Cosa sono i sentimenti?

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15:07 Furaya:
  [•Centro ~ Vie•] Passeggia per le vie del Centro, senza alcuna meta, soltanto per godersi la giornata odierna priva d'eccessive mansioni che, solitamente, la tengono occupata quasi tutto il dì. Si presenta con un paio di pantaloncini neri, una t-shirt a rete dello stesso colore a maniche corte, con sopra il classico giubbotto da Jonin con il simbolo del vortice dietro la schiena. I capelli son raccolti in una coda di cavallo alta, con il coprifronte in bella mostra sulla sommità del capo, col nastro nero legato dietro la nuca. Ai piedi, ha un paio di sandali Ninja neri, alti fin sotto le rispettive ginocchia, rinforzati metallicamente attorno al polpaccio. Anche gli avambracci son coperti da placche metalliche di protezione. Sui rispettivi polsi, ha due Fuda, all'interno dei quali ha sigillato la Falce -a destra- e la Zanbato -a sinistra- entrambe avvelenate con determinate tipologie di Veleni. Contro il fianco mancino, son tenute due Katane: la prima si presenta con l'elsa bianca e nera, avvelenata; la seconda ha un'elsa sfilacciata, rovinata ed erosa dal tempo e dalle intemperie, rossa e nera. Attorno ad entrambe le cosce, son tenute due Tasche Porta Kunai e Shuriken, con una Porta Oggetti sul gluteo destrorso. Tutte e tre son cariche d'armi e oggetti, per quanto sia possibile portarne dietro. Solitamente, è molto più elegante, ma delle volte fa bene anche variare, poiché non deve mai dimenticare cosa e chi è realmente. E' un Jonin della Foglia, un Ninja rispettabile, non solo una donna e una Consigliera. Gli occhi azzurri osservano la zona circostante, con un sorrisetto sul volto non troppo esteso, ma che si distende se qualcuno le rivolge un saluto o qualche parola. E' cordiale con tutti, del resto. Avanza, dunque, con passi precisi e lenti, non avendo fretta né un posto preciso da raggiungere. Vuol godersi quell'aria primaverile, per quanto anche restare nel giardino della propria Magione laddove l'albero di ciliegio sta fiorendo. Fortuna vuole non sia allergica alle graminacee, sarebbe stato il colmo per lei. [Chakra ON]

15:09 Miyu:
  [Centro - Vie] In un pomeriggio nuvoloso la tredicenne Miyu cammina. La sua veste è sempre l'abito completo unico nero di pelle attillata con finte cinghie, un completo dark complesso da descrivere e alquanto particolare. Capelli biondi con fermagli neri che formano due code lasciate libere ai lati della nuca. Occhi cremisi, vacui ed inespressivi, lei senza espressione cammina, la pelle chaira e il fisico più femminile di una tredicenne media. Alta 155 centimetri, movenze elegante e per quanto possibili silenziose. Pochissima la gente per strada visto il tempo incerto, questo permetterebbe a chiunque di poterla individuare. Cadenza del passo lento, sguardo vuoto, praticamente apatica. Ha più volte manifestato il suo essere asociale e il suo non saper dialogare con lunghi silenzi. Nulla da segnalare nell'allieva in questa vita per ora che le scivola addosso per inerzia. Unico picco di interesse è stata la sua prima lezione accademica, poi il nulla. Ha incontrato tre persone negli ultimi tre giorni ma non hanno suscitato in lei alcun interesse sempre se la ragazzina possa provare interesse per qualcuno. Nella stessa via Furaya pare essere il primo obbiettivo che Miyu incontrerà e che è entrata nel campo visivo della biondina. Una persona celebre, dal nome conosciuto e anche dal volto anche se mai incontrata prima. <...> non dice nulla ma lo sguardo vuoto e apatico fissa la Jonin, le due potrebbero incontrarsi a breve.

15:30 Furaya:
  [•Centro ~ Vie•] Non arresta il proprio passo, di per sé già abbastanza lento e senza premure. Espira, con la dritta che viene sollevata verso la fronte, laddove i ciuffi rosei le danno fastidio innanzi al volto. Questi vengono, poi, spostati, con un lento movimento della stessa mano, verso la direzione corrispondente al braccio portante. Si guarda attorno, mentre le di lei iridi azzurre si posano sulla figura di Miyu, che par osservarla non molto distante da lei, lungo la via. Aggrotta un sopracciglio -il destro- il quale viene sollevato verso l'alto, rispetto al gemello che resta abbassato. Non è eccessivamente alta, lei. Tendenzialmente, si sente decisamente bassa per la media di ogni Ninja. < Salve. > Saluta la ragazza, non molto distante, tenendosi a circa un paio di metri dalla biondina. Il di lei volto appare solare, con le labbra arcuate nel formarsi d'un sorriso placido e tranquillo, apparentemente. Non ha, effettivamente, alcun problema quest'oggi, pertanto permane rilassata e attenta all'evolersi che potrebbe prendere la giornata, dati gli eventi. [Chakra ON]

15:34 Miyu:
  [Centro - Vie] Continua a muovere passi per inerzia quindi arriverebbe ad incontrare Furaya, questa la saluta <...> senza dire nulla in totale apatia Miyu donerebbe un inchino orientale con piegamento del busto verso l'avanti di circa 20 gradi, le mani vengono portate al ventre come da etichetta, poi si rimette dritta. <Noi ci siamo già viste?> domanda con voce vuota, assenza totale di alcun tipo di sentimento, il volto è totalmente spento e vuoto, nessuna emozione è presente im Miyu. <Vi ho vista da qualche parte ma non ricordo di avervi mai incontrata> afferma sempre con voce piatta, monotona e senza inflessione emotiva. Si è fermata quindi ed è spostata alla destra di Furaya per farla passare, dando la precedenza alla Jonin in caso volesse andare via.

15:58 Furaya:
  [•Centro ~ Vie•] Lei, dal canto proprio, non può dire la stessa di Miyu. Non l'ha mai vista prima né ha un volto conosciuto, da quel che può vedere. < Uhm.. > Nota quella di lei voce, così atona, senza alcuna emozione. Non le ricorda mica qualcuno? < ..non credo d'averti già vista. > Ammette, stringendosi lentamente nelle spalle, ma senza per questo spostare l'attenzione dal di lei volto. < Dammi del "tu", comunque. Non c'è bisogno di tutta questa formalità. > Ammette, distendendo le rosee carni in un accennato sorrisetto cordiale. E' molto buona caratterialmente, eccetto quando le fanno perdere la pazienza o quando deve fare qualche ramanzina, come successo il giorno prima con Nahira e il padre di quest'ultima. Discutendo l'uno con l'altra, non ha potuto sopportare litigi che non avevano alcun senso, se non la mancanza di rispetto reciproco. < Non so dove tu abbia potuto vedermi.. > Davvero non lo sai? In realtà, non ci vuol molto per comprendere che il volto della Nara sia famoso, quindi no ci sarebbe neppure da stupirsi dal luogo in cui avrebbe potuto vederla la Ashimi. < ..ma, comunque, il mio nome è Furaya Nara. > Distende il braccio destrorso, lo stesso usato per spostare precedentemente la ciocca di capelli dal viso. < Piacere di conoscerti. > Le dita della mano si trovano poco discostate l'una dall'altra, ben tesa in avanti e in direzione di Miyu, qualora la stessa voglia stringergliela. Non che sia obbligatorio, ma lei lo vede come un gesto decisamente educato. Ne osserverebbe il volto, attenta ai di lei lineamenti, forse per rimembrare se l'abbia già vista, ma la di lei mente par dire proprio di no. [Chakra ON]

16:06 Miyu:
  [Centro - Vie] <Furyua Nara...> ripete vuota il nome con quella vocalità piatta <Sei una persona importante> riconosce il nome <Te hai sicuramente ucciso qualcuno, sei una kunoichi famosa e forte> la fama della Nara è arrivata anche ad un asociale come Miyu, il tono di voce è sempre spento, vuoto, apatico. <Mi chiamo Miyu Ashimi. Mi sono iscritta all'accademia ninja perchè così potevo imparare ad uccidere solo che mi hanno detto che non posso uccidere nessuno in accademia> afferma quindi sempre con quel modo di fare inespressivo. Per una tredicenne konohana dovrebbe essere singolare. <A cosa serve fare l'accademia oltre ad imparare le arti ninja? Me lo saprai sicuramente dire> sempre vuota chiede queste cose alla Jonin. Le cremisi fissano vacue ed inespressive Furaya e come si può notare appena le ha detto di dare del tu lei ha iniziato a farlo come se fosse un automa. Non pare avere alcuna personalità, la mimica facciale non muta, sembra una maschera fissa di porcellana.

16:30 Furaya:
  [•Centro ~ Vie•] La tonalità dell'altra appare piatta, atona, priva d'alcuna emozione esistente nella natura umana. L'espressione della Nara, a sua volta, resta neutrale, ma con del dubbio espresso nella posizione arcuata e raggrinzita delle sopracciglia, nonché delle iridi che son rivolte verso quelle altrui. Cercano -oseremmo dire che bramano- qualche sensazione o vitalità in quelle della ragazza che, a quanto pare, non ne possiede affatto. < C'è chi direbbe che, sì, sono una persona importante nel Villaggio, ma io mi reputo una semplice Ninja al servizio dell'Hokage e dei civili. > Non tergiversa, ma arriva dritta al sodo con tranquillità disarmante nell'ammettere d'essere una sorta di soldato al servizio della comune cittadinanza, la stessa che s'affida necessariamente sia all'Hokage che ai Ninja che prendono parte ad una vita del genere, a volte senza neppure giungere alla vecchiaia. < Sì, in vita mia, purtroppo ho dovuto uccidere delle persone. Nemici del Villaggio, Traditori che non meritavano altro se non al morte; Ninja avversari che hanno attentato alla mia vita e, per salvarla, ho dovuto stroncare la loro. Non ne vado fiera, s'è questo che vuoi sapere. > Gesticola con la dritta, pacata nei toni e nei modi di fare, ma non può nascondere ciò ch'è e ciò che ha fatto in passato, nonché recentemente. < Delle volte, bisogna prendere delle scelte, altre volte mutare il proprio modo di pensare davanti alle esigenze della situazione. > Come nel caso di Ryota, suo padre: avrebbe anche potuto rinunciare ad ucciderlo -in fondo, poteva in cuor suo perdonarlo- ma a quanto sarebbe servito? Un folle non cambia radicalmente il proprio pensiero e quando si è stati cattivi per tutta la vita, non si può essere diversamente. Si nasce tondi e non si muore quadrati. Ed è raro quando questo mutamento accade, veramente troppo raro. Resta per un attimo interdetta nei confronti della ragazza, la quale asserisce di voler apprendere l'arte dell'omicidio, la quale è maggiormente dedita agli Anbu, dalla stessa Nara comandati dietro le quinte. < In Accademia, ti hanno risposto correttamente. Noi non insegnamo ad uccidere, non in Accademia almeno. > Si stringe nelle spalle. < Serve a diventare ottimi e valenti Ninja, al servizio del Villaggio della Foglia, del Paese del Fuoco e dell'Alleanza Ninja. L'Accademia serve a comprendere i tuoi limiti e a superarli, migliorandoti giorno per giorno, con l'aiuto di Sensei esperti e qualificati. > Questo pensa, quantomeno, la Nara nei confronti della domanda altrui. < Ma per quale motivo.. > Si cruccia appena. < ..vuoi così tanto uccidere? Cosa ti spinge a volere la morte di una persona in questo modo? > Domande tutte lecite, deve anche assicurarsi che nel Villaggio viga una certa disciplina. [Chakra ON]

16:41 Miyu:
  [Centro - Vie] Ascolta le parole di Firaya <...> in questi tre giorni è la prima volta che sente qualcuno sentirsi al servizio del villaggio. <Io sono un arma di Konoha ancora non affilata> afferma sempre con quella voce vuota e priva di emozione. <Cosa hai provato ad uccidere qualcuno?> è la prima volta che incontra qualcuno che ha ucciso e non solo una volta. <L'accademia quindi affila un arma in modo che in futuro possa uccidere i nemici di Konoha> ha soppesato le parole della Jonin, la voce è sempre totalmente vuota. <Io non ho desiderio di uccidere... semplicemente...> fa una pausa e prende ad osservare con sguardo senza espressione gli occhi di Furaya <... se non imparassi ad uccide a cosa servirei a Konoha? Cosa potrei mai fare nella mia vita se non quello di uccidere i nemici di Konoha?> domanda piatta e senza espressione alcuna nel volto. <Non ho parenti, non ho genitori, non ho amici. Ho solo questo villaggio. Nella mia crescita ho compreso solo che devo preservare l'esistenza di questo villaggio in quanto mio territorio> spiega vuota <Ho conosciuto Nahira-san, una Genin, ha una visione diversa dalla mia. Lei non vuole uccidere. Vuole proteggere, se ho capito bene> afferma sempre completamente apatica. <Io per difendere Konoha potrei solo uccidere chi minaccia da dentro e fuori il villaggio>.

17:03 Furaya:
  [•Centro ~ Vie•] Le parole della Deshi hanno il loro perché e non sono totalmente sbagliate: si potrebbe dire che in esse si cela anche una verità riguardo ciò che sono veramente i Ninja di Konoha. Non soltanto persone, ma vere Armi. Vengono, del resto, istruite come tali, soltanto per chi è veramente bravo e possa resistere agli allenamenti. Certo, la normale Accademia è accessibile a chiunque, ma ciò che v'è dopo è la vita reale. Non tutti sono pronti per quella, nessuno sa cosa potrà accadere da un giorno all'altro. Allenandosi, s'affinano le proprie arti nonché doti, s'è in grado di capire fin dove spingersi, valicando -come detto dalla Nara stessa- quelle limitazioni poste da chi non crede in noi o per nostre stesse ideologie sbagliate. < Può darsi di sì, Miyu. Hai iniziato da molto l'Accademia? > Non può essere aggiornata anche su questi dettagli, purtroppo, con la mole di lavoro che si ritrova. < Necessiti soltanto di tempo e allenamento per diventare una vera e propria Ninja. Non è preferibile essere definiti armi, siamo pur sempre persone. Persone che hanno deciso, hanno avuto l'onore di scegliere di diventare Ninja, di seguire la nobile via per diventare, in futuro, veri protettori ed Eroi della Foglia. E' un titolo al quale non ti piacerebbe aspirare? > Quello d'Eroe. A dirla tutta, i Deshi -per la maggiore- aspirano a diventare Hokage, un giorno, superando chi prima di essi aveva il comando. E' molto difficile vedere e conoscere Allievi che hanno la stessa linea di pensiero di Miyu. < Servi per farla vivere e crescere rigogliosa. Senza i cittadini, Konoha non sarebbe quella che è. Senza un popolo da difendere e far sì che viva nel migliore dei modi, per far sì che viva finalmente felice dopo le innumerevoli guerre che si sono succedute negli ultimi anni, i Ninja non sarebbero utili. Tu stessa servi al Villaggio, sia perché sei una esponente dello stesso, sia perché hai scelto la tua via prendendo decisioni per te stessa, certo, ma anche per Konoha. Altrimenti, non avresti scelto la tua carriera Ninja, saresti rimasta una semplice civile. > Ma quanto la sta facendo lunga? Si sa, la Nara adora parlare e dialogare, a volte anche eccessivamente rispetto al normale e al consentito, risultando probabilmente logorroica e fastidiosa, a meno che non vi sia qualcuno che preferisca ascoltarla. < Puoi occuparti delle nuove Leve, puoi aiutare il Villaggio nelle Missioni che vengono commissionate per i Ninja. Puoi aiutare Konoha in innumerevoli modi, non per questo sarai costretta ad uccidere sempre e con ogni motivazione. > Nient'affatto e vuole farglielo effettivamente presente! < Nahira è una mia Allieva, la conosco molto e so come la pensa. Io, in parte, condivido il suo pensiero. > Ma c'è una domanda alla quale non ha risposto e che, ovviamente, deve rivedere. < Risentimento. Pietà. Non ho mai provato piacere nell'arte dell'uccidere. > Perché sì, è un'arte di per sé. Anche nell'aver dato il colpo finale a Ryota ha provato pietà, tristezza e ha pianto, ha pianto davvero. [Chakra ON]

15:03 Miyu:
  [Centro - Via] Ascolta le parole e domande della graduata <...> la osserva vuota e risponde apatica <Ho iniziato da poco. Ho fatto la mia prima lezione ieri. Ho impastato il chakra subito in modo corretto, così ha detto la Sensei, ho eseguito correttamente la tecnica dello scioglimento dei nodi al primo tentativo in modo corretto, così ha detto la Sensei> la informa sempre con quell'espressione vuota e priva di sentimento. Non c'è vanto o fierezza in quella voce: non c'è proprio nulla. <Persone....> ripete quindi <Io mi sento un arma al servizio del villaggio. Non mi interessa sentirmi una persona> afferma vuota <Non mi interessano titoli, li sento distanti da me, non voglio diventare un eroina del villaggio, ne famosa. Preferisco che nessuno sappi di me, non voglio avere legami, una kunoichi non deve avere affetti, non deve avere punti deboli quindi emozioni. Deve solo combattere per il villaggio. Io voglio solo proteggere Konoha dai suoi nemici, che siano interni o esterni con qualsiasi mezzo> prosegue quel suo pensiero con voce che non ha alcun intercalare emotivo. <Si. Sarò la falce che estirpa l'erbaccia ai piedi di un albero e che ne soffoca le piante appena sbocciate.> afferma vuota <...> pare che le parole di Furaya abbiano dato delle certezze a Miyu su come voler proteggere il villaggio. <Io ucciderò i nemici di Konoha, interni ed esterni nell'ombra. Mi sporcherò le mani per vedere le nuove foglie sbocciare. Non mi interessa il potere, il denaro, la fama. Mi lorderò del sangue di chi tradirà il villaggio.> termina sempre con quella voce chiara ma senza emozione che Miyu ha. <Io non so se conosco la pietà o il risentimento ma se dovrò uccidere per il bene di Konoha non esiterò a farlo.> costantemente apatica.

15:30 Furaya:
 Piegate le braccia sotto il seno, resta ad ascoltare quanto detto e replicato dall'Ashimi. < Niente male, direi, se ci sei riuscita a primo impatto. Quando ho frequentato io l'Accademia, sbagliai proprio l'attivazione del Chakra. > E si parla di una decina d'anni prima all'incirca. < Tu SEI una persona. > Aggrotta le sopracciglia, contrariata dalle parole altrui. < Non sei soltanto un'arma per Konoha.. > Forse, questo funzionava ad Otogakure. < ..ma anche un Civile. Hai eguali diritti. > Storce le labbra, con la lingua a schioccare contro il palato quando quella le afferma le stesse cose che le disse suo padre, anni prima, quando la salvò da un'ipotetica fine certa. < Sono contraria alle tue parole. Anche se sei e sarai un Ninja, le emozioni fanno ciò che tu sei. A prescindere da tutto e tutti! Non ascoltare chi ti dice che le emozioni sono inutili in battaglia, perché son le stesse che a volte salvano la vita alle persone. > Lei, d'altro canto, la vede in questo modo, poiché ha vissuto per anni con la convizione che, avere una maschera sul volto -metaforica-, servisse a salvarla da tutto e tutti. E invece no. < Non essere un involucro vuoto. Rendi la tua vita degna d'essere vissuta. Fa sì che le emozioni prendino parte di te, che vivano in te. Non nasconderle, non renderle nulle. Son le emozioni a far di te un essere umano. Senza, sei soltanto una macchina o un'arma, come preferisci. > Si stringe nelle spalle. Il tono è serio, anche troppo, ed è acuito da una certa apprensione. Sospira, passandosi la dritta sulla fronte, scostando alcune ciocche dal di lei volto pallido. < Difendere Konoha non vuol dire sporcarsi del sangue avversario. Non vuol dire sguazzare nello stesso soltanto per il piacere di farlo. Difendi perché vuoi bene al Villaggio, perché ami la gente che ci vive e l'atmosfera che vi regna. Nessuno ti costringerà ad uccidere se tu non vorrai farlo. Ma già dare una mano è qualcosa. > Tenta di farle capire come la pensa lei, vuole inculcarglielo in qualche modo, molto probabilmente, poiché lei stessa venne addestrata per essere un Ninja privo d'emozioni e la Nara non vuol più esserlo. Son anni che lavora su questo dettagli, son anni che cerca di diventare una PERSONA e non più mera macchina di distruzione. Il tono è fiacco, al termine. Non vuole che nel Villaggio accadano queste cose. < Anche l'Hokage sarà d'accordo con quanto dico io.. > Conoscendo il di lui modo di pensare. < E non vuole sicuramente qualcosa del genere. Vivi come vuoi, sentiti sempre libera e mai incatenata. > Un consiglio, si direbbe. [Chakra ON]

15:38 Miyu:
  [Centro - via] Furaya cerca di parlare a Miyu di sentimenti ed emozioni, lo sguardo della biondina rimane vuoto ed apatico come la voce <Sarà così ma io non riesco a provare emozioni> afferma con la voce vuota e atona. <Se non riesco a provare emozioni come faccio a cercare di provarle?> domoanda quindi sempre atona alla Jonin. L'adulta sta dicendo cose Miyu non comprende <Non comprendo le tue parole, non comprendo i sentimenti di cui parli.> termina quindi senza alcun intercalare emotivo. Pare che la ragazzina non provi davvero alcun sentimento e questo potrebbe essere inquietante. <Nessuno mi ha detto che un ninja non deve avere sentimenti. Anche perché non conosco nessuno ne ho conoscenti, almeno dino a tre giorni fa non ne avevo> ha vissuto davvero tredici anni senza provare emozioni o affetti? Che abbia dei disturbi emotivi non indifferenti? <Mi sento libera. Libera di essere come sono ora, io ho scelto di essere così, io ho scelto di diventare una kunoichi e di difendere Konoha nel modo che ti ho illustrato.> afferma vuota confermando le sue intenzioni senza alcuna enfasi emotiva.

15:57 Furaya:
 Si sente vuota anch'essa, come se tutte le di lei intenzioni non stessero funzionando e il di lei discorso non stesse avendo l'effetto desiderato. Si mordicchia il labbro inferiore, poiché non trova ulteriori argomenti per mutare il di lei pensiero. Non che questo sia obbligatorio, ma la Nara ci tiene particolarmente alla di lei situazione. E' una Deshi di Konoha -che come Anbu sarebbe perfetta, data l'assenza d'emozioni e il modo di fare- ma che come persona non ha il suo Io. < Devi imparare a conoscerle. E' impossibile.. > Pensa lei, ovviamente. < ..che una persona non sappia provarne. > Aggrotta le sopracciglia, crucciata. E' una discussione ferrea, dove la Consigliera si trova palesemente ad un punto morto! < Io non comprendo il tuo modo d'essere, invece.. > Sospira, scuotendo mestamente il capo. < ..spero avremo modo di discutere ancora. Voglio farti capire cosa sono i sentimenti. Voglio insegnarti a vivere, ad essere una persona con un cuore pulsante e carico di emozione. > Un sorriso convinto, speranzoso, s'affaccia sul di lei visetto tondo. < Mi tocca andare. > Ammette, cominciando ad effettuar un paio di passi per superarla. < Buona fortuna con l'Accademia~ > E con le emozioni, ma omette. [END]

16:03 Miyu:
  [Centro - via] <...> l'altra pare essersi presa a cuore lo stato di assoluto vuoto emotivo della deshi e questo la biondina non lo comprende. <Capisco> afferma costantemente vuota ed apatica. <La fortuna non esiste, saranno le mie capacità a deciderne l'esito> risponde quindi sempre afona donando dopo il rispettoso inchino di saluto. L'osserva andare via. <Sentimenti... cosa sono?> sussurra appena inespressiva, quindi ruota il busto di 360 gradi donando la schiena all'altra che oramai è giù lontana e prende a camminare nella direzione da cui e venuta prima di questo incontro che potrebbe oppure no avere un seguito futuro. [END]

Miyu attira l'attenzione di Furaya con semplici ma mirate domande.
Ne scaturisce un acceso dibattito!