La stessa Arte

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14:43 Hikari:
 La permanenza della genin kusana a Konoha continua, tra incontri piacevoli e altri un po’ più particolari. Tra minacce, discorsi su temi piuttosto fondamentali e allo stesso troppo alti per dei semplici ragazzi di vent’anni, Hikari ha avuto modo di incontrare diverse persone. Una serie di alti e bassi, tra i torneo e le altre cose. Ma in questo momento, il sole sembra sorriderle e augurarle una buona giornata. Ha deciso di approfittare dei giorni che la separano dalla finale del girone genin per allenarsi, e, nelle pause, visitare qualche luogo del villaggio della Foglia. La sera precedente è stata incantata dall’atmosfera pregna di storia del Tempio del Fuoco, e quest’oggi la sua destinazione è un’altra: la Prateria della Memoria. Vuole vedere il più possibile, non avrà così tante occasioni di ritornare a Konoha, e ha perso molto tempo nei giorni passati ad auto commiserarsi. La giovane donna sta attraversando la vasta area verde in direzione del monumento ai caduti. Anche questo, come quello della sera prima, sembra un luogo di riflessione e silenzio. Cammina, calpestando con i suoi lunghi anfibi neri, i ciuffetti d’erba che le si parano dinanzi. Le gambe sono fasciate da un paio di leggins neri, uno delle diverse paia che ha, mentre il busto è coperto da una larga felpa color rosa, un po’ sbiadito. Indossa abiti comodi, insomma. Sulla coscia sinistra è stretto un portakunai, con annesse armi. Al fianco destro, tramite una cinta di stoffa nascosta sotto la felpa, è legata la sacca portaoggetti contenente solamente tre Bombe Carta. Non ha portato con sé tutto l’arsenale, non ne aveva motivo. I capelli castani sono legati in una lunga coda di cavallo, mentre il ciuffo sulla fronte è tenuto fermo dal copri fronte riportante il simbolo del villaggio dell’Erba. Ed eccola raggiungere il monumento ai caduti, una lastra di pietra che si erge verso l’alto. Le iridi della giovane scorrono i diversi nomi incisi su di essa. Un luogo molto suggestivo, in cui non sembra passare spesso molta gente. O questo è quello che pare a lei. [Equip: Guanti ninja | Portakunai: 3xkunai | Portaoggetti: 3x Carte Bomba]

14:48 Furaya:
 Si sta dirigendo in direzione della Prateria della Memoria, probabilmente per far visita ai propri defunti oppure semplicemente per farsi due passi. L'accompagnano una fragranza di ciliegio - adora i profumi vistosi e legati alla natura e alla frutta - e una coltre di capelli rosei, ormai arrivanti sino a metà schiena, lisci e fluenti. Tra gli stessi, compare il coprifronte della Foglia con placca metallica e fascia nera. A coprire il corpo, ha uno Yukata nero, con fiori di ciliegio rosei e violacei disegnati lungo tutto il fianco mancino, partendo dall'estremità inferiore sino a risalire verso il petto. In vita, vi è una fascia a tener stretto l'abito. Le maniche son lunghe, coprenti quindi anche i vambracci metallici. Ai piedi, invece, fin sotto le ginocchia, vi sono un paio di sandali ninja con annessi schinieri, che coprono il fronte. Non è eccessivamente elegante, ma neanche troppo spartana. Tra la fascia in vita e l'abito, son tenute due Katane, la prima dall'elsa bianca e nera, la seconda rossa e nera, sfilacciata e danneggiata in più punti. E' evidente come quest'ultima abbia avuto un trattamento peggiore rispetto alla prima. Attorno alla coscia destra, opposta quindi alle due Armi, vi è una Tasca Porta Kunai e Shuriken, accompagnata da una Tasca Porta Oggetti dello stesso colore sul gluteo dal medesimo lato. Sul petto, nascosti dagli abiti, si trovano dieci Fuda potenzianti, per qualsiasi eventualità. Sui polsi, ve ne sono altri due, nei quali ha sigillato la Falce ( a destra ) e la Zanbato ( a sinistra ), entrambe avvelenate come il filo delle Katane. Anch'essa si sta avvicinando al Monumento ai Caduti lasciato lì per onorare i caduti in Guerra, negli anni passati nonché in quelli anche recenti. I capelli rosei scivolano lungo le spalle, incorniciando il volto pallido della Consigliera. < Salve. > Saluta la giovane Kurosaki, sicché non molto distante dalla di lei posizione. Un mero saluto cordiale, dato dal fatto che la Nara sta invadendo, per così dire, lo spazio vitale della giovane per raggiungere lo stesso Monumento. [Chakra ON]

15:08 Hikari:
 Un leggero vento scorre fugace tra i capelli castani della giovane, lasciando che ondeggino al proprio passaggio. Un’atmosfera tranquilla e che induce al pensiero e alla riflessione. Osservando quel monumento, la genin non può far altro che immaginare quanta sofferenza sia incisa su quella lastra di pietra, quanto orrore dovuto alla guerra. Pensieri che impressionano una ragazza empatica come lei. Chissà se anche a Kusa è presente un monumento simile, ancora non ha avuto modo di visitare ogni angolo del villaggio dell’Erba. Ma ciò che più cattura i suoi pensieri, è la paura che forse un giorno anche il suo nome potrebbe comparire su un monumento come quello. D’altronde, è un ninja al servizio del villaggio, se dovesse presentarsi una minaccia, sarebbe tenuta a combattere. Eppure, essendo per l’appunto ninja, una cosa come questa non dovrebbe spaventarla, no? Meglio allontanare suggestioni simili e pensare piuttosto al presente e al torneo imminente. Si sta dando parecchio da fare, tra tecniche e allenamento. Ormai sembra star diventando un tutt’uno con il fuoco, la sola idea di poterlo padroneggiare la emoziona. Gli occhi le brillano. Certo, ancora non è molto pratica, ma lo diventerà. La scoperta della sua discendenza Yoton è stato un grande sprono per migliorare, il senso di appartenenza ad esso è sempre più forte. Immersa in quelle immagini, non si è accorta della presenza della donna che ha appena raggiunto quel luogo. L’attenzione di Hikari viene catturata dalla sua voce, calma e cordiale. < Salve. > le risponde, accennando anche un minimo movimento del capo. Nota subito il suo abbigliamento, e anche le due katane strette in vita. E’ subito colpita dalla sua sobrietà, quello yukata nero le dona alla perfezione. Non ha mai visto una donna tanto elegante per le strade di Konoha. Facile dedurre che sia una compagna d’armi, sebbene di un altro villaggio. Il suo profumo raggiunge le narici di Hikari, inebriandole di quella fragranza di ciliegio che le ricorda il parco nei pressi di Kusa. Una donna vera, pensa. [Equip: Guanti ninja | Portakunai: 3xkunai | Portaoggetti: 3x Carte Bomba]

15:24 Furaya:
 Arresta i di lei passi a ridosso del Monumento ai Caduti, tenendosi però a circa un metro - un metro e mezzo circa dalla ragazza. Volge lo sguardo in sua direzione, notandone i vari particolari, special modo il Coprifronte ch'ella porta in bella mostra, come qualsivoglia Ninja che si rispetti. D'altro canto, esser diventati Genin o comunque essere riconosciuti come Ninja dal proprio Villaggio dovrebbe essere motivo di vanto, almeno secondo le ideologie che sono state insite a Konohagakure e alla Nara stessa. Ognuno la vede un po' come vuole, se vogliamo essere del tutto onesti. < Mi spiace disturbarti. > Ammette, avvicinandosi un tanto al Monumento e posandovi al di sopra il palmo della destrorsa, affinché possa, in un certo senso, salutare tra quei nomi quelli che lei conosce. Durante le Guerre passate, ha perso molte persone che le erano vicine nonché a cuore, pertanto, quando riesce ad avere un momento libero e a passare da lì, non può fare a meno di salutarle. Ritira, infine, la mano, dopo qualche attimo passato e cercare proprio quei nomi così famosi - per lei - tanto da mancarle come l'aria, delle volte. Suo fratello, il suo migliore amico. Sensei che conosceva. Troppe, troppe persone. Ma purtroppo la Guerra significa anche questo ed è ciò che lei vorrebbe mutare. < Ma, quando ho un momento libero, passo a salutare chi è sepolto in questa Prateria. > Un piccolo sorrisetto quel che compare sul volto della giovane, lo stesso che sarebbe poi rivolto ad Hikari nel girar il capo in sua direzione. < Oh, sei qui per il Torneo, giusto? > Con un cenno del capo, indica il Coprifronte che quest'ultima ha sul capo, incapace di tenere a freno la lingua quando incontra qualcun altro. Strano, ma vero, tuttavia adora dialogare e confrontarsi con qualcuno, qualora chi ha di fronte riesca a sostenere un discorso serio e a seguirla nei di lei sproloqui. < Come ti sembra il Villaggio? > D'altronde, essendo la Consigliera, non può fare a meno di preoccuparsi sia per i Cittadini sia per chi ora n'è ospite. Mera prassi, ma anche curiosità. [Chakra ON]

15:45 Hikari:
 Il tono di voce dell’altra è sempre calmo, come se incontrare una sconosciuta per lei fosse del tutto normale e in qualche modo non pericoloso. E, in effetti, a prima vista di Hikari si potrebbe dir tutto tranne che “pericolosa”. Sicuramente la donna al suo fianco sa il fatto suo, lo si vede dall’atteggiamento e dalla sicurezza che ha nell’andare in giro con ben due katane. Non si vede spesso in giro gente così, o e meglio, alla giovane genin non è mai capitato. < Nessun disturbo. > cerca di tranquillizzare l’altra, agitando appena la mano. Segue nel mentre con gli occhi le dita di lei, che scorrono sulla fredda lastra di pietra con decisione e tranquillità, quasi sapessero quali nomi andare a cercare. E in effetti probabilmente è così. Le sue parole confermano l’intuizione della Kurosaki. < Lo trovo un bel pensiero. > acquisisce involontariamente un tono dolce, come se stesse provando compassione lei stessa per le persone lì sepolte che probabilmente un tempo erano vicine alla donna che le sta dinanzi. Come prima detto, è una ragazza molto empatica. Terminato il saluto ai defunti, la donna volta il capo in direzione della genin, ponendole una domanda che, se le fosse stata chiesta un paio di giorni addietro, l’avrebbe turbata. Ma ora che il suo animo sta lentamente liberandosi, non prova alcuna stretta al cuore nel rispondere. < Sì, esatto. > un cenno del capo nell’annuire. < Partecipa anche lei? > non sa bene se darle del “lei” o del “tu”, ma l’altra sembra avvolta da un velo di solennità e appare anche più grande di lei. Da diverso tempo non si rivolge in modo così formale a qualcuno. < Mi piace Konoha, la trovo tranquilla rispetto a Kusa. > comincia a dire < Non ho avuto modo di scovarne ogni angolo, ma ho visitato alcuni luoghi molto suggestivi. Ho passato del tempo ad allenarmi sui Monti Ardenti, mi sono innamorata del posto. > ammette, lasciando che un sorriso le si dipinga lentamente sul viso, mentre le iridi castane viaggiano distrattamente sul monumento in pietra. [Equip: Guanti ninja | Portakunai: 3xkunai | Portaoggetti: 3x Carte Bomba]

16:09 Furaya:
 Un nuovo sorrisetto viene rivolto alla giovane Kurosaki quando afferma che non v'è alcun disturbo da parte della Consigliera. Quest'ultima riprende posto, distanziandosi e raddrizzando la colonna. < Grazie. > Replica in seguito, inspirando l'aria fresca e primaverile del luogo nel quale si trovano. Fortunatamente, ha scelto anche un'ottima giornata per uscire all'aperto e dirigersi dove preferiva, coi raggi che illuminano la zona circostante nonché le due ragazze ferme, in piedi. Soffia una sottile brezza, neanche accettabile come tale, ma che fa il suo perché. Aleggia nell'etere circostante, scostando qualche ciocca di capelli della Nara. < Non darmi del "Lei", ti prego. > Ridacchia appena, con tranquillità estrema. Ha avuto modo di sfogarsi dopo le ultime vicende negative, inoltre la situazione sua personale sembra aver preso una nuova svolta, anche grazie a Fenrir che l'ha, ipoteticamente, accettata nel di lui branco di Lupi. Si sente.. meglio. Sì, è decisamente la parola giusta e preferibile in un contesto del genere. < Sì, certo, sono nel girone dei Jonin. > Comunica, stringendosi nelle spalle. Non nega che abbia un po' di timore nel partecipare da un Torneo contro il proprio Sensei ed un Uchiha del quale non sa praticamente niente, se non che faccia parte del Clan che, una volta, accolse Hanabi, sua vecchia amica ormai scomparsa da anni. Dispersa. < Non ho avuto modo di seguire molto gli altri scontri, a dir la verità.. > Commenta, storcendo un poco le labbra. < ..un po' mi spiace. > Sospira scoraggiata, poiché avere un lavoro del genere che le copre gran parte della giornata fa sì che abbia sempre molto da fare, e poco tempo libero per praticare qualcosa che, invece, preferisca fare per davvero. < Davvero? L'ultima volta che sono stata a Kusa, non la facevo così caotica. > Rimugina pensierosa, per quanto abbia vagato soltanto alla ricerca dell'Hasukage, del Capo Clan Yoton e qualche altro membro della priorità del Villaggio. < Però, è ben strutturato come Villaggio, questo devo ammetterlo. Mi ci son trovata piuttosto bene. > Racconta, anche se potrebbe non interessare affatto alla giovane Genin. Che volete farci se, delle volte, preferisce perdersi in chiacchiere? In fondo, ne ha così poco di tempo per farlo. < Oh, i Monti Ardenti. > Quasi sognante(?). < Vado ad allenarmi anche io lì spesso. Mi trovo molto a mio agio tra i Vulcani. > Il che può sembrare quasi strano, considerando quanto siano pericolosi proprio i Vulcani.. [Chakra ON]

16:32 Hikari:
 E’ contenta nel sentire la risata che abbandona le labbra dell’altra, a quel suo tentativo di darle del “lei”. Si sente più a suo agio a darle del “tu”, provando in questo modo la sensazione di essere sul suo stesso piano. Anche se, deve ammetterlo, si sente un po’ inferiore alla presenza di quella donna che, almeno all’apparenza, sembra un milione di volte più sicura e migliore di lei. Non si è mai fatta certi problemi, Hikari, e continuerà ad essere così. La sua è soltanto una misera osservazione nei propri confronti. Anche forse uno sprono a migliorarsi. < Jonin? Ammirevole. > gli occhi vanno subito a posarsi sull’elegante figura di lei, non troppo sorpresi. Da un lato si aspettava che l’altra non poteva essere in alcun modo una sua parigrado. Non le è capitato spesso di incontrare ninja di gradi superiori al suo, oltre ai sensei in Accademia. E’ affascinata da quell’informazione. Prima di studiare per diventare shinobi, non si era mai posta traguardi che potessero essere inerenti alla propria forza o alle proprie capacità, ma, da quando le è stato consegnato il copri fronte, tutto sembra essere diverso. Gli obiettivi sono chiari, e vengono stabiliti volta per volta. Punta a migliorare se stessa come persona e soprattutto anche come ninja. Incontrare persone come la donna che ha davanti sono di ispirazione. La stessa sensazione che provato nel conoscere lo Special Jonin di Kusa diversi giorni prima. < Neanche io li ho seguiti molto, soprattutto dopo aver combattuto. > una leggera tristezza vela il sorriso della genin, che nuovamente abbassa lo sguardo. Non vuole farsi investire ancora dai sensi di colpa, non può più permetterselo. Il suo compagno sta bene ora, le ha detto di non preoccuparsi. Eppure, nonostante la calma finalmente raggiunta, i pensieri della giovane ancora tornano a quell’incontro. < E forse per questo potrei trovarmi un po’ svantaggiata quando arriverà di nuovo il mio turno. > non sa con precisione come combattano i suoi futuri avversari, in particolare quella di cui non è riuscita a seguire lo scontro. Sarà del tutto una sorpresa, dovrà essere pronta a tutto. < Più che caotica, è facile incontrare dei tipi piuttosto strani. > una breve risata riecheggia nell’aria a seguito delle proprie parole. < E pericolosi. > per il resto, la donna ha ragione, e la giovane mostra di condividere la sua opinione annuendo con il capo. Il Villaggio è ben strutturato, non gli manca nulla, nel bene e nel male. Finora Hikari si è trovata piuttosto bene, sperando che questa situazione non cambi. Un nuovo sorriso compare subito sul candido viso della Kurosaki quando apprende che anche l’altra ha una propensione per l’allenamento in quel luogo. < Anche io! > un’esclamazione poco contenuta, poiché emozionata nel sapere che qualcuno condivide la propria idea. < In più, è un posto dove posso evitare di danneggiare qualcosa con il fuoco. > una frase in bilico tra il serio e l’ironico. Infatti si è diretta in quel luogo al fine di allenare la propria innata per il semplice timore di poter danneggiare qualcosa in altri territori un po’ meno adatti all’allenamento del suo chakra Yoton. [Equip: Guanti ninja | Portakunai: 3xkunai | Portaoggetti: 3x Carte Bomba]

17:05 Furaya:
 Se la Kurosaki si sente più a suo agio nel darle del "tu", la Nara si sente maggiormente sicura quando non le danno del "lei". In sintesi, hanno trovato un sodalizio perfetto per andare d'accordo sin dal principio. Non che ci voglia in realtà molto. La Nara non ha un caratteraccio come qualcun altro, bensì cerca d'andar d'amore e d'accordo con quanti possibile, anche solo per riuscire ad avere un semplice dialogo, un confronto, qualche minuto libero per parlare amichevolmente. Ha passato gli ultimi anni in completa solitudine, se teniamo conto di come molti - se non la totalità - dei suoi affetti ha perso la vita in battaglia, durante l'ultima cruenta Guerra contro il padre della stessa Consigliera. < Grazie. > Replica alla di lei affermazione iniziale, nei riguardi del di lei grado di Jonin. < Sei in finale, dunque? > Se deve affrontare un ulteriore turno, evidentemente è proprio riuscita ad arrivare in finale. < Congratulazioni, in caso. Sai già contro chi sarai? > Una domanda come un'altra, atta sempre a cercare di fare conversazione, senza annoiarsi ed evitando di invadere eccessivamente la di lei privacy. < Perdonami, comunque, non credo d'essermi presentata e mi farebbe piacere sapere anche il nome della persona con cui sto dialogando. > Esplica, frattempo che la mandritta sarebbe distesa e il palmo, con le dita lievemente scostate le une dalle altre, rivolte verso Hikari. < Il mio nome è Furaya Nara. > Le sembra così monotono, soprattutto se sulla bocca di tutti e pronunciato da molti. Non sopporta ciò, ma non può farci paradossalmente niente. Non le dispiace, certo, questo è da sottolineare, ma delle volte preferirebbe forse essere ancora un Ninja anonimo come lo era in passato. Mere constatazioni, alle quali non può fare ricorso. Perché, poi? Delle volte, l'essere famosa riesce a risolvere anche alcune questioni importanti. Basti pensare che sta aiutando Nahira soltanto perché avente alcuni bonus dettati proprio da ciò. Attende, quindi, un'ipotetica presentazione da parte della Kurosaki, prima di riprendere un discorso e replicare alle parole della ragazza che, conseguenzialmente, proseguono, giacché il dialogo s'è allargato e spinto un tantino più in là. < Ad ogni modo, per quanto riguarda il torneo, l'importante è agire con giustezza, senza voler necessariamente far troppo male all'avversario. Tuttavia, devi anche spronarti od essere spronata a far del tuo meglio. E' un torneo che mira a vedere le capacità di tutti, d'altronde. > E anche per tenere ulteriormente unita l'Alleanza Ninja creatasi qualche anno prima, già minacciata anni prima dal Mukenin Nara. < Oh.. Strani, dici? Certo.. Yukio è facilmente collegabile ad tipo piuttosto strano.. > Si lascia andare a certe fantasticherie. Se solo la sentisse. < ..ma per mia fortuna non ne ho incontrati altri. > Sicuro, occupata com'era, si dimenticava persino di dormire. < E' lo stesso motivo per il quale ho scelto anche io i Monti Ardenti come mio campo d'allenamento. Non rischio di abbrustolire nessuno, la Lava non mi crea nessun disturbo, anzi.. > N'è immune, il che è tutto dire. [Chakra ON]

01:02 Hikari:
 Un incontro casuale che si sta rivelando piuttosto piacevole. Non sempre le persone incontrate per caso risultano essere affabili e interessanti come la donna con cui la genin kusana sta interagendo. < Sì, sono in finale. > non ci crede nemmeno lei. E’ così inesperta nei combattimenti che non si sarebbe mai aspettata di arrivare a questo punto. E, infatti, proprio per questo motivo lo scontro che la attende la intimorisce, più del precedente. Forse, se ci fosse stato Shitsui al posto suo, avrebbe già saputo come prepararsi. E invece c’è lei, una ninja ancora inesperta nell’arte del combattimento. Ma alla fine, si è iscritta proprio per poter fare dei passi avanti, crescere come shinobi e confrontarsi con altri parigrado, imparare qualcosa da questi scontri. Non ha sogni di gloria. < Contro un ragazzo del vostro villaggio, un certo Saisashi, mentre dell’altra avversaria so solamente che è di Kusa, non ricordo il nome. > e non ha neanche visto il suo combattimento, sta praticamente andando alla cieca. Ha visto Saisashi combattere e ha anche avuto modo di incontrarlo la mattina precedente, a pranzo. E’ dell’altra che ha più timore. < No, scusami tu, neanche io mi sono presentata. > a questo dire, allunga anch’ella la mano verso quella dell’altra, stringendola cordialmente. < Piacere Furaya, io sono Hikari Kurosaki. > un sorriso compare sulla labbra della genin. Non sempre si presenta con il suo nome intero, in rari casi succede. Spesso dice solamente “Hikari”, o talvolta, se l’altra parte non mostra alcun interesse o tantomeno rispetto, si limita a non fornire tale informazione. < Beh, sì. Cerco di limitare i danni quanto posso… > una breve pausa, ripensando al combattimento avuto contro il suo amato. < … o almeno provo a farlo. > Le iridi calano nuovamente verso il basso, indirizzate verso la punta delle proprie scarpe. Un’espressione un po’ pentita quella della giovane. Fortunatamente il discorso torna subito sul villaggio dell’Erba, o meglio, sui suoi abitanti. Furaya nomina Yukio, che Hikari ha avuto modo di conoscere dopo un breve scontro contro uno psicopatico in pieno centro a Kusa. Lo stesso psicopatico che ha incontrato sui Monti Ardenti giorni addietro. < Sei stata fortunata, allora. C’è certa gente in giro, lì… > purtroppo ha avuto diversi incontri ravvicinati con persone che possono essere facilmente definite poco raccomandabili. < Conosci il Kage, quindi? > Ascoltando poi le sue parole sulla Lava e il loco di allenamento, nota quelle somiglianze con se stessa. Che sia… una Yoton anche lei? O qualcuno di collegato al clan, in qualche modo? < Scusami la domanda. > comincia a dire, scrutandola in viso con curiosità. < Conosci il clan Yoton? > voleva chiederle se facesse parte di esso, ma le sembrava una domanda troppo diretta e non voleva risultare indiscreta. [Equip: Guanti ninja | Portakunai: 3xkunai | Portaoggetti: 3x Carte Bomba]

01:20 Furaya:
 E' anche difficile incontrare delle persone con le quali riuscire ad imbastire una discussione. Delle volte, basta prendere qualcuno con pochi neuroni per cercare di scappare dalla conversazione il prima possibile. Al contrario, la stessa Kurosaki non le dispiace e resta, difatti, ancor lì a confabulare con la stessa, come se si conoscessero da tanto e avessero voglia di parlare. E alla Nara non dispiace, non dispiace per niente. < Beh, complimenti, allora! > Non sa niente di Shitsui - ovviamente - né del loro legame - figurarsi - pertanto non immagina neppure cosa la giovane abbia dovuto passare per raggiungere la Finale. Sicuramente è stata messa davanti ad una scelta, ad un motivo da perseguire per andare avanti. < Sei contro Saisashi? > Sbatte le palpebre, sorpresa, giacché non ne era veramente a conoscenza. Se vogliam dire le cose esattamente come stanno, non avrebbe scommesso un centesimo sul passaggio del turno e l'arrivo in finale da parte del Taijutser. < Non pensavo che quel ragazzino sarebbe riuscito a passare. > Ironia velata quella che traspare dalla voce della Consigliera, dal momento che non pensa davvero qualcosa del genere, per quanto le sia passato nel cerebro almeno una mezza volta. Tuttavia, dopo aver avuto il piacere di confabulare col "Nuovo" Saisashi, tornato da Kusagakure, ha avuto altresì modo di capire quanto questi sia maturato rispetto alle prime volte che l'ha incontrato. < Che vinca il migliore, quindi. > Può augurare solo questo, anche perché - per Villaggio e patriottismo - dovrebbe tifare per il Konohano e non per la ragazza; dirlo direttamente è senza dubbio maleducato e di cattivo gusto e la donna non ragiona in questa maniera. < Non preoccuparti, comunque. Dà il tuo meglio. Non è importante vincere, quanto partecipare. > Si dice così, no? Cerca soltanto di spronare la Genin Kusana, a modo proprio. Ci prova. Stringe, poi, la mandritta della ragazza con la propria, registrando mentalmente il di lei nome sicché potrebbe servire in futuro e le interessa conoscere maggiormente Hikari. Districa, dopo poco, la mano dalla stressa, lasciandola scivolare verso il basso, accostata al di lei fianco. Nota, però, quell'espressione, vorrebbe indagare, vorrebbe capire.. ma il rischio di sembrare TROPPO ingombrante, TROPPO pesante, fa sì che il di lei volto assumi un'espressione a metà tra il preoccupata e il comprensivo. Si limita altresì ad annuire, un paio di volte, non di più. Delle volte, è meglio non dire niente, limitandosi ad ascoltare lo sfogo di chi si ha davanti senza eccedere e rischiare di causare ulteriori danni. < Chissà, potrebbe darsi. > Ridacchia, riferendosi al non aver incontrato degli psicopatici. < Sì, certo. > Asserisce a riguardo della domanda su Yukio. < Ci conosciamo da molti anni. Aiutò Konoha nella Guerra contro Suna, anni fa, quand'ero solo un Chunin. Da allora, siamo rimasti in parte in contatto. Mi ha aiutato molto quando ne avevo bisogno. > Racconta con un tiepido sorriso ad irradiarle il volto candido ed illuminandole gli occhi azzurri. E poi.. la fatidica domanda. < Mh? > Rivolge ad ella un'occhiata interrogativa, attendendo. < ... > Se conosce il Clan Yoton? Da dove partire? Ha ancora un lieve timore a parlarne, per quanto Hozoi l'abbia accettata - per così dire - nel Clan, evitando di farla fuori per Alto Tradimento. < Riesco a padroneggiare l'Arte della Fusione, quindi direi che.. > Un sospiro. < ..sì, conosco il Clan Yoton. > Abbassa lo sguardo, ma a sua volta tocca farle una domanda. < Come mai? > Curiosità. [Chakra ON]

01:46 Hikari:
 < Grazie. > una risposta sincera alle congratulazioni dell’altra. Nonostante non sia proprio fiera del combattimento, ricevere dei complimenti è sempre piacevole, no? La donna sembra conoscere Saisashi, e da come ne parla non sembra essere solo un conoscente. < Si è battuto bene. > una semplice osservazione < Vedo che conosci anche lui. > d’altronde ella, come esponente dell’apparato ninja di Konoha, può facilmente conoscere i nomi di più o meno tutti gli shinobi del villaggio. Questa è l’idea che si è fatta Hikari. < Ho avuto modo di incontrarlo un paio di volte, persino a Kusa. > non riesce a trattenere una breve risata ripensando a quello strano ragazzo mentre urlava per le strade del villaggio. Si era sorpreso dell’accoglienza ricevuta, ma cosa si aspettava? Non si vede gente gridare ogni giorno, a Kusa, e da quanto ha potuto appurare la genin neanche a Konoha, fortunatamente. Evidentemente, lui è fatto così. < Sì, che vinca il migliore. > alla fine, vincere non è tra i suoi obiettivi principali, ma l’idea di potercela fare un po’ la alletta, deve ammetterlo. Come dice l’altra, l’importante è partecipare. Le loro mani si allontanano, sciolte dalla cordiale stretta che le teneva unite. Dopo quelle riflessioni avute sull’incontro del torneo, la giovane genin può notare nell’espressione della donna una certa curiosità. Deve essersi chiesta a cosa è stato dovuto quell’incupimento improvviso, non la biasima. Ma da un lato, meglio che non le abbia chiesto nulla, non vorrebbe rischiare di ritrovarsi ancora una volta sul filo del rasoio. < Oh, davvero? > dice in seguito alle parole dell’altra spese sul Kage del villaggio dell’Erba. Purtroppo, Hikari non ha avuto modo di conoscerlo, la loro conversazione si è limitata ad una ramanzina per aver creato confusione in una piazza del villaggio. Però, è stato poi lo stesso Yukio a consegnarle il copri fronte che ella sta sfoggiando in questo momento. < Deve essere davvero una brava persona. > deve ammettere di non avere proprio un’idea positiva su quell’uomo, ma d’altronde, se è il Kage del villaggio un motivo ci sarà. Mai giudicare un libro dalla copertina. Si evolve poi il discorso inerente al clan di cui la genin ha da poco scoperto di discendere. Un argomento che la anima parecchio, soprattutto ora che ha appena appreso che la donna che ha davanti padroneggia l’Arte della Fusione, proprio come lei. Anche se certamente il dislivello tra le due ragazze è netto. < Dici sul serio? > le palpebre sbattono velocemente a quell’affermazione, mentre sul viso della giovane compare un’espressione chiaramente sorpresa. Eppure, si aspettava una risposta simile, altrimenti non avrebbe posto la domanda. < Ho chiesto perché sentendo ciò che hai detto sulla Lava mi sono rivista nelle tue parole. > una breve pausa, entusiasta della conversazione. < Anche io padroneggio l’Arte della Fusione, anche se da poco. > le iridi castane brillano a quelle parole. [Equip: Guanti ninja | Portakunai: 3xkunai | Portaoggetti: 3x Carte Bomba]

01:59 Furaya:
 Per quanto riguarda Saisashi, il sorriso si fa spazio sul di lei volto senza alcun preavviso. Nonostante le iniziali divergenze, ha imparato a capire quel ragazzo così estroverso e folle esternamente, dedito più che altro a far casino, anziché ad apprendere esattamente come funzionino le cose. Sotto sotto, potrebbe persino ammettere di volergli un pizzico appena visibile di bene, per quanto non sopporti il soprannome che le abbia appioppato. < A Konoha, in realtà, conosco un po' tutti. > O un po' tutti conoscono lei. Si stringe nelle spalle, lievemente arrossita sulle guance, poiché effettivamente la ragazzina ha nominato sì e no tre nomi e lei ha ammesso di conoscerne almeno due. Non è motivo per cui sentirsi in soggezione o in imbarazzo, ma la pelle da rosea diviene chiazzata di rosso, non eccessivamente evidente, ma presente. < Ah giusto. Recentemente è stato lì. > Rimembra di come abbia dovuto consolare Sakura, poiché si pensava fosse stata abbandonata dall'amato. E' una coppietta nella quale crede, spera. Li ha visti assieme, ha potuto constatare che si vogliono bene. Tralasciato anche il discorso del Torneo, a proposito del quale si limita ad annuire un'ultima volta, non avendo nient'altro da aggiungere a quanto già detto, si passa a discutere ulteriormente di Yukio Kokketsu. Un personaggio leggendario, sicuramente; strambo, c'è da ammetterlo; ma buono, senza alcun ragionevole dubbio. < Lo è davvero. > Ammette, felice di poterlo dire, contenta per davvero che Yukio si sia rivelato in quel modo, nonostante i metodi che adotta e i modi di fare che possiede. < Per questo son felice che sia diventato Hasukage. > Un giorno, presto o tardi, anche la Nara vorrà diventare Hokage: auspicare a quella Carica è quanto di più innocente abbia promesso a Ryota Nara, prima che morisse. O l'ha promesso al suo fantasma che, di tanto in tanto, torna a tormentarla senza rimorso alcuno per ciò che ha fatto in vita? Non è dato esattamente saperlo, ma questo è quanto. E' sì felice, ma potrebbe anche dirsi invidiosa, da un certo punto di vista. < Lo so, lo so.. > Pone le mani avanti, come un altolà che sta ad indicare che non vuol storie, che non vuol discutere in senso negativo e preferisce, dunque, meglio chiarire. < ..sembra strano che un Ninja di Konoha sia in grado di utilizzare una Hijutsu di Kiri! > E' parecchio informata in merito. < Ma Hozoi-sama mi ha assicurato che, adesso, non c'è più alcun problema. > Si mette sulla difensiva, poiché quando fece presente a Raido di possedere quell'Innata, quest'ultimo stava quasi per sguainare la Samehada. E' traumatizzata(?). < S-Sei una Yoton.. pura? > Sorpresa anch'essa, ma la motivazione è presto spiegata: il Clan Yoton è stato sterminato, anni addietro. Quindi, trovare dei nuovi Yoton è cosa molto.. rara. [Chakra ON]

02:22 Hikari:
 Come aveva intuito, l’altra sembra conoscere un po’ tutti nel villaggio. E Hikari non riesce bene a dare una motivazione a quel pallido rossore che si palesa sulle guance della donna, ma in qualche modo le si addice. Sembra renderla più vulnerabile di come appare. Forse questo Saisashi e nella cerchia delle persone che ella ha vicino, dato che è a conoscenza del suo viaggio nel villaggio dell’Erba. < Già, è un tipo. > ammette, mentre le immagini di quell’incontro le passano ancora davanti agli occhi. < Urla spesso? > non che le interessi particolarmente, giusto per fare un po’ di conversazione e conoscere magari un po’ meglio il suo avversario, non sul piano di forza, ma bensì su quello umano. La stima che Furaya sembra provare nei confronti del Kage di Kusa traspare dalle sue parole, che fanno nascere sul viso della Kurosaki un sorriso, rassicurata da queste. L’idea di un tipo pericoloso e non troppo apposto si sta allontanando, lasciando spazio a quella di una persona seria e, seppure stramba, che sa ciò che fa. Queste continuano comunque ad essere supposizioni di una semplice ragazza. Il discorso inerente al clan sta andando sempre più ad evolversi, anche se la genin è un po’ confusa da ciò che l’altra dice. In realtà, non si aspettava tale reazione. < Problema? > ripete, un po’ interdetta. L’altra sembrerebbe aver frainteso la propria sorpresa nell’apprendere le sue capacità, di fatti Hikari non ha affatto pensato a quella discrepanza, ovvero l’appartenenza della donna al villaggio della Foglia, ma piuttosto al fatto di aver incontrato qualcuno che come lei padroneggia l’Arte della Fusione poiché, come prima detto, il clan è stato sterminato. < In realtà… > comincia quindi a dire < Io ero semplicemente sorpresa di sapere che conosci questa arte. > la mano destra va a grattare la nuca, un po’ in imbarazzo nell’essere stata fraintesa. Segue poi l’altra domanda, quella sulla propria natura, cui la Jonin pare molto interessata e allo stesso tempo stupita. < I miei genitori sono entrambi Yoton. > quindi sì, è una Yoton pura < Ma io l’ho scoperto solamente poco tempo fa. > pronunciando queste ultime parole, si è ricordata di non aver ancora discusso della faccenda con suo padre e sua madre. Tra il torneo e il viaggio per Konoha, non ha avuto il tempo di scrivere loro una missiva. [Equip: Guanti ninja | Portakunai: 3xkunai | Portaoggetti: 3x Carte Bomba]

02:44 Furaya:
 La domanda di Hikari su Saisashi la lascia - non esattamente - perplessa, ma incuriosita al tempo stesso da ciò che potrebbe dirle in merito. < No, cioè sì. A volte capita che lo faccia. > Tutt'ora, anche dopo aver - a detta sua - subìto un cambiamento radicale. Per quanto riguarda le espressioni o modi di porsi della Nara, è naturale - per la donna stessa, probabilmente - essere così. Arrossire, preoccuparsi eccessivamente degli altri. Forse, lo fa solo perché non vuole essere vista come suo padre, bensì come la ragazza che è in realtà ed esclusivamente quello. < Mhm, sì. > Rivela all'altra. < Il fatto che io sia in grado di utilizzare l'Arte della Fusione, metteva me su un piano in bilico. > Gesticola, volendo far meglio comprendere alla Genin la situazione, seppur a modo proprio. < Non sono una Yoton pura, sono anche di un altro Villaggio. C'è chi pensava l'avessi rubata a qualcuno del tuo Clan, ma non è così. > Ammette sincera, con la mandritta a poggiarsi sul petto, in prossimità del proprio cuore. < M-Mi spiace aver frainteso. > Vorrebbe fuggire da lì, in questo momento, a breve forse lo farà. < Sarà strano dirlo, ma se vorrai.. > Si stringe nelle spalle, ma restando tranquilla. < ..potremmo allenarci assieme qualche volta. > Una Yoton pura e una fasulla. Pensa un po' che accoppiata mozzafiatante. Solo lei può far certe proposte. < Ad ogni modo, mi ha fatto davvero molto piacere parlare con te e conoscerti meglio, Hikari. > Comunica, palesando l'incipit indiretto di ciò che aggiungerà a breve. < Spero di rivederti prima che tu torni a Kusa. > Piega appena di lato il capo, con un sorriso. < Buona fortuna ancora! > Per il Torneo e la finale. Infine, si allontanerà da quel luogo fatto di ricordi e nuovi incontri. [END]

02:58 Hikari:
 Il discorso sullo scimmione di Konoha, come lo ha definito più volte ripensandoci, viene presto archiviato. D’altronde, non è grande fonte di conversazione per le due donne. Ciò che sembra intrigare entrambe è l’affare del clan. Ascolta con attenzione e curiosità la spiegazione dell’altra, come il padroneggiare questa tecnica l’abbia messa in difficoltà, ricollegando ciò alle parole da lei prima pronunciate. < Ah, capisco. > annuisce, leggendo nella voce di lei quella sincerità di cui spesso le persone non fanno mai uso. E’ curiosa di conoscere questa sua storia, di come abbia effettivamente risvegliato in sé l’innata del clan. Ma risulterebbe forse troppo indiscreta nel chiederlo, anche perché pare una faccenda piuttosto complicata da come ne ha parlato. Perciò si limita a quella breve risposta, sperando che l’altra non fraintenda credendo che la genin non provi alcun interesse. Ora è lei ad apparire in imbarazzo, scusandosi. < Non devi scusarti di nulla, davvero. > agita entrambe le mani la giovane Hikari, per poterla tranquillizzare. Alla fine non è successo nulla di grave. Le brillano gli occhi alla sua successiva proposta. Allenarsi assieme a qualcuno che padroneggia la sua stessa Arte? Sarebbe magnifico. < Dici davvero? Ne sarei davvero entusiasta. > e glielo si può leggere anche nel tono di voce. Ha incontrato qualcuno di simile a sé, che magari potrebbe anche guidarla in qualche modo o insegnarle qualcosa. Forse non avranno molte occasioni per farlo però, dato che la permanenza a Konoha della shinobi sta quasi per volgere al termine. < Il piacere è stato tutto mio, Furaya. > le fa un po’ strano chiamarla per nome, in fondo non hanno questo grande legame, almeno per ora. < Ci incontreremo sicuramente. E grazie! > ricambia il sorriso dell’altra, salutandola agitando lentamente la mano. Si è fatto un po’ tardi, ed è meglio che anche la giovane levi le tende e vada a riposarsi. E’ contenta dell’incontro avuto oggi, la rende serena in qualche modo. [Equip: Guanti ninja | Portakunai: 3xkunai | Portaoggetti: 3x Carte Bomba]

Hikari e Furaya hanno occasione di incontrarsi e conoscersi. Nei vari discorsi, compare anche quello che tratta dell'Arte della Fusione e del clan Yoton. Le due scoprono così di padroneggiare la stessa Arte.