Odio e amore

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16:43 Kaitsume:
  [Centro] Le persone normali di solito non vanno in giro quando piove, di solito aspettano che smetta, ma Kaitsume no. La pioggia gli piace, gli ricorda il suo villaggio natale perciò non appena vede le prime gocce cadere, ne approfitta per fare una passeggiata. Le gocce cadono una dopo l'altra creando un ritmo piacevole alle orecchie del ragazzo; decisa la pioggia andrebbe a cadere sui suoi capelli inzuppandolo dalla testa ai piedi, la maglietta bianca, originariamemte larga, ora aderisce perfettamente al busto del ragazzo assumendo di tanto in tanto il colore della pelle essendo a contatto con essa, idem per i pantaloncini blu che cadono aderendo alla coscia del deshi mentre i piedi ormai fradici per i sandali che li lasciano scoperti continuano a muoversi uno dopo l'altro in avanti. La gente, naturalmente lo guarda in malo modo, in effetti non é solito vedere un ragazzo vestito come se fosse estate sotto la pioggia che non cerca nemmeno un riparo, ma anzi continua la sua calma e decisa camminata con un sorriso che spunta sul volto.

16:47 Miew:
  [Centro] Scendono copiose lacrime dal cielo intonando una melodia orecchiabile al contatto con i tetti e le varie superfici. Un cielo azzurro si nasconde dietro a quei nuvoloni grigi che lo coprono interamente opprimendo il sole e i suoi tentativi vani di illuminare qualcosina. Non si sente nemmeno il canto degli uccellini come nelle belle giornate. Poche persone per strada, solo qualche coraggioso cammina con bustoni della spesa e un sottile ombrellino che copre le loro teste. Una di questi è Miew, giovane ragazza elegante e sensuale che avanza imperterrita, con quel passo lento accompagnato da un movimento sinuoso di anca. Indossa una camicia bianca che aderisce perfettamente alle sue forme pronunciate e che lascia scoperte sia le spalle che il ventre. A coprire gli arti inferiori ci pensano dei pantaloni lunghi neri a vita alta che accarezzano i suoi glutei sodi. Una folta e liscia criniera bionda accarezza il suo viso chiaro arrivando a toccare le natiche. Tra i capelli, vicino all'orecchio destro un fermaglio giallo a forma di fiore blocca una ciocca di capelli, tirandoli leggermente indietro, così che possano scendere tutti sul lato sinistro. Gli occhi chiari vengono messi in risalto da un sottile strato di matita che rende il suo sguardo penetrante e sensuale. Le labbra rosate e carnose lasciano intravedere la dentatura bianca e perfetta. Ai piedi indossa degli stivali lunghi fin sotto al ginocchio di colore nero con un tacchetto. Sopra alla camicia invece un cappottino viola lucido impermeabile mentre in mano porta un ombrello variopinto che copre la sua figura quasi interamente dalla pioggia.

17:01 Kaitsume:
  [Centro] Kaitsume continua con il suo solito passo calmo ma deciso che ogni tanto finisce in una pozzanghera schizzando acqua da tutte le parti in un raggio di una decina di centimetri, quando ad un certo punto qualcosa attira la sua attenzione, anzi, qualcuno. Una ragazza per essere precisi. Il ragazzo nota immediatamente il movimento ancheggiante della bionda, un movimento un po'troppo intenso, poi il suo sguardo cadde sui vestiti, sensuali e provocanti che mettevano in risalto ogni curva della donna. <Che viziata> sussurerebbe tra se e se giudicando immediatamente la ragazza, anche se non era una cosa che era solita di lui. Decise di approfittare di questo incontro per farsi qualche risata, allora andrebbe a rallentare il suo passo e inizierebbe a fissare le pupille azzurre della ragazza con uno sguardo intenso ed un sorriso beffardo in volto, continuerebbe così fino a quando lei non l'avrebbe notato, e poi si avvicinerebbe alla traiettoria del passo della ragazza e una volta vicini le sfiorerebbe la spalla con la sua e direbbe un semplice <WHOOF> un verso chiaro che faceva riferimento alla ragazza, farebbe qualche passo avanti e si girerebbe nella sua direzione battendo le mani e gridando <Dai Fuffi, andiamo a casa che ti bagni> sorriderebbe e farebbe una breve pausa per poi continuare ridendo <Sai che non sopporto l'odore di cane bagnato>

17:30 Miew:
  [Centro] Continua a passeggiare incurante di chi la circonda. La sua più che altro è una sfilata, un modo per metter in mostra la sua raggiante bellezza e il suo corpo mozzafiato. Qualche ragazzo si volta a fissarla, fischiettando in segno di apprezzamento. Lei li fissa negli occhi mordendosi il labbro, costringendoli a soccombere e a sottostare ai suoi piedi, per poi riprendere la camminata sensuale che la caratterizza. Ma ecco che uno sguardo si fa insistente e lei ne avverte la presenza. Ma non è affatto infastidita, è abituata ad essere ammirata e ad avere gli occhi tutti puntati su di lei. Il motivo è semplice, non fa che accrescere la sua autostima. Lo osserva, un ragazzo dai capelli neri il quale accenna un sorriso sul suo volto, come se stesse tramando qualcosa. Lei si ferma di scatto, mantenendo una postura naturale, con l'ombrellino che sfiora la sua spalla destra con l'asta metallica e la restante parte che copre la sua testa. Lui si avvicina, sfiorandole la spalla. Lei farebbe altrettanto, ma con il doppio della forza. E' infastidita e non poco, non ama essere toccata da qualcuno se non è lei a dare il suo consenso. Inoltre il verso del cane le fa accennare un sorriso maligno sul suo volto, come se volesse vendetta. Per non parlare degli applausi insensati e delle urla da troglodita di costui. Sta esagerando un po' troppo per i suoi gusti e per questo motivo si volterebbe di nuovo verso quella figura mentre la mano sinistra si sfiora i capelli e si avvicinerebbe al ragazzo con il solito passo sensuale e sicuro, come la preda fa con la sua vittima. Gli occhi acquamarina si socchiuderebbero leggermente lasciando intravedere una parte delle palpebre rosate mentre le labbra verrebbero inumidite dalla morbida lingua che farebbe uscir fuori per catturare la sua attenzione. Al che, senza proferir parola avvicinerebbe il suo viso a quello del ragazzo e comincerebbe a leccare la parte sinistra del suo viso, dandogli anche un piccolo assaggio di un bacio per lasciarlo senza fiato per qualche secondo, ma che lo lascerebbe anche voglioso di averne un altro. Poi si allontanerebbe, si volterebbe di spalle e riprenderebbe a passeggiare.

17:49 Kaitsume:
  [Centro] Si sarebbe aspettato di tutto, una ombrellata in faccia, un calcio in mezzo alle gambe, ma non di certo quello, non si sarebbe mai apsettato quella razza di bacio che leggermente farebbe smuovere lo stomaco, insomma un bacio è sempre gradito anche quando a darlo è una ragazza dai facili costumi. Mentre la ragazza gli lecca la guancia riderebbe cercando di parlare <Dai! BASTA AHAHAHAHAHAH!! Sai che non mi piacce quando mi lecchi il viso> non riusce a trattenersi dal ridere e quando la ragazza si allontana, lui le andrebbe incontro e afferrerebbe con una il coletto della camicia bianca e con l'altra abbasserebbe l'ombrello per far bagnare la ragazza <Su, seriamente, andiamo, rischi di amalarti> ora cerecerebbe si tirarla, ma non troppo forte, insomma sta pur sempre scherzando! <Dai che ti preparo la pappa, quella in lattina che puzza tanto della quale vai ghiotta> direbbe ridendo di gusto. Forse stava esagerando, ma non gli importava molto si sarebbe lo stesso fermato al momento opportuno per non farsela troppo nemica, non si sa mai che possa nascondere un potenziale ninja assassino sotto quei vestiti così provocanti.

18:11 Miew:
  [Centro] A dire il vero sentirebbe con estrema facilità il ragazzo arrivare alle sue spalle, dato che i suoi passi rumorosi al contatto con la pioggia lo renderebbero davvero poco furtivo. Si sentirebbe afferrata all'altezza del collo e proprio per questo motivo non esisterebbe a rispondere alla provocazione del giovanotto. Irrigidirebbe il braccio sinistro, creando un angolo di 90 gradi tra braccio e avambraccio. Lo solleverebbe perpendicolare al pavimento, così poi da spingerlo con forza indietro e colpire con una gomitata il corvino all'altezza del petto. Sentirebbe anche un peso sull'asta dell'ombrello, come se volesse farla bagnare e quindi tenterebbe di irrigidire il bicipite del braccio destro così da tenere la presa salda e da opporsi al tentativo dell'altro, cercando di bagnarsi il meno possibile. <Senti carino ora mi sono stufata> replicherebbe alle sue offese, voltandosi verso di lui e lanciandogli occhiatacce di sfida, mentre la lingua frusta le labbra conferendo alla ragazza un'espressione affascinante e al tempo stesso tenebrosa. <Potresti iniziare baciandomi i piedi e servendomi la colazione a letto. Sai ho una ciotola per te, potresti pranzare nell'angolino della mia sala da pranzo, magari mentre sei legato al guinzaglio> direbbe in risposta a quelle patetiche parole del ragazzo, prive di significato, mentre la mano sinistra ora verrebbe portata in avanti lasciando spazio ad un gestaccio.

18:29 Kaitsume:
  [Centro] Si stava divertendo un modo, soprattutto per la reazione scazzata della ragazza, cercherebbe di trattenere le risate per non essere troppo offensivo, come se le offese e i chiari riferimento all'essere un cane non fossero nulla in confronto. Inizialmente alla prima frase il ragazzo si sente leggermente in colpa la quale svanisce non appena sentita la seconda li andrebbe a sorridere facendosi scappare una leggera risata <Su dai, fai la brava cagnetta> direbbe allungando la mano sinistra che ha lasciato l'impermeabile e ora si sposerebbe sulla sua testa e la colpirebbe leggermente come si fa con il proprio cane per renderli felici <Basta abbaiare che infastidisci i passanti; se continui così sarò costretto a metterti una museruola cara>direbbe sorridendo e abbassando la mano sinistra che si trovava sulla testa andrebbe a prendere le sue labbra tra pollice ed indice tanto per farla innervosire ancora. Ora è sicuro che o gli avrebbe mollato una sberla ultrasonica, o un calcio dalla vita in su, perciò tiene alta la guardia pronto ad allontanarsi in caso di attacco diretto dalla parte della donna ormai evidentemente scazzata per i vari insulti, probabilmente sta esagerando ora, ma è più forte di lui, non riesce a trattenersi dallo sfottere la ragazza.

18:51 Miew:
  [Centro] Nulla da fare il ragazzo continua a infastidirla a furia dei suoi gesti e delle sue risate beffarde. In più quel tono di voce è inopportuno, vorrebbe zittirlo, tappargli quella boccaccia una volta per tutte. Le sopracciglia si inarcano verso il basso, la bocca viene serrata, gli occhi puntano fissi in quelli del corvino. La fronte si corruga e le narici si dilatano. La mano dell'altro sfiora i suoi capelli curati e morbidi scompigliandoli in parte. Non ne può più, davvero. Le parole sono davvero offensive. <Tu stai rischiando davvero carino, non hai idea di chi io sia. Tornatene dalla mammina prima che ti faccia piangere> lo minaccerebbe portando la mano sinistra ad accarezzare il suo viso e a sfiorare le labbra carnose, lasciando che l'indice le dischiuda così che il polpastrello venga inumidito dalla saliva. Al che avvicinerebbe nuovamente il viso al ragazzo, sfiorandolo con la mano sinistra, per poi graffiarlo quando questa va dall'alto verso il basso. Poi raggiungerebbe l'orecchio sinistro con la bocca, sussurrando <ti piace vero?> e mordendo il lobo dello stesso, per poi caricare una sberla con la mano sinistra che una volta allontanatasi dal viso del giovane e fendendo l'aria, arriverebbe al contatto con la pelle graffiata per procurargli un po' di dolore e un arrossamento. <E ora sparisci> aggiungerebbe urlando con tutto il fiato che ha in gola.

19:11 Kaitsume:
  [Centro] Naturalmente questa scena l'ha divertito un mondo, anche se sta volta é stato lui la vittima. Cercherebbe di non scoppiare a ridere e non appena la ragazza andrebbe a colpirlo, lui accompagnerebbe il movimento riducendo così l'impatto tra la mano della ragazza ed il proprio volto, ma lo schiaffo andrebbe comunque a segno provocandogli un lieve dolore. Beh, forse la ragazza ha ragione, forse ha esagerato nonostante la ragazza sia apparentemente viziata. Poco dopo lo schiaffo, ripensa a tutta la situazione restando in silenzio e si accorge di quello che ha fatto. Insomma ha infranto i suoi ideali, lui che tanto desidera la pace, sta creando un conflitto tra se e la ragazza appena conosciuta. Ma ormai il danno è fatto, resta solo da provare a rimediare agli errori commessi. Il suo sorriso beffardo andrebbe a mutare in uno più compassionevole e dolce nei confornti della ragazza e ora resterebbe li a guardarla negli occhi sorridendo, dall'alto verso il basso dato la differenza d'altezza <Aspetta qui> si allontanerebbe un attimo superandola e dandole le spalle. Continuerebbe a camminare per una decina di metri per poi svoltare in un angolo sperando che la ragazza non se ne vada e che abbia giusto un po'di pazienza per attenderlo li un attimo.

19:21 Miew:
  [Centro] Lo schiaffo va a segno, nonostante l'altro cerchi di ridurre la distanza tra il palmo della mano e il suo viso, così da sentire meno dolore. Un leggero arrossamento si fa strada sulla sua gote. Se l'è meritato tutto, ha fatto lo stupido e queste sono le conseguenze. In realtà Miew sarebbe capace di fare molto peggio, ma non le sembra il caso, preferisce non svelare tutte le sue carte subito. Un sorriso malizioso si disegna ora sul suo volto, come a voler far capire all'altro che è lei la vincitrice. Ma ecco che ora non c'è più gusto, il sorriso del ragazzo si tramuta in uno più dolce, forse ha capito di aver fatto troppo il biricchino e di aver esagerato e vuole chiederle scusa. Si sente osservata e per la prima volta sente un po' di imbarazzo, perchè non si aspettava un cambiamento del genere e così improvviso. Ascolta la sua voce e quel suo desiderio misto ad ordine di volerla ferma lì immobile ad aspettarlo. E' un po' stufa a dire il vero, ma un po' curiosa. Lo vedrebbe allontanarsi, mentre lei rimarrebbe in piedi, con l'ombrello sulla sua testa e la mano sinistra appoggiata sul fianco del medesimo lato. <Muoviti> direbbe con voce scocciata.

19:35 Kaitsume:
  [Centro] Il ragazzo dopo aver svoltato l'angolo, entrebbe da un fioraio, un negozietto piccolo, che però all'interno ha un sacco di fiori che addobbano ogni angolo della stanza. Al suo ingresso una campanella suonerebbe che avviserebbe la commessa del suo ingresso, allora andrebbe immediatamente a raccogliere una rosa scarlatta, uno dei colori più comuni, che in realtà ha qualcosa di speciale, di diverso dalle altre cromature. Preso in mano il fiore lo indicherebbe verso l'anziana commessa per chiedere quanto verrebbe, ma la donna sorride caldamente e con un gesto di mano andrebbe a congedarlo. <Grazie mille> uscirebbe dalla bocca del ragazza il quale viene accompagnato dal tintinnio della campanella posta all'ingresso. Una volta fuori, con passo rapido andrebbe ad imbucarsi in una stretta via la quale porterebbe il ragazzo alle spalle della donna che aveva infastidito prima. Una volta arrivato silenziosamente andrebbe a piazzarsi alle sue spalle per poi toccarne una delicatamente. Nel momento in cui essa si gira, andrebbe a porgere la rosa esattamente sulle labbra così da trovarsela dritta sulla bocca la quale viene accarezzata delicatamente dai petali del fiore. Infine andrebbe ad incrinare la schiena verso di lei per portare la sua bocca vicino all'orecchio della ragazza per dire una semplice parola che cerci di rimediare ai suoi errori <Scusa> un unico e soave suono uscirebbe dalla sua bocca diretto alla ragazza, e dopo aver terminato il mini-discorso per farsi perdonare avvicinerebbe le labbra alla guancia della giovane per darle un semplice bacio. Fatto ciò, con un sorriso le lascerebbe in mano la rosa e si girerebbe andandosene verso casa [END]

19:51 Miew:
  [Centro] E' impaziente, il ragazzo è svanito dalla sua vista e lei è ferma lì, sotto la pioggia ad aspettare qualcuno che forse non arriverà mai. Sbuffa, mentre sbatte il piede destro con violenza per terra, sollevando qualche goccia, come fosse un tic nervoso. <Ma dove è finito maledizione> direbbe tra se e se con tono stizzito. Il viso è colorato di un'espressione non proprio felice, potrebbe addirittura sbranarlo per questa attesa, tra l'altro ingiustificata. Avrebbe dovuto procedere per la sua strada alla ricerca di qualche ragazzo carino da poter conquistare e invece no si ritrova qui con un tipaccio antipatico che le ha rovinato i capelli che ama tanto. Per pettinarli così e sistemarli ci è stata un paio di ore. Tanta fatica per nulla. Sentirebbe dei passi provenire alle sue spalle, cercherebbe di voltarsi, ma non farebbe in tempo. La sua spalla verrebbe sfiorata da una mano e voltandosi si ritroverebbe la bocca al contatto con i petali di una rosa bellissima e profumata. Dietro alla rosa naturalmente quel tipo del quale non conosce nemmeno il suo nome. E' sorpresa, non se lo aspettava per niente. Prima l'ha trattata malissimo e ora la tratta come una principessa? Cose da pazzi. Lo vede portarsi in avanti verso il suo viso e arrossisce. Solitamente è lei che bacia, ma lo fa solo per un motivo, far cadere gli uomini ai suoi piedi. Non è abituata ad essere baciata da qualcuno. Per fortuna però il corvino avvicina le sue labbra all'orecchio per sussurrarle qualcosa. Le chiede scusa, vorrebbe prenderlo a schiaffi, ma qualcosa la blocca. Resta lì ferma, immobile e lo lascia fare. Sì, lascerebbe all'altro la possibilità di accarezzare con la sua bocca le morbide gote della bionda, per assaporarne il sapore. <Tu sei fuori> direbbe con voce imbarazzata, per poi afferrare la rosa nella sua mano libera facendo attenzione a non pungersi con qualche spina e lo vedrebbe andare via. Al che farebbe lo stesso, si volterebbe e ripensando a quella scena si avvierebbe con passo rapido verso casa. [End]

Miew e Kaitsume si incontrano per caso e il ragazzo inizia ad infastidirla. I due si offendono pesantemente, ma alla fine Kaitsume trova un modo per farsi perdonare.