Sangue richiama Sangue. O sangue richiama vendetta?

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17:51 Mekura:
  [mercato/bancarella] Oggi è una splendida giornata per il mercato, in particolare per cercare vecchie pellicce in svendita con l'arrivo della bella stagione e che Mekura potesse riutilizzare per la confezione del regalo per Kaori e per Raido. Sperava di trovare qualcosa di bello, ovviamente la priorità è la sposa, ma se riuscisse in qualche modo a trovare abbastanza materiale da utilizzare, poteva pensare a qualcosa più in grande. Ad ogni modo, ha deciso di portarsi Ken con se: Ai aveva da fare con i suoi amici e lei ha preferito lasciarla andare e poi a Ken deve prendere qualcosa di nuovo per lui. Si è accorta infatti che ha solo abiti da tutti i giorni ma niente di formale, se riuscisse a trovare qualcosa di bello al mercato anche per lui non sarebbe male. Indosso porta degli abiti comuni Le braccia sarebbero interamente ricoperte da una sorta di coprispalle in pelle, elaborato e rifinito che protegge l'interno arto verso l'esterno lasciando spazio all'interno in modo da non ridurre la mobilità degli arti.Coprirebbero le scapole e si congiungerebbero verso il collo così da recare un colletto mentre il resto sarebbe composto da una maglia bianca senza maniche che scende verso il basso fino ai fianchi dove incontra dei pantaloni comodi e morbidi sulle gambe di colore verde militare insieme a dei sandali con un leggero tacco che solleva la sua figura. Con la mano regge quella di Ken tenendolo sul fianco sinistro mentre nella mano destra porta altre sporte, segno che qualcosa ha già trovato in giro per il mercato. <hai visto qualcosa di bello in giro? oltre all'abbigliamento sportivo si intende> domanda verso il ragazzino con affetto mentre l'attenzione di questo viene puntata su una bancarella che vende giochi logici e circensi. I due si fermerebbero di fronte a questo consultando quello che ha da offrire la bancarella in questione.

18:02 Sakura:
 Un giorno come tanti altri? Assolutamente no. E perché? Perché oggi non si allena. Oh no, ha preferito di gran lunga farsi una tranquilla e serena passeggiata per il mercato di Konoha. Non ha grandi ambizioni, si intende.. Però, se dovesse trovare qualcosa di bello, potrebbe anche comprarselo. In fin dei conti, i ricavati delle missioni che ha fatto fino ad ora sono abbastanza alti, tato da permetterle di comprarsi qualcosa solo per se stessa e non necessariamente del materiale per la missione. Indossa un semplice vestito, dato il bel tempo ed il clima favorevole, compost da corpetto e gonna. Un pezzo unico, di quelli prettamente campagnoli, celeste pastello e smanicato. Scende fino alle ginocchia , in una gonna abbastanza ampia, ma grettata.Ai piedi, semplici ballerine nere da passeggio. I lunghi capelli sono sciolti ed ondeggiano ad ogni arcata della ragazza, sobbalzando date le onde che si sono create asciugandoli. Al collo, il ciondolo a forma di gatto regalatole da Saisashi e sulla spalla sinistre pende la borsa in cuoio marrone, semplice ed invecchiata. Non ha armi o altro dietro di se, nulla che la possa ricollegare al mondo ninja. E' abbastanza tranquilla; da quando gran parte dei ninja avversari se ne sono andati, dopo il torneo, ha potuto tirare un respiro di sollievo. Non ha più incontrato Natsumi, dopo il torneo e questo ha dato modo alla ragazza di ripensare a diverse faccende, tra cui l'ipotesi di volerla ammazzare. D'altro canto, si potrebbe dire che lo stato d'animo in cui si trovava l'ha resa un pochino più forte: gli allenamenti sono aumentati, l'apprendimento delle tecniche anche. Si potrebbe dire, in effetti, che la sconfitta l'ha resa più potente. Camminando lungo la strada, i suoi occhi bianchi incrocerebbero quelli di una figura assai nota: Mekura. E Ken, suo figlio. Il corpo si ruota e le arcate diventano più svelte, mentre si avvicina alla bancarella dove si trova la donna. Una volta abbastanza vicino, si annuncia <Mekura..> Dice, guardando la donna, per poi passare a Ken. <E ciao, giovanotto!> Un piccolo sorriso, cordiale, nei confronti del giovane intento a guardare i vari articoli esposti li. < Anche voi in giro per fare compre?> Domanderebbe, esattamente come l'ultima volta che l'ha incontrata li. Come passa veloce il tempo e se ne rende conto solamente ora. <Ai invece?> L'ultima volta si trovava li con loro.

18:13 Mekura:
  [mercato/bancarella] Mekura si gira verso Sakura con uno sguardo vagamente sorpreso e allo stesso modo Ken in quale saluta la ragazza con un sorriso cordiale e scuotendo la mano destra prima di tornare sui suoi interessi continuando a giocare con uno strumento logico mettendoci tutta la sua attenzione, dopo, ovviamente, il permesso dell'uomo nella bancarella. <Sakura, buongiorno> afferma questa guardando di nuovo Ken ed annuire <si, il ragazzo qui è un po' a corto di abiti e di intrattenimento a quanto pare: ha bisogno di nuovi giochi più di quanto abbia bisogno di vestiti per le occasione speciali a detta sua> il bambino si gira a guardare la madre facendo una smorfia con il volto provocando la reazione del genitore che si abbasserebbe iniziando ad infastidirlo portando le mani sotto le braccia per poi fargli una pernacchia sul collo. <cosa sono quelle smorfie hum? a me? ahh vendetta, vendetta suprema> si sta davvero godendo i suoi bambini, ora più che mai, dopo mesi a dover stare dietro alla questione degli Hyuga puri, sta buttando la sua intera anima nella protezione e crescita di Ken e Ai, in particolare del bambino, il quale ha più bisogno di Ai, che al momento deve e vuole affrontare da sola la propria vita con le proprie decisioni. <Ai è da delle amiche, passa la serata con loro e io ne approfitto per andare avanti con il lavoro...ho un sacco da fare> sospira sollevandosi in piedi, guardando Sakura <e devo anche fare il regalo di nozze di Kaori e Raido...quindi eccomi qui, in giro a cercare vecchie pellicce di volpe> rivela le sue intenzioni, buone o cattive della giornata.

18:23 Sakura:
 <Ahahah, mi sembra giusto. Le occasioni speciali sono rare, ma importanti Ken.> Maestrina anche con il bimbo di Mekura? Probabilmente sì. E' nella sua indole, nel suo essere Sakura. Le piace quel genere di atteggiamento, un po' bacchettone un po' amorevole. Forse perché, in qualche modo, la sua stessa infanzia si è svolta così. Ad ogni modo, sorriderebbe verso il piccolo e sua madre, che sembrano aver legato in particolar modo in questo periodo. Ed è bello vedere come la donna si prenda cura del piccino ed anche della ragazza. Sakura in prima persona ha provato l'esperienza di essere cresciuta con dei genitori così affettuosi ed amorevoli che, per quanto non facessero i Ninja, non le hanno fatto mai mancare nulla. <Uhm, non parliamo di lavoro..> Dichiara, mentre l'altra si alza da li. <Ah già, le nozze. Kaori non mi ha fatto sapere più nulla per l'abito. Le avevo proposto di passare da mia madre, che lavora molto di sartoria. Le avrebbe confezionato un abito..> Un po' ci è rimasta male? Ah beh, sicuramente. Così come sua madre, che già aveva in mente moltissime idee. Ma tra il torneo ed il lavoro della Kunoichi, probabilmente non ha trovato un minuto di tempo libero, sebbene siano passati diversi mesi. <Ad ogni modo, ho trovato anche io un lavoro. Se così si può definire..> Già. L'incontro con lo spadaccino è stato rivelatorio, per lei. Non si sa bene perché abbia accettato, se non per motivi strettamente personali. <...Nulla di indecente, eh.> Ci mancherebbe altro. Per come l'ha messa, la frase sermbrerebbe riferirsi ad attività notturne non consone alla pubblica decenza, così come al rispetto del proprio corpo. Giammai. Ha una sua morale, una sua dignità e ultimo, ma non per ultimo, un ragazzo che ama profondamente. <Però, sono entrata nei cacciatori di taglie.> E lo dice di sottofondo, avvicinandosi al volto della donna. Perché questo? Non che i cacciatori di talgie debbano tenere l'anonimato; se fosse così, lei non potrebbe farne parte, per via degli occhi Hyuga, bianchi come le nuvole. <Sono pazza, vero?> Domanderebbe. Ha delle riserve sul nuovo lavoro. Riserve che si rifanno solo ed esclusivamente alla nomea che si potrebbe creare.

18:42 Mekura:
  [mercato/bancarella] Bhe, almeno Kaori ha parlato con Sakura del suo abito di nozze. <...mi piacerebbe parlare con tua madre> afferma questa cambiando discorso <io lavoro la pelle ed il cuoio, ma effettivamente mi mancano le competenze per infoderare certe pelli con un tessuto fine, fare delle bordature più complesse di un semplice sistema per tenere ancorate con forza due strutture in una armatura, mi segui?> è un po' complesso ha diverse idee in mente <devo trovare qualcuno con la quale posso contrattare un prezzo per una idea sempre legata al matrimonio, una coperta matrimoniale e un abito ma oltre a trattare la pelliccia di entrambi ho bisogno di competenze superiori per la cucitura, tua madre mi può dare una mano?> chiede questa interessata incrociando le braccia tra loro. Poi solleva un sopracciglio e si lascia scappare un "ah!" sorpreso ed interessato <un lavoro? aiuti i tuoi in cucina?...in che senso nulla di indecente?> sembrava la risposta ovvia per certi versi ma sentire successivamente che Sakura si era inserita nel gruppo di Katsumi e Kimi...l'ha lasciata completamente basita. Assottiglia le labbra, guardandola perplessa senza sapere che cosa dire sinceramente, ha una infinità di domande e affermazioni ma l'unica cosa che sente veramente di chiedere è <perché?> non riesce a vederla nei cacciatori di taglie ma immagina che la Hyuga abbia un motivo alla base di tutto ciò, chi si unisce ai cacciatori è per inseguire qualcosa, di dare fondo al proprio corpo.

19:03 Sakura:
 Oddio. E perché mai questa uscita adesso? Dalle espressioni facciali della Hyuga, non si può capire moltissimo. Ed in effetti,la spiegazione successiva non aiuta la mente della giovane. <Ehm.. Ok.> Sì, la segue metaforicamente parlando. < Ehm.. Credo di si. Non sono molto ferrata in materia, ma da quello che ho visto, è molto brava.> Sebbene sia più brava in cucina, ma sua nonna diceva sempre che il talento di una donna non si ritrova in un'unica occupazione. Donna saggia, la vecchia Kylio. <Vieni al ristorante una di queste sere. Sono sicura che vi capirete subito. Di pelli, pellicce e quanto altro ancora, non ne capisco un tubo.> Ha provato ad insegnarle, ma il risultato è stato un vestitino piuttosto brutto per il suo orsetto di pezza, quando era piccola. Da li, hanno capito che la vocazione della cucitura o della tessitura, non erano di gran lunga le migliori. Quanto alla reazione della donna, in merito alla sua nuova occupazione.. Beh, non si aspettava di certo i salti di gioia, né tanto meno le congratulazioni, ma qualcosa di più articolato sicuramente si. Quella semplice domanda, la rabbuisce un pochino. Insomma, può capire che le sue scelte possano essere discutibili, il più delle volte. Ma diamine, un minimo di appoggio di tanto in tanto non guasterebbe. Sospira, abbassando il capo, per poi rialzarlo verso la donna. Occhi decisi i suoi, dopo un attimo di esitazione. <Sai la mia storia, Mekura.> Già. <Sai che sono il prodotto il un amore malato. Un amore che era sbagliato, violento e tremendo.> Per la sua madre biologica. Di certo suo padre biologico si divertiva parecchio. < La donna che mi ha messa al mondo è morta per colpa di diversi fattori. Ma l'uomo che dovrebbe essere mio padre biologico no. Non ho trovato nulla nel carcere, né alla stazione di polizia.> C'è passata. Voleva scoprire qualcosa di più su di lui, per vedere le sue radici. Il suo passato. < Fino a che non ho scoperto che è un Mukenin.> Un brutto e cattivo Mukenin, che ha tradito la foglia illo tempore. Un Mukenin che ha spalleggiato più volte le ribellioni, mettendosi sotto le direttive di Ryota Nara. < E che è ancora ricercato.> Una cosa che vuole fare lei. < L'altro giorno ho incontrato un cacciatore, un uomo determinato che mi ha permesso di capire alcune cose.> E quali sono queste cose che è riuscita a metabolizzare, in questi giorni. <La prima riguarda il mio passato: voglio capire perché mi ha abbandonata. Cosa sono stata per lui.> E' un po' una domanda che tutti i bimbi adottati si pongono, proprio in virtù del fatto che non hanno ricevuto l'amore dal genitore biologico. Non che quello degli adottivi sia stato meno, sia chiaro.. Ma è un bisogno molto più intrinseco, strano. Bisognoso. < Il secondo è sapere perché ha tradito mia madre. Perché ha tradito Konoha.> I due motivi sono strettamente legati da un piccolo, quanto fino filo conduttore. <Non mi giudicare male per questo, Mekura. Ma se lascio la questione agli Anbu, finisce che non avrò mai le mie risposte. E prima di piantargli un kunai nel petto, voglio avere le mie risposte.> Gli Anbu sono degli assassini professioniti, dei cacciatori d'elitè, dei veri e propri inseguitori. E se la missione è uccidere, loro uccidono. Se la missione è catturare, catturano. Ma di sicuro, nessuna di queste due opzioni, prevede la richiesta di Sakura di capire e analizzare la sua situazione.

19:17 Mekura:
  [mercato/bancarella] Mekura rimane in silenzio ad ascoltare, cercando di capire i motivi dietro quella scelta..ed in parte ci ha azzeccato: ha scelto questo lavoro per andare a caccia di qualcuno e quel qualcuno è suo padre. Ormai è triste sapere quante persone condividano il destino di avere dei genitori traditori: Ryota, e Furaya, lei e sua madre, Sakura e suo padre. Il suo sguardo si fa serio, comprensivo tuttavia, come se sapesse cosa stia passando dentro la testa di Sakura e perché si sia unita ai cacciatori di taglie. <non ti giudicherei mai male per questo> afferma lei seriamente assottigliando le labbra <e capisco il tuo ragionamento, se fossi stata nella tua condizione probabilmente lo avrei fatto anche io> afferma lei seriamente ripensando a quello che ha effettivamente fatto per rintracciare Akane <se lo fai per questo, hai la mia approvazione....ma devi stare attenta: i cacciatori di taglie sono un lavoro che non ti permette di farti delle domande sul fatto che le tue taglie appartengono a persone malvagie o meno e credimi, non è insolito dare la caccia ad una vittima> lei lo ha provato sulla sua pelle. <quindi te lo chiedo per sicurezza: sei sicura della tua scelta? probabilmente ci sono altri modi> tipo parlare con gli ultimi parenti della madre rimasti in vita.

19:29 Sakura:
 Chi tra tutti quelli che conosce, potrebbe mai realmente capire cosa sta passando dentro la sua testa? Saisashi? No, o almeno non per tutto. Kaori? Nemmeno. Hiashi? Solo in parte. Mekura? Non lo sa. I suoi genitori? Lasciamo pure stare. Ognuno è fatto a modo suo. per quanto il pensiero comune e l'imposizione sociale abbiano la meglio su molte persone, ci sono delle cose che risultano esser emolto personali. Il pensiero, tra le tante, la propria opinione, l'educazione, il modo di vedere il mondo. Molte sfaccettature che, essendo tanto personali, non possono essere sempre capite. Si cerca di capirle, ma il più delle volte sono difficili da accettare. <Mi fa piacere sentirlo.> Dichiara, aggiungendo infine un sorriso. Per quanto la faccia e lo sguardo della donna siano seri, quelle parole la rassicurano un pochino. Perché questo? Per il semplice fatto che avere qualcuno che approva, porta sempre sollievo. E' stata una scelta molto difficile, soprattutto dopo l'accettazione del lavoro. Una scelta che l'ha costretta a pensare molto a ciò che sarebbe dovuta diventare. Una scelta che la divide tra cosa è giusto e cosa non lo è, tra il suo pensiero e morale e tra l'obbligo e la richiesta. <Ci ho pensato molto, Mekura..> Ed è vero. In questi giorni si è scervellata per capire qualcosa in più, per arrivare alla conferma di ciò che vuole essere, di ciò che vuole davvero. <Ho provato anche a fare da sola, ma non ho le competenze adatte.> Come per esempio, l'inseguimento. La ricerca delle tracce, lo sviluppo avanzato dei sensi, il passare inosservata talvolta. < Ed essendo una cosa privata, non posso e non voglio chiedere l'aiuto di nessuno.> Nessuno che possa essere ferito. Se è vero quello che ha detto suo padre, ossia che Roiji era un Jounin della foglia, i rischi che si corrono possono essere tremendi. E non può permettere che gli altri rischino la pelle solo per un suo capriccio. Questo mai. Non quanto in gioco, ci sono cose ben più importanti dei rapporti, come la vita. < Ho pensato ad altri modi, molti altri modi. Ma questo è l'unico che mi sento di seguire. La verità, si dice, sta nel mezzo. Per ora conosco solamente due versioni della vicenda. Quella di mio padre e quella di mio nonno biologico. Voglio sentire la sua, prima di farlo fuori.> Perché ucciderlo? Perché lo richiede il lavoro? No, c'è molto altro dietro. Un'ancora del passato che non si vuole staccare. <Quindi, in conclusione, sono sicura della mia scelta. Ovviamente, non mi porrò domande sulle taglie. Sebbene possano essere ingiuste o sbagliate, è il mio lavoro. E come tale, devo portarlo a termine.> Un pensiero molto alla Anbu, ma fatto quasi suo. < E la caccia all'uomo che mi ha dato la vita, inizierà tra un po'. Ho bisogno di prepararmi al meglio, sia per cercarlo che per affrontarlo.> Non sarà uno scontro semplice. Proprio per niente, qualora dovesse arrivare a quel punto.

19:42 Mekura:
  [mercato/bancarella] Ci ha pensato molto, ma a cosa può pensare una ragazzina che sa poco e nulla di quello che si prova? Mekura la osserva, mentre afferma di uccidere suo padre, la osserva mentre dentro di se ripercorre l'indagine che ha fatto ad Akane, la paura di ucciderla all'interno del laboratorio, l'ingiustizia che sente di tutta quella storia, il rammarico di non averla trovata prima che uccidesse il padre di Kaori..di quello che dovrà fare una volta che verrà sentenziato il verdetto. <...comprendo> afferma lei seriamente non aggiungendo altro: Sakura sta facendo un ragionamento troppo simile al suo, la porterà presto a rimanere da sola, ma è inutile dirlo, ora deve soddisfare la sua vendetta, poi dovrà seminare quello che raccoglierà...l'unica cosa che può fare è dare l'esempio. <prima di iniziare la caccia, vorrei che tu rimanessi fino al verdetto nei confronti del "cappuccio rosso" la criminale Hyuga> afferma abbassando lo sguardo, sentendo come la follia di tutta questa storia risale lungo il corpo e le attanaglia lo spirito e la psiche. <ti sarà utile> sopratutto quando dovrà fare la stessa cosa con suo padre, sempre che ci riesca. Deve capire cosa significa uccidere un parente...perché probabilmente è questa la sorte di Akane Hyuga, sua madre.

20:01 Sakura:
 Magari sta facendo la accia grossa, o semplicemente l'arrogante, presumendo e capendo cose che non capisce. I discorso tra Mekura e Sakura sono sempre molto simili: così come entrambe hanno avuto una iniziazione tosta nel clan Hyuga, entrambe devono affrontare diverse cose e le loro conseguenze. Uccidere, sicuramente è un atto contro natura. Incrina l'anima, lo spirito. Rende le persone che afferrano ed affondano il coltello dei veri e propri assassini, che tolgono la vita per.. Denaro? Gioco? Sete di vendetta? Sì. E' proprio così. Ma la ragazza ci ha pensato su, anche per quanto riguarda questo argomento. Sicuramente l'ipotesi di ammazzare la Goryo le ha dato la spinta necessaria a capire chi secondo lei merita la morte o meno. Ed è un pensiero quasi divino, il suo. Presume di essere al di sopra di Dio, sotto questo punto di vista, giudicando chi è meritevole del dono della vita e chi no. Allo stesso modo, essere il boia che toglie la vita. E allo stesso modo, vivere una vita che potrebbe essere cosparsa di rimorsi. Ma lei si sente pronta a tutto questo? Ovviamente crede di si, ma potrà dare una risposta certa solo dopo aver ucciso una persona. E per il momento, di missioni simili non ne ha ancora ricevute. <Cosa credi che succederà, a questo Cappuccio Rosso?> No, non hanno mai approfondito questo aspetto della vicenda degli Hyuga puri. Non ha ancora avuto modo di scoprire molto su tale vicissitudine, cos' come come non ha voluto saperne di più. Chi conosce, ha il potere. Ma può essere una papabile vittima. Solo ora pensa a quanto sia stato sciocco e stupido, da parte sua, offrirsi volontaria per una missione che poteva portare all'esinsione di tutto il clan Hyuga. <E perché credi che mi sarà utile?> Domanda, incerta sul verdetto della ragazza. < So che sembro una ragazzina arrogante e probabilmente lo sono, facendo discorsi dei quali non so fondamentalmente nulla.> Ed è questo il problema. < Ma quando prendo una decisione, a quella mi attengo. Se questo comporta il dover vivere di rimorsi, lo farò. Se comporta il dover uccidere qualcuno che è meritevole, lo farò. Se comporta il dover uccidere un bambino...> Qui forse dei dubbi se li potrebbe porre. Perché mai uccidere un bambino? <.. dovrò scegliere tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.> Non ha ammesso che non lo farà. E forse è più brutto così. Ma il dubbio ce l'ha messo.

20:18 Mekura:
  [mercato/bancarella] Allora Sakura sa qualcosa, ma non tutto. <prima o poi lo saprai comunque> afferma la ragazza sospirando buttando un'occhio verso Ken il quale si è girato verso Mekura ascoltando quello che sta dicendo e da un bel po' a dire il vero <ti piace il gioco tesoro?> domanda la ragazza osservando la reazione di questo per poi tirare fuori dalla tasca posteriore i propri soldi andando a comprare il giocattolo <vuoi altro? ti va di camminare?> domanda la ragazza facendo cenno a Sakura di seguirla. Se la ragazza lo avesse fatto, la giovane porterebbe il trio verso il chiosco preferito di Ken <dato che sei stato così bravo ultimamente con i compiti ti va di prendere qualcosa di dolce per questa sera? hum? pensaci tu, fai vedere quanto sei bravo> quindi gli darebbe i soldi e lo lascerebbe andare a comprare i suoi dolcetti preferiti mantenendolo comunque d'occhio...era un modo carino per tenerlo impegnato mentre parlava con Sakura...Ken è troppo piccolo per capire e lo vuole tenere quanto più al sicuro possibile da queste vicende, in più è sempre un esercizio per lui di farsi capire e affrontare i problemi al di la del suo handicap. Una volta sicura di essere da sola con Sakura la ragazza parla <probabilmente, verrà giustiziata, si chiama Akane Hyuga è una donna che è stata rapita anni fa e soggiogata al volere di un criminale che l'ha usata per le sue competenze nelle tecniche Hyuga, è quella che ha rapito Kaori e che io e Hiashi abbiamo combattuto....in più> abbassa lo sguardo sospirando <lei è mia madre> Rimane in silenzio ripensandoci, ripensando a quella singola ora con lei, con Akane, dopo l'interrogatorio, quel breve momento che ha avuto e concesso per dire a sua madre che sta bene, che ha capito la sua sofferenza..e che le starà vicino qualsiasi cosa accada. <probabilmente a causa delle sue colpe verrà considerata colpevole e giustiziata> lei sarà il suo boia <e ti sarà utile perché capirai cosa significa vedere il sangue del proprio sangue morire davanti agli occhi e della difficoltà che ne comporta> non vuole fare una lezione a Sakura, non se la sente, il suo tono è assente e se lo sta ripetendo tra se e se più che con lei. Chiude gli occhi cercando di calmarsi e di tornare sulla terra andando a muovere la testa <è sempre difficile, togliere la vita sopratutto se hai dei dubbi sulla sua colpevolezza e quando sei sicuro di uccidere un innocente...> lei lo sa cosa comporta, lo ha fatto per misericordia ma ha ammazzato una madre ed un bambino. <...non è facile e spesso non c'è una scelta definita, bene o male, alcune cose si fanno perché si è costretti a farle>

20:49 Sakura:
 Ken era li, che ascoltava le due. La kunoichi si abbassa, andando a sorridergli amabilmente. <Hai preso questo? Sembra molto bello.> Direbbe, per poi alzarsi e muoversi verso la postazione dei dolcetti, seguendo Mekura. Per quanto i suoi tentativi di tenerlo lontano dalle vicende Ninja siano docli e carini, prima o poi dovrà farci il callo, qualora volesse diventare Ninja. Ma non è questo il momento di dibattere. Preservare l'innocenza di un bambino è un compito abbastanza sacro. <Prendili più dolci. Sono i migliori.> E con un occhiolino, guarderebbe il piccolo dirigersi verso il chiosco, andando a fissare, poi Mekura. Il discorso si fa un pochino più pesante e lo stesso sguardo della Kunoichi cercherebbe di essere quanto più serio. Ascoltando le parole di Mekura, non può fare a meno di pensare ch ele è capitato il destino più orribile. < Tua madre..> sospira, dunque. Se dovesse capitare una cosa come questa a lei, probabilmente non sa se ne sarebbe capace. <Quello che dici è vero, Mekura.> Dichiara, tralasciando la parte relativa alla madre. Dire mi dispiace, in questa occasione, le sembra tanto ipocrita, quanto sciocco. Non la conosce e sicuramente non conosce così bene Mekura da permettersi di dirle mI dispiace. < Ma la mia situazione è leggermente diversa dalla tua. A quanto ho capito, hai avuto modo di parlare con Akane, di conoscerla un pochino. Io di quell'uomo, so solo che era un violento, sadico bastardo. Non ho legami con lui, se non quelli di sangue. E se potessi scindere quelli, lo farei seduta stante.> Giuridicamente parlando, non è sua figlia. E non lo sarà mai. Lei è figlia di Kaien e Yumei Kuchiki, sorella di Kaname Kuchiki. Non figlia di Roiji Takei. < Per me, ucciderlo, significherebbe chiudere una porta, aperta da quando sono qui a Konoha.> Konoha, la sua salvezza, ma anche il suo specchio rivelatore. < Non prima di avergli chiesto alcune cose. E vedere quanto può essere orribile, quella persona.> Perché se due parti dicono che sua madre era una sottomessa di lui, in qualche modo non aveva le palle necessarie per ribellarsi. Per reagire, troppo offuscata dall'amore. < E' uno dei motivi per i quali ogni giorno, prego ogni dio esistente affinché non porti Saisashi verso le tenebre.> Ha visto come può essere aggressivo, come può essere violento. E non vuole mai più rivederlo, non su di lei.

20:59 Mekura:
  [mercato/bancarella] Il genitore è un sadico bastardo? lo era anche Akane prima che Mekura non scoprisse tutto quanto, prima che lei non si sforzasse di capire perché si comportasse in quel modo a prescindere da quello che le avevano rammaricato: di essersi concentrata troppo su Akane. Ma ormai non ha più importanza immagina: ha fatto la sua scelta e Kaori non l'ha più avvicinata per il matrimonio, lo ha fatto Raido ma, ha deciso che era inutile esserci se neppure lui si fidava, non vuole essere oggetto della carità o della pietà di nessuno, poi il discorso cade su saisashi <parlami di lui...che cosa è successo?> ha avuto momenti travagliati e lo ha ritrovato in una situazione pietosa, non era solo la rabbia verso la ragazza Goryo, era qualcos'altro <ah...tra l'altro. probabilmente avete già festeggiato però mi piacerebbe tenere una festa per il suo successo nella arena, sono orgogliosa che sia riuscito ad arrivare in finale e volevo ripagare i suoi sforzi in qualche modo, ti andrebbe di aiutarmi e di partecipare?> domanda la ragazza osservando Sakura, cercando di deviare di nuovo da quella condizione: ha detto quello che doveva dire, ha dato la sua idea, sta a Sakura capire cosa succederà d'ora in poi e come viverla.

21:28 Sakura:
 Cambiamo discorso? Nulla in contrario. Sta a lei decidere come comportarsi. E per il momento, ha bisogno di qualche stimolo in più la ragazza. Ha bisogno di una spinta per poter correre quel salto nel buio, per riuscire a fare quello che i suoi parenti Hyuga non sono riusciti a compiere. Ha bisogno del coraggio di riuscire in questa impresa. Perché lei è certa della sua decisione, ma ci sono sempre le varianti del caso che gettano ombra e dubbio su un suo eventuale rimpianto. E quell'ombra glie l'ha appena insinuata Mekura. <Cosa è successo..> Sono successe molte cose. Forse troppe, a dirla tutta. <Durante il mio ricovero, si è comportato molto molto male..> Lo giudica e continuerà a farlo. Ovvio, non davanti a lui, ci mancherebbe. <.. Forse cercava di spronarmi, di togliermi da quella stasi. Ma si è dimostrato una persona molto più violenta ed aggressiva di quanto osassi pensare.> Non scende nei dettagli, ma Mekura potrà ben intendere fino a che punto potrebbe spingersi. <Mi ha spaventata.. Ma mi ha dato la forza di rialzarmi.> Una forza nuova, che forse l'ha spinta a cercare un nuovo inizio. <In un secondo momento, decisi di aiutarlo. CI allenammo, presso la prateria della memoria e.. Ha tirato fuori un po' di cose. La situazione con Lind, la sua rabbia repressa. Ce le siamo dati di santa ragione. > E sorride, un pochino. I sengi se li è portati dietro per diversi giorni, nonostante le cure. Ed ora.. Ora si trova nella situazione inversa. E' lei a cercare delle risposte e a volerle trovare. Anche lui, ma sicuramente con meno senso di vendetta. < Ma ha capito alcune cose. E la vittoria al torneo, lo ha riscattato.> Già. Ha fatto si che tutti non lo vedessero come un buono a nulla, ma bensì come una persona capace e caparbia, brava ed intelligente, nei suoi limiti ovviamente. < Sì, abbiamo festeggiato...> Arrossisce vistosamente, scuotendo il capo e riprendendo aria, cercando di calmarsi. <Comunque, sì direi che è una splendida idea. Una bella festa è quello che ci vuole..> Per renderlo felice, farebbe di tutto. Ma proprio di tutto.

21:49 Mekura:
  [mercato/bancarella] Insomma, una litiga non da poco, una litigata che francamente per come ha reagito Siasashi non la soddisfa neppure un po'. Quel ragazzo è meglio di così, qualsiasi cosa stesse succedendo è legata alla sua tensione con Lind. Erano inseparabili, amici di lunga data, sono scappati insieme per un po' di tempo hanno vissuto nella sua casa...quando Lind ha deciso di lasciare perdere, di trovare il suo scopo altrove e questo Saisashi è un colpo che ha sentito ma che solo adesso si sta accorgendo di accusare. La vittoria del torneo ha aiutato, il suo regalo in piccola parte, ha aiutato, Sakura ha aiutato, ma anche lui deve fare pace con questa storia personale. Quando vede il rossore nelle gote della ragazza Mekura ridacchierebbe a denti stretti <bene> non la passerà comunque liscia dopo questa scoppiettante novità il suo allievo, ne dovranno parlare seriamente con una severa punizione. <ecco, pensavo al dolce, che tipo di dolce preferisce? io puntavo su un classico al cioccolato, ricoperto di cioccolato con l'interno al sapore di agrumi o albicocca, ma dimmi tu, a me non dispiacerebbe mettere anche le fragole, ma non sono io la festeggiata e lui> sospira sollevando le mani <lui è di bocca buona> è una tragedia. Intanto Ken tornerebbe mostrando il risultato delle sue fatiche <ma bravissimo amore...aspetta, quello è un sacchetto in più?> domanda mentre questo soddisfatto spiegherebbe con il linguaggio dei segni cosa è successo: si è lavorato il proprietario e la figlia. <....> è figlio di suo padre del resto <bisogna essere sempre sinceri Ken, non bisogna abusare delle nostre qualità solo per raggiungere i nostri scopi con persone che stanno lavorando e sopratutto non bisogna approfittare della benevolenza altrui, claro?...> insomma la lezione di vita ci deve stare <...detto questo, vieni qui amore sei stato bravissimo, ma come ho fatto ad avere un bambino così intelligente eh? come?> Si inginocchierebbe e lo abbraccerebbe forte, coccolandoselo soddisfatta che il suo bambino sia stato capace non solo di farsi capire ma anche di raggiungere il suo scopo...si si non è molto coerente con quello che ha appena insegnato, ma è stato bravo bisogna prendere atto.

22:06 Sakura:
 Rossore che ancora non se ne va, specialmente dopo il bene di Mekura. <Ahh, no no. Scordati di quello che ho detto.> Direbbe, alzando le mani davanti al viso, come a volersi proteggere da quel rossore e sinceramente da quella situazione. Il cuore le batte forte. Ogni volta che pensa alle sue situazioni intime con il ragazzo, è inevitabile che non diventi completamente rossa, specie quando se ne esce così con altre persone. Kaori per prima. Dei miei, quanta vergogna!! <Uhm.. Considerando i suoi gusti ed il fatto che si ingozza di tutto quello che può definirsi cibo..> Già. E' un pozzo senza fondo. <..Direi che può andare bene. Agrumi e fragole insieme, non saprei. Cioccolato fondente con gli agrumi sì, se vuoi utilizzare le fragole meglio quello al latte.> Piccole reminescenze della famiglia ch eper quanto non siano esperti di dolci, qualcosa la preparano. Per lo più dolcetti e qualche torta, ma gli accoppiamenti per quanto strani e strambi, li conosce nonostante la sua naturale riluttanza a cucinare. Povero Saisashi, non sa con chi è andato a ficcarsi. All'arrivo di Ken che a quanto pare ha preso più del necessario, la ragazza sorride. <Devo ammettere che ha del talento.> Commenta, sorridendo in direzione dei due. Vedere come Mekura si prende cura di quel piccolo bimbo, le fa scoppiare il cuore. Un po' come faceva sua madre, illo tempore, con lei e suo fratello. E' un modus operandi standard dei genitori adottivi, quello di dimostrare quanto più amore possibile. <Mi ricordate molto me e mia madre.> Beh lei di certo non faceva come il ragazzo, però per il modo in cui si rapportano è molto simile. < Siete veramente bellissimi.> Una bella famiglia, è quello che ci vuole. < Sai, l'altro giorno con Saisashi ho avuto modo di capire quanto lui ti stimi e ti voglia bene.> Già. <SI fida molto di te. Non è minimamente capace di dimostrare a parole ciò che prova...> Basti pensare alle rose. Rossore sul viso. Via via sparisci. < .. Ma ti vuole bene.> E' una constatazione, nulla di più. Vera e sincera.

22:29 Mekura:
  [mercato/bancarella] Continua a sorridere verso Sakura con quella che sembra una espressione che, con gioia voglia dire "no" alla sua richiesta di scordarsi che cosa ha appena detto Sakura. < ma si, facciamo un tripudio alla ciccionata, una torta con all'interno altri cioccolatini su una base si altri snack ciccionissimi> potrebbe essere la soluzione definitiva, una bomba calorica che potrebbe ingerire solo lui senza ripercussioni. <è sveglio> afferma lei con orgoglio <è un ragazzo con talento e abilità> è un Nara del resto, ce l'ha nel sangue <diventerà molto abile> continua ad abbracciarlo dandogli un bacio nella guancia <MA! se zio Yukio ti fa ancora discorsi sugli anbu lo massacro di botte...oh non guardarmi così, sei ancora piccolo per queste cose> afferma in parte seria, in parte ironizzando sulla faccenda, ma ricorda che le è venuto un colpo al cuore vedendo Ken, che non vedeva da mesi, fare azioni da anbu. <...bhe, almeno sembro una madre...è un sollievo> afferma sollevandosi in piedi tenendo una mano sulla testa di Ken <temevo di aver perduto le mie capacità dopo tutto il tempo che sono stata distante> era obbligata, doveva lasciarli sotto le mani di una persona che si fidasse e lontani da lei. <siamo bellissimi hum? sicuramente uno di noi lo è> e ci rivede tanto in Azrael: negli atteggiamenti, nel modo di agire, nell'aspetto, praticamente nell'aspetto era lui, senza alcuna differenza...bellissimo sicuramente, un bambino che farà strage di cuori, ma almeno non vivrà la stessa sofferenza del Nara ex capo degli anbu. Ascolta quello che Sakura dice nei riguardi di Saisashi e come lui si sia affezionato a lei come sensei, sorride grata di quelle parole <...e mi sento di non aver fatto abbastanza per lui, come non ho fatto abbastanza per molte persone> afferma lei sinceramente prima di accorgersi dell'orario <si è fatto tardi, devo iniziare a lavorare e preparare la cena, per due, serata speciale hum?> sorride verso Ken coccolandolo ancora ma nel mentre non farebbe a meno che sorridere trasognante facendosi scappare una mezza risatina. <ah...devo andare, è stato bello chiacchierare con te Sakura> afferma lei sincera prima di avviarsi <a bhe, a meno che tu non voglia venire con me a cenare, non mi fa dispiacere anzi> ed in base a quello che avrebbe detto Sakura si avvierebbe in suo compagnia, o no, verso la propria casa. [end]

22:45 Sakura:
 Spera vivamente che non farà il discorsetto a Saisashi sulle "protezioni". Potrebbe pure scatenargli una reazione.. Non troppo bella. Non sa come potrebbe reagire ad una paternale riguardo al sesso. Lei è stata la prima a bloccare sua madre, quando le ha raccontato della sua prima volta. Insomma, felice e si, ma sempre responsabile. Che poi, non sapeva per lo più cosa stava facendo, quindi.. Ingenuitù. Questa sconosciuta. <Avvertiamo in anticipo l'ospedale, in caso di diabete improvviso.> Ci manca solamente questa. Con il tripudio al cioccolato, sfiderebe chiunque a non finire immediatamente all'ospedale per eccesso di glucosio nel sangue. <Diventerà un grande uomo allora..> E a tal proposito.. Yukio. < Ah lo zio Yukio..> Già quello che dovrebbe incontrare, prima o poi. <Non solo lo sembri, ma lo sei. Il fatto di dimostrare un amore come quello, non significa sembrare. Ma essere.> E ne è sicura? Sì. COme? Si rifà a quello che ha passato e sta passando con sua madre, ovviamente. <Mekura, gli hai dato una casa, una nuova vita. Sei il suo Sensei. Per lui, queste cose, equivlgono ad una miniera d'oro.> Per altre questioni, né lei, né Sakura potranno fare molto. Sono questioni personali, delle quali deve trovare una soluzione lui, il prima possibile se non vuole sprofondare nell'oscurità. <Oh no, figurati Mekura. Finisco il giro e torno a casa. Stasera dovrebbe passare il Sublime.> E arrossisce di nuovo, abbassando il capo in direzione della strada e salutando i due con un semplice gesto della mano, prima di incamminarsi verso la strada principale. Vediamo cosa trova.[End]

Mekura e Sakura si incontrano per le vie del mercato e parlano della recente ammissione di Sakura nei Cacciatori di Taglie, insieme alla festa per Saisashi e ad altre cose.