicetta bianca sottostante ed un paio di lunghi pantaloni che le fasciano le gambe, concludendo il tutto con un paio di ballerine nere. L'arto inferiore destro sta penzolando pigramente dal ramo mentre il piede sinistro è appoggiato al ramo stesso, ginocchio ripiegato posto all'altezza del proprio petto mentre il busto è appoggiato al tronco dell'albero. Tiene in mano una scatoletta di tonno all'interno della quale va ad infilare la mano allo scopo di estrarre una parte del pesce e quindi se lo porterebbe alle labbra, gustandoselo con un < Nya > estasiato. Ancora della presenza di Yat... Ehm Kaitsume non se ne avvede ma non sembra curarsi della cosa

17:46 Kaitsume:
  [Fuori accademia] Il ragazzo continuerebbe indisturbato la sua camminata mentre i suoi capelli neri contornano il viso. Dopo un po giungerebbe nei presi dell'Accademia ormai si vede il tetto dell'edificio e la cima dell'arbero che gli è posto diffronte senza accorgersi della ragazza che sta su uno dei nunerosi rami. Pian piano si avvicinerebbe arrivando a pochi metri dell'edificio ma non ci entrerebbe, semplicemente andrebbe a sedersi sopra l'altalera ed inizierebbe a dondolare lievemente guardando i vari ragazzi che entrano dentro l'edificio, non può trattenere un sorriso nel guardare le nuove leve di Konoha. A quel punto rallenterebbe nel movimento vorticoso dell'asse di legno che si muoverebbe avanti ed in dietro così da poter osservare meglio i ragazzi. Ma solo ora da fermo sentirebbe il forte odore di pesce che proviene da sopra l'albero. Si guarderebbe attorno senza notare nulla ma poi alzerebbe lo sguardo e noterebbe solo ora una ragazza sopra il ramo. <Dato che i pesci non volano ancora, credo che sia tu ad emanare questo odore di tonno> direbbe questa semplice frase alla ragazza, tanto ormai sta da solo non gli costa nulla ammazzare questo momento di noia parlando con qualcuno.

17:57 Akaya:
  [Fuori dall'accademia] @kaitsumeò attimo cell

18:10 Akaya:
  [Fuori dall'accademia] Continua a gustarsi quel tonno in scatola fino a quando non sente una voce venire all'altalena sotto di se, cosa che la fa sobbalzare ed avvinghiare la gamba che prima penzolava inerme attorno al ramo, così da non cadere, con un acuto < NYA! > prima di abbassare il proprio sguardo < Mi hai spaventata! > se ti concentrassi meno sul tonno e più sull'ambiente circostante, magari... < Sono Nara Akaya > inclinando il proprio capo di lato in modo tale da far penere i lunghi capelli violacei da u lato < Tu chi sei? > con un'espressione incuriosita e tornando a far penzolare la gamba come stava facendo pochi istanti prima... E prendendosi un'altra ditata di tonno con le mani < E io non puzzo di tonno! Io mangio il tonno! > abbassando e sollevando il proprio capo con convinzione

18:12 Jiyuu:
  [??? - Esterno Accademia] Il cuore palpitante, il respiro affannoso, il tremolio naturale del corpo e un sacco di spettri legati alla tensione e alla paura che annebbiano la vista. La pressione si abbassa, calano gli zuccheri. Di chi stiamo parlando? Beh, non di Jiyuu, sicuramente. Infatti è tutt'altro che agitato per l'inizio delle lezioni in Accademia, lo farà come passatempo, Hiashi l'altra sera non è stato poi così convincente nonostante la trasformazione in lupo. <Cheppalle...> Evviva l'entusiasmo! Certo è che qualcuno dovrebbe fargli notare che oggi non ci sono lezioni programmate e ci sta andando per niente. Complimenti Einstein. Fischietta sonoramente con le mani congiunte dietro la candida chioma, tenuta stretta da una fascia ocra con il suo nome ricamato sopra, sia mai che il cervello tenti di fuggire dalla calotta cranica eh... Il tronco si tuffa nella sua classica felpa nera con le maniche gialle che probabilmente non si è mai cambiato. (?) Gli esili arti inferiori sono coperti da un paio di pantaloni grigi scuri a pinocchietto, lasciando esposta la parte di gamba dal ginocchio in giù. Le suole dei sandali color blu notte macinano quella stradina sterrata varcando la soglia del cancello, affacciandosi in cortile. Le palpebre, semisbarrate, non gli permettono ancora di notare Akaya e Kaitsume, anche se la coppia verrà probabilmente attirata dal suo fastidioso e cacofonico fischiettìo.

18:26 Kaitsume:
  [Fuori accademia] La ragazza sembra sussultare nel sentire la voce di Kaitsume e infatti la gamba di aggrapperebbe al ramo e non resterebbe a penzoloni oltre alla voce della ragazza che andrebbe a dare ragione alla teoria del ragazzo <Oh scusa> direbbe il neo-genin ridendo leggermente <non volevo spaventarti!> direbbe con una voce clama che nemmeno un buddhista ci riuscirebbe. Ascolterebbe attentamente il nome della donna <uhm? Io sono Kaitsume> direbbe solo il nome non ha bisogno di dire il cognome, non appartiene di certo ad un clan importante, beh almeno per la discendenza dalla parte del padre. Ora il rgazzo prenderebbe fiato a pieni polmoni per poi far uscire l'aria attraverso la gola per far vibrare le corde vocali ed emmettere delle parole ben precise per scusarsi <Scusa, non era quello che intendevo dire!> finita la frase rivolgerebbe verso Akaya un enorme sorriso. Intanto sentirebbe un lontano fischio che proviene nella loro direzione e sull'orizonte vedrebbe la figura minuta di un ragazzo, a Kaitsume sembra di averlo già visto, almeno di sfuggita da qualche parte ma non ricorda dove, insomma, un ragazzo vestito in wuel modo con la chioma candida come la neve dovrebbe essere ben impresso nella sua memoria, ma nulla, nada de nada, non gli viene nulla in mente!

18:34 Akaya:
  [Fuori dall'accademia] Miagola appena con un'espressione infastidita nel sentire le sue scuse, ma va a far aderire il proprio busto al ramo rimanendo in un ostinato silenzio per divesi istanti, prima di prendere un'altra ditata di tonno e quindi quel broncio infastidito si trasforma in un miagolio di giubilio mentre si porta la mano sulla guancia ed agita freneticamente la propria gamba nell'aere, probabilmente urtando la corda dell'altalena e provocando così alcuni scossoni all'altro < Nya!!! >. Quindi abbassa lo sguardo sulla scatoletta che... È vuota < ... > la fissa per numerosi istanti per poi sospirare appena, lanciando la scatoletta alle proprie spalle(che probabilmente finirà sulla testa di jiyuu) e quindi ritira la gamba sul ramo per sporgersi un poco ed osservare Kaitsume con un'espressione allegra < Andiamo a fare qualcosa! > sì, se almeno dicessi cosa...

18:44 Jiyuu:
  [Esterno Accademia] <Mhm...?> Il capo ruota di qualche grado, in modo da permettergli di posare le castane iridi sui due presenti nel cortile dell'Accademia. Data la breve distanza che lo separa dalla coppia e anche grazie alla presenza dei raggi solari, non gli è poi difficile scrutarli entrambi da capo a piedi. Le unghie della mano destra percorrono più volte la nuca grattandosela rumorosamente, mentre il fischiettare s'interrompe bruscamente. Fa spallucce, forse quei due sapranno dargli delle dritte su come affrontare queste fantomatiche lezioni accademiche. Ah già, uno dei due dovrebbe averlo già visto in passato, ma con la memoria da pesce rosso rinchiuso in una boccia d'acqua che si ritrova figuriamoci se si ricorda dove, come e quando. Non che gliene importi qualcosa tra l'altro. Esegue un movimento rotatorio con la classica flemma pachidermica che lo caratterizza, facendo perno sul tallone sinistro e rivolgendosi completamente in loro direzione. La ragazza sembra... Particolare? Infatti emette strani versi animaleschi e si agita sull'altalena come una scimmia a cui è appena stata rubata una banana. Si palesa un leggero ghigno, classico paraculo, atto a schernire Akaya. Ma ovviamente il Karma è sempre pronto a prenderti a pesci in faccia... O meglio, in questo caso a tonni. La scatoletta lanciata alla cieca da quella pseudo ragazza felina infatti si getta a capofitto sulla sua testa come un kamikaze giapponese sulle portaerei americane a Pearl Harbor. *DONG* Passa qualche secondo prima che il suo sistema nervoso centrale, pigro come lui, invii gli stimoli ai ricettori del dolore. Un intenso bruciore vien percepito dal Deshi, che portando entrambe le mani sul capo, sbotta a gran voce in direzione della Serial Killer improvvisata <STUPIDA P...> Non finire quella frase... Non lo fare! <...ALLA DI PELO!> Ah... Ok. Meglio così.

18:53 Kaitsume:
 Noterebbe la ragazza finire il tonno e in fine gettare la latina, un gesto che infastidisce non poco il ragazzo dato che come tutti Konohani ci tiene alla natura. Ora il sorriso si spegnerebbe ed il tono diventerebbe più serio <Perfavore> direbbe con un sospiro <Non inquinare> continuerebbe immediatamente. Detto ciò noterebbe la lattina andare in testa a Jiyuu <Tipo cosa?> due semplici parole uscirebbero dalla sua bocca verso la ragazza. Se volesse fare qualcosa, dovrebbe almeno proporre qualcosa. Ma la ragazza perché si trova li? Non ha un coprifronte la ragazza, perciò forse è un' allieva se no non avebbe motivi di stare qui. Aspetta, nemmeno il neo-genin ha un coprifronte, perciò in questo caso la sua teoria non reggerebbe. E Vabé, tanto vale chiederglielo <Scusa, ma frequenti l'Accademia?> in caso di risposta positiva direbbe <Non ti converrebbe restare qui e fare una lezione?> ed ecco che ora la sia attenzione verrebbe attirata dall' "insulto" del ragazzo che poco prima fischiettava rivolto verso la donna gatto. <Oddio> si alzerebbe e andrebbe verso il ragazzo <Stai bene?> continuerebbe velocemente. In attesa della risposta raccoglierebbe la lattina lanciata dalla gatta che oramai giace a terra e la butterebbe in un bidone a due metri di distanza. <Ti prego perdonala> ha appena conosciuto la ragazza, ma non vuole di certo che li scoppi una lite del tutto inutile per la sbadataggine di Akaya <Non l'ha fatto apposta!> direbbe con un tono calmo nella voce cercando di non agitare le acque.

19:11 Akaya:
  [Fuori dall'accademia] Miagola seccata nel sentire le sue parole < Mi sembri mia madre... Baka! Tanto c'è chi le raccoglie! > per poi esporre bellamente la propria linguetta e scoppiare in un'allegra risata, ma quando l'altro intuisce che frequenta l'accademia(o meglio che dovrebbe iniziarla a breve), osserva l'altro con espressione speranzosa mentre sgrana quegli occhi dorati nel modo più melenso possibile < Ma le lezioni son noiose! Per favoreeeeeeee... > e quindi si raddrizza, portandosi una mano sul proprio mento con un'espressione pensosa < Ad esempio potremmo andare a cercare... > e lì arriva l'"insulto" < ... Palle di pelo > no, non era questo che voleva dire ma, nel realizzare quello che è appena successo, si volta lentamente verso Jiyuu < Come mi hai chiamata scusa? > per poi saltare a terra < Baka > iniziando a muoversi verso di lui < Ti sembra che io abbia una pelliccia? No, perché sei troppo stupido per capirlo forse? > trovandosi(presumibilmente) davanti a lui < Quindi prima di insultare alla cieca come uno stupido prova ad aprire gli occhi > avvicinando il proprio capo al suo con un'espressione furente < Così almeno dirai qualcosa di meno stupido risparmiandoci la tua immane stupidità! > manca qualcosa... < Baka! > si è capito come l'ha chiamato vero?

19:18 Jiyuu:
  [Esterno Accademia] Strizza gli occhi un'ultima volta, non era poi così pesante quel recipiente per tonno, ad una persona normale sarebbe già passato. Ecco, la normalità però non è proprio nelle sue corde, anzi. Qualche disfunzione all'interno degli ingranaggi che spesso s'inceppano all'interno del suo cervellino bacato dev'esserci, non si spiega tanta demenza. Riempie le guance d'aria, sbuffandola fuori scocciato <Che seccatura...> Riassumo la sua classica posa scazzata, rispondendo poi a Kaitsume <Tranquillo... Tutto ok.> Che l'abbia fatto apposta o meno non è un suo problema, la sua indole rimane pacifica in qualunque caso, anche perché data la sua giovane età e il suo fisico da sollevatore di polemiche potrebbe prendere sonori schiaffoni anche da una ragazza. Come prevedibile Akaya non la prende bene, reagendo all'insulto in maniera sconsiderata. Furente infatti sbotta nei suoi confronti, portandosi faccia a faccia col povero Jiyuu. Le mani s'intrecciano nuovamente congiungendosi dietro la nuca, volta il capo al cielo evitando di incrociare lo sguardo di ella. <Cheppalle...> Con aria di supponenza manifesta tutta la sua noncuranza sbattendogliela dritta in faccia <Se evitassi di miagolare ogni due parole avrei usato un insulto un po' più creativo...> Sorride sarcastico <Dove devo infilarti il Ryō per farti muovere la zampina avanti e indietro?> L'ha scambiata per un salvadanaio a forma di Maneki Neko. Dove andremo a finire?

19:31 Kaitsume:
 <Le lezioni ti insegnano cose che potrebbero salvarti la vita...> si fermerebbe un attimo e sorridendo le risponderebbe a tono con un semplice e scherzoso <Baka>. Kaitsume seguirebbe le mosse di Akaya che scenderebbe dall'albero e si dirigerebbe nella direzione del ragazzo dalla chioma candida. Ascolterebbe le frasi dette dalla ragazza, ma insomma, conosce altre parole a differenza di "baka" e "stupido" avrà ripetuto questo due parole lei in queste frasi che non il genin in tutta la sua vita. Stando a pochi metri dai due ha un primo piano verso loro, perciò non saprebbe che fare, ridere o fermarli, in entrambi i casi ci rimetterebbe. Nel primo vedrebbe probabilmente i due picchiarsi con uno dei due ferito gravemente, nel secondo si perderebbe la divertente rissa tra un ragazzino ed un gatto. Alle risposte di Jiyuu andrebbe a guardare negli occhi entrambi, la ragazza naturalmente sempre più infuriata, mentre lui non curante delle conseguenze delle sue parole continua ad istigare Akaya. Essendo un ragazzo che ama la calma, opta per ls seconda ipotesi, ovvero fermarli! Andrebbe ad unire le mani, palmo contro palmo e le inserirebbe tra i due per poi aprirle e spingerli lontani mettendosi tra i due, infine andrebbe a posare i palmi sulle loro teste, delicatamente verso Jiyuu e un po' più forte su quella della ragazza che anxors puzza di tonno cosicché li potrebbe fermare in un attimo. Xon un semplice sospiro andrebbe a dire una frase cercando di placare gli animi <Ehy, calmatevi> qui si fermerrebbe per prendere fiato <Insomma> guarderebbe Jiyuu <Lei ha gettato la lattina, e non l'ha fatto apposta, perciò non rispondere alle sue provocazioni per favore> ora guarderebbe la gattara matta <E tu, calmati! È naturale che abbia regito insultandoti, è una cosa spontanea, perciò basta.> non sa se ha convinto la ragazza, perciò andrebbe a completare la frase <Se ti calmi ti offro un ramen al pesce> direbbe con un sorriso sulla faccia rivolto alla ragazza cercando di porre fine a questo litigio inutile.

19:47 Akaya:
  [Fuori dall'accademia] Sente le parole di Jiyuu e quindi spalanca le proprie labbra in un furioso soffiare nel quale contrarrebbe le proprie mani semichiudendole come al posto delle dita avesse degli artigli < Gggrrr > ringhierebbe pure, ma la mano di Kaitsume le si preme con una certa forza sulla nuca < Mh! > facendogliela abbassare di colpo per poi voltarsi verso di lui < MA HA COMINCIATO LUI! > esclama furente < NON POS... > fermandosi di scatto alla sua offerta, quindi si avvicinerebbe a lui iniziando a strofinargli la testa sul petto con dei movimenti alternativamente ascensionali e discendenti emettendo una serie di dolci fusa ma senza dire altro

19:53 Jiyuu:
  [Esterno Accademia] Non che l'educazione non gli sia stata insegnata eh, però parecchie cose entrano da un orecchio ed escono dall'altro, come i rimproveri dei genitori o gli insulti della nonna quando prende le scoppole a Shogi. Il fatto di sentirsi notevolemente superiore come quoziente intellettivo rispetto a parecchi coetanei lo portano ad avere quell'atteggiamento menefreghista e imprevedibile che prima o poi lo cacceranno in qualche pasticcio irreversibile. Non è colpa sua se è un genio incompreso. O uno stupido ragazzino affetto da bipolarismo che alterna momenti di sbando totale ad altri di apatia completa. Chiamate uno psicologo. O uno Yamanaka, boh. Tornando a noi il buon Kaitsume, novello Gandhi, cerca di placare un po' gli animi appoggiando entrambe le mani sulla fronte dei due litiganti. Anche se quella veramente incazzata è la ragazza e non di certo lui che se ne frega beatamente, si fa spingere leggermente indietro dal Genin senza opporre alcuna resistenza <Cheppalle...> Il paciere col suo palmo raffredda i bollenti spiriti dell'Allieva. Se fosse uno Hyuga sarebbe sicuramente un palmo gentile, non c'è che dire. *Badumtss* Akaya è pronta a inveire nuovamente nei suoi confronti ma, proprio come un gatto, appena sente uno pseudo grattino sul capo inizia ad amoreggiare sul petto del ragazzo dalla corvina chioma. Corruccia il viso, inarcando il sopracciglio destro verso l'alto assumendo un'espressione totalmente confusa concludendo con un <Ma cosa caz...?>

20:24 Kaitsume:
 Sembra che il suo pugno gentile abbia funzionato, la ragazza si è calmata, un po'troppo, infatti ora si trova a fare fusa sul petto del ragazzo che inevitabilmente arrossirebbe leggermente <Emh... O..okay, o-ora basta> direbbe titubante, non che gli dispiaccia eh, ma non è il momento. Il Dalai Lama dei poveri infatti andrebbe a voltarsi verso il ragazzo e farebbe una faccia confusa per dire "Che diamine sta sucxedendo?". Forse toccando la lattina gli è rimasto inpresso l'odore del tonno, o forse ha addosso del l'erba... EHY NON PENSATE MALE... intendo erba gatta. Il fatto sta che ora con un delicato gesto delle mani andrebbe a spingere leggermente la ragazza senza fare movimenti bruschi cosicché non si agiti nuovamente. Se la ragazza si fosse allontanata, il ragazzo aprirebbe bocca oer dire <Ora datevi la mano e fate la pace> li tratta un po' da bambini, anche se in effetti non ha tutti i torti: insomms uno è un ragazzino, l'altra è un fottutissimo gatto che gli stava spalmato addosso fino a pochi secondi fa. Spera che i due facciano oace, anche senza stringersi la mano, ma sinceramente non vuole rivedere quelle scenate. Ma a chi prendo in giro!! Le vuole vedere eccome, si stava divertendo un mondo anche se alla fine sarebbe torntato a casa xon i sensi di colpa per non averli fermati.

20:37 Akaya:
  [Fuori dall'accademia] Continua a strofinare il proprio capo contro il suo petto per un lungo momento, fino a quando non sente le parole di Kaitsume alle quali ritrae appena il proprio capo per fissarlo con un'espressione perplessa < Mh? > chissà quante volte sua madre le ha detto di non strusciarsi addosso alla gente. Quando poi si sente spingere leggermente non fa resistenza e quindi lo fissa con uno sguardo carico d'aspettativa < Però il ramen lo voglio, sia chiaro! > abbassando e sollevando il proprio capo con convinzione prima di voltarsi verso l'altro e porgergli quella mano, anche se dallo sguardo non sembra molto volenterosa di fare la pace. Il labbro superiore è leggermente sollevato, a lasciar intravedere la dentatura decisamente umana come la sua figura... È solo l'aspetto ad essere quello di un felino

20:45 Jiyuu:
  [Esterno Accademia] Quella scena molto ambigua e abbastanza pietosa imbarazza come è giusto che sia il povero Genin, che si trova una dolce donna gatto (?) appoggiata al suo petto intenta a fare fusa in uno strano stato di trance. Scambia un'occhiata con Kaitsume, allargando le braccia in modo da rivolgere ambedue i palmi delle mani verso il cielo e facendo spallucce confuso. Ennesimo sbuffo, stavolta alla richiesta di stringere la mano alla Deshi, fissa il terreno scuotendo il capo visibilmente scocciato, odia queste cose, soprattutto quando lui non ha mai creato problemi ma è stato solamente vittima degli eventi. Tende la gracile manina verso quella di Akaya stringendola per pochi secondi e ritraendola subito <...> Non si comporta in quel modo perché è diffidente eh, ma se non ci fosse stato il saggio diciannovenne sicuramente l'avrebbe presa per il culo ulteriormente rischiando manate in faccia. Ne sarebbe valsa decisamente la pena. Superiorità intellettuale. E schiaffi in faccia.

21:00 Kaitsume:
 Felice ed orgoglioso vedrebbe i due stringersi la mano in segno di pace. Sorriderebbe ai due per poi rivolgersi al ragazzo <mi sa che ti ho salvato il culo> direbbe con calma <Dai, ti offrirò un paio di ramen un giorno> continuerebbe faccendogli l'occhiolino, in fondo non è colpa sua, è la ragazza che è lievemente bellicosa. Poi si girerebbe verso la donna gatto <Su che a te ti offro un ramen con del pesce, oppure direttamente del sushi> con un sospiro direbbe questo alla ragazza, un altro sospiro verrebbe fatto per pronunciare un'altra frase <E mi raccomando, se vuoi divemtare una kunoichi iscriviti e segui le lezioni> riprenderebbe fiato un'attimo <Non sembra, ma veramente le lezioni potrebbero salvarti la vita in caso dovessi affrontare qualcuno> e poi naturalmente non può diventare un ninja se non frequenta la scuola; insomma è li che insegnano le basi, e per costruire qualcosa, bisogna avere delle solide basi. Ora il ragazzo con un paio di passi si allontanerebbe dai due, e andrebbe in direzione di casa vedendo ormai il sole tramontare. Saluterebbe i due alzando il braccio e aprendo la mano scuotendola leggermente dando le spalle ai due sperando che non litigano nuovamente quando il neo-genin-Ghandi se ne andrà. [END]

21:18 Akaya:
  [Fuori dall'accademia] Afferra l'altrui mano stringendola con ben poca grazia esibendo,in contrasto, un ampio sorriso che le adorna quella faccia da schiaffi. Tempo che l'altro si scosta e sente che l'altro le offre del... < SUSHI! > tornando a strofinare il proprio viso contro l'altrui petto con più veemenza di prima < Voglio trenta porzioni di sake maki! anzi 40! > aspetta... Mi sa che è nata nel clan sbagliato < E poi... Dopo il saké maki voglio anche il ramen! > abbassando e sollevando il proprio capo con convizione < Se mi prometti almeno un bento di saké maki a lezione, prometto che starò più attenta a lezione! > o che almeno ci proverà. Quindi lo fissa allontanarsi, senza però ricevere risposta < Anoo... > mormora spegnendosi improvvisamente < Il mio sushi? > sussurra con un filo di voce e il labbro inferiore sporgente, guardandosi i piedi

21:24 Jiyuu:
  [Esterno Accademia] Il sole ormai tramontato lascia spazio alla fredda oscurità che scesa dal cielo va ad abbracciare il cortile dell'Accademia dove i tre hanno passato un tardo pomeriggio tutt'altro che tranquillo. Alcune nubi oscurano di tanto in tanto la fioca luce lunare emessa dal satellite terrestre. Le mani vengon riposte nelle tasche del felpone, rintanate al caldo, mentre con un cenno del capo accompagnato da un <A presto!> saluta il Genin allontanatosi dalla zona dopo aver fermato Akaya, probabilmente pronta a spaccargli la faccia. Proprio la Deshi alla parola Sushi inizia a dare di matto in preda all'entusiasmo. Certo da come parla la sua fisionomia non si addice per nulla al suo appetito, dovrebbe essere una palla rotolante, invece ha una linea invidiabile. Questi strani metabolismi non smettono mai di stupire. <Mpff...> Sbuffa sonoramente, ma hey, non manca qualcosa? <... cheppalle.> Ah ecco, sembrava un po' troppo strano.

21:33 Akaya:
  [Fuori dall'accademia] E lei rimane lì, a capo chino e con il cuore spezzato, e per chissà quanto tempo rimarrà lì ad attendere... Probabilmente arriveranno i suoi genitori o arriveranno i sensei a portarla dentro, ma non sembra essere la prima volta che si impala sul posto con quell'espressione piena di speranza e rassegnazione per qualcosa che le hanno promesso... Forse non è tanto a combattere che le dovrebbero insegnare i sensei, ma chissà. Magari crescendo diventerà più saggia oppure... Un giorno la si ritroverà in un vicolo di Tanzaku... Non diciamo altro che forse è meglio evitare[End]

Premessa: faccio schifo a a dare nomi alle giocate.

Diffronte all'Accademia Kaitsume e Akaya si incontrano. Dopo arriva Jiyuu che istigato dalla gatta la insulta. Mentre sta per scoppiare una rissa tra i due, Kaitsume riesce a placare i loro animi con delle offerte, che forse farà, forse.