entrata Inuzuka Namika

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attendere il fato

Una giornata tranquilla, piena di sole, perfetta per scorrazzare e la proposta del padre per Namika arriva davvero come un fulmine a ciel sereno "andiamo fuori". Affettuoso nel suo dire, assolutamente pacato ma in qualche modo imperativo, un po' come si comporta con il vecchio cane del padre, compagno di molte battaglie quando questo pigramente non si scosta dalla parta "su su, andiamo". Oggi ha portato a spasso anche la figlia e non a caso <tu furbetta non mi hai raccontato come è andato l'esame sai?> ridacchia <non ho chiesto, volevo sentirtelo raccontare...maaa a tal proposito, che ne dici di festeggiare? ah? ti prendo quello che preferisci e invitiamo la nonna> insomma, un padre affettuoso e anche bello. Non è un caso che viene considerato il "bel lupo": Alto e avvenente, ha qualcosa di classico e rifinito, un'aria da cattivo ragazzo ma principesco nel suo modo di fare eppure onesto e rispettoso. Insomma, chi non vorrebbe essere lui e chi non vorrebbe averlo come compagno. Ma a prescindere dalle sue grandi qualità lui ha dedicato il resto della sua vita all'unica donna che davvero merita la sua attenzione dopo la morte della moglie: sua figlia....e la despota della nonna ma che si deve fare? <oggi ho una sorpresa per te, probabilmente ti piacerà...Argo> guarda in direzione del cane rimasto indietro <dai su, un po' di gioia in quel trotto, sembra che hai messo il freno a mano> il cane, un enorme cane bianco con il muso simile a quello di un lupo ringhia, sbuffa e poi cerca la sua mano per accoccolarsi sotto <tra un po' vedrai Shira, non sei contento?> [papà --->https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/564x/c0/2f/fe/c02ffe53d3c53d58a50ce2679945d3ed.jpg][entrata clan Namika]

15:44 Namika:
 Il Sole batte sul villaggio di Konoha, Sole che riscalda e illumina le strade in cui Namika e suo padre stanno camminando insieme ad Argo, il fedele compagno del genitore. Non sa perché suo padre ha deciso di fare una passeggiata con lei e, per adesso, non ne ricerca nemmeno il motivo, continuando a muovere i piedi a fianco di quelli del padre. Per l’occasione il tronco della Genin è coperto da una felpa verdognola chiusa e fornita di un’unica tasca centrale che si estende sull’addome, con il cappuccio appoggiato ordinatamente sulle spalle. Le gambe sono invece fasciate da un paio di pantaloni scuri ed aderenti che si adattano alle curve ancora troppo acerbe e immature della quindicenne. Ai piedi indossa un paio di stivali ninja neri che le fasciano la caviglia e rimangono aperti sul davanti, mentre alle mani porta un paio di guanti a mezze dita, anch’essi neri e con l’apposita placchetta di metallo posizionata sul dorso che dovrebbe donarle una piccola protezione in più. Il corpifronte di Konoha si trova posizionato in fronte e le strisce nere che lo avvolgono si legano dietro il capo in un nodo saldo e stretto. I capelli rosei sono raccolti in una piccola coda alta con alcuni ciuffi che escono dalla morsa dell’elastico andando a donarle quell’aria leggermente scompigliata. Sulla gamba destra è legato il portakunai nero, mentre sulla cinta dei pantaloni è appeso il portaoggetti che ricade sul fianco sinistro, entrambi al loro interno portano l’equipaggiamento che le serve. Alle parole del padre non può che alzare il capo roseo verso di lui andando ad allargare un leggero sorriso e lasciando andare anche lei una risatina. <Non è stato facile.> Inizia con la solita vocina energetica e solare andando ad umettarsi le labbra con un veloce gesto della lingua. <Bisogna ragionare velocissimamente e l’altra ragazza è riuscita a fregarmi ad un certo punto.> Ammette, andando ad incurvare le labbra in una piccola smorfia per poi lasciare andare un piccolo sbuffo dalle labbra semi-aperte. <Ha usato la trasformazione in un modo geniale.> Commenta e, questa volta, il viso si fa più luminoso, segno di ammirazione verso la strategia addottata dell’avversaria. Inizia a raccontare così il suo esame e, non appena sente nominare la nonna gli angoli della bocca non si possono che allargare un sorriso entusiasta e solare. <Si, approvo.> Dice annuendo anche con il capino come a voler confermare la sua stessa affermazione. <Mi prendi una torta al limone?> Chiede andando a voltare lo sguardo verso di lui con una leggera torsione del collo per poi tornare a guardare dove mette i piedi e continuare a camminare al fianco del padre. Non appena, però, sente uscire la parola “sorpresa” dalle labbra altrui non può che sorridere, di nuovo, e puntare gli occhietti verdi fin troppo curiosi su di lui. <Uuuh! E di che si tratta?> Chiede interessata sperando in qualche indizio in più. [equip: guanti | fianco sx portaoggetti: 1x fuda - 2x cartabomba - 4x fuda con tronchetto | gamba dx portakunai: 6x kunai - 4x shuriken]

Ben presto, dopo aver superato qualche via del villaggio ecco che arrivano fino al dojo adibito alla crescita ed all'allenamento dei giovani Inuzuka e dalla struttura arrivando diversi...suoni. <oh, quindi hai anche imparato cose nuove hum?> domanda verso la ragazza battendo la mano sulla testa della ragazza con dolcezza per poi accarezzarla <sono fiero di te> Si, un padre modello, così strano tra gli Inuzuka i quali hanno una bruttissima fama di andare a prendere le sigarette e non tornare mai più. <e torta al limone sia, prenderemo qualcosa anche per....> si morde il labbro portando le mani dietro la schiena fischiettando alla fine <bhe lo vedrai> fa cenno di seguirla fino alla entrata trovandosi di fronte una donna con i marchi del clan <buongiorno Miwako> scuote il capo e si avvicina al duo <buongiorno ...aspetta ma lei è tua figlia?> non da neppure il tempo di rispondere che la signora di mezza età si avvicina alla bambina <AHHHHWWWW ma come sei cresciuta! sei qui per il tuo cucciolo vero?> e....sorpresa fallita. <...> solo dopo momenti di imbarazzo la donna si accorge di che cosa ha fatto <Oh! OHHhhhhhcielo mi dispiace....bhe, gli mostro la cucciolata?> bhe a Namika la scelta se chiedere più informazioni, o andare a vedere i cuccioli, o entrambi. [entrata clan]

16:31 Namika:
  [Dojo Inuzuka] I passi si muovono tranquilli, cercando di tenere lo stesso ritmo di quelli del padre e di stargli dietro. Inutile dire che è completamente serena e forse, in presenza del genitore, è anche un pochettino diversa dalle altre volte in cui si può beccarla in giro. Con suo padre è lei, è Namika, è ancora quella bambinetta che scorrazzava felice per i prati e che lascia da parte le angosce e le responsabilità lasciando uscire in superficie il lato più dolce e tenero di lei. Mentre le gambe si muovono una dietro l’altra i suoi occhietti verdi continuano ad osservare l’ambiente che a poco a poco cambia intorno a loro, paesaggio a cui non da una particolare importanza per adesso, a causa della conversazione con il padre. Una piccola risatina divertita esce dalle labbra sottili della Inuzuka non appena la mano altrui si posa sulla sua testa con un piccolo colpetto dolce. <Ohw, grazie mille pà.> Commenta andando ad allargare un sorriso dolce, comprensivo e indubbiamente felice, felice di poter rendere fiero suo padre. E dire che ha sempre avuto il terrore di non riuscire a soddisfare le sue aspettative. <Uhm.> Mugugna tra se e se per poi assottigliare gli occhietti e andare a cercare un contatto visivo con il genitore. <Per?> Chiede curiosa come sempre e osservando il padre con uno sguardo indagatore alla sua frase non concluso. Continua comunque a seguire la figura maschile e, una volta arrivata all’entrata, non può che andare a squadrare la donna che si trova davanti, una donna che non riesce a far rientrare nelle sue conoscenze, ma che riconosce immediatamente come una Inuzuka. Ed è proprio per questo che al posto di osservarla insistentemente come suo solito, preferisce andare ad allargare un mezzo sorriso. Un sorriso che si fa leggermente più lieve non appena sente le sue parole, si fa più lieve non perché non sia felice eh, ma semplicemente perché è leggermente confusa. <Il mio… cucciolo?> Chiede andando immediatamente a voltare il capo roseo verso la figura del genitore e successivamente su Argo, il cane. <D-davvero? Pà, davvero?> Inutile dire che è entusiasta come non mai. Le labbra si allargano mentre realizza il tutto, ripristinando lo sguardo solare che aveva dipinto sul volto fino a poco prima. <Avrò anch’io un compagno come tu hai Argo? Formerò un duo con lui?> Le domande si susseguono velocemente, l’adrenalina e l’eccitazione le scorrono nel corpo, dopotutto è da tutta la vita che aspetta questo momento. <Oh si, ti prego.> Risponde lei a Miwako, mentre lo sguardo si muove velocemente tra lei e il padre, come se volesse avere anche l’approvazione e il consenso del genitore prima di poter proseguire. [equip: guanti | fianco sx portaoggetti: 1x fuda - 2x cartabomba - 4x fuda con tronchetto | gamba dx portakunai: 6x kunai - 4x shuriken]

Imbarazzato il padre solleva il braccio verso la testa sospirando <aheshh...Miwako uffa> si abbassa verso la bambina <volevo vedere la tua reazione dopo, davanti alla cucciolata> sospira arrendendosi all'evidenza guidandola insieme a Miwako verso la cucciolata. Argo intanto se ne va via scappando in avanti come se avesse ripreso energie di colpo <alla buon ora..> commenta il genitore portando le mani sui fianchi <si, formerai un duo con lui, ma dovrai impararlo a crescerlo, a nutrirlo ed addestrarlo, sarà la tua priorità e sopratutto ogni cosa che gli accadrà sarà tua responsabilità, devi avere rispetto per lui se vuoi che lui abbia rispetto per te> afferma mentre velocemente vengono portati verso la cucciolata dove Argo sta annusando una grossa cagna che ricambia il suo saluto, bellissima anche lei, ma con il pelo rosso ancora intenti alla tetta della madre 5 cuccioli grugniscono e si accalcano muovendo le code ritmicamente <sono in salute> commenta il padre verso Iwako che fa un cenno sorridendo felicemente. <anche Shira, guarda che coccolona che è> ne nascono commenti da parte del padre che va a battere sulla testa del proprio cane <non era voluto, un giorno Argo gli è preso il matto ed è uscito fuori, pensavo che avesse smesso da tempo con gli ormoni adolescenziali, ma invece lui e Shira ci hanno sorpreso tutti....anche se tu ragazzone stai affrontando una crisi di mezza età...andare con le più giovani, vergognati> Detto questo si avvicina di nuovo alla figlia e gli dice cosa fare <uno di questi sarà tuo, dovrai scegliere bene chi tra questi, ma prima, richiama il chakra>

17:11 Namika:
  [Dojo Inuzuka] Non se l’aspettava, decisamente no. Pensava di fare una passeggiata con il padre, chiacchierando del più e del meno, confidandosi anche qualcosina magari. Invece no, si trova al Dojo Inuzuka con un’espressione dipinta sul volto che è un misto tra la sorpresa e la felicità fatta persona. Anche per lei è arrivato il suo momento, un momento che aspettava da tempo e che finalmente è lì, accanto a lei, pronto ad essere colto. Gli occhietti verdi vanno a finire sulla figura paterna e non può che sorridere dolcemente nella sua direzione. <Grazie pà.> E tenterebbe anche di dargli un piccolo abbraccio, un abbraccio veloce, ma sicuramente carico di emozioni positive e profonde. Annuisce immediatamente alle successive parole del padre sul cucciolo, annuisce andando a togliere quel sorrisetto dalle labbra e formando un’espressione leggermente più seria, un’espressione che dovrebbe far capire al padre che è pronta a prendersi le sue responsabilità nei confronti del nuovo compagno che da lì a poco potrebbe portare a casa. I passi, poi, si muovono in direzione della cucciolata per poi andare ad osservare tutti i piccoli, compresa la mamma, Shira. Ascolta le parole del genitore per quanto riguarda quei cuccioli e non può che andare a lanciare una piccola occhiata ad Argo, un’occhiata tranquilla per uscirsene con un semplice: <Uuh, quindi sei papà anche tu. Bravo piccolo.> Piccolo è una parola, visto che il compagno del padre è decisamente enorme, ma dettagli. <Mmh. Quindi uno di quelli potrebbe essere il mio nuovo compagno.> Commenta facendo eco alle parole altrui per poi andare ad annuire non appena si parla del chakra, vorrebbe fare domande sul perché, ma non apre bocca, è troppo eccitata e entusiasta per poter perdere tempo con altri dilemmi. Tenterebbe, dunque, di concentrarsi andando ad allontanare tutto quello che ha nella sua testolina rosea, tutte le domande, tutti i dubbi così come le certezze, tutti i cuccioli davanti a lei, tutti i pensieri che le affollano la mente. Solamente una volta fatto ciò continuerebbe con il vero e proprio procedimento che le serve per poter impastare il chakra. Le mani andrebbero ad unirsi saldamente all’altezza del plesso solare, unirsi creando quel contatto che forma il sigillo che le dovrebbe permettere di iniziare l’operazione di impasto, il sigillo della Capra. Una volta fatto ciò proverebbe a cercare all’interno del suo corpo le due energie che lo compongono, le energie fisiche e le energie psichiche, dando ad entrambe due colori completamente diverse per poterle distinguere senza alcun problema. Le prime tenterebbe di spostarle all’altezza del ventre, mentre le seconde proverebbe a mandarle all’altezza della fronte. Successivamente cercherebbe di portare le due sfere di energia proprio allo stesso livello di altezza in cui ha unito le mani, tentando di creare quel movimento rotatorio simile a quello di un vortice con il preciso intento di richiamare il chakra all’interno dell’apposito sistema circolatorio. [tentativo impasto chakra] [equip: guanti | fianco sx portaoggetti: 1x fuda - 2x cartabomba - 4x fuda con tronchetto | gamba dx portakunai: 6x kunai - 4x shuriken]

Appena la figlia avesse fatto, l'uomo la prenderebbe per mano e si inginocchierebbe di fronte alla cucciolata. Shira capendo la situazione si solleverebbe in piedi spingendo la cucciolata a smettere di mangiare, seppure un cucciolo con molta forza con le gengive sia riuscito a rimanere attaccato per qualche secondo prima di scivolare a terra. <ora, devi cercare di guardare con attenzione uno di questi cuccioli e decidere quale sia il tuo...cerca di affinare i tuoi sensi, cerca di convincere il cucciolo ad obbedire instaurando un imprinting con te e cerca di sentirlo tanto con il cuore, quanto con il naso> afferma puntandosi una mano sul cuore e una sul naso <cerca di concentrarti sul chakra e cerca di aumentare il tuo udito ed il tuo olfatto...ci saranno dei cambiamenti permanenti nel fisico: alcuni hanno un cambio negli occhi ma generalmente sono denti e unghie che si fanno più lunghe ed appuntite> afferma lui spiegando bene che cosa succederà per poi lasciarla fare <bhe, ora sta a te, fammi vedere che cucciolo ti porterai a casa>

17:58 Namika:
  [Dojo Inuzuka] Non appena sente quella nuova forza che le scorre all’interno del corpo un piccolo sospiro soddisfatto e sollevato le esce dalla labbra sottili e le orecchie vengono tese in direzione del padre. Segue le parole della figura paterna per filo e per segno mentre lo sguardo continua a spostarsi sui cuccioli. Li osserva uno per uno, cercando di decidere quale potrà essere il suo compagno, quale tra questa cucciolata di cinque piccoli sarà il suo fedele amico per la vita, almeno si spera. Gli occhietti verdi si muovono e a poco a poco rallentano andando a posarsi su un batuffolo bianco, completamente bianco proprio come Argo, il padre. È un batuffolo color della neve con gli occhietti gialli, le piace quello, è una sensazione fatta a pelle, un’emozione completamente impulsiva. Ed è adesso che viene il bello. Deve provare una cosa del tutto nuova, deve provare a mettersi in gioco, deve provare a creare un legame con quel cucciolo. Inutile dire che un pochettino d’ansia dentro di se la prova, un’ansia che però cerca di mettere da parte, almeno per il momento, aprendo leggermente le labbra sottili e andare a lasciare andare un piccolo sospiro che dovrebbe alleviarle, in parte, la tensione che si sente addosso. Proverebbe poi a sentire il chakra che scorre all’interno del suo corpo all’interno dell’apposito circolatorio, proverebbe a sentirlo, coglierlo, capirlo, controllarlo per poterlo mandare in circolo in tutto il suo corpicino esile. Solo dopo aver raggiunto questo obiettivo proverebbe a concentrare il flusso di chakra particolarmente all’interno dell’organo olfattivo e in quello uditivo, con il preciso intento di sviluppare e incrementare questi due sensi. Contemporaneamente le unghie andrebbero ad allungarsi e appuntirsi, così come i denti lasciandole la bocca semi-aperta. È una sensazione e una condizione fisica del tutto nuova e strana per lei, che però decidere di accogliere con positività senza troppi indugi. Gli occhietti verdi e intensi verrebbero spostati verso il cucciolo bianco che ha scelto poco prima, sulla figura di quel cucciolo che ha ben chiara e limpida nella mente da quando ha passato uno sguardo veloce su tutta quella cucciolata. Nel suo cuore, nel frattempo, c’è un miscuglio di emozioni positive indescrivibile, un miscuglio che tenterebbe di comunicare al canide attraverso quel contatto visivo che sta cercando di creare con lui. Cercherebbe di formare, attraverso questa serie di sentimenti ed emozioni, un imprintig, un legame con quel piccolo cane attraverso, proprio come ha detto suo padre, il cuore e i due organi di senso nei quali ha concentrato il chakra poco prima. Vorrebbe dirgli “Ei, ciao. Posso prendermi cura di te e tu, se lo vuoi, potrai prenderti cura di me. Sai, potremmo diventare compagnia per la vita.” Parole semplici ma cariche e piene di significato. [tentativo inuzukaku liv 1] [chakra 19/20] [equip: guanti | fianco sx portaoggetti: 1x fuda - 2x cartabomba - 4x fuda con tronchetto | gamba dx portakunai: 6x kunai - 4x shuriken]

tira un d50

Namika tira un D50 e fa 16

I cuccioli la guardano, non si azzardano a muoversi e dopo la mossa fatta alcuni arretrano con la tipica compostezza da cuccioli: rotolando e guaendo sopra i loro culi tondi e pelosi per scodinzolare verso la mamma alla ricerca di riparo. Tra tutti solo uno rimane li con la faccia da fessacchiotto ad osservarla. Abbassa il muso verso terra, abbia due volte, arruffa il pelo e rimane ad osservarla negli occhi e dopo averla osservata allunga il passo verso questa iniziando a mordicchiargli una caviglia ed a scodinzolare, con forza tale da sbilanciarsi e portare il peso tutto da una parte. Lo guarda a bocca spalancata alzando le zampine anteriori iniziando a girargli intorno come un ossesso. <ti sei appena presa un cane frenetico e abbastanza instabile> Afferma Miwako un poco preoccupata <ti farà faticare ma almeno non ti farà annoiare mai..ho preso la tintura> afferma la donna porgendo un contenitore di legno al padre il quale prendendo il cucciolo tra le braccia con il pollice della mano sinistra intinge il dito nel miscuglio rossastro e gli preme il dito sulla fronte in modo da lasciare un marchio. Poi dando il cane alla figlia inizia a dipingere le guance della ragazza con i segni tipici del clan e solo allora si staccherebbe per guardarla con fierezza e dare un bacio sulla fronte della giovane <benvenuta giovane Inuzuka, benvenuto giovane cucciolo> [end]

https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/564x/68/62/0f/68620f292460ec2e060f2ebc764d72de.jpg ---< il cane

Namika riceve il suo cane ed entra a far parte del clan.
Nessun punto

tiro con il dado 16/50
Voto fato 40/50

Complimenti e benvenuta tra i pulciosi