Giocata del 25/04/2017 dalle 16:11 alle 19:44 nella chat "Centro di Kusa"
[Centro di Kusa] Una nuova giornata si aspre quest'oggia a Kusa ove la nostra giovane è occupata a camminare lungo una delle vie del centro per essere più precisi.Ella indossa un vestito verde terminante a gonna,sorretto da un paio fi bretelle,insieme ad un paio di stivaletti neri più in basso,i quali coprono la pelle della giovane fino all'altezza delle tibie.I lunghi capelli dorati invece sono ben distesi dietro le spalle della giovane curvando verso l'alto all'altezza delle punte ottenendo il loro strano effetto tanto adorato dalla Deshi.Alterna le proprie leve seppur non guardi bene dove si stia dirigendo visto che il capo è leggermente rivolto verso l'alto,proprio come le iridi che puntano il cielo stesso.Sembra pensierosa come il giorno precedente,seppur sembri che stia meglio in confronto,sarà la serata passata con quella Hime o qualcos'altro,ma ella ha qualcosa di diverso a prima vista,ma solo chi la conosce a dovere se ne può accorge ovvero nessuno.Per il momento non sembra avere intenzione di fare altro... Quinta cerchia, probabilmente la più povera di Kusa. Forse non è il più bel posto del villaggio, anzi diciamo pure che questo, il luogo che lo circonda, è probabilmente uno dei più brutti. Non che ci sia chissà cosa, questo è ovvio, per ora non sembra esserci la peste (?!), ma ci sono le abitazioni di quelli che se la passano decisamente peggio e diversi negozietti locali. Da qui si può raggiungere facilmente le mura, che potrebbe essere l'unica cosa positiva, o magari negativa in caso di attacco. Comunque sia, Hajime si trova fuori, seduto davanti ad un negozio a due passi dalla propria abitazione ed ha appena comprato del latte. Tiene ancora la busta in mano mentre, dal bordo del marciapiede, osserva fisso davanti a se, con lo sguardo perso, ignorando chiunque gli passi davanti, come non esistesse. Non aveva voglia di uscire dal suo rifugio, ne di alzarsi dal letto, ma il bisogno di mangiare qualcosa chiama e non si può resistere all' infinito. Ha già saltato diversi pasti questi giorni, in casa infatti non ha quasi più nulla ed il suo stato lo va a testimoniare. Più pallido del solito sembra totalmente pelle ed ossa. Le occhiaie che porta, dei segni neri sotto i propri occhi, sopra gli zigomi, vanno a testimoniare la difficoltà che sta avendo nel riposarsi. I capelli sono lasciati a se stessi, senza un ordine preciso. Almeno sono puliti, di lavarsi infatti non ha smesso. Anzi, la doccia è l'unica cosa che riesce a fare. Rimane ore sotto l'acqua, sentendola semplicemente cadergli sopra. E quindi non s'è neanche curato del prorprio aspetto, tanto che è riuscito a rimettersi le vecchie cose che non ha ancora buttato di quando non era ancora genin o lo era appena diventato. I pantaloncini neri, un po' strappati e decisamente troppo usati, gli arrivano poco sopra le ginocchia. La maglietta, una canotta grigia, a collo ad "u", gli copre il petto. Essa, come i pantaloni, presenta decisamente troppi strappi, una maglietta che un genitore ti butterebbe senza pensarci due volte. In realtà c'è un motivo per cui si è rimesso queste cose, perchè lo fanno sentire se stesso. Anche le scarpe, quelle due da tennis di colore diverso, sono ricomparse. Una arancione con le strisce gialle, l'altra bianca con le strisce verdi. Non pensa, va semplicemente ad aprire la bottiglietta del latte per farne un sorso, andando a richiuderla e poi pulirsi le labbra con la maglietta. Non gli piace questo posto, è troppo vicino alle fogne... Le fogne... Non vuole pensarci, si alzerebbe, iniziando a muoversi senza una direzione, verso il centro del villaggio. Non porta nessun simbolo che faccia capire che sia un ninja, ne un porta kunai, niente. Neanche il coprifronte. Lo sguardo è perso e fisso, completamente spento, non nota niente, sta solo guardando a mezzo metro dalla punta dei propri piedi. [Centro di Kusa] Nuvole che si raggruppano in cielo cercabdo di non far trapelare i caldi raggi solari mentre la nostra giovane le osserva con una calma ed una tranquillità fuori dal comune,seppur speri che non piova visto che con sé non ha nemmeno il proprio ombrello,ed in questo caso sarebbero guai,soprattutto per la dalute della giovane.Ma non pensiamo troppo al futuro visto che nel presente alla ragazzina inizia provare del prurito sulla punta del naso,cosa che nel tempo,la costringe a compiere jn piccolo starnuto facendole chinare il capo in avanti e quindi abbassare le proprie iridi dorate<Che cavolo ho detto ieri sera...>Ne approfitta per sussurare qualcosa seppur poco dopo vada a guardarsi intorno per dare un'occhiata a dove è giunta,stare per i fatti propri è un conto ma perdersi...Ci manca solo quello e poi come farà a rivedere un paio di persone?Per fortuna sembra avere la situazione sotto controllo,almeno finché le priprie iridi dorate non incrociano una figura,quella di un ragazzo dai vestiti abbastanza malmessi,sembra familiare alla ragazzina,ma dopo aver guardato quei capelli,ogni suo dubbio sparisce<Mh?Quando l'ho visto però?>Sussurra una domanda diretta verso sé stessa prima di tentare di avvicinarsi proprio a quel ragazzo per poi dire <Sbaglio o sei peggiorato?>Non ricorda bene dove si sono incontrati,forse una delle tante strade,ma il vestiario sì,visto che la Deshi squadra per bene chi incontra... Brusii, tantissimi sussurri lo circondano. Dei rumori che non cerca di tradurre. Che siano voci, versi di animali, una palla che rotola, una trave che cade, una fontanella chiusa male, non gli interessa. Non è più importante quello che lo circonda, tanto non può fare nulla. Anzi, se non le guarda, se non le sente, se cerca anche di ignorarne l'odore, allora le altre cose forse non esisteranno neanche. L iridi blu, che precodono con lo sguardo i movimenti dei piedi, non fanno un minimo movimento quando l'altra cerca la sua attenzione, o quanto meno si rivolge a lui. Se non fosse per le palpebre, che ogni tanto sono costrette a svolgere quel movimento quasi impercettibile, si potrebbe dire che i suoi occhi sono del tutto immobili. Continua a camminare quindi tenendo la sacchetta nella mano. Questa, dondolando, non può far altro che andargli a sbattere sul corpo, toccandolo sul fianco. Inizialmente non c'aveva prestato caso, ma adesso che il contatto ha richiamato una parte della sua attenzione, non può far altro che pensare che proprio in quel punto è stato morso da quella creatura. Che cos'erano quelle cose? Ancora non lo sa, non ne ha idea, non vuole saperlo. Non vuole pensarci, ma involontariamente lo fa, anche se lo eviterebbe come se fosse il suo peggior nemico. Si ferma quindi, restando impassibile. Ruota leggermente la testa, fissando quella sacchetta contenente la propria bottiglia di latte continuare ad oscillare. Non sa che vederci in quel moto, è semplicemente qualcosa. Un semplice ondulare che in qualche modo è sia tranquillizzante che preoccupante, o almeno è così per il ragazzo. Lo sguardo si alzerebbe, notando quella ragazza che lo sta in qualche modo fissando, o che almeno sta cercando di interagire con lui. Aprirebbe la bocca, un istante, senza ne parlare, ne respirare, ne espirare. Un piccolo pesce palla insomma. Le labbra resterebbero li, separate da pochi centimetri, quasi tremanti. Poi le chiuderebbe, tornando a fissare davanti ai propri piedi per provare a rincamminarsi, sperando che l'altra lo lasci passare. [Centro di Kusa] La nostra giovane osserva quel ragazzo dall'aria sempre più diversa,ma non per le sue parole,visto che non ne dice nemmeno una,ma anche per i vestiti,per il suo sguardo ed il modo in cui si espone al mondo che lo circonda,come se volesse evitarlo in qualche modo,seppur sia costretto a viverci dentro.Indi la ragazzina lo guarda mentre apre la bocca,seppur non dice nulla,la nostra Deshi ne approfitta per far comparire un lieve sorriso,mostrando i propri lunghi canini <Vuoi un bacio da quedta piccolina?Allora mi guardavi la gonna per questo...>Ride subito dopo con leggerezza prima di notare come quello voglia continuare a camminare,di fatto la giovane si scansa di fianco,prima di iniziare anche lei a camminare proprio a qualche centimetro dal fianco sinistro altrui.Attende qualche attimo,prima di voltare nuovamente il capo verso quel ragazzo,perché è così?Probabilmente si sta chiedendo questo la ragazzina che decide di aspettare ancora,per vedere cosa voglia realmente fare quel tipo,soprattutto come reagirà alle sue parole,mentre per agire,non è ancora il momento,almeno secondo le sue intenzioni...STOP. Attendere fato fatoso <3
[Centro] Sta passeggiando per le vie più povere di kusa,le mani sono nascoste nelle tasche di una tuta nera,ormai la classica che indossa il genin.Sulla fronte è ben visibile il coprifronte di appartenenza al villaggio dell'erba.Indossa un porta oggetti e un porta kunai legati rispettivamente al fianco sinistro e alla coscia destra.I suoi passi si interrompono quando difronte a lui appaiono due figure già note ovvero Hajime e Shinobu.Sgrana gli occhi scuotendo il capo<ma non è possibile,questo villaggio è troppo piccolo>asserisce tenendo il tono più basso possibile,riprenderebbe a camminare a poca distanza da loro,senza fermarsi,infondo non ha motivo di soffermarsi sue due.Il cielo è nuvoloso,i raggi del sole filtrano a malapena dalle nuvole.[porta kunai&shuriken:3 kunai 3 shuriken][porta oggetti: 1 filo di nylon,3 fuuda con 3 tronchetti da sostituzione precedentemente sigillati]Una giornata come tante, trascorre nella completa monotonia in quei di Kusa. Il centro, suddiviso in cerchi, racchiude dentro se negozi ed abitazioni del paese dell'Erba, passando dalle cerchie più povere, giungendo via via nei quartieri più ricchi. Il tempo è mite, una giornata fresca primaverile, tuttavia il sole viene coperto a tratti dalle nuvole. In centro, intenti a passare la giornata, sono presenti Hajime, Shinobu ed ultimo, ma non per importanza, Hiroki. D'un tratto, potrete notare come un enorme nuvola nera, vada a coprire totalmente il sole. Kusa sembra piombare nell'oscurità per diversi istanti. Tutti e tre, sentirete d'improvviso una strana sensazione allo stomaco. Non è descrivibile come un brutto presentimento, o come un malessere. Piuttosto una sensazione di disagio. In lontananza potrete avvertire un lieve cigolio, come di due vecchie ruote che percorrono la strada principale all'interno del quinto cerchio. Una musichetta, allegra, stile carillon, comincia a giungere alle vostre orecchie. Questa, riempiendo il silenzio tipico del quinto cerchio di Kusa, ha un non so chè di cupo. [ambient]
edit: turni invariati - tempi liberi di azione (niente papiri per favore)
Per quanto una persona possa non voler prestare attenzione al mondo che lo circonda, Hajime volente o nolente le parole altrui le sente forte e chiaro. Resta bloccato un attimo, come se fosse un fantasma che passa per un corridoio e la ragazza gli stia facendo uno scherzo, tipo dietro l'angolo un "bhu". Quindi la osserva, fisso nello sguardo, con gli occhi come se fossero di pietra. Non toccherà mai le labbra di qualcuno, no. Con la bocca si morde, magari quella ragazza è un mostro. Chi può dirlo. <...> Emette un piccolo sospiro mentre sbatte le palpebre. E poi niente, continuerebbe per la sua strada, più che convinto che l'altra si stuferà di seguirlo. In fondo se lui ignora, alla fine verrà ignorato. Gli sembra uno scambio equo. Questo però non sembra accadere, continua a muoversi, tenendo la sacchetta in mano. E poi, la fine. Il cielo, o meglio, il sole viene coperto da una nuve nera, di per se abbastanza preoccupante, anche se il ragazzo, almeno per ora, non sembra farci caso. Ma poi quella sensazione, la paura che sente dentro, il malessere, tutto gli rievoca il suo peggior incubo. La musichetta pure è inquietante. Non sa bene che stia succedendo, non prestando da giorni attenzione al mondo non è abbastanza lucido da riconoscere bene i suoni. Il disagio cresce dentro lui, forte. Si fa anche facilmente strada, visto il suo stato emotivo. Lascerebbe cadere la sacchetta, andando a stringersi la pancia con le mani, finendo per cingersi anche i fianchi, proprio dove aveva ricevuto il morso più grande. <No... No...> Trema già, anche se non è successo niente. Ma non è abbastanza lucido per pensare.//in basso a sinistra potrete ascoltare la musichetta, premendo play
[Cebtro di Kusa] La giovane continua a camminare tranquillamente in attesa di una risposta da parte del ragazzo che ha di fianco,già visto una volta in passato,seppur proprio in questo momento una nuova nera;ovvero molto più scura delle precedenti,si palesa,per poi corpire il sole ed i suoi caldi raggi in un batter d'occhio facendo piombare l'intera Kusa nell'nell'oscurità.Tutto ciò unito ad una stranissima sensazione di disagio proveniene dallo stomaco,che lascia la nostra giovane parecchio perplessa a riguardo <Ma che?>Si osserva lo stomaco chinando il capo per qualche attimo priva di voltarsi verso il giovane che ha di fianco il quale sembra stare persino peggio <Ehi,sti bene?>Passa le proprie iridi dorate su di lui varie volte come se volesse tentare di capire cosa stia accadendo seppur proprio adesso anche una strana ed inquietante musica si aggiunge a questa situazione alquanto particolare <Sarà il caso di impastare il chakra?>Si domanda,di certo questa situazione non le piace ma per il momento preferisce attendere,di certo non vuole saltare a conclusioni affrettate soprattutto dopo ciò che e accaduto ieri al suo esame pratico che le sarà di esperienza,pcoo ma sicuro... [Centro] Il capo è rivolto verso l'alto,gli occhi blu acceso scrutano l'orrizonte ove un nuvolone nero sta coprendo il sole.Una strana sensazione sembra pervadere lo stomaco dello shinobi,difatti è come se anche dentro di lui piombasse il buio assoluto.In lontananza un cigolio di ruote renderebbe il tutto più macabro se non fosse per un'allegra musichetta che va in contrasto con il resto.Le labbra andrebbero arricciate strofinate sotto il naso.Gli occhi vagano verso l'ambiente circostante scrutando le vie,gli edifici ecc,per poi guardare nella direzione di quel cigolio.I due kusani sono vicini tra loro,mentre il marmocchio è più distante.Concentra l'attenzione sulla musica,essendo allegra potrebbe assomigliare ad un possibile carro dei gelati,ma non riesce a spiegarsi quella strana sensazione stile sesto senso,non si sente minacciato,porta le braccia conserte fuori dalle tasche,in modo da essere libere[porta kunai&shuriken:3 kunai 3 shuriken][porta oggetti: 1 filo di nylon,3 fuuda con 3 tronchetti da sostituzione precedentemente sigillati]Hajime, preso da quel che sembra ricondursi ad un attacco di panico, si accascia a terra. Di fianco a lui, incredula, Shinobu lo fissa provando ad interagire. Poco più in là, in un'altra traversa che si riconduce alla via principale del quinto cerchio, vi è Hiroki che passeggia. Non vi trovate molto distanti, siete esattamente una via parallela all'altra. La musichetta nel frattempo procede, facendosi sempre più forte. E' chiaro che qualsiasi sia la fonte, si sta avvicinando. "GNEK......GNEK....:GNEK...." I cigoli di quelle che sembrano ruote di legno, si fanno più forti. La vostra sensazione di disagio aumenta, non potete darvi spiegazione, ma avvertite chiaramente una curiosità contrastante, che vi attrae verso quel suono. In lontananza, nel buio creato dalla nuvola, momentaneo, Hajime e Shinobu intravedono una figura in avvicinamento. Potete solo distinguere una sagoma, piuttosto alta, e sembra indossare una mantella. Dietro di se, per quanto non vediate ancora i dettagli, sembra trascinare qualcosa a due ruote. Hiroki, per te la situazione è simile, tuttavia non riesci ancora a vedere la figura, trovandoti su una traversa alla strada principale.
La ragazza gli chiede se sta bene, giustamente, vedendolo accasciarsi in quel modo. No, non è in uno dei suoi momenti migliori, ma deve risponderle, gli sembra il minimo. Quindi, accompagnato da un colpo di tosse per schiarirsi la voce, andrebbe a dirle. <Sto... Sto> non aggiunge altro, il secondo è uno sto un po' più deciso rispetto al primo. Ne bene ne male poi, dopo tutto è vero. Non si sente ferito fisicamente, ha questo forte disagio ed è debole mentalmente, ma per ora nulla di più. Il problema è che, con il cigolio, la sensazione di disagio aumenta, quasi drasticamente. Sembra un segno del destino, quasi una condanna. Le parole altrui, quelle della ragazza, sembrano un ottimo consiglio, ma a lui non è che non interessano, semplicemente in questo momento non sarebbe capace di concentrarsi per impastare il chakra, riesce si e no a parlare in modo sensato e a prestare attenzione a quello che lo circonda, figuriamoci il resto. <Fallo...> Andrebbe a suggerirle, in un attimo di lucidità, rendendosi conto che senza energie però tutti i suoi riflessi, le abilità, sono gravemente danneggiate, quasi inesistente. Poi ecco la figura, non sa bene cosa lo spinga, ma inizia a incamminarsi verso di essa. <Ti prego... Basta questa musica> Andrebbe a chiedere. Non sa se sia lei la fonte, se sia il carretto dietro di essa. Non sa niente, ma vuole smettere di star male, vuole tornare a camminare, a bere il proprio latte, ad essere un' ombra lungo la strada. [Centro di Kusa] La situazione continua ad evolversi,quello che era un tranquillo pomeriggio non sembra essere più così e di certo non sembra essere un bene,soprattutto quella sensazione di disagio allo stomaco che continua a farsi sempre più forte insieme a quella musica di un carillon,dannatamente fastidiosa per le orecchie della nostra Deshi intenta per il momento ad osservare Hajime<Che razza di situazione,che dovrei fare?>Sospira subito dopo prima di portare lo sguardo in avanti e notare in lontananza quella che sembra una figura di un...Un tipo molto alto?Non riesce a distinguere bene cosa sia,ma sembra essere lui o qualcosa che ha con sé a produrre quella musica,di certo,la nostra giovane non si fida.Per ciò ella alzerebbe ambo gli arti superiori per poter congiungere le mani di fronte al petto distendendo uno contro l'altro gli indici e i medi,verso l'alto,a differenza dell'anulare e del mignolo destrosi i quali andrebbero a flettersi avvolgendo i gemelli mancini così da poter formare quello che è il sigillo della capra.Nel frattempo la ragazza andrebbe a focalizzare al suo interno,la propria concentrazione in due punti ben distinti,ovvero la propria mente,sede dell'energia spirituale e il proprio ombelico,sede dell'energia fisica.Se fosse riuscita in ciò tenterebbe di evocare queste due forze per poi tracciarle e dirigerle entrambe verso un'unico punto,ovvero il plesso solare.Qui entrerebbero in contatto fra di loro prima di iniziare a fondersi ed assumere un moto circolare uniforme il quale scopo sarebbe di massimizzare il loro legame e dare vita a quello che viene chiamato chakra.Dopo ciò la ragazzina tornerebbe a fare attenzione verso Hajime<Stai vicino a me...>Non sa perché lo ha detto,ma oramai...[Tentativo impasto chakra][Sigillo della capra] [Centro] La nuvola sembra aver incupito l'intero cerchio,il suono si fa sempre più forte così come quella strana sensazione<che strano,non dirmi un altra tempesta che non ne posso più>gli occhi vagano per la via cercando di capirne la composizione,cogliendone i minimi particolari<non mi spiego questa sensazione di disagio>in effetti non si sente minacciato,ma lo stomaco sente qualcosa.Mano destra e la sua gemella si intrecciano all'altezza del plesso solare,gli indici aderiscono fra loro formando il sigillo della capra.Vorrebbe impastare il chakra.L'energia mentale sottoforma di una sfera chiara scenderebbe verso lo stomaco dove ad attenderla dovrebbe esserci un'altra sfera più scura,la quale racchiude la forza fisica presa da ogni singola cellula corporea,entrambe le sfera vanno a scontrarsi generando un moto rotatorio antiorario,una volta impastato il chakra andrebbe a spingerlo lungo i tubicini del sistema circolatorio verso gli tsubo,i 361 punti di fuga.Andrebbe a compiere alcuni passi verso quella musica,incuriosito quasi attratto magneticamente,ed è proprio questo che gli illumina la mente,ma per adesso si lascerebbe avvicinare.Purtroppo non sa cosa sta succedendo ai due kusani.[tentativo di impasto chakra][mente 25][turno 2/2][porta kunai&shuriken:3 kunai 3 shuriken][porta oggetti: 1 filo di nylon,3 fuuda con 3 tronchetti da sostituzione precedentemente sigillati]Hiroki e Shinobu, colti forse dalla sensazione di disagio, decidono di impastare il chakra, riuscendo a portare a termine il loro tentativo. Sarà veramente necessario? Dopo tutto si tratta solo di una musichetta allegra, e di un piccolo carretto. Hajime, preso di più rispetto agli altri dal disagio, inizia invece ad incamminarsi verso la fonte della musica. Stesso accadrà ora a Shinobu e Hiroki, le vostre gambe sembrano fremere, la curiosità è più forte di voi, quella musica vi attrae. I due sulla via principale, avvicinandosi, possono ora vedere ben chiara la figura di fronte a loro. Distate circa una decina di metri da essa. La musichetta continua incessante di sottofondo, e ciò che vedete è un tizio/a alto/a circa 1,80. Indossa una mantella cn tanto di cappuccio, color blu scuro, che va a coprire completamente il suo corpo, eccetto i sandali ai piedi e le caviglie. Il cappuccio per ora vi lascia solo intravedere un ombra nera, giusto qualche capello che cade sulla fronte, nulla di più. Dietro di se, trascinato con entrambe le braccia, vi è un carretto in legno a due ruote, quel che se si potrebbe definire un vero e proprio carretto dei gelati. Sopra di esso, tre contenitori congelati, contenenti probabilmente il gelato stesso, e sopra il carretto un tettutto colorato, a strisce rosse e bianche, con una scritta in corsivo ben chiara "Gelato - Gusto personale". Una scritta piuttosto insolita, che non potete capire a cosa faccia riferimento. La sagoma, lascia i due lembi dalla quale trascinava il carro, ed esso poggia a terra lentamente. Vi fissa in silenzio. Dall'altra parte della strada anche Hiroki, attratto dalla musica, vede la stessa scena, soltanto che vedrai il lato destro della figura.
è bello come la ragazza cerchi in qualche modo di proteggerlo, o forse rassicurarlo, o qualunque cosa sia, anche se dovrebbe essere a parti invertite la cosa, almeno per logica, ma vabbè, oggi non andrà proprio così. Tornando a loro comunque, il genin dai capelli bianchi si trova davanti quella strana figura. Alta, molto alta, troppo alta per lui. Con l'abbigliamento che bhè, non sa bene cosa gli rievochi nella testa. Non ne ha proprio idea. Il proprio corpo comunque sembra non poter fare a meno di stargli vicino però, neanche fosse una calamita. Non sta pensando, non lo fa dall' inizio, forse non gli serve neanche. Da una parte non fa altro che chiedersi se sia in pericolo, se stia per essere attaccato nuovamente, se dai vicoli della strada non inizino a comparire mostri deformi che vogliono mangiarli, ferirli, ucciderli. Dall' altro però non può far altro che chiedersi una cosa... Ovvero... Ma che gelati sono? Non ne ha idea, non capisce quello che sta succedendo e tanto meno si rende conto dei rischi che può correre. Eh, la mamma avrebbe detto di non accettare cose dagli sconosciuti, ma lui non ce l'ha avuta, quindi pace (?!). <Posso... Posso avere un... Gelato?> Gli chiederebbe, tenendosi sempre con una mano la pancia, un po' titubante, mentre l'altra, quella destra, gli scende con il braccio lungo il fianco, come se fosse rassegnato. Chissà, magari un gelato può riuscire a tirarlo su, in fondo chi è che non sta meglio dopo un gelato? O magari va solo peggio. Chissà, la scritta gelato gusto personale però lo affascina in qualche modo.[edit ---> tizio incappucciato http://imgur.com/a/mWo5z ]
[Centro di Kusa] Riesce ad impastare il chakra così da godere per qualche attimo di quella sensazione piacevole datagli dal flusso di chakra che inizia a scorrere all'interno del proprio corpo,seppure poco dopo ella venga soppressa da quella sensazione di disagio sempre più forte<...>Non dice nulla finché le sue gambe iniziano a muoversi da sole verso quella musica,ma cos'è principalmente ad attrarre la giovane<Guarda se non va a finire male...>Commenta dirigendosi senza sapere il perché verso quella figura ove una volta raggiunta,riesce a notare cosa stia trasportando e cosa quel/la tizio/a abbia addosso per coprirlo/a.Una volta lì,osserva rapidamente hajime che sembra voler azzittire quella musica,di certo non sarebbe male come idea,ma imporre qualcosa del genere ad una tale figura...Non sa se sia una buona idea,ma tutto ciò scompare dalla sua mente quando le iridi dorate leggono la scritta presente sul carretto<Allora era solo gelato...>L'idea del chakra allora non è stata una grande pensata in effetti<Anche se preferisco le ciambelle,posso prendere anch'io un gelato?>Dopotutto è una dolce bambina di dodici anni no!?Indi mostra il proprio sorriso,seppur esso non sia molto reale,insieme ai suoi bei lunghi canini che sporgono fuori dalle labbra rosa della ragazzina,che per ultimo ritorna a guardare il ragazzo di fianco a lei,tentando di avvicinarsi il più possibile a lui,senza un motivo anche questa volta<Non mi svenire mi raccomando...>Sospira infine,senza ancora dare attenzione a Hiroki visto che non ne ha motivo,effettivamente non lo ha nemmeno notato con tutta la sua tensione di prima...[Chakra 10/10] [Centro] Non sembra piovere nonostante il nuvolone nero.Dalla traversa che da sulla strada principale ora si apre una visuale,proprio da questa segue la scena con gli occhi.Un tizio abbastanza alto di circa 180 cm che traina un carretto cigolante,al suo interno tre vaschette di gelati di cui uno al gusto personale.La testa gira di 30 gradi guardando avvicinarsi due ragazzi dal volto conosciuto,stringe lo sguardo<si sono loro>sibila tornando sulla figura.Non essendo un amante dei dolci e del cibo in genere non sente l'esigenza di prendere un gelato,la cosa che lo lascia stupito è che il tizio o la tizia non deve nemmeno vendere il suo prodotto dato che i due kusani gli si fiondano addosso<perchè non parla?>fa spallucce percorrendo circa 10 metri andando nella direzione del carro,stando sempre di lato alla figura non identificata,come farla parlare?<offro io mi dica quant'è>tono tranquillo ma allo stesso tempo serio.Guarderebbe entrambi i ragazzi negli occhi per un secondo pieno cercando di capire se anche loro avvertissero il suo disagio e i suoi eventuali dubbi[chakra 30/30][porta kunai&shuriken:3 kunai 3 shuriken][porta oggetti: 1 filo di nylon,3 fuuda con 3 tronchetti da sostituzione precedentemente sigillati]Il trio di Kusani, sembra essersi inspiegabilmente riunito.Tutti e tre convergono verso il carretto, ed ora potete vedervi a vicenda. Ognuno di voi chiede un gelato, ed Hiroki gentilmente si offre di pagare per tutti. Inizialmente la figura volta il capo qualche istante verso ognuno di voi, senza spiaccicare parola. Il disagio prosegue tanto quanto la musichetta, eppure allo stesso tempo, quel tizio non vi da sensazioni di pericolo, piuttosto di sicurezza, come se stare vicino a lui possa tenervi al sicuro. <mhmhmhm...> una piccola risatina quasi cupa giungerebbe finalmente da sotto il cappuccio <ma certo ragazzi! Sono giunto qui da molto lontano proprio per questo dopo tutto. I miei gelati sono una prelibatezza. Oggi offro io!> una voce inspiegabilmente calda ed allegra, riconducibile a quella di un uomo. Egli andrebbe ad alzare leggermente il capo, mostrando ora il viso. Si tratta di un ragazzo dai capelli bianchi, sui 25 anni, sorridente e con sguardo coperto dai ciuffi di capelli. Egli con fare piuttosto accogliente, andrebbe quindi a voltarsi qualche istante verso il carretto dei gelati, andando a preparare tre coni. <uhm dunque dunque. Per te ragazzina, questo gusto è sicuramente il più adatto eheh> direbbe poggiando una palla di colore azzurro sul cono. Su di un altro invece andrebbe a poggiare una palla color bianco <questo per te, deve essere il migliore sisi> indica Hajime. <Ed infine per il giovincello generoso...dunque dunque...ho qui qualcosa di speciale.uhm si...ECCO QUI!> esclama preparando un cono con una palla color cioccolato. Non rivela i gusti, ne gli ingredienti, si limiterebbe a prendere tutti e tre i coni, inseriti fra le dita, per poi fissare sorridente i ragazzi. Tenderebbe le mani verso di loro contententi i loro gelati prelibati in attesa che venissero afferrati. Nel mentre un piccolo gattino, si arrampicherebbe freneticamente da dietro le spalle di Shinobu, posandosi sulla sua spalla sinistra, cominciando a fare le fusa e strofinandole il muso sul collo. Gattino bianco a macchiette nere.
Eccoli li, finalmente i coni arrivano, belli e pronti. A dire la verità, da quando ha sentito la voce del signore che si trova davanti, da quando l'ha visto, ritrovandoselo con i capelli di colore simile al proprio, si sente un po' più sicuro, quasi che le insicurezze, la paura di rivivere un incubo, fossero passate. Accetterebbe il proprio emettendo con la voce molto bassa un <Grazie...> in totale sincerità. Apprezza molto il regalo che gli è stato dato e senza pensarci troppo andrebbe ad assaggiarlo, giusto per capire che gusto gli sia appena stato dato. Tiene il gelato con la sinistra, liberando così la propria pancia e si concentra solo su di esso, cercando di svuotare la mente da tutti i pensieri. Ma ad attirare l'attenzione è un gattino che non aveva mai visto prima. Quest'ultimo si è arrampicato sulla spalla della ragazza, in totale tranquillità, come se la conoscesse. Di un colore bianco con delle machciette sul pelo. Anche questo in qualche modo gli mette tranquillità. Sta pensando se accarezzarlo, la mano destra inizialmente tende a muoversi infatti, essendo libera, con questo intento. Ma poi qualcosa lo blocca, un pensiero lampo. In fondo anche i gatti hanno gli artigli, graffiano e mordono. No, meglio evitare, non vuole rischiare. Riporterebbe quindi il braccio lungo il fianco. <Signore... Da dove viene?> Andrebbe a chiedere a quella figura. Ha detto che viene da molto lontano, probabilmente per suscitare la loro curiosità e, in parte, così è stato per Hajime. E poi... Usa il signore perchè in effetti si tratta di una persona più grande di lui, gli ha anche regalato un gelato, quindi perchè non essere educati!? [Centro di Kusa] A questo punto la pensata del chakra è sempre più una cavolata,se non per un motivo,ovvero quella sensazione di disagio che continua a permanere nella zona,la nostra giovane è decisamente insospettita ma quando quel ragazzo di 25 anni si mostra in parte iniziando a parlare,le cose cambiano completamente.Di fatto questa volta sopraggiunge invece una sensazione di...Sicurezza...Qualcosa di davvero inaspettato<Lei è molto gentile>Risponde con tono di voce dolce e delicato adatto ad una ragazzina della sua età,seppur dentro di lei continui a trasparire un certo sospetto seppur minimo.Indi il gelataio(?) inizia a preparare i gelati per tutti e nel frattempo la nostra giovane si rivolge a Hiroki<Ehi ninja cattivo ci rivediamo!Come stai?Spero tutto bene>Continua a parlare con dolcezza ma sarà sincera fino a questo punto?Chissà,a voi scoprirlo,per adesso la ragazzina afferra il proprio gelato per poi dargli una leccata per assaggiarlo e capirne il gusto.E dopo ciò arriva anche un piccolo gattino che rapidamente si arrampica sulla giovane prima di cominciare a fare le fusa sul proprio collo<Eh?>Si volta verso il piccolo animale prima di rendersi cono di che specie sia<Uh un gatto,che carino!>Esclama prima di concentrarsi sul gelato che tiene con la mano destra per poter invece,con la mancina,spezzare un piccolo pezzetto della punta del cono,ovvero quella in basso,per poi porgere tale pezzetto al micetto flettendo il braccio sinistro<Il gelato fa male al vostro piccolo stomaco,ma questo dovrebbe andare bene>Dopotutto tutti sanno che lo stomaco dei gattini è molto delicato a troppi zuccheri no?Indi quel micetto accetterà il piccolo regalo della Deshi? [Centro] La figura che ora si rivela essere un ragazzo non molto giovane ma nemmeno tanto adulto,gli altri afferrano il proprio cono,Hajime sembra già assaggiarlo,ed ignora lo sguardo del marmocchio,anche Shinobu afferra il gelato,per di più un gattino bianco a macchie nere gli arriva al collo facendole le fusa.Allungherebbe la mancina verso il gelataio<si,viene da lontano per vendere i suoi gelati>un piccolo ghigno si dipinge malefico,intanto una volta che il gelataio avesse lasciato la presa andrebbe a far scivolare il cono lungo la sua mano,sporcandosi se necessario,volendo simulare un tragico incidente<dopo tutti questi kilometri perchè non regalarli?>bisbiglia poco curante di chi lo sentisse.Volge la testa verso la ragazzina sfruttandola per le sue intezioni<ooops,mannaggia>a questo punto dovrebbe far scivolare il gelato secondo i suoi piani,almeno sperando di riuscirci<mi hai distratto che casino,il prossimo te lo pago>direbbe.Sente sicurezza,si ma non è nel suo essere fidarsi[chkra on 30/30][porta kunai&shuriken:3 kunai 3 shuriken][porta oggetti: 1 filo di nylon,3 fuuda con 3 tronchetti da sostituzione precedentemente sigillati]Tutti e tre tendono la loro mano verso quel tizio gentile e sorridente. Una strana sensazione percorre il vostro corpo, durante il movimento della mano. Di punto in bianco vedete il tempo scorrere a rallentatore. I vostri pensieri restano della stessa velocità, lucidi e costanti, eppure la vostra mano si avvicina a rallentatore verso il cono. I frame sono ben visibili uno dietro l'altro, ed all'alternarsi di ogni frame, in ogni millesimo di secondo, la scena che avete di fronte cambia. Un frame, tutto tranquillo, il gelataio di fronte a voi sorridente in attesa che la vostra mano giunga al cono. Il frame dopo, il centro in fiamme, urla, paesani che corrono terrorizzati in ogni direzione, qualcuno ferito. E la figura del gelataio che diventa di colpo completamente nera, i cui soli occhi risplendono rossi di sangue in mezzo al nero del suo aspetto. Tutto ciò prosegue, ogni alternarsi del frame, la scena si alterna, provocandovi confusione, e nuovamente la sensazione di disagio unita questa volta a quella di pericolo. In questo istante la musichetta del carro, anch'essa rallenta, e sembra sempre più forte, quasi a penetrarvi i timpani fino a distruggervi la testa. Tutto ciò fino a che la vostra mano raggiunge i rispettivi i gelati, afferrandoli. Che sia stata solo un'allucinazione? Di fronte a voi, nulla di diverso. Il gelataio sorridente, e la solita sensazione di sicurezza. Il tutto vi confonde e non poco. Tra i tre, Hiroki facendo il "furbo" esegue il suo piano, lasciando cadere a terra il cono. <ops...che sbadato. Te ne offrirò un altro non c'è problema. Questo è solo l'inizio dopo tutto> assaggiando il gelato, potrete sentire come questo non abbia alcun gusto, come se non aveste assaggiato nulla. La musica del carillon si fa sempre più bassa, ed il gelataio di fronte a voi, con un nuovo sorriso, che questa volta risulta inquietante e tenebroso sospirerebbe <fatelo sapere...fatelo sapere a tutti... Tutta Kusa assaggerà il gelato più buono che abbia mai mangiato...>. In tutto questo, Hajime dopo aver assaggiato il cono, si sentirebbe soffocare, il respiro non giunge più ai polomoni. Hiroki avverte uno strano calore alla mano che ha lasciato cadere il cono sporcandosi di gelato, come se il gelato fosse caldo. La stessa mano inizia a bruciare, di un forte dolore. Shinobu non prova sensazioni fisiche, piuttosto comincia a sentirsi in colpa, in forte disagio , come se stesse facendo qualcosa di orribile. <Ragazzi....RAGAZZI....RAGAZZINI STO PARLANDO CON VOI, SMETTETELA, CORAGGIO!!! MA CHE VI PRENDEEEE!> di colpo, dal nulla, potete sentire questa voce giungere alle vostre orecchie. La musica del carillon scompare del tutto, come anche la figura del gelataio e del carretto. Al posto del gelataio, nella suaposizione, potete ora vedere Hajime, ed al posto del carretto, vi è un cassonetto dell'immondizia. Hajime, con la mano con cui credeva di aver afferrato il cono, sta stringendo la sua stessa gola, fino a togliersi il fiato. Hiroki, può vedere la sua mano, con cui ha lasciato cadere il cono, sporca di sangue, al posto che di gelato. A terra sotto di lui, un Kunai, che halasciato cadere al posto del cono, tagliandosi di netto il palmo della mano, probabilmente avendolo stretto nel movimento. Shinobu invece, con la mano con cui stringeva il gelato, sta stringendo con forza il collo del gatto, che miagola disperato. La voce che avete sentito, è quelladi un signorotto, che avendo visto la situazione , è corso cercando di far placare il tutto. Di carretto, gelataio, coni e quant altro nessuna traccia. [end - End obbligatorie]
Confusione, la parola giusta è proprio questa. Che sta succedendo? Lo sguardo si perde, la testa gli gioca brutti scherzi, non riesce più a capire cosa sia vero e cosa sia falso. Per un attimo il mondo stesso sembra star finendo, il villaggio sembra totalmente distrutto, forse i mostri che sotto lo abitano stanno uscendo fuori, stanno distruggendo tutto, stanno uccidendo tutti. L'attimo dopo non c'è nulla, solo il gelataio davanti a se. Ma poi, ecco di nuovo l'incubo, e poi la realtà, poi di nuovo... Non ci capisce più niente. La testa gli gira, questo gli provoca anche una forte nausea, un quasi bisogno di vomitare fuori tutto. Poi però, ecco che finalmente riesce ad avere il proprio gelato e con esso sembra svanire tutto questo incubo. Stava sognando ad occhi aperti? Questa è veramente la realtà? Non lo sa, non ci capisce più niente, sa solo che d'istinto va ad assaggiare quel gelato, senza dire altro. E il sapore è... Non sa di nulla. Si aspettava qualcosa, qualunque cosa, in fondo era quella la sua sicurezza. E invece non sa esattamente di niente, quasi stesse assaporando l'aria. Molto peggio invece. Non sta assaporando l'aria, gli manca proprio quest'ultima. Affannando barcollerebbe, sgranando gli occhi e guardandosi intorno, cercando il volto degli altri, supplicando quasi aiuto, con le lacrime che cominciano a bagnargli il volto. Crollerebbe a terra, spaventato, terrorizzato, distrutto. Che sta succedendo? Sta certamente morendo?! Non riesce a respirare. Ma poi... Una voce. Di chi è questa voce? Dov'è il carretto? Dov'è il gelataio? O cielo... Non ci capisce più niente. Chi lo sta strozzando? Cos'è questa resistenza che sente nella mano? O cielo, è come se tenesse per il collo una persona. Anzi, è come se tenesse per il collo se stesso. Cercherebbe quindi di lasciarsi la gola, iniziando a tossire e sentendo il dolore che gli provoca l'aria appena rientra nei polmoni, visto che per dei momenti gli è stato impedito di farlo. Tossisce, lasciandosi scivolare sul terreno, quasi allungandosi, con lo scopo di distendersi a quattro di spade rivolto verso il cielo. La figura che sta parlando sembra volerli aiutare ma... Può esserne convinto? <Genjutsu...> Mormora a voce molto bassa, continuando a guardare il cielo. Ci mancava solo questo. Come si dice... Le paure sono quelle che uno sperimenta, questa gli era passata in secondo piano... E adesso gli è tornata fuori. <Genjutsu...> Ripete tra se e se, chiudendosi dentro. Quando smetterà di ripetersi questa parola si rialzerà, per tornare a casa con il proprio latte. Non aggiunge niente, non dice niente, la vita è quella che è dopo tutto, piena di mostri, di illusioni, di paure. <end> [Centro di Kusa] Quella che era una buona azione si rivela essere tutto il contrario,ma penseremo presto a ciò visto che prima,ne momento in cui la nostra giovane allungherebbe il braccio verso il gelato,tutto cambia,il gelataio,il carretto...L'intera Kusa,fiamme dappertutto mentre quella dannata musica rimbomba nelle orecchie della giovane diventando quasi assordante...Tutto ciò si ripete varie volte lasciando la giovane completamente senza parole e perplessa,se non anche...impaurita.Paura che quel gelataio pazzo va ad aumentare con uno dei sorrisi più inquietanti della storia isnieme a quel gelato che...non sa proprio di nulla,cosa sta succedendo?In più una parola di preciso colpisce a fondo la nostra giovane ovvero<L'inizio?Ma che...>Ed ecco che la Deshi viene colpita da un tremendo senso di colpa che le trafigge in pieno il cuore avvolgendolo e stritolandolo come se causasse vero e proprio dolore,tale da farle spalancare gli occhi,seppur in quel momento viene svegliata da una nuova voce,quella di un signorotto,senza il quale il nostro trio di oggi se la sarebbe vista molto brutta...Di fatto la nostra Deshi si ritrova a star stritolando proprio il tenero gattino che pochi attimi fa era sulla sua spalla,non appena possibile molla la presa sul gattino per poi tenerlo in braccio in uno scatto più rapido possibile mentre il suo viso è letteralmente spaventato,come mai prima d'ora era successo,lei che si spaventa?Davvero le cose stanno cambiando<Ma che stavo facendo!?>Esclama ancora presa da quel fortissimo senso di colpa verso il gattino stesso questa volta<Scusami,scusami,scusami...>ripete numerevoli volte sottovoce mentre stringe le palpebre orami chiuse,prima di riaprirle e puntare le iridi dorate verso gli altri due presenti<Cosa ci è successo...?>Quasi una domanda la sua,seppur al momento la sua preoccupazione sia più verso l'animale<Scusate io corro dal primo veterinario che trovo...>Detto questo presa dalla propria colpa fuggirebbe via,più veloce possibile con il gattino in braccio...[Chakra 10/10][End] [Centro] Quel calore intenso del cono non era altro che un kunai che gli ha tagliato la mano,la alzerebbe lasciandola rilassata,con la mano destra andrebbe ad afferrarsi il polso stringendolo portando la mano sinistra in alto,il tutto cercando di non perdere troppo sangue<mh>non toglie quel ghigno dal volto che pare felice<avevo capito tutto sin dall'inizio>probabilmente l'artefice potrebbe essere stato chiunque<volevo capire fino a che punto si fosse spinto>difatti il tutto era molto strano,erano diversi gli indizi,si è fatto "manipolare" proprio per capire come funzionasse un genjutsu reale fatto da uno sconosciuto<se sei ancora qui intorno sappi che ti troverò,dammi un pò di tempo,in ogni caso grazie>sibila il fare è sicuro di se,il dolore si sente sotto forma di calore,fa male ma lo sopporta.Gli altri due sono stati più fortunati,non si preoccupa del loro stato psico-fisico.I frame erano ben fatti<non so il perchè dato che siamo anonimi,forse si stava allenando,ma penso abbia capito che stavo per rilasciare il genjustu,chissà quanti metri era distante?!>lascerebbe i due ritornando sui suoi passi ripercorrendo la strada in cerca di indizi[chkra on 30/30][porta kunai&shuriken:3 kunai 3 shuriken][porta oggetti: 1 filo di nylon,3 fuuda con 3 tronchetti da sostituzione precedentemente sigillati][[chkra on 30/30][porta kunai&shuriken:3 kunai 3 shuriken][End]