[conciatori] finire un regalo- parte 2 della costruzione

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con Mekura

17:39 Mekura:
  [officina] Era da tanto tempo che non finiva di lavorare alle protezioni n cuoio per Saisashi, doveva finirlo prima ma con tutto quello che è successo non ha avuto il tempo per fare nulla. Ora ritornata a Konoha con i suoi figli, la Hyuga oltre a prepararsi per la prima fase del torneo, può dedicarsi a fare quel regalo a saisashi, in ritardo ma pur sempre un regalo. Si veste indossando i suoi abiti da lavoro con Ai e Ken che se ne stanno a lavorare e studiare per conto loro nel suo tavolo da studio a qualche metro di distanza da lei ma sempre in vita. Lei invece, si stava dedicando ancora al montaggio dei pezzi ed alla manipolazione della forma oltre che al suo irrigidimento. Scuote la testa sospirando mentre si porta indietro i capelli e mordicchiandosi il labbro inferiore rimane a studiare la forma attuale della protezione e di dove posizionare i lacci per poterlo far calzare meglio. Controlla con la coda degli occhi la sua adolescente e il suo bambino di 10 anni chiacchierare con voce moderata andando a giochicchiare tra l'oro. Mekura sorride ritornando al lavoro cercando con tutta se stessa di dedicarsi al lavoro e di non pensare ad altro. L'abbigliamento è molto semplice: abiti vecchi di colore blu scuro composti da una Yakuta le cui maniche sono rigirate in modo che i vambracci della ragazza siano liberi e dei pantaloni lunghi. Davanti a questi si troverebbe un grembiule bianco non più nuovo e con delle evidenti macchie di vernice e di altri segni del suo lavoro. [ch on][abbigliamento da lavoro]

18:38 Mekura:
  [officina] Capo basso si occupa della cucitura delle ultime parti di entrambi i pezzi del vambraccio. In particolare deve cucire la parte interna, ovvero quella parte in cotone che serve per ammortizzare i contraccolpi che il suo arto riceve e ridurre gli effetti. Infatti ha diviso in 7 parti segnandoli con del gesso, una sorta di cuscinetto cavo all'interno. Andando quindi a cucire quelle parti in modo che siano salde, con il filo ben teso, la Hyuga inizia ad infilare all'interno dei vani che ha creato della lana creando uno spessore nel primo spingendo la massa verso il basso cercando di rendere le zone omogenee ma complete. Fatto questo Mekura passerebbe ad un'altro vano e così finendo fino al settimo e quindi passando al secondo cuscinetto fatto per il secondo manicotto arrivando quindi a 14 vani riempiti andando poi a chiudere, cucendo la parte di sopra in modo che la lana non potesse uscire fuori. L'ultima parte sarebbe quella di collegare quei cuscinetti con il resto della struttura montato e questo dovrà farlo prima con l'incollaggio e poi con il posizionamento dei perni sui bordi in modo da avere maggiore stabilità anche con il passare del tempo del pezzo. <tutto a posto li?> chiede verso i suoi ragazzi mentre questi si girano nella sua direzione, ovviamente prende parola Ai 2 si si tutto bene, Ken ha dei problemi a disegnare una anatra" Mekura guarda i due ed il modo di comunicare che nel tempo hanno portato avanti per poter interagire tra loro con le cose superando i propri problemi. Nel loro caso hanno usato il canale uditivo: Ken non può parlare e Ai non può vedere, ma entrambi possono sentire e capire il ritmo. <fatemi provare> afferma la Hyuga iniziando a battere le nocche sul tavolo iniziando a comunicare con un determinato ritmo. Ancora è grossolana ma sta imparando con loro "ciao Ken, quale è il problema?" Ken risponderebbe velocemente, troppo tanto da costringerla a rispondere nello stesso modo per chiedere di rallentare. La conversazione dura un po' costringendola ad un certo punto ad alzarsi ed avvicinarsi con Ai che parla degli errori fatti da Ken con difficoltà a sua volta: lei sa solo a tatto come sono fatte le anatre. Osserva il disegno e la povera anatra contorta facendole sfuggire un sorrisetto: questo non è uno dei talenti che ha preso da suo padre. Porta la mano destra sul capo del bambino dandogli un bacio <Amore, prima o poi ti verrà bene vedrai, ci vuole pazienza e costanza> e dopo aver dato una coccola anche alla figlia ritorna al banco del lavoro. [ch on]

19:46 Mekura:
  [officina] Tutti e tre continuano i loro lavori più o meno con lo stesso interesse. Mekura in silenzio si porterebbe di fronte a se i vari pezzi ancora separati e da un lato tutti i suoi attrezzi. Con un punteruolo aprirebbe il coperchio in latta della colla e prendendo uno dei suoi pennelli. Passando la colla su quei cuscinetti, la donna la posizionerebbe con cura sul retro della base in cuoio che deve sostenere tutto il resto della struttura della protezione. Passata la fase di incollaggio porta la pelle e il "cuscino" verso una forma di legno, la stessa con la quale ha manipolato precedentemente la pelle. La assicura e la schiaccia con dei pesi e così anche con la seconda andando poi passare al montaggio successivo ovvero la parte esterna. Passerebbe alla borchiatura esterna incastrando i vari elementi andando successivamente a cucire le parti a protezione del pollice e del della parte esterna del palmo connessa. Prende un lungo respiro andando a liberarsi di tutta l'aria raccolta e successivamente si lascia andare completando le parti e allontanarsi per vedere il risultato. [ch on]

21:38 Mekura:
  [officina] Passano delle vere e proprie ore e la famiglia ha il tempo anche per andare a mangiare visto l'orario. Discuterebbero un po' ritornando passo dopo passo la famiglia che un tempo erano. Sono passati mesi da quando li ha visti e ora non riesce a non rimanere con loro quanto più tempo possibile. Ken è cresciuto in altezza, Ai ha deciso di passare ad un nuovo look, causa moda di Kusa, forse un po' troppo spinto per Mekura, la quale non può fare a meno di vederla ancora come una bambina con il suo abito giallo ed il cappello di paglia. Finita la cena ha passato un po' di tempo con loro giocando, scrivendo qualche lettera per certe persone: Kaori, Raido, per quanto lo trovi ancora strano, Yukio e...qualcosa di più per Akendo. Ha bisogno di parlare con lui, di dire tutte quelle cose che passano per la mente, per Akane che al momento non vuole ancora vedere ma che prima o poi dovrà decidersi ad incontrarla di nuovo, anche se in altre vesti. Finito questo e lasciandosi andare in un leggero sonnellino insieme agli altri due. Svegliandosi porta Ken a dormire mettendolo dentro le coperte per poi ritornare giù assicurandosi che Ai non avesse bisogno della sua attenzione. Poi dopo aver giocato un po' con lei, lasciandosi andare tra una chiacchierata tra loro due, Mekura ritorna a pensare al lavoro Andando a controllare che le parti si siano incollate bene e nel caso estrarre le parti dallo stampo e per l'appunto ripiegare quei bordi in eccesso per saldare le parti borchiandole per poi porre un orlo resistente nel contorno della protezione da avambraccio. [ch on]

22:24 Mekura:
  [officina] Il lavoro procede con i suoi lenti, purtroppo lenti in questa fase. Il lavoro è sposante per i nervi e gli orari si fanno sempre più tardi. Ma ha quasi finito e questo la conforta molto. Finiti i due macro pezzi della protezione per l'avambraccio afferrerebbe un'ago spesso e lungo adatto a penetrare la pelle ed il cuoio, quindi portando insieme le due parti inizierebbe a montare il sistema per la chiusura del pezzo attorno all'arto. Quindi, Infila i lacci per la regolazione effettiva e lo proverebbe. Si infila la protezione sul braccio destro andando prima a chiudere le tre cinghie nella parte interna, quindi inizia a stringere i cordoni in modo che sia bel stretto attorno e quindi capire se è confortevole o troppo opprimente quella aggiunta interna. <ok, non male> si rischia di sudare, quello si, ma il sistema è stato pensato per essere quanto più legato al braccio di chi indossa la protezione, buona parte del palmo è coperto dal cuoio, in particolare la parte correlata al pollice il quale sarebbe maggiormente coperto rispetto alle altre dita le quali comunque, in caso di pugno sono comunque protette dalla struttura della protezione. Il colore è nero, va bene con tutto del resto, l'unica parte colorata da inserire del resto sarà quando metterà il suo marchio personale. Tutto sommato è un buon lavoro e neppure troppo complesso da indossare.[ch on]

22:44 Mekura:
  [officina] Non rimane che marchiarlo a questo punto. Mekura porta i due oggetti ormai completi al di sopra di un cuneo, uno alla volta, una forma cilindrica pesante cercando di stendere nel punto meno spesso. Il cilindro al centro si trova una sorta di spessore in negativo ovvero una parte sottratta al metallo. Tale parte si può trovare in positivo, quindi in rilievo, si trova in un'altro cilindro, con il simbolo del suo logo. Chiuderebbe i due cilindri con in mezzo il cuoio, andando a prendere con la mano libera un martello Continuerebbe a battere con attenzione cercando di lasciare una traccia indelebile nel pellame andando poi a controllare l'opera. Ripeterebbe il processo anche con il vambraccio gemello, per poi afferrare entrambi e tornare verso il tavolo da lavoro., Prende un pennellino sottile e da li inizierebbe a dipingere all'interno con una vernice blu elettrica l'interno del simbolo: una serpe con le ali. Finito anche questo. Lascerebbe asciugare il tutto ponendo le due protezioni a riposare e rafforzarsi ulteriormente in un luogo asciutto e secco. Purtroppo è pelle comune, non ha grandi caratteristiche e tende un po' troppo a deformarsi, prima si secca, meglio è. Domani dovrà controllare bene il risultato ma per ora ha finito <hummm> si stiracchia andando a togliersi il grembiule lasciandolo cadere da una parte della sedia, abbandonandolo li mentre sbadigliando se ne tornerebbe a casa. Prende un bicchiere d'acqua e da li si metterebbe in pigiama, controllando che gli altri due stiano bene e poi se ne andrebbe a dormire. [end]

la seconda parte della costruzione del regalo di Saisashi,: Protezioni per gli avambracci in cuoio