isteria e ragione

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15:02 Mekura:
  [casa---> albergo] Vuoto, vorrebbe sentire solo il vuoto nella sua testa, invece sente un ronzio costante. Non riesce neppure a fermare le mani per quanto tremano e non ha dormito seppur ci abbia provato. Sapeva che gli incubi non sarebbero finiti presto, ma ora? ora si sono fatti più concreti, più reali. Ogni volta che si sveglia ha sempre l'immagine del cadavere del fratello davanti a se, rivedendolo ovunque. Ad ogni tentativo di riprendere sonno per lo sfinimento si ritrovava a ripercorrere i corridoio di quel posto, alcune volte con le proprie gambe, alcune volte immobilizzata..alcune volte le strappavano gli occhi. Ha provato persino a bere di nuovo, per non avere alcun tipo di sogni strani, ma in questo caso neppure quello è stato d'aiuto. Il suo aspetto ne risente parecchio di tutto questo sfinimento. Guardandosi allo specchio non si è quasi riconosciuta, non era lei. Quindi ha fatto l'unica cosa che sembrava potesse funzionare: curarsi maniacalmente per apparire e risultare almeno decente, si è lavata, si è rivestita con qualcosa di fresco e pulito si è rimessa i capelli in ordine cercando di mascherare lo stato di trascuratezza del mese passato a cercare Kaori, ma più ci provava, più sentiva il nervoso salire sopratutto perché le mani continuavano a tremare, si struccava e ricominciava. Nell'ultimo tentativo ha provato a sorridere per convincersi che poteva essere carina, normale se sorrideva. Il risultato fu grottesco e per reazione Mekura ancora una volta disfando tutto ha distrutto il bagno, il vetro distrutto con altri sette anni di sfiga, ma per come si trova ora tutto questo sembra una assurda barzelletta. Arrendendosi alla fine, semplicemente si dirigerebbe verso la locanda dove si trovano Kaori e Raido...prima o poi doveva parlare anche con loro. Indosso porterebbe un paio di pantaloni aderenti neri ed una maglia bianco panna piuttosto lunga con delle spacchi una per lato in linea con la gamba ed i bordi rossi. Tale maglia ha ampie maniche che però si arrestano al gomito lasciando spazio al manicotti grigio scuri che tiene di solito. Gli stivali sono gli stessi di sempre e porta il solito equipaggiamento, lo stesso con la quale si è infilata ieri all'interno del laboratorio segreto. Aumenta il passo guardando di fronte a lei senza tenere conto di nessuno, le nocche rosse come se avesse appena preso a botte qualcuno, gli occhi arrossati e il viso scavato e provato dalle proprie colpe interiori e quello che ha visto. andrebbe direttamente all'interno muovendosi verso la stanza dei due andando a bussare contro questa. [ch on]

15:22 Raido:
  [Stanza] Ha dormito per circa 24 ore, collassato letteralmente in un sonno profondo e ristoratore, un sonno molto più rilassato. Sapere della presenza di Kaori al suo fianco lo ha portato a rilassarsi, forse fin troppo ma è grato alla donna per averlo lasciato dormire, per averlo cullato e tranquillizzato. La mattina si è svegliato ancora per terra con un cuscino sotto la testa, le coperte sopra e di lato la ragazza. In quel momento ha giurato a se stesso che mai nessuno l'avrebbe più toccata, mai nessuno si sarebbe più avvicinato a lei e chiunque avesse provato a farle del male sarebbe morto sotto i colpi della sua lama, sarebbe stato divorato dalla samehada. Le ha dato un bacio sulla fronte, un piccolo bacio per poi ammirarne la bellezza; il cuore batte forte ma sa che non può restare a guardarla ancora per molto. Si è alzato notando come le sue vesti siano sporche di sangue, il suo viso tagliato e sporco...ha dormito vestito senza lavarsi. Durante il giorno Kaori è uscita, andata a girare Konoha sotto scorta segreta da parte di Raido, non può rischiare di perderla ancora, non stavolta. Ognuno di essi è dotato di ricetrasmittente per avvertirlo nel caso succedesse qualcosa, lui stesso ne ha una sopra il comodino sempre accesa. Ha passato il giorno ad allenarsi e a resistere al dolore della gamba, per ora non ha tempo di andare in ospedale, non ha tempo di farsi curare, non oggi almeno. Finiti gli allenamento si è diretto sotto la doccia togliendo tutto il sangue rappreso, pulendosi come si deve fino a far diventare l'acqua nella vasca di un color marrone tendente al rosso. Esce dalla doccia nudo, come mamma l'ha fatto ma non ancora per molto, difatti tira fuori dall'armadio un paio di pantaloni e una maglietta a maniche corte indossandole per apparire più presentabile. Il viso presente qualche graffio, niente di preoccupante alla fine ma quelle lame le ha sentite, eccome se le ha sentite. Siede sul letto, guarda l'orologio attendendo l'arrivo di Kaori, freme, vuole rivederla, la rivuole li con se eppure qualcuno bussa alla porta, è lei? Non ne ha idea, spera di si; si alza sfoggiando la sua maglia nera per poi dirigersi nei pressi della porta, afferra la maniglia andando ad aprirla e...con dispiacere sommata a sorpresa vede la figura di Mekura<Oh..>...<Entra>si fa da parte permettendole di entrare all'interno della stanza. [Chk on]

15:37 Mekura:
  [stanza] Attende davanti alla porta senza muoversi di un solo passo, la testa rivolta verso la porta ma è come se non la vedesse realmente. Non vede legno, vede quelle porte, quella porta. <...> Prende un lungo respiro cercando di chiudere gli occhi ma non fa che peggiorare le cose <arrenditi> borbotta tra se e se <e accetta la realtà> parla tra se e se prima che Raido aprisse la porta. Lo guarda, il modo in cui è più tranquillo e di quanto sia tra i due il più visibilmente riposato. Lo riguarda con l'occhiata della sera scorsa e entra dentro senza ancora dire una sola parola. Si guarda intorno arrivando al centro della stanza come un automa controllando ed ispezionando ma visibilmente da un'altra parte. <...Kaori dove si trova?> afferma seria senza guardarlo in faccia. Le mani le tremano ancora, gli occhi sgranati, il respiro rotto ma sempre cercando di controllarsi è praticamente incapace ora di sembra senza emozioni, ci prova, nasconde e controlla, ma fa una fatica che è palese a chiunque la circonda. Sta male, sta molto male, ma cerca di far passare tutto come normale, le capita spesso ma questa volta non ci riesce. Doveva venire qui per parlare di quello che ha scoperto, doveva anche sgridare Raido per quello che aveva fatto, adesso sembra tutto estremamente futile ed inutile. <le tue ferite?> chiede alla fine andando a cercare una sedia per farla scorrere guardandola e rimanendo così come se stesse decidendo se sedersi o meno, battendo le dita sul poggia schiena in modo nevrotico. [ch on]

15:47 Raido:
  [Stanza] La ragazza entra esibendo lo stesso sguardo del giorno in cui ha liberato Kaori dalla sua prigionia, lo sguardo di chi vuole prendere a schiaffi qualcuno. Chiude la porta dietro di lei per poi andare a osservarla, è strana, molto strana e quell'espressione non lo convince appieno, sta nascondendo qualcosa e lo vede, lo nota terribilmente. La camera si presenta ancora sottosopra, le coperte sono buttate sul letto stropicciate, la katana e la samehada permangono appoggiate alle pareti mentre tutto il vestiario e l'equipaggiamento sono in bagno pronti per essere lavati e sgrassati. La sedia che la ragazza cerca non esiste ma vi è una piccola poltroncina in un angolo difronte al letto, pronta per essere usata da chiunque voglia sedersi<In giro, sotto scorta>risponde veloce senza soffermarsi troppo sull'argomento, sa benissimo che i suoi uomini lo avrebbero avvisato se fosse successo qualcosa, qualsiasi cosa. Continua a guardare Mekura, il suo fare, la sua agitazione, l'aspetto non proprio al massimo; sta fingendo ed è palese, finge di stare bene, finge che tutto vada per il verso giusto ma così non è, non lo è per niente<Solo qualche graffio e una bruciatura lieve sulla gamba, niente di cui preoccuparsi>già, lo ha visto zuppo di sangue ma quel sangue non è suo bensì degli uomini del cappuccio rosso, sangue di tutti coloro che devono pagarla per quello che è successo Kaori. Sangue di coloro che hanno visto la loro prematura fine, no, non prematura, una giusta fine arrivata fin troppo tardi. Cammina per il corridoio, oltrepassa il bagno giungendo nella stanza insieme a Mekura indicandole la poltroncina nell'angolo per poi andare a sedersi sul letto. Poggia i gomiti sulle cosce, incrocia le dita andando a guardarla<Tutto bene Mekura?>domanda ora, curioso di sapere che cosa le prenda tutto d'un tratto. [Chk on]

16:23 Mekura:
  [stanza] Avvicinandosi alla poltroncina mettendosi dietro questa Il ritmo rimane quello, "tara tam, tara tam, tara tam" tre dita toccano il bordo e lo fanno suonare mentre tiene lo sguardo basso ascoltando la sua risposta. Sentendo che Kaori è fuori le dita si fermano a mezz'aria, le labbra hanno un tic nervoso, stringendosi e assottigliandosi mentre lei deglutte. per poi riprendere con quel suono muovendo più velocemente le prime due dita "tra-tam, tra tam, tra tam". ascolta anche il resoconto di come sta e annuisce con nervosi movimenti con la testa sbattendo velocemente le palpebre per un certo momento. ma non si ferma, continua con quel ritmo, scandendo il tempo con questo come per non sentire il rumore del silenzio tra una pausa o l'altra, o meglio per non sentire quel ronzio costante. Alla fine, Raido fa quella domanda e Mekura non risponde, non ci riesce, sente solo il bisogno di continuare quel ritmo con le dita mentre il petto si gonfia e muove le labbra rigirandole all'interno della bocca andando a prendere profondi respiri concentrata sul suono, poi, sbaglia il ritmo <...> per molti attimi non fa nulla non dice nulla poggia entrambe le mani sul bordo della poltroncina colpendola con le nocche delicatamente prima lasciando che le dita si aprissero per afferrare mollemente il bordo della poltrona. La presa si stringerebbe improvvisamente e facendo forza con le braccia e con i muscoli delle gambe. Piegherebbe le braccia verso il petto ed allo stesso tempo girerebbe busto e gambe in modo da trascinare la poltroncina con la propria forza ed infine distendere le braccia per poter lanciare la poltroncina dall'altra parte della stanza, senza cercare di colpire Raido, ringhiando nel mentre di stizza. <QUANTE ALTRE VOLTE TI DEVI FERIRE PRIMA DI CAPIRE CHE NON PUOI LASCIARLA IN GIRO?> grida con tutta la forza che ha in corpo dopo aver lanciato la poltrona prendendo un lungo respiro, sta gridando di petto , con i denti in mostra e le mani strette a pugno che tremano ulteriormente, sembrava quasi che si volesse lanciare addosso a Raido per picchiarlo <QUANTE VOLTE? Q-U-A-N-T-E?> grida ancora più forte enfatizzando quello che sta dicendo, non è logica, non è neppure lei se è per questo...o forse si. <QAUNTE VOLTE DOVRAI FARE L'EROE PER ANDARE A STANARE LA TANA PER ANDARLA A RIPRENDERE? MALEDETTO IMBECILLE> sbraccia ferocemente continuando a parlare <HAI VISTO CHE COSA è SUCCESSO E QUANTO CI ABBIAMO MESSO PER RITROVARLA! COSA VUOI FARE? DARE LA POSSIBILITà A LORO CHE SPARISCA PER SEMPRE?> non riesce a fermarsi e anzi urla più forte <E TU LE FAI FARE LE PASSEGGIATE PERCHé è RIMASTA RINCHIUSA?! QUANTO CREDI CHE POSSA IMPORTARE A QUELLA SE è PROTETTA? POTREBBE FARE DI TUTTO, POTREBBE ANCHE CERCARE PRIMA TE ED ELIMINARE IL PROBLEMA ALLA BASE!> si rigira nella stanza portando le mani sulla testa portando indietro i capelli <no, sto cercando di capire questa idiozia MA NO, RIMANE TALE> allarga le braccia iniziando a a ringhiare nervosamente in una sorta di sfottò verso Raido del tutto incontrollato <Ma chissene vero? tanto siamo fooorti, così forti che puoi entrare in qualsiasi base e fare un massacro...> la sua voce inizia a tremare si porta una mano al volto piegandosi in avanti annaspando e respirando come se le mancasse l'aria <tanto alla fine dovrò entrare io li dentro a cercare ANCORA e ANCORA per capire cosa nasconde E CHI DEVO TROVARE LA PROSSIMA VOLTA CHE ENTRERò IN UNO DI QUEI COSì EH? TROVERò JUUSAN SENZA OCCHI? HIASHI? CHI TROVERò DI ALTRI MIEI FAMILIARI LI DENTRO TRATTATI COME CARNE DA MACELLO?> grida ancora rabbiosamente andando infine a prendere ancora una volta aria <CHI?> lo guarda direttamente avvicinandosi ancora con gli occhi di una leonessa sul volto per quanto era arrabbiata. Ne segue un lungo, lunghissimo silenzio mentre lei trema, tutto il suo corpo, stringe gli occhi e qualcosa le sale dal petto costringendola a portarsi la mano destra davanti alla bocca. <gulp> uno spasmo visibile e poi scapperebbe verso il bagno quanto rapidamente può andando a sbattere contro una parete prima di entrare all'interno inginocchiandosi davanti al Water...quello che si sente dopo non serve che venga descritto [ch on]

17:03 Raido:
  [Stanza] Rimane seduto a fissare la Hyuga, continua a scrutarla aspettando una di lei risposta alla domanda, una semplice domanda a cui dovrebbe seguire una semplice risposta ma questa non arriva. Mekura si siede su quella poltroncina cominciando a picchiettare con le dita, un ritmo perfetto e lineare ne sussegue e così ancora per molti e molti secondi. Resta fermo, in silenzio a guardarla, ad osservarla notando come reprima qualcosa dentro di se cercando di controllarsi ma, a quanto pare, la rabbia prende il sopravvento su di lei, una rabbia cieca e incontrollabile. La vede alzarsi, prendere la poltrona e lanciarla dall'altra parte della stanza con forza e violenza. Gli occhi del Jonin permangono fissi sulla donna mentre le orecchie sentono la mobilia andare a impattare contro il muro, beh, i danni li paga lei, lui non caccerà alcun soldo alcuno per tutto questo casino. Continua a guardarla fino a sentire il di lei strepitio, urla forsennate diretta a insultarlo, sta sfogando tutta la rabbia repressa, tutto ciò che ha dentro sta venendo fuori in un'unica occasione usando Raido come valvola di sfogo ma tutto questo non lo convince, non si sente convinto per niente, tutt'altro. I sospetti si fanno forti, ascolta ogni singola parola analizzandola, cercando di capire il vero perchè di quello sfogo. Va bene tutto quanto ma perchè? Manca poco che si metta a piangere, le lacrime sono prossime dopo uno sfogo del genere e poi quella nuova presa in giro sulla sua forza. Invidia? Invidia mista a rabbia per essere riuscito a fare qualcosa che lei non avrebbe fatto? Non ne ha idea ma le parole rivelano più di quanto si pensi e le successive rivelano davvero tanto. Sa che è entrata nel covo, sa che l'ha pattugliato tutto quanto ma ha trovato qualcosa? A quanto pare si, lo riesce a capire, capisce che ha trovato qualcosa che l'ha sconvolta del tutto, in un modo mai visto prima. Resta fermo, ancora mentre la vede allontanarsi verso il bagno, la vede correre e quei rumori..vomita. Si alza, si rimette in piedi incominciando a camminare, passa per il corridoio giungendo davanti al bagno a fissare la pietosa scena della Hyuga. Non commenta, non sorride, non fa alcun gesto se non chiedere<Cos'hai trovato in quel covo?>domanda infine senza aggiungere altro. [Chk on]

17:17 Mekura:
  [stanza] Molte volte, si è sentita di toccare il fondo: come amica, come amante, come ninja, sorella e come madre è sempre riuscita a toccare il fondo e raschiare per arrivare ancora più in basso. Ma ora, davanti al Water con la testa infilata dentro a piangere ed a vomitare insieme per in nervoso pensa di aver raggiunto un nuovo traguardo esistenziale verso il basso. Con le dita scosse da spasmi cerca di aggrapparsi, tossendo per poi ricominciare, stanca, affaticata e con una crisi di nervi senza pari. Non urlava così da quando Yukio l'ha lasciata per la prima volta abbandonandola a se stessa e crede di non aver pianto così tanto da quando si è svegliata scoprendo che avevano rapito la sua Ai. Crollata, è crollata e tutto per una maledetta crisi di nervi. Tira su con il naso, tremando. Dopo aver concluso si accascia incrociando le braccia sopra la tazza iniziando a sussultare e piangendo. Non h a più nulla dentro fisicamente e non sa neppure perché lo fa: odia suo fratello, lo odia dal profondo del cuore, lo aveva perso molto prima e non le dispiaceva non averlo più nella sua vita. Ma la stanchezza, il fatto che sua madre era una criminale incallita ed i nuovi dubbi che lei possa aver manovrato tutta la sua esistenza contando il fatto che effettivamente non è riuscita a fare nulla di concreto l'ha corrosa. Colpa, dolore, impotenza e necessità di non ascoltare questi sentimenti l'hanno portata a questo punto. <...ah...> cerca della carta per pulirsi per poi gettarla nel water e tirare l'acqua. Ma ancora non si muove dal li continuando a singhiozzare per il nervoso. Ad un certo punto Raido arriva, rimanendo sulla porta, si nasconde il volto e continua a singhiozzare. <...chi ho trovato> lo corregge rimanendo li appoggiandovi la testa <Daiko Hyuga, mio fratello, il cadavere di mio fratello che era dentro una stanza sotto zero con gli occhi strappati> dalla tasca posteriore tirerebbe fuori la foto che ha preso dalla stanza di Kaori piegata e gettata a terra verso Raido <la foto di Akane con due bambini, io e Daiko, ma io non potevo esserci, mi avevano mandata via appena nata> stringe le spalle continuando a tremare ed a piangere tenendo gli occhi chiusi. [ch on]

17:35 Raido:
  [Stanza] Osserva tutta la scena che la Hyuga mette in atto, una scena davvero pietosa ma la rabbia fa brutti scherzi la maggior parte delle volte e questo è uno dei casi. Attende la risposta, una risposta che arriva veloce e decisa. Daiko Hyuga, il fratello, è morto sul serio allora, è scomparso per andare a morire ma il mistero s'infittisce ancora di più; gli hanno strappato gli occhi, lo hanno preso per gli occhi a quanto pare e poi quella foto, quell'altra foto a venire lanciata ai suoi piedi. Arriva a toccarlo, osserva il vetro rompersi per poi abbassarsi andando a raccoglierla; l'afferra per la cornice, la tiene stretta osservandola in tutto il suo essere e notando un piccolo particolare. Stacca la copertura dietro per prendere la foto vera e propria lasciando cadere a terra la cornice. Guarda la foto, l'analizza andando a passare la mano sopra le varie figura per poi soffermarsi su quella di Mekura stessa, muove le dita sopra la bambina<Tu non ci sei>va a ribadire alla ragazza continuando a guardare la foto con attenzione, senza lasciarsi sfuggire niente. Afferra la testa della bambina per poi, con una piccola dose di forza, staccare letteralmente la di lei figura mostrando una nuova foto: Akane e Daiko e, al posto della figura della ragazza, vi è semplicemente il braccio di Akane e nient'altro. Mostra la foto alla chunin insieme al pezzo appena staccato<Era incollata sopra, osserva>con le dita comincia a indicare varie parti del corpo della bambina<Presenta minuscole parti di una foto esterna, è stata tagliata e incollata qua sopra>commenta il Jonin per poi entrare nella stanza andando a poggiare il tutto al fianco della ragazza. Lascia gli oggetti al di lei fianco, indietreggia per poi poggiare la schiena contro il muro all'interno del bagno<Certo che mi hai fatto una scenata davvero pietosa prima. Ti ha dato fastidio che sono riuscito a liberarla da solo? Ti da fastidio il mio modo di agire? E per favore, sii sincera senza fare i tuoi giochini da 4 soldi, con me non attaccano>l'ha vista torturare un tipo perciò ora vuole la verità da parte sua, senza menzogne, senza niente. [Chk on]

17:56 Mekura:
  [stanza] Ecco cosa succede quando non mantiene la calma: perde indizi, perde possibilità, ma era arrivata ad un punto in cui non ce la faceva più. Guarda la foto di nuovo accorgendosi che era un trucco, tutto un trucco..o forse no? che senso ha dare l'idea della famiglia felice in quel modo? La scena pietosa? si..lo era, lui doveva giudicare? certo che no. allontana il petto dal bordo del Water trovando un punto dove potersi sedere, schiena appoggiata al muro e gambe piegate contro il petto, continua a guardare la foto. Fa quelle domande, chiede di essere sincera, ma non ha già parlato da se <no non mi ha dato fastidio che tu ci sia riuscito da solo, tanto meglio, sei stato fortunato che non ci fosse il cappuccio dentro o molte più persone> le ha dato fastidio il suo modo di agire? <bhe, ti sei messo a fare l'eroe in una situazione che non sapevi a cosa stavi andando incontro: stato stupido, molto stupido, potevi finire peggio, poteva andare peggio, potevamo perdere la nostra possibilità di andarla a prendere> è molto, molto più calma rispetto a prima <hai fatto esattamente come è successo a Iwa e anche se pensi che ti sottovaluti non è una carta che ti puoi giocare per sempre> sospira <inoltre sei diventato un faro nella notte, cosa credi? che adesso non giri una notizia per Konoha di un tizio famoso che ha prenotato una camera d'albergo con una ragazza riconosciuta sedata in braccio ricoperto di sangue?> abbassa lo sguardo scuotendo il capo <inoltre, ho fatto tutto quello che potevo, ho davvero fatto tutto> e lui lo sa, la tortura <ma non sono riuscita comunque a darvi nessuna informazione valida, sono stata inutile dal principio ed ho solo messo in pericolo le persone che mi stavano accanto> quindi lo guarda di nuovo e di nuovo a terra <sono stata li ad ascoltare senza poter fare altro che questo, non sono riuscita a dare risposte ma solo domande, ho scuoiato una persona sapendo che non è una cosa normale e non so cosa cavolo succederà ora, non ho dormito, ne mangiato, ne avuto modo di fare altro che cercare la verità tralasciando tutto il resto. Quindi scusami, scusami sul serio se ti sembra tutto pietoso, si, sono pietosa, limitata e pietosa, sono un insetto> [ch on]

18:16 Raido:
 Ascolta in silenzio il di lei dire, il suo vociare gli arriva alle orecchie, si prende gli insulti anche se molto ma molto più pacati, concorda con lei, concorda con lei quasi in tutto eppure non avrebbe potuto fare altrimenti, non avrebbe potuto comportarsi in altro modo<E' vero, sono stato stupido ma non potevo più aspettare>non ci sarebbe mai riuscito, non ora che l'hanno trovata<Ho passato settimane a pensare a cosa le stessero facendo, alle sue condizioni. Ho passato notti insonne e per quanto io stesso mi definisca una persona razionale e lucida, sapere di averla a pochi passi, sapere dove si trovi mi ha spinto da lei. Non so se ti sei mai innamorata davvero prima d'ora ma quando è questo a guidarti, tutto il resto diventa niente. Se l'hai provato allora mi puoi capire, altrimenti spiegartelo non servirebbe a niente>ha agito per amore, questo lo ha spinto a buttarsi tra le braccia della morte. Ha agito solo per amore senza pensare alle conseguenze, conscio che avrebbe vinto ogni avversità, battendo ogni avversario che la sorte gli avrebbe posto davanti. Ha fatto lo stesso di Iwa con l'unica differenza che qui non ha tentato niente, ha combattuto al massimo delle sue capacità sfruttando le varie arti, i vari colpi in suo possesso. Continua ad ascoltarla, la lascia continuare senza interromperla ma non ce la fa e un mezzo sorriso si manifesta sul di lui volto, un piccolo quanto innocente sorriso si va a creare sul viso dell'albino<Lo so, so di essermi esposto ed è quello che volevo. Molti pensano che non facendo arrabbiare l'avversario e non dare nell'occhio sia la scelta più saggia ma in 15 anni vissuti da ninja ho capito che non è così>si ferma portando lo sguardo su Mekura, la fissa con una certa intensità<La rabbia ti distrae, ti rende cieco e ti impedisce di ragionare. Io l'ho fatta arrabbiare e adesso lei ce l'ha con me, mi vuole morto ed è grazie a questa rabbia che commetterà qualche errore. Tu lo sai come lo so io>è certo di questo, è certo che Mekura la pensi come lui su determinate cose. Si avvicina alla ragazza, allunga il braccio verso di lei, mano aperta, tesa per afferrare la sua e aiutarla a rialzarsi<Adesso si combatte per mettere fine a questa storia e tu sarai in prima linea con noi>questa volta il mezzo sorriso diventa un vero e proprio sorriso, gli occhi risplendono<Chiama gli Hyuga a raccolta, scendiamo in guerra. Basta indagare, basta pensare, è tempo di agire>attende che quella mano venga presa, attende di vedere il di lei spirito uscire e combattere con loro. [Chk on][Colonna sonora del momento (https://www.youtube.com/watch?v=tqpJBoJigIc&index=11&list=LLR8dfaYTlpsPZ_3AvNIB_FA)]

18:37 Mekura:
  [stanza] E anche questo lo comprende con più lucidità, ha sfogato tutto in una botta sola non riuscendo più a farcela <lo so che hai fatto così per quello> lo comprende era andata a caccia dei rapitori di sua figlia da sola a suo tempo. lo lascia parlare ed accetta la mano per sollevarsi in piedi. Si appoggia con la mano libera alla parete e si risolleva, con una calma ritrovata. si asciuga il volto, strofinandosi con il dorso delle mani gli occhi in modo da non sentire quella sensazione appiccicosa sulla pelle. <sei uomo, non si può rimediare> lo prenderebbe in giro alla fine mestamente vero e amaramente come suo solito <è il tipico ragionamento da uomo> borbotta rimettendosi a posto. Si guarda intorno e, per quanto si sia sfogata quell'incubo lo vive ancora. Sospira rilassando il corpo mentre i tremori alla mano si fanno meno violenti. Mekura rimane in silenzio pensando alla battaglia a quello che potrebbe succedere <dobbiamo scegliere il campo dove scontrarci allora> spiega questa ritornando a pensare <aver il vantaggio del luogo ci permetterebbe di avere vantaggio sulla tattica da adoperare...inoltre non sappiamo dove siano gli altri rifugi o dove sia lei> di conseguenza devono trovare il modo che si presenti e in fretta <...potremo fare in modo che le spie di Akane sappiano dove ci troviamo e che ci muoveremo presto in un'altro luogo per sicurezza, la costringeremo ad una azione rapida e non programmata> spiega lei, ma riguardo ma deve ancora fare una cosa. Potrebbe morire in quel giorno e vuole prima scrivere qualche cosa sulla eredità per i suoi bambini e per i suoi tutori legali, inoltre deve insegnare una tecnica a Hiashi <ho delle cose da fare, cose brevi ma necessarie, poi ti metterò in contatto con Juusan, è lui che muove le armate e ci metteremo d'accorso su un piano da seguire> in ogni caso, presto tutto questo finirà in un modo o nell'altro, poi eliminerà ogni traccia della ricerca, scoprirà perché hanno mantenuto il corpo di Daiko e tutte quelle domande irrisolte. [ch on]

18:52 Raido:
 Sorride nel sentire quella presa in giro, è riuscita a calmarsi alla fine, meglio così, posso parlare con più calma e con meno agitazione nell'animo<Già, purtroppo>scherza insieme a lei ma ora è tempo di decidere la battaglia da mandare avanti, la battaglia per porre fine a tutto quanto e liberare gli Hyuga da quella piaga. Ode in silenzio il dire di Mekura senza interromperla, ha ragione, devono trovare un posto dove sfidarli, un campo dove attirarli ma per porre fine a tutte le ricerche<E' vero, se scegliamo un luogo dove attirarli potremmo avere un buon vantaggio ma hanno anche altri covi e una base centrale da cui gestiscono tutto. Dev'essere per forza così. Dobbiamo trovare quella base ed è li che li attaccheremo. Dobbiamo distruggere quel luogo sul momento, non possiamo lasciarlo ancora intatto>china il capo verso il basso pensando alla foto appena presa, a ciò che essa nasconde, il falso perchè di questo si tratta<Si, dovrò parlare con Juusan in privato...>ma la mente è diretta ancora alla foto e uno strano pensiero gli attraversa il cervello, un qualcosa che mai avrebbe pensato<Credo che tua madre sia innocente>esordisce all'improvviso, così dal nulla. Espone il suo pensiero senza ritegno eppure è così vivo in lui, qualcosa gli dice che è veramente in questo modo. Riesce a pensare a mente fredda, è lucido, fin troppo lucido e questo gli permette di mettere insieme i pezzi<La foto, il libro..sono indizi>volge lo sguardo alla Hyuga, serio questa volta<Ora devi andare, organizzami un incontro con Juusan...devo parlarci al più presto. Bisogna muoversi>esce dal bagno verso la porta che viene aperta, la sta mandando via ma non hanno tempo da perdere, devono combattere fin da subito<Ho bisogno di certezze>e con questo ha anche bisogno di pensare e parlare con Kaori di tutto questo. [END]

20:54 Mekura:
  [stanza] La situazione si calma, dopo essere iniziata davvero male, molto male. La donna non può fare altro che annuire ad un certo punto allargando un mesto sorriso. <cosa pensi che abbia fatto fin ora hum?> chiede questa senza un tono offeso ma solo frustrato dalla situazione. E poi quello che dice riguardo alla madre. Solleva un sopracciglio osservandolo, sbatte gli occhi ripensando alla cosa ma scuote la testa <ci avevo già pensato Raido, poteva essere controllata, ma non ho mai trovato in nessun modo chi potesse controllarla al massimo so per certo che c'è qualcuno alla base e non è lei> anche Raido però pensa che sia innocente in qualche modo, ma su questo non ha trovato delle prove, il libro? forse, non lo hanno consultato bene? magari quello è solo quello che hanno voluto fargli vedere e non quello che è reale..dovrà controllarlo meglio magari con HIashi. In più c'è anche Daiko <c'è anche mio fratello, deve esserci un motivo per il quale hanno mantenuto il cadavere intatto oltre a prelevargli gli occhi...quale è lo scopo? ha bisogno di sapere, è più forte di lei...in più quella foto: da dove ha preso quella fotografia? perché incollarla sopra? ma sopratutto che senso ha per una madre, seppure terribile, lasciare quella foto nella camera di Kaori? ma sopratutto perché incollare sopra la sua immagine? <ho bisogno di Kaori, dobbiamo fare una autopsia> Ma per ora deve parlare con Juusan e organizzare un incontro di guerra prima che sia tardi. Si incammina verso la porta, la apre e alla fine si gira indietro guardando Raido <grazie, di tutto> e con questo scenderebbe giù andando a fare quello che sa fare meglio: il mastino [end]

Mekura raggiunge la locanda dove si trovano Raido e Kaori per poter discutere su alcune faccende. Dopo non aver trovato Kaori seguita da una sfuriata leggendaria, Mekura vomita l'anima e nuove cose vengono alla luce.