Compagne

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15:28 Kimi:
  [Pressi Buca] Un’altra vuota giornata a Konoha, un altro momento di calma piatta in cui si permette di uscire per quel luogo più tranquilla dell’ultima volta in cui ha avuto occasione di visitare il centro. Nonché lo ricordi davvero, quei momenti nella sua mente sono confusi e lontani, quasi rimossi insieme a tutto il dolore che provava. La sua vita pian piano sempre aver ripreso una sorta di senso, con l’aggiunta di Akira tutto pare essere migliorato eppure nel suo cuore c’è sempre quella mancanza, quella nostalgia per qualcosa che non ha mai davvero avuto, mai posseduto e mai potuto osservare con i suoi occhi, le manca Yume e nessun clone potrà mai sostituirla, potrà mai farle passare quella sensazione, quella privazione. Cammina quindi lei procedendo in linea retta guardandosi distrattamente intorno, indossa gli stessi abiti di quanto ancora viveva ad Oto, un paio di lunghi pantaloni neri aderenti, una camicia altrettanto scura e un gilet a sottolinearle il seno violaceo. Sotto al coletto un cammeo con una pietra azzurra, l’unica differenza rispetto ad un tempo è quell’anello verde sulla mano destra e i capelli che risultano molto più corti, arrivano si e no al mento, sono neri e lasciati abbastanza spettinati i suoi occhi azzurri illuminano quel volto candido, una live linea di eyeliner sulle palpebre e dell’ombretto azzurro per dare maggiore profondità a quello sguardo freddo che posa su ciò che la circonda, indistintamente senza stare troppo a fissarsi sui dettagli, passa oltre molto velocemente, erigendosi come suo solito. Lei è la morte e come tale si permette semplicemente di attraversare la vita di quegli sconosciuti in attesa del giorno in cui dovrà tornare a prendere le loro anime. Arresta il passo solo davanti a quel cratere a terra, si permette di mostrare interesse inclinando appena il volto verso destra e prendendo n profondo respiro, dubbiosa e perplessa si ferma quindi lì davanti interrogandosi forse. Resta lì in piedi e con le spalle ben dritte, magra sì ma comunque abbastanza in forma, capace come suo solito d’apparire al contempo potente e debole, una di quelle creature che infestano gli incubi per la loro malvagità eppure la sua pelle chiara pare essere così delicata da potersi rompere semplicemente con un respiro un po’ più forte. Il chakra scorre con forza nel suo sistema, andando così a migliorare i suoi sensi ma soprattutto la sua prestanza fisica e forse è proprio solo grazie ad esso che sembra pericolosa dato che il resto del suo corpo appartiene più che altro ad una bambola maltrattata [chakra on]

15:35 Mekura:
  [pressi buca] Per una volta era lei che inseguiva qualcuno e non si faceva inseguire..da quello che sapeva almeno. L'aura di Akendo o meglio la sua quantità di chakra è palese ovunque vada se attiva casualmente il byakugan. Ma l'ha sempre lasciata stare, forse quando saranno pronti per parlare entrambi si farà avanti lui. Per ora i suoi interessi sono rivolti verso Kimi. Stava bene le hanno detto, ma aveva bisogno di vederlo di persona ed accertarsi che stesse davvero bene, perciò dopo aver aspettato un paio di giorni, si sarebbe messa a cercarla tra i presenti al villaggio. indosso porta Le braccia sarebbero interamente ricoperte da una sorta di coprispalle in pelle, elaborato e rifinito che protegge l'interno arto verso l'esterno lasciando spazio all'interno in modo da non ridurre la mobilità delle braccia. Coprirebbero le scapole e si congiungerebbero verso il collo così da recare un colletto. Sotto il busto protettivo di cuoio, una maglia di colore bianco nero copre il petto lasciando le spalle scoperte. una larga cintura copre fianchi e ventre ed al di sotto una gonna che arriva a metà polpaccio di colore scuro presenta degli spacchi al livello delle gambe dove si possono chiaramente vedere le protezioni in pelle per le gambe legate ai pantaloni aderenti. Il tutto si conclude con un paio di stivali che arrivano a metà polpaccio inoltre porterebbe le solite protezioni ai vambracci ed i guanti ninja. Con se porterebbe il suo solito armamentario di fiducia all'interno di una tasca posteriore e nel cosciale legato nella gamba destra con all'interno un diversi kunai, 6 per la precisione, tre di questi sarebbero legati a delle carte bomba. Nel porta oggetti, 2 fumogeni,3 fuuda vuoti oltre a 2 tonici per il recupero del chakra e 2 coagulanti.Non porta altro se non il tanto in vista dietro la schiena infoderato. Allunga il passo in direzione della doku la quale sarebbe intenta ad osservare il cratere al centro, a quanto pare nuova attrazione del villaggio. Si affiancherebbe senza dire nulla guardando a sua volta il cratere. <interessante vero?> chiede retorica senza guardarla ancora. Con lei preserva ancora un briciolo di rabbia, di averla praticamente esclusa dalla sua vita insieme a Katsumi, ma ora riesce a capire il perché insieme alla terribile sofferenza che si porta. No non doveva credere ad Akendo ed a Yukio, sono uomini che non possono capire. [ch on]

15:50 Kimi:
  [Pressi Buca] Una voce al suo fianco la porta a distrarsi, alza appena il capo andando così a voltarsi lasciando stare quel cratere per cui ora ha perso qualsiasi interesse. Osserva la donna al suo fianco con attenzione, impossibile dire, da parte sua, coma sia andato il loro ultimo incontro, quando sia stato o cosa si siano dette è tutto così confuso. La morte che minacciava di portarla con sé nell’Ade, i reni che cedevano istante dopo istante e poi quell’incredibile dolore insieme alla vergogna, non era in forma né fisicamente né mentalmente, solo uno straccio, semplicemente una l’ombra di sé stessa, un verde che si era ridotto a strisciare nel quinto cerchio di Kusa <per una volta sono io a farti visita a casa> accenna appena un sorriso tranquillo, con lei le è sempre riuscito spontaneo e quasi facile, sin dalle prime battaglie affrontate insieme. Gli occhi azzurri restano sulla Hyuga senza staccarsi o abbassarsi, cerca lo sguardo e lo sostiene con sicurezza e anche tranquillità, sentimenti che paiono suggerire una qualche forma di accettazione per la sua condizione non si è rassegnata all’assenza della figlia ha solo imparato a conviverci. Un attimo di silenzio in cui permette a sé stessa di godersi il momento, il sorriso che pian piano scema da quel volto senza lasciarne più alcuna traccia se non quella del ricordo <come stai?> domanda solo a quel punto, ora che ci riflette non ha la minima idea di cosa le sia successo, non hanno avuto modo di parlare di nulla sin da quando si trovano su quell’isola, troppo presa da sé stessa, dalla bambina in arrivo e dai suoi traumi, insomma non è stata la miglior compagna che si potesse desiderare. E poi beh, poi c’è stato tutto il resto. [chakra on]

16:08 Mekura:
  [pressi buca] vorrebbe non rispondere alla domanda posta dalla compagna di molte battaglie, non se la sente di rispondere ne con bene, ne con male, al tempo stesso non vorrebbe tenersi dentro i suoi pensieri, ma allo stesso modo non riesce a dargli voce. <io? dovrei farti la stessa domanda> sorride verso la doku chiudendo gli occhi per poi tornare a guardare il cratere. <vorrei dire che ho visto di peggio ed ho visto di meglio, che al momento la mia situazione è di calma piatta o presunta tale..> afferma seriamente quasi apatica <ma la verità che è che sono successi così tanti casini che, al momento la mia serenità vacilla tra i miei traumi e le cose che mi tengono ancora aggrappata a questo mondo> sogghigna sarcastica alla fine <e..non ho alcun diritto di soffrire, immagino che ci sia di peggio, devo fare la brava ninja e dare fondo alla tempra d'acciaio che ci caratterizza tutti> ed a questo punto le viene sinceramente da ridere <non mi ascoltare cara...va tutto bene, come sempre mi rimetterò in piedi, o questo o la morte> ma lei lo sa meglio della Hyuga. <e comunque, non vale il fatto che tu venga solo al villaggio, sai anche dove mi trovo no? nel senso dove abito all'interno del villaggio> ma meglio chiedere, non si sa mai. <pronta per il torneo?> chiede tanto per cambiare discorso dal "come stai" e pensare a qualcos'altro.[ch on]

16:21 Kimi:
  [Pressi Buca] Ne ascolta il discorso continuando a fissarla e lasciandosi andare ad un amaro sorriso in risposta alle sue parole <già> inutile sottolineare quanto senta di capirla, non conosce le motivazioni per un simile discorso eppure gli stessi pensieri alloggiano dentro di lei, combattuti continuamente dalla speranza <ma essendo io emissaria della morte direi che puoi solo riprenderti> come a voler sottolineare una specie di legame tra loro, qualcosa di reale un’amicizia nata dal caso e da una decisione presa dall’alto, qualcuno che ha deciso di farle combattere l’una al fianco dell’altro nonostante quei caratteri che specie un tempo non erano certo così compatibili o simili <ed il peggio Mekura è sempre dietro l’angolo, non serve che sia io a dirti quanto importante sia godersi ogni momento in cui ci è permesso di respirare tranquilla, sia anche solo l’istante immediatamente prima di alzarci la mattina, prima che i pensieri raggiungano le nostre menti> una saggezza quella che ora pare esprimere del tutto nuova al suo essere. Annuisce successivamente a quell’invito <ho chi può indicarmi la via credo> troppo facile il riferimento a Yukio, un argomento che comunque ancora non osa toccare con lei, è stato causa di una rottura importante, uno strappo a cui forse ancora non ha rimediato completamente <il torneo> sospira <non mi piace l’idea di averti come avversaria e l’idea di non poter uccidere il nostro altro avversario mi fa perdere la voglia di scendere il campo> alza le spalle per tutta risposta <ma è necessario che lo faccia anche se non so come mi comporterò nei tuoi confronti> continua semplicemente con quel flusso di coscienza, divisa tra le aspettative d un clan che ha fatto sparire il suo massimo rappresentante e le sue pulsioni personali, non è una che obbedisce agli esterni eppure la situazione con Arima le ha fatto rivalutare il suo rapporto con Itawooshi, rendendola quasi grata della sua presenza e di quel carattere, insomma dubbi <tu invece sei pronta?> il loro discorso tralascia forse i punti più importanti andando a posarsi su argomenti più effimeri eppure tutto pare così naturale a lei, le è semplice restarle accanto senza sentirsi costretta a parlare ad analizzare e rivivere nuovamente quel trauma che la aspetta sempre dietro l’angolo e che viene costantemente soffocato in lei, nascosto anche grazie a Yuurei che si fa invece carico del dolore per trarne forza <ahn ho avuto modo di conoscere i tuoi figlia a Kusa> li ha giusto intravisti a dire il vero, salutati durante quella notte in cui è tornata alla vita [chakra on]

16:37 Mekura:
  [pressi buca] Ascolta quello che dice Kimi, il fatto che il peggio è sempre dietro l'angolo ed altre cose splendide..ed al che le viene da pensare: come hanno fatto tutti quanti a sopportarla? quella un tempo erano le sue parole, di quando era in "pace" con se stessa, come hanno fatto a non prenderla e picchiarla per poi abbandonarla sul ciglio della strada? Piega il capo verso destra pensando a chi le può indicare la sua via...nessuno. Non è una bambina ed è in grado di pensare con la sua testa, non c'è più nessun semi dio che possa consigliarle dove andare e cosa fare, forse, ogni tanto una spalla su cui piangere ma niente di più...se solo le cose fossero andate diversamente magari. <...> guarda perplessa Kimi ed il fatto che non ha idea di come agire o di comportarsi oltre al fatto di essere seccata per l'evidente situazione <neanche io esulto alla idea ma questi sono i tornei, si mettono da parte le relazioni per decidere chi è più forte> afferma la Hyuga seriamente. prendendo un leggero sospiro usandolo come pausa dal discorso. <lotterai bene e nel caso ti scappasse l'incidente ci sono sempre i giudici a controllare e fermare possibili attacchi mortali> a riprova con i vari scontri che ci sono stati. <non lo so> afferma questa seccata <personalmente il torneo ora come ora non ha nessun significato per me, l'unico motivo per la quale partecipo è perché ho ancora da dimostrare a me stessa chi sono realmente e quanto sono realmente forte..in più i soldi fanno sempre comodo> ma adesso? Akendo si è messo in mezzo nelle varie sfide, sta cercando personale, di nuovo, l'ultima volta ha usato il torneo per questo. <senza contare che ancora brucia la sconfitta in quel torneo all'isola....non penso che andrà mai via quella cosa> afferma sospirando portando una mano verso la fronte cercando di scacciare via quella bruttissima esperienza da Genin..non ha solo perso, ha perso in un solo turno....con Katsumi. <..si sono comportati bene?> chiede riferendosi ai suoi bambini. [ch on]

16:47 Kimi:
  [Pressi Buca] Lei pare decisamente in pace, non reagisce a quello sguardo e a quel silenzio, sembra quasi che la situazione si sia invertito, una nuova calma la pervade e tutto questo è solo merito del gene Goryo, della personalità incontrollabile che si è risvegliata e ha preso potere, insomma proprio grazie a questo mezzuccio ha potuto liberarsi di gran parte dei traumi che pur restano nella sua mente senza però compromettere costantemente la sua stabilità emotiva. Scuote le spalle quindi a quelle parole <che importanza ha stabilire il più forte in questo modo?> sospira appena alzando lo sguardo verso il cielo <solo colui che sopravvive può dichiararsi tale, questo torneo serve solo per mettere in mostra le proprie abilità illudendosi. Combatterò come ti ho detto ma non ne ho una vera motivazione, del risultato non mi importa nemmeno> i soldi per lei poi non sono un problema, insomma ha sempre, bene o male, vissuto sulle spalle di qualcuno tenendo per sé i suoi guadagni e finendo per arricchirsi senza nemmeno accorgersene <spero invece di poter tornare presto a combattere al tuo fianco. Mi piace sapere che ci sei tu, ho imparato a muovermi bene al tuo fianco e non temo di avvelenarti per errore, è piacevole ammazzare con una compagna degna di fiducia> lo sguardo si abbassa nuovamente verso lo Hyuga, ad osservarla semplicemente, prende un respiro profondo andando a cacciare qualche pensiero dalla sua mente, di cose ne sono successe e ancora ne succederanno <oh non so cosa voglia dire comportarsi bene, non saprei risponderti> aggiunge poco dopo scuotendo le spalle velocemente <essere un genitore non è evidentemente una mia abilità> un amaro sorriso sorge sul volto, nonostante la decisione di fare da madre ad Aira, nonostante tutto sulla sua coscienza continua a gravare il peso per la perdita di Yume, non se lo è ancora perdonato e non lo farà mai, nemmeno se dovessero ritrovarla, il senso di colpa è sempre lì e ora si mostra con quelle semplici parole. La mano destra si alza per andare ad accarezzare il suo ventre, in corrispondenza della cicatrice che adesso par essere sparita, si accarezza come sempre, un gesto ormai inconsapevole quello che va a compiere, quasi il feto fosse ancora dentro di lei, mentre pensa al frutto del suo amore per Katsumi e alla sua perdita la coccola nemmeno potesse davvero raggiungerla con il suo affetto, ammesso che sia ancora viva ovvio [chakra on]

17:19 Mekura:
  [pressi buca] Il torneo, che senso ha? è solo una dimostrazione di forza? il più forte si vede davvero da chi sopravvive? <magari il torneo è solo un mezzo per incontrarci tutti quanti e ricordarci chi siamo e chi compone questa alleanza> chi lo sa, forse dovrebbero entrambe prenderla come un semplice momento di gioco, o quantomeno un motivo per sfogare la loro rabbia e non pensare ad altro. <siamo cresciute insieme come ninja, ci guardiamo le spalle da una vita> sorride verso Kimi tranquilla per una volta in quella conversazione <e si, è piacevole ammazzare in tua compagnia> molto piacevole, splendidi momenti insieme, e con qualcuno si è quasi fatta la borsa in coccodrillo...se solo le avessero dato il permesso di tenere quella pelle. Lo sguardo cade sulla mano che va ad accarezzarsi il ventre, il modo in cui sia estremamente differente da Kaori, ma allo stesso tempo quanto più inquietante. Quella bambina la conosceva, è stata la prima ad accorgersene, la prima a vederla attraverso il Byakugan, la prima a vederne i cambiamenti, il suo cuore le si spezza ogni volta che ci pensa e per Kimi probabilmente è anche peggio <...essere un genitore non è nelle abilità di nessuno, non credere mai a chi dice che "ha una predisposizione naturale"> assottiglia lo sguardo guardando la Doku <genetici o meno, i figli sono quelle persone alla quale lasci qualcosa di te. Non nascono per la semplice necessità naturale di riprodursi. Tutti noi siamo frutto dell'egoismo di quello che non sa neppure a cosa va incontro, una scommessa e non hai nessuna idea di cosa diventeranno in futuro, puoi solo sforzarti e sforzarti ancora, lottando per loro e con loro, per dargli la possibilità di vivere la loro vita con serenità> afferma lei seriamente continuando a guardare quel gesto <...mi hanno rubato degli ovuli e chi è stato era al servizio di quella che è la mia madre biologica, li hanno fecondati, fatti crescere, nascere e uccisi dopo avergli fatto degli esperimenti sopra, sapevo che i miei figli erano da qualche parte, che potevo ancora raggiungerli, speravo di salvarli, ma quando sono arrivata loro...li avevano macellati come animali> uno sguardo di morte passa sul suo volto, una ombra come se stesse rivivendo quei momenti. <non se ne era salvato nessuno e questo mi ha fatto pensare che Ai e Ken si meritassero di meglio di me, che era pericoloso per me stare vicino a loro, li stavo per abbandonare> sospira <fortunatamente mi hanno fatto pensare e sono riuscita a riprendere i miei figli...vedi? nessuno è portato a fare da genitore> neppure lei <quindi non pensare a qualsiasi cosa tu stia pensando, sei una splendida persona e le cose andranno meglio> [ch on]

17:32 Kimi:
  [Pressi Buca] Ascolta il suo discorso, sono davvero cresciute insieme e forse non semplicemente come ninja, un accanto all’altra hanno effettivamente imparato a conoscersi e regolarsi di conseguenza a convivere e proteggersi l’un l’altra <oh quel coccodrillo è stato arduo> replica a ripensare all’uomo <stupido e resistente, una pessima accoppiata> aggiunge ancora, quella volta Seika era stata loro compagna e forse è anche solo grazie al suo aiuto che alla fine sono riuscite ad abbatterlo <quante volte abbiamo sventato la fine del mondo senza che nessuno se ne accorgesse?> sospira appena, ascolta la sua storia <e come ci ringraziano? Usandoci> puntualizza poco dopo in risposta a ciò che le viene raccontato <non ho mai creduto nei legami di sangue Mekura e non ho nemmeno mai ritenuto d’aver una madre. Quelle donne ci hanno reso più simili di quanto pensavamo> continua semplicemente osservandola <e senza meritare nulla da noi. Sei un ottima madre, loro erano felici e credo che sia questo che fanno davvero i genitori> continua ancora tornando quindi ad osservare il cielo, la rabbia la sente montare in sé, può solo immaginare ciò che provi la donna al suo fianco, legate da un destino che si è rivelato fin troppo simile, da una perdita che non potrà mai essere colmata <già a questo proposito> ammette andando a grattarsi appena il capo <temo di aver adottato una ragazzina senza rifletterci> ecco sì l’elenco di errori si allunga <è un clone di Katsumi> si affretta a spiegare <la sua copia, mi ha guardato con gli stessi occhi che aveva lui quando ha scoperto di Yume, non sogna altro che una famiglia ed io mi sono offerta di aiutarla in questo> aggiunge ancora poco dopo <credo d’averla messa in pericolo ma sai> una piccola pausa <lotterò per evitarle ciò che ho passato io, ciò che ha passato Katsumi e ciò che credo abbia passato ance tu. Se non altro possiamo donare un futuro migliore alla prossima generazione> aggiunge poco dopo <anche se non dovessimo essere in grado di allontanare le nubi dalla nostra vita potremo tenere loro al sicuro> non è altro che un’utopia la sua, lo sa e lo sente nel momento stesso in cui pronuncia quelle parole, per quanto speri in quel giorno con tutta la sua forza non arriverà mai, la vita continua a ricordarle il fardello che deve portare, l’Ade la richiama sempre a sé <e voglio che tu sappia> una cosa che non ha confessato a nessuno, che forse solo Yukio conosce per le sue conoscenze, un dettaglio importante <quando la mia anima sarà richiamata tra e farfalle io ci sarò ancora per voi. Forse non potrai riconoscermi ma non temere mai quelle creature> si ferma ancora tornando seria ad osservare la Hyuga <io farò il mio meglio per tenervi alla larga dall’inferno> perché lo sa, quel girono giungerà. La sua anima è stata promessa in cambio di quel patto, firmando ha promesso la sua eternità. Non potrà stare accanto al suo amato né tantomeno riposare, per l’eternità volerà con il solo scopo di torturare le anime dannate [chakra on]

17:54 Mekura:
  [pressi buca] Ripensa ancora al coccodrillo mentre ridacchia a bassa voce <alla fine la nostra strategia è stata "inseguimi mentre la mia compagna di colpisce a distanza"> la risata si fa più solare <ahh...stavo correndo come un furetto quando è inseguito da...bhe un coccodrillo, era quasi buffo> dal di fuori buffissimo, in prima persona ehhh...<è meglio così, non avere la fama ha i suoi vantaggi indiscutibili, sai quante persone ci verrebbero a cercare per fare in modo che noi risolviamo i loro problemi? usandoci per i loro "altissimi scopi?"> incrocia le braccia sospirando <è meglio così credimi, meno fama, meno rogne..e meno pazzoidi che pensano che ci sia qualche fantomatica profezia su di te e che sei il prescelto per qualcosa, mi sta anche bene se non mi ringraziano se ho salvato il mondo, basta che quelle stesse persone mi lascino in pace> una secca rappresentazione del mondo per come la vede Mekura. No il bene, no il male, solo una confusionaria marea di grigio e schifo. Poi finalmente qualcosa di bello, di interessante e di tranquillo per lo più. Ha adottato un clone di Katsumi...un clone di un clone? questo pensiero la rende perplessa: da quando si fanno cloni di cloni non ha senso a meno che Katsumi non sia qualcosa di diverso. <vedo che comunque hai avuto modo di pensarci> afferma seriamente la ragazza <quindi, avventato non è una parola giusta...incauto forse> sorride <ma si vedrà, per ora non ci vedo nulla di sbagliato se Katsumi è d'accordo, inoltre sono propositi che fanno di te una possibile ottima madre> afferma questa seriamente portando una ciocca di capelli indietro. E poi la rivelazione: quelle farfalle hanno un costo, un costo pesante. Anche se appena accennato Mekura rabbrividisce pensando al destino che la attende, che attende la Doku in quel modo così...orribile. La guarda, come quando sa che Kimi ha compiuto qualcosa che la porterà ad orribili conseguenze, ma non dice nulla è già pesante così com'è e del resto, ormai è capitato, non si può fare altro. <...ci proverò> può solo promettere questo mentre sente un'altro peso farsi largo nel suo cuore, una nuova sofferenza, una paura che non vorrebbe mai che accadesse. <io farò del mio meglio per ricordarti, in questa vita o nella prossima> [ch on]

18:11 Kimi:
 Annuisce appena a quel discorso sospirando anche li <sì forse hai ragione ma a volte è fastidioso venire toccata e poi sentirne le lamentele, se tutti sapessero mi toglierei un sacco di disturbi> già perché alla fine è quello che sono le persone, dei disturbi <come quelli che ti parlano come se sapessero tutto, possedessero verità assolute. Insomma eviterebbero di farci certi discorsi se sapessero davvero almeno la metà di ciò che riguarda> sospira ancora, insomma lei è la morte e tutti i soliti discorsi ma alla fine si ritrova sempre tra i piedi incompetenti che non sanno o dimenticano questo non trascurabile dettaglio <non ci ho davvero riflettuto ho solo guardato e capito che non avrei mai potuto ferirla perché sarebbe stato come ferire lui…> lascia cadere la frase, mentre anche lo sguardo si abbassa, il senso di colpa che torna a pervaderla <ancora> quante volte fin ora gli ha fatto del male? Ormai ha perso il conto. Per quanto riguarda quell’essere d’accordo, tossisce appena arrossendo ma non replica, effettivamente ancora non ha trovato il tempo di dirglielo, il clan la sta impegnando, almeno mentalmente, più del previsto ed è così che si limita a lasciar cadere il discorso, senza approfondirlo ulteriormente. Eccola quindi voltarsi verso la strada dalla quale è venuta <bene> ammette grave solo a quel punto, la prossima vita, un dono che si è volutamente negata sentendo d’appartenere comunque più all’altro mondo che a questo <ci rivediamo preso Mekura, spero di combattere ancora a lungo al tuo fianco> e forse questo è l’augurio migliore che si possano fare, ormai davanti alla realtà dei loro destini quasi segnati, perseguitate da colpe non loro ma dei genitori, di coloro che le hanno messe al mondo per poi sputarle in un mondo di violenza e dolore. Sì possono solo augurarsi di camminare affianco ancora a lungo, di sostenersi e proteggersi come han fatto fin ora, di sfogarsi sui loro nemici seminando morte alle loro spalle. Le sorride salutandola così consapevole di doverla presto affrontare per quanto dentro non abbia ancora ben deciso come muoversi, non sa quanto sarà davvero in grado di attaccarla, lei che de combattimento fa qualcosa di puramente istintivo: sopravvivere od essere uccisi. Uccidere o perire, insomma non ha mai combattuto per il solo gusto di farlo, per mostrare le proprie abilità e ancora non riesce a comprendere come questa visione possa esistere [end]

18:27 Mekura:
  [pressi buca] Quando sente quel discorso la ragazza sorride <huhu, non stai in qualche modo citando anche il "capo"?> Akendo del resto rientra nella descrizione di quelli che ti parlano come se sapessero tutto. Insomma Akendo sa monte cose, ma non tutte. Eppure non riesce a reprimere un sorriso ripensandoci prima di arrossire leggermente tanto da abbassare il capo per nascondere la faccia oltre che a sentirsi vagamente in colpa. Azrael. Le manca ancora e l'unico conforto che ha è quando lo rivede nel volto di Ken, ma prima o poi dovrà andare avanti anche nei suoi confronti. <ti capisco> è così che pensa ogni volta che vede Ken, il suo dolce Ken, non dovrà mai accadere quello che è successo ad Azrael, mai. <bene> risponde a sua volta incrociando le braccia tra loro tirando un lungo sospiro di sollievo <ci rivedremo quanto prima e si, spero ancora di combattere a lungo insieme a te> ci sono stati momenti duri con Kimi, momenti in cui, a fatica si sono potute vedere sempre a causa della separazione da Yukio, ma ora, ora non è solo la sua "figlioccia" e la sua compagna. Finalmente è qualcuno che ha trovato un suo equilibrio e che, alla fine sembra essere capace di parlare, in un modo nuovo. Questa Kimi, questa nuova Kimi è differente e migliore su molti aspetti, anche lei dovrà migliorare. La saluta gitando la mano e guarda di nuovo verso il buco, sorride e procede andando verso casa, per ora, per occuparsi dei suoi bambini, magari portando qualcosa di buono oggi [.end]

Si rivedono dopo tempo e si ritrovano diverse. Capaci di parlarsi e capirsi, nuovamente unite