{ Carezzare con mano un raggio di sole }

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20:14 Kaori:
 Le ore son trascorse tranquille, silenziose, mentre Raido dormiva profondamente. Stanco, ferito, si è abbandonato al sonno mentre Kaori è rimasta al suo fianco ad osservarlo dormire. E' davvero tornata al suo fianco, è davvero uscita da quel posto... Eppure le sembra ancora tutto assurdo, ancora tutto un sogno. Ha sistemato un cuscino sotto il di lui capo e le coperte tolte dal letto per coprire il di lui corpo. Non è riuscita a spostarlo dal pavimento al materasso vista la sua scarsa forza, per cui ha dovuto fare il possibile per metterlo comodo. Ha tentato di togliergli almeno la cintura con le armi e le parti d'armatura che è riuscita a sfilargli per impedirgli di farsi male nel sonno e poi si è data una lavata. Si è fatta una doccia, si è presa il suo tempo ed ha dovuto indossare nuovamente quell'abito odioso in mancanza d'altro. Un vestito nero, senza maniche, che le copre il busto in un corsetto scuro. Una fascia nera le stringe i fianchi mentre la gonna si allunga morbida e a campana fino alle caviglie. Ha tentato vi pulire il viso di Raido con un asciugamano bagnato, ha cercato di ripulirlo come ha potuto del sangue raggrumato, ma alla fine l'ha lasciato dormire tranquillo senza disturbarlo oltre. Ha atteso ore e ore, seduta su di una poltrona della stanza, osservando il corpo dell'altro placidamente addormentato, indecisa su cosa fare ora della sua vita. Più di ogni altra cosa avrebbe voluto approfittare di quell'attimo di solitudine per risvegliare il suo Byakugan e controllare, grazie ad esso, le sue stesse condizioni. Vedere coi suoi occhi se un'altra vita sta crescendo nel suo corpo, nel suo ventre, ma non ce l'ha fatta. Le è mancata la forza, il coraggio, la convinzione. Non vuole saperlo, non ancora. Vuole continuare a crogiolarsi nel dubbio ancora un po', credere ancora per qualche ora di aver sognato tutto, di non esser stata davvero violata per uno scopo così empio. Ma il dubbio è rimasto potente in lei, continuava a scontrarsi col desiderio di sfuggire alla verità arrivando a farla quasi impazzire. E' per via di questa logorante scelta che, alla fine, ha deciso di uscire. Ha deciso di scendere giù, per strada, per arrivare al negozio subito accanto alla locanda per comprare qualcosa da mangiare. Qualcosa con cui cibarsi una volta tornata in camera, assieme a Raido quando si fosse svegliato. Eccola quindi che esce dal negozio con il suo bizzarro ed insolito abito da principessa, una busta piena di cibo ed il Byakugan attivo. Onde evitare di rischiare di non essere in camera al risveglio dell'Oboro, ha deciso di richiamare la sua innata non appena messo piede fuori dalla stanza. Ha tenuto d'occhio le condizioni del kiriano per tutto il tempo di modo tale da poter accorrere da lui se si fosse svegliato durante la sua brevissima assenza. Insomma: non desidera assolutamente fargli prendere un infarto proprio ora che possono tirare un sospiro di sollievo. Così aveva composto con le mani il sigillo della tigre ed aveva concentrato il proprio chakra all'altezza della testa tentando si spingere una certa quantità di energia all'altezza degli occhi. Lo aveva spinto verso i canali del keirakukei che giungevano ai bulbi oculari ed aveva fatto sfociare in essi la sua forza. Aveva nutrito quelle iridi con il suo chakra tentando di riempirli di pura energia, abbastanza da permettere all'antico e nobile gene di risvegliarsi e donarle i suoi poteri. Raido sta ancora dormendo tranquillo e la serata si rivela essere non proprio delle migliori. Piove, diluvia, e dei lampi illuminano a giorno il cielo a ritmi irregolari. L'aria sa di pioggia e la brezza fresca le accarezza il viso. Oh, quanto l'era mancata la sensazione del vento sulla pelle! Ora sì che riesce a credere d'essere libera, un po' più di prima. Rimane sotto la tettoia della locanda, al riparo, per qualche altro minuto. Non vuole tornare a chiudersi nuovamente in un'altra stanza, ha già passato le ultime settimane rinchiusa fra quattro mura. Vuole godersi l'aria della notte ancora per un po', solo per poco, prima di tornare a vegliare il sonno del suo amato. [Byakugan II] [Chakra: 68/70]

20:28 Nahira:
 Notte tranquilla in quel di Konoha se non fosse per la bufera che imperversa nelle vie del centro. Il caos che inondava le strade del villaggio di giorno ormai è solo un tiepido ricordo perchè le ombre infine sono calate abbracciando ogni cosa. Una scarsa illuminazione tenta di fare luce sulla strada che la stessa Nahira percorre di fretta correndo a per di fiato tenendo stretta al suo petto la cucciola scura ben riparata sotto al giaccone scarlatto da cui fa capolino solamente per la testolina dagli occhi blu e le zampette anteriori. Il cappuccio foderato di pelliccia è calato sul capo da cui spuntano diverse ciocche bianche ormai zuppe per l'acqua che cade. Anche i pantaloni scuri non sembrano essere messi meglio, ma di portare l'ombrello non se ne parla. La Inuzuka ama sentirsi libera e quell'oggetto per lei oltre a fornire una limitazione per i movimenti è anche considerato un aggeggio infernale tanto che ogni volta che ne ha occasione tenta di dimenticarlo a casa per la felicità del padre che alla fine dovrà fare il bucato. Povero Ryuu. In ogni caso le iridi della Inuzuka puntano verso la fine della via e le leve si muovono veloci lungo la strada saettando rapide ed incappando facilmente in qualche pozzanghera ormai formatasi per l'alluvione temporanea. Non nota ancora la figura della Hyuga ormai a pochi metri di distanza e gli odori circostanti sono purtroppo contaminati dal denso odore umido che la stessa pioggia alza spargendo tutto intorno alla ragazza. E' difficile infatti assaporare gli odori in questa situazione ma sicuramente la stessa konohana potrà notare il correre forsennato della bianca. [equip in scheda]

20:44 Kaori:
 La luna è nascosta da nubi scure che impediscono alle stelle ed al satellite di brillare come al solito nel cielo. Non si vede nulla alzando il capo verso l'alto se non queste nuvole grige che si rincorrono e la pioggia che cade scrosciante verso il basso formando pozzanghere più o meno grandi a seconda della formazione della strada. Tuoni lontani di tanto in tanto rombano come ringhi ruggenti e fanno tremare i vetri delle finestre, qualche cane abbaia, qualche gatto si nasconde sotto una tettoia, si arrampica su un albero. Kaori osserva la vita che scorre tutt'attorno a sé. Osserva la gente che entra in qualsiasi locale per cercar riparo, qualche noncurante che cammina tranquillamente al riparo di un ombrello, oppure qualche anziano che chiude le finestre per ripararsi dal vento freddo di quella sera. Guarda con occhi nuovi la gente che ha attorno, i piccoli fenomeni naturali che fino a quel momento ha sottovalutato ed ignorato dandoli per scontato. Non sentiva la sensazione della pioggia sulla pelle da settimane. Non ricordava come fosse l'odore della terra bagnata, quanto potesse essere penetrante. Non ricordava più quanto potesse esser piacevole vedere i bagliori del tramonto che filtrano da una finestra. Sta riscoprendo il mondo da un punto di vista mai sperimentato prima e lo osserva in silenzio volendo stampare bene in mente ogni più piccola cosa. Cappuccio Rosso verrà a prenderla, vorrà rapirla di nuovo. E questa volta... questa volta non le avrebbe permesso di fuggire, né avrebbe concesso agli altri di ritrovarla. Sarebbe stata la fine. Spera vivamente che ciò non accada, avrebbe combattuto con le unghie e con i denti per impedirlo, ma se tutto questo non si fosse rivelato sufficiente... beh, allora avrebbe voluto poter ricordare come sia la vita fuori dalle pareti grige di una cella. E' mentre rimane ferma ad osservare la vita che scorre per le vie di Konoha che nota una esile figura correre sotto la pioggia con un pesante cappuccio di pelliccia calato sul viso. Non riesce immediatamente a capire se si tratti di un ragazzo o di una ragazza, ma a giudicare dal corpo magro e scattante avrebbe pensato ad una fanciulla. Sta correndo sotto la pioggia stringendo al petto qualcosa che si muove sotto la sua giacca. Un qualcosa di nero dagli occhi chiarissimi. Osserva quella strana scena senza dire alcun ché, senza chiosare alcuna parola, rimanendo ferma sotto la sua tettoia con uno sguardo serafico, tranquillo, quasi distaccato da qualsiasi altra cosa le sia attorno, prestando la sua attenzione solamente alla finestra in alto alla sua sinistra dove Raido dorme ancora tranquillo, immobile, recuperando le energie perdute. [Byakugan II] [Chakra: 66/70]

21:06 Nahira:
 Tutto d'un tratto in quella folle corsa verso non si sa dove è Sköll a ribellarsi al moto della compagna umana che procede con moto lineare. I movimenti della cucciola da sotto quella giacca scarlatta infatti seguono un balzo che porta la stessa semi lupetta verso il terreno umido cadendo sulle quattro zampe. <Ehi ma c-cos?> Nahira si ferma di colpo notando quei movimenti e corrucciandosi nel tentativo di capire cosa stia succedendo. Proprio in quel momento è la canide che dopo aver voltato il capo ed aver abbaiato verso la Inuzuka un paio di volte si gira verso la strada muovendosi rapida verso una direzione ben precisa e bagnandosi completamente durante il tragitto, cosa che la stessa Nahira avrebbe voluto evitare. <Ehi Sköll che ti prende?> tenta di richiamare l'attenzione dell'animale che purtroppo è rivolta altrove macinando alcuni metri di distanza. Che stia tentando di dirle qualcosa? Oppure semplicemente ha voglia di farsi una scampagnata solitaria? La Inuzuka non lo sa di preciso ma corre rapida dietro la cucciola tentando di raggiungerla anche se questa corre lievemente più veloce di lei anche per via dello scarto di tempistiche. Piccola ma agguerrita insomma! Non ha tempo comunque di pensare troppo poichè poco dopo i movimenti della animale si fermano nei pressi di una figura. Sköll infatti si arresta andando a scodinzolare vistosamente e puntando l'attenzione sulla Hyuga che ora potrebbe vedere sia Nahira che la palletta di pelo nera. La genin infatti sopraggiunge a mezzo metro di distanza dalla canide arrestando la corsa di colpo con una espressione sorpresa e interroagativa in volto. <Ehi m-ma?> non fa in tempo a domandare troppo accorgendosi della presenza della sconosciuta e degli atteggiamenti amichevoli da parte della compagna peperina. Sköll infatti ha smesso di stare silenziosa ed ora tenta di poggiare le zampine sulle rispettive gambe della konohana. La linguetta rosea corre perpendicolare alla bocca mentre gli occhi blu sono ancora fissi sulla sconosciuta. Sono dunque le parole di Nahira a tentare di rompere quel silenzio imbarazzante. <B-Buonasera> prova a dire con un cenno del capo. <...Ha disturbato per caso? Mi spiace.> tenta di scusarsi non sapendo che reazione potrebbe avere nei confronti della lupetta che sembra l'abbia presa in simpatia. [equip in scheda]

21:20 Kaori:
 Inspira a fondo l'aria della sera mentre va a voltare il capo in direzione della finestra della loro stanza alla locanda. Grazie al Byakugan può vedere ciò che succede all'interno cercando di evitare accuratamente di incrociare con lo sguardo ciò che accade nelle altre camere. Si concentra sulla figura dello spadaccino che continua a riposare profondamente: non ha idea di quanto abbia combattuto duramente, non sa quanti avversari abbia dovuto battere completamente da solo, ma sa che era esausto quando quella mattina si è svegliata. Non l'aveva mai visto in quelle condizioni e per questo è felice che sia riuscito a dormire così tante ore consecutivamente. Di sicuro gli sarà d'aiuto quando si sarebbe svegliato l'indomani, sarebbe stato più forte, più riposato, ma ancora ferito. A quello avrebbe potuto pensarci lei se lui avesse saputo indicarle dove necessita delle cure. E' mentre pensa a questo che avverte uno strano suono catturare la sua attenzione. Un respiro corto, affannoso, molto vicino. Kaori volge il capo verso la direzione da cui ode tale suono e scorge la figura di una piccola lupacchiotta che le scodinzola accanto, la linguetta a pendere dal muso mentre la guarda con i grandi occhietti celesti. La Hyuga batte le palpebre un paio di volte scrutando l'esserino, sorprendendosi del fatto che non paia essere spaventata dalle orrende vene rigonfie che appaiono ai lati dei suoi occhi, sul suo viso. Generalmente gli Hyuga, quando attivano le loro innate, non hanno esattamente un aspetto amichevole o affascinante, tutt'altro: il genere di apparenze che porta gli altri a preoccuparsi almeno un po'. La creatura però, dal canto suo, par essere piuttosto tranquilla ed anzi, va invero ad avvicinarsi abbastanza da alzarsi sulle zampette posteriori per poggiare quelle anteriori sulla di lei gonna, sulle gambe sotto di essa. Un sorriso viene strappato dalle labbra della ragazza a quella scena così innocente, ritrovandosi a chinarsi sui talloni per tentare di guardare più da vicino la cagnolina. La mancina -visto che la destrorsa regge la busta con attenzione- andrebbe a venir posata sul capino della bestiola cercando di carezzare il suo pelo umido di pioggia fra le orecchie, lì dove generalmente sa che agli animali piace essere coccolati. <E tu chi sei, mh?> si rivolge alla lupacchiotta con un sorrisetto divertito, una mezza risata ferma a mezza bocca mentre osserva l'animale scodinzolare felice. La voce di Nahira, poi, va richiamando l'attenzione della chuunin che, alzando il capo, andrebbe ad osservarne i lineamenti. <No, niente affatto> cerca di rassicurarla scuotendo appena il capo, l'espressione del viso mesta, tranquilla, gentile. <Anzi, mi ha distratto da pensieri poco piacevoli> abbozza un altro sorriso -piuttosto spento rispetto i suoi soliti- tornando a guardare la cagnolina. <Come si chiama?> domanderebbe allora, con voce serena e bassa, tornando a porre il viso in direzione della Inuzuka, le iridi perlacee a puntarsi sul suo viso delicato, elegante, dalla chioma candida. [Byakugan II] [Chakra: 64/70]

21:45 Nahira:
 Per fortuna Sköll non sembra aver attirato l´ira della sconosciuta a cui sta facendo le feste. Viene accarezzata e pare non abbia intenzioni cattive. Ciò rincuora abbastanza la Inuzuka che, sentendo la risposta successiva, può tirare un grande sospiro di sollievo. <Oh meno male> esclama dunque mentre sofferma le iridi celesti verso la ragazza senza preoccuparsi troppo del suo aspetto. Cosa che non sembra interessare nemmeno la lupetta dato che scodinzola amichevole. Una cosa davvero strana dato che con altri non ha mai avuto una reazione del genere. <Si chiama Sköll> non riuscirebbe dunque a trattenere un sorriso nel pronunciare il nome della compagna canide che nel frattempo sposterebbe il muso verso la Inuzuka donando una occhiata affettuosa. Quel genere di trasmissioni non verbali che molti non comprenderebbero, ma loro sono legate da qualcosa di speciale. Le parole successive della Hyuga dipingono una espressione incuriosita sul viso della Inuzuka che mentre la osserva si sofferma sulle vene rigonfie a lato degli occhi. Cosa leggermente strana ma non così spaventosa. Si permette dunque di fare una domanda dai tono cordiali a cui la seconda potrebbe rispondere. <Quali pensieri possono turbare la tua mente ad eccezione di questa giornata di tempesta?> Il tono cordiale spezza quel silenzio. Per ora si limita a domandare questo intrigata dalla affermazione della sconosciuta a qualche metro da lei. Che sia una shinobi o meno non fa differenza per lei dato che ha avuto la simpatia della sua cucciola. Se potrà essere d'aiuto tanto basta alla sua giornata. [equip in scheda]

21:58 Kaori:
 La ragazzina sembra essere decisamente solare e gentile. I suoi tratti sono dolci, delicati, e gli occhi candidi di chi può vedere ancora il mondo in tutte le sue sfumature di colore. Kaori rimane piuttosto colpita dalle sensazioni che la freschezza di quella giovane le trasmettono: le ricorda incredibilmente se stessa nei mesi precedenti. Sono queste le sensazioni che lei ha sempre trasmesso agli altri? Quel sentore di innocenza, di semplicità che la fa apparire così fragile agli occhi altrui? Rimane decisamente colpita dalla presenza di questa ragazza e si ritrova a sorridere intenerita al fare della cucciola che ancora rimane fra loro festante. <Un nome originale. Cosa vuol dire?> domanderebbe allora la Hyuga volgendo il viso in direzione dell'albina, le labbra appena distese verso l'esterno in quello che vorrebbe essere un sorriso gentile. Non può dire di essere esattamente di buon umore, è piuttosto piena di pensieri in questo momento, ma l'incontro con questa simpatica coppia è come una boccata d'aria fresca dopo un lungo periodo di soffocante apnea. Rimangono così, in silenzio, per qualche attimo prima che la domanda della genin vada a raggiungere le orecchie della chuunin. Kaori schiude le labbra non sapendo bene come rispondere a quel quesito. Sicuramente non può dirle la verità e, altrettanto sicuramente, non può certo farle carico di tutti i suoi pensieri. Ma allora come potrebbe venirle incontro senza risultare scortese? Va alzandosi lentamente ben attenta a non far perdere l'equilibrio alla lupacchiotta, ergendosi in tutta la sua misera statura. Osserva l'altra ragazza e richiude le labbra per un attimo, inspirando a fondo dal naso. <Sono tornata oggi da una dura missione. Stavo riflettendo sulle conseguenze di quanto accaduto> riesce a dire, alla fine, in un chiosare di vaghe verità. Non se la sente di mentire ma sa anche di non poter dire la verità. Così ha cercato una via di mezzo fra le due possibilità così da non sentirsi costretta ad ignorare la domanda della ragazza. <Ma sono pensieri che posso lasciare per un altro momento> cerca poi di sorridere con cortesia. C'è qualcosa di così diverso nei modi di fare della Hyuga... la sua educazione è quasi circostanziale, la sua cortesia meccanica. Non c'è più quell'ingenua e spontanea freschezza che aveva sempre accompagnato i suoi gesti, le sue parole. Non v'è più quell'innato candore che l'aveva sempre resa debole agli occhi altrui. C'è semplicemente una compostezza elegante, semplice, che par quasi voler mettere una barriera fra lei e il mondo. Un confine di cui è totalmente ignara, che non desidera razionalmente innalzare. <Ad ogni modo non mi sono presentata> riprende poco dopo Kaori schiudendo di poco le labbra, snudando appena i denti candidi dalle dune rosate che distende verso l'esterno. <Io sono Kaori> dice portando la mancina sul proprio petto, inclinando di poco il capo verso la spalla destra, la folta chioma viola a scivolare appena sulla spalla. [Byakugan II] [Chakra: 62/70]

22:11 Nahira:
 L'interesse della ragazza viene preso con estrema allegria da Nahira che si ritrova così a parlare della cucciola nuovamente. Pare che abbia fatto conquiste!<Oh è un nome che proviene da una mitologia straniera e lontana.> accenna la Inuzuka tornando ad osservare la sua compagna che ora si ritrova a staccare le zampotte dalla konohana per tornare ai suoi piedi con qualche versetto giocoso e la solita codina che scodinzola. Il pelo è visibilmente bagnato e nel tragitto si è inzuppata per bene, motivo in più per Nahira di chinarsi e prendere tra le braccia la cucciola per evitare che prenda freddo o si ammali per il tempo avverso. Le leve superiori come previsto vanno a sollevare infatti Sköll che senza obiezioni si ritrova stretta al petto della Inuzuka mentre muove mollemente le zampine. Le iridi cerulee di Nahira si posano nuovamente su di lei. <Qualunque cosa ti trattenga in quei pensieri sappi è parte del passato.> prova a dire vedendo una leggera sfumatura di incertezza nelle movenze della shinobi che va infine a presentarsi. <Non lasciare che i pensieri ti feriscano. Sei più forte dopo ogni missione.> prova a dirle tentando di donarle forza, un poco della sua se non ne avesse a disposizione. Del resto lei è l'erede della volontà del fuoco e non può sottrarsi nell'aiutare inconsapevolmente gli altri. Fa parte di lei. <Piacere di conoscerti Kaori. Io sono Nahira Inuzuka.> Il capo va dunque a piegarsi così come il busto che poco dopo torna eretto. <Lei l'hai già conosciuta> aggiunge ironica lanciando una occhiatina divertita verso la canide che sbuffa sentendosi presa in causa. Una presentazione formale per la genin che torna infine a sorridere nella direzione della Hyuga. [equip in scheda]

22:28 Kaori:
 <Capisco> chiosa semplicemente la chuunin alla risposta dell'altra quando le spiega vagamente il significato del nome della cagnolina. Non le pare d'averlo mai sentito prima d'allora e, sicuramente, non può dire d'essere una esperta di mitologia straniera per cui la cosa non la sorprende particolarmente. Il nome, tuttavia, le sembra carino sebbene abbia un suono bizzarro, quasi buffo. Trova che calzi a pennello su quella piccola giocherellona che continua a scodinzolare serena fra le due ragazze. Osserva il modo in cui l'albina si occupa teneramente della sua compagna andando a sollevarla da terra per stringerla calorosamente al petto. Più che un animale sembra trattarlo proprio come fosse una bambina: vede chiaramente l'affetto che imprime in ogni gesto, la premura e la cura per la creatura e se ne sente quasi toccata ed intenerita. Sono una coppia adorabile. Le parole della ragazzina portano Kaori a stringere appena le labbra in una linea sottile. Non dura, non nervosa, ma semplicemente sottile. Parte del passato... certo. Sa che dovrebbe iniziare a prepararsi a mille altre frasi di questo tipo per i prossimi giorni. Che sicuramente in molti avrebbero cercato di confortarla con frasi fatte di questo genere, cercando di capire il suo dolore. Il solo pensiero le fa ribollire il sangue nelle vene, le fa venir voglia di stringere i pugni e colpire qualcosa. Non lo sanno. Nessuno sa niente su ciò che è passato e ciò che non lo è! La mancina va distrattamente a poggiarsi sul proprio ventre come in un riflesso istintivo. Il problema potrebbe essere ben più attuale e futuro che mai, altro che. Ma sa che la ragazzina non può minimamente immaginare di cosa stia parlando, che le sue parole sono solo un gentile tentativo d'esser carina e non sente di poterle fare una colpa per non avere idea di cosa sta in realtà parlando. Abbozza dopo qualche attimo di silenzio un sorriso piccolo, minimo, di circostanza che cerca di rendere il più ben disposto possibile verso di lei. <La forza non arriva dopo una missione> va a dire Kaori con tono amaro, quasi sarcastico, sollevando ora il viso verso l'alto, verso le nubi scure addensate in cielo. <Arriva dopo l'accettazione. Dopo aver metabolizzato ciò che si è fatto, ciò che si è perso o ciò che si è sbagliato.> spiega la Hyuga senza scostare le iridi biancastre dal cielo notturno che si distende sopra di loro. <E' un processo molto lungo. Un cammino difficile. Ed è semplice talvolta perdere la strada mentre si cerca di raggiungere il proprio obiettivo> Ruota adesso il capo verso la finestra della stanza sopra di loro, il Byakugan a concentrarsi sulla figura di Raido che va ora a muoversi. S'irrigidisce per un attimo, pronta a scattare per raggiungerlo, prima di notare che ha semplicemente cambiato posizione, che ancora dorme sereno nel letto della loro stanza. Si rilassa subito dopo espirando piano. <Ma farò del mio meglio per non sbagliare rotta> sorride alla fine, più dolcemente, tornando a puntare le iridi perlacee sul viso della genin. Apprezza il suo tentativo di confortarla, ma sa che non può capire. Non sa cosa è successo e non deve saperlo. Lei come molte altre persone lì a Konoha... Decide di abbandonare il discorso passando a chiacchiere più semplici, più tranquille, andando a presentarsi alla volta della ragazza. Ode la sua presentazione ed una espressione comprensiva le si dipinge in viso. <Ooooh, una Inuzuka. Ora capisco> annuisce appena la chuunin guardando ora con una ottica ancora diversa la coppia davanti a lei. <Ecco perchè sembrate così unite> sorride tranquilla, pacata, mentre un paio di fossette compaiono ai lati delle labbra sottili. <E dimmi, Nahira: sei una ninja anche tu?> le domanda la Hyuga con fare sereno, semplice, rivolgendo a lei uno sguardo mite. [Byakugan II] [Chakra: 60/70]

22:39 Nahira:
 Le parole della Hyuga non lasciano spazio al caso e sembrano mirate. Sembra che si rifletta nelle sue stesse frasi o che per lo meno ciò che va a spiegare è qualcosa che ha a che fare con lei in un modo o nell'altro. Nahira avverte una leggera ansia nella shinobi di fronte a se, qualcosa che la agita emotivamente. Essendo vissuta a contatto con gli animali e la natura è molto più empatica se si tratta di percepire qualcosa o qualcuno. La sua impronta selvaggia la distingue anche per questo. Ciò comunque non fa differenza su quello che pensa poichè il suo sorriso è ancora grande e sereno. Ascolta con attenzione soppesando ogni singola parola, ma decide di non fare ulteriori domande. Ad ognuno la decisione finale insomma! Si limita ad annuire leggermente con un movimento del capo continuando a guardare la Hyuga davanti a se mentre quasi distrattamente le braccia andrebbero a cullare Skoll in un modo ondeggiante. Cosa di certo apprezzata dalla canide che ora sembra voler sonnecchiare dopo tanto trambusto. L'acqua infatti non sembra aver perso la sua forza e la tempesta imperversa nonostante le due ragazze continuino a dialogare ognuna con i propri pensieri per la testa. <Beh si.> risponde quasi timidamente mentre le guance iniziano a diventare roseee, forse più rosse degli stessi tatuaggi. <Sono solo una semplice Genin> si corregge. Di certo non ha ancora affrontato missioni pericolose ma confida di farlo. Ciò gioverebbe a se stessa e allo stesso tempo al villaggio che ha intenzione di proteggere nel nome degli ninja del passato. [equip in scheda]

22:49 Kaori:
 Un lampo va illuminando d'improvviso ogni cosa. Il buio viene stralciato per un brevissimo istante da una luce abbacinante che rende ogni cosa bianca, pungente. E' solo un attimo, neppure il tempo d'un battito di ciglia, ed ecco che tutto torna alla normale oscurità mentre poco distante romba potente un tuono assordante. Sembra proprio che questa tempesta non voglia smettere: probabilmente avrebbe continuato per tutta la notte. La cosa, in verità, non le dispiace affatto. Le piace l'odore della pioggia e le piace sentire lo scroscio dell'acqua che cade in piccole gocce sul terreno, sulle pozzanghere. E' un'atmosfera malinconica e gentile al tempo stesso, ideale per quello che al momento è il suo stato d'animo, il suo cuore. E' felice di sapere che l'altra non voglia proseguire nel discorso: apprezza sinceramente il suo tentativo di rincuorarla, anche lei avrebbe reagito allo stesso modo non molto tempo prima. Ma ora le cose sono cambiate e sa che l'ottimismo non sempre è una soluzione efficace per lenire determinate ferite. La sua, di certo, non può guarire col solo potere del pensiero positivo per lo meno. Non ancora, non adesso. Così lascia che le loro parole passino ad argomenti più leggeri, più semplici, che portano la ragazzina a mostrare due gote rosse ed imbarazzate, in una eco lontana di quel fare tipico della stessa Hyuga. Ogni attimo che passa è sempre più convinta di poter vedere in lei le sue origini, la stessa ragazzina fresca e genuina che regalava sorrisi a tutti perchè ancora non aveva conosciuto il dolore, le trappole della vita. Le labbra si distendono in un sorriso nostalgico sul volto della Hyuga mentre osserva con vivo interesse gli occhi della Inuzuka. <Non c'è niente di semplice nell'essere un ninja. Neppure nell'essere un genin> cerca di dirle con tono sicuro, convinto delle sue stesse parole, allungando una mano per cercare di darle una semplice carezza. La mancina verrebbe levata appena verso l'alto per sfiorare con il dorso la gota destra dell'albina. Un gesto leggero, gentile, che vorrebbe tentare di trasmetterle un po' di fiducia, un po' di gentilezza. <Scegliere di mettere a rischio la propria vita per proteggere quelle degli altri non è mai semplice. E' onorevole> le dice puntando le iridi perlacee in quelle azzurre di lei, annuendo appena col capo. <Per cui non sentirti debole o sminuita in qualche modo. L'esperienza e la forza arriveranno col tempo. Arrivano per tutti> sorride poi, intenerita, andando -se prima fosse riuscita effettivamente a carezzarla- a far discendere la mano dal suo viso per farla ricadere nuovamente lungo il corpo. [Byakugan II] [Chakra: 58/70]

23:05 Nahira:
 Un lampo improvviso fa allarmare leggermente la Inuzuka che, stringendo ancora tra le braccia la cucciola, si preoccupa prima per la canide che per se stessa. Finito quel secondo di spavento l'attenzione torna a focalizzarsi verso la Hyuga e in quel gesto inaspettato che le riserva. Quel tocco sulla sua guancia è inaspettato ed a tratti piacevole. Finora nessuno le aveva mai detto parole così sincere e sentite e non può che allargare meglio quel sorriso sulla sua faccia mentre le iridi sono ancora puntate sulla ragazza. Nello stesso istante è proprio il profumo della stessa a raggiungere il naso della Inuzuka. Una fragranza nuova che verrebbe rapidamente catturata ora che è molto più vicina grazie alla carezza sulla sua guancia, molto vicina al naso. Ispirando ed espirando la percezione di qualcosa di nuovo avviene. Nuovo odore che verrebbe rapidamente catturato e registrato silenziosamente dalla albina. Un modo per ringraziare e ricordarsi di chi, sorprendentemente, ha rischiarato la sua giornata in modo inaspettato. Non si conoscono ma sente che c'è molto di più dietro quello sguardo e quelle parole che in quel frangente hanno molto più peso di tante altre. <Ti ringrazio per le tue parole> si ritrova a dire infine notando come la figura di Kaori ormai si stia colorando poco a poco. Solo certe percezioni possono fare queste magie! <Non deluderò le tue aspettative> aggiunge determinata nella sua promessa puntando le iridi cerulee sul suo viso. <Se mai avessi bisogno di me non esitare a parlarmi o cercarmi> aggiunge infine con il solito atteggiamento solare. Per la Inuzuka sarà facile trovarla se fosse nelle vicinanze dato l'odore che si ricorderà facilmente! Nel frattempo la lupetta si è addormentata ed il suo leggero respiro si aggiunge alla serie di rumori della zona compreso i ritmico cadere della pioggia ormai incessante. [equip in scheda]

23:19 Kaori:
 La spontanea sincerità della ragazza porta Kaori ad aprirsi per la prima volta in un sorriso appena più limpido, appena più reale. Le reazioni semplici e fresche di lei l'aiutano a sentirsi un po' meglio, a vedere che in questo duro momento non tutto è buio come sembra. Se solo si concentrasse un po' di più potrebbe scorgere molti più raggi di luce di quanti invece non possa credere e la ragazzina è uno di questi. E' una luce calda che va dandole un po' di conforto in un periodo nero. E' così pura, così gentile, così dolce nel suo essere ancora all'inizio del suo cammino, e questo porta Kaori a chiedersi se forse non dovrebbe convincerla a mollare quella orribile strada finché ha ancora il sorriso stampato in viso. Ma è il pensiero di un attimo prima che la consapevolezza arrivi a far breccia nella sua mente; molta gente, in passato, ha fatto lo stesso ragionamento per lei e nessuno è mai riuscito a convincerla, anzi. L'hanno solo infastidita, intristita. Non è mai stata debole come hanno tutti ritenuto, non è mai stata così fragile da decidere di mollare alla minima difficoltà e il continuo sentirsi dire che avrebbe dovuto lasciar perdere quella strada le faceva solamente male. E rabbia. Non può certo fare ora lo stesso discorso alla ragazzina che ha di fronte, no? Non dopo aver sperimentato in prima persona il dolore derivante da una simile mancanza di fiducia. <Non preoccuparti di deludere me o qualcun altro. Cerca di fare sempre ciò che ritieni più giusto. Ci sono regole rigide nella vita di un ninja, è vero: ma la vita non è fatta per rientrare in schemi preimpostati> le sorride allora, teneramente, andando a respirare piano l'odore della pioggia. Ascolta quel successivo dire della Inuzuka e si ritrova a sentirsi quasi toccata della sua disponibilità. Sa che non potrà chiederle aiuto per quello che c'è ancora da fare all'interno del clan, ma al tempo stesso è comunque contenta di sapere che l'altra l'avrebbe aiutata se solo ne avesse avuto l'occasione. <Ti ringrazio, Nahira> le dice allora, sinceramente, chinando di poco il capo con fare rispettoso. Osserva a quel punto il corpicino addormentato della cagnolina e si ritrova a volgere lo sguardo verso la finestra della locanda, ancora una volta. Raido dorme, è tutto tranquillo, ma è stata via fin troppo per i suoi gusti. Forse, ora, è meglio tornare da lui. Così riporta lo sguardo sulla figura della genin stringendo la busta fra le dita della destrorsa, il cibo ancora in attesa d'esser gustato nella busta di plastica. <Mi ha fatto davvero piacere incontrarti, Nahira, ma adesso temo di dover andare.> le dice umettandosi le labbra, schioccando appena la lingua sul palato. <Ti accompagnerei a casa ma in verità non posso allontanarmi al momento.> aggiunge poi con fare appena colpevole scusandosi per la sua impossibilità. <Fa' attenzione mentre ritorni, e asciugati per bene prima di andare a letto> la raccomanda quasi come una madre apprensiva, prima di rivolgerle un ultimo sorriso gentile e portare la mancina a distendersi alle sue spalle, sfiorando la maniglia della porta d'ingresso della locanda. <Spero di rivederti presto. Magari potremmo allenarci insieme quando avrò risolto alcune faccende> le propone allora, cordiale, con voce mesta, bassa, sfumata di una cortesia raffinata. Solo una volta che avesse udito le parole della Inuzuka e che si fossero salutate, ecco allora che si sarebbe voltata per rientrare nel locale, diretta col pensiero e con il corpo verso la stanza ove il suo uomo giace addormentato. [END]

23:32 Nahira:
 Ascolta con attenzione le parole della ragazza che continua a parlarle con toni gentili preoccupandosi per lei. <Non temere, ho già un piano d'azione in mente> sorride infine Nahira che conosce solo il fine delle sue azioni ma non la destinazione dei suoi passi. No, quella è ignota. Finchè però ci saranno creature come Skoll o come Kaori questo mondo e Konoha stessa sarà protetta e lei farà tutto il possibile per mantenere l'equilibrio e il volere degli antenati. Nahira è visibilmente curiosa di sapere molto di più di quella Hyuga ma sa anche che solo il tempo è capace di certe magie. Sembra infine che il tempo dei saluti sia giunto anche per loro. <Ringrazio te per il tuo tempo Kaori> risponde al lieve inchino della ragazza con lo stesso gesto rispettoso. Le seguenti raccomandazioni della konohana non fanno che sorridere la Inuzuka felice che questa si preoccupi per lei anche se l'ha appena conosciuta. <Ricevuto.> allarga meglio quel sorriso mentre continua a cullare la lupetta tra le sue braccia. <Tu sii serena e dormi bene.> le raccomanda a sua volta mentre questa fa per entrare nella locanda attendendo le sue parole. Nahira saluta infine la ragazza con l'ultimo cenno allegro prima di voltarsi e correre veloce verso casa tentando di riparare Sköll dalla pioggia che continua a scrosciare. [END]

Kaori, durante il sonno ristoratore di Raido, scende a prendere una boccata d'aria per la prima volta dopo quasi un mese di prigionia. In una nottata piovosa e fredda fa la conoscenza di Nahira e Skoll, la sua lupetta. Fra qualche chiacchiera e alcuni sorrisi riscopre in lei molti lati appartenenti alla se stessa di un tempo. Avverte una sorta di sintonia particolare con la ragazza per via di queste similitudini e la lascia con un ultimo sorriso e la speranza di rincontrarla presto.