Giocata

Giocata Invalida

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20:17 Unami:
  [Centro di Konoha] Camminando per le strade del centro di Konoha la ragazza non fa caso ne alla luna quasi del tutto piena ne al cielo annuvolato che minaccia di far cambiare meteo da un momento all'altro. L'aria è calda ma non umida, insomma un tempo quasi del tutto perfetto. Caramine però questa volta non si è fatta cogliere impreparata come l'ultima volta che è uscita a fare una passeggiata sotto il cielo notturno, indosso infatti ha un largo maglione di lana che le arriva poco sopra le ginocchia e un paio di pantaloni larghi della tuta grigi. Ai piedi un paio di scarpe da ginnastica nere. Mentre si mette le mani nelle tasche dei pantaloni non fa a meno di pensare alle precedenti lezioni e a come svolgerà gli esami. Spera sul serio ad un esito positivo anche perchè non vuole attendere un momento di più, essere uno shinobi di Konoha è comunque un grande onore, specialmente per lei. La giovane deishi sospira mentre accelera il passo, come sempre non ha una meta precisa, forse più avanti si sarebbe fermata ad un negozio a prendersi qualcosa da mangiare, ma per ora avrebbe solo continuato a godersi la passeggiata rilassante e tranquilla che l'avrebbe di sicuro aiutata per la lezione successiva.

20:27 Kaitsume:
 È sera oramai ed il sole andando a morire dietro le montagne che protteggono Konoha, ha dato vita alla luna la quale è una delle pochi fonti di luce che proteggono tutti dalle tenebre. Kaitsume vagherebbe per le vie sterate del villaggio ripassando mentalmente i sigilli per le varie tecniche in vista del suo esame pratico. Passo dopo passo, le gambe si susseguono l'un l'altra portandosi avanti a quella precedente. Mentre cammina, una leggera brezza gli fa smuovere una cannottiera bianca priva di maniche la quale lascia scoperte le sue spalle, al si sotto indossa un semplice jeans di varie sfumature di blu, con di tanto in tanto qualche strappo si sussegue sul tessuto di quest'ultimo mentre ai piedi, non indossa i suoi soliti sandali blu, eh no, ha deciso di cambiare oer una volta: infatti questa volta i sandali sarebbero neri. Alcune persone lo fisserebbero vedendolo scoperto quasi del tutto a quell'ora mentre loro sono tutti incappotati a morte. Fortunatamente Kaitsume è abituato alle fredde temperature, perciò non è un problema per lui quella fredda brezza che gli sfiora la pelle scoperta.

20:41 Unami:
  [Centro di Konoha] Continuando a camminare con un passo leggermente più veloce del solito la deishi si guarda attorno, notando le poche persone rimaste per le strade iniziare a rientrare nelle loro varie case. In effetti, anche lei ha iniziato a ponderare se tornare a casa mettendosi sotto il piumone o rimanere per le strade e finire la sua usuale passeggiata. Si mette una mano fra i capelli e li scioglie dalla cipolla alta lasciando che le ciocche turchesi le corniciano il viso dalla carnagione pallida. Sospira per l'ennesima volta e alza lo guardo al cielo mentre inizia a girare l'angolo, pronta a superare lo stand di ramen. E' proprio lì che incrocia strada con Kaitsume sbucando da un vicolo di lato a lui, procedendo a pestargli un piede se il deishi non si sarebbe spostato in tempo.

20:55 Kaitsume:
  [Centro di Konoha] Kaitsume non in un orino momento non si accorgerebbe di Unami, infatti ciò accadrebbe solo quando quest'ultima andrebbe a pestargli un piede che inizierebbe a far leggermente male, ma nulla di più. A questo punto starebbe diffronte alla ragazza e la fiserebbe dall'alto verso il basso data l'altezza di lei; continuerebbe a fissarla senza dire niente, senza fae un singolo rumore ne movimento, come se fosse una statua, non si vedrebbe nemmeno il movimento del petto quando lui inspira ed espira l'aria. Resterebbe così per trenta secondi, tanro quanto basta per creare un momento di disagi fino a quando quella pace verrebbe interrotta dal ragazzo, il quale senza inarcare le spalle andrebbe a piegare il busto di scatto portando con se la testa, la quale avbicinandosi sempre più a quella della ragazza andrebbe a sbatterci contro producendo un rumore talmente forte che oltre a rimbombare nella testa di entrambi e si sentirebbe persino all'esterno. <Uh ciao Una!> direbbe il ragazzo corvino tornando alla posizione precedente. <Non ti avevo visto, sai la tua altezza> continuerebbe velocemente mentre un ghigno spunterebbe sulla sua bocca. È da tempo che non vede Unami, non sa nemmeno come sta andando nelle lezioni dell'Accademia, e naturalmente lei non sa che a lui manca solo l'esame pratico che si sarebbe svolto fra pochi giorni.