Kusa e Konoha

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21:08 Nahira:
  [lago] Un pesante e spesso strato di nuvole fa da padrone al cielo coperto e nuvoloso mentre sulla terra ferma i passi della Inuzuka e la sua canide avanzano fino a raggiungere il laghetto poco distante dalla cascata dell'epilogo che reca ancora alcuni resti delle gigantesche statue poste in cima. Una leggenda narrata da molti che in quelle poche rocce nasconde il mito della famosa battaglia tra quei due grandi shinobi. Pochi rapidi movimenti e Nahira si siedecomoda nei pressi del grande specchio d'acqua gorgogliante. Le iridi cerulee vanno a sprofondare in quel liquido calmo dalla superficie sinuosa lasciando che i pensieri scorrano proprio come il flusso del fiume Hashirama che corre superando vallate. Il cappuccio della giacca scarlatta è calato sul capo nascondendo buona parte del viso mentre i capelli candidi ne incorniciano le forme. La veste abbottonata all'altezza del petto lascia intravedere una casacca scura abbinata ad un paio di pantaloni neri fasciati in più punti sulle cui cosce sono legate, da ambe due le parti, una sacca piena di equipaggiamento. Calzari neri e guanti con la solita placca metallica in cima. Ultimo, ma non per importanza, il coprifronte di konoha ben stretto sul braccio destro. La canide dal manto scuro di circa cinque mesi zampetta accanto alla ragazza che ormai ha preso accanto al laghetto tirando di tanto in tanto qualche occhiata nei dintorni. Tutto però tace invogliando a credere che la loro sia l'unica presenza nei paraggi per quella serata. [equip : portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3 //]

21:13 Hajime:
 Eccolo a Konoha, lui, il piccolo e giovane genin di Kusa, arrivato in quest'enorme e sconosciuto paese per assistere ad uno dei tornei che verrà ricordato nella storia dei ninja. Ovviamente non partecipa, non è così stupido da andarsele a cercare. Anche perchè è così da poco nel mondo dei ninja che buttarsi in un combattimento con persone molto più esperte sarebbe equivalente a buttarsi da un grattacielo incatenato. Però vuole osservare, conoscere e apprendere tutto il possibile ed immaginabile. E questa è un' occasione che forse non ti ricapitano più nella vita. Per fortuna di tutti i kusani, il villaggio si è occupato delle spese, pagando l'alloggio e in parte il vitto a tutti i ninja andati a seguire gli spettacoli/scontri. L'organizzazione è incredibile, non ha mai visto così tanta gente aggirarsi per lo stesso luogo. Per di più tutti quegli strani coprifronte con simboli di cui non sapeva neanche l'esistenza l'hanno affascinato in maniera incredibile. Inoltre ha potuto provare cibi ed altre cose che non aveva mai ne visto ne mangiato. Il problema è solo uno, se stesso. Purtroppo il ragazzo è un tipo solitario, non ha molti amici, o forse sarebbe meglio dire che non ne ha proprio, ne si dispiace di questo. Ama essere solo, anche perchè non ha mai provato quei sentimenti d'affetto o simile per qualcuno, in parte li crede un' inutile debolezza, quindi dopo un po' che è in mezzo ad una folla troppo grande ha il disagio, si sente esposto a qualcosa, non si sa bene cosa (bho), tanto da doversi allontanare. Se n'è andato dalle mura del villaggio che sta ospitando l'evento quindi, cercando qualcosa da scoprire e da quello che ha sentito c'è un posto che merita di essere visitato. Non sa ancora dello stato del luogo, mezzo distrutto, con i pezzi delle statue sparsi in tutto il luogo, per la maggior parte ai piedi delle stesse. A vedere quello spettacolo gli si blocca un attimo sia il respiro che il cuore. Chi farebbe dei danni del genere senza sentirsi in colpa? La maestosità del luogo è affascinante. Solo guardando quello che resta si può capire quanto il luogo, nel suo momento di gloria migliore, fosse splendido. E per di più, da quello che ha sentito e "studiato", questo luogo è semi sacro, visto il valore dei ninja che si sono scontrati qui. Proverebbe a fermarsi ai bordi del fiume/lago, in modo di poter sfiorare con una mano l'acqua fredda che scorre. Il tempo è nuvoloso, ma lui si trova a suo agio con quest'ambiente, che rispecchia proprio il suo elemento, il suiton. Indossa dei pantaloncini corti e neri, che gli arrivano sopra il ginocchio, molto comodi. Una maglia di lana violetto a maniche corte, che copre una maglietta ed una canottiera bianca. Una piccola sciarpa, nera come i pantaloncini, gli copre il collo. Inoltre ha delle protezioni addosso. L'armatura pesante, la stessa dell' altra volta, degli schinieri e degli avambracci. Anche dei guanti da ninja, insomma è quasi completamente bardato. Ovviamente non manca il coprifronte con il simbolo del proprio villaggio, quello non si toglie mai. Per finire anche dei sandali da ninja neri. Al fianco sinistro ha un coltello, a quello destro un porta kunai. Mentre è preso dai pensieri e dai sogni su ere passate e su battaglie avvenute in quel luogo, il suo sguardo blu si fermerebbe su una figura seduta non molto distante da lui. Intorno a lei gira un giocoso animale, gli sembrerebbe pure di riconoscerlo. <Sai... Il tuo compagno di viaggio assomiglia molto ad uno che ho visto un po' di tempo fa...> Andrebbe a dire con tono molto calmo e cordiale, posando i propri occhi blu su quelle nuove figure.[porta kunai con 3 kunai fianco destro. coltello fianco sinistro]

21:24 Nahira:
  [lago] L'unico suono che invade le orecchie della Inuzuka è il lento scorrere dell'acqua a cui si unisce di tanto in tanto qualche rumore di foglie o del vento che fanno sentire la loro presenza. La albina tuttavia non può immaginare chi si stia avvicinando poichè è troppo impegnata a pensare alle sue sorti ora che il torneo si sta avvicinando sempre di più. E' stato annunciato il suo girone e sa solamente i nomi di chi andrà ad affrontare ed apparte Saisashi con cui ha fatto alcune missioni non conosce nessun altro. Spera vivamente che tutto vada per il meglio. Quella cozzaglia di pensieri viene bruscamente arrestata nel momento stesso in cui una voce arriva alle sue orecchie. Essendo voltata di spalle la ragazza si limiterebbe a voltare il busto andando così a puntare il viso e gli occhi sul kusano. Anche Skoll arresta i suoi passi puntando il muso in direzione di Hajime e, dopo aver riconosciuto lo shinobi, si sposterebbe vicino alla Inuzuka sedendosi proprio accanto a lei ma restando vigile quasi come una guardia all'ingresso di un tempio sacro.. L'espressione sorpresa di Nahira cambia rapidamente ricordando nello sconosciuto qualcosa di familiare. Per fortuna oggi non sembra voler piovere come la volta precedente, ma mai dare per scontato una cosa simile. Il tempo infatti è molto suscettibile! L'attenzione viene focalizzata sul kusano che potrebbe infine riconoscerla. <Ciao!> lo saluta allargando un lieve sorriso per poi ricambiare quelle parole ascoltate quasi distrattamente poco prima. <Come Skoll difficilmente c'è qualcuno.> esclama ironica andando ad accarezzare con un braccio il garrese della simil lupetta che alza il capo verso di lei spingendo la testa verso la sua mano con espressione giocosa. Evidentemente concorda con la padrona su quanto detto! [equip : portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3 //]

21:35 Hajime:
 Ricambia il sorriso della ragazza, avendola riconosciuta adesso che si è girata e non avendo quindi più dubbi sulla sua identità. Non sa bene come salutare, cioè, l'altra volta con le circostanze che ci sono state hanno potuto conoscersi, ma in fondo sono due ninja di due villaggi diversi, chissà cosa pensa lei di lui e di kusa. Questi pensieri non andranno comunque ad intaccare il suo sorriso, anche perchè lei probabilmente è l'unico volto di konoha che conosce e riconoscerebbe, anche perchè non sono poi tante le persone con i capelli bianchi come i loro. <è bello rivederti> dice quindi il ragazzo avvicinandosi molto lentamente e con estrema cautela. Non che non si fidi della lupetta li vicino, però Skoll non sembra neanche un pezzetto di pane, almeno se non la conosci. Hajime eviterebbe di farla arrabbiare, metti che pensa che voglia fare del male alla sua padrona poi gli toccherebbe combatterla. <Scusami Skoll... Ma il tuo sguardo di pietra è inquietante...> Andrebbe a dire alla lupetta mentre la padrona la coccola. Proverebbe anche a sedersi li accanto, in modo di poter vedere contemporanemanete sia la superficie dell' acqua che i resti delle strutture che sovrastano il luogo. <è un peccato che qualcuno abbia potuto distruggere delle cose così maestose...> Andrebbe quindi a dire senza pensarci troppo, anche se non c'entra nulla con quello che stava dicendo. Tra le altre cose crede di aver sentito il nome dell' altra, la Inuzuka, mentre venivano annunciati gli abbinamenti del torneo, con le relative regole e tutte il resto. Non andrà a chiedere però, immagina che lei sia già abbastanza tesa di suo, non ha bisogno di un altro a stressarla. <Come mai in questo posto...? Io cercavo di scappare dalla massa infinita al villaggio... è un po' un casino Konoha eh... Credo di essermi perso almeno due... Duecento volte oggi...> Direbbe scoppiando a ridere e facendo un sorriso verso l'altra.[porta kunai con 3 kunai fianco destro. coltello fianco sinistro]

21:49 Nahira:
  [lago] Non ricorda il suo nome , ma lo riconosce e nota con piacere i toni cordiali di quest ultimo. Non sembra minaccioso anche se Skoll da brava guardiana non smette di osservarlo neppure quando questo si avvicina a Nahira. <Non pensavo di vederti da queste parti. Visto che alla fine ha smesso di piovere?> domanda retorica lei continuando a sorridere mentre una mano va a levarsi indicando il cielo. Movimento nel quale anche un cenno del volto indica l'arcata celeste ormai scura. I successivi passi del kusano vengono ben notati dalla Inuzuka che avverte la tensione correre nell'aria così come lo sguardo del bianco verso la lupetta ancora seduta di fianco a lei. Avrebbe un po di timore anche lei se fosse al posto suo quindi immagina sia normale riferirsi così alla canide anche se ha solo cinque mesi scarsi. <non aver paura che non ti attacca se non ha un buon motivo per farlo.> risponde lei avendo ben sentito le parole del ragazzo. Ne segue i movimenti fino a quando questo decide di sedersi li accanto, dalla parte opposta rispetto quella dove sta Skoll che rimane ferma sdraiandosi poco dopo. La voce della konohana rompre quel lieve silenzio. <Io cercavo di trovare un luogo tranquillo lontano dal caos della città.> risponde sincera voltando infine lo sguardo verso di lui. C'è fin troppa gente fanatica per il torneo per i suoi gusti e stare nel villaggio la farebbe solamente agitare ancora di più. <Tu invece sei arrivato qui per caso?> domanda con il solito sorriso ed una punta di interesse sebbene sappia che molti hanno viaggiato da terre anche lontanissime per partecipare all'evento. Non c'è bisogno di rompere il ghiaccio in quella conversazione, pare che l'albino abbia voglia di chiacchierare e ciò non è per niente fermato dalle azioni della ragazza. [equip : portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3 //]

22:02 Hajime:
 E che pioggia che cadeva l'altro giorno, se lo ricorda davvero bene, stavano per diventare, o almeno lui lo era, quasi un pinguino. Le gocce fine e grandi che penetravano fin in fondo la pelle arrivando dritte alle ossa, portando brividi in tutto il corpo. Per fortuna ormai è solo un brutto ricordo (?!). < Già... Per fortuna... E grazie per la dritta... C'avrei messo sicurmanete molte più ore per ritrovare la strada... In effetti devo ancora sdebitarmi per quel favore!> Finirebbe la frase con quell' esclamazione, realizzando solo adesso che ha un debito con l'altra ragazza, visto che l'ultima volta gli ha suggerito molto gentilmente la strada giusta per tornare a casa. Comunque sia si, tira brutta aria tra la lupa e il giovanotto. Non che gli abbia fatto qualcosa lui a lei o lei a lui, è solamente che oh... Lui non andrebbe mai in giro con un animale, metti che gli prende un attacco di pazzia/rabbia/fame e decide di attaccarti? No, Haji non si fiderebbe proprio mai. <Speriamo...> Lo dice con un tono più interrogativo che affermativo, visto che lui stesso è molto dubbioso sulle parole della ragazza. Invece è contento di sentire che la ragazza, bene o male, se n'è andata dalla città per il suo stesso motivo, più o meno. In effetti se non sei abituato ad una baraonda del genere, è veramente ingestibile la situazione, tanto da uscirci matto senza ombra di dubbi. Troppe grida, troppe persone di corsa, troppi negozi, offerte, chi vuole questo, chi vuole quello, gente curiosa che vuole vedere, turisti e vecchi amici che si incontrano dopo tanto tempo. Una baraonda insomma. <Io...? Mh... Ho sentito parlare di questo luogo... Volevo venire a visitarlo...> Farebbe una piccola pausa di sospensione, andando un attimo a fissare il cielo, poi di nuovo la ragazza e poi ancora il cielo. <O magari sono in missione segreta di Kusa per spiare un ninja di Konoha iscritta al torneo... Chissà...> Cercherebbe di restar serio per qualche secondo, giusto per vedere la reazione dell' altra, anche se poi realizza che forse non è la sua reazione il problema, ma quella della lupa che ha di fianco. <Oh! Scherzavo! Scherzavo!> Andrebbe a dire velocemente, giusto per fermare magari reazioni troppo violente. <Ho semplicemente sentito il tuo nome alla presentazione... Non sono una spia... Giuro...?> Non è convinto neanche lui di quello che sta dicendo, cioè, sembra una cosa molto stupida, tanto che scoppia a ridere di nuovo.

22:16 Nahira:
  [lago] Osserva l'acqua davanti a se per poi tornare a focalizzare lo sguardo sull'albino e sulle sue parole che suonano tranquille e serene. <Figurati. Te l'ho detto che sono stata a Kusa per i festeggiamenti del Carnevale.> gli risponde lei contenta che egli abbia fatto ritorno sano e salvo alla fine nonostante il brutto temporale della volta precedente. <Konoha è abbastanza grande, ma la sua meraviglia a mio avviso risiede in luoghi come questi> racconta lei inclinando il capo da un lato ed allargando meglio quel sorriso soddisfatto. E' ben conscia che il caos della città non faccia per lei. Forse è proprio il legame con la natura che la rende facilmente irritabile in mezzo alle costruzioni e al rumore di una città viva ed in piena attività. Lei preferisce di gran lunga stare in solitudine in riva a quel laghetto oppure guardare il panorama in cima al monte dei volti di pietra. Se riesce persino i monti ardenti sono una buona meta quando si tratta di estraniarsi dall'intero mondo. <Oh addirittura in missione?> si ritrova a ridere notando una certa ironia in quella frase che poco dopo viene prontamente smascherata sebbene sia stato usato un tono serio per l'occasione. Skoll sembra incutere abbastanza paura in Hajime anche se il solo movimento che si è limitata a fare è alzare il capo per poi volgerlo verso di lui ed inclinare lievemente la testa verso sinistra con fare interrogativo. Occhiate tra i due che vengono percepite da Nahira che se ne esce con una risata divertita sospirando sonoramente. <Ti fa proprio paura eh?> gli domanda tornando ad incrociare il suo sguardo. <Non pensavo ti ricordassi del mio nome.> E non pensava neppure che qualcuno l'avrebbbe riconosciuta. Tutto ciò le fa salire un lieve imbarazzo mentre distoglie tempestivamente lo sguardo da lui andando a porlo di nuovo verso lo specchio d'acqua a pochi metri di distanza. [equip : portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3 //]

22:32 Hajime:
 Si, quella lupa al giovane fa molta paura, ma c'è una logica seria nella storia del ragazzo perchè ha paura di quell' animale, visto che è cresciuto per strada non ha mai troppo socializzato con i cani randagi, anzi. Certo Skoll non ha niente a che vedere con le bestiacce che può aver incontrato Hajime, ma se la mente si mette in testa certe idee c'è poco da fare. Nel mentre il ragazzo si ricorda che lei gli aveva detto qualcosa della festa l'ultima volta, che appunto era stata a Kusa per quel motivo, un dettaglio che si era dimenticato. <Ciò non toglie che ti debba un favore no?> Andrebbe a sottolineare lui. In fondo che lei conoscesse la strada per quel motivo o per un altro non fa differenza visto che lui non la conosceva a prescindere. Sente quella descrizione di Konoha, in parte l'approva. In fondo lui è proprio quello che evita la "civiltà", quindi figuriamoci se non gli piacciano più questi generi di posti che gli altri. <Mh... La domanda giusta è cosa rende un posto bello o meno... Credo...> Non è sicuro neanche lui di questo, ma in parte pensa che un posto può essere sia il più bello del mondo in un momento che il più brutto, dipende solo da noi, da che cosa ci sembra bello o meno in quel determinato momento in cui lo visitiamo. Riguardo la missione, visto che è ovvio che sta scherzando, tanto che si smaschera subito da solo, scrolla solo le spalle, lanciando un altro sguardo guardigno alla compagna della Inuzuka. <Non è tanto lei di per se che mi fa paura... Sono gli animali che possono aggredirti in generale... Ma... A dire la verità non ho molta voglia di parlarne...> Non direbbe altro, lasciando cadere una pausa di silenzio tra i due, che per fortuna è l'altra ad interrompere. Perchè si ricorda del suo nome? Bella domanda. A dire la verità non c'ha pensato, gli è balzato alla mente senza troppo pensarci. <Mh... Adesso che ci penso... Non so perchè...> Sta cercando di rimettere in ordine i pensieri ma non gli viene in mente nulla. Deve esserci una spiegazione logica, deve sempre esserci una via d'uscita. Si gratta la testa con la mano destra, come se questo dovesse aiutarlo a concentrarsi. Fissa anche l'acqua ma non gli viene in mente ancora niente. Neanche guardare il cielo lo aiuta. Alla fine rassegnato si volterebbe verso di lei, ma proprio mentre la fissa allora gli risulterebbe ovvio il perchè. <Ma certo! Non vedi quanto ci assomigliamo! Come potrei scordarmi il tuo nome...!> Noterebbe che comunque lei ha deviato lo sguardo mentre lui stava pensando, tanto che si preoccuperebbe. <Hey... tutto bene...? Ho detto qualcosa che ti ha disturbato...?> andrebbe a chiedere preoccupato [porta kunai con 3 kunai fianco destro. coltello fianco sinistro]

22:48 Nahira:
  [lago] Scuote il capo divertita dalle affermazioni precedenti. Pare che sia testardo nella sua scelta di voler essere in debito e lei non può certo convincerlo. <Se proprio ci tieni.> commenta lei continuando a sorridere per poi soffermarsi sulla frase seguente legata ai luoghi di konoha e ai suoi paesaggi nascosti che lei conosce fin troppo bene. Stanno uscendo dei discorsi davvero interessanti per i suoi gusti e di certo non si tira indietro dal ponderare e comunicare il suo pensiero. Le iridi cerulee si focalizzano sul ragazzo accanto a lei mentre le parole escono tranquille delineando una frase dopo l'altra. <Un luogo è reso speciale dal significato che gli dai o dal modo in cui ti senti nel momento stesso in cui ti trovi immerso nelle sue bellezze.> Sa già cosa rispondere, per lei è quasi automatico quel ragionamento. Si tratta di percepire con l'anima piuttosto che con gli occhi ed ovviamente non si aspetta che l'altro la pensi allo stesso modo. Dopo una breve pausa la albina si ritrova a parlare nuovamente. <Sai Skoll è un cane ninja. Non è come gli altri animali.> sentenzia la Inuzuka avendo notato sia i gesti che le parole di Hajime che continua a sembrare turbato per la presenza della canide che tuttavia torna a stare sdraiata sul terreno dall'altra parte rispetto alla posizione del kusano. Forse la stessa Skoll ha intuito le preoccupazioni dell'albino. Nel nascondere il viso lievemente rosso per via dell'imbarazzo la Inuzuka maschera quella emozione provando a distogliere il discorso verso altri dettagli mentre il viso torna lentamente verso di lui che intanto le domanda cosa non vada. <..io però non so il tuo nome. Non è valido!> finge apposta di essere arrabbiata imbronciando l'espressione. Una posa buffa che trattiene per pochi secondi corrucciando l'intero viso che esplode infine in una leggera risata. [equip : portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3 //]

23:05 Hajime:
 Certo che ci tiene! è una questione di principio per lui, non c'è niente da fare, non potrà mai fargli cambiare idea. <Sai... Ci sono anche dei vantaggi nel doverti un favore... Ad esempio se mi contattassi perchè ti serve una mano a Konoha ed io sono a Kusa avrei una buona scusa per viaggiare...> Cerca di farla sembrare un po' più semplice, così lei non deve star a preoccuparsi, tanto una mano prima o poi serve a tutti, o almeno così crede. Invece adesso qui esce fuori un discorso serio e complesso, e quindi bello, visto che queste cose vanno sempre di pari passo, anzi più una cosa è bella ed in genere più è complessa (per questo quando troviamo una cosa semplice e bella restiamo affascinati...!). <Hai ragione...> Direbbe con voce molto bassa, anche con un po' di tristezza. Quello che dice lei alla fine è giusto, e c'è arrivato anche lui alla stessa conclusione. Il problema è avere, appunto, delle cose belle da ricordarsi. Ed ecco qui la tristezza, perchè non è legato quasi a niente, forse l'unico posto a cui comincia ad essere legato è proprio l'accademia ninja di kusa. <E se uno non fosse legato a niente...> Non è ne una domanda ne una costatazione, una via di mezzo, un pensiero che gli è uscito fuori dalla mente, probabilmente non si rende neanche conto di averlo detto mentre fissa lo specchio dell' acqua, calmo e tranquillo che riflette il cielo. Tornerebbe verso l'altra, voltandosi, sorridendo per non destare dubbi di tristezza. <Ci credo... Si vede che siete molto legati...> Sorriderebbe anche verso Skoll, anche se non sa se lei lo veda o meno. Non che il suo timore sia diminuito, ma visto che anche lei fa parte del gruppetto che si è formato, non può certo far finta che non esista. La domanda di lei lo spiazza proprio, tanto che rimane a bocca aperta. <Ma!!!> Esclama senza battere ciglio <Te l'ho urlato nella tempesta... In effetti... Forse non hai sentito...> conclude la frase con un sospiro, come se si rendesse solamente adesso conto dell' ovvietà della cosa. <Non importa... Il mio nome mh...? Hajime.> Andrebbe a dirle tranquillamente. In realtà è molto strano che glielo abbia detto così senza problemi. Molte volte, anzi quasi sempre per non dir sempre, è molto riservato su se stesso e raramente dice cose che lo riguardano, infatti se ne rende conto. <è strano... raramente mi presento o dico cose di me agli altri... Bhè... Anche se sei di Konoha sono felice di avertelo detto> Non ha troppi peli sulla lingua il ragazzo. Il fatto è che lei gli sembra, per così dire, un pezzo di pane, una ragazza buona di cui ci si potrebbe fidare. In fondo, per quanto può odiarli, gli animali si legano solo a persone buone, o quanto meno tendono a comportarsi come i loro padroni, e Skoll sembra molto pacifica. <Posso accarezzarla?> Andrebbe a chiedere così su due piedi con un tuffo al cuore. Perchè l'ha fatto? è impazzito?[porta kunai con 3 kunai fianco destro. coltello fianco sinistro]

23:30 Nahira:
 Le iridi cerulee si focalizzano sul ragazzo che siede accanto a lei. Sorride lievemente notando il suo cipiglio testardo, in qualche modo le ricorda se stessa. <Credo ci voglia un permesso per uscire dal villaggio. Da noi a Konoha funziona così almeno.> Fa una piccola pausa inclinando un sopracciglio con aria pensierosa per poi tornare a parlare nella sua direzione. <Voi potete uscire quando volete dal villaggio?> una domanda con la quale cercherebbe di capire di più riguardo a quel villaggio nel quale è stata un paio di volte ma per il quale nutre abbastanza curiosità. Riflettendo sull'ultima frase dell'albino la ragazza prova a rispondere trovando strana quella sua affermazione, ma nemmeno così insensata. <Come fai a non essere legato a qualcosa?> domanda infine non riuscendo a capire bene a cosa si riferisca. Legge una vaga espressione triste a cui però non si sofferma più di tanto data la frase successiva. <Da cosa si vede?> un altro quesito. Speriamo che lui sia in grado di stare dietro a tutte le domande con le quali lei lo tempesta altrimenti avrà solamente da mettersi le mani tra i capelli, poverino! Strabuzza gli occhi per poi ripetere quel nome. <Hajime, piacere allora.> le si allarga un sorriso felice accennando un lieve inchino come se fosse la prima volta che si incontrano. In effetti è solo la seconda ma quei discorsi sembrano andare molto bene. <Anche se sono di Konoha? Ti stanno antipatici di solito?> E' incuriosita. Lui sembra davvero cortese eppure nasconde qualcosa di terso che per forza di cose incuriosisce sia Nahira che Skoll. La lupetta , sentendosi chiamare in causa, si avvicinerebbe al ragazzo e al sentir la richiesta del ragazzo punta rapida gli occhi sulla padrona ricevendo un sorriso compiaciuto. Il corpo dal manto nero andrebbe a sdraiarsi accanto alla figura seduta del ragazzo tendendo il capo verso di lui quasi all'altezza del terreno. Ora, se il kusano volesse, potrebbe facilmente donare una carezza alla canide senza avere particolari ripercussioni. [equip : portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3 //]

23:49 Hajime:
 A dire la verità non se l'è mai chiesto se ci voglia o meno un permesso per uscire dal villaggio. Non avendo genitori non s'è mai posto questo problema, ne s'è mai chiesto se dovesse porgerselo. Anche perchè poi, mentre adesso ha un lavoro da ninja, prima non aveva neanche quello, quindi era un piccolo furfantello di strada, e se avesse dovuto chiedere ogni volta il permesso quando rubacchiava una mela o qualcos'altro, allora oggi non sarebbe qui. <Permesso? Mh... Possibile... Basta non essere visti... In fondo come fai a dare la colpa di qualcosa se non hai prove?> Fa un piccolo sorrisetto furbetto, con lo sguardo che cerca quello dell' altra, sperando che sia complice. In fondo il bello delle regole è evaderle, oppure non esisterebbero. Certo, qualcuno non sarebbe d'accordo con questo, ma il mondo è bello proprio perchè è vario, quindi pace (?!). Essendo preso dai propri pensieri, quando lei gli fa l'altra domanda lui non può far altro che ripetersela, con un tono di voce molto basso, come se fosse da un' altra parte con la testa. <come fai a non essere legato a qualcosa...> Un fulmine a ciel sereno gli cascherebbe addosso quando si rende conto di star parlando da solo mentre l'altra probabilmente lo sta osservando. La guarda sia confuso che dubbioso. <Penso...> Cercherebbe le parole giuste per far filare il proprio discorso, ingoiando intanto perchè è come se si sentisse un sasso a bloccargli la gola. <Credo che sia lo stesso metodo di come ci si lega a qualcosa... Ci si nasce... La si ha... E ugualmente...> Lascerebbe cadere la frase anche perchè non vuole ne parlar troppo, ne continuare quel discorso che per molti aspetti lo riguarda direttamente. Per fortuna esce fuori il discorso di Skoll, che lo tira fuori dai guai in parte. <Da cosa si vede? Vi manca solo un cartello con scritto> Fa le virgolette con le mani <Non dormiamo solo insieme... Ci facciamo anche il bagno lavandoci l'un l'altra> e scoppierebbe pure a ridere, visto che sono sempre attaccati da quello che ha constatato, anzi l'altra volta se la portava addirittura dentro il giubbetto, neanche fosse una mamma con la cucciola. Ricambia il saluto cortese della ragazza, facendo a sua volta un inchino verso di lei e poi verso Skoll. <Piacere mio allora> Sente che lei ha preso male, o stranamente, la sua frase. Non sa bene come spiegarlo, a dire la verità odia un po' tutti i ninja degli altri villaggi. <scusami... non volevo offenderti... non ricordo molto di quando ero piccolo... e da quel poco che mi è stato detto... il villaggio dove sarei dovuto nascere è stato attaccato da dei ninja... a salvarmi è stato un ninja di Kusa... Ma non so altro...> Ergo vi odia un po' tutti, com'è giusto che sia. Magari sono stati altri ninja di Kusa, questo non può saperlo, ne ha mezzi per scoprirlo purtroppo. Invece, quando Skoll gli si poggia vicino, con molta cautela, proverebbe ad allungare la mano, fermandosi ogni tot centimetri prima di avanzare, fino ad arrivare a farle una carezza lungo il busto. <Non... Non voglio farti del male... Non mordermi ok...?> In realtà trova molto strano il parlare con un animale[porta kunai con 3 kunai fianco destro. coltello fianco sinistro]

00:10 Nahira:
 E qui esce fuori la Nahira saccente. Quella che ascolta le parole del genin e le soppesa annuendo lievemente. <In realtà dal momento che sei shinobi, almeno nel mio caso, sei obbligato a prestare servizio al villaggio> commenta lei ben sapendo cosa è tenuta a fare per il villaggio. Non ricorda al momento sei il kusano sia o meno ninja o quali regole attuino loro. Lei è solo grazie al permesso dell'evento in vista del carnevale in quel di Kusa che è riuscita ad incontrare Kouki e mantenere la promessa fatta a Raido. Detto ciò torna in silenzio puntando nuovamente gli occhi sul laghetto di fronte a se mentre la notte cala lentamente abbracciando ogni cosa. Sente le successive parole ed il movimento del ragazzo di fianco a se. <Sai per forza di cose ognuno è legato a qualcosa altrimenti non avrebbe senso vivere o respirare. C'è sempre qualcosa che ci spinge ad andare avanti> esplica lei tranquilla sorridendogli con il solito modo gentile. Non si rende conto però subito della luce tersa nell'animo dell'altro poichè questo non ha modo di continuare le sue frasi sviando il discorso verso il legame canide-Inuzuka. <In realtà è molto più che una cosa percepibile con gli occhi o con i meri gesti.> parla di se e Skoll e tenta di raccogliere ogni pensiero formulando la frase in modo semplice facendo caso alle parole che usa provando ad essere comprensibile parlando di quei concetti complessi. Nel parlare incrocia gli occhi blu della sua compagna. <E' come essere facce di una stessa medaglia.> sintetizza quel concetto mentre l'altra inizia a scodinzolare ben comprendendo cosa l'altra stia dicendo. Ovviamente il kusano può non sapere della comunicazione non verbale tra le due. Poi arriva la spiegazione alla frecciatina rivolta ai konohani e la ragazza muove lo sguardo puntando gli occhi nuovamente sul suo viso senza togliersi il sorriso dalle labbra. Sono le parole della sua volontà del fuoco a parlare, le stesse che si aspetterebbero i ninja del passato e che lei quasi non si rende conto di portare avanti. E' genuina e ciò potrà essere notato dal ragazzo. <Sai, solo perchè alcuni sono stati cattivi con te non vuol dire che li devi odiare a priori.> lo dice in modo sincero dopo aver analizzato la situazione mettendosi nei panni di Hajime. Può sembrare che si sia preparata la risposta ma la realtà è che lei è così. Limpida come quello specchio d'acqua poco distante dal trio. <Prova a darci una possibilità. Per fortuna non tutti siamo uguali ed è ciò che rende il mondo un posto meraviglioso dopotutto> spiega lei sorridente lanciandogli un occhiolino, ma nello stesso tempo provando a riscattare se stessa e la sua nazione. Skoll si lascerebbe accarezzare dal ragazzo scodinzolando lievemente. Si è fidata di lui e lo osserva fisso con i suoi occhi blu <Vedi? Lei si fida di te pur non conoscendoti appieno.> gli fa notare Nahira mentre quel gesto procede titubante. [equip : portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3 //]

00:28 Hajime:
 Su questo non ha dubbi, il senso dell' onore, se così si può chiamare, o meglio, il senso di lealtà, è un discorso abbastanza importante per il ragazzo, come se ce l'avesse nel sangue. E quindi sa benissimo di dover proteggere Kusa anche a costo della propria vita se necessario essendo un ninja del villaggio, ma quello che stava dicendo lui è diverso. <Non si parla di questo. A volte per proteggere qualcosa d'importante sei costretto a sorvolare alcune regole... Queste sono fatte per organizzarci... Non per sottometterci> è convinto di quello che dice. Ad esempio, cosa che per ora gli sembra anni luce lontana dall' essere realistica, sacrificherebbe tranquillamente la vita dei propri compagni e la sua stessa se necessaria per proteggere il proprio kage. Anche perchè essendo i Kage capi dei ninja, se lui adesso è arrivato fin qui è merito anche loro. Poi per questo viaggio è coperto, visto che è la stessa Kusa a pagare. In futuro si vedrà. Per fortuna che riescono a cambiare discorso, anche perchè non voleva darle una risposta sgarbata, visto che l'unica cosa a cui lui è legato al momento è la vita nel vero senso della parola. Vivere perchè va fatto, è una cosa che gli è stata data e che non vuole buttare. Invece resta molto attento alla descrizione della ragazza di quello che c'è tra lei e la lupa, restando colpito da quelle informazioni, tanto da non riuscire a trattenersi dal farle una domanda. <Provate anche emozioni in comune?> Le chiederebbe senza troppi peli sulla lingua, molto curioso di sapere come funziona il loro legame. Poi... Bhè... Poi lo sguardo del ragazzo si perde nel panorama che lo circonda. Il lago calmo con il fiume che lo continua, i resti delle due statue che decorano l'ambiente. Gli alberi che circondano la zona e fanno da sfondo. Le nuvole che sembrano aver seguito i ninja di kusa fin li, come se le avessero portate con loro. Qualche stella che ogni tanto spunta nel cielo, come se fosse un piccolo segno di speranza remota in quel mare grigio scuro quasi nero. <Non esiste gente buona... Ne cattiva... Facciamo quello che c'è comodo... Non odio e non amo... Mi fido ciecamente solo di me stesso> Purtroppo sono due ragazzi cresciuti in modo troppo diversa per capirsi senza conoscersi probabilmente. <Siamo tutti diversi per fortuna... Ma siamo tutti esseri umani... Ma non ti preoccupare... Tu sei una delle poche persone che... bhè... mi piaci e quindi mi fido> a dire la verità lei è una delle poche persone che non l'ha guardato male la prima volta che l'ha visto, almeno per ora, anche perchè tra l'altro lei ha avuto sempre la fortuna di vederlo pulito e vestito decentemente...! Continua a coccolare la lupa, provando a farle un grattino sotto il mento. <Bhè... è un buon segno... No Skoll?>

00:49 Nahira:
 Inclina un sopracciglio corrucciando lievemente l'espressione pensierosa. Dunque si rilassa comprendendo meglio il modo di ragionare dell'altro accanto a lei. Gli occhi lo scrutano ed il capo annuisce. <Ovviamente se dovessi proteggere qualcosa a cui tengo anche io sorvolerei delle regole> ammette lei ben daccordo con l'affermazione del ragazzo che a quanto pare ha qualcosa in comune con lei. <Per ora non ho ancora sgarrato alla regola ma se ci fosse motivo lo farei anche io.> E' un pensiero che non aveva mai toccato le corde della sua anima, ma se succedesse qualcosa a qualcuno a cui tiene ovviamente sarebbe la prima a muoversi. La curiosità del ragazzo è ricambiata con un sorriso divertito dato che quella fatta è l'ultima delle domande che si sarebbe aspettata da parte di Hajime. Le fa piacere che si interessi a lei e Skoll perciò prova ad essere chiara. <In realtà si.> è lievemente imbarazzata dato che è qualcosa di molto personale. Distoglie lo sguardo, ma continua a parlare con lo stesso tono leggero di poco prima. <ci comprendiamo a vicenda senza bisogno di parlare.> gli confida infine ben sapendo che per altri possa essere una cosa del tutto difficile se non impossibile. Ormai lei ci è abituata e non passa giorno in cui ringrazi il destino di aver messo la canide sul suo cammino. <Sono daccordo, ma siamo noi ad essere gli artefici delle nostre azioni e queste determinano chi siamo.> E con ciò ovviamente vuole intendere che ognuno ha la sua scelta da fare. Che sia dettata dall'animo o da mera casualità Nahira non ha dubbi che tutti si distinguano in base alle proprie gesta e che a queste venga attribuito per forza di cose un giudizio.<Basta essere in pace con se stessi dopotutto. Serve sia la luce che l'oscurità ed ognuno è incline alla sua natura.> Senza bilanciamento infatti non vi sarebbe equilibrio. Serve dolore così come felicità. <Sai, conosco gente che non si muove solo per fini secondari.> E tra questi ammetterebbe di sentirsi presa in causa, ma per ora non dice altro. Si limita ad osservare l'altro ed i suoi gesti sorridendo per le attenzioni che dona alla lupa dal manto scuro. Le iridi cerulee sono ancora focalizzate su di lui mentre un leggero imbarazzo la pervade sentendo le sue parole. Non le era mai stato detto nulla di simile e di certo non si reputa una persona interessante. Dopo una piccola pausa in cui distoglie lievemente lo sguardo prova a rispondere sentendosi vivamente felice per ciò che ha udito. E' difficile non sorridere in quei casi. <Sono onorata di essere nella rosa di quelle poche persone allora> Prova a dire con tono lievemente più basso, forse per via della esternazione di pensieri improvvisa di Hajime. Non che non le faccia piacere, è una situazione insolita e pure la canide sembra contenta mentre lui le rivolge alcune parole. <Visto? non fa così paura adesso.> [equip : portakunai fianco destro : 3xkunai - 3xshuriken // portaoggetti fianco sinistro: 3xbombacarta -3xbombaluce- 3xfumogeni - trasmettitore- x3filo di nylon - x3fuuda - tonico coagulante x3 -tonico recupera chakra x3 //]

01:08 Hajime:
 è felice che lei convenga sulla sua logica delle regole, anche se lui ovviamente ha un eccezione molto più libera rispetto a lei, ad esempio lui include anche se stesso in quelle persone da dover proteggere/aiutare. Quindi se una legge non gli è proprio del tutto comoda e non crea danni al villaggio se per una volta uno non la rispetta, bhè... DIciamo pure che non sarà lui a fare la predica. Mentre lei gli parla delle emozioni e della relazione che c'è tra lei e Skoll, lui la osserva un po', notando diverse cose a cui prima non aveva fatto caso. Decisamente lei è giovane, probabilmente anche più piccola di lui d'età. Poi quei tatuaggi sulle guance la fanno un po' maschiaccio, anche il fatto che vada in giro con una lupa non aiuta a renderla più femminile, senza alcun dubbio, però sotto sotto non sembra poi quel tipo di ragazza se uno ci parla. E nel mentre, visto che provano cose simili, si comprendono senza parlare, sarebbe pronto a scommettere che in qualche modo riescono anche a condividere il chakra. Quindi forse ha raccolto anche delle informaizoni. Non ci può fare nulla, lui è fatto così, deve sempre guardare ogni cosa come se ci fossero dettagli da prendere, come se la vita fosse una scacchiera. <Deve essere fantastico avere qualcuno di così nella propria vita> è un' affermazione, secondo Haji anche abbastanza oggettiva, non una domanda, ed il suo tono della voce è molto sicuro nel pronunciarlo. Poi si, siamo noi a "forgiarci", ma non sempre siamo liberi di prendere scelte che vorremmo e queste comunque influenzerebbero su chi si diventa. <Se per mangiare ti trovasti a dover rubare... Allora saresti una persona cattiva perchè rubi?> Vuole vedere come reagisce alle sue domande, se si trova spiazzata o meno. Sulla cosa della natura sono d'accordo, anche se lui involontariamente fa una piccola risata quando lei gli dice di conoscere gente che non agisce per fini secondari. Non vuole sembrare offensivo, ma piega la testa di lato, guardandola un po' dubbioso come se la stesse studiando per capire se sia seria o meno. <Magari pensi che non lo facciano... Ma forse hanno già quello che gli serve o qualcuno che ci pensa... E quindi credono di non agire per scopi secondari... Visto che al momento non ne hanno> è curioso di sentirla rispondere anche adesso, gli piace ascoltarla, trovarsi davanti a qualcuna con idee per molti aspetti totalmente diverse. Riguardo al complimento, lui neanche se ne accorge di averla messa leggermente in imbarazzo. <Sei gentile... Ed hai una compagna che si fida di te... Non sono mica cose semplici da trovare> Poi, mentre fa le ultime carezze alla lupa prima di alzarsi, fa una piccola risata, andando poi a stiracchiarsi un po', sentendo la ferraglia che porta addosso scricchiolare leggermente nello sfregarsi. <Un po' paura la fa... E poi crescerà ancora molto immagino... Anzi temo... Quindi meglio avercela amica che nemica...> Ecco, alla fine in parte anche Haji aveva un fine, secondo la propria teoria almeno. <Penso dovremmo incamminarci verso il villaggio... Si sta facendo notte... E non so se le porte dell'ostello restino aperte anche di notte...> In realtà ha sbagliato, doveva informarsi prima, brutta storia. Comunque si preparerebbe per incamminarsi e tornare al villaggio. Se lo risparmierebbe di dormire fuori. [exit]

01:30 Nahira:
 Non si sbilancia nel rivelare cose tecniche , ma si limita ad una conoscenza superficiale proprio perchè molti potrebbero non capire la vera importanza di un compagno canide, soprattutto chi non fa parte del Clan Inuzuka. Annuisce nel sentire il commento dell'altro ma null'altro più dice tornando a fissare l'acqua davanti a se. Le parole rompono l'unico suono udibile dell'acqua che non smette mai di scorrere. <Ogni azione va guardata in base al contesto> si trova a rispondere presa a bruciapelo dalla domanda improvvisa che scuote lo sguardo riportandolo verso l'interlocutore. Lei crede davvero in quel che dice e si corruccia lievemente nel sentire le seguenti parole di Hajime che non si fa remore nell'esplicare la sua versione dei fatti. <Il nocciolo in questione non è tanto l'illusione di crederci o meno ma l'essenza. Chi non agisce per scopi secondari lo riconosci subito.> Infatti lei alcuni per fortuna li ha trovati lungo la sua via. Quelle persone sono pure e semplici, chiare come l'acqua. <Comunque rispetto le tue idee. Ad ognuno il suo pensiero dunque.> proclama infine non volendo continuare quel discorso che avrà tempo di sedimentarsi in altra sede. Infine è lui ad alzarsi mentre la canide si sposta rapida verso la compagna donandole una testata gentile all'altezza del petto che viene ricompensata con una dose di carezze della albina sorridente. Ascolta le altre parole del ragazzo che parla di Skoll. Ride anche lei nel sentire il commento sincero di Hajime sentendosi osservata dall'alto. <Beh crescerà parecchio.> Ha solo cinque mesi scarsi e sicuramente diventerà molto più forte di come è ora. La forza di un Inuzuka si basa sul rapporto tra canide e umano e loro ci stanno lavorando. La luce sta calando e ciò desta preoccupazione nel kusano. Il tempo è volato. <Direi che è una ottima idea. Vuoi fare strada tu? Oppure ci pensiamo noi.> un quesito che non trova risposta dato che rapidamente lei si alzerebbe dal terreno avanzando verso il villaggio con passo sicuro seguita da Skoll. Se egli volesse potrebbero chiacchierare ancora ed una volta raggiunta Konoha ognuno andrebbe a riposare. (END)

Nahira e Hajime si incontrano alla cascata dell'epilogo. Parte una chiacchierata interessante ed ognuno espone in parte le proprie idee.