Finalmente si rivela

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14:47 Kouki:
  [Cima monti] Quest’oggi la ragazzina si ritrova ad essere di un umore piuttosto rilassato e sereno. Nonostante la sua fuga dalla casa di Kaori, sente di essersi trovata veramente bene a passare quel pomeriggio con lei. L’invito, il thè, i biscotti, l’acconciarle i capelli… tutte piccole cose che le hanno fatto provare forti e nuovi sentimenti. Le hanno fatto battere forte il cuore e desiderare ancor più ardentemente quel pensiero quasi proibito. Una famiglia, una mamma, un papà. Proibito ancora anche solo pensarlo per lei, la paura di rimanerci ferita è troppo vivida. Indossa i suoi soliti indumenti più primaverili. Pantaloni neri dal tessuto morbido, lunghi fino a poco sotto le ginocchia e stretti con degli elastici, scarpe nere ai piedi e canotta blu infilata nei pantaloni. Indossa infine una giacchetta nera leggera, smanicata e tenuta aperta, e un paio di guanti ninja neri, con la classica placca in metallo sopra al dorso. Gli stinchi fino alle caviglie, il torno, il collo, le spalle e le braccia fino ai polsi, sono tutte zone coperte dalle sue solite fasciature bianche, per nascondere le cicatrici e le bruciature presenti su tutto il suo corpo. Alla coscia destra infine vi è legato un porta kunai e shuriken, mentre alla vita un porta oggetti, nei quali vi è distribuito il suo equipaggiamento e le sue armi. Piccola e minuta, pelle sempre pallida con quelle occhiaie appena accennate sotto i grandi occhi gialli e magnetici. Lineamenti infantili, ma duri e la cascata di neri capelli, lisci, quest’oggi è tenuta raccolta. O meglio, ci ha provato ad acconciarli. Ha provato a rifare la treccia che Kaori il pomeriggio prima le aveva fatto. Il risultato è pessimo. Una treccia lunga fino al sedere, storta, mal fatta, con qualche capelli che spunta sfuggendo all’acconciatura. Non ne è per niente soddisfatta, ma è qualcosa che almeno si avvicina ad una treccia. La frangia invece copre leggermente, come al solito, il suo copri fronte di Kusa. È una bella giornata e come al solito passeggia da sola in giro per quel villaggi che solo ora sta iniziando a visitare, più precisamente si è data da fare per salire la lunga scalinata in ferra a ridosso della montagna dove sono stati scolpiti i volti degli Hokage di Konoha. Se l’è presa comoda e così ha potuto raggiungere la vetta, sopra ai volti… da lì vi è un panorama sull’intero villaggio, un qualcosa di magnifico che ora la ragazzina sta ammirando con un’espressione seria ma rilassata. Seduta a gambe incrociate, col sedere sul terreno e le mani posate sulle ginocchia. <E’ proprio un bel panorama.> sussurra fra sé e sé, diretta alla Voce nella sua testa, per poi tacere, ascoltandone la risposta che le fa corrugare la fronte. Si imbroncia, stizzita, offesa dalle parole dell’Altra. <E’ bellissima invece, sei forse in grado di farla meglio una treccia?> fortuna che lì intorno non c’è nessuno, si è scelta apposta un luogo tutto per sé. Sospira mentre lo sguardo ora si fa più cupo man mano che ascolta nuovamente… un discorso con sé stessa alla fine. <Io ti ho detto di cercare di andare d’accordo, ma ciò non vuol dire che puoi fare quello che ti pare.> espressione che si fa sempre più arrabbiata, e subito riprende a parlare, come se non volesse dare tempo all’Altra di ribattere. <No, no. Io non l’ho mai detto. Sei tu che rovini sempre tutto, io cerco di andare d’accordo, ma tu non mi vieni incontro.> sibila verso la sua mente, per poi passarsi le manine sul viso, stropicciandoselo nervosamente. Tutto quello la farà impazzire prima o poi. [Equipaggiamento: guanti ninja – Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 6 shuriken a spirale – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 5 fumogeni – 5 fuda con tronchi – 5 tonici coagulanti e 1 speciale – 5 tonici recupero chakra e 1 speciale – 5 veleni composto speciale – 2 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C]

15:01 Raido:
  [Monte] Dopo la serata di ieri, è andato a dormire con il sorriso e si è svegliato con il sorriso. In questi giorni è felice, molto felice e vuole che tutto continui su questa strada senza mai cambiare. La felicità è cosa rara di questi tempi, una felicità che continua ad aumentare, specialmente ora che sono in vista del matrimonio. Il torneo è quasi finito e deve sbrigarsi per portare tutto quanto a compimento e, soprattutto, deve cercare Kouki per invitarla al matrimonio come damigella della sposa. A Nahira ci pensa direttamente Kaori, ma la Yakushi è un suo compito. Si è alzato tardi, piuttosto tardi per i suoi standard, ha pranzato e poi è uscito di corsa, lasciando Kaori da sola con sua madre, alla ricerca della genin. Indosso porta un semplice kimono bianco che giunge fino alle ginocchia; le punte basse del kimono sono rosse così come le maniche. Una cintura rossa legato e stretta alla vita per tenere chiuso il kimono mentre sotto di esso non vi è niente ed è possibile vedere e notare dei pezzi di metallo e una vestaglia un po' più pesante del normale, qualcosa di aderente al corpo ovvero un'armatura pesante per proteggerlo da possibili guai in arrivo. Pantaloni neri a ricoprire le gambe, pantaloni da ninja mentre ai piedi porta dei semplicissimi sandali neri, sempre ninjeschi. Sulla schiena ha posto la samehada, sua fedele arma in ogni situazione ed è anche la più potente di tutto l'armamentario. Non esce senza armi, non di questi tempi e preferisce portarsi dietro qualcosa che possa aiutarlo a difendersi, spada e armatura quindi. Girovaga per tutto il villaggio, i passi si susseguono veloci, passa per le varie vie di Konoha alla ricerca della ragazzina ma non la trova, non la trova da nessuna parte. Forse un punto più alto può favorirne la ricerca e con questo pensiero corre, aumenta il passo spropositatamente per raggiungere il monte dei volti di pietra, il posto più alto di tutto quanto il villaggio. Arriva all'ingresso cominciando a salire le scale, gradino dopo gradino si porta sempre più in alto fino a giungere nello spiazzo al di sotto dei volti. Riesce a vedere tutta quanta Konoha, un paesaggio molto bello, suggestivo oltre ogni limite ma è proprio in quel posto che, finalmente, trova la ragazzina <Ti ho trovata alla fine> il sorriso permane fisso sul viso mentre si avvicina. Il passo rallenta sempre di più fino ad arrivare al fianco di Kouki <Ti ho cercata per tutto il villaggio> toglie la samehada dalla schiena, la poggia per terra per poi andare a sedersi al fianco di Kouki. [Chk on][Samehada equip][Armatura pesante equip]

15:13 Kouki:
  [Cima monti] È una giornata tranquilla, lei stessa è più tranquilla, ma come al solito quando si sente così l’Altra deve fare di tutto per stuzzicarla e renderle la vita impossibile. Vorrebbe solo rilassarsi senza avere la paura di sentirsela urlare nelle orecchie e prendere il sopravvento ogni due per tre. È qualcosa di estenuante, faticoso e frustrante… e ha davvero paura di esplodere un giorno o l’altro. Cosa succederà quando si sentirà troppo stanca per tenerle testa? Si abbandonerà a lei? Continua a stropicciarsi il viso con le mani, passandosi le dita sugli occhi chiusi e poi sulle tempie, massaggiandosele. Tiene gli occhi chiusi e rimane in silenzio, troppo occupata nei suoi pensieri per rendersi conto dell’avvicinarsi del suo sensei, almeno fino a quando non sente la sua voce. Sussulta leggermente, andando a posare le mani sulle ginocchia, mentre l’espressione assume un’aria leggermente spaventata. Non si aspettava di sentire dal nulla la sua voce, ma dopo quell’iniziale e piccolo spavento, la ragazzina si rilassa, andando a volgere il viso verso di lui. Un sorriso nasce spontaneo sulle sue labbra, sentendosi pervadere dalla felicità. <Sensei.> le era mancato ed era da tanto che non lo vedeva. Sentendo le sue parole, però, una certa curiosità si dipinge sul suo volto… se non fosse per il sorriso dell’altro inizierebbe a preoccuparsi, ma a quanto pare non è nulla di grave il motivo che l’ha spinto a cercarla. <Come mai?> domanda con un tono di voce basso ma udibile, sperando che l’altro non l’abbia sentita parlare da sola. Lineamenti rilassati, nonostante conservino quella durezza che permane comunque sul suo viso. <Ah! Ieri sono andata a casa di Kaori! Mi ha invitata lei, sai?> nel giro di un attimo, il suo viso si illumina, sentendo il bisogno di parlare con lui di quello che per lei è stato un momento particolare, unico. Volto che ora si rivolge verso il panorama… si sente così leggera, così bene. <E’ stato molto bello. Mi ha resa così felice.> ha tenuto con sé quell’invito, quella lettera che la Hyuga le aveva inviato, forse potrebbe sembrare inquietante, ma per lei è importante. Non allude a come se n’è andata dalla casa della ragazza, non allude a quel problemino che ha avuto con l’Altra. Decisamente al momento la ragazzina sembra più sciolta e rilassata, anche nel modo di parlare con lui. <Mi ha fatto la treccia… io non penso di averla rifatta bene.> la voce ora si abbassa, mugugnando imbarazzata ed impacciata. Non dice altro, tace ora, concentrandosi sull’ignorare la Voce che ora torna alla carica. L’Altra deve provare davvero un profondo rancore verso Raido, e lei forse riesce a comprenderne il motivo. L’unica cosa che spera è che non rovini ancora una volta tutto quanto, quindi è inevitabile che per lei ora inizino i problemi. Il viso si irrigidisce appena, così come i muscoli, e rimane quindi in silenzio. Forse è stata fin troppo felice e raggiante. [Equipaggiamento: guanti ninja – Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 6 shuriken a spirale – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 5 fumogeni – 5 fuda con tronchi – 5 tonici coagulanti e 1 speciale – 5 tonici recupero chakra e 1 speciale – 5 veleni composto speciale – 2 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C]

15:35 Raido:
  [Monte] Il sorriso sul volto di Kouki porta l'albino a sorridere ancor di più, un sorriso sincero, ben voluto, un sorriso rivolto a lei esclusivamente. L'ha spaventata ma quello spavento passa subito in secondo piano notando sprazzi di felicità dal suo viso. E' contento di essere li, non la vede da molto, moltissimo tempo e gli dispiace, gli dispiace immensamente. In questi giorni ha svolto alcuni compiti arretrati, ha ricercato i serpenti, si è preparato per il torneo allenandosi con Hotsuma e studiando la parte teoria di tutto. Ha analizzato le abilità dei suoi avversari, ha cercato qualcosa per batterli con facilità, con molta facilità. Si siede al di lei fianco, incrocia le gambe tenendo la samehada al proprio fianco, gli occhi puntati sul villaggio della foglia sentendo quella domande venire pronunciata. La notizia è bella ma non vuole ancora dirle della decisione presa, deve farlo insieme a Kaori, devono farlo insieme senza più agire di testa propria <Primo perchè mi mancavi e volevo vederti, sapere come stai>...<Perciò, come stai?> è la cosa più importante, la salute della ragazza è la cosa più importante di tutte al momento. L'ultima volta si son lasciati in pace, hanno mangiato insieme anche se lei ha visto una parte di Raido che avrebbe voluto nascondere agli occhi esterni, un potere che non dovrebbe uscire mai se non in casi di pericolo o quando ha bisogno di forza maggiore per vincere uno scontro. Probabilmente durante il torneo il sigillo potrebbe venire fuori sprigionando tutta la sua forza <In secondo luogo, ho parlato con Kaori e vorremmo che tu facessi la damigella d'onore al nostro matrimonio> questa è la notizia meno importante alla fine ma è comunque una bella notizia, qualcosa che potrebbe tirarla su di morale. Non sa esattamente quale sia il compito di una damigella; a dire la verità non ne ha proprio idea ed è un discorso che va affrontato con Kaori o finisce per fare solo casini. Ascolta il successivo dire della ragazza, vede la felicità ce permea il di lei viso e in quella visione arrivano le parole della Hyuga; non deve stare più sola, non deve affrontare più niente da sola e non deve più soffrire. Nel vederla così felice l'istinto prende il sopravvento, vorrebbe dire che si, può andare a casa con lui, come una famiglia ma non può, deve trattenersi, mantenere la calma senza esagerare, impedirsi di andare avanti senza Kaori <Lo so, mi dispiace solo di non essere stato presente ma mi stavo allenando in vista del torneo> l'allenamento con Hotsuma certamente lo ha aiutato a diventare più forte e potente di prima, su questo non ci piove minimamente <Sono davvero contento e dimmi, che ne pensi di Kaori?> ha chiesto la stessa cosa a Kaori ma è curioso, molto curioso. Sposta gli occhi sulla treccia che pende lungo i di lei capelli, una treccia fatta non nel migliore dei modi <Mh, come prima volta non è uscita male ma...posso?> alza le braccia indicando i suoi capelli, vuole provare a fare qualcosa ma cosa? [Chk on][Samehada equip][Armatura pesante equip]

16:02 Kouki:
  [Cima monti] Sarà un’altra bellissima giornata di sicuro. Ieri lo è stata con Kaori, e oggi lo sarà con Raido. La fa stare incredibilmente bene, la fa sentire almeno un poco più normale. Con lui non percepisce quella paura di allontanarlo, più volte le ha dimostrato di essere al suo fianco. Ha intravisto l’Altra molte più volte di tutti e non è scappato, è sempre rimasto con lei e non ha cambiato il suo modo di essere in sua presenza. È qualcosa che la rassicura, la sua sicurezza e il suo punto fermo. Ed è per questo la sua Voce lo detesta. Alle sue semplici risposte, la ragazzina rimane un po’ perplessa… non si aspettava tanta semplicità, il solo e giusto volerla vedere perché gli mancava. <Oh.> mormora ora, sentendosi quasi confusa e sciocca. La sua mente era andata subito a pensare a un qualche evento, non pensando a una cosa tanto facile. <Be… sto fisicamente bene. Anche se dormo poco e mangio poco. Ma tutto sommato mi reggo in piedi e questo è quello che conta.> si interrompe, non sapendo bene cosa rispondere per la parte psicologica, lei che suddivide sempre per bene le due cose quando le si chiede come sta. Risponde logiche che analizzano il suo essere. <Psicologicamente… uhm…> non sa esattamente cosa dire, ma sa che gli ha promesso sincerità, quindi per lo meno ci deve provare. <Ci sto ancora lavorando diciamo. Sono felice per ieri, e sono felice adesso che ci sei. Ma sono un po’ combattuta e triste anche. E stanca, vorrei rilassarmi, ma non posso.> più o meno è la sua situazione generale, un miscuglio di emozioni contrastanti, come al solito. Non lo guarda, preferendo osservare il panorama, ma dopo qualche istante di silenzio, si volgerebbe verso di lui, accennando un sorriso. <Tu come stai?> gli domanda sincera, per poi rimanere in silenzio ascoltando le sue successive parole riguardo a quella richiesta. Una strana richiesta che lei non comprende davvero appieno. Corruga la fronte, confusa. <Cos’è una damigella d’onore?> deve essere qualcosa di bello, giusto? Non ha idea di come funzionino i matrimoni, non ha idea delle varie parti che ci sono, né di che cosa si fa. Una domanda quindi sincera, che però viene accompagnata da un sorriso quando si rende conto che in effetti dovrebbe essere una bella notizia. <Ma grazie, davvero. Sembra una cosa bella… Kaori era d’accordo? Insomma… potrò essere al vostro matrimonio ed è questo che mi fa più piacere.> che sia damigella o meno, qualsiasi cosa voglia dire, il solo fatto di poterci essere la riempie di gioia. Il sorriso si allarga e si sente un po’ più se stessa, nonostante lotti contro gli insulti e le risa dell’Altra dentro di sé. Ascolta in silenzio le sue successive parole, annuendo. <Il torneo, giusto. Scommetto che vincerai.> è sicura di quello, ne è convinta, forse per il solo fatto che lo ritiene fortissimo, ma effettivamente non sa contro chi andrà a combattere. <Uhm… no, in realtà non posso saperlo, non so quanto sono forti gli altri.> si corregge quasi subito per quella sua mancanza di logica, andando a scuotere appena la testa. <Ma posso augurarti di vincere.> quello si, lo fa con un sorriso dolce sul viso, osservandolo. È migliorata tanto da come era all’inizio, e solo perché sta tentando di comprendersi ed essere come vuole. <Kaori mi piace…> ammette con un sussurro, mentre il viso si colora di rosso e il tono si fa impacciato. <Mi sono avvicinata tanto a lei… può comprendermi per davvero e io sono riuscita a comprendere lei. E’ stata dolce e ha fatto tanto per me…> sorride, mentre lentamente il viso si macchia di una leggera tristezza. Quel desiderio nascosto che non osa nemmeno pensare, ma che sente di voler esprimere in un qualche modo. <Spero davvero di piacerle. Che possa almeno essere sua amica.> si vuole limitare a quello, perché sa che la situazione è parecchio delicata, mette tensione e nervosismo. Ma vorrebbe davvero qualcosa di più, soprattutto dopo ieri, soprattutto dopo aver provato un briciolo di quell’intimità. Si perde ora nei suoi pensieri, osservando il panorama ancora una volta e venendo destata solo da quella sua ultima frase. <Uh? Okay… si.> sorride appena, mettendosi dritta con la schiena, immobile con la testa. Dopo tutto le piace quello che Kaori ha fatto, e quello che forse vorrebbe fare Raido. Sistemarle i capelli. Sembra una banalità, ma è come se qualcuno voglia prendersi cura di lei, semplicemente sistemando i capelli. [Equipaggiamento: guanti ninja – Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 6 shuriken a spirale – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 5 fumogeni – 5 fuda con tronchi – 5 tonici coagulanti e 1 speciale – 5 tonici recupero chakra e 1 speciale – 5 veleni composto speciale – 2 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C]

16:31 Raido:
  [Monte] La domanda e il motivo sono piuttosto semplici, non si cerca qualcuno solo per mero interesse, non è giusto nei di lei confronti ne nei confronti di nessun altro. L'ha cercata per dirle delle nozze ma soprattutto per sapere come sta, per sapere come si sente in questi giorni a Konoha; è importante per lui saperlo, vuole essere a conoscenza della di lei vita. Seguirla passo dopo passo in questo lungo percorso, ha promesso a se stesso di farlo e lo deve fare senza tirarsi all'indietro, senza tirarsi minimamente all'indietro. Lo ha promesso il giorno che lei si è confidata con lui rivelandogli di chiamarsi E-001, di avere una doppia personalità che la perseguita e la rende infelice, le rovina i momenti più belli. Lo sguardo spaesato, perplesso e sorpreso sul volto della ragazza lo portano a sorridere, a esibire un nuovo sorriso sul proprio volto per ascoltare il di lei dire, quelle parole che fuoriescono non gli piacciono, avrebbe preferito sentire qualcosa di diverso <Dormi e mangi poco...lo sai che devi tenerti in forze, non basta reggersi in piedi> non è abbastanza per una vita salutare e sana, non è abbastanza per stare davvero bene. Mangiare aiuta a tenersi in forza e dormire aiuta a recuperarle <Riposare è importante, specialmente dopo una giornata faticosa. La cosa ideale è mettersi a letto, chiudere gli occhi e svuotare la mente da ogni pensiero> è quello che fa lui quando vuole dormire tranquillo senza nessuno che gli dia fastidio. Si stende, chiude gli occhi evitando di pensare a tutto il resto, ai problemi, al villaggio, alle litigate, niente conta di più se non il dormire. La risposta alla prima risposta arriva subito dopo; un misto di tristezza emerge da quelle parole e vorrebbe provare a fare qualcosa, vorrebbe provare a fare qualcosa di concreto con lei, qualcosa di giusto <Per rilassarti potresti venire a cena da noi stasera. Kaori cucina i suoi biscotti per dolce, dovresti assaggiarli, sono ottimi> non sa che la Yakushi li ha già potuti assaporare e gustare come si deve, infondo è solo un povero ignorante che si è perso durante gli allenamenti. Questo è un modo piuttosto semplice per avere un po' di relax, stare con qualcuno che tiene a te, ridere, passare del tempo in compagnia a non nella solita solitudine. Porta lo sguardo su di lei all'udire di quella domanda <Bene, un po' acciaccato ma bene> i dolori non sono ancora passati del tutto, ha male ovunque, schiena, spalle, braccia. Gli allenamenti con Hotsuma sono sempre duri, più di quanto avrebbe creduto; forse sta davvero invecchiando, non riesce a sostenere più i ritmi di un tempo. No, è impossibile, Hotsuma è più vecchio di lui ma è sempre in gran forma nonostante tutto <Ehm...ecco...credo sia la ragazza che porta il mazzo di fiori alla sposa..> l'incertezza in quella frase è palese, non la minima idea di cosa sia non essendosi mai interessato ai matrimoni <Certo che è d'accordo, lo ha proposto lei> questa è una delle novità più grandi, viene direttamente da Kaori e non da lui <Al nostro matrimonio sarai in prima fila, davanti a tutti quanti> nel posto che merita di occupare in quanto membro importante della sua famiglia, perchè oramai la considera tale e non come una semplice allieva. L'argomento cambia, si passa al torneo e della fiducia che lei ripone in lui e sulla sua vittoria nel combattimento <Farò del mio meglio> un cenno del capo assicurandole che non si sarebbe lasciato battere tanto facilmente, non davanti a lei. Continua ad ascoltare le di lei parole, ascolta in silenzio ciò che viene detto dalla ragazza su Kaori <Le piace molto, me lo ha detto> entrambe si sono affezionate l'una all'altra, sono diventate più unite e questo non può fargli che piacere, sapere che le persone a cui tiene di più sono quanto meno amiche. Si avvicina a Kouki mettendosi dietro di lei, va a prenderle i capelli cominciando a sciogliere quella treccia, toglie via i nodi lasciando che i capelli ricadano per la schiena lisci e neri come sempre <La treccia è piuttosto difficile ma ora ti insegno un'acconciatura facile facile> e inizia a pacioccare con i di lei capelli. [Chk on][Samehada equip][Armatura pesante equip]

16:50 Kouki:
  [Monti] Ascolta le parole che l’altro va a dirle riguardo il dormire e il mangiare, il suo stomaco si ribella e si chiude e lei istintivamente va a scuotere appena la testa. Sa che sono cose importanti, ma per un motivo o per l’altro non riesce ad eseguirle. Rimane silenzio per un po’, corrugando la fronte ed abbassando un poco lo sguardo. <Il mio stomaco non è abituato a mangiare molto. Pane, acqua, qualche verdura, qualche frutta. La carne e la pasta in pochissime quantità.> va a spiegargli per la prima volta quel suo stato, volendo essere sincera con lui. <Mi piacerebbe mangiare di più, ma non riesco. Credo sia solo questione di tempo, essendo abituata da sempre a mangiare davvero poco, lo stomaco deve abituarsi a quantità maggiori.> tutto sommato è la verità, è scientifico. Certo dovrebbe impegnarsi, ma ritrovandosi da sola non ha nemmeno voglia di mangiare e questo influisce. <Per quanto riguarda il riposo è davvero complicato. La mia mente non è mai vuota, appena la svuoto sento Lei. Parla, parla, parla. E quando finalmente dormo, ci sono gli incubi.> una sola sera è riuscita a dormire bene… l’unica sera che ha passato in ospedale, l’unica sera in cui si è addormentata tenendo la mano di Nahira. Lei è rimasta al suo fianco, l’ha fatta sentire bene e ciò l’ha aiutata. Sorride nel pensare all’albina, sentendo forte la sua mancanza, e nel mentre va ad ascoltare quell’invito. Felicità, ma anche timore. <Dici che potrei? Non voglio presentarmi senza essere invitata, se non dovesse farle piacere? Inoltre con il fatto che mangio poco potrei offenderla, anche se i suoi biscotti ieri li ho mangiati. Erano davvero buoni.> si ricorda ancora quell’incredibile sapore, insieme a quel delicato thè. Sorride a quel ricordo, quel pomeriggio rimarrà per sempre nel suo cuore. Ascolta ancora le sue parole, quel suo essere acciaccato, per via degli allenamenti probabilmente, dato che glie lo ha detto. <Però non arrivare al torneo pieno di dolori, la tua prestazione potrebbe risentirne, quindi magari non strafare.> è una sincera preoccupazione la sua, nata spontaneamente. Vuole assicurarsi che stia bene, che non provi dolore e non si sforzi più del previsto. Anche se molto probabilmente non ha bisogno di quei suoi consigli. Successivamente il discorso versa sul matrimonio, il che fa nascere in lei un sorriso, ma anche della tristezza per quello che succederà dopo. Gioia per essere considerata tanto importante… dolore per quando loro staranno insieme lontano da Kusa, anche se Kaori le ha detto che saranno vicino alla ferrovia. Resterà comunque sola al villaggio, senza loro, senza Nahira. Con la sola compagnia di Otsuki fino a quando sarà vivo. <Portare i fiori. Uhm… ecco, sei sicuro? Siete sicuri?> lo guarda ora, preoccupata. <Sarà un momento importante e mi rende felice sapere che voi mi volete, ma potrei rovinare tutto.> quel pensiero diviene reale davanti ai suoi occhi nel giro di un secondo, portandola a scuotere la testa. <Non posso venire. Ci sarà altra gente, persone che non conosco. E in un momento così felice potrei fare o dire qualcosa di spiacevole. Voi non dovreste rischiare tanto.> stringe i pugni, le fa male dire quelle cose, ma è forse la soluzione più logica per evitare il problema alla radice. Sarebbe un’occasione troppo gustosa per E-001. Rimane in silenzio assoluto, sorridendo sollevata nel sapere di piacere a Kaori, ma senza dire altro mentre il suo sensei va a districarle i capelli. Silenzio, con quella sua solita felicità mista a tristezza e dolore. <Che acconciatura?> domanda infine, senza aggiungere altro. [Equipaggiamento: guanti ninja – Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 6 shuriken a spirale – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 5 fumogeni – 5 fuda con tronchi – 5 tonici coagulanti e 1 speciale – 5 tonici recupero chakra e 1 speciale – 5 veleni composto speciale – 2 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C]

17:19 Raido:
  [Monte] Comprende ogni cosa, tutto quanto. Dopo essere stata in quel posto per tanto tempo, torturata, trattata male e mangiare solo pane e acqua non è il massimo. Non ha una belle alimentazione e per lui che apprezza molto la cucina occidentale, è un vero e proprio colpo al cuore, un deciso colpo al cuore <Si, meno si mangia e più lo stomaco si restringe ma il segreto per mangiare tanto, bene e restare in forma è l'attività fisica> lui mangia davvero tanto eppure è sempre in linea, non si lascia mai andare e ogni giorno lo passa ad allenarsi, almeno un paio d'ore la mattina o un paio d'ore la sera prima di coricarsi e dormire felicemente <Con un po' di attività fisica ti viene fame, ti stanchi, bruci calorie però stai bene> è solo questione di abitudine, una volta preso il giro tutto appare ben più facile di quanto non sembri ma ora arriva la parte dolente. E' l'altra che la infastidisce, la rende nervosa impedendole di dormire tranquillamente. Un problema che devono risolvere, che deve portare a galla e non estirpare ma bensì consolare; è come uno spirito maligno in cerca della redenzione, uno spirito che vuole soltanto trovare la pace eterna in questo mondo. <Voglio conoscerla, vorrei parlare con l'altra se me lo permetti> avanza quella richiesta, quella proposta. Sa bene quanto sia difficile per lei accettare una cosa del genere, quanto quell'altra le faccia male nel profondo ma bisogna farlo prima o poi, bisogna combattere questo male con una semplice mossa di bontà, di bene e senza violenza alcuna, anzi, la violenza non serve veramente a niente, solo a creare conflitti. In cuor suo spera vivamente che, Kouki, la lasci uscire permettendogli di avere un confronto anche l'altra Yakushi presente nel di lei corpo. Non è facile, è tremendamente difficile ma sa che può riuscire a fare qualcosa, forse scatenare anche la parte più combattiva del suo carattere <Kouki, a noi fa piacere quando sei con noi, ci rende felici> un pizzico di serietà in quelle parole, non vuole che pensi questo di se, non è più un'estranea, non è più solo una semplice genin di Kusa, oramai è qualcosa di più <Ah, te li ha già fatti assaggiare? Allora tanto meglio, stasera puoi fare il bis o il tris> insomma, può mangiarne quanti ne vuole senza fare troppi complimenti, letteralmente può ingozzarsi più che mai per cibarsi di ciò che le piace. Deve viziarla un po', è anche uno dei suoi compiti, viziarla in queste piccolezze. Nota la preoccupazione nella sua voce, una preoccupazione diretta verso il Jonin, un qualcosa che lo fa sorridere, lo rende ancor più felice <Mi prenderò un po' di riposo prima dello scontro> la tranquillizza, la rende serena con solo quella piccola frase atta a consolarla, a renderla felice e tranquilla. Le paranoie non cessano mai, continuano imperterrite a vagare per la di lei mente; l'afferra dolcemente per le spalle interrompendo il suo fare con i capelli per portare lo sguardo verso il di lei viso <La tua presenza mi renderebbe felice, molto felice e poi, se hai paura di stare vicino agli altri...puoi sederti al mio fianco, davanti all'altare> è una possibilità alla fine, niente lo vieta e nessuno lo vieta a lui. E' lo sposo ed è lui a decidere cosa fare al proprio matrimonio. Torna a giocare con i capelli della ragazza, li piega <Volgarmente è chiamata cipolla, ora ti faccio vedere> inizia a legare i capelli, a formare un cipollotto morbido sul di lei capo, lo lega sfruttando gli altri capelli e, a lavoro compiuto, Kouki dovrebbe ritrovarsi con una nuova acconciatura, molto più bella e in linea con lei <Ecco fatto, ora sei bellissima>. [Chk on][Samehada equip][Armatura pesante equip]

17:39 Kouki:
  [Monti] Le parole di Raido riguardo il cibo sono giuste e veritiere, e sono in linea col pensiero della ragazzina. Insomma è una questione di abitudine, prima o poi il suo stomaco si abituerà a molto più cibo e lei potrà finalmente bearsi di tutti quei sapori. Sorride a quelle parole, pensando che ormai la sua vita sta cambiando, lentamente, ma sta mutando… e in meglio. Tuttavia non può rispondere in qualche modo alla questione cibo, perché il sensei va a dirle qualcosa che la irrigidisce completamente. Immobile, il sangue le si gela nelle vene e il solo pensiero di lasciare l’Altra libera di esprimersi la fa preoccupare e basta. <Perché vorresti parlare con lei? Non ne verrebbe fuori niente di buono.> lo sa, lo percepisce, ne ha paura. Sente la sua Voce nella testa urlare e raschiarle il cervello con le unghie, e la ragazzina trattiene una smorfia di dolore. Potrebbe farlo, forse con Raido, perché le ha dimostrato di saperla più o meno gestire… mentre con Kaori avrebbe decisamente più paura di farla soffrire, così come per Nahira. Solo sensazioni, ma le successive parole di lui la riportano ad una certa consapevolezza. È ben voluta, non fa paura a Raido e Kaori, sono felice di averla con loro per una cena. Dovrebbe davvero imparare a rilassarsi e godersi quei legami. Sospira ed accenna un sorriso, annuendo. <Va bene.> andrà a cena da loro, accetterà quel suo invito e si… mangerà ancora quei biscotti. Un sorriso che non fa altro che allargarsi sul suo candido viso. In silenzio sente come quel suo consiglio viene preso in considerazione e lei si limita ad annuire, accentuando il sorriso. Discorso che poi torna sul matrimonio quindi, con la sua preoccupazioni, le sue paranoie e le mani di Raido che si posano sulle sue spalle, come a voler interrompere quel fiume di pensieri e parole. Lo osserva negli occhi, ascolta le sue parole e il viso si rilassa. <No, è un momento vostro e dovete essere solo voi due. Io non ho paura di stare vicino agli altri. È solo che io non li conosco e loro non conosco me. Se Lei dovesse prevalere in quel contesto, non so cosa potrebbero pensare di me.> molto semplice quella sua spiegazione e di certo non vuole intromettersi nel loro matrimonio, non per altro, ma perché è un momento loro, unico. <Posso stare in prima fila, come hai detto tu. Mi preoccupa solo quello che potrebbe succedere.> tace per qualche secondo, un piccolo sospiro prima di continuare. <Ma mi piacerebbe molto esserci e vedervi.> un accenno di sorriso, mentre l’altro va a spiegarle l’acconciatura che le sta andando a fare. Espressione perplessa mentre non capisce esattamente cosa significhi. <Cipolla?> non deve aspettare molto tutta via, ed ecco che l’acconciatura è completa, e la ragazzina va ad alzare le mani per tastarsi i capelli. <Oh… è così leggera la mia testa. Mi sento un po’ nuda.> ammette, allargando il sorriso e piegando ora le braccia per permettere alle mani di toccarsi la schiena fin dove riesce ad arrivare. <E fa meno caldo!> si, perché con quella matassa di capelli lo soffre particolarmente, in realtà anche le fasciature le danno la sensazione di soffocare ma non può di certo toglierle. <Grazie!> è entusiasta del fatto che sia lui che Kaori le abbiano acconciato i capelli insegnandole due diversi tipo di raccolto. Si allenerà per farli entrambi. <I capelli raccolti sono meno ingombranti, forse anche nei combattimenti.> inizia a parlottare fra sé e sé, mentre la sua Voce non sembra affatto felice della cosa, andando a farle corrugare il viso. [Equipaggiamento: guanti ninja – Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 6 shuriken a spirale – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 5 fumogeni – 5 fuda con tronchi – 5 tonici coagulanti e 1 speciale – 5 tonici recupero chakra e 1 speciale – 5 veleni composto speciale – 2 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C]

18:19 Raido:
  [Monte] Vuole parlare con quella voce a tutti i costi, conoscere quella parte di Kouki che tiene soggiogata e a cui non permette di uscire in alcun modo. Nota nel suo viso la sofferenza ogni qual volta quella voce tenta di uscire per darle fastidio, un dolore all'interno della testa che aumenta sempre di più e non sopporta di vederla in quello stato, non sopporta di vederla in quella situazione. Sa di poter fare qualcosa, di poterla aiutare a controllare quella parte di se, aiutare a far sua quel piccolo essere che dimora dentro di lei. La domanda non è facile e la risposta lo è meno ancora, molto meno facile della domanda eppure una risposta deve arrivare il prima possibile <Non è detto> mette questo davanti a tutto, non per forza deve uscire qualcosa di negativo da un'esperienza del genere, tutt'altro, può uscire qualcosa di veramente costruttivo <Voglio imparare a conoscerla, a capire cosa vuole da te, da noi, da tutti. Voglio imparare a comprenderla senza cacciarla> questo vuole più di tutto al momento, comprendere la parte di Kouki che più repelle e odia, quella che sta scacciando continuamente e che, allo stesso tempo, le fa male, un male incredibile. Lei sa che può aprirsi con lui, sa che può aprirsi con lui, sa che può aiutarla meglio di chiunque altro. Non è più da sola, adesso c'è lui e non solo, vi sono anche Kaori e Nahira ad aiutarla, a renderla vita migliore, più bella e solare. Per la cena, alla fine cede, non c'è altro da dire se non sorridere, sorridere felice e tranquillo. Sa per certo che Kaori non ha niente contro di lei e non rifiuterebbe mai la sua presenza solo per una cena, anzi, l'accoglierebbe con gioia visto ciò che si sono detti ieri durante il bagno alla cascata. Hanno già preso la decisione ma serve solo il momento adatto per dirglielo, momento che sta per arrivare alla fine, non manca molto, anzi, è molto più vicino di quanto si possa minimamente immaginare. I dubbi per il matrimonio, però, permangono e la sua paura di poter essere fastidiosa la fa da padrone, una paura che non riesce a scacciare, non riesce a mandare via e la comprende, capisce cosa vuole dire ma è qui che la sua richiesta entra in gioco, torna nuovamente a farsi sentire più forte di prima <Anche per questo voglio parlare con lei, non deve sentirsi esclusa o di troppo. Lei è te e tu sei lei ed è la benvenuta, anzi, sono sicuro che se le chiedessi di allenarsi con me, non si rifiuterebbe, vero?> cerca di sdrammatizzar tutto quanto, di essere molto più solare di quanto già non sia. Vuole rendere il tutto più bello per Kouki, molto più bello e facile e allo stesso tempo cercare di venire incontro all'altra, capirla e provare a renderla partecipe delle loro vite. Non conosce E-001 e non sa come prenderla, per ora ci sta solo provando, sta solo provando a fare del suo meglio e il suo meglio si ferma alle parole per adesso, parole dettate al vento finchè non ottiene una risposta. Ha finito con l'acconciatura, ha finito di aggiustarle i capelli rendendola ancora più bella e più libera <Si, così sono decisamente meno ingombranti e ti stanno bene> le stanno davvero molto bene ed è qualcosa di facile da fare, non serve nemmeno troppo impegno per metterli su in quel modo, tutt'altro, solo un po' di dimestichezza con le mani. [Chk on][Samehada equip][Armatura pesante equip]

18:37 Kouki:
  [Monti] Parlare con l’Altra è qualcosa che la preoccupa, ma sa anche che Lei stessa vorrebbe prendere il controllo per scambiare quattro chiacchiere con Raido. Il problema è che non sarebbero quattro chiacchiere gentili. Ci sarebbe odio, rabbia e violenza. Anche se la ragazzina ha una certa sicurezza che il suo sensei non si farebbe spaventare né abbattere per questo, e che non la abbandonerà. Forse potrebbe davvero andare sul sicuro, lasciarsi andare e rilassarsi per qualche attimo, qualche minuto… e lasciare che l’Altra faccia quello che vuole. Ascolta le parole di Raido, quella sua convinzione che potrebbe non per forza andare male. Comprenderla, capire. Non dice nulla, permane nel suo assoluto silenzio, corrucciata, nell’ascoltare quelle parole. È rischioso, ma forse è solo lei che vede quel pericolo. Del resto cosa potrebbe fare? Di fisico nulla, Raido è decisamente molto più forte, ma se lo ferisse con le parole? Ma anche per quello ormai è sicura che il sensei non se la prenderebbe con la piccola. Insomma, non ha molto a cui aggrapparsi per rifiutarsi, le sue paure trovano una soluzione. Sospira e lascia passare quel tempo, tutto quello che basta all’altro per finire quella sua acconciatura, tutto quello che serve per parlare ancora del matrimonio e per sentire nuovamente quella sua richiesta. Una richiesta che sembra convincerla sempre di più… e man mano che lei si trova d’accordo, l’Altra prende forza e preme per uscire. Sente la sua Voce che insiste, ancora e ancora, logorandola da dentro. <Può essere la benvenuta, fin quando non fa del male.> ammette infine, andando ad emettere un altro sospiro. Quel sentirsi divisa pur essendo un’unica persona è snervante. Quella domanda, così ironica, per sdrammatizzare, strappa un piccolo sorrisino alla ragazzina. <Non saprei, dipende da quanto ti odia. Però, se ci tieni…> ammette infine, non riuscendo in pratica a capire nemmeno lei le dinamiche e i pensieri dell’Altra. Le mani vanno ancora a toccarsi quel cipollotto sopra la testolina con espressione sorridente. <Dici che mi sta bene?> non sa effettivamente quanto possa essere carina o meno, non ha un metro di giudizio per sé stessa sotto questo punto di vista. Il dolore alla testa torna, costringendola a sorreggersi con la mano destra, massaggiandosi le tempie. <Grazie, state facendo davvero tanto per me, tutti quanti.> lui, Kaori e Nahira. Ce la stanno mettendo tutta. Il viso si rilassa nell’osservare il panorama, leggera e contenta di poter stare con Raido, ancor di più per la cena insieme a Kaori. Potrebbe essere bello, potrebbe essere come stare in famiglia? Le sfugge il pensiero, il dolore torna. Un pensiero ancora proibito per lei, nonostante tutto la stia spingendo a desiderarlo. Può avere davvero tutto questo? Se lo merita? La testa le gira, così leggera da non voler più opporsi. La Voce bussa, e lei decide di non trattenerla, dopo tutto è quello che vuole Raido, no? Chiude gli occhi e si abbandona. <Adesso basta.> il tono secco, tagliente, mentre la ragazzina torna dritta con schiena e testa, e le mani vengono posate sulle ginocchia. <Tutto è questo è ridicolo.> le mani ora vengono portate ai capelli, e lentamente si adoperano per sciogliere quell’acconciatura, tornando a farli ricadere sciolti lungo la schiena. [Equipaggiamento: guanti ninja – Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 6 shuriken a spirale – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 5 fumogeni – 5 fuda con tronchi – 5 tonici coagulanti e 1 speciale – 5 tonici recupero chakra e 1 speciale – 5 veleni composto speciale – 2 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C]

18:52 Raido:
  [Monte] Kouki alla fine cede, non ha motivo per opporsi a tutto questo, non l'avrebbe mai abbandonata anche se avesse detto qualcosa di irrimediabile, anche se l'avesse colpito duramente. Tiene troppo a lei per lasciarsi scoraggiare, per lasciarsi abbattere. Sa fin troppo bene che non può essere attaccato e se solo ci provasse la metterebbe a terra senza nemmeno troppa fatica e nemmeno le parole, per quanto taglienti siano, non riescono a sfiorarlo più di tanto. Aspetta, attende impaziente di poter incontrare quell'altra parte della Yakushi ma prima di parlare, prima di dire qualunque cosa, deve diventare qualcuno, qualcosa di incorruttibile e per questo lascia che il kiriano sopito venga fuori. Gli occhi permangono amorevoli come sempre verso di lei eppure hanno un aspetto glaciale, sono fatti di puro ghiaccio in modo da non lasciar trasparire altro dal proprio viso, anzi, solo quello che lui vuole far vedere. Ricerca una calma interiore, una calma per affrontare un discorso ad armi pari. <Ti stanno benissimo> conferma nuovamente prima di sentire quei nuovi ringraziamenti e poi, tutto cambia. Sente la genin cambiare improvvisamente, la sente mutare sotto i propri occhi, Kouki tace e E-001 viene alla luce in tutto il suo splendore. Una ragazzina di 11 anni più dura, più violenta e matura che comincia a parlare, sicura di se sotto ogni aspetto, sotto ogni profilo, specialmente quello psicologico. La sente parlare continuando a puntare lo sguardo sulle di lei movenze, intenta a sciogliere quell'acconciatura; forse per odio, forse perchè vuole comandare ma una cosa l'ha capita, quello che l'altra prova per lui è odio, odio puro e vuole capire il perchè di questo odio, cosa ha mai fatto di male a lei? Gli ha strappato Kouki? Gli ha tolto il comando di quel corpo? Non crede eppure ci deve essere un motivo ben preciso, qualcosa che possa spiegare tutto questo una volta per tutte <Finalmente ci incontriamo faccia a faccia> non pronuncia il suo nome in codice, ha sempre odiato quelle cifre e per lui rimane solo Kouki, la sua piccola e tenera Kouki. Continua a guardarla voltarsi, una frase, poi, lo lascia particolarmente allibito. Ridicolo? Solo perchè si prende cura di lei? Solo perchè vuole qualcosa di più per lei? Non può accettare una simile affermazione ma non può nemmeno ribattere ne dire qualcosa in contrario non conoscendola abbastanza. Non ha idea di come prenderla e come comportarsi ma forse l'ipotesi più giusta è quella di essere diretti <Senza troppi convenevoli, perchè mi odi? Cosa ti ho fatto per meritare un simile odio? E soprattutto, perchè non vuoi vederti felice?> non vederla ma vederti, un altro modo per sottolineare che sono sempre la stessa persona, è sempre Kouki quella con cui parla e niente può fargli cambiare idea, nemmeno se dovesse gridargli addosso <Sei forse gelosa?> può essere questa la soluzione? E' gelosa? Lo è davvero? Solo lei può dirlo effettivamente, a lui non resta altro che aspettare le risposte ma l'unica cosa che vuole e pretende è la di lei assoluta sincerità sull'argomento. [Chk on][Samehada equip][Armatura pesante]

19:09 Kouki:
  [Monti] Profondare nel nero della sua mente, per lasciare posto all’altra. La sua prima amica, quella che l’ha protetta da tutto e tutti, quella che si è presa sempre tutto. Col sorriso. È nata per quello, ha uno scopo e vuole perseguirlo. Ma tutto quello che sta succedendo ha fatto in modo di cambiare i programmi, e questo non può accettarlo. Quei capelli è solo un simbolo. Quell’acconciarsi, fare in modo che qualcuno si prenda cura di lei. È ridicolo. Monta la rabbia, monta il freddo. Lo sguardo si fa glaciale, sottile, e lo punta negli occhi dell’altro. Viso distante, duro, ma solcato da un’irreverente ghigno. Un’espressione che la rende melliflua ed inquietante. Ha lei il controllo ora, può ristabilire l’ordine delle cose. <Finalmente, e spero vivamente che sia l’ultima volta che io veda quella tua faccia.> ci sono tante cose da dire, ma al momento si limita a fissarlo, dandosi un’ultima sistemata ai capelli. Gesti lenti e calcolati che vanno ad accarezzare quella cascata di pece che ricade alle sue spalle. Nel mentre le parole dell’uomo la fanno sorridere, un ghigno che si accentua e si lascia andare a una piccola risata. Una risata che non ha nulla di dolce e cristallino. <Tu sei un ostacolo. Vuoi decidere per me, pretendi che io sia come vuoi tu.> un ostacolo, nulla più. Con quel loro fare amorevole e gentile. <Mi fate venire la nausea. Tu, Kaori, Nahira. Tutto pace e amore. In questo mondo non c’è spazio per queste cose.> sputa le sue parole, come veleno, sempre guardandolo fisso. <I sentimenti sono un ostacolo e tutto stava andando bene fino a quando tu non hai deciso di alimentarli. Io devo pensare solo a diventare più forte. La migliore di tutti e far mangiare agli altri la mia polvere. Potere, nient’altro. Anzi… la perfezione.> tutto ciò a cui mira, tutto ciò per quello che l’hanno creata. Le parole di Otsuki sono le sue parole. <Tu non sei nessuno. Tu sei solo un ometto che ha deciso di ergersi a suo cavaliere, ma non è così. Lo fai solo perché rivedi te stesso, non te ne frega niente di lei, ammettilo.> sogghigna, subdola, ma non ha ancora finito di parlare. <Ci sono solo io per lei. Io l’ho protetta per tutti questi anni, non c’eri tu, non c’era Kaori, non c’era nessun altro.> ed è qui che inizia ad intravedersi la vera rabbia, quello che la spinge ad opporsi a Raido. <Ho qualcosa da portare a termine, una strada da percorrere. E voi mi state portando su un altro viale che non mi piace.> tace per il momento, sentendosi libera di poter dire quello che pensa. Non ha timore alcuno, sicura di sé, decisa nelle sue parole. Ha bene in mente quale sia il suo percorso, e il fatto che quelle persone non le permettano di percorrerlo la fa imbestialire. [Equipaggiamento: guanti ninja – Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 6 shuriken a spirale – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 5 fumogeni – 5 fuda con tronchi – 5 tonici coagulanti e 1 speciale – 5 tonici recupero chakra e 1 speciale – 5 veleni composto speciale – 2 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C]

19:35 Raido:
  [Monte] Finalmente le parole escono e vengono dette, tutto quanto viene buttato fuori dalla ragazza che ora ha la libertà massima di espressione, ora può lasciarsi andare in tutta se stessa. Come ha previsto, quel lasciarsi andare comprende anche le offese ma questo non lo toccano, non arrivano nemmeno a sfiorarlo essendo ben conscio di quello che dovrebbe aspettarsi da lei e dal suo fare. Vorrebbe fare una battuta ma non è il caso di fare dello spirito, non ora che la questione si sta facendo seria. Si limita a guardarla nel più completo silenzio senza andarle contro e senza ribadire niente; non vuole farla innervosire e non vuole far riscaldare gli animi prima del dovuto preferendo la calma, la quiete anche se dalle successive parole si evince che di quiete ce n'è ben poca nel di lei cuore, non esiste quasi per nulla. Le domande vengono poste una dopo l'altra curioso di sapere cosa veramente vuole, cosa veramente pensa e tutto si rivela essere più facile del previsto, tutto diventa fin troppo facile. Risponde a ogni singola e anche di più, dice persino di più di quello che avrebbe mai potuto sperare <Non voglio che tu sia come me e non voglio decidere per te, questo lo sai bene e te lo ripetuto> glielo ha sempre detto di essere se stessa, non può costringerla ad essere qualcuno che non e non può costringerla a diventare come lui, è qualcosa che non augurerebbe a nessuno <Dici che non c'è spazio per queste cose eppure sono proprio queste cose che ci salvano. Io stavo affossando nella mia stessa oscurità ed è stato proprio l'amore a salvarmi> ma sono le parole successive che gli fanno capire maggiormente cosa passa per la testa di quella ragazzina. Vuole il potere, vuole essere perfetta in ogni suo aspetto. Ora capisce, ecco cosa le hanno instillato la dentro, al convinzione che sia il potere la chiave di tutto quanto ma quanto può il potere essere benevolo? A cosa serve ricercare il potere se poi non lo si può usare per un fine più grande? Alcuni lo usano per la distruzione ma a che pro? Cosa serve distruggere tutto? E' un qualcosa che non capisce e nemmeno concepisce più di tanto <E' vero, noi due siamo molto simili Kouki, abbiamo tanto in comune ma questo l'ho scoperto dopo essermi affezionato a te, molto dopo> è questo il punto focale, non è stata la scoperta del suo passato ad avvicinarlo a lei ma è stata lei a farlo avvicinare così tanto ma ora, esce fuori la vera rabbia, la solitudine che ha provato in tutti questi anni, in tutto questo tempo. Non può darle torto, è vero, ha ragione; si è sempre difesa da sola, ha sempre combattuto da sola ogni sua battaglia senza nessuno che le stesse a fianco. Questo le brucia più di tutto <Non c'era nessun altro con te ma adesso si. Non c'è più bisogno di lottare da sola, io sono con te e ci sarò sempre> ma la convinzione di lei è troppo grande, è fissa sul suo obiettivo principale, ovvero quel compito di potere e perfezione. China il capo verso il basso, sospira pesantemente <E va bene>. Il sigillo sul proprio collo comincia a risplendere di quel colore violaceo, il chakra diventa nero all'improvviso mentre tutto quanto scorre per il proprio corpo, la potenza aumenta mentre cerca di farlo fuoriuscire dal corpo. Lo spinge all'esterno cercando di aumentare il proprio potere in modo esponenziale, di rivelare la vera natura di Raido Oboro, mostrare il perchè viene chiamato Oni quando entra in azione. Cerca di attivare il potere del sigillo maledetto. Aumenta l'afflusso di chakra, i capelli cambiano colore divenendo neri, le iridi permangono dorate mentre la sclera diventa rossa e su tutto il corpo dovrebbero comparire i vari segni della sua presenza. Piccoli tatuaggi si creano per il viso e per il braccio destro, tatuaggi occupati da piccole scaglie. Metà del viso viene occupata da metà di una maschera a forma di rinoceronte, il busto ha metà armatura così come il braccio destro presenta spalliere e avambracci, le gambe anche, schinieri, cavigliere, ginocchiere. Il sigillo dovrebbe essere attivato e il potere crescere in modo esponenziale. Il braccio destro si alza di scatto, uno movimento veloce e impercettibile viene effettuato poggiando la mano sulla spalla della ragazza, un movimento che non può essere fermato in alcun modo. In quel preciso istante convoglia il potere del sigillo dentro di lei, fa scorrere quella forza nel minuscolo corpo di Kouki. La ragazzina può sentire una grande forza pervaderla, un potere talmente grande, senza precedenti che riesce a rendere ogni abilità più potente ma allo stesso tempo, inizia a sentire male, i muscoli fanno male, il dolore la pervade, un dolore troppo grande per essere sopportato; può sentire il proprio corpo andare in fiamme, arrivare al punto da desiderare la morte stessa. Il dolore più grande che abbia mai provato in vita sua, un dolore che nemmeno Otsuki è in grado di provocarle <Questo è il potere Kouki e ora stai soffrendo, stai soffrendo come mai prima d'ora> toglie la mano e tutto quanto cessa, non sente più niente, il di lei corpo è vuoto, privato di quella forza. E' un qualcosa di drastico ma utile per farle comprendere il tutto <Io voglio proteggerti da questo, è quello che sto cercando di farti capire. Non è il potere in se a darci forza, esso ti distrugge soltanto bensì è avere qualcuno da proteggere, la volontà di salvare qualcuno a cui tiene riesce a dare la forza di andare avanti a vincere qualsiasi sfida> si prende una paura da questo suo parlare, una piccola pausa prima di ricominciare <Tu tieni a te stessa, ecco dove hai trovato la forza di sopravvivere a tutto quello che ti hanno fatto. Il potere che cerchi è già dentro di te, devi solo capire come sbloccarlo e usarlo> rilascia il sigillo, lo lascia andare tornando alla normalità, tornando ad essere il vecchio Raido, bianco come al solito <Fidati di me> questo chiede a entrambe, solo questo. [Chk on][2/4 metamorfosi terrena][Samehada equip][Armatura pesante equip]

20:02 Kouki:
  [Monti] Lei ha parlato e l’altro risponde. Semplici frasi e semplici parole che non vanno ad attaccare la ragazzina. Scuote la testa, il sorrisino si amplia, è decisamente troppo complicato per ridurlo a quelle semplici parole. <Quello che hai sempre ripetuto è stato quello di essere me stessa. Ma non hai tenuto conto di me.> marca quell’ultima parola, andando con forza ad indicare il proprio petto, poggiando l’indice sul suo stesso sterno e premendo con forza. <Kouki vuole essere sé stessa. Voi volete lei. Ma vi assicuro che non vi libererete mai di me, io ci sono e ci sarò sempre. Anche io voglio essere me stessa, ma non fate altro che soffocarmi e impedirmelo.> c’è molta rabbia, molto odio, molta freddezza. Secca nel tono e tagliente nello sguardo. Lei è molto diversa da prima, profondamente diversa. I pensieri sono cambiati, il modo di fare e di dire. Stizzita a quelle sue successive parole, dimostrando tutto il suo disprezzo. <L’amore.> scuote la testa, velenosa, sibilando come una serpe. <Non è stato certo l’amore a proteggere Kouki. Sono stata io. E io non sono l’amore.> il sorriso si spegne, il viso si fa serio e freddo. Lei è tutto tranne che amore e dolcezza. <Lei era troppo debole, aveva ed ha bisogno di me.> rimarca, ancora e ancora. <Non ha bisogno di voi. E io farò in modo che venga abbandonata ed isolata da tutti, in modo che possa appoggiarsi solo ed unicamente a me.> gelosia? Forse. Un sentimento profondo e velenoso che corrode dall’interno, fino alle ossa. Sorride nuovamente, divertita, prima che l’altro dia quella dimostrazione. Lo osserva circondarsi di quel chakra nero, lo avvolge e ne muta la forma, aumentando di forza e potere. Un potere che potrebbe forse sentire anche da lì, o forse immaginare. Un qualcosa che non fa altro che attirare la sua attenzione, facendola sorridere meravigliata. Lo vuole, desidera quello… qualsiasi cosa sia. Lo desidera, le piace. Non si scosta nemmeno quando la mano viene poggiata sulla sua spalla, nemmeno lo ha visto muoversi, e questo non fa che aumentare il suo desiderio di avere più potere. Essere talmente forte e veloce da non essere vista. Lentamente quell’energia, quella forza, le viene immessa nel corpo. Avverte il potere invadere tutta sé stessa… e si sente forte, si sente fresca rinata. Ma tutto quello dura solo un istante, perché nello stesso momento il corpo inizia a bruciarle dall’interno. I muscoli si tendono e si ingrossano, come a volersi gonfiare e strappare, imbevuti di quel potere troppo grande per lei. Si sente dilaniare, strappare, bruciare, il cuore inizia a batterle così forte nel petto da farle male, tanto da sentirselo scoppiare da un momento all’altro. Un dolore che va oltre a qualsiasi cosa che abbia mai provato, un dolore che è in grado, dopo tanto tempo, di far tornare le lacrime a E-001. Qualcosa che nemmeno lei è in grado di sopportare… e quindi urla. Chiude gli occhi lasciando scorrere le lacrime lungo le guance e urla con tutto il fiato che ha in corpo, svuotando i polmoni dolenti e stringendo le proprie mani fino a quando tutto quello non cessa di colpo. Si ritrova svuotata, ansimante, gli occhi spalancati e le parole di Raido nella testa. Parole che si ripetono, e lei cercherebbe di rialzarsi, velocemente. Cercando di reggersi sulle sue gambe tremanti. <…Se tu puoi sopportarlo, potrò riuscirci anche io!> un potere che ti distrugge, ma che ti da la possibilità di fare grandi cose. Un prezzo giusto, no? <A me spetta un grande progetto!> rimane fissa su quelle idee sulla quale si basa tutta la sua esistenza. <Io non sono Kouki, quello non è il mio nome! Io sono E-001! E voi mi state togliendo tutto!> la rabbia, l’ira, la fa da padrone. [Equipaggiamento: guanti ninja – Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 6 shuriken a spirale – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 5 fumogeni – 5 fuda con tronchi – 5 tonici coagulanti e 1 speciale – 5 tonici recupero chakra e 1 speciale – 5 veleni composto speciale – 2 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C]

20:22 Raido:
  [Monte] E' una testa calda, molto calda e questo lo si è capito fin troppo, non vuole cedere alle parole, non vuole permettere che il Jonin arrivi al suo cuore. Non è un'impresa impossibile, ardua si ma non impossibile e può riuscirci, deve solo essere più paziente, non può pretendere di farlo nell'immediato. E' una terapia lunga, difficile da portare a termine però si deve impegnare il più possibile <Ho tenuto conto anche di te, tu sei lei e per quanto lo neghi, è la verità e niente può cambiare questo> è fermo sulla quella convinzione, non c'è niente che può fargli cambiare idea e poi si arriva a quelle successive parole. Lei vuole essere se stessa, anche lei vuole il suo spazio e questo lo capisce, capisce davvero cosa prova ma non capisce il suo modo di agire, non capisce il suo modo di comportarsi, il perchè fa tutto quello che sta facendo e perchè lo fa in questo modo <Soffocarti? Impedirtelo? Io voglio anche te nella mia famiglia e nessuno ti sta togliendo spazio. Quando vuoi dire qualcosa dillo, fallo senza agire come una zecca perchè ti ho vista. Prende il sopravvento, dice qualche frase velenosa e poi basta, vi date fastidio a vicenda> questo è quello che pensa al momento, quello che ha visto in tutto questo tempo da parte della ragazza <Io voglio lei e voglio te, voglio che anche tu sia parte della mia famiglia e se in qualche modo ti ho offesa, ti chiedo scusa...> non si inchina, resta fermo, non si piega ma le parole sono sincere, tutto quello che dice è sincero <...collaborate, esci fuori per renderti più forte quando serve o se vuoi dare il tuo parere su qualcosa. Io cerco di conoscerti, voglio conoscerti> sta cercando in tutti i modi di farla ragionare, di fare appello al di lei cuore, a quel cuore che sa che c'è, sa che la ragazza è sempre li nonostante tutto quel dire. Continua ad ascoltarla, continua a sentire quelle parole pregne di veleno verso il mondo e verso se stessa, parole che non vorrebbe sentire ma si costringe a sentirle ma tutto ciò conferma che è la gelosia che la spinge a dire tutto questo oltre che alla rabbia <Non da me, più andrete lontane e più io vi seguirò. Continuerò a stare al vostro fianco, sempre e comunque, a costo di dare la vita> lo ha detto anche ieri, se serve morire per farla reagire, allora va bene, non ha niente da ridire su questo. Immette nel di lei corpo tutto quel potere, la fa soffrire, la vede soffrire come non mai, osserva le lacrime rigare il suo viso e il cuore cede improvvisamente, sente il proprio petto farsi più pesante ma non lo fa cessare, continua, dice quello che deve dire e solo allora toglie la mano dandole un po' di pace, dandole la pace che cerca <Tu sei Kouki Yakushi e voglio che tu sia mia figlia, voglio essere tuo padre Kouki, voglio darti una famiglia, voglio darti qualcuno su cui poggiarti> questa volta sta parlando direttamente con la sua Kouki, parla con lei. Si alza, si rimette in piedi, si erge sopra di lei <Kouki, ascoltami, non è finita, riparlerò con lei in futuro ma adesso voglio dimostrarle che potete essere felici entrambe. Torna e andiamo a cena insieme> allunga il braccio destro, la mano aperta aspettando che questa venga presa dalla piccola Kouki. Se fosse tornata in se e se avesse afferrato la mano, allora si dirigerebbero verso casa di Kaori per gustarsi la cena. [END]

20:41 Kouki:
  [Monti] Le parole che continua a sentire hanno una loro ragione, ma è lei che non vuole ascoltarle. Lui vuole entrambe, ma quello che vuole lei è ben diverso e sposa la mentalità di Otsuki. Il meccanismo che l’ha vista nascere è stato molto complesso, e una volta nata si è sviluppata con il solo desiderio di essere come le altre persone volevano. Vuole essere quel progetto, vuole arrivare alla fine. Ha compreso che solo così poteva evitare il dolore. Certo ora non c’è, ora si può evitare, ora tutto quello può cessare, ma non nella sua mente. Ancora convinta di dover andare fino in fondo, di dover tornare da quello scienziato per concludere il suo lavoro. <Io sono diversa. Sono nata da lei, ma sono diversa.> difficile accettare di essere un’unica persona quando effettivamente la sua mente è diversa. Un animo secondario, differente. <Si, impedirmelo. Perché io seguo il volere di Otsuki. Mentre tu porti Kouki dalla tua.> non dice altro, secca. Ascolta quelle parole che oltrepassano la sua mente senza fermarsi. <Famiglia. Ma chi ci crede. La mia famiglia, i miei fratelli, sono altri. Otsuki è la mia famiglia, il mio clan è la mia famiglia.> continua, sibilando come una serpe. È questo quello che crede e che la rende diversa da Kouki. Continua ad ascoltare senza rispondere, ignorandolo, diventando fredda e distante, fino a quando non sente quel potere, quel dolore e quelle lacrime che da tanto tempo non versava. Si alza, traballa, trema, eppure rimane convinta delle sue idee. No, non basteranno di certo quelle semplici parole per farla cambiare. Ma sono quelle ultime frasi a smuoverla. Famiglia, padre, figlia. Il proprio nome… parole che smuovono in lei quei sentimenti che ha imparato a conoscere, mettendo a nudo quel desiderio che vorrebbe per sé. Parole che portano a galla la propria presenza, il proprio spirito, lasciando che l’Altra si chiuda in sé stessa, non volendo più ascoltare simili sciocchezze. La piccola osserva il suo sensei che si alza, i propri occhi segnati dalle lacrime, e delle nuove vanno ad aggiungersi mentre l’espressione del suo viso si fa più morbida e dolce. Annuisce a quelle parole e lentamente muoverebbe la propria mano tremolante ad afferrare quella dell’uomo. La stringe, con forza, trovando in lui il suo sostegno. <Mi spiace.> mugugna solamente, scegliendo di seguirlo e camminare al suo fianco, tenendogli la mano se solo lui volesse. Vuole stare con lui, vuole stare con Kaori, vuole trovare un po’ di pace per questa sera. [END][Equipaggiamento: guanti ninja – Armi: 6 shuriken – 6 kunai – 6 shuriken a spirale – 28 fukumibari – 1 manriki-gusari – 5 bombe luce – un set da 5 fumogeni – 5 fuda con tronchi – 5 tonici coagulanti e 1 speciale – 5 tonici recupero chakra e 1 speciale – 5 veleni composto speciale – 2 veleni inibenti – 2 veleni tossici C – 2 veleni stordenti C]

I due si incontrano al monte dei volti dove Raido la invita al matrimonio come damigella ma alla fine finisce a parlare con E-001 dove vi è uno scambio di battute niente male.