Lo Hyuga e l'Uchiha

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19:23 Haran:
 Le dita della mancina son poste sulla stele di pietra dinnanzi ai suoi occhi. Akira ha deciso di proseguire nell'opera di esplorazione delle terre konohane e si è ritrovata in una grande prateria assai diversa da quelle fiorite che circondano Kusagakure. Eppure, nonostante non vi siano fiori a colorare e ravvivare la zona, il paesaggio è ugualmente incredibile. Fili d'erba soffice si ripetono e susseguono a perdita d'occhio mentre in lontananza alberi e montagne fanno da sfondo al luogo. La sera è calata da pochi minuti ed il cielo buio è trapunto qua e là di vivide stelle. Qualche nuvola biancastra va oscurando una luna semi-completa che fa da regina in quel cielo scuro. Sta osservando, in questo momento, il monumento ai caduti di Konoha senza sapere cosa esso sia in realtà. Per lei è una grande roccia levigata con su incisi moltissimi nomi. Li osserva, li legge, eppure non comprende. <Quanti nomi...> mormora aggrottando appena le sopracciglia con fare incuriosito. Il clone quest'oggi indossa degli abiti appena diversi dal solito. Una camicia nera a maniche lunghe assai simile a quelle solitamente indossate dal mezzo Seiun ed una cravatta rossa che ne spezza la monotonia di colore. Al posto dei pantaloncini che è solita portare assieme alle bretelle, vi sono un paio di semplici pantaloni scuri che cadono lisci lungo le gambe corte ed esili. Bassina, estremamente magra, con la pelle bianca che par quasi fatta di puro avorio. I capelli corvini sono pettinati e lisci e scivolano in ciocche sottili ai lati del capo fino all'altezza delle spalle. Le labbra rosee sono carnose, morbide e schiuse per la sorpresa mentre gli occhi rimangono grandi ad osservare il paesaggio. Fra le dita stringe la benda bianca che le ha regalato Katsumi, desiderando poter vedere quel nuovo luogo con ambo le sue iridi. L'una bianca e luminosa, l'altra rossa come il sangue. Attorno al bicipite destro porta legato il coprifronte di Otogakure dal quale non si separa mai ed il suo chakra è stato precedentemente attivato prima di arrivare in quel luogo. Trovandosi in una terra straniera ha preferito ricorrere a tale mezzo prima di uscire di casa e perciò aveva composto con le mani il sigillo della Capra all'altezza del plesso solare per poi tentare di richiamare nel suo corpo le energie fisiche e psichiche di cui è dotata. Le prime sarebbero state incanalate e raccolte all'altezza del ventre fino a dar vita ad una fiammella rossa e bruciante, le secondo sarebbero state radunate all'altezza della fronte ricavate dall'esperienza e dalla disciplina. Solo a quel punto sarebbe andata a smuovere le due energie facendole ascendere e discendere verso lo stesso punto: il plesso solare. Qui avrebbe fatto sì che le due fiamme s'incontrassero e, mosse entrambe in un unico moto rotatorio a vortice, ecco che sarebbe andata a fonderle fino a farle divenire un'unica grande forza: il chakra. [Tentativo Impasto Chakra]

19:28 Hiashi :
 Lo shinobi indossa delle calzature in stile ninja di colore nero, un pantalone di tessuto nero più stretto di quelli che utilizza di solito ed una maglia semplice a maniche lunghe in tessuto, anche questa non aderente e di colore nero al di sotto della quale veste una seconda magli smanicata dato il freddo che c'è; le mani sono coperte dai guantini senza dita in tessuto con le placche metalliche sul dorso. In verde sulla fronte ha un tatuaggio, fatto da diverso tempo recante il simbolo del marchio della casata cadetta della Clan Huyga, che, seppur abolito, rappresentava per lui un modo per ricordare il padre mai conosciuto. Gli avambracci sono protetti da delle placche metalliche ed il suo coprifronte con il marchio della foglia inciso nel metallo si trova in bella vista assicurato ad una cintura che porta poco sopra gli occhi. Fuda con sigillato un tronchetto pronto per la tecnica della sostituzione si trovano nascosti sotto il coprifronte, sotto i vambracci e sotto gli schinieri, 5 in tutto e tutti non visibili. Dietro il fianco destro un porta kunai a dove sono inseriti 4 kunai e 4 shuriken ed a sinistra un portaoggetti con all'interno 5 Fuda vuoti, 3 bomba luce, 2 fili di nylon, 1 filo di nylon conduttore, 6 carta bomba, 3 tonico coagulante e 3 per il chakra. Altri due portakunai sono legati alle cosce, quello destro contiene cinque kunai i quali sono collegati tramite un filo di nylon lungo un metro ai fumogeni, il cui stock è assicurato al portakunai stesso in modo che lanciando il kunai questo si porti dietro anche un fumogeno almeno secondo le intenzioni dello Hyuga; nel portakunai sinistro invece ci sono 4 kunai con le carte bomba arrotolate attorno all'impugnatura. Per l'occasione ha deciso di sfoggiare anche una bella armatura pesante composta da più parti naturalmente e che vanno a proteggere le zone lasciate scoperte dalle altre protezioni e quindi cosce, braccia, spalle, petto e schiena mentre la testa è libera. Il braccio destro è coperto da bende dalla punta delle dita fino alla spalla e pertanto non è stato difficile aggiungere 1 fuda con il kanji "potenza" sotto l'avambraccio, mentre un secondo sigillo uguale è stato assicurato sul petto tramite due giri di bende aggiuntivi insieme ad un sigillo potenziante speciale per il ninjutsu. Inoltre data l'occasione speciale ha deciso di passare il filo di ogni sula lama con un veleno allucinogeno di classe A, tanto per mettersi al sicuro. Due dei fuda che si porta dietro sono stati preparati con i kanji inscioglibile e fiamma. Cammina lentamente come se ogni passo gli costasse fatica, lo sguardo punta verso il terreno, tra le mani giochicchia con lo stelo di una rosa blu che sembrerebbe appena uscita dal fioraio. E' lontano solo una decina di metri dal monumento ma è esattamente quella la sua meta [Equip: portakunai fianco destro con: 4 shuriken, 4 kunai - portakunai coscia destra con: 5 kunai legati con nylon a fumogeni, 1 stock fumogeni - portakunai coscia sinistra: 4 kunai con carta bomba, 2 tirapugni - portaoggetti: 6 carte bomba, 3 bomba luce, 3 tonico coagulante, 3 tonico recupero chakra, 5 fuda, 1 fuda inscioglibile, 1 fuda fiamma, 2 nylon, 1 nylon conduttore - 5 fuda con tronchetto nascosti sotto gli abiti - guanti ninja - vambracci metallici - schinieri metallici - armatura pesante (+15 res) - 1 sigillo speciale potenziante ninjutsu - 3 sigilli potenzianti petto, gamba sinistra e braccio destro][Chakra on]

19:48 Haran:
 C'è silenzio, c'è pace in quel luogo. Tutto par essere sereno e tranquillo e le trasmette una profonda calma. Si sta bene lì, dove la natura regna incontrastata e la vitalità del Villaggio par essere un lontano ricordo. Per quanto sia estremamente incuriosita da quella che è la vita delle persone normali, Akira è una amante del silenzio e della pace. Nata, cresciuta ed abituata alla solitudine ha riscoperto in quella una sorta di piacere. Ama la quiete, la pace e la notte. Ha scoperto di preferirla di gran lungo al giorno, di preferire la vista di una bella luna candida a quella di un grande sole infuocato. In più un luogo così tranquillo par essere perfetto per allenarsi sul controllo del proprio Sharingan. Il torneo è ormai iniziato ed il suo incontro si sta avvicinando: ormai non ha molto tempo per essere pronta e sfrutta ogni occasione di pace che trova per migliorare il legame con la sua innata. E' migliorata molto nel tempo, ha imparato a gestirne il potere fino a mantenerlo attivo sempre più a lungo ma ancora sente di non aver stabilito un controllo perfetto con la propria vista speciale. Così ancora si allena, quando può, nella solitudine dei suoi momenti di esplorazione. Una volta inspirato a fondo ecco infatti che la genin va a concentrarsi sul chakra che scorre caldo nel suo corpo per cercare di raccoglierlo in due sfere di pura energia. Tenterebbe di raccogliere in due punti all'altezza del petto una certa quantità di forza per poi far risalire queste sfere di chakra all'altezza del viso. Qui andrebbe a sospingere tali concentrazioni di energia verso gli occhi di modo tale da donare alle sue iridi nuova forza e così da cercare di far entrare in contatto il proprio chakra col gene Uchiha lì presente. Tenterebbe di risvegliarlo e, se vi fosse riuscita, ecco che qualcosa dovrebbe accadere. Le iridi bicromatiche dovrebbero tingersi d'un tratto di rosso e, attorno alla pupilla, dovrebbe andare a comparire una sorta di piccolo vortice nero che si muove rapidamente e sempre più lentamente in orbita attorno ad essa. Nel giro di un istante questo vortice dovrebbe andare fermandosi fino a far comparire, a lato della pupilla, un piccolo segno nero dalla forma di una virgola. Una tomoe, una per iride. Riuscirebbe ora a vedere perfettamente nonostante il buio e l'oscurità e quella lapide le mostra ora molto più chiaramente i propri dettagli. <Okay... fin qui ci siamo> mormora fra sé e sé Akira annuendo appena col capo. Ha imparato a richiamare l'innata piuttosto rapidamente sopportando il bruciore del chakra che mette sotto sforzo la sua vista. Il problema è, però, che non riesce a mantenerla attiva mentre si concentra nel fare qualcos'altro perchè si distrae e il flusso di chakra agli occhi diviene scostante. Così, decisa a voler migliorare su questo fronte, Akira decide di andare a sforzarsi in qualche modo al fine di riuscire a concentrarsi su più cose alla volta. Va mettendo su una espressione seria e, flettendo appena le gambe e distanziando i piedi, si ritrova a far chinare il busto in avanti, verso il basso, con le mani adesso puntate all'indietro. Uno, due e... ed ecco che con una spinta delle piante contro il suolo l'Uchiha scatta verso la sinistra della lapide decisa a fare un giro della stessa al massimo della sua velocità ma mantenendo l'innata attiva. Non desidera solamente correre, però. Desidera andare a convogliare una certa parte del suo chakra verso le leve inferiori così da potenziarne la rapidità al massimo possibile consentito dal suo corpo, la massima velocità che è capace di sopportare. Andrebbe ad incanalare una certa porzione di energia nelle leve inferiori per prendere a fare un giro completo del monumento stando al tempo stesso ben attenta a mantenere costante il flusso di energia diretto agli occhi. Correrebbe decisa, senza distrazioni, focalizzata con tutta se stessa nel tentativo di sostenere entrambe le tecniche allo stesso tempo fino a fermare il proprio rapidissimo movimento nuovamente dinnanzi la lapide, allo stesso punto da cui era partita. [Tentativo Sharingan I] [Tentativo Sostituzione II] [Se chakra: 29/34] [Destrezza: 20*3 = 60]

20:04 Hiashi :
 Non sta guardando direttamente Akira, ne ha il byakugan attivo, per cui non si accorge del cambiamento degli occhi della giovane clone. Non ha neppure mai conosciuto Katsumi per cui ogni eventuale collegamento dovrebbe essere impossibile da fare. Una cosa però la vede; la vede andare a fare un giro attorno al monumento funebre prima di compiere addirittura una sostituzione. Aggrotta le sopracciglia. E' una cosa molto strana vedere qualcuno che venga proprio qui ad allenarsi, è vero che i Campi d'Addestramento sono occupati dall'Arena ma ci sono tanti altri posti sicuramente più consoni per poter andare a migliorare quelle che sono le proprie capacità; c'è però da dire che in questo periodo a Konohagakure ci sono una moltitudine di stranieri e per quanto strano possa sembrare è una ipotesi da fare quella di pensare che Akira non conosca il significato di quella Prateria. Attende dunque che abbia finito di fare ciò che stia facendo la ragazza prima di andare ad avvicinarsi a propria volta al Monumento dove comincia a contemplare quei nomi fissati nella dura roccia, piccoli segni scavati nella pietra... di un uomo, di una donna, delle loro sensazioni, sentimenti, desideri, dolori, passioni non resta altro che un solco vuoto. Solleva il fiore che tiene tra le mani, lo avvicina alle proprie labbra andando a sfiorare quei petali con un bacio prima di inginocchiarsi fino a quando il ginocchio destro non è piegato oltre i 90° e quello mancino invece tocca il terreno. Le mani reggono quella rosa come se si trattasse di un neonato e vanno ad adagiarlo esattamente ai piedi di quel simbolo. Solo ora, mentre si rimette in piedi, cercherebbe di voltare lo sguardo per cercare gli di guardare Akira in volto [Equip: portakunai fianco destro con: 4 shuriken, 4 kunai - portakunai coscia destra con: 5 kunai legati con nylon a fumogeni, 1 stock fumogeni - portakunai coscia sinistra: 4 kunai con carta bomba, 2 tirapugni - portaoggetti: 6 carte bomba, 3 bomba luce, 3 tonico coagulante, 3 tonico recupero chakra, 5 fuda, 1 fuda inscioglibile, 1 fuda fiamma, 2 nylon, 1 nylon conduttore - 5 fuda con tronchetto nascosti sotto gli abiti - guanti ninja - vambracci metallici - schinieri metallici - armatura pesante (+15 res) - 1 sigillo speciale potenziante ninjutsu - 3 sigilli potenzianti petto, gamba sinistra e braccio destro][Chakra on]

20:21 Haran:
 La vista di Akira va traballando al momento di terminare quello scatto velocizzato. Il flusso di chakra si indebolisce, va e viene, per via della concentrazione della giovane che viene suddivisa fra lo sforzo di mantenere il chakra incanalato nelle gambe e quello che fluisce verso gli occhi. Il suo Sharingan brilla ad intermittenza, la tomoe inizia a vorticare nuovamente attorno le pupille non riuscendo a stabilizzarsi del tutto attorno ad esse mentre l'iride destra inizia a scolorire mostrando a tratti la sfumatura bianca che la tinge normalmente. Rosso e bianco si scambiano di continuo posizione fino a quando il moto delle leve inferiori non cessa e la mente della clone può andare a concentrarsi totalmente sull'afflusso di chakra agli occhi. Viene ristabilito un flusso costante, le iridi tornano a divenire scarlatte nella loro interezza e persino le tomoe rallentano nuovamente fino a fermarsi. Lo Sharingan non si è disattivato ma si è indebolito in quello scatto; la sua vista è andata rovinandosi, le forme perfette che vede quando ha il totale controllo del suo potere han preso a sfumare fino a divenire a tratti sdoppiate. Una sensazione fastidiosa che brucia e duole. Stringe i denti lei andando a tener ancor più stretta la benda nella man destra. Inspira a fondo stropicciando gli occhi e poi espira. Può farcela. Si sta allenando per questo. E' già migliorata tanto, può farlo ancora. Osserva solo a quel punto la figura di Hiashi avvicinarsi. I suoi movimenti sono rapidi per i suoi gusti, eppure li vede appena più lenti di quanto in realtà non siano o dovrebbero essere. Vede il chakra che divampa e brucia in lui, tanto, troppo se paragonato a quello che lei stessa possiede, e muta lascia ch'egli si avvicini fino a chinarsi ai piedi del monumento. Fa un passo indietro lei osservandolo con quelle iridi leggendarie, inclinando appena il capo verso destra. Osserva come l'altro ponga quel fiore al suolo, come paia tranquillo in quel fare. Egli si alza, si volta e la osserva silente negli occhi. Akira vede il chakra bruciare in lui come una violenta fiamma rossa a sfondo nero e nota nei suoi lineamenti quel tatuaggio verde posto sulla fronte e quelle iridi così uniche e strane. Nessuna pupilla, nessuna tomoe. Nessun colore. <Che posto è questo?> domanderebbe allora lei, incerta, a bassa voce, cercando di spezzare quel denso silenzio venutosi a creare fra loro. <Cioè... come mai ci sono tanti nomi su quella pietra?> formula meglio la sua domanda cercando di sfuggire a quello sguardo che un po' le mette agitazione. Quegli occhi... sono strani. Non li ha mai visti, non li conosce, e la spaventano. Vuoti, privi di qualsiasi sfumatura di colore od emozione, sembrano quasi confini invalicabili. [Sharingan I] [chakra: 28/34]

20:38 Hiashi :
 Akira attacca discorso andando a porre un paio di domande che sembrano l'inizio di quella che potrebbe essere una conversazione tanto sterile quanto inutile oppure qualcosa di estremamente profondo ed intimo. Si prende qualche momento per guardarla meglio, il ventisettenne la etichetta come una ragazzina e per di più straniera come confermano le sue parole ma la maggiore attenzione viene dedicata agli occhi. A quello sguardo che rosso come il fuoco sembra volerlo penetrare fino a scorticarlo vivo. Non le risponde ancora, comincia prima ad allontanarsi con passi lenti ed attenti provando a mettere una distanza di 5 metri tra se ed il monumento e quindi con la mano sinistra proverebbe a fare cenno alla ragazza di avvicinarsi; evidentemente non vuole che continui a giocare li attorno <si tratta di una "pietra" molto importante> si tocca il coprifronte della foglia che porta sul capo <questo identifica me ed altri come Shinobi del Villaggio della Foglia. Non tutti però coloro che lo indossano tornano tra le nostre mura una volta che sono usciti per una missione; incidenti, inesperienza, stoltezza, nemici troppo forti, scelte sbagliate possono compromettere le loro vite spezzandone il corso e come riconoscimento per ciò che hanno fatto, come ricordo di coloro che sono stati, i loro nomi vengono incisi su questa roccia> le spiega parlando lentamente e con un tono basso e pesante come se gli costasse dire quelle cose <per alcuni di loro non resta che quel nome, per altri invece non è stato possibile lasciare neppure quello> impossibile che la sua mente non vada a pensare a Runriko, a suo padre, alla moglie di suo padre... si agita naturalmente, si comincia ad arrabbiare nonostante cerchi di rimanere calmo ma serra la mano destra in un pugno e quasi istintivamente Akira dovrebbe vedere come una modesta quantità di chakra cominci ad invadere il keirakukei portandolo dal plesso solare fino all'estrmità dell'arto superiore destro [Equip: portakunai fianco destro con: 4 shuriken, 4 kunai - portakunai coscia destra con: 5 kunai legati con nylon a fumogeni, 1 stock fumogeni - portakunai coscia sinistra: 4 kunai con carta bomba, 2 tirapugni - portaoggetti: 6 carte bomba, 3 bomba luce, 3 tonico coagulante, 3 tonico recupero chakra, 5 fuda, 1 fuda inscioglibile, 1 fuda fiamma, 2 nylon, 1 nylon conduttore - 5 fuda con tronchetto nascosti sotto gli abiti - guanti ninja - vambracci metallici - schinieri metallici - armatura pesante (+15 res) - 1 sigillo speciale potenziante ninjutsu - 3 sigilli potenzianti petto, gamba sinistra e braccio destro][Chakra on]

20:53 Haran:
 Aggrotta appena le sopracciglia, lei, nel notare come il ragazzo vada distanziandosi di diversi metri dalla stele di pietra al suo porgli quelle domande. Ne segue i movimenti con gli occhi, rimane dubbiosa nel notare come nonostante lo Sharingan attivo l'altro paia essere così normalmente veloce. In genere ogni moto attorno a lei par quasi rallentare d'intensità quando ha quelle iridi pregne del proprio chakra, eppure adesso sembra quasi che lui ne sia immune. Che sia effettivamente così o che, semplicemente, sia così tanto veloce da potersi permettere di non mostrarle alcuna differenza quando il suo Sharingan è attivo? Non lo sa, non può saperlo, ma si ritrova a schiudere le labbra con sorpresa quando l'altro la invita a seguirlo, a distanziarsi dalla pietra davanti la quale si era andata fermando. Akira rimane dubbiosa per qualche attimo prima di andare a muovere le leve inferiori con fare misurato, lento, avvicinandosi così alla figura del ninja che ha ora di fronte. Ascolta le sue parole, il suo racconto, e si ritrova a riconsiderare l'esistenza stessa di quella roccia. Forse ha un significato molto più profondo di quanto non avesse in realtà creduto. Forse è un luogo importante e non il posto giusto per allenarsi. Forse ha mancato di rispetto a qualcuno con quel suo fare innocentemente superficiale. <Oh> quel suono esce quasi sconsolato dalle sue labbra mentre fissa e studia la stele con le sue iridi scarlatte, prima di tornare ad osservare il ragazzo al termine del suo dire. Nota il suo chakra andare in fermento, nota il modo in cui vada concentrandosi verso l'arto superiore destro andando a sfumare dal rosso fino ad una gradazione sempre più scura tendente al nero. Osserva come stregata quel moto fiammeggiante prima di andare a smuovere le labbra rosate. <Mi dispiace. Non lo sapevo...> si scusa per la sua mancanza di rispetto, per quel suo inappropriato gesto compiuto poco prima. <Sembrava un posto così tranquillo e silenzioso che avevo pensato di allenarmi. Non pensavo che fosse un posto importante> si giustifica, lo fa forse anche un po' troppo rimarcando le sue scuse, la sua ignoranza, ritrovandosi ad odiare il modo in cui non sappia così tante cose del mondo. Non sapeva che alcuni ricordassero i morti con una pietra incisa. Non sapeva si facesse così. Non ha mai saputo di nessuna pietra recante il nome di Arima sopra, da Katsumi. Forse dovrebbe dirgli di farne una? <Mi dispiace> rimarca un'ultima volta, mortificata, andando a chinare il capo, come una bambina che viene ripresa per una marachella inappropriata. Si sente imbarazzata, colpevole, col viso ad arrossire di vergogna e il cuore che batte forte nel petto. Si sente un po' tesa, un po' agitata all'idea di aver mancato di rispetto ad un konohano e quest'agitazione si tramuta in disattenzione. Avverte la vista mutare ancora, l'iride destra andare a sfocare verso il bianco, le tomoe a vorticare ancora mentre il chakra traballa nei suoi occhi. <Ngh> Brucia, dà fastidio, vede tutto confusamente e il corpo di Hiashi è a tratti pregno di quelle pennellate cremisi e a tratte immerso nell'oscurità della notte. Andrebbe a sollevar le mani per portare le dita a premere le tempie, le sopracciglia ad aggrottarsi e gli occhi a stropicciarsi mentre cerca di ristabilire la concentrazione, di ritornare in pieno controllo della sua capacità. [Sharingan I] [chakra: 27/34]

21:11 Hiashi :
 Nonostante un inizio non proprio dei più rispettosi, sembrerebbe che Akira abbia colto al volo il significato delle parole del moro. Si allontana, si scusa me il ragazzo è ancora un po agitato... per altri motivi naturalmente ma giustamente la ragazza non può saperlo. Inspira profondamente prima di espirare attraverso la bocca ed anche il chakra va quindi a tornare dal pugno fino al plesso solare ritrovando la calma o almeno qualcosa di simile alla sensazione di calma <comprendo, non lo sapevi per cui non è giusto che tu venga ripresa o punita per questo motivo> buonismo, voglia di non fare niente, o effettivamente è così che la pensa? <Se hai bisogno di allenarti posso accompagnarti domani nel luogo che solitamente utilizzo io> si offre <posso conoscere il tuo nome?> le chiede e per certi versi è molto curioso di sapere di quegli occhi. Sa cosa sono, una volta ha avuto anche il piacere di fare lezione insieme ad un Sensei che possedeva lo Sharingan ma da allora, tanti anni fa, ha conosciuto solo un altro Uchiha: il giovane Kami. Torna a guardare a questo punto la stele, si domanda perchè così tanti abbiano dovuto perdere la vita in mone del Villaggio; è vero che gli shinobi accettano la morte come sorella e compagna di vita, accettano di mettere la propria vita a rischio ogni giorno ed in ogni missione ma... è possibile che tutti quelli fossero degli sciocchi o inesperti o non sufficientemente pronti? Comincia a chiedersi se il percorso accademico che è stato impostato non sia troppo leggero; pensa ci si stia rammollendo <sei una kunoichi?> [Equip: portakunai fianco destro con: 4 shuriken, 4 kunai - portakunai coscia destra con: 5 kunai legati con nylon a fumogeni, 1 stock fumogeni - portakunai coscia sinistra: 4 kunai con carta bomba, 2 tirapugni - portaoggetti: 6 carte bomba, 3 bomba luce, 3 tonico coagulante, 3 tonico recupero chakra, 5 fuda, 1 fuda inscioglibile, 1 fuda fiamma, 2 nylon, 1 nylon conduttore - 5 fuda con tronchetto nascosti sotto gli abiti - guanti ninja - vambracci metallici - schinieri metallici - armatura pesante (+15 res) - 1 sigillo speciale potenziante ninjutsu - 3 sigilli potenzianti petto, gamba sinistra e braccio destro][Chakra on]

21:26 Haran:
 Lentamente, poco a poco, la mente di Akira riesce a ristabilire un flusso costante di energia che dal plesso solare si collega ad ambo i suoi occhi. Le iridi vengono sufficientemente irrorate e la concentrazione di energia va facendo sfumare entrambe in una tinta sanguigna piuttosto brillante. Le tomoe si fermano una volta ancora e la sua vista ritorna ad essere perfetta. E' stancante questo continuo tentativo di concentrarsi sebbene sia molto più pronta ed allenata di un tempo. Ma nonostante tutto non molla, non cede e non smette un solo istante di provare. Vuole essere una Uchiha degna del suo nome, vuole essere il clone di cui Katsumi possa essere fiero ed orgoglioso. Torna a riaprire gli occhi, le mani scivolano verso i fianchi lasciando la presa sulle tempie ed il bruciore par quasi attenuarsi. Punta lo sguardo sulla figura dello Hyuga che, dal canto suo, par non essere arrabbiato con lei. Cerca di rassicurarla, di calmarla, portando la stessa Akira a tirare un sospiro di sollievo. Il chakra dentro di lui, una volta ancora, torna a scorrere quieto nel corpo e lei si sente più tranquilla. <Sarebbe fantastico> abbozzerebbe appena un sorriso, il primo che l'altro abbia visto sul suo volto da apparente diciassettenne. Le piacerebbe poter trovare un luogo dove allenarsi in totale tranquillità e solitudine. Forse avrebbe potuto recarsi alla cascata dove ha conosciuto Kimi, ma sa già che se fosse tornata in quel posto avrebbe finito col farsi distrarre da quel meraviglioso luogo e non si sarebbe più allenata. Inoltre la sua attenzione sarebbe stata largamente rapita dalla statua raffigurante Madara Uchiha e tutto questo non l'avrebbe portata a migliorare in alcun modo. <Mi chiamo Akira Uchiha e sono arrivata qui da pochi giorni> si presenta la ragazza andando a chinare il capo in un cenno rispettoso. Pochi istanti prima di risollevarlo e osservare Hiashi negli occhi. <E tu come ti chiami?> domanderebbe a sua volta con fare incuriosito, leggero, basso, quasi come se avesse timore ad usare un tono più alto in un luogo così importante e speciale. Continua ad osservare quegli occhi, quelle iridi candide, trovandole sempre più strane. Non sa se le trasmettano serenità o profonda irrequietezza. Quel loro essere così bianche e prive di pupilla un po' la stranisce, un po' la spaventa, eppure quel ragazzo non sembra essere una minaccia per lei. Non in questo momento, almeno. <Io... sì. Sono una kunoichi di Kusa> annuisce lei dopo un attimo di breve esitazione. <Sono venuta qui per il torneo dei villaggi. Per questo cercavo di allenarmi. Ma ho ancora qualche problema> sospira lei andando a portare la mancina verso il viso, le dita a sfiorare leggermente la pelle poco sotto l'iride sinistra. <Non riesco ancora a controllare alla perfezione i miei occhi. Appena mi concentro su qualcos'altro o faccio qualsiasi altra cosa perdo il controllo. E' frustrante...> ammette con un sospiro stanco abbassando di poco le spalle, le dita della mancina a scivolare nuovamente verso il basso, lungo i fianchi. <Non può bastarmi saperli usare solo a metà... devo riuscire a controllarli del tutto.> e questo, forse, è più un pensiero che dice per se stessa che non allo stesso ragazzo. [Sharingan I] [chakra: 26/34]

22:04 Hiashi :
 Oh beh sembra sia stato facile riuscire a catturare l'attenzione di Akira, promettendole un luogo differente dove potersi allenare sembrerebbe essere riuscito a distrarla completamente dall'idea di allenarsi intorno alla stele funebre. Akira Uchiha, un cognome pesante da portare unito ad un nome relativamente anonimo... una combinazione che potrebbe risultare virtualmente letale; certi occhi fanno gola ed il moro lo sa bene <il mio nome è Hiashi Hyuga> non ne fa mistero, nonostante quella ragazza sembri conoscere beh poco di Konoha nascondere quello che il nome della sua casata sarebbe sciocco dato che gli occhi sono un biglietto da visita più che sufficiente <Controllare un potere oculare all'inizio è molto complesso, richiede uno sforzo fisico e mentale non indifferente oltre al dovere fare ricorso ad una buona dose del chakra che si possiede> quando si è allinizio nessuno può vantare riserve di chakra illimitate no?! <Allenarti nell'utilizzo dei tuoi occhi è molto utile ma anche molto faticoso> si volta andando a dare le spalle al monumento cominciando dunque a passeggiare e guarda Akira come attendendosi che la giovane lo imiti <per questo motivo ci sono anche altri metodi d'allenamento. Puoi ad esempio cercare di migliorare il controllo sul tuo chakra delocalizzandolo in maniera controllata oppure aumentando o diminuendo la forza di un jutsu. Ancora puoi ad esempio educare la tua mente a svolgere più ruoli contemporaneamente> ma come?! <sai scrivere? Quale mano utilizzi?> una domanda fuori contesto probabilmente ma che ha un suo scopo ben preciso [Equip: portakunai fianco destro con: 4 shuriken, 4 kunai - portakunai coscia destra con: 5 kunai legati con nylon a fumogeni, 1 stock fumogeni - portakunai coscia sinistra: 4 kunai con carta bomba, 2 tirapugni - portaoggetti: 6 carte bomba, 3 bomba luce, 3 tonico coagulante, 3 tonico recupero chakra, 5 fuda, 1 fuda inscioglibile, 1 fuda fiamma, 2 nylon, 1 nylon conduttore - 5 fuda con tronchetto nascosti sotto gli abiti - guanti ninja - vambracci metallici - schinieri metallici - armatura pesante (+15 res) - 1 sigillo speciale potenziante ninjutsu - 3 sigilli potenzianti petto, gamba sinistra e braccio destro][Chakra on]

22:16 Haran:
 Non appena il moro risponde alla di lei domanda, Akira si ritrova a sgranare appena gli occhi e schiudere le labbra con fare sorpreso come se una grande rivelazione le fosse stata appena fatta. D'istinto la mancina andrebbe a levarsi verso l'alto andando ad indicare l'altro con fare spontaneo, innocente, mentre le iridi scarlatte di lei non andrebbero a far altro che rimanere fisse in quelle opposte. Nonostante la sorpresa rimane concentrata sull'esercizio di mantenere quel flusso d'energia costante diretto agli occhi, così da non veder scemare e svanire la fiamma rossa che abita e vive nel corpo del konohano. <Quindi quegli occhi così strani sono il tuo Byakugan?> domanda lei cercando di capire qualcosa in più sul ragazzo. Arima l'ha istruita per del tempo prima di morire, prima di lasciarla sola nella sua cella, e le ha raccontato delle basi di quel loro folle mondo. L'ha educata sulla storia ninja alla base dei vari Villaggi, sulla storia del Clan Uchiha e, anche, sulle personalità più influenti all'interno della società shinobistica mondiale. Ovviamente non ha mancato di citare gli Hyuga, una famiglia potentissima e molto temuta per via della loro abilità oculare conosciuta al mondo col nome di "Byakugan". Non sapeva come quegli occhi fossero fatti, non sa quali siano i loro poteri e né quanto possano essere potenti, sa solo questo e perciò le risulta semplice immaginare come quelle iridi così rare e fuori dal comune possano essere già attive. L'altro riprende a chiacchierare, si allontana, passeggia e la ragazza d'istinto va a muovere a sua volta pochi passi per seguire il suo cammino. Mantiene alta la concentrazione così da non permettersi di perdere il controllo della sua vista nonostante l'atto di camminare e focalizzarsi sulla conversazione al tempo stesso, ritrovando non poche difficoltà nel riuscire a fare tutte queste cose assieme. Può sembrare assurdo, facile, eppure non è poi così semplice riuscire a rimanere perfettamente concentrati su più attività al tempo stesso. Si sente fiera di sé per ogni istante che passa senza che quel flusso di energia vada scemando o traballando. <Sì... spesso sento gli occhi bruciare e a volte perdo il controllo del chakra e sento che il mio potere va via.> rivela lei, ingenuamente, con uno sbuffo stanco. Quando la voce del moro va spiegandole dei metodi d'allenamento Akira pare improvvisamente assorta il doppio in quella spiegazione andando a pendere letteralmente dalle di lui labbra. Lo osserva con gli occhi grandi di stupore, la benda bianca ancora stretta fra le mani, mentre passeggiano allontanandosi sempre più dalla stele. Non riesce a comprendere quasi nulla del discorso che lui fa, incorrendo in termini complessi e concetti complicati per la sua mente ancora non molto allenata, ma quando quell'ultima domanda le viene posta si ritrova a sollevare la destrorsa portando le dita vicine al proprio viso. <La destra> risponde osservandola per un solo istante. <Ma non credo di aver capito bene cosa hai detto...> aggiunge poi, poco dopo, con sincera confusione. [Sharingan I] [chakra: 25/34]

22:27 Hiashi :
 <No> va subito a smorzare l'entusiasmo della ragazza cercando di rimanere il più calmo ed accondiscendente possibile <questi sono i miei occhi normali, non hanno nulla a che fare con il Byakugan. Chiunque nasca da genitori che appartengono alla Casata mostrano degli occhi di questo genere mentre solo alcuni ereditano e sviluppano il Byakugan> le spiega. Non sapendo come funziona per gli Uchiha, per loro è una cosa più che normale avere quel tipo di occhi. Sembra però che sia andato molto, forse troppo, sul complicato quindi è bene che provi a spiegarsi in maniera differente <concludi pure i tuoi allenamenti, ma domani prima di iniziare ad allenarti utilizzando il chakra svolgi un altro allenamento. Cerca di utilizzare la mano sinistra per scrivere, prova a tenere la grafia migliore che tu possa utilizzare e contemporaneamente con la destra puoi lavare i denti o pettinarti o fare degli altri gesti più semplici ma che tengano occupata la tua mano destra> che per la sua opinione dovrebbe agiutare Akira ad educare la mente ad utilizzare dei jutsu metre mantiene il controllo attivo sul proprio sharingan. Sta aiutando una ragazza di Kusa, dovrà affrontare gli shinobi di Konoha durante il torneo e questo sicuramente non va a favore del proprio villaggio ma una competizione non è una missione [Equip: portakunai fianco destro con: 4 shuriken, 4 kunai - portakunai coscia destra con: 5 kunai legati con nylon a fumogeni, 1 stock fumogeni - portakunai coscia sinistra: 4 kunai con carta bomba, 2 tirapugni - portaoggetti: 6 carte bomba, 3 bomba luce, 3 tonico coagulante, 3 tonico recupero chakra, 5 fuda, 1 fuda inscioglibile, 1 fuda fiamma, 2 nylon, 1 nylon conduttore - 5 fuda con tronchetto nascosti sotto gli abiti - guanti ninja - vambracci metallici - schinieri metallici - armatura pesante (+15 res) - 1 sigillo speciale potenziante ninjutsu - 3 sigilli potenzianti petto, gamba sinistra e braccio destro][Chakra on][End]

22:37 Haran:
 La spiegazione dello Hyuga non tarda ad arrivare e Akira si ritrova ad ascoltare ogni sua parola con estremo interesse continuando a passeggiare al suo fianco. Ascolta le sue parole, il suo dire e riscopre quindi la verità dietro la natura del gene Hyuga. Beh, una minima parte di essa, ecco. Quindi gli Hyuga hanno tutti quegli occhi così strani, però non tutti possono risvegliarli. Chissà se funziona così anche per gli Uchiha? Beh, loro hanno occhi tutti diversi, non tutti li hanno simili, ma si amalgamano in un'unica forma una volta risvegliato lo Sharingan. Ecco, questo lo sa. <Ohhhh, capisco> annuisce alla volta del moro mentre, poco a poco, inizia a sentire gli occhi bruciare. Ha tenuto l'innata attiva per diverso tempo però è riuscita a non farla mai andare via. Ha traballato, si è indebolita, ma ha sempre trovato il modo di mantenerne il controllo alla fine fino a poter dire di averla mantenuta attiva senza troppi problemi. Forse, in effetti, sta migliorando più di quanto in realtà non creda. Forse è solo la sua paura di non farcela a farle sembrare così difficile l'idea di riuscire nel suo scopo. Ascolta le parole del ragazzo e si ritrova a comprendere meglio il suo consiglio una volta che si chiarisce meglio a riguardo. Lei ci pensa su, storce le labbra in una smorfia pensosa e poi si stringe nelle spalle. <Posso farlo. Se può aiutarmi ci proverò di sicuro!> assicura lei con un sorriso semplice, gentile, puntando le iridi scarlatte in quelle bianche di lui. <Ti ringrazio davvero per questo consiglio. Spero che possa aiutarmi> aggiunge inchinandosi appena in segno di rispetto. La brezza soffia e le nuvole biancastre di poco prima vanno lentamente addensandosi. L'aria si fa pungente ed una goccia scende qua e là dall'alto. Akira solleva lo sguardo osservando come il tempo si sia fatto più scuro. <Forse sarà meglio rientrare...> osserva notando come qualche lacrima venga pianta dalle nuvole lassù. <Non vorrei ammalarmi prima degli scontri> specifica poi in direzione dello Hyuga. <Grazie davvero per l'aiuto, magari prima che io torni a casa ci rivedremo così potrò dirti se i tuoi consigli hanno funzionato> sorride rivolta a lui con fare semplice, sereno. Un ultimo inchino prima di congedarsi del tutto dal giovane ed iniziare a correre verso il Villaggio cercando, ancora, di farlo mantenendo attiva la propria innata. Un passo dietro l'altro, un respiro dopo l'altro e quel flusso di energia azzurrina che vien mantenuto stabile verso i propri occhi. Che sia finalmente riuscita a mantenere il controllo sulle sue capacità? [END]

Akira e Hiashi s'incontrano per caso dinnanzi il monumento ai caduti.
Il moro le rivela il significato di quella stele e al tempo stesso le dà qualche consiglio su come controllare la sua abilità oculare mentre Akira cerca di mantenere il controllo su di essa.