Voglia di uccidere.

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21:29 Mekura:
  [--> stanza Sakura] Dopo aver visto lo scontro come è andato a finire non si è precipitata subito da Sakura. Ha assistito a tutto ma doveva dare tempo ai medici di ristabilirla e soprattutto doveva lasciarla in pace. Non è mai stata il massimo per quella povera genin e non sa neppure se adesso valga la pena presentarsi, se possa servire. Ha parlato anche con Saisashi, non è stato per niente bello quello che ha visto, ma quello che è capitato a Sakura possiamo dire che è solo una di quelle tante cose che stanno frullando nella testa del ragazzo. Non è in grado di aiutarlo, conosce quello sguardo e ancora non è in grado di far cambiare idea alle persone. Ma sa anche cosa significa la ferita che ha ricevuto Sakura, so quanto può abbattere e buttare giù e sa altrettanto bene cosa significa perdere uno scontro. Indosso porta una casacca blu scura aderente con lo scollo quadrato arrivando chiudersi lateralmente sulla destra in linea con il seno. Il braccio destro, dalla scapola fino alla manica lunga è bianco con delle linee nere che simulano la squamatura di un serpente. Il capo scivola morbido lungo i fianchi con un leggero taglio dietro la schiena dove e possibile intravedere una maglia a rete. Pantaloni col sabbia aderenti lungo la gamba con un paio di stivali che arriverebbero al di sopra della caviglia, alle mani un paio di mezzi guanti neri.Allunga il passo dopo essersi fatta dire dove si trova la stanza di Sakura portando una borsa a tracolla con se. Cercherebbe il numero ed una volta identificato se la porta fosse chiusa busserebbe con le nocche in modo da presentarsi alla ragazza e non coglierla impreparata a ricevere qualcuno. Ha lo sguardo preoccupato ed ansioso ma ha imparato a trattenersi da molto tempo. [ch on]

21:44 Sakura:
 Ormai è tardi. Il sole è calato e inevitabilmente, i suoi genitori se ne sono andati. Riluttanti, ma lo hanno fatto. Devono mantenere un negozio e in questi giorni di follia del torneo, dove molti turisti affollano le vie del villaggio, perdere clienti non è la cosa migliore. Potrebbero rimanere li, certo, ma è stata lei la prima a dirgli di andare e di vivere la loro vita. Di continuare la loro occupazione e di essere il miglior ristorante di tutta Konoha. Lei se la può cavare. Così ha espresso la sua opinione. Ma non è così che la vede. aveva bisogno di rimanere da sola, per capire che costa sta succedendo. Per riuscire a dare un senso a quel tormento che costantemente, la porta giù fino quasi a toccare il fondo. Come al solito, il suo complesso di superiorità -dato dalla convinzione di non sbagliare- la porta ad affrontare i sentimenti che sta provando. Per alcuni versi, lo psicologo le è stato d'aiuto. Per altri, invece, no. E sono più le cose negative, che quelle positive. Con Saisashi, si sta comportando in maniera errata e lo sa bene. Non che gli vada contro o robe simili, ma si sente inadatta alla promessa che si sono fatti. Coraggio, forza e reciproco rispetto, oltre che sincerità sono concetti che capisce, che fa suoi. Ma i primi due, secondo la sua ottica, li ha persi durante lo scontro. Non è stata coraggiosa ad arrendersi in quel modo, né è stata forte. Non è riuscita a contrastare gli attacchi di Natsumi, o quelli di Kouki. Non ha fatto nulla, nulla di speciale se non rimanere sempre sulla difensiva. Si trova sul letto, ora, con le gambe rivolte verso il costato. La benda sull'occhio è stata nuovamente cambiata e percorre tutta la testa, alsciando solamente l'occhio sinistro libero. Le braccia sono avvolte attorno alle ginocchia, mentre il mento sta appoggiato sulle ginocchia. Una posizione scomoda, epr certi versi, ma la aiuta a pensare. Il bussare alla porta la distrae per qualche secondo. Alza lo sguardo, dicendo. <Avanti.> Senza distoglierlo dalla porta. Quando vedrà Mekura entrare, non ha nessuna reazione sul volto. Semplice ed impassibile, con tono di voce piatto. <Ciao> Direbbe, per poi aggiungere. <Se cerchi Saisashi, non è qui.. E' passato prima.> No, non crede che sia li per far visita alla ragazza. O forse si.< Se cerchi me, accomodati pure.> Continua a guardare la donna indicando con un breve cenno del capo, la sedia vicino al suo letto. <I piccoli ?> Domanderebbe, rompendo quel momento imbarazzante.

22:09 Mekura:
  [stanza Sakura] Quando chiede se è li per cercare Saisashi Mekura scuote il capo <ciao, per ora, non mi interessa parlare con lui> commenta la donna avvicinandosi con passo più tranquillo, appoggiando la busta con la quale è arrivata all'interno della borsa a tracolla che si porta dietro sopra il comodino. Quindi afferrando la sedia si mette a sedere sorride rispondendo alla ragazza <loro stanno bene, sono a casa al momento e si tengono impegnati..ma li raggiungerò presto> sospira piano <bhe, presto, relativamente presto> si deve assicurare di come sta Sakura <i tuoi come stanno? si saranno spaventati abbastanza con quello scambio di colpi> afferma la donna seriamente ma cercando comunque di mantenere un tono gentile, in particolare guarderebbe l'occhio destro. <hum> assottiglia le labbra cercando di trattenere le sue emozioni ed una rabbia crescente che si sviluppa dal petto. Si artiglia le dita tra loro e poi si trattiene dal prendere il collirio. <come vanno le tue ferite?> chiede la ragazza piegando la testa di lato senza alludere al fatto che è interessata all'occhio e se quella povera ragazza dovrà subire dei danni permanenti..il che è grave, dovrà andare a caccia di occhi hyuga per sostituire quello di Sakura..uno quanto meno sa che è in giro e come reperirlo. [ch on]

22:19 Sakura:
 Storce la bocca sentendo che non vuole parlare con lui. Non sa cosa sia successo tra i due e francamente non le interessa nemmeno saperlo. Di una cosa è veramente brava: intervenire solo se le è richiesto. Saisashi le avrebbe parlato della cosa, se l'avesse ritenuto opportuno. Oppre se voleva metterla al corrente. Ma non ha menzionato Mekura e pertanto non ci sono motivi che la spingono a pensare che sia successo qualcosa, se non l'uso del vocabolario della Hyuga. Ma non vuole indagare, per nulla al mondo. <Mio padre ha avuto diversi attacchi di panico, specialmente durante l'operazione. Le infermiere gli hanno dovuto iniettare un ansiolitico.> Il che è veramente divertente. <Mia madre preoccupata più per le costole, che per altro.> Insomma, dell'occhio non è che non glie ne importi. Ma sa che si poteva benissimo sostituire con un trapianto oculare. Un altro occhio, non Hyuga. Ma pur sempre un altro occhio. Era il torace quello che la preoccupava di più. se una o più costole avessero trapassato polmoni e anche il cuore, sarebbe stata dura. Molto, molto dura. <Guariscono.> Dichiara, aggiungendo poi. <Kaori è molto scrupolosa. Passa due volte al giorno a controllare e cambiare la fasciatura all'occhio.> Eh già. <E' stata lei a curarmi le ferite al costato.> Nulla di grave, solamente incrinate. Ma facevano male da paura, specialmente quando respirava. < Mentre l'occhio l'ha sistemato il Primario, a quanto ho capito.> Non lo conosce. Ha avuto modo di sentire solo la sua voce. L'ultima cosa che si ricorda prima dell'operazione era il rosso. Un rosso vivo, intenso, profondo. Un rosso che le ricordava la morte, cremisi. Affascinante e al tempo stesso terrificante. <Non ho ancora avuto il..> stava per dire coraggio, ma si è bloccata rimanendo a bocca aperta. <..Di riaprirlo. Non so se ci sono conseguenze.> E qualora ci fossero.. Quali potrebbero essere? Cecità permanente? Inefficacia nell'utilizzo del Byakugan? Impossibilità di usare le tecniche di clan? < Si vedrà il 25, quando mi toglieranno definitivamente le bende.> Insomma, non manca poi molto. L'attesa è una virtù, ma nel suo caso è un'allerta di paura. Timore. <Mi dispiace..> Le rivela. E perché? Non lo sa di preciso neanche lei. Ma sa che deve dire quelle parole, almeno una volta. Sebbene sembrino poco sincere, dato il tono di voce, lo sono. In fin dei conti, la sincerità è una cosa che le è rimasta del patto.

22:38 Mekura:
  [stanza Sakura] Mekura rimane in silenzio, lasciandola parlare con tranquillità in modo da non darle fastidio e che possa in qualche modo lasciare che tutto scorra fuori. Comprende che ha paura, comprende quanto sta provando Sakura del terrore di essere inutile per la sua famiglia, per il suo clan, di essere accantonata e di perdere tutto quello che ha guadagnato con fatica e sudore. <è un bene che ci sia un medico come Kaori a tenerti d'occhio, le tue ferite guariranno ne sono certa> afferma lei sorridendo mestamente verso Sakura. <conosco i medici di questo ospedale, anche l'occhio si riprenderà> afferma la ragazza sinceramente andando a sospirare <mi hanno portato qui quando mi sono esplode delle carte bomba quasi in faccia, la faccia era ridotta una maschera di sangue ed avevo perso la vista> stringe gli occhi cercando di non pensare troppo alla paura che provava. <hanno fatto un lavoro eccezionale e come vedi, dopo qualche giorno sono tornata a vedere> mantiene il sorriso <quindi non ti preoccupare, se sono riusciti a rimettere a posto me, sicuramente metteranno a posto anche te, andrai meglio di prima> la conforta, dopo aver spiegato quella storia, cercando di farle capire che è vicina alla situazione. <per questo mi metto così spesso il collirio come mi hai fatto notare quella volta al ristorante> mantiene il sorriso, sottile, mesto e poi sente quel mi dispiace. Si solleva e cerca di mettersi a sedere sul bordo del letto. Allunga la mano sinistra cercando quella di Sakura se permesso e sospira <lo so> prende un lungo respiro dopo quella pausa leggera <ma è una cosa che è più rivolta a te stessa che a me, o a chiunque altro...hai appena affrontato una sconfitta e una brutta botta, ma andrà tutto bene...e se non credi a Mekura come persona credi quanto meno ad una Kunoichi che ne ha passate di cotte e di crude..all'ospedale mi hanno fatto l'abbonamento> cerca di scherzare <mi vogliono bene ma si aspettano che io mi faccia molto male> si prende un po' in giro lei cercando di alleviare le sofferenze di quella ragazza per poi fare una domanda <...ti va se ti racconto una storia?> chiede lei aspettando una risposta [ch on]

22:55 Sakura:
 Già. Kaori ha fatto veramente un ottimo lavoro. Dovrà ringraziarla a dovere, appena uscirà da li. Non sa cosa potrebbe servirle, francamente. Forse un mazzo di fiori, con qualche significato particolare. O forse un bisturi nuovo? No, quelli li hanno loro professionali. Un kunai non ne parliamo, dato che non sa usarli a dovere. Ci penserà. <Grazie, per il supporto.> Dice, forse leggermente più sicura di questo. Certo, nonostante le rassicurazioni del dottore che l'ha operata, avrebbe comunque riavuto la vista. Ma un conto è sentirselo dire dai dottori che per professione, lo dicono. Un conto è che lo dica qualcuno che ha vissuto esperienze simili e che ha ancora la vista buona. Sebbene usi il collirio, qualche volta. Lascia che la ragazza prenda la sua mano, senza tuttavia ricambiare la presa o stringerla a sua volta. Non necessita di contatto fisico in quel momento, ma non lo disprezza nemmeno. <Spero di non farlo io l'abbonamento.> E se continuano così, sia in missione che in altro, probabilmente le toccherà comprarsi un'assicurazione o comunque qualcosa di simile. <Vedi, il Byakugan è il tesoro del clan, del villaggio della Foglia. Il solo fatto che quella stronza me l'abbia quasi annientato, mi fa sentire una vera e propria..> Vorrebbe dire merda, ma si ricorda del registro linguistico che la Hyuga detesta. <.. cacca.> I bimbi dicono cacca. Lei dice cacca per ammortizzare il tutto. < Sono stata sopraffatta fin da subito, Mekura. Non ero pronta..> No, non lo era. Ma almeno a differenza degli altri giorni, sta sicuramente accettando la sua vulnerabilità e il fatto che non sia stata del tutto inutile al torneo. Resistere a tre attacchi contemporaneamente è qualcosa che pochi possono vantare. Veramente pochi. <.. E non sono degna del nome Hyuga.> Perché non ha protetto il tesoro del villaggio. <Né di molte altre cose.> E poi? <.. Racconta.>

23:20 Mekura:
 Sakura dice la sua e come darle torto? in quel momento riesce solo a vedere il lato negativo del suo combattimento che, personalmente, non è andato male. Ha fatto solo un errore sotto pressione e sotto il fuoco incrociato di tre nemici, non è una cosa da poco. Quando è stata circondata dai nemici, non poteva fare molto e la Uchiha era in mezzo probabilmente è stata lei a bloccarla mentre l'altra ragazza ne ha approfittato. <cacca eh?> ripete lei bassa mantenendo lo sguardo fisso sulla ragazzina mentre va ad incrociare le gambe. <non sei degna hum?> ripete di nuovo abbassando lo sguardo per poi alla fine raccontare la sua storia <sai, anni fa si era tenuto un torneo chiunin in un luogo neutrale, allora si era appena fatta l'alleanza tra Suna e Konoha e diciamo che era un metodo per dichiarare la pace tra paesi. io ero genin allora, una giovane ragazzina che era fidanzata con il nostro attuale tessai di fiducia di Kusa> Yukio <appartenente alla prestigiosa casata Hyuga, con i compagni che mi istigavano a dare del mio meglio e dal fatto che ero avvantaggiata secondo loro per via dei miei occhi e mio fratello, Hyuga e consigliere del villaggio della foglia che da me pretendeva che facessi bella figura...non proprio una situazione tesa giusto?> sorride prendendo una leggera pausa per schiarire le idee e quindi riprendere il discorso <fatto sta che arriva il mio primo scontro. Allora era ad eliminatoria 1 contro 1 e mi sono trovata davanti Katsumi Uchiha> stringe le labbra <secondo te, quanto sono durata?> domanda la ragazza aspettando che questa dia una sua idea e appena Sakura avesse risposto Mekura rivelerebbe il risultato <praticamente un solo attacco: ho attivato il byakugan ed un fumogeno, lui è passato oltre il fumogeno e mi ha portato un kunai alla gola. Non mi ha fatto nulla ma il giudice si è messo in mezzo ed ha fermato lo scontro dando lui per vincitore perché era in una situazione di netto vantaggio> sospira <Mio fratello ha evitato da allora che io facessi le missioni, i miei compagni ribadivano che io non ero adatta a fare la Kunoichi e sopratutto io mi sentivo in disonore per tutto il clan...nessuno poteva andare peggio di me, mi aveva letteralmente> ancora le da fastidio e si sente dal tono <sgominata, trovavo ingiusto il fatto che non avessi avuto la possibilità di ribattere, mi sentivo disonorata ed inetta a fare qualsiasi cosa. Ogni mia forza di volontà era caduta come un castello di carta...e da li in poi anche per altri motivi io ho quasi tentato il suicidio> insomma parole grosse e brutte <però..sono qui ed a conti fatti non sono tanto male come Hyuga...si non sono perfetta, ho ancora molto da imparare, da fare, da provare, ho tanta altra sofferenza che mi attende, ma con il tempo, sono riuscita a salvare delle persone a imparare dai miei errori> arrivando anche a fermare una apocalisse e sua madre <uno..non è degno di portare il nome Hyuga perché ha vinto un torneo Sakura, si dimostra ogni giorno, comportandosi in modo eccezionale come persona e come ninja...e lo so che sembra scontato e già sentito come consiglio ma, pensaci...alla fine di tutto l'unica cosa che possiamo fare è andare avanti> sorride verso Sakura con calma e con pazienza <con il tempo andrà meglio> [ch on]

23:42 Sakura:
 Sì, è una cacca. Sì, non è degna di portare il nome Hyuga, perché ha lasciato che il suo occhio subisse un grave danno. E nonostante le parole di Hiashi, di Saisashi e dei suoi genitori, non riesce a superare quel momento. Ascolta, silenziosa le parole di Mekura. Attentamente. Anche lei ha combattuto un Uchiha, ma a differenza di lei non è stata intrappolata in un Genjutsu. Oh no. Lei si è ritrovata un unai portato alla gola, con la successiva sconfitta, decretata dall'arbitro. In fin dei conti, lei non lo avrebbe accettato in nessun modo. Non avrebbe fatto in modo che lo scontro finisse così, senza possibilità di vittoria. Lei una possibilità ce l'aveva e ha sbagliato. Ha sbagliato una tecnica basilare come la sostituzione e ne ha pagato le conseguenze. Sempre alle basi il problema, neh? Sempre li. Ma a sentire di come ha affrontato la cosa Mekura, sicuramente qualcosa dentro di lei si smuove. Non tanto per i problemi che ha avuto, quanto per il tentato suicidio. Il non sentirsi adatta che l'ha portata a tentare di togliersi la vita. Forse è questo che l'ha smossa, dallo stato di torpore e di depressione. Perché ha tentato di farlo? Perché togliersi la vita? Non ha di certo il coraggio di farlo, perché troppo ancorata alla vita stessa. Una vita che ama profondamente, piena di emozioni, di sensazioni, degna di essere vissuta. No, di cerot non si butterebbe nel fiume Hashirama, o tagliarsi le vene con un Kunai. Questo mai. <Avevo promesso di vincere, per poter essere accettata dal clan.> Dichiara, infine, sospirando. < Mi ero fatta questa promessa, oltre a far vedere che non sono strana.> E' questo il problema di fondo che ancora la tormenta. La promessa che ha fatot a se stessa, sicuramente, ha avuto un forte ruolo nello stato attuale, ma è più il suo complesso di inferiorità nei confronti di quello che la gente pensa di lei, che la sta tormentando. Una Hyuga Genjutser? Per ora solamente tre di loro sembrano approvare la cosa, ma il resto del clan? Che cosa ne pensa? Non che si sia preoccupata di questa cosa, per diverse ragioni. Ma per il torneo, ha preso in considerazione l'idea e si era ripromessa di vincerlo. Non le interessavano i soldi o l'allenamento speciale con Akendo. Quelli erano premi marginali. <Cosa ho dimostrato, Mekura? Non sono eccezionale come Kunoichi. Sono abile nei Genjutsu, perché grazie al Byakugan ho un buon controllo del chakra. Ma per il resto? I ninjutsu mi riescono, nel tai.. Lasciamo perdere. Non sono molto agile. Se lo fossi stata, avrei sicuramente evitato l'attacco della Goryo. E se avessi delle barriere mentali superiori...> Cosa che un Genjutser è normalmente portato ad avere, sia per l'allenamento che per una cosa insita. <.. non sarei caduta nel Genjutser dell'Uchiha. Quindi, dimmi, cosa ho dimostrato in questo torneo?> Nessuno, per ora, è riuscito a darle una risposta che le sembrasse pressocché giusta. <La tua storia mi insegna che non bisogna arrendersi. E sebbene voglia farlo, sento che qualcosa dentro di me spinge a non seguire quella strada. Che mi sussurra qualcosa di importante, che non riesco ad udire. Perciò.. Che dovrei fare?> Domanda, attendendo una risposta della Hyuga. Che sembra avere decisamente più esperienza sia emotiva che fisica della ragazza.

00:06 Mekura:
 Mekura stringe gli occhi prendendo un lunghissimo respiro mentre la sente. Aveva promesso questa cosa, di vincere e di farsi accettare dal clan come elemento valido non come strana o inutile..o come lo capisce. <se...devi lasciare perdere i se Sakura ma piuttosto devi riguardare indietro a quello che hai fatto..e quello che hai fatto Sakura è stato affrontare per due volte di seguito degli attacchi incrociati. Non potevi vedere dal basso forse ma oltre alle due che si erano coordinate insieme l'altra ragazza ne ha approfittato per bloccarti nel genjutsu, non hai tenuto forse conto della distanza della sostituzione ma c'era poco che potessi fare in quella situazione di pericolo, hai dato il massimo> afferma questa seriamente <e poi certo che non sei eccezionale Sakura: sei una genin, nessuno è eccezionale da genin, chiunque fa questi discorsi di elementi eccezionali da genin se la canta da solo> afferma Mekura seriamente <si può essere promettenti da Genin ma eccezionali? di solito questo termine lo sai chi lo utilizzano? gli Uchiha e sono un branco di disadattati sociali> per non dire cloni. <e non sono eccezionali credimi, sono solo furbi..sai cosa hai dimostrato al torneo?> ed alla fine risponde alla ragazza <hai dimostrato che riesci ad evadere gli attacchi ripetutamente, hai dimostrato che riesci ad attaccare con intelligenza> parla delle prime botte con le lame di vento. <devi migliorare ma tutte li dentro in quella arena dovevano migliorare, persino la vincitrice che ha vinto solo perché non ha avuto quasi nessuno a darle fastidio nelle fasi finali fino a quando non ti sei arresa, non si chiama abilità, si chiama fortuna> quindi che cosa deve fare la nostra giovane Hyuga <per ora? devi solo riposare, stare tranquilla e lasciare che quelle ferite passino hum? devi cercare prima di tutto di tranquillizzarti e stare con le persone che ti stanno più vicine e poi si riparte>[ch on]

00:24 Sakura:
 Riguardare indietro a quello che ha fatto. Lasciar fuori i se. Ovviamente l'impresa è più ardua di quello che potesse mai sperare. O immaginare. I se sono una variabile incostante, che piomba nei momenti di puro e semplice ragionamento. Quando ci pensa, i se arrivano da soli. E quando ripensa a quell'incontro, si domanda se poteva fare altro. Se avesse avuto una buona scorta di chakra, se avesse avuto delle barriere mentali potenti, probabilmente avrebbe resistito di più. Non ne ha la certezza, purtroppo. Quella Goryo era un osso duro. UN osso che lo stesso Saisashi dovrà affrontare, ma ha un vantaggio: la ragazza conosce alcune delle tecniche. E non sa gli effetti, ovviamente, ma sa che sono fin troppo potenti. <Non sono né promettente, né speciale, Mekura. Sono semplice.> Una semplice Genin, che non sa nemmeno fino a che punto potrebbe arrivare. Non sa fino a dove riuscirebbe ad arrivare, né tanto meno fino a che limiti potrebbe spingersi. Hiashi le ha detto di raggiungerli e soprattutto di superarli. Superare i propri limiti, questo sarebbe lo scopo. Questa sarebbe l'ambizione. Sorride, al fatto che Mekura ha dato degli idioti agli Uchiha. non sa purtroppo nulla di loro, né delle loro potenzialità. Ha scoperto che hanno un Doujutsu e che l'unica che ha combattuto, è brava nei Genjutsu. Molto brava, al punto da farle sentire quella tecnica come troppo realistica. <Quella Goryo...> Forse a lei può dirlo. Forse lei potrà capire. <... E' normale che la voglia uccidere a sangue freddo?> Dice, con i denti serrati e la voce un po' rabbiosa. Diversa da quella che la ragazza ha sentito fino ad ora. < Che voglia prendere un kunai e ficcarglielo diretto in gola?> Già. < Ogni notte.. Ogni sacrosanta notte, mi ritrovo a vedere i suoi occhi. E l'unica cosa che mi hanno trasmesso è stata la voglia di far del male, quasi di uccidere.> Ed è uno dei motivi per cui trema, al sol pensiero di quel viso. Di quei capelli neri e viola allo stesso tempo, di quegli occhi verdi, penetranti, assetati quasi di sangue. < Sai.. Sì, ho dimostrato di agire intelligentemente, Mekura. Ma non sono stata furba. Potevo evitare quell'attacco incrociato. Se non avessi sbagliato la sostituzione..> Il suo obiettivo era abbastanza chiaro, fin dall'inizio. Il Byakugan le aveva dato l'informazione giusta: tutte avevano una buona scorte di Chakra. Tutte erano potenzialmente pericolose. <...Ed avessi continuato a schivare, forse ce l'avrei fatta. Volevo far spendere loro quanto più chakra possibile.> Ed è per questo motivo, che si sente debole. Patetica. Inutile. Non è riuscita nel suo scopo, se non nelle prime fasi.

00:42 Mekura:
 Semplice è paradossale come termine per una Hyuga come Sakura. Non è semplice essere Hyuga ed essere anche una genjutser. Non fiata, a questo punto deve essere Sakura a fare mente locale su se stessa, è lei che si deve scoprire da sola. Ridacchia quando sente quelle affermazioni <ooh si> continua a sorridere <il sangue di uno Hyuga è un sangue vendicativo, ma a parte questo è normalissimo se la vuoi vedere morta: sei una Kunoichi hai la predisposizione all'attacco> afferma questa stringendo ancora un poco la mano quando la sentirebbe tremare <hei, stai con me> la chiama cercando di scuoterla prima di continuare <sai quanto ho portato rancore verso quel Katsumi Uchiha? anni...infiniti anni in cui volevo vederlo ai miei piedi e ancora la sconfitta mi brucia e non poco> sospira <lui e la sua stupida faccia, il suo atteggiamento da superiore, quell'aria piena di se, il suo assurdo metodo di approcciarsi al problema, il "si si chiamo persone estranee ai possibili amici per risolvere IL problema"> afferma piccata per poi sospirare <ma poi ho avuto modo di conoscere la persona e fortunatamente era un individuo dolce, con cui parlare, problematico quanto lo sono io..forse quella Goryo al di fuori della arena è completamente differente, ma nessuno ti biasima se la vorresti strozzare> afferma sorridendo verso Sakura <è una spinta in più a dare il massimo a renderti migliore> anche la competizione ha il suo perché <...l'importante è che ti ricordi che siamo nella alleanza e se uccidi una di Kusa scateni un caso internazionale, quindi per ora, prova ad ucciderla solo nella tua testa...che poi se io volessi uccidere una persona che odio, colpirei il setto nasale per farglielo rientrare nella faccia> afferma questa in quel strano e malsano forse tentativo di ironizzare sulla faccenda. <era una buona idea> afferma lei annuendo sincera, <che poteva finire con un successo o un fallimento eri comunque contro tre persone, non devi essere dura con te stessa> continua a confortarla <vedila come un nuovo tentativo di crescere e di imparare: accettare gli errori senza sminuirsi, un errore non fa la persona al massimo la forgia per diventare migliore...non farti dire mai il contrario> [ch on]

01:00 Sakura:
 Ha fame di vendetta. Il suo sangue è inniettato di vendetta. Quindi non è anormale il fatto che lei voglia ucciderla. anzi, sembra proprio che Mekura la spinga, quasi a ucciderla. Ha predisposizione per l'attacco, perché Kunoichi. Questa cosa le piace parecchio. Inutile ammetterlo. Però, ha ancora paura di quegli occhi. Occhi che l'hanno praticamente accecata, in tutti i sensi. La presa sulla mano di Mekura si salda appena, facendola ritornare al presente e scacciando, ancora una volta il volto di Natsumi dai suoi ricordi. <Diversa? Non lo so..> No, come può saperlo? Magari è vero. Magari è una persona dolce e sensibile, predisposta al legarsi con qualcuno. Ma ritornano sempre gli occhi. <... Ma se mi capita sotto tiro, non sono capace di frenarmi. Uno contro uno, potrei avere possibilità di sconfiggerla.> Eh già. potrebbe benissimo metterla fuori gioco. < Lei non conosce nulla di me. Non ha visto nulla.> Solo l'arma di vuoto, anche se era invisibile, che ha attaccato Kouki. Ma lei? Lei sa soltanto che i suoi occhi sono potenti. Nulla di più. Qui il discorso di Mekura ha un fondamento. Qui potrebbe dimostrare di essere veramente forte, di poter sconfiggere il proprio avversario. <Non sa che so usar eil chakra tagliente, né che conosco il Juken.> E quando si tratta di far spendere chakra, il Juken è l'ideale visto che lo debilita, chiudendo gli tsubo. <E' vero. L'alleanza. Ma non si può considerare come colpo fatale, quello di puntare gli occhi? In fin dei conti.. Se colpiva poco più giù, avrebbe preso sicuramente il nervo ottico. E da li, sarebbe passata anche al cervello.> Una cosa in più su cui ragiona. Colpire gli occhi degli Hyuga è sicuramente una tattica ottimale, ma fino a che punto in un torneo, può essere regolare? <E' una cosa sulla quale non voglio lasciar correre. Voglio migliorare, ma ci sono ancora queste cose che mi trattengono...> E non sono facili da debellare.

01:19 Mekura:
 Mekura si zittisce, mantiene il sorriso ma è evidente che c'è una luce rabbiosa nello sguardo, non verso Sakura, ma la giovane Hyuga ha tirato fuori un argomento importante che sta uscendo fuori sopratutto negli ultimi scontri: gente completamente ustionata, menomazioni con il rischio di perdurare in modo irreparabile, colpi alla gola. Non si spinge a parlare con Sakura della faccenda, non come vorrebbe, ma ha voglia di tirare su un casino che neppure si immaginano. <puntare agli occhi è sempre una strategia che ha il suo vantaggio: sono organi importanti e delicati a prescindere che siano di uno Hyuga o meno...tuttavia non avrei permesso di continuare: un conto è bendarti gli occhi, spararti la sabbia sugli occhi, colpire il naso per stordirti e darti quella cecità momentanea di qualche secondo, anche le bombe luce le capisco, ma...in questo caso si tratta di una tecnica mirata all'occhio e le tecniche ninjutsu agli occhi non sono mai una cosa buona, forse è giovane e non è del tutto consapevole di quello che ha fatto, ma per quel gesto ci devono essere delle conseguenze forti, prima che arrivi qualcun altro a portarle a termine> infatti non vuole avere nessun atto vendicativo scatenato da un mal giudizio dei giudici. [ch on]

01:31 Sakura:
 Già. Sicuramente l'esercizio mentale che Sakura farà, la aiuterà nella decisione di affrontare o meno la Goryo. Ci sono delle reminescenze, delle discrepanze nel suo ragionamento. Diciamo che è più il senso di colpa che pervade il cuore della ragazza, a frenarla. Ma anche li, dovrà farci i conti. Senza nulla togliere all'alleanza e al fatto che potrebbe metterla in prigione, o peggio. Nessuno si batterebbe per un errore volontario che la ragazza farebbe, per quanto possa ritenerlo nel giusto. Il ragionamento di Mekura è più che ottimale e anche lei era arrivata alla medesima conclusione. Gli occhi sono un punto importante dei Ninja, un punto troppo vicino al cervello. Doveva mettersi quelle dannate lenti, o almeno degli occhiali protettivi che potesserlo aiutarla nella faccenda. Non ci ha pensato, dannazione. <Capisco..> Dichiara, sospirando visibilmente. < Mekura..> Dice, guardandola ora in viso. <.. Non so cosa succederà, ma qualora dovessi commettere quello di cui abbiamo parlato, prendimi e portami al cospetto dei Kage. Non lasciare nulla al caso.> Sa che sicuramente lo farebbe, pur di mantenere la solidità dell'allenaza. E sa anche che nonostante il loro breve rapporto, per quanto possa essere migliorato, non è nulla in confronto alla pace del mondo. <E soprattutto, non lasciare che Saisashi faccia stupidaggini.> Glie lo affida, in un certo senso. Perché forse è l'unica che riuscirebbe a placarlo, dato il loro rapporto. <Io.. Non so cosa farò. Però, se dovessi farlo.. Se dovessi uccidere quella stronza.> E dubita di riuscirci. Vincere sicuramente si, visto che conosce abbastanza bene le sue mosse. E' una ninjutser, in fin dei conti. E ripetere la stessa tattica usata in precedenza, porterebbe solo a svantaggi. <...Fai la cosa giusta. E non lasciare che il nostro rapporto ti influenzi. Ogni azione ha una conseguenza. Forse non sono pronta a pagarla. Forse non sono pronta nemmeno ad ucciderla, ma se dovesse succedere, sai cosa fare.> E' una richiesta la sua. Una richiesta che deve esser eportata a termine, qualora arrivasse quel momento.< Ora.. Mi metto un po' a dormire. O almeno ci provo.> Direbbe, terminando dunque li la loro chiacchierata. <Grazie di essere passata.> un breve sorriso. Attenderebbe quello che eventualmente avrebbe da dirle, prima di coricarsi nel letto e dormire. O provarci.[End]

01:43 Mekura:
 Ed ecco che Kurako due la vendetta si ripresenta nella sua vita, con abiti femminili. <non lo farò, perché non lo farai> afferma questa rimettendosi in piedi <Sakura, hai un sacco di cose: hai la tua famiglia e un maestro che è li apposta per renderti migliore e anche se ti ostini a non crederci, il clan è qui per aiutarti a crescer e se non il clan Juusan il capo clan, Kaori, io e Hiashi, non siamo pochi sai?> deve pensare a Hiashi <e..pensa a Saisashi, se tu facessi qualcosa di stupido chi lo fermerebbe? è praticamente una tempesta concentrata in un corpo umano, non ce la farei da sola> sorride <anche questo è amare: pensare al bene del tuo compagno> fa un occhiolino alludendo al rapporto tra loro due. <io farò quello che è necessario fare...ma tu fai la cosa giusta: uccidila nella testa, ma lascia perdere. Non ti devi far influenzare da una stronza, non ti devi mettere al suo livello ok?> ed anche in quel caso Mekura ha avuto i suoi momenti con le stronze, anzi, con la stronza, quella con la S maiuscola. <si, dovresti riposare> un consiglio spassionato prima di tirare fuori una bottiglia dalla sporta <non è nulla di alcolico prima di tutto> mette le mani avanti tanto per spiegare cosa ha portato. <si tratta di succo di mirtillo, è molto utile per le vitamine e per le sue proprietà benefiche che riguardano la vista, è tranquillizzante e poi è buono> sorride lasciando li la bottiglia per poi avvicinarsi verso la porta <grazie a te per avermi ascoltato> sorride e la saluta andando alla fine a chiudere l'uscio <buona notte> [ch on]

Mekura va a trovare Sakura in ospedale e parlano di omicidio, del torneo, della sua inutilità e via dicendo.