Due teste calde

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20:15 Shunji:
  [Piazza] La temperatura non è così bassa da rendere l'aria fredda e pungente. Al contrario, sembra quasi che la pioggia del giorno precedente abbia lasciato spazio ad un'aria più mite. Nonostante ciò, il cielo di Konoha resta nuvoloso e una pallida luna spunta ogni tanto attraverso la nube grigia. Shunji sbuffa, brbottando ad alta voce. Sta attraversando la piazza del villaggio portandosi dietro un'infinità di buste della spesa. L'hanno mandato a far compere! Il volto truce scruta ostile tutto ciò che lo circonda. Indossa un paio di jeans scuri con sopra una semplice maglietta rossa a maniche corte. <Ma certo, tanto non ho niente da fare io!> Si lamenta ad alta voce, continuando la sua camminata al limite della lentezza umana. Trasporta qualcosa come tre buste a braccio e, seppur non lo dia a vedere, gli pesano. Attraversa panchine e viuzze borbottando ad alta voce, finché una busta gli scivola via, facendolo quasi inciampare. <E che cavolo!> Esclama allora ad alta voce, chinandosi goffamente per raccattare tutto. Non è la sua serata, decisamente.

20:35 Namika:
  [Piazza] Quest’oggi l’Inuzuka è nuovamente fuori casa e, come la sera precedente, si sta dirigendo verso il solito chioschetto in modo da poter prendere una bella ciotola di ramen caldo. Al chioschetto l’aspetta suo padre Akio con cui dovrebbe mangiare insieme e scambiare qualche chiacchiera tra padre e figlia prima di tornare a casa, dopo una giornata in cui lui è stato del tutto assente a causa di impegni vari a cui lei non era la benvenuta.. La differenza dalla sera precedente è che il cielo, rispetto al giorno prima, è sereno e su di esso non albergano nuvole che minacciano di mandarla a casa bagnata e con i vestiti fradici. Le gambe magre si muovono tranquille per la piazza posta al centro del villaggio, mettendo un piede davanti all’altro con una falcata che rientra nella media. Le gambe sono coperte da un paio di pantaloni neri aderenti che le arrivano appena sopra la caviglia, lasciando quest’ultima libera, mentre ai piedi ci sono un paio di sneakers rosse. Il tronco del corpo è invece coperto da una maglietta a maniche corte bianca con al centro lo stemma del villaggio della foglia in rosso mentre, sopra di essa, porta una felpa nera aperta sul davanti e con il cappuccio ordinatamente appoggiato sulle spalle che dovrebbe darle il giusto riparo dalle temperature che albergano nel villaggio. I capelli rosei sono tenuti corti e le arrivano appena sotto le orecchie coprendole, capelli che si presentano leggermente scalati e anche un pochettino scompigliati. Il fisico è asciutto e tipico di una ragazzina di quindici anni come lei, un fisico asciutto e ancora debole per quanto riguarda le curve femminile che a poco a poco si stanno sviluppando. L’espressione sul volto è serena, mentre gli occhietti verdi sono puntati verso l’alto ad osservare il cielo notturno e in particolare il satellite particolarmente visibile. Proprio per questo non bada a dove va, non ci fa caso e, a causa di questa sua distrazione, non riesce ad intercettare la figura di Shunji, piegata a prendere la busta a qualche passo da lei e se lui non la individua e si sposta in tempo, molto probabilmente la ragazza gli andrà addosso.

20:43 Shunji:
  [Piazza] Borbotta tra se e se il ragazzo, chinato per raccogliere la busta che gli è sfuggita di mano. Piega poco le giunture, flette le ginocchia e china il busto in avanti, mentre con la destra si china per raccogliere la busta di plastica bianca. Purtroppo per lui, è la mancina a giocargli un brutto scherzo. La busta che tiene con la punta dell'indice cade anch'essa ma il contenuto finisce tragicamente in terra. <AARGH!> La protesta vocale del ragazzo è accompagnata dal volto frustrato e dalla veemenza con cui s'appresta a recuperare il tutto. Borbotta ad alta voce, infischiandosene di chi potrebbe starlo a sentire. E' una testa calda e al massimo potrebbe sfogare la rabbia su terzi, nel peggiore dei casi. Non ne ha comunque l'intenzione al momento. Troppo intento nel raccogliere le buste.. e non accorgersi di qualcuno che, allo stesso modo, non si è accorto di lui. Sentirebbe improvvisamente un peso che spinge contro di lui ma, non in grado di buttarlo giù del tutto, lo destabilizza solamente. Purtroppo le buste completano il lavoro, facendo cadere Shunji a terra. Ma non è ancora finita! Perché chiunque gli sia andato addosso, è caduto assieme a lui, con tutta probabilità! <DIAVOLO! MA NON GUARDI DOVE VAI?!> Urla indispettito lui, tentando di alzarsi su nonostante le cinque o sei buste gli impediscano di alzarsi correttamente. <Idiota! Aspetta che mi rialzo!> Una vera furia! E tenterebbe di alzarsi, sempre che gli sia possibile riuscirci!

21:13 Namika:
  [Piazza] Gli occhioni verdi e svegli sono continuamente puntati verso il cielo scuro nel quale la luce della Luna risalta particolarmente. Le braccia sono invece alzate e le mani sono portate sulla nuca, dandole tutta l’aria di chi, in giro, c’è finita proprio per caso. È completamente immersa nei suoi pensieri che un po’ sono diretti verso l’imminente cena e, il resto verso l’accademia ninja e le prossime lezioni. È proprio di questo che vuole parlare a suo padre oggi e sicuramente vuole chiedergli maggiori informazioni sulla tecnica della sostituzione della quale Satoru le ha parlato in precedenza. Si è informata certo, ma ha bisogno ancora di alcune spieg.. SLAAM. I suoi pensieri vengono completamente interrotti dal contatto della sua gamba destra con Shunji. Non si accorge nemmeno di quello che sta accadendo che si ritrova in pochi secondi completamente distesa sopra il Deshi. Gli occhietti viaggiano di qua e di là e l’espressione che assume il suo volto è confusa e forse anche un pochettino destabilizzata. Così come lo sguardo anche il collo ruota leggermente a destra e a sinistra per poi abbassarsi e puntarsi sulla figura del ragazzo. <Uh?> Non ha ancora compreso cos’è successo che le urla dell’allievo le fanno corrucciare la fronte e la portano a sbilanciarsi con il busto all’indietro in modo da riuscire a mettere il peso sulle punte dei piedi che, a loro volta, danno una piccola spinta insieme alle braccia per permettere a Namika di alzarsi e tornare in posizione eretta. Fa qualche passi all’indietro, allontanandosi di circa un paio di metri e, nel frattempo, le mani vanno automaticamente a posarsi sulla pancia e sfregano velocemente contro i vestiti cercando di togliere qualche forma di sporco che si è attaccato durante la caduta per poi schioccare velocemente la lingua sul palato e portare, finalmente, l’attenzione sul giovane a cui è andata addosso. Alle sue parole non può che arricciare il naso in un piccolo segno di fastidio per poi alzare il braccio destra e posizionare la rispettiva mano in un semplice segno di “alt”. <Ei bello, calmati.> Dice con un tono leggermente infastidito per poi scrollare le spalle e rilassare, dunque, i muscoli della schiena in precedenza contratti a causa del veloce movimento di caduta. <Non mi sembra proprio il caso di farne una questione di stato.> Le parole sono veloci e schiette, anche se l’espressione che ha dipinta sul volto è leggermente tesa. Lascia poi andare un piccolo sospiro e uscirsene con un semplice: <E l’idiota qui non sono mica io.> Sibila velocemente, andando ad incrociare le braccia al petto e distogliere lo sguardo. Aah, che caratterino.

21:32 Shunji:
  [Piazza] Peggio di un ragazzo che ti finisce sopra, calpestandoti, è che lo faccia una ragazza. Almeno per Shunji. Non poteva finire in situazione peggiore. Borbotta ad alta voce sentendo il peso leggero sopra di lui; e ancorato dalle buste, ci mette un po' per rialzarsi su e lasciare tutte le buste in terra, puntando invece gli occhi dorati contro la figura sconosciuta. E' una ragazza dai capelli rosa e dagli occhi chiari, che invece di scusarsi come dovrebbe sembra mettere distanza tra i due. Per lei, è lui che ne sta facendo un dramma. <Questione di che?!> Esclama lui, incredulo e altrettanto offeso, fissando la ragazza a pochi metri da lui. Il suo volto è ostile, purtroppo non è un gentiluomo, tutto il contrario. Non si pulisce i vestiti ma continua a guardare l'altra che non vuole proprio saperne di scusarsi. <Guarda che sei TU che mi sei venuta addosso! Non mi calmo proprio per niente!> Continua a borbottare, arrossendo quando l'altra incrocia le braccia e distoglie lo sguardo. Sta facendo riferimento alle buste cadute? Il denshi arrossisce a quelle parole, stringendo i denti e distogliendo anch'egli lo sguardo. La destra si porterebbe al volto, passando con un gesto secco sotto il naso. <Beh.. è comunque colpa tua! Guarda dove vai la prossima volta!> Farebbe per girarsi, raccogliere le sue cose e andarsene, ma la scarpa bianca, quella destra, pesta improvvisamente qualcosa che fa un gran brutto rumore. Il ragazzo si irrigidisce. Ha rotto le uova. Paonazzo per la figuraccia, si volta nuovamente la ragazza. <Ecco! Sei contenta adesso?! Un'ora di fila sprecata!> Povero lui.

21:59 Namika:
  [Piazza] Ormai si è alzata ed è riuscita anche a dare un’occhiata a tutte quelle buste completamente sparpagliate per terra più o meno attorno al luogo dello scontro. Al momento però non ci fa più tanto caso, è impegnata ad alzare il mento e incrociare le braccia al petto; non guarda il Deshi nemmeno in faccia, figuriamoci se le balena in testa l’idea di chiedergli scusa. Solamente quando Shunji si alza da terra il collo ruota leggermente andando, dunque, a posare gli occhietti verdi e leggermente infastiditi su di lui. La fronte rimane corrucciata mentre il ragazzo borbotta contro di lei e in tutta risposta da parte della quindicenne non può che uscire un piccolo sbuffo dalle narici per poi scuotere velocemente la testolina facendo ondeggiare con lei anche i capelli rosei. <Carino guarda che le cose si fanno in due, non pensare di essere innocente.> Va a dire con un tono apparentemente calmo, tenendo sempre quel distacco e quel tono di leggera irritazione nella voce, guardandolo con uno sguardo quasi accusatorio. Gli occhioni nel frattempo continuano a seguire ogni suo movimento e si, nota anche quel leggero rossore sulle sue guance e un sorrisetto divertito le si stampa in faccia, ma non commenta, non ancora. Va piuttosto a concentrarsi sulle azioni del ragazzo e, successivamente, sulle buste che sta andando a raccogliere. Lo sguardo balena un po’ di qua e un po’ di là, come se in fin dei conti volesse aiutarlo a prendere tutte quelle borse cadute a terra e, il buonsenso della Inuzuka le sta anche consigliando di farlo, ma c’è qualcosa che la frena e che, fino a quando non sentirà della scuse, molto probabilmente non riuscirà a sbloccare. Almeno fino a quando alle sue orecchie non arriva quel rumore di rottura che le fa alzare il sopracciglio destro quasi sorpresa e la fa voltare verso la figura del Deshi. Alle sue parole non può che arricciare la radice del naso e uscirsene con un: <Hai fatto una bella frittatona!> Il tono è divertito, vuole prenderlo un po’ in giro, ma no, non con cattiveria, non è da lei. Un occhiolino viene strizzato in direzione del ragazzo, mentre un mezzo sorriso le si forma sul volto e subito dopo qualche passo lento viene mosso in direzione di Shunji. <Tutte te le combini.> Commenta per poi, una volta piazzata da parte a lui, piegare le gambe ed accovacciarsi sulle ginocchia tenendo il peso sulle punte dei piedi in modo da bilanciare quello del busto. <Guarda cosa mi tocca fare.> Mormora fintamente scocciata. Alla fine ha deciso di aiutare il ragazzo e, dunque, tenterebbe di raccogliere alcune buste dell’allievo.

22:09 Shunji:
  [Piazza] Non ha la minima intenzione di ammettere che forse tutti i torti, la ragazza non li ha. Una disattenzione è una disattenzione, ma anche lui se ne è stato chinato senza farsi vedere. Proprio come fa lei, anche Shunji storce il naso e la ignora, finché non arrossisce di nuovo per la figuraccia. Insomma, si è schiacciato le uova da solo. Con un gesto stizzito flette le ginocchia, accovacciandosi a terra per controllare il macello. Gli occhi ambrati sorvolano la zona incriminata, afferrando la busta ed alzandola con sguardo schifato. L'albume e il tuorlo gocciolano dalla busta. <Bleah> Mormora lui, stizzito. Alla battuta dell'altra volta lo sguardo repentinamente, puntando gli occhi sulla di lei figura. <Guarda che non fa ridere!> Rimbecca seccato, riconcentrandosi sul macello che ha combinato da solo. Ignora persino la strizzata d'occhio altrui, digrignando leggermente i denti. La voce femminile della rosa lo richiama e il denshi si stringe leggermente nelle spalle, sulla difensiva, vedendo l'altra avvicinarsi. Brontola a bassa voce e le lancia un'occhiataccia mentre si china per aiutarlo. E non riesce neanche a rendersi conto del tono della ragazza, solo fintamente seccato. <E' il minimo che tu possa fare, parola mia!> Rimbecca permaloso, sbuffando leggermente dal naso. Le mani vanno a rimettere al loro posto i pezzi di quel puzzle rovinato, travasando ciò che c'era nella busta sporca e inutilizzabile. <Voi ragazze siete impossibili,> esclama Shunji ad un certo punto, afferrando saldamente parte delle buste a terra. <riuscite a far danno e far passare gli altri dalla parte del torto. Mah!> Si alza in piedi e la fissa. Gli occhi ambrati scruterebbero la ragazza mentre un broncio infantile si paleserebbe sul suo volto. Osserverebbe allora le buste che sono state raccolte dall'altra e distoglierebbe lo sguardo. Passa le buste nella destra alla mano sinistra, porgendole poi la prima, adesso libera. <Dà qua, sono pesanti> Direbbe senza guaradrla, con la stessa aria da sbruffone, arrossendo leggermente per il disagio.

22:32 Namika:
  [Piazza] È accovacciata sulle ginocchia e i palmi delle mani sono appoggiate a terra sostenendo il peso della ragazza e permettendole di stare in equilibrio in quella posizione. Lo sguardo vaga per circa una terzina di metri andando a far entrare nel campo visivo un po’ tutto quello che deve raccogliere. Solo la voce del ragazzo la riporta con l’attenzione su di lui e, una volta con gli occhietti verdi puntati sul Deshi non può che andare ad alzare il sopracciglio destro alle sue parole corrucciando anche leggermente la fronte. <Tsk. Ti conviene smetterla pivello o rischio di cambiare idea e lasciarti qua tutto solo.> Va a dire con un mezzo sorrisetto parecchio irritante dipinto sul volto, per poi scrollare le spalle e, dopo una piccola spinta di gambe, ritrovarsi in piedi con le mani appoggiate sui fianchi. <Diamoci una mossa, prima si finisce meglio è.> Mugugna velocemente andando a muovere un piccolo passo verso destra e chinandosi, afferrando con la mano sinistra una delle tante buste sparse per terra. <Nah, non siamo noi impossibili.> Inizia a dire, arrestandosi un attimo dopo e muovere qualche passo per poi afferrare un’altra busta da tenere insieme a quella che ha preso in precedenza, nella mano sinistra. <Siete voi ragazzi che siete troppo poco furbi.> Continua a prenderlo in giro, dopotutto lei si diverte anche così. Una volta ritornata in posizione eretta non può che tornare a guardarsi intorno e lasciare andare un piccolo sospiro scocciato alla vista di tutte quelle buste a terra. <Ma quante sono?> Sussurra in un piccolo lamento per poi afferrarne un’altra e portarla sempre nella mano sinistra. <Smettila di fare il gradasso, riesco a tenere in mano qualche busta eh.> Va a dire, questa volta con un’espressione e un tono quasi serio, come se volesse fargli capire che ha veramente intenzione di aiutarlo e di rimediare al casino che ha combinato. Ma quel volto serio si tramuta poco dopo in un sorrisetto irritante e si, riprende a prenderlo in giro perché più di tanto non ci riesce a stare seria in situazioni come queste. <Quell’uovo qualcuno dovrà pulirlo eh.> E nel mentre va ad indicare con l’indice della mano destra l’albume e il tuorlo dell’uovo schiacciato che sono sgocciolati a terra.

22:45 Shunji:
  [Piazza] Al dire dell'altra, Shunji non può che sbuffare, alzare gli occhi al cielo e ignorarla tra qualche borbottio generale. Sa fin troppo bene quanto sia inutile discutere con le ragazze, tanto vogliono sempre avere ragione. Quando porge la mano libera all'altra, ne osserva l'espressione poco più seria e un ghigno sprezzante gli compare sul volto. Più che infastidito, adesso, sembra quasi guardare con sarcasmo la determinazione dell'altra, mostrando fiero la mano sinistra che porta ben tre buste. <Tsk, ma se sei diventata tutta rossa per lo sforzo> Rimbecca con un sorrisetto, scuotendo la testa. <Immagino tu sia una specie di donna-uomo per riuscire a portare tutta quella roba, no?> Continuerebbe a stuzzicare l'altra che, invero, fa lo stesso con lui. Il ragazzo sbuffa, lanciando un'occhiata a terra. Le uova spiaccicate sono ancora lì ma lui non vuole saperne. <Mpf! Chissenefrega!> Direbbe semplicemente, sistemandosi la chioma argentata con la mano libera. <Non la raccolgo neanche morto quella roba, sta bene lì> Fa spallucce, fissando poi l'altra. Tituberebbe per qualche momento, per poi sbuffare, contrariato da qualcosa che solo lui sa. <Senti un po', cosa, non ci credo che ce la fai con quella roba> Dice semplicemente, guardandola sospettoso. <Se proprio vuoi aiutarmi portane una. Portare pesi è roba da uomini> Marca l'ultima parola con orgoglio, sorridendo appena. Questa volta, non le porgerebbe la mano ma farebbe per avvicinarsi di un passo, portandola direttamente alle buste tenute dalla ragazza dai capelli chiari. <Poi se ti fai male è capace che te la prendi con me> Borbotterebbe lui, tentando di prendersi almeno le due buste, per non farle pesare troppo a lei.

23:05 Namika:
  [Piazza] Ha già tre buste in mano e stanno iniziando anche a pesarle parecchio ed è proprio per questo che l’ultima di quelle che ha raccolto va a trasferirla velocemente nella mano destra in modo da bilanciare il peso tra le due parti del corpo e non affaticare solamente la spalla sinistra. I muscoli della schiena vengono tesi e così anche quelli delle braccia cercando di contrastare il peso di quello che porta in mano. Gli occhietti verdi nel frattempo vanno a posarsi su Shunji alle sue prime parole e non può che scuotere velocemente la testa facendo ondeggiare con lei anche i capelli rosei. <Sicuramente sono più uomo di te.> Mugugna andando a fare una linguaccia in direzione del Deshi e scrollando le spalle prima di piegare il busto in avanti ed andare così ad allungare il braccio sinistro fino a quando il fondo delle due buste non tocca il terreno. Lascia andare un piccolo sospiro sollevato per l’assenza di quel peso per poi mollare la presa dalla borsa più pesante tra le due che tiene nella mancina ed alzarsi nuovamente in posizione eretta lasciandola per terra. Nel frattempo una piccola occhiata viene lanciato all’uovo schiacciato alle parole del ragazzo. <Che femminuccia.> Borbotta mentre gli angoli della bocca si allargano andando a formare un mezzo sorriso divertito. Ma non si sofferma sull’argomento più di tanto, preferisce andare a spostare la sua attenzione sulle buste e sul peso che grava sulle sue braccia, spalle e schiena. <Appunto, non è roba per te quindi.> Altra frecciatina in direzione di Shunji e mentre parla gli schiocca anche una piccola occhiata tornando poi con lo sguardo sulle sue buste e su quella che poco prima ha appoggiato a terra. <Ne porto due, ce la faccio.> Certo, come no, ma proprio non vuole arrendersi. <Questa, visto che insisti tanto, te la lascio.> Sussurra andando ad arricciare leggermente la radice del naso in segno di piccolo disagio per poi lasciare andare un piccolo sospiro ed allargare un sorriso bonario in direzione dell’allievo dell’accademia. <Ma figurati, non sono mica come qualcuno di mia conoscenza.> E, ovviamente, è a Shunji che si sta riferendo.

23:13 Shunji:
  [Piazza] <Femminuccia tu!> Rimbecca con un borbottio improvviso il ragazzo, ignorando poi la ragazza. Ha capito con chi ha a che fare e per questo prende semplicemente la busta, l'unica che l'altra gli lascia, portandola alla mano destra. <Di un po', ci voleva tanto?> Direbbe lui conun ghigno seccato, caricandosi poi la busta dietro la spalla. Reclinerabbe infatti il braccio in mano che la busta venga sostenuta dalla spalla destra. Sbuffa alla battutina dell'altra, scuotendo la testa e guardandosi attorno, indeciso sul da farsi. Attende giusto un attimo prima di sbuffare sonoramente, andando a fissare l'altra. <Casa mia è qui dietro. Visto che ci tieni tanto a farmi da fattorino, seguimi così mi riprendo la roba> Direbbe semplicemente, per poi darle le spalle. <Se riesci a starmi dietro, eh!> E prenderebbe a camminare con passo svelto, in direzione di una vietta. Lo fa apposta per veder faticare l'altra, infatti si ferma poco dopo davanti ad un condominio, posando la busta tenuta dalla destra in terra. Fruga in tasca per cercare le chiavi. <Vatti a riposare, sono sicuro che domani avrai i crampi dappertutto> Ghigna fastidiosamente lui, fissandola con un sorrisetto sacastico. <Cià> La saluterebbe semplicemente, infilando la chiave nella toppa e lasciando aperto il portone con un piede. <E attenta a dove metti i piedi!> Rimbeccherebbe l'ultima volta, prima di caricarsi tutte le buste e sparire, tornando a casa. [END]

23:31 Namika:
  [Piazza] Al rimbecco del ragazzo non può che sorridergli convinta, felice di essere riuscita a dargli un pochettino fastidio. Nel frattempo gli occhietti verdi si muovono seguendo i movimenti di Shunji, fino al momento in cui va a prendere la busta che lei ha appoggiato a terra a causa del peso che faceva fatica a portare. <Non illuderti. Non l’ho fatto mica perché mi pesava eh, insistevi tanto.> Sibila nella sua direzione lasciando andare un piccolo sbuffo scocciato. Ma questi due la smetteranno mai? Le spalle vengono per un attimino rilassate, il poco che basta per farla riprendere e farla iniziare a camminare per portare quelle buste fino a casa del Deshi. Dopo qualche passo si ferma per un attimo, andando a voltare il capo roseo nella direzione verso la quale si stava dirigendo poco prima, verso il chioschetto dove l’aspetta una bella ciotola di ramen e suo padre. Papà che molto probabilmente le farà la ramanzina a causa del ritardo che a poco a poco si sta facendo sempre più evidente. Cerca di mettere questo pensiero da parte e le gambe magre ed esili riprendono a muoversi in maniera quasi tranquilla, sono solamente un pochettino più impacciati i movimenti e leggermente più lenti del solito, mentre la falcata è stata diminuita notevolmente rispetto al normale. <Guarda che brava che sono.> E si, più o meno gli sta dietro, anche se con qualche metro di distacco che con il tempo a poco a poco aumenta. Dopo essere entrata nella vietta gli occhietti verdi si posano di qua e di là, andando ad osservare quello che le sta intorno e cercando di distrarsi dal peso che le grava sulle spalle e che la porta ad incurvarsi leggermente in avanti. Solamente quando il sedicenne si ferma e appoggia le buste a terra lei lo imita andando ad abbandonare quel peso che la opprimeva. I muscoli della schiena e delle braccia vengono finalmente rilassati e lei non può che tirare un bel respiro di sollievo prima di concentrare, per l’ultima volta, la sua attenzione su Shunji. <Pff, non ti conviene sottovalutarmi così.> Mugugna velocemente con un sorriso esausto sul volto. È stanca e non solo per la faticaccia che ha appena fatto, ma anche per via dell’orario e della giornata passata in giro senza fermarsi nemmeno un secondo. È proprio per questo che si dilegua velocemente, lanciando solamente un piccolo cenno di capo in segno di saluto al Deshi e allontanandosi diretta al luogo prestabilito per la cena. [end]

Shunji e Namika si incontrano di sera, in piazza a Konoha. Mentre il primo è chinato in mezzo alla strada per raccogliere una busta che ha fatto lui stesso cadere, la seconda, sovrappensiero, gli finisce sopra. Da lì iniziano una serie di battibecchi tra due teste calde, convinti fino all'ultimo di avere ragione. Nonostante ciò, riescono a collaborare e mettere fine a quello strano incontro.