Unami

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01:41 Kaitsume:
  [Centro di Konoha] É notte fonda ormai a Konoha, ed il futuro genin non riesce a prendere sonno, non perché non sia stanco, ma semplicemente perché domani lo attende la prima lezione nell'Accademia ed ha l'adrenalina alle stelle, insomma il suo sogno più grande si sta per realizzare: quello di diventare un ninja ed aiutare il proprio villaggio, mettersi al servizio per il proprio popolo, questo é il suo sogno, e finalmente é vicino alla destinazione.
Ormai sono ore che vaga nelle strade deserte del centro di Konoha, in fondo stanno tutti dormendo, beati tra i loro sogni. Kaitsume se starebbe proprio a chiedere, chi sa cosa sogna la gente ormai? I più piccoli, i bambini, forse sognano di riceve un giocatolo, oppure diventare come il nostro protagonista, un ninja e servire a propria patria. Invece i più grandi? Gli adulti cosa sognano? In fondo hanno ormai passato la loro adolescenza, e probabilmente avranno realizzato quelli che erano i loro sogni allora; ma adesso, a cosa staranno aspirando? Forse ad una vita serena, senza difficoltà economiche oppure sognano di veder realizzare i desideri dei propri figli, mettendo così radice nei desideri altrui, come se dipendessero dalla volontà degli altri.
È questo che si stava chiedendo Kaitsume mentre vagava per le vie di Konoha con indosso un semplice pantalone di tuta nero ed una t-shirt arsncione, portando aii piedi un paio di sandali blu che risplendevano alla luce della luna, che come un faro fa in mezzo al mare, illuminava la strada del giovane deishi

01:55 Unami:
  [Centro di Konoha] Con dispiacere Caramine notò che un venticello gelido stava iniziando ad alzarsi per le strade di Konoha, si strinse la coperta attorno le spalle mentre continuava a camminare verso una meta imprecisa guidata solamente dal suo stesso istinto. Anche quella sera, infatti, non era riuscita a dormire, aveva troppi pensieri in testa che le proibivano del meritato sonno di cui aveva tanto bisogno. Sospirando si passò una mano fra i capelli iniziando a pensare alla giornata di domani, de suoi futuri compagni e maestri. L'ansia e la pressione imposta dagli altri che la volevano vedere passare a pieni voti la stava consumando dal dentro.
Si strinse ancora di più nella coperta di lana dal colore di un turchese spento, che si combinava con i suoi capelli spettinati. aveva addosso una canotta nera, che le offriva sfortunatamente poca protezione dalla morsa del freddo, ma grazie al suo buonsenso ebbe la brillante idea di mettersi dei pantaloni comodi e pesanti.
E così proseguiva per le strade di Konoha la nostra futura genin, senza una meta precisa e con il solo obbiettivo di passare la nottata a girovagare.

03:14 Kaitsume:
  [Centro di Konoha] Kaitsume continuando a vagare nel suo religioso silenzio, indisturbato continuava a fare le sue riflessioni sui sogni, sulle convinzioni e le credenze della gente, erano interrogativi che ormai gli entrarono in testa, voleva e doveva dargli risposta, così che se ne sarebbe potuto tornare a casa e finalmente poter riposare. I quesiti continuavano a martellarli in testa parendo una sofferenza atroce, la quale era leggermente attenuata dalla fredda brezza che iniziò a tirare.
L' arrivo del venticello gelido porto con se una ragazza, dai capelli di un blu stupendo i quali si mimettizzavano alla perfezione con la coperta del medesimo colore; la ragazza che camminava nella sua direzione sembrava essere leggermente intorpidita dal freddo la quale stava raggiungendo il deishi con passi piccoli e leggiadri. La ragazza era a volta da un alone quasi mistico, spettrale, causato dalla luna che ormai era alta in cielo i schiariva la strada che i due giovani stavano percorrendo.
Ormai la sua attenzione era stata catturata dalla ragazza con i capelli turchini che camminava nella sua direzione. Poco dopo averla superata, decise di fare un dietro front per andarle appresso; non sappeva il motivo per cui lo faceva, ma lo facceva e basta, non si sentiva ne a disagio ne fuori posto. Avendola raggiunta da dietro non sapendo che cosa dire, decise di buttare una frase a caso, così tanto per iniziare un discorso, il giovane aprirebbe la bocca per dare fiato ai polmoni per poi dire una semplice frase <Come mai ancora sveglia> un sorriso automaticamente gli si stperebbe sul volto mentre antenderebbe la risposta della ragazza.

03:28 Unami:
  [Centro di Konoha] Guardandosi attorno la ragazza cercò qualcosa per distrarsi dai pensieri e dall'ansia che la stava prendendo, poteva sentire i palmi delle mani iniziarle a sudare mentre il cuore le batteva a mille. Eppure la vista di quella notte non fece altro che portarle una strana serenità, più si guardava attorno incantata da come la luce della luna risaltava i tetti delle case e i cartelli dei negozi per strada. Fu proprio nell'istante in cui tornò a guardare davanti a se che notò una figura in lontananza.
All'inizio la luce soffusa della luna ne nascose i dettagli, rendendo la persona quasi del tutto irriconoscibile.

03:41 Unami:
  [Centro di Konoha] Ad ogni passo che fece però ruscì a scorgere sempre più dettagli della persona davanti a se, come gli occhi così chiari quasi fossero vitrei e i capelli corvini che riflettevano la luce soffusa della luna. Unami trattenne incosciamente il respiro, non era da tutti i giorni incontrare una persona in mezzo a una strada deserta durante la notte.
Sospirando notò come il ragazzo procedeva a passi decisi, non era minimamente influenzato dal vento come lo era lei. Si strinse nella coperta e abbassò lo sguardo passandogli accanto, un senso di angoscia le iniziò ad attanagliare lo stomaco. Chissà chi era e che ci faceva a quell'ora tarda in strada? Questa era la domanda che si fece la ragazza mentre continuava nella sua camminata. Era così presa che non si accorse dei passi del ragazzo tornare indietro verso di lei. Fu così che sussultò presa alla sprovvista appena parlò, per un'attimo pensò di far finta di non averlo sentito e procedere, ma la curiosità che provava verso di lui la fece fermare sui suoi passi e girare verso di lui.
La vista del visto sorridente del ragazzo la fece sorridere dolcemente, finalmente aveva trovato qualcuno con cui parlare. Così almeno poteva sviare i pensieri dalla prima lezzione.
<Non c'è una ragione, te invece?> chiese inclinando la testa di lato, sbuffando infastidita appena dei ciuffi di capelli turchini le caddero davanti al viso. E mentre attendeva una risposta sorrideva al ragazzo.

17:18 Kaitsume:
  [Centro] Il deshi verrebbe la ragazza arrossire talmente tanto da potersi mimetizzare con il proprio abito, sorriderebbe nel vedere quella scena,sentirebbe inoltre la candida risata della ragazza che gli rallegrerebbe la giornata, lo rese ancora più felice il fatto che la ragazza abbia accettato il suo invito. <Tranquilla, non ti devi preoccupare, di certo i solsi non mi mancano> direbbe sentendo la ragazza che non voleva farsi offrire la colazione. Quando l'azzurra porse la mano a Kaitsume presentandosi quest'ultimo l'affererebbe delicatamente e sorriderebbe <Kaitsume, piacere> senza lasciare la mano di Kaoru si dirigerebbe verso il centro della strada diretto verso il chiosco di Ichiraku <Cosa vorresti per colazione cara?> quel cara non gli sembra molto innoppurtuno dato che l'ha conosciuta letteralmente cinque secondi fa e di solito lui definisce così le persone che comunque conosce abbastanza bene, ma li gli é proprio scappato, infine continuerebbe la frase senza nemmeno dar tempo di rispondere alla ragazza <Beh, io mi stavo dirigendo da Ichiraku oer un buon ramen, insomma dopo la lezione dell'altro giorno me lo merito proprio!> direbbe sorridendo e portandosi dietro la ragazza tenendola ancora leggermente per mano.