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18:01 Mekura:
  [all'interno del laboratorio] Deve fare un po' di cose prima di partire per Kumo, in particolare c'è la festa per Saisashi da fare, possibilmente organizzare l'incontro con Akendo insieme al suo allievo, a Raido e Kaori, ma si vedrà. Per ora sta solo pensando a quello che le aspetta, al pericolo che potrebbe esservi: Kumo non è proprio la prima tappa per le vacanze per una Hyuga, praticamente da sola. In più deve pensare a sua madre, deve pensare a quello che accadrà durante il processo e l'interrogatorio, in più deve pensare anche ad Akendo, insomma, eccola li, presa tra i suoi pensieri intenta a fare l'unica cosa che può mettere davvero in ordine: il suo laboratorio. La sua conceria ha bisogno di ordine, di vero ordine: impilare le pelli, dividerle per qualità, organizzare gli acidi, le tele per la tenditura, le vasche di sciacquo, l'essiccatore, insomma, vanno riorganizzati, spazi, materiali, tavoli di lavoro e disegno. Indosso porterebbe degli abiti da lavoro comodi: pantaloni neri aderenti con una trama in rilievo quasi a scaglie di tessuto, Una canotta bianca con l'incrocio dietro la schiena, scarpe ninja nere basse e manicotti neri al livello delle braccia. Le mani invece sono libere. Mekura sposta oggetti, in questo momento ha una scatola di carta con oggetto varie pelli. La porta è spalancata, facendo cambiare aria, permettendo a tutti quelli all'esterno di vederla trafficare all'interno. [ch on]

18:26 Raido:
  [Laboratorio] E' da poco tornato da Kusa, ha seguito gli allenamenti dei giovani Oboro, ha visto quanto sono migliorati e ha insegnato qualcosa di nuovo a Ikkino. Il suo Konohano è quasi più familiare di quello di Kusa. Non si reca direttamente da Kaori, ha qualcos'altro da fare, qualcosa che potrebbe portare a una litigata oppure a una soluzione pacifica. Indosso porta un armatura pesante in parti metalliche fabbricata in proprio a ricoprire ogni angolo del corpo dandogli una maggiore resistenza ai colpi subiti; sugli avambracci e sulle gambe sono stati posizionate apposite protezioni ovvero vambracci e schinieri; sopra il busto porta un kimono bianco che corre lungo tutto il corpo fermandosi all'altezza delle caviglie, maniche lunghe e larghe fino al polso. Il kimono è chiuso con una cintura rossa intorno alla vita e, sopra il kimono ha una piccola armaturina in metallo che ne copre il busto avente piccoli spuntoni sulla parte alta del petto che non vanno a intaccare il collo. Nell'orecchio ha una trasmittente per tenersi in contatto con gli altri nonostante la distanza. Sul fianco sinistro ha la sua katana messa all'interno del fodero e imbevuta di un veleno composito speciale; sulla schiena, sempre alla vita, sia a destra che a sinistra ha due portaoggetti contenenti: 1 tonico recupero chakra speciale, 2 tonici coagulanti, 2 confezioni di fili di nylon conduttore, 5 carte bomba, 2 bomba luce, 2 fuda con all'interno di ciascuno un tronchetto per la sostituzione e 2 fumogeni. Intorno alla coscia di entrambe le gambe vi sono posizionati due porta kunai e shuriken contenenti 9 kunai a tre punte, tre per scompart, 9 shuriken 3 per scomparto. Nel portaoggetti ha posizionato un fuda con all'interno un respiratore per eventuali evenienze subacquee. Sui polsi di entrambe le mani ha posizionato due fuda, uno per polso. Nel polso destro vi è sigillata una nodachi imbevuta di veleno stordente di livello S, nel polso sinistro una katana a doppia lama le cui lame sono imbevute di veleno stordente di livello S. Sulla cintura che lega la vita ha posizionato un altro fuda, sulla sinistra, con sigillata all'interno una zanbato. Sul petto, precisamente sul pettorale destro, vi è piegato in modo che si veda solo il kanji "potenza" ha applicato 1 fuda potenziante; sul pettorale sinistro, invece, ha posizionato una particolare fuda speciale con il sigillo "potenza" dotato di forza maggiore. In ultimo, legata sulla schiena, ha lei, la samehada, la grande pelle di squalo ottenuta dal Kokketsu. Essa è avvolta in delle fasce bianche per coprirne le scaglie di squalo il quale hanno il potere di risucchiare il chakra nemico e non solo. Il chakra scorre in corpo, forte e potente come si addice a un maestro di spada la cui lama è elegante e raffinata quanto veloce e letale. Sulla parte destra del collo, in basso, vi sono stampati in rilievo 3 tomoe nere, simbolo del patto fatto con il diavolo. I passi si susseguono tranquilli per le vie del villaggio, passa oltre le varie case, i vari negozi cercando di non badarvici troppo eppure non si ferma davanti a nessuno di essi ma continua diritto svoltando dove deve svoltare fino a giungere nei pressi del laboratorio di Mekura. Si ferma dinanzi alla porta, la destra viene alzata, il pugno chiuso che va ad abbattersi su di essa bussando 3 volte per poi rimanere in attesa. [Chk on]

18:43 Mekura:
  [all'interno del laboratorio] Sta ancora armeggiando con varie cose, sospirando e portando le mani al livello dei fianchi, con il sudore della fronte che scivola giù costringendola ad asciugarsi. <Uuuf..> sospira prendendo fiato per la fatica: sta armeggiando da questa mattina e non si è mai fermata se non per la pausa pranzo ove i resti sono li abbandonati in un angolo su un tavolo: un cartoccio per gli onigiri, una pesca sciroppata e del thè verde freddo. Un pasto frugale ma con qualche soddisfazione. Accanto a questo ci sono anche le mappe per il passaggio verso Kumo e il libro sui serpenti dove ha trovato le informazioni per raggiungere questo particolare tipo di serpenti bianchi. Si stiracchia Fino a sentire un suono sordo, un "toc" delle articolazioni in modo da sgranchirsi andando a muovere le braccia avanti ed indietro ed incrociandole davanti al petto tenendole distese prendendo lunghi respiri. Solleva le spalle e se le massaggia, dando le spalle alla porta aperta tornando al lavoro <la porta è aperta, entra pure> affermerebbe senza guardare direttamente Raido, non accorgendosi che fosse lui <ma non sono in servi....> si gira in direzione della porta ed è li che noterebbe la presenza del Kiriano. La ragazza assottiglia gli occhi e le labbra fissandolo in un modo non propriamente amichevole. Lascia da parte il pacco che ha tra le mani, lo ignorerebbe per un paio di secondi e una volta fatto questo la donna si girerebbe verso Raido tenendo le braccia incrociate e tenendo una distanza da questo di tre metri. <benvenuto> continuerebbe a guardarlo con uno sguardo di fuoco, ma cerca comunque di essere gentile <sei qui per una commissione? ho diversi cataloghi dei miei lavori e del pellame che posso offrire, nel caso puoi chiedermi una pelle particolare e me la farò reperire per l'oggetto che vuoi che confezioni> domanda la ragazza aspettando una risposta. Non ribatte, non da frecciatine, lo guarda solo tra il perplesso e il serio, labbra strette e sguardo fisso, sta attendendo. [ch on]

19:04 Raido:
  [Laboratorio] Il permesso di entrare viene dato dalla ragazza e non se lo fa ripetere due volte. La mano va ad afferrare il pomello della porta fino a girarlo completamente per poi aprirla spingendola verso l'interno aprendo la stanza alla sua vista. Osserva l'interno del laboratorio avanzando con il piede destro e superando la soglia d'ingresso; i passi sono, come sempre, lenti e calibrati, tranquilli come non mai. Non presta molta attenzione alla Hyuga in se anche se è con lei che vuole parlare e avere un dialogo. L'interno si presenta coma un laboratorio vecchio stile di conciatori, almeno crede sia così, non ne capisce poi molto e nemmeno gli interessa porsi questo tipo di problemi preferendo le fucine dei fabbri essendo quello il suo mestiere principale. I loro sguardi vanno finalmente a incontrarsi e, se da parte del Jonin non vi è astio ma sola tranquillità, da Mekura nota come lo brucia con gli occhi per via della loro ultima discussione non proprio bellissima. Resta fermo nella sua posizione, non si avvicina ne indietreggia ma nota soltanto il fare della ragazza che si tiene sul professionale senza andare verso qualcosa di più se non il lavoro <Effettivamente una pelle di volpe per Kaori non sarebbe male, magari come regalo di nozze più intimo> il primo regalo è un'intera magione, figuriamoci, una pelliccia di volpe non dovrebbe essere un grande problema, almeno per lui che è riuscito a mettere da parte una mezza fortuna per potersi permettere tanta roba di questo livello. E' qualcosa di cui si può discutere in seguito, adesso ci sono faccende ben più importanti da risolvere e il suo rapporto con Mekura è uno di questi, così come lo è il rapporto di Kaori con lei <In realtà sono qui per sapere come stavi, dopo il nostro ultimo incontro non abbiamo più avuto la possibilità di vederci e di parlare> non chiarire, non vi è niente da chiarire in quello che è successo ma solo parlare e magari andare avanti, sempre se la ragazza è disposta <Quindi, come stai? Come ti vanno le cose? Qui, con i figli...> si sofferma particolarmente su questa parola. Mekura sa quanto la famiglia sia importante per il Jonin <...con il lavoro e tutto quanto> non sono domande mirate ma molto generali, vuole solo sapere qualcosa di più delle semplici occhiatacce. [Chk on]

19:48 Mekura:
  [all'interno del laboratorio] Sentendo la battuta Mekura lo guarda ancora più storto tanto da assottigliare ancora di più gli occhi mostrando uno sguardo più scuro e torvo <...abbinamento pacchiano> afferma sibilando prima di tornare composta <in più io non vendo intimo, magari quando avrò delle competenze da sarta, ma per ora scuoio solo poveri animaletti morti nel modo più rispettoso possibile> tranne gli umani ooo quelli li scuoia anche vivi se la fanno arrabbiare nel modo giusto. Solleva un sopracciglio quando sente il perché si trova li assottigliando le labbra mentre questo gli pone delle imbarazzanti domande da tutti i giorni. <mi hai puntato una spada addosso e vuoi sapere come vanno le cose?> non riesce a resistere a fare quella domanda ma scuote il capo e sfoga la sua espressione stizzita con le mani. <cosa dovrei dirti? il solito: ad ogni momento di calma nella mia vita subentrano almeno il doppio delle situazioni di merda> afferma questa non trovando un sinonimo adeguato per sostituire questo fraseggio scurrile <sopratutto per quanto riguarda ferire delle compagne che ti hanno detto da poco che ti sono amiche> Kaori, Kimi...<i miei figli si sono spaventati quando ho iniziato a perdere sangue dalle orecchie, ho rischiato la sordità e io mi guardo ogni volta le gambe per ricordarmi che non sono stata abbastanza veloce> afferma seria fissandolo <l'altra sera ho fatto tardi per capire che cosa poteva capitare ad Akane, quale erano le possibilità e come dovevo comportarmi per non portare la disgrazia su mio zio, il lavoro sono dietro a progettare, i miei bambini mi vogliono bene e stanno crescendo forti, il solito insomma> solleva un sopracciglio non cambiando la sua espressione. Non c'è un vero rammarico, sta solo dicendo le cose come sono andate. <ma per il resto va bene così: Kaori si meritava la vittoria non tanto in termini di forza ma...bhe hai capito no?> non tanto in forza quanto in rivalsa è stata una vittoria su molti aspetti dovuta. <è giusto così...immagino che tu sia stato orgoglioso che abbia battuto qualcuno come me, una che l'ha fatta soffrire> lancia una stoccata finale continuando a guardarlo <non c'è bisogno di mentire sai? non sono più sotto shock, posso resistere> afferma sempre più tesa. No, lei lo è ancora, ma ci sta convivendo ogni giorno di più <di una cosa ti devo essere grata: mi hai fatto capire che stavo abbandonando la vita ed i miei figli, bravo> afferma seria battendo le mani tra loro prima di guardarlo sempre più scura in volto. Rimane in silenzio per un po' osservando a denti stretti e la rabbia nel cuore <ma non osare mai più a puntarmi una spada contro se vuoi venirmi a parlare come se niente fosse> Ha detto quello che doveva dire verso questo, forse è un avvertimento che non può garantire o promettere, ma doveva farlo solo per mandarlo a quel paese almeno per un secondo. Detto questo afferra due sedie e una la offrirebbe al kirano andando poi a mettersi a sedere sull'altra incrociando le gambe <come vanno i preparativi per il matrimonio? avete festeggiato insieme il risultato del torneo?> domanda Mekura ritornando calma incassando la testa tra le spalle. [ch on]

20:12 Raido:
  [Laboratorio] Capisce fischi per fiaschi, non vuole qualcosa di intimo per Kaori, non è quel tipo di regalo, può farli benissimo da solo senza consultare terze parti <Eh?> solleva il sopracciglio sinistro, perplesso da quell'affermazione mentre la sente parlare dell'argomento rimanendo sempre più stupito e sconcertato <Non intendo intimo...intimo ma qualcosa di più...tranquillo del regalo che le ho già fatto, non so se mi spiego> no, decisamente non sa spiegarsi ma non è una donna, è un uomo e come tutti gli uomini è completamente negato per queste cose. Non riesce a entrare nell'ottica femminile di questo tipo di regali, non riesce a capire come ragionino le ragazze e forse non ci vuole nemmeno provare per evitare di fare figure del cavolo di cui non sente il bisogno <Si> risponde semplicemente. Le ha puntato la katana alla gola, ha tentato di tagliarla in due dopo quello che ha detto su se stesso, sui suoi figli. Non è riuscito a controllarsi, la rabbia lo ha preso in pieno portandolo a non ragionare più ma ha toccato un argomento fin troppo delicato per lui che viene da una famiglia morta, lui che non è riuscito a godersi i genitori. Nella voce della Hyuga percepisce la rabbia, non commenta ma la sente come se fosse sua talmente essa sia grande. Parla del torneo e di quello che è successo quel giorno, uno scontro a dir poco eccezionale, uno scambio di colpi al limite dell'impossibile e alcuni di essi non è nemmeno riuscito a seguirli per quanto siano veloci, sia gli attacchi di Kaori che i movimenti di Mekura e ha anche visto che cosa l'è capitato. Un attacco congelante alle gambe, bruciature da freddo quindi e sa che non è una passeggiata, non è qualcosa da cui si può guarire facilmente ma è la domanda successiva che lo porta a pensare e a fissare i di lei occhi, perlacei proprio come quelli di Kaori <Sono fiero che Kaori abbia vinto ma non perchè era contro di te, sono fiero di lei e basta> non gli interessa quale sia l'avversario, avrebbe gioito lo stesso anche se avesse battuto un altro o un altra <Entrambe avete dato il meglio di voi e il pubblico lo ha capito, i Kage lo hanno capito, Kaori lo ha capito, chiunque lo ha capito. Siete state brave entrambe> un modo per consolarla o farle ricredere sui suoi pensieri molto disfattisti. Non è debole, non si può definire una persona debole sul campo di battaglia, è fin troppo forte <Per quanto riguarda Akane, la morte è l'unica opzione o almeno così è per le leggi di Kiri> non c'è salvezza per i traditori, la morte è l'unica cosa che può essere usata contro di loro. Continua ad ascoltare il dire della ragazza, parla dei suoi figli, della katana e poi quella piccola ma velata minaccia che gli scaglia contro. Un mezzo sorriso si forma sul viso del Jonin nel sentire tale frase <Invece te ne punterò un altra se dirai e penserai di nuovo sciocchezze simili> non c'è minaccia che tenga con lui, può far intervenire chi vuole, quando si mette un in testa un obiettivo, niente e nessuno può fermarlo; lo ha dimostrato quando è andato a riprendersi Kaori in quel laboratorio sotterraneo <A rilento, cerchiamo di fare il possibile ma c'è tanto da fare>...<Ehm...si> non dice altro, è un qualcosa che non sarebbe dovuto venire fuori. Hanno festeggiato, hanno festeggiato per tutta la notte senza darsi pace ma non deve saperlo, nessuno deve saperlo <Con Kaori come va invece?> una nuova domanda, questa volta più mirata. [Chk on]

20:40 Mekura:
  [all'interno del laboratorio] Da come l'ha detta sembrava tutt'altro dal suo punto di vista. <ora ho capito> afferma Mekura sospirando guardandolo fisso in faccia. Fa una smorfia alla risposta: la voleva uccidere e davvero è riuscito a passare oltre tanto da non provare nessun appagamento nella sua sconfitta? fa fatica a crederlo ed è palese dallo sguardo della ragazza con il sopracciglio destro sempre sollevato. Scuote il capo quando sente la successiva affermazione dove tutte e due hanno dato il massimo e tutti lo hanno visto ed hanno capito e sono state brave, il sopracciglio si inarca sempre di più <...e cosa avrei dimostrato in quello scontro per essere definita brava? se non utilizzare a ripetizione una tecnica che ho abusato nel torneo? e tentare una mossa disperata?> afferma seria e amara nella voce ma desiderosa di ascoltare comunque il punto di vista del Kirano, non solo per sfidarlo a cercare le giuste parole, ma essenzialmente per schiarirsi ulteriormente le idee. Ha fallito di fronte ad Akendo, due dei suo sottoposti non si sono dimostrati all'altezza da vincere un torneo: forse singolarmente hanno dimostrato di essere forti, ma allo stesso tempo hanno dimostrato che l'akatsuki è controllabile almeno per quanto riguarda due elementi, Katsumi non ha addirittura partecipato. <...> Riguardo ad Akane che dire? sarebbe la scelta giusta, se non fosse che lei è anche una vittima della situazione. Abbassa lo sguardo pensandoci, per poi incrociare le braccia pensierosa, gonfiando il petto mentre porta indietro con frustrazione una ciocca di capelli, stizzita dalla capacità di Raido di avere una risposta per qualsiasi cosa, una risposta che per lo più non la soddisfa la maggior parte delle volte. Lo sguardo si fa duro di ho conosciuto la tua allieva, la piccola Yakushin, ha assistito Kaori nelle mie cure...graziosa> e Otina, un grave difetto. <vedi di insegnarle qualcosa senza puntare oggetti acuminati addosso> afferma questa ancora una volta stizzita <lei è quella che è stata ferita da quella Natsumi? quella che ha quasi accecato Sakura Hyuga?> domanda questa non del tutto certa ma abbastanza arrabbiata sulla questione <andrò dai giudici a breve per parlare di questa gestione del torneo: non c'è stato nessuno scontro che non abbia avuto una situazione di pericolo di vita o azioni che hanno mirato a danneggiare gravemente qualcuno in modo incurabile, un tentativo di accecamento di un occhio lo vedo male> afferma rivelando le sue intenzioni al riguardo, sospirando pesantemente. <con Kaori?> solleva le spalle <come dovrebbe andare? > afferma amaramente <non mi può considerare amica così su due piedi, non me lo aspetto. Ci salutiamo, ci parliamo, un po' come persone che vivono le loro vite separatamente, tutto qui, posso anche accettarlo> [ch on]

21:48 Raido:
  [Laboratorio] Si, è decisamente lui il problema quando si parla di ragazze e cose che a loro potrebbero piacere. E' riuscito a spiegarsi, in un modo contorto ma ci è riuscito e il discorso viene chiuso praticamente all'istante <Meno male> non deve procedere con i disegnini per fortuna, tutto questo risulta fin troppo appagante. Gli occhi vanno di nuovo a cercare il viso di Mekura la quale dimostra una certa incredulità, il capo scosso in segno di dissenso sulla precedente affermazione ma, non rimangerebbe nessuna delle parole spese. Entrambe sono state brave, hanno dimostrato le loro migliori qualità, le loro abilità principali facendo vedere a tutti quanti in cosa eccellono. Forse è vero, Kaori ha affinato la sua abilità del ninjutsu un po' di più, si è concentrata su quell'arte in particolar modo eppure anche Mekura ha fatto vedere quale sia il suo punto forte e con un po' di allenamento in più potrebbe anche diventare una delle più temibili di questo mondo. L'unica pecca è l'Akatsuki, non è così forte come avrebbe creduto e questo porta un pizzico di rammarico, avrebbe preferito vedere una kunoichi ancora più in gamba, così forte da dover sbaragliare chiunque ma così non è <Hai mostrato che cosa sai fare> esordisce infine in risposta a quella domanda <Hai usato una tecnica simile alla mia, scompari dalla vista dell'avversario per poi ricomparire davanti sfoderando un colpo a piena potenza. Velocità e potenza, queste sono le tue armi..uno stile molto simile al mio> anche lui sfrutta tali peculiarità usando lo Iaido che gli consente di risultare invisibile durante lo spostamento e, una volta giunto, colpire con tutta la forza che in corpo, in modo violento e senza riguardi per l'avversario <Però si, ne hai abusato perchè quel tipo di tecnica va usata una volta sola in tutto lo scontro. Essa ti serve per avere il vantaggio iniziale, non come ultimo e disperato tentativo, ricordalo bene. Quando cominci una battaglia contro qualcuno di potente, devi assicurarti che il primo colpo sia tu a sferrarlo ed è su quel colpo che devi puntare tutto> in un incontro come quello è essenziale riuscire a mettere a segno il primo colpo di tutto lo scontro perchè è principalmente da quello che si decidono le sorti del match <Una mossa del genere avrebbe potuto far finire lo scontro in pochi secondi> lo ammette, una mossa simile avrebbe mandato, probabilmente, Kaori in ospedale. Forse si sarebbe arrabbiato, forse si sarebbe fatto prendere dall'ira ma non avrebbe comunque fatto niente perchè Mekura avrebbe dimostrato che sa come condurre un match a suo favore. Il suo è una sorta di insegnamento, un qualcosa per aiutarla nel prossimo futuro, migliorare sempre di più. Il discorso cambia nuovamente e questa volta la Hyuga esordisce con una frase che mai si sarebbe aspettato da lei e la domanda sorge spontanea <Come fai a sapere che Kouki è una Yakushi? E soprattutto, come fai a sapere che è una mia allieva?> forse gliel'ha detto Kaori ma che motivo avrebbe di dirglielo? Non lo sa ma ha bisogno di indagare su questo, capire cosa ha scoperto e se ha fatto indagini su di lui. Tutto è possibile dopo il loro ultimo e spiacevole incontro a suo di lama <Chi mi segue non si è mai lamentato dei miei metodi> un modo per dirle di non dirgli cosa fare con i suoi allievi, specialmente con Kouki che è a un passo dal diventare la sua figlioccia. Annuisce alle successive parole, capisce il nervoso della special a riguardo e non può far altro che concordare con lei <Si, dovrò parlare anche io con i giudici> la mano destra va a stringersi per qualche secondo, i denti vengono digrignati sotto le labbra <La prossima volta sarò io stesso il giudici> la prossima volta sarebbe intervenuto a costo di essere squalificato lui stesso ma non è questo che importa, oramai è passato. Ciò che gli interessa è il rapporto che ha con Kaori e a quanto pare è incrinato completamente, non sono più amiche come un tempo; sono due persone separate, due ragazze che vivono vite diverse e con diversi problemi <Per quanto non ti abbia ancora perdonato, so che sei ancora importante per Kaori anche se lei fa fatica ad ammetterlo> comincia con il suo discorso, forse sbaglia, forse ha ragione, non lo sa con precisione <Nemmeno io ti ho perdonato totalmente però...> umetta le labbra, dirlo è difficile, gli costa una gran fatica <...voglio che tutto torni il più normale possibile, perciò sei invitata al matrimonio ufficialmente> alla fine lo dice e si, non lo avrebbe detto a Kaori <Lei non sa niente di questo, è una sorpresa diciamo> sperando che tutto vada bene per una volta. [Chk on]

22:29 Mekura:
  [all'interno del laboratorio] Raido cerca di spiegarsi riguardo ai suoi errori all'interno dello scontro, del suo abuso. <...> il problema è di per se che non ha avuto modo di usare altre tecniche che fossero efficaci. Mekura non ribatte, rimane ad osservarlo seriamente ripensando a quante volte è stata costretta ad usare quella tecnica per salvarsi. La questione va su Kouki e ancora una volta solleva un sopracciglio e sorride <ah> scuote il capo <ti ricordo che ero una poliziotta e che sono un mastino da guerra> le prove non le cerca, le caccia <ed inoltre si è presentata da sola con quel cognome, un discorso tira l'altro ed è uscito fuori il tuo nome> aggiunge Mekura seriamente. solleva un sopracciglio di nuovo quando sente quella affermazione e sospira <..stesso errore? non puoi pretendere di fare tutto tu, dovresti saperlo> afferma questa seriamente alzandosi in piedi dalla sedia. Poi esce fuori il discorso del matrimonio, questione che sinceramente non pensava di sentire più. Si era esclusa da quella visione, kaori le aveva chiesto di essere la damigella ma dopo quello che è successo la sua esclusione dal matrimonio era scontata ed ora il marito, le vuole fare una sorpresa dicendo che Kaori ancora la cerca e che lei è invitata? <...tu stai sbagliando a fare così> le dice senza mezzi termini <...sei suo marito, ma non puoi fargli una cosa del genere nel suo giorno, nel vostro giorno> afferma Mekura seriamente scandendo abbastanza da farsi capire <io sono una incognita, non lo sai per certo che cosa pensi lei e nessuna delle due ha bisogno di pietà e commiserazione, ne di sorprese in particolare da suo marito> sospira <accetterò se sarà lei ad invitarmi, altrimenti vi manderò il migliore regalo che posso fare e tutti i miei auguri> [ch on]

22:45 Raido:
  [Laboratorio] Se lo ricorda, deve averglielo detto qualche tempo fa ma indagare non gli fa mai male, vuole saperlo e le risposte arrivano precise come desidera. Ascolta in silenzio senza dire niente ne ribattere o interromperla <Capito ma...non ficcanasare nella mia vita privata per favore, è qualcosa che mi manda in bestia. Se vuoi sapere qualcosa, chiedimelo direttamente e lascia da parte il "mastino da guerra"> quell'affermazione non gli va a genio. Non ha niente da nascondere ma è il concetto alla base che lo innervosisce, andare a indagare sulla vita di un'altra persona violandone l'intimità, violando ciò che ha di più sacro. Oltretutto, in quell'intimità vi è pure Kaori e portarla allo scoperto proprio adesso che è felice e tranquilla, adesso che ha la possibilità di vivere la sua vita senza negarsi niente. Ora che ci pensa, deve anche pensare alla luna di miele, un posto dove andare per passare le vacanze ma dove? Non ne ha la minima idea. In questo mondo non ci sono posti che non hanno visto ma, forse, potrebbero andare in Occidente a visitare luoghi sconosciuti e mai visti prima. L'idea lo attizza particolarmente, vorrebbe davvero andarci ma prima deve parlarne con lei, decidere insieme a lei <Non posso pretenderlo ma devo farlo se voglio ottenere ciò che voglio> un discorso contorto e strano quello dell'albino ma è così. La prossima volta potrebbe davvero intervenire durante lo scontro, bloccare tutto e addirittura attaccare uno dei partecipanti se osa fare troppo. Ha visto Kouki distrutta, in fin di vita e il cuore è come sprofondato in un baratro oscuro; non vuole più vederla in quello stato, non vuole più vederla su un lettino a lottare tra la vita e la morte. Vuole troppo bene a quella ragazzina per lasciarla a una destino così crudele e quella Natsumi..prima o poi avrebbe dovuto incontrarla e metterla in guardia. Se solo avesse provato anche solo a sfiorare Kouki con un dito, non sarebbe arrivata al giorno successivo. Il discorso cambia, si sposta e si scosta su un argomento ben più delicato e difficile da sostenere ma devono farlo e deve farlo se vuole sistemare le cose tra le due ragazze. Ascolta senza fiatare in modo alcuno, lascia passare il tempo e lascia che la special jonin finisca il suo dire <Io ti ho invitata, a te la scelta se rifiutare o meno Mekura, non ti sto obbligando ma se verrai, so che lo farai per chiarire definitivamente con lei o perchè tieni ancora a lei in un certo senso> questo vuole e questo spera di ottenere dalla donna ma è tutto un'incognita fino alle nozze. [Chk on]

23:04 Mekura:
  [all'interno del laboratorio] SOlleva le spalle <io ero su un lettino dell'ospedale stordita dal dolore e dai farmaci, le informazioni mi sono saltate addosso, non ho scavato nella tua vita privata> sospira <e nel frattempo ho avuto modo anche di pensare ad una idea rivoluzionaria: tonici al sapore di cibo. Ti salvano la vita, ti riempiono il pancino> cercherebbe di creare quasi uno slogan li per li, qualcosa da poter utilizzare in futuro per descrivere in sintesi l'idea. Appena sente quella affermazione su quello che deve pretendere o meno la Hyuga sospira sconfitta iniziando a prenderlo in giro cinguettando mentre gli darebbe il lato destro tornando a lavorare andando a spostare degli oggetti all'interno del laboratorio, ma rimanendo comunque nell'aria di 5m. <sei uomo, fai discorsi da uomo, non si può pretendere molto fino a quando non te ne accorgi> Kurako ad esempio è un esempio di quello che sta dicendo la Hyuga. <e tra l'altro cosa pretenderesti? di salvare tutto e tutti? la coperta è troppo piccola per contenere al caldo il mondo e molta gente soffre a discapito delle buone intenzioni di coprire gli atri e tenerli al caldo> una allegoria a quello che sta cercando di fare Raido al momento, non è realistico se è davvero quella la sua idea, è solo utopico. Il discorso si fa ancora più delicato quando questo butta la questione dell'invito come se fosse una scelta di Mekura <no, non sta a me scegliere se venire o meno e volergli bene non significa metterla a disagio nel suo giorno di nozze perché all'improvviso mi ritrova davanti> sospira <capisco quello che stai cercando di fare...ma vale per lo stesso discorso di prima: copri Kaori e non togliergli spazio solo per farla avvicinare a me...sappiamo perfettamente che io sono al di fuori della coperta> sospira <la festa è la sua ed è sua la scelta sulla questione. Puoi provare a proporlo ma accetta che sia lei a fare la scelta se invitarmi o meno se mi vorrà l'accetterò, altrimenti come ho detto farò il migliore regalo che posso e vi lascerò in pace> si sta isolando? si, ma non cambia il fatto che sente di avere ragione: non sta a lei accettare se tutti e due non sono d'accordo...le sorprese del genere non portano a nulla di buono. [ch on]

18:29 Raido:
  [Laboratorio] Ascolta il dire di Mekura in completo silenzio, un silenzio quasi tombale per poi ritrovarsi a ridere alla di lei idea su alcuni tipi di tonici ma non per l'idea in se quanto per la parola finale "pancino" come se fosse una bambina cresciuta troppo in fretta. China il capo verso il basso sorridendo <Sai cosa ci accomuna Mekura? Siamo cresciuti troppo in fretta> nessuno dei due ha mai vissuto una vera e propria infanzia, nessuno si è mai sfogato veramente o divertito ma è sempre rimasto vittima del passato e di quello che la vita stessa ha tolto loro. <Però come tonici...non sono una cattiva idea, di sicuro saranno più gustosi di quelli che attuali> i tonici attuali hanno un saporaccio, non sanno quasi di niente e quel poco che c'è è qualcosa di schifoso come non mai. Non è una cosa da buttare completamente via, anzi, forse un pensierino lo si può fare ma non è con lui che deve parlarne, bensì con un medico abbastanza esperto da poterla capire. Ode quella sua affermazione sugli uomini e subito interviene <Mi chiedo cos'hai contro gli uomini, sei femminista per caso? Cosa ti ha mai fatto l'uomo di tanto terribile da arrivare ad odiarlo fino a questo punto?> domanda curioso e con un cenno di dissenso, non gli piace come la Hyuga parla di loro, non gli va a genio e preferirebbe un qualcosa di più imparziale <Salvare tutti? Non sono un'eroe e non sono nemmeno un folle. L'unica cosa che pretendo è il poter vivere una vita serena con la donna che amo> quello vuole e quello cerca di ottenere, ne di più, ne di meno. E' una cosa semplice, facile per certi versi e difficile per altri però vuole solo e soltanto questo, vuole lottare per avere questa possibilità con Kaori, la possibilità di una vita felice e priva di problemi, la possibilità di un'esistenza serena senza qualcuno che li minacci continuamente. Infine, Mekura si ritrova ad aver ragione, non può ribadire su quanto dice e non può nemmeno costringerla <E va bene, scusa per avertelo chiesto, va bene?> mette subito a tacere quel discorso, non lo fa andare avanti. Forse ne dovrebbe discutere prima con Kaori o forse ha fatto bene ad agire così ma ha solo cercato di fare qualcosa di buono per lei. [Chk on]

18:53 Mekura:
 Si mette a sorridere vedendo la reazione di Raido <si lo so mi è uscita in modo stupido> ridacchia al pensiero del "pancino" scuotendo il capo prima di tornare seria sulla faccenda di essere cresciuti troppo in fretta. <...> era vero? le sembra di essere così ingenua spesso e volentieri, come se non avesse imparato nulla dal suo passato. Al femminista solleva un sopracciglio <dici quella parola come se fosse qualcosa di brutto> afferma Mekura sorridendo, non l'ha presa male <io non ho nulla contro gli uomini e femminismo non è la supremazia della donna contro gli uomini, quella si chiama misoginia> afferma mettendosi di nuovo comoda sulla sedia <al massimo faccio un paio di battute sul modo in cui si comportano di solito gli uomini e il tentativo di far vedere chi ha il membro più grosso dell'altro senza arrivare ad altre alternative, questo non è femminismo, sono solo delle battute, insomma esistono si o no le battute sulle donne che non sanno guidare i carri bestiame no?> è la stessa cosa per gli uomini, ma riguardo a cosa le hanno fatto gli uomini lei sorride portando le braccia piegate sui gomiti <bhe...mio fratello controllava la mia vita e mi impediva di andare in battaglia o mi ha quasi diseredato perché mi ero innamorata di Yukio, Yukio stesso mi ha abbandonata due volte e poi ha fatto entrare in casa una donna che mi ha francamente detto che lui ama Yukio, che rispetta il matrimonio ma che non rinuncerà mai a lui...e quando una donna dice una cosa del genere l'uomo in questione sa già tutto. Tuo cugino mi torturava psicologicamente ed emotivamente, ha cercato di fare terra bruciata intorno a me solo per avere il controllo su di me, fisico e mentale alcune volte pensavo che si sarebbe spinto oltre, Azrael...bhe lui non c'è più, scomparso nel nulla...ripensandoci bene uno dei pochi che nel breve tempo si è comportato da signore con me è stato quel Mukenin che mi ha messo una corona addosso per tenermi sotto controllo e poi ha cercato di riavermi continuando a chiamarmi "la sua regina"....ah si, poi c'è quello che per insegnarmi una lezione ha cercato di tagliarmi con una spada> sospira incrociando le braccia <non sono una santa, ho anche io le mie colpe ma, questo è quello che mi hanno fatto gli uomini...tralasciando qualche frase da maiale da parte di gente random e delle minacce quando mi hanno fatto allusioni, strozzato fino a perdere i sensi e torturata con le illusioni> insomma, ce ne ha da dire su quello che le hanno fatto gli uomini. All'ultima frase di Raido mekura sospira e porta indietro i capelli con le mani <guarda...io sono sinceramente e profondamente...grata, di questo invito da parte tua, non ti sto dicendo di no per una questione che mi vergogno io a farmi vedere, ma come copia è giusto che una cosa del genere non sia una sorpresa. Una sorpresa è quando regali un pony colorato ad una bambina, è quando ti regalano un buono cena al tuo ristorante preferito valido per tutto l'anno, non è una sorpresa invitare a tradimento la persona con la quale...non sai neppure in che situazione ti trovi per parlare durante il matrimonio, può essere bello o conoscendo la mia fortuna una catastrofe senza precedenti> sospira portando le mani nei capelli <Raido, da oggi in avanti, dovrò affrontare un sacco di problemi che metteranno ulteriormente alla prova la mia persona, me li aspetto dietro l'angolo: il giudizio di Akane, i serpenti bianchi, molte cose, molte e non voglio aggiungere alla mia lista di cose orribili " ho rovinato il matrimonio di Kaori", mi segui?> [ch on]

19:10 Raido:
  [Laboratorio] Molto buffo a quanto pare <Non è stupido, è carina> sorride nel dire quella frase, sorride verso di lei per poi tornare ad ascoltarla su tutta quanta la questione de femminismo mettendosi a ridere nuovamente su ciò che viene detto, sulle battute e sul carro di bestiame <Ma è vero che le donne non lo sanno guidare> ricambia alla battuta con un'altra battuta. Il tono sembra divenire più leggero, più tranquillo di quanto non sia. Forse si stanno riappacificando sul serio anche se il discorso cambia drasticamente sulla questione degli uomini. Cosa mai le hanno fatto? La risposta giunge veloce e questo punto e non lascia spazio all'interpretazione ma da quelle parole ottiene molte conferme. Yukio è un suo vecchio amore così come Azrael Nara, tutti ninja di un certo calibro, sicuramente ha gusto nel scegliere i partiti, punta sempre in alto e mai a qualcosa in mezzo <Yukio...bello stronzo allora> non dice mai termini volgari, odia usarli eppure non riesce a trattenersi. Vede il Kokketsu come un uomo giusto, un giusto Kage ma in relazioni, a quanto pare, è qualcuno da evitare come la peste, specialmente quell'altra che si è trovato <Azrael lo conosco per sentito dire, non ho realmente idea di chi sia> e non vuole commentare su questo, non avrebbe neppure senso farlo <Secondo me, tra tutti questi, quello che ha cercato di tagliarti la gola è senza dubbio il migliore> vanità? No, cerca soltanto di mantenere il tono leggero, portarlo su un piano più tranquillo senza eccedere troppo nella serietà <Non hai avuto molta fortuna con gli uomini, mi dispiace ma non siamo tutti uguali> lui non lo è di certo, non avrebbe mai abbandonato Kaori, non l'avrebbe mai lasciata al suo destino da sola. Si continua a parlare, parlare del matrimonio, della sorpresa ma in tutto quel discorso, solo una parola attira l'attenzione del Jonin ed è il riferimento ai serpenti <Serpenti bianchi?> domanda bloccandola. Perde completo interesse per altro, vuole solo sapere di quella piccola questione adesso, sapere di cosa sta parlando <Anche tu stai cercando dei serpenti?> è sorpreso di questo, sono più simili di quanto si immagini veramente. La ricerca di animali inconsueti è cosa abbastanza diffusa a quanto pare. [Chk on]

19:20 Mekura:
 Quando questo da dello stronzo a Yukio Mekura agita la testa e le mani <no, no...lui....> scuote il capo e sospira <gli ho fatto molto male a mia volta, non è uno stronzo, tutt'altro però...> sospira <è una persona molto impegnata con tutto il mondo e alla fine la casa diventa un porto di mare, l'intimità si perde e...insomma ci siamo allontanati molto..molto e le mie impressioni, non c'eravamo chiariti al tempo, c'era solo del gran rancore sembrava che non mi volesse più accanto, alla fine sono io che l'ho lasciato e non ho resistito, ho le mie colpe anche io> insomma cerca di non fargli pensare male a Raido di quello che è successo <è un uomo giusto, ma suscettibile agli eventi, purtroppo non sono stata in grado di aiutarlo in alcun modo...e devo ammettere che quella donna alla fine gli ha dato due figli che lo hanno cambiato incredibilmente> ed in senso positivo. Quando sente vantarsi Mekura sorride, solleva un sopracciglio e scuote il capo <no..non sei il migliore> ma continua a sorridere. E mentre parlava eccolo che la blocca ai serpenti, tanto da far sgranare gli occhi al Jounin <...si, serpenti bianchi> afferma lei seriamente <si sto cercando dei particolari serpenti a Kumo, non li ho ancora trovati e devo ancora identificarli, insomma rischio di andare verso un punto morto nel luogo meno sicuro per una Hyuga> sospira <ma è una possibilità, perché ti interessa? che serpenti stai cercando?> [ch on]

19:37 Raido:
  [Laboratorio] Difende Yukio, difende il tessai e alla fine annuisce, capisce ciò che la donna ha voluto dirgli, da le motivazioni per cui lui non è realmente così, anzi, è diverso <Mh, di certo è una situazione complicata e anche la vostra storia lo è> spera di non arrivare mai a una situazione del genere con Kaori. L'ama troppo per permettere che qualcuno gliela porti via e ha già minacciato uomini che hanno tentato di strappargliela, ha già fatto qualcosa in merito ma la prudenza non è mai troppa a questo punto. Deve tenere d'occhio chiunque si avvicini a lei e agire di conseguenza. Le risate continuano, il sorriso non cessa ma la tensione si sta pian piano affievolendo tra i due, non sono più sul sentiero di guerra e quegli occhi di fuoco stanno scomparendo lasciando spazio a occhi più umani e gentili. Ode il suo racconto breve sui serpenti fino alla domanda che viene posta, una domanda lecita visto quello che gli ha chiesto <I serpenti di Orochimaru ma li ho già trovati, ora sto provando a convincerli a collaborare con me ma non è un'impresa facile> non lo è per niente, anzi, è la cosa più difficile che abbia mai fatto in tutto questo tempo, convincere animali così grandi è qualcosa di veramente incredibile. Si alza dalla sedia, va a riprendere la samehada portandosela dietro la schiena, raccoglie la katana, tutto quanto viene messo al suo posto <Mi ha fatto piacere parlare con te ma ora devo andare, Kaori mi aspetta> si volta incamminandosi verso la porta con passo lento. Cerca di aprire la maniglia della suddetta <Ci vediamo> un saluto, un cenno del capo prima di uscire dalla porta in silenzio senza emettere altra parola. [END]

I due parlano.
C'è sempre un problema quando parlano.
Fortunatamente questa volta no.