Barbecue time
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Giocata del 24/03/2017 dalle 13:11 alle 16:40 nella chat "Centro di Konoha Saccheggiato"
[Locale Barbecue] A Konoha il tempo sembra essere più clemente che a Kusa. Qualche nuvola abita il cielo, e il sole fa capolino da dietro di esse, illuminando alcune zone. Un tempo che non rispecchia l’animo della giovane, tormentato e afflitto a seguito dell’incontro avvenuto ormai due giorni prima. Le mozioni sono ancora vive e le ferite, seppur esigue, non risanate. Le ultime ore le ha passate in ospedale, salvo la sera prima, quando si è ritrovata a parlare assieme a un giovane di Kiri in una piccola area verde nei pressi del centro del villaggio della Foglia. In questo momento, Hikari si trova in un locale pervaso dal profumo di carne alla brace. Un odore che normalmente l’avrebbe mandata fuori di testa, ma che quest’oggi non sembra farle né caldo né freddo. Si è recata qui per poter mettere qualcosa sotto i denti, visto che sono almeno ventiquattro ore che non mangia. Non ha molta fame in realtà, poiché la sua mente è presa da altre cose. Il locale presenta una zona con dei tavoli, occupata in parte data l’ora di pranzo, e una zona dove al bancone viene servito il cibo e anche da bere. E’ qui che la giovane è seduta, su uno sgabello, in attesa dei bocconcini di carne che ha ordinato poco prima. Ha un’aria assente, non le si addice. Il gomito sinistro è appoggiato sulla superficie del bancone, intento a sorreggerle la testa, mentre le dita della mano destra percorrono distrattamente il bordo di un bicchiere riempito per metà di acqua. Indossa una maglietta bianca piuttosto larga, a maniche corte, e un paio di pantaloncini che le arrivano appena sopra il ginocchio, di un grigio sbiadito. Per chiunque è facile notare le fasciature che porta al ginocchio sinistro e alla caviglia destra, in parte nascosta dagli anfibi rosso bordeaux che porta ai piedi. Negli ultimi due giorni non ha pensato a curare molto l’aspetto esteriore, è l’ultima cosa che le importa al momento. Dunque si trova lì, da sola, assorta nei propri pensieri, in attesa di poter mettere qualcosa sotto i denti. Senza pensarci ulteriormente, preso da quegli odori e dalla voglia di mangiarsi il mondo, il giovane entrerebbe nel locale, superando la porta scorrevole e lasciandosela scorrere nuovamente alle spalle per richiuderla. Gli basta uno sguardo intorno per capire quale sarà la sua posizione. Non può aspettare di essere servito ad un tavolo, non esiste neanche nell' anticamera del cervello. Quindi si dirige subito al bancone, andando ad allungare le braccia in avanti per appoggiare le mani li sopra, prima ancora di sedersi. <Cibo...!> Inizia a dire, partendo prima piano per poi aumentare sempre di più il tono della voce. Bisogna ammettere che conosce molte parole oggi eh. Comunque sia, cercando di attirare l'attenzione di qualcuno li dietro, che sia uomo, donna, bambino, animale, un fantasma (?!), un cadavere, non gli interessa, basta che sia qualcuno, comincerebbe a puntare il dito verso una lavagnetta nera con scritto sopra un po' di pietanze. Quindi, alzando uno dei due bracci per poter indicare con l'indice della mano verso di essa, inizierebbe a dire, partendo dal primo in alto. <Prendo quello... Quello... Quello... Quello... Quello... E anche quello...> Insomma, ordinerebbe il mondo. Pollo, anatra, bistecca di maiale, altra carne rossa, uno/due condimenti, che dovrebbero essere patate e zucchine fritte. Ci deve scoppiare li dentro, tanto che quella povera anima dall' altra parte lo osserva un po' preoccupata, neanche fosse uno che non mangia da una settimana. Quindi, senza pensarci troppo, andrebbe a sedersi su uno sgabello a portata, continuando a guardare dall' altra parte. <E acqua... Tanta acqua...!> non si rende conto che sia proprio di fianco a Hikari, ma al momento, lei non gliene voglia, il cibo ha la priorità su tutto. Neanche ci fossero tutti i Kage ci farebbe caso. Ciboooooo![equip: Schinieri|guanti ninja|vambracci|6 x kunai| 6 x shuriken a spirale] [Locale Barbecue] Tanto assorta dai propri pensieri da non accorgersi del ragazzo che entra nel locale parlottando come se fosse un primate. Ci fa caso solamente quando si siede accanto a lei, ordinando praticamente tutto quello che offre il menù. Lo guarda strano, chiedendosi come faccia un essere umano ad ingurgitare tutta quella roba. Poi un’illuminazione. Lo conosce, lo ha già visto, ne è sicura. Quei capelli bianchi le ricordano qualcuno, e anche la voce. Ma certo! E’ quel ragazzo che ha incontrato al Bosco dei Ciliegi assieme a Giusca, un paio di giorni prima di affrontare l’esame per diventare genin. Come si chiamava? Non riesce a ricordarlo bene. Ricordà però che l’incontro non era stato molto piacevole. Lo osserva per qualche istante, alla ricerca del suo nome negli archivi della propria memoria. Ancora lì, con il capo posato sorretto dalla mano sinistra, abbandonerebbe il bicchiere a comincerebbe a picchettarsi con l’indice destro il labbro inferiore. < Ci conosciamo, vero? > domanderebbe poi, tutto d’un tratto. Una voce flebile, che rispecchia la brutta situazione che imperversa nell’animo della giovane donna. Nel frattempo, i suoi bocconcini di carne sono arrivati. Fumanti, ricoperti di salsa, una visione celestiale per un palato affamato. Ringrazierebbe con un timido cenno del capo il cameriere che glieli ha serviti, tornando poi subito con lo sguardo al ragazzo. Indossa il coprifronte di Kusa, al contrario di lei che lo ha lasciato assieme alle armi e ai guanti in ospedale. Le serve un po’ per riprendersi, non vuole toccare armi per un po’, fino a quando non si sentirà pronta per allenarsi nuovamente in vista della prossima fase del torneo. Chissà se anche l’altro ha partecipato. Oh no, l'altro non ha partecipato, ne mai lo farà, trovando questo genere di competizioni estremamente inutili e dannose, ma vabbè, altra storia questa, che non c'entra ora (?!). Invece, quando lei lo chiama, o meglio, quando lei fa quel commento, non può far altro che voltarsi verso di lei, pallido in viso, neanche fosse la peggiore mummia senza bende della storia. In faccia continua ad aver tatuato solo un messaggio. "Cibo". Scrivetelo nella lingua che preferite, sarebbe evidente sia per una persona che viene dalle regioni più sperdute del deserto, che per quella che viene dal paese più freddo della storia, dove la temperatura più calda che hanno mai registrato era un meno qualcosa. Ha fame, e i brontolii della sua pancia non fanno altro che confermarlo. Ma comunque, in parte, per quanto sia distratto in questo momento, è sempre Hajime. Il giorno in cui hanno combattuto Hikari e gli altri genin lui era sugli spalti, anche se un po' distratto per motivi personali. Però si ricorda grosso modo lo scontro, riconoscendo anche l'altra. Una ragazza che per di più aveva già visto, che è diventata genin più o meno insieme a lui e proprio per questo non l'avrebbe proprio quotata, lei non gliene voglia. Poi certo, il fatto che genin più "esperto" o meno, a questo grado, sia una cosa del tutto relativa. Probabilmente un buon genin che pensa bene ed agisce in modo altrettanto efficace, potrebbe vincere utilizzando solo un kunai senza tecniche contro parigrado. Poi vabbè, ognuno ha i suoi pareri per fortuna. Sta di fatto che l'osserva e non può far altro che notare una cosa. Un cambiamento radicale rispetto la prima volta che l'aveva vista. Il suo aspetto esteriore è... Mutato... O quanto meno decisamente meno curato. Neanche si fossero invertiti i ruoli. <Mh... Ad essere precisi io ti conosco... Hikari Kurosaki... Se non erro...> Si porta una mano al mento, andando ad oscillare con la testa da sinistra a destra, coinvolgendo nel movimento anche le spalle, neanche fosse un' onda. Sta cercando di ricordarsi l'ultima volta che si erano visti, non era andata molto bene ed è sicuro che non si fosse presentato. <La vincitrice dell' ultimo turno dei genin...> Continuerebbe, seguendo il discorso e magari spiegando in questo modo perchè si ricorda il suo nome, visto che l'annunciatore del torneo lo ha ricordato a tutti. La cosa bella è che nel mentre continua il suo movimento ondulatorio, come se fosse qualche spettro resuscitato da non si sa quale posto. Bello che essendo pure molto pallido di carnagione e con i capelli bianchi, proprio perfetto. <Hajime... Piacere...> Quando arriva il cibo della ragazza, questo è una doccia fredda. Non può vederla mangiare, sta morendo! E prima che riescano a portargli le sue portate... Un altro brontolio dello stomaco, tanto che ferma il moto e va a sbattere la testa contro il bancone, momento di depressione![equip: Schinieri|guanti ninja|vambracci|6 x kunai| 6 x shuriken a spirale] [Locale Barbecue] Il ragazzo sembra sorpreso nell’essere stato richiamato. Sicuramente non si aspettava di incontrarla lì. In più, tra la sua espressione e i brontolii del suo stomaco, sembrerebbe avere in mente solamente una cosa: il cibo. Si ricorda il nome di lei, forse dall’ultima volta che si sono visti oppure perché lei, assieme ad altri due genin, è più o meno sulla bocca di tutti in vista della finale del loro girone. Avverte ora più pressione di quante ne avesse prima di combattere la prima eliminatoria. Ma ora è meglio non preoccuparsene e pensare più che altro a mettere qualcosa sotto i denti, altrimenti non avrà forze per continuare. E’ strano quel suo ondeggiare, che lo assuma ogni volta che diventa pensieroso? La fa sorridere, è strano. Preferisce non pensare a come si sia comportato l’ultima volta, d’altronde neanche lei è stata molto gentile con lui. < Sì, sono io. > annuirebbe alle sue parole, tirandosi su col busto e assumendo una posizione adeguata per mangiare. Lo sguardo si perde nei bocconcini di carne quando sente la frase successiva di lui. La “vincitrice”, già. Chi lo avrebbe mai detto? E’ diventata genin da così poco tempo, non era neanche sicura di essere pronta per un evento del genere. La sua mente è abitata dai ricordi dell’incontro, ricordi che non sono poi così belli, anzi. Non ha combattuto a cuor leggero, e prova la stessa sensazione anche in questo momento. < Hajime? > domanderebbe, a voce bassa, spostando le iridi castane nei suoi occhi. Solo in questo momento si rende conto che in effetti il ragazzo non si era presentato. < Il piacere è mio. Hai un bel nome. > prenderebbe poi tra le dita le bacchettine di legno poste alla destra del piatto, cercando poi di afferrare un boccone. Vede con la coda dell’occhio il ragazzo sbattere contro la superficie del bancone, e questo non può che farla ridere, sebbene per poco. < Tranquillo, arriverà il tuo pranzo. > e detto questo, porterebbe la carne alle labbra. La ragazza, volente o nolente, riesce a toccargli così tanti tasti dolenti che bho, qua ci resta secco il povero genin kusano. Infatti, mentre all' inizio nota il suo comportamento un po' strano, come se il suo commento l'avesse fatta pensare a qualcosa in particolare (quello della vittoria), le parole che lei pronuncia dopo vanno ad aprire un angolo della sua mente che al momento aveva relegato, vuoi per il cibo o perchè per una volta non ci stava pensando. Si, Hajime, il suo nome, o almeno crede. Un bel nome? Gli piace? Non lo sa, ultimament ci sta pensando così tanto che bho, non è più sicuro di niente. A darglielo in fondo, è stata una vecchia bacucca che dice di averlo ricevuto con quel nome da un mercante. Vecchia bacucca di cui non può neanche essere sicuro della sua esistenza, visto che quando era all' orfanotrofio non l'aveva mai vista e quando c'è tornato prima di partire per Konoha ha finito per scoprire di essere caduto in un genjutsu e che la struttura stessa adesso è totalmente distrutta. Quindi... Bhè... Non è proprio un argomento facile per lui questo. <Bello...? Non lo so...> Tornerebbe a grattarsi il mento, mentre la testa sbatte sul tavolo. Anche se sta cercando di essere più socievole, ciò non vuol dire che le vecchie abitudini o il suo carattere possano cambiare da un giorno all' altro. Quindi se quell' argomento gli si blocca in gola, ora non crede proprio di continuare, o di dargli troppo peso. Invece, cercherebbe subito di cambiare argomento, anche se lei va a fargli notare del cibo che presto arriverà. <Si... Sarò morto per allora ma arriverà...> Lo dice con tono ironico, accompagnando la cosa con una piccola risata. Non che poi si possa lamentare eh! Ha appena ordinato, ci mancherebbe che fosse tutto pronto! Ci vorrebbe proprio una faccia tosta bella e buona! Sposterebbe comunque un braccio sotto la testa, in modo di poterci appoggiare quest'ultima sopra e di potella ruotare per guardare con i propri occhi il volto della ragazza, con i capelli che gli cadono sopra un po' a casaccio, facendogli un po' da barriera visiva. <Come ti sembra questo villaggio? Per me è la prima volta che lo visito...> Andrebbe a dire, giusto per socializzare un po', mentre gli viene naturale con la coda dell' occhio osservarsi intorno, adesso che sta tornando un po' lucido, liberando la mente dalla fissa del cibo, deve pur ricordarsi di essere un ninja e che dovrebbe sempre tenere sott'occhio tutto quello che lo circonda.[equip: Schinieri|guanti ninja|vambracci|6 x kunai| 6 x shuriken a spirale] [Locale Barbecue] Un argomento un po’ particolare quello del nome per il giovane genin di Kusa seduto accanto a lei, non lo lascia a vedere, ma qualcosa trapela dalla sua risposta un po’ indecisa. La ragazza decide perciò di non infierire troppo, poiché ricorda come ha reagito lui l’ultima volta che si sono visti, quando è uscito fuori l’argomento della casa. Sembra un ragazza un po’ diverso da quel giorno, più tranquillo, più socievole. Non sembra essere in vena di litigi, meglio così. Una chiacchierata tranquilla è proprio quello serve a Hikari per distrarsi un po’ e cercare di far tornare la mente lucida e pronta, anche se sa che ci vorrà ancora un po’. Un boccone dopo l’altro, il discorso tra i due va avanti in attesa che anche il pasto di Hajime sia pronto. < Anche per me è la prima volta qui. > direbbe, mentre la mano sinistra si allunga per prendere un tovagliolino al fine di pulirsi le labbra. Abbandonato questo, porterbbe entrambe le mani dietro la nuca, raccogliendo i lunghi capelli in una coda bassa che le percorre la schiena quasi per tutta la sua lunghezza. E’ maleducazione toccarsi i capelli mentre si mangia, ma le stavano dando fastidio. < La trovo un bel posto, meno caotica di Kusa. > tornerebbe poi con le bacchette nel piatto. < Sembra tutto più calmo qui, non trovi? > si volterebbe dunque verso di lui, in attesa di una risposta a quella domanda che è per metà retorica. Cibo... Cibo... Tasto veramente dolente, anche perchè più parlano più ogni secondo sembra un minuto, i minuti sembrano ore, le ore sembrano secoli. E cerca di distrarsi, iniziando quella tranquilla discussione, sperando che la testa si faccia prendere dall' argomento per distrarlo abbastanza da non tornare a pensare alle proprie pene. Tamburella con il dito della mano sul bancone, andando a picchiettarlo giusto per essere convinto che sia abbastanza resistente. In effetti una posizione del genere è maleducate, stare con la testa appoggiata sul braccio mentre ci si trova ad un bancone di un locale. Ma vabbè, per quanto gli possa importare... Iniziano a parlare di Konoha, anche per l'altra è la prima volta. Un piccolo sorriso gli si forma sulle labbra. Non può far altro che constatare come, in base ai normali standard di vita, una persona può giudicare quello che lo circonda. Per esempio, gli viene naturale andare a pensare che, mentre per lui Kusa è un posto freddo, visto che per la maggior parte ha vissuto da randagio, con zone tetre e silenziose, Konoha invece, vedendola come turista e soprattutto adesso come ninja, quindi con uno stipendio ed una situazione un po' stabile (considerando anche che ha cominciato a vivere in una casa in comune con altri ragazzi a Kusa), gli sembra decisamente più caotica rispetto l'altra. Però ovviamente si va a rendere conto che l'altra magari vive nelle cerchie più interne di Kusa, dove ci sono le famiglie più benestanti, quindi è abituata ad una vita totalmente diversa. <Oh... Per me c'è troppo caos in generale... Sia qui che a Kusa..> Andrebbe a dire facendo un piccolo sorriso, continuando a sembrare, o almeno impegnandosi ad esserlo, un tipo socievole. Riguardo al più calmo, su questo aspetto forse non ha tutti i torti. Anche a lui è sembrata più tranquilla, ma non vorrebbe farsi trarre in inganno dal fatto che lui sia in "vacanza" in questo posto. Magari normalmente, senza tutti questi turisti e tutte queste preparazioni che ci sono in giro, con i locali che chiudono seguendo gli orari normali e non più lunghi per i turisti, il posto potrebbe cambiare notevolmente. <Mh... Sicuramente si sono preparati al meglio per ospitare il torneo...> Andrebbe quindi a dirle, riaddrizzandosi e portandosi la mano al mento nuovamente, tamburellandolo con l'indice (non riesce proprio a star fermo). <Sicuramente... Mi sembra un posto gigante... Forse anche più di Kusa!> Va ad esclamare tutto contento, visto che lo sguardo si va a perdere nelle porzioni che il cameriere gli sta portando. I vassoi vengono disposti davanti a lui, insieme all' acqua. Lo sguardo del ragazzo si accende, neanche avesse visto un miraggio. E quindi, andando a sbattere con forza le mani, chiudendole una sull' altra nel classico gesto di ringraziamento prima di mangiare, andrebbe a dire un forte <Itadakimasu!>. Quindi andrebbe a recuperare le bacchette, per iniziare ad abbuffarsi come se non ci fosse un domani.[equip: Schinieri|guanti ninja|vambracci|6 x kunai| 6 x shuriken a spirale] [Locale Barbecue] Hanno un’opinione differente sui due villaggi a quanto sembra. Forse perché li hanno vissuti in modo diverso, chi lo sa. Sarà che Hikari a Kusa ha incontrato un sacco di tipi strani che le hanno movimentato un po’ la vita, non lasciandola del tutto tranquilla e spensierata. O forse proprio per come è l’ambiente lì. Alla fine, lei vive in un piccolo monolocale nel Terzo Cerchio, e in effetti non ha avuto modo di visitare per bene i restanti, a parte il Quarto e il Quinto, che non le sono sembrati proprio dei begli ambienti. Konoha invece sembra solare, divertente. MA questa è solo l’opinione di una ragazza che vi “risiede” da poco e per poco. Da un lato è stato positivo abbandonare Kusa per un po’, anche se pare che le rogne del villaggio dell’Erba l’abbiamo seguita anche qui. < Caos? > posta la domanda, afferrerebbe il bicchiere d’acqua, facendolo oscillare appena. < Forse non ho avuto modo di conoscere ancora al meglio Konoha. > deglutirebbe ora un sorso d’acqua, tornando poi ad oscillare il bicchiere e ad osservarlo distrattamente. La luce del sole entra dalla finestra vicina a loro e illumina i loro piatti. Hajime sembra essere molto contento di aver ricevuto il proprio pasto, d’altronde si vedeva che non aspettava altro. < Buon appetito! > gli direbbe, concentrandosi poi sul proprio piatto, ormai quasi vuoto. < Comunque sì, credo si siano organizzati bene per il torneo. E’ praticamente sulla bocca di tutti. > porterebbe alle labbra un altro bocconcino di carne afferrato con le bacchette. E’ l’evento del momento, il torneo. Ancora si chiede come abbia fatto a finirci in mezzo. Eppure, lo ha fatto di sua spontanea volontà. < Tu non hai partecipato, vero? Non mi pare di aver letto il tuo nome. > Alla fine, Kusa o Konoha, oppure che si vada nel deserto di Suna o nella nebbia di Kiri, una cosa non mancherà mai, la presenza di ninja in questi posti, che comporta, volente o nolente, casino in qualche modo. Così è il mondo, così sono loro due stessi, per quanto giovani, impreparati e con troppo poco sale in zucca. Ma il bello è proprio questo in parte, e su questo sarebbe d'accordo anche Hajime, forse uno dei ragazzi più difensivo, passivo e con la mente contorna da ragionamenti pieni di se e ma. Però che mondo triste sarebbe se non fosse così? Magari non ne varrebbe neanche la pena viverci. Sta di fatto che, sicuramente, i due hanno avuto esperienze diverse per ora. <Oh... Bhè... Questi giorni ho potuto incontrare così tanti ninja diversi che sto perdendo il conto... Alcuni affascinanti... Altri preoccupanti...> E mentre va a finire la frase, ovviamente, tornerebbe a grattarsi il mento, perchè oggi è fissato con questa cosa, alla fine finirà pure per ferirsi se continua...! E questi incontri, ovviamente, gli hanno portato un caos incredibile, ma proprio come pensava prima, la cosa deve essere per forza un po' soggettiva, anche perchè una cosa che a lui può sembrare caotica, magari a lei sembra normalissima e viceversa. Invece, su una cosa che potrebbero essere senza dubbio d'accordo, è la fame del giovane kusano, che si avventa sulla prima porzione di carne, dei bei pezzetti di pollo cotti sulla griglia e ripassati in padella, finendoli così velocemente che, se uno c'avesse fatto caso, avrebbe potuto dire che non gli fossero stati neanche portati. Si leccherebbe gli angoli della bocca e le labbra, finita questa porzione, tirando fuori un sospiro di soddisfazione. Era ora di mangiare qualcosa. <Già... Nel bene e nel male...> Andrebbe a commentare sul torneo, visto che anche lui ne parla spesso, anche se non è proprio favorevole. Certamente, solo guardando, è un chiaro esempio di "lezione". O meglio, sta imparando una marea di cose, anche se quando combattono i più esperti difficilmente riesce a seguire gli eventi. Si tufferebbe sulle patate quindi, ancora una volta come se non ci fosse un domani, andando a scottarsi la lingua visto che sono bollenti, ma tanto è più ignorante del loro calore e non si fermerà (?!). Scuote la testa in risposta all' altra, andando in questo modo a risponderle fin quando ha la bocca piena. Poi, per agevolare la cosa, andrebbe ad afferrare il bicchiere vuoto, riempiendolo d'acqua e tirando giù tutto un sorso, per ingogliare più velocemente, così da poter tornare a parlare senza doverlo fare a bocca piena. <A dire la verità odio questo torneo... Cioè... Non mi sembra ne realistico... Ne utile...> Continua a sucotere la testa, pensando agli stessi argomenti che ha tenuto più volte con Nahira.[equip: Schinieri|guanti ninja|vambracci|6 x kunai| 6 x shuriken a spirale] [Locale Barbecue] L’altro sembrerebbe aver vissuto Konoha molto più di lei, dalle sue parole. < Hai conosciuto molta gente qui? Davvero? > domanderebbe. Gli occhi sembrano quelli di un coniglio, grandi, curiosi. Anche lei ha incontrato qualcuno a Konoha, persone nuove e, purtroppo, anche una conosciuta a Kusa e che vorrebbe che sparisse per sempre dalla faccia della terra. O che quantomeno non la seguisse più, perché sembra fare proprio questo. < Cosa intendi con “preoccupanti”? > vorrebbe saperlo, perché magari hanno incontrato la stessa persona, e in questo modo potrebbe avere il riscontro di qualcun altro su essa. Continuerebbe a mangiare, come se la domanda posta non sia poi così importante, ma in realtà le preme molto conoscere la sua risposta. Per ciò che riguarda il torneo, l’altro non sembra esserne entusiasta. Da come ne parla, dal tono della sua voce, è chiaro. Un po’ si pente di avergli posto quel quesito, non avrebbe voluto rattristarlo, la conversazione stava procedendo bene e soprattutto in modo spensierato, proprio ciò che le serviva. < Capisco… > commenterebbe, tornando sul proprio piatto. E’ meglio non continuare quel discorso onde evitare situazioni imbarazzanti e spiacevoli. In realtà lui è venuto qualche giorno prima dell' inizio del torneo con la prima spedizione partita da Kusa, quindi magari non è li da più tempo. Solo che, probabilmente perchè non iscritto al torneo, ha avuto più tempo per girare a zonzo nella zona, visitando posti che, almeno sulle guide, meritavano di essere visti. Provando anche cibi che non aveva mai mangiato e, appunto, incontranto nuove persone. Quindi, avendo conosciuto anche la sua prima amica qui, andrebbe a rispondere in modo affermativo all' altra, facendo anche un gesto con la testa avanti e indietro per rafforzare l'affermazione. <Si... Ho trovato un... Amica... Poi... Le terme sono un bel posto per conoscere nuova gente... C'è il tempio del fuoco... O le macerie che ne restano... Magari incontri qualche curioso anche li...> Le cose son tante da poter fare, per non parlare dei volti dei precedenti Hokage, la sera c'è sempre qualche anima solitaria su in cima con cui scambiare due chiacchiere, sempre se si ha il coraggio d'interromperla nel suo momento solitario. Poi c'è Ichiraku, anche li c'è sempre gente. Insomma, i posti che ha visto dove poter incontrare gente son tanti, riguardo al preoccupante, bhè, non sa bene come esprimersi. <Sai... Ti capita mai d'incontrare qualcuno che ti da la sensazione che potrebbe... Bhè... Ucciderti ancora prima che tu possa impugnare un kunai? Intendevo questo...> Lo dice con tono normale, come se fosse una cosa del tutto standard, che non dovrebbe ne spaventare ne preoccupare la gente. In fondo lui è fatto così, constatato questo fatto, non può farci niente, lo accetta per quello che è e fine. Mentre ripulisce le patate velocemente, per fiondarsi subito sui prossimi piatti, andrebbe con la coda dell' occhio a guardare l'altra che sembra in qualche modo preoccupata o turbata dalla sua risposta, tanto che va a chiudere l'argomento torneo in quel modo che bhè, lo lascia un po' così. Non si sentiva mica offeso, ne gli crea problemi parlarne, figuriamoci! Casomai è il contrario. Quindi, con tono tranquillo e cordiale andrebbe a rassicurarla <Hey! non c'è nessun problema... Se a me non piace... Ho già capito che non posso imporlo anche agli altri la cosa...!> Fare amicizie serve pure a questo, imparare nuove cose e nuovi comportamenti da tenere. Poi, tornando al discorso, mentre addenta un pezzo di carne ancora un po' al sangue e inghiotte il boccone, andrebbe a trovare le parole giuste per continuare. <Ad esempio... Guardando i genin ho capito diverse cose... La gente cerca di picchiarsi senza cervello... Ma basterebbe giocarsela d'astuzia per metterli tutti fuori gioco...> Piccola pausa per riprendere fiato e fare un altro morso. <Invece... Dai chunin ho capito che questo non basta... Devi anche evitare di lasciare troppa iniziativa quando ti trovi contro avversari che cominciano ad avere quell' esperienza...> Eh si, la difesa può funzionare contro chi non sa come attaccare decentemente, ma non contro chi studia bene i propri attacchi. O almeno, può funzionare ma non bastare. E poi, arrivando all' ultimo scontro che gli è sembrato più interessante <Dagli special Jonin invece ho capito che... Bhè... Se ti trovi contro avversari molto potenti... O hai a disposizione una difesa al cento per cento impenetrabile... Oppure hai pochi secondi per trovare il punto debole dell' avversario... E poi martellarlo su quello più che puoi... Conoscono tecniche troppo forti per starci a pensare e difendersi... Devi stabilire subito una tattica e sperare sia quella giusta> Ecco fatto il riassunto, a grosse linee, di molte cose che ha appreso. Ciò non toglie che la sua teoria dell' inutilità del torneo non sia cambiata. <Però continuo a pensare che questi scontri non siano ne realistici... Ne utili... Alla fine se lo fai solo per la gloria... Bhè... Non serve un torneo> Ed ecco che esprime in maniera "diplomatica" la sua teoria, anche questa a grosse linee.[equip: Schinieri|guanti ninja|vambracci|6 x kunai| 6 x shuriken a spirale] [Locale Barbecue] Come aveva immaginato, l’altro ha visto parecchi luoghi di Konoha che lei ha solamente sentito nominare. Le piacerebbe visitarli, magari una volta finito il torneo e tutta l’ansia sia passata. Inoltre, vorrebbe aspettare che il suo compagno guarisca del tutto, così da poterci andare insieme. < Io sono stata solamente sui Monti Ardenti. > direbbe, terminando poi l’ultimo boccone che le era rimasto nel piatto. E’ contenta di apprendere che l’altro sia riuscito a stringere un’amicizia, dato che si ricorda come apparisse un tipo difficile la prima volta che si sono incontrati. Quando poi passa a parlare delle persone che lo hanno preoccupato, Hikari riesce a rispecchiarsi completamente nelle parole di lui, poiché conosce bene quella sensazione. E’ stata minacciata più volte, ma per ora si sono rivelate solamente parole al vento, per fortuna. Proprio sui Monti Ardenti ha incontrato, per l’ennesima volta, quel ragazzo psicopatico che tanto la odia. < Diciamo di sì… > lo sguardo della giovane si incupirebbe, attanagliato dalle brutte sensazioni che quel tipo le suscita. Vorrebbe non vederlo mai più. Terminerebbe d’un sorso anche la poca acqua che le era rimasta nel bicchiere, lasciandosi piacevolmente distrarre dalle osservazioni di Hajime sul torneo, sollevata dal fatto di essersi sbagliata pensando che quella domanda potesse avergli dato fastidio. Sono informazioni interessanti, anche perché in fin dei conti lei non ha avuto modo di assistere a tutti gli incontri. < Sei un ottimo osservatore, sai? > direbbe infine, dopo il suo breve discorso. Sono informazioni che possono sempre tornare utili in futuro, no? < Beh, sì. La gloria può essere raggiunta in ben altri modi. > estrarrebbe ora qualche moneta dalla tasca, quanto basta per poter pagare quel pranzo. < Ed io non mi sono iscritta di certo per questo, ma bensì per crescere come ninja. > gli rivolgerebbe allora un sorriso, alzandosi poi dallo sgabello. < Ti ringrazio per la chiacchierata, spero di rivederti. Che sia qui o a Kusa. > al che lo saluterebbe con un gesto della mano, voltandosi poi verso l’uscita del locale. Non cammina bene a causa delle ferite, però con calma raggiunge l’uscita, aprendo la porta scorrevole e, dopo averla richiusa, dirigersi verso l’ospedale per far visita al suo compagno. [End.] Chissà chi ha incontrato la ragazza, qualcuno di forte, o così deve essere, vista la sua reazione, neanche gli avessero gettato un secchio d'acqua gelida sulla schiena. Poi vabbè, per Hajime, la stessa Furaya-sama è inquietante. Anche Hiashi-sama. Lo sono tutti. Se sono più forti di lui da poche osservazioni che può fare, allora sono classificati così. Fine. Poi possono essere le persone più buone e pacifiste del mondo. Possono lavorare ventiquattro ore su ventiquattro per mantenere la pace e la sicurezza che li circonda, ma ciò non toglie che, data la loro forza, sono inquietanti. E quindi, visto che si è costantemente circondati da questa gente, tanto vale godersi ancora un po' un buon pasto. Soprattutto se la fame che si ha nasce da un buon esercizio fisico, che tonica il corpo e fa buttar via un po' di fatica e di pensieri. Esprime un po' delle sue opinioni di quanto ha osservato, ovviamente c'è ancora molto da dire, ad esempio di come provare ad identificare un avversario, se sia ninjutser, taijutser o genjutser. Lui non è proprio un esperto in questo tipo d'osservazione, ci sta lavorando ma ovviamente, mancando la materia prima, ovvero l'esperienza, fa ancora un po' fatica. Però quando può cerca di osservare sempre tutto. <Grazie... Son dell' idea che a volte non si hanno seconde opportunità... Bisogna stare sempre attenti... Sempre...> Anche quando si mangia in un ristorante eh... Anche se oggi sta facendo un po' una piccola eccezione. Sente le sue altre parole e anche se con tutto il corpo vorrebbe risponderle, vorrebbe porgli altre mille domande e soprattutto vorrebbe capire in cosa consista questo miglioramento come ninja, visto che lui non ce ne vede neanche l'ombra, alla fine si terrà questi commenti per se stesso, sforzandosi per cercare di cambiare e non sembrare sempre il solito. Si va a mordicchiare il labbro quindi, in modo di tenere la bocca occupata così da non poter dir niente. Poi, dopo un piccolo sospiro, per scacciar via la tenzione, andrebbe a fare un mezzo sorriso verso la ragazza, andando ad incurvare leggermente le labbra e arricciando un po' l'angolo destro della bocca. <Grazie a te... In bocca al lupo... E si... Ci rivedremo a Kusa probabilmente...> Dopo tutto sono due ninja dello stesso villaggio, prima o poi potranno ribeccarsi, chissà per quale circostanza, questo non può sicuramente dirlo. Tornerebbe a finire i suoi piatti, per poi prendersi cinque minuti di pausa per lasciare la pancia gonfia al vento. Alla fine andrebbe a pagare, chiudendo gli occhi mentre consegna i soldi per non pensare al conto appena speso, per poi uscire, passando per la porta scorrevole, e ritrovarsi così per le strade del villaggio della foglia. [equip: Schinieri|guanti ninja|vambracci|6 x kunai| 6 x shuriken a spirale] <end>