Spacciando si impara.

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17:12 Hajime:
 Il tempo in questo periodo non sembra voler migliorare, anzi... Oggi addirittura è tornata la neve. Scende candida e tranquilla dal cielo, come se non gli interessasse minimamente quello che succede nel paese. In fondo cosa dovrebbe importargli, dal suo punto di vista lei dovrebbe essere superiore a qualunque cosa li sotto, non può essere sconfitta, non può essere sottomessa, nessuno può impedirgli di cadere, più o meno. Per il giovane diciassettene, la neve è qualcosa di strano, sia una memoria nella mente che non riesce bene a ricordare, ma che in qualche modo lo tranquillizza, sia il suo peggior nemico. Si, proprio un gran bel nemico, perchè per uno che vive per strada, senza un tetto sulla testa, il freddo è un nemico decisamente serio. Se ne sta raggomitolato ad un lato della strada, mordicchiando un pezzo di pane che s'è riuscito a "comprare" con qualche spicciolo rimediato, gettandosi le ginocchia, esposte all' aria, al petto per cercare di riscaldarsi. Già, esposte al vento, visto che sotto indossa dei pantaloncini grigi corti, non proprio puliti, con un paio di scarpe diverse, una s'era rotta e l'ha dovuta sostituire con quel che ha trovato (?!). Sopra invece è un po' più fortunato, ha addirittura un mezzo giubbetto nero, con diversi strappi, sopra la maglietta dello stesso colore dei pantaloncini, ridotta più o meno allo stesso modo. In realtà è convinto di essere stato abbastanza fortunato, qualcuno aveva buttato il completo per qualche errore di fabbircazione, lui ovviamente appena visto se l'è arraffato senza troppi complimenti, anche perchè la taglia è quasi quella giusta. Comunque non sarà il tempo a rovinargli il morale. Decisamente è felice. L'hanno preso all' accademia ninja, cosa che non può succedere a tutti. Una cosa che gli da speranza, non tanto perchè gli può fornire lavoro, ma perchè può dargli uno scopo, cosa da non buttar via. Con i suoi occhi blu chiaro osserva quello che succede nei dintorni, cercando di intravedere qualcosa di interessante tra un morso e l'altro. Magari qualcuno che passa di fretta può far cadere qualcosa di utile senza accorgersene, magari un mercante lascia non custodito una cesta con della frutta o qualunque cosa. Difficile eh, ma pur sempre possibile.

17:22 Rasetsu:
 Quando non ha niente da fare, bazzica per il Centro di Kusa. In tal momento, si trova nelle vie laterali per un motivo ben preciso. Indossa i suoi soliti abiti strambi, quali un paio di pantaloni grigio scuro, con linee verticali d'un grigio poco più chiaro. Stesso tessuto e stesso colore è quello del Gilet, il quale è portato sopra una camicia totalmente bianca. Al collo, è però legato un fiocchetto rosso, non troppo stretto e penzolante sul petto. Sulle spalle, è posato un giaccone bordeaux, dalle ampie tasche e arrivante sino alle ginocchia. Sventola come un lenzuolo sporco di sangue al vento, memore d'un assassinio. I capelli rosso fuoco, quasi femminili per quanto son curati scivolano lungo la schiena ed incorniciano il volto del giovane Yakuza. Ai piedi, ci son soltanto un paio di scarpe nere, chiuse, comode. Sulla punta del naso, un paio di occhiali dalla montatura rossa con una catenina laterale. Nella tasca destra del giaccone, tiene alcuni Tonici - tra Coagulanti e di Recupero Chakra - assieme a qualche Kunai nella sinistra. Il Bisturi, invece, è tenuto nella parte interna del Giaccone, contro il cuore, facilmente estraibile dal tessuto della giacca stessa. Si presenta, dunque, come al solito. Sta nevicando e alcuni fiocchi si appiccicano, si incastrano tra i capelli rossi del giovane. Non se ne cura, per il momento, per quanto dalle di lui nari e dalle labbra fuoriesca sempre una sottile nuvoletta di vapore, per via del respiro. E pensare che dice di non avere un cuore, lui. Esatto, un Medico che, per antonomasia, sa dove si trova il Cuore, sa che serve a far vivere, essendo il motore principale del corpo. Le labbra son piegate a mezzaluna, mostrando i denti da squalo, attraverso i quali fuoriesce.. < NYAAHAHAHAH! > ..la sua classica risata. La mandritta, tenuta nella tasca laterale del cappotto, giochicchia con le bustine di Sbrilluccica. Sissignori, è lì per continuare la sua dose giornaliera di Spaccio. [Chakra ON]

17:37 Hajime:
 Guardandosi intorno non c'è proprio nulla di interessante da vedere, o meglio, nulla che possa sembrare più interessante del pezzo di pane che sta mordicchiando. La strada dove si trova il ragazzo non è certo una delle principali, dove in genere c'è qualcuno che ti osserva sempre male, come se bho, avesse la lebbra o qualcosa del genere. Non ci fa più troppo peso a queste cose, ma molte volte le nota e gli danno fastidio. Diverse figure gli passano davanti senza neanche notarlo, o quanto meno mostrare un briciolo di attenzione. In effetti perchè dovrebbero. All' angolo della strada, dove si incrocia con un' altra via che arriva perpendicolare, c'è un negozio, non riesce bene a capire di cosa, dove degli uomini stanno avendo una discussione con toni abbastanza alti. Ecco qualcosa di divertente, magari ci scappa un bel litigio e può farsi due risate dal suo posto in quasi prima fila. Certo, uno non dovrebbe divertirsi su possibili disgrazie altrui... Ma tra il non dovere e farlo troppe cose ci passano. Qualcosa attira lo sguardo del ragazzo, una strana risata. Che c'è da ridere? Non ne ha proprio idea. Per di più quando si volta verso quella figura, tutto gli viene tranne che da ridere. Ad essere onesti gli pare proprio una persona inquietante. Già che la gente con i capelli rossi non gli ispira fiducia, ma poi quel sorriso, non è proprio normale. Cerca di notare qualche altro dettaglio, di vedere se porta qualche coprifronte o segno d'appartenenza a qualche villaggio, giusto per essere sicuro che stargli lontano è una buona cosa. Non ha voglia però di alzarsi e di spostarsi, anche perchè alla fine, come tutti gli altri, non riceverà nessuna attenzione speciale, in fondo perchè mai dovrebbe. Certo, si rende conto che, magari, è stato un po' troppo tempo a fissare quella figura. Ma come non potrebbe? Non c'è niente di più interessante, per quanto sembri inquietante, che sta succedendo. Anche il battibecco nel locale sembra solo un lontano ricordo. Mettendo quel che rimane del pezzo di pane in tasca, gli servirà poi come cena, cerca qualcos'altro, anche se non c'è praticamente nulla. Riesce a tirar fuori una piccola moneta, una delle ultime che gli rimangono. Il freddo del metallo a contatto con la pelle gli da un leggero brivido lungo le braccia. Comincia a rigirarsela tra le mani stringendola. E intanto continua a fissare quella strana figura.

17:53 Rasetsu:
 E, di tanto in tanto, quando non ha niente da fare, le labbra tremulano, come se avesse freddo. Invece no. Sta soltanto trattenendo quella sua assurda e fastidiosa risata, tirata fuori chissà dove, inventata, forse. Passeggiando, la neve continua a cadere, si posa sugli abiti, ai lati delle strade, ma non copre ancora tutta la via, tutto il Villaggio. Ci vorranno sicuramente delle ore prima che ciò avvenga. Lungo la strada, c'è chi lo evita. Nessuno gli vorrebbe stare accanto, seppur sia riconosciuto da certa gente, ormai. Che, puntualmente, esattamente come prima, lo evita ancora di più. < Ehy, bamboccio. > Lo scruta, a circa cinque metri di distanza scarsi, in lento e costante avvicinamento. Le labbra sono ancora piegate in quella mezza luna, convintissimo che lo faccia apparire più attraente, ma anche più terrificante. Ed è ciò che, teoricamente, vuole. Non gli dispiace affatto far paura alle persone, anzi è qualcosa che ricerca, che pretende, che brama. Fa sì che la di lui giornata sia diversa dalle altre, più allegra, meno insidiosa e fastidiosa. E' solito, ormai, star da solo, ma non per questo evita gli altri. Loro lo fanno, ma Rasetsu tenta sempre un approccio. Le ultime due volte ha incontrato qualcuno che è stato - addirittura - degno d'essere definito come un Collega, una Cavia. Ah, giusto. Una peculiarità del Kokketsu è proprio quella di trovare cavie per i propri esperimenti, come se fosse la cosa più normale al mondo. In fondo, è sì un Medico, ha sì studiato per diventare tale e migliorare ancora, ma è anche uno Scienziato. Anzi, SOPRATTUTTO! < Che ci fai lì a terra? > Una domanda come un'altra, per lui, mentre s'avvicina ulteriormente. Assottiglia le palpebre, sogghignando ferale, come se avesse davanti una nuova preda, una nuova vittima. < Vuoi qualcosa che ti faccia divertire? > D'altro canto, è sempre bene cominciare a spacciare dai bambini, perchè acquistano senza pensarci due volte. Ma sono tutti dello stesso avviso? O forse Hajime è più intelligente del Kokketsu stesso? ( Non che ci voglia molto, comunque, dato il settanta percento di Follia ). [Chakra ON]

18:08 Hajime:
 Oh, allora l'ha notato. Probabilmente l'ha fissato troppo, una brutta cosa da fare visto che la maggior parte della gente sembra evitare quella figura. In effetti quella figura dovrebbe essere proprio qualcuno di riconosciuto, soprattutto se è uno pseudo spacciatore, visto che per di più Hajime vive per strada, magari a volte, involontariamente, ne ha anche sentito parlare in qualche rara conversazione, ma non avendolo mai visto prima, non c'ha fatto molto caso, per niente. Sta di fatto che quando quello si incammina nella sua direzzione, gli occhi vanno subito a fissare per terra, come se volesse sottolineare che non sta cercando nessun problema e non ha niente. Per la sua età poi, è anche basso, forse leggermente troppo, e quindi sembra ancora più giovane. Sente la sua domanda, un tono che a dire la verità non lo spaventa, ne lo rassicura. Raramente gli viene rivolta parola, in genere è qualche persona che mossa da qualche briciolo di pietà/superiorità gli da qualche moneta o un pezzo di pane da mangiare. Proverebbe ad evitare pure di rispondere, anche se capisce di non aver molte opportunità di ignorarlo, ne di scappareo altro.<Mh... Nulla...> risponderebbe con un tono di voce molto basso, senza alzare la testa e continuando a fissare a terra tra i propri piedi. Sente la frase dopo, non gli piace molto, la gente non da niente per niente, ma non ha neanche molta scelta visto lo stato in cui si trova. Scuote leggermente la testa, sventolando i capelli bianchi all' aria. Un piccolo colpo di tosse gli esce fuori mentre cerca di schiarirsi la voce, o di ritrovarne un po'. <Si... Ma non ho niente... Da darti in cambio...> Adesso alzerebbe lo sguardo, rimanendo con un' espressione abbastanza spenta, guardando l'altro dritto negli occhi. A dire la verità non vede motivo di avere paura o di temerlo. Cosa potrebbe volere da lui che già non ha? Almeno per se stesso è abbastanza evidente che non stia mentendo quando gli dice che non ha niente da dargli, per di più non è neanche nelle condizioni migliori, basta guardarlo. L'altro non puzza neanche di alcool o di altro, quindi non crede sia un ubriaco pericoloso dal quale scappare. Magari è semplicemente una persona che non ha niente da fare e deve dimostrare qualcosa a se stesso. O magari nulla, niente di che.

18:26 Rasetsu:
 Continua a guardarlo, senza una motivazione precisa. Piega la testa lateralmente, gli occhi s'assottigliano. Poggia, come il giorno precedente, la spalla destra contro il muro, dando le spalle alla strada da cui proviene. Volge, invece, il busto in direzione di Hajime, oscurandolo quasi col proprio corpo, data l'altezza rispetto a quella altrui. Un oscuro pipistrello rosso, se così vorremmo e potremmo definire il Rasetsu. Niente di particolarmente sconvolgente. Come detto, è lui che cerca di far paura, ma non è detto che quest'ultima sensazione attanagli per davvero la gente che incontra. Ma, considerando che tutti lo evitano, ha ormai impressa in testa questa peculiarità. < Uff, davvero non hai niente con cui potermi pagare? > Sbuffa sonoramente dalle labbra, scuotendo il capo. < E io come li faccio gli affari se nessuno mi paga, eh? > Alza la voce, aggrottando le sopracciglia. Il sorrisetto scema, sembra apparentemente serio e, sotto sotto, persino depresso e affranto, constatando come il ragazzino sembri essere veramente povero. In realtà, è qualcosa che non ha previsto. Gli hanno consigliato di vendere ai bambini perché facilmente convincibili, ma non gli hanno specificato che, spesso, potessero non avere il denaro contante da dare in cambio della droga. < Che palle. > Sbotta, di nuovo. < Trovo sempre gli acquirenti meno affidabili. Conosci qualche altro ragazzino interessato a questa robetta scintillante? > Nome in codice (?). Torna a sogghignare. < Nyahahah! > E a casaccio, anche a ridere. < Come ti chiami, comunque? > Un'altra domanda, anche questa evidentemente a caso, constatando che non gli interessa particolarmente dialogare, ma fare affari. Una rapida occhiata viene data nei dintorni, giusto per capire se vi sia altra gente da infastidire. Un commerciante incompreso, ecco cos'è il Kokketsu. Un ennesimo sbuffo. < Non ci voleva questa nave. Mi manderà a monte tutto il giro delle 23. > E ti pareva? Solo Affari e Medicina. Ormai, non pensa ad altro. E' un ottimo Yakuza, suvvia. [Chakra ON]

18:42 Hajime:
 Ad essere onesti è Hajime che fa un piccolo sorriso quando sente la risposta dell' altro. A dire la verità la figura minacciosa che gli sta sopra non lo spaventa più di tanto, anche perchè adesso che ha capito il suo scopo, che voleva vendergli qualcosa, bhè... Non vede proprio nulla di spaventoso. Se avesse voluto fargli del male è abbastanza convinto che lo avrebbe già fatto, o quanto meno l'avrebbe sbattuto contro il muro in qualche modo. <Se... Se avessi dei soldi... Non sarei qui...> e detto questo andrebbe a grattarsi il ginocchio destro con la mano sinistra, come se volesse portare via un po' di sporcizia per darsi una ripulita. <Mh...> fa un piccolo suono al commento successivo dell' altro, non vuole sembrare scontroso e sicuramente non lo vuole fare arrabbiare, ma non può far altro che fargli notare la verità se non la vede da solo. <Se cerchi soldi... Non penso che... Bhè... Che persone come me possano...> lascia la frase in sospeso, perchè non trova le parole giuste per completarla. Però è abbastanza convinto che nelle sue parole un po' fuori senso una logica abbastanza precisa ci sia. Non sa come comportarsi, il fatto che quel tipo gli stia facendo leggermente da scudo umano non sembra una brutta cosa. E poi sentirlo parlare di questa polvere... Bhè... Deve trovare qualcosa di utile in questa cosa, o quanto meno per farlo allontanare. Piega la testa di lato, pensando bene a cosa o chi consigliargli. Dal suo aspetto direbbe che non è proprio uno che si tratti male, sembra un tipo molto preciso, almeno i capelli sembrano dare quest'idea. Probabilmente la cosa che vuole vendere è qualche tipo di droga, qualcosa che potrebbe anche essere molto forte. < In realtà... Si...> Ci sta pensando su ancora, non gli sembra una cattiva idea quella che gli passa per la mente. <All' accademia... Ci sono altri ragazzi... Alcuni scommetto molto ricchi... O almeno... Bhè... Meglio di me...> Ha in mente qualcosa di sbagliato e cattivo, ma vabbè, qualcosa che potrebbe essere utile. La risata dell' altro lo allontana dai propri pensieri, tanto che un piccolo brivido gli scende lungo la schiena. < Ha... Importanza...?> è abbastanza convinto che la risposta sia ovvia, che gli importa a quello del suo nome, non lo vedrà mai più molto probabilmente. <Hajime... Comunque...> ecco, una delle poche cose che ha gliel' ha data, il proprio nome.<La neve a molta gente piace... Ragazzi che ci giocano... Chi non ha problemi... Se cerchi bene potresti trovare più persone di quante pensi> la sua è una semplice costatazione. Per chi è abituato a vivere per strada, chi vede diverse cose, allora sa benissimo che chi sta bene ama questi momenti per andare in giro e divertirsi in qualche modo. <Certo... Andrei in una cerchia più interna che la quinta...>

15:43 Rasetsu:
 Sbuffa sonoramente dalle labbra, alzando gli occhi al cielo. La lingua saetta verso l'esterno, umettando le carni, prima di rientrare nella cavità apposita. < Sei un povero moccioso, dunque? Non hai una casa né un posto dove andare? > Più o meno come Ryuuma, non fosse che questi abbia ucciso i propri genitori di proposito, poiché poco propenso a vivere con chi l'ha reso così com'è. Brutto, androgino, spesso vittima d'angheria quand'era giovane, soltanto per quel suo strano aspetto, non meglio definito. Storce appena la bocca, non convinto di quanto ha oggi davanti. Voleva vendere la propria droga, com'è solito fare essendo un membro della Yakuza, ma sembra non riuscirci. < Persone come te? Cosa hanno le persone come te? > Non comprende l'analogia, vuole che sia lui a spiegargli cosa c'è che non va, perché è così povero, perché non può pagarlo. D'altro canto, dovesse vendere la Sbrilluccica a lui, vorrebbe fin da subito il denaro in cambio. Tuttavia, non potendo avere qualcosa in cambio, non può permettersi di dargliela. Come se l'altro la volesse, poi. Dovrebbe sapere che non si prendono oggetti dagli sconosciuti. Piega la testa lateralmente, drizzando le orecchie, quando sente le parole che scaturiscono dalla voce di Hajime. Sbatte le palpebre, focalizzando le di lui iridi bicolore su di quegli. < Penso proprio che andrò a visitare l'Accademia, allora. > Sogghigna, per quanto lo hanno avvisato che dovrebbe star lontano da quel posto se non vuol farsi sgamare subito. E' appariscente. Ma, evidentemente, non sembra essere così attento e intelligente. < Già, ma la neve è anche sintomo d'ipotermia. Potresti morire di freddo in mezzo alla neve, non tutti ci resterebbero. Neanche tu dovresti. Ma cosa vuoi che me ne importi? Nyahahah! > Parla a vanvera, solito. Non ha un fine, non ha un preciso interesse nei confronti altrui. < Vedrò cosa poter fare al riguardo. Tu evita di spifferare in giro che ho cercato di venderti roba.. > Assottiglia le palpebre, schioccandogli un'occhiataccia. < ..o verrò a cercarti personalmente. > Tono basso, roco, per quanto la di lui voce non sia così rude come ci si potrebbe aspettare da un uomo. [Chakra ON]

16:04 Hajime:
 A dire la verità la figura minacciosa che lo sovrasta, per quanto sia inquietante, cosa che lo fa trattenere dal dire esattamente quello che gli passa in testa, non sembra proprio delle più sveglie. Cioè, dall' aspetto deve essere un ninja, non è possibile che qualcuno vada così in giro senza sapersi difendere. Anche perchè siamo onesti, Hajime è più che convinto che con quell' aspetto che si trova questo strano tizio davanti a lui, diverse persone, se non molte, vorrebbero semplicemente picchiarlo. Lui in parte è uno di quelli, anche la sua risata è fastidiosa, quasi lo faccia di sua volontà a forzarla così tanto, proprio per risultare più antipatico di quanto già non sembri. Comunque andrebbe a stringersi le braccia intorno al petto, come se volesse riscaldarsi un po', guardando l'altro negli occhi per rispondergli. Però ci ripensa, non vuole ammettere che alla fine è quello che è, quindi riabbasserebbe lo sguardo e la testa, come se volesse accucciarsi, incastrando il mento tra le braccia e scuotendo la testa a destra e sinistra, come a voler dire no. La successiva domanda che riceve gli suona come una coltellata, non è ne il tono ne altro, semplicemente è uno specchio alla sua realtà, cosa che odia. Cosa hanno le persone come lui? è proprio questo il punto... Non hanno praticamente nulla. Due piccole lacrime si formano all' interno dei suoi occhi, motivo per il quale non alzerà lo sguardo per rispondergli, non vuole sembrare un ragazzo debole, non crede neanche di esserlo.<Io... Niente...> la voce è un po' tremolante, ma non singhiozzante, quello sarebbe imbarazzante. Vorrebbe dire altro, ma alla fine dentro di se non sente proprio nulla, nient'altro da dire o da aggiungere. E le poche cose che ha, che potrebbe sentire o qualunque cosa sia non le andrà certamente a dire a questo tipo. Non gli importa alla fine degli altri, una relazione in genere reciproca con la quale si trova piuttosto bene a convivere. Potrebbero pure morire tutti per quanto lo riguarda. Per fortuna riesce forse a cambiare argomento, visto che di quello non ha molta voglia di parlarne. Si, l'accademia magari è un posto stupido dove andare a vendere della pseudo droga. Un posto controllato e pieno di ninja, comunque di un livello decente, che si accorgerebbero subito di una figura così spiccante come l'uomo squalo (?!) qui davanti. Però chi non rischia non ottiene nulla no?! Sente l'altra frase del tizio, tirerebbe su lo sguardo e farebbe un piccolo sorriso di sfida, come se lo volesse sbeffeggiare. <Come se interessasse a me il tuo interesse... E per la cronaca non sono stupido... > Si volterebbe verso l'angolo della strada, dove c'è quel negozio in cui prima delle persone stavano bisticciando <Quando chiude il padrone di quel negozio lascia sempre gli avanzi in una padella li fuori... Lo fa per i cani randagi penso... > Non aggiunge che se i cani provano ad avvicinarsi, allora è tranquillamente disposto a vedere chi morde meglio tra lui e quelle bestie pulciose, piccolo dettaglio. Poi si volterebbe dalla parte opposta, guardando verso un altro locale. <E la signora di quel forno è una tipa gentile... Penso che abbia un figlio o qualcosa del genere... Quando mi vede mi da sempre un pezzo di pane... Forse questa resa riesco a rubargli una coperta o uno di quei mantelli che si mette addosso> Ecco, gli ha detto in parole povere perchè è li ad aspettare, in realtà poi il forno inizierà a lavorare abbastanza presto, quindi se si mette sotto la tettoia accanto al muro giusto, dovrebbe anche sentire un po' di calore. La minaccia finale invece, gli fa fare una piccola risata, alla fine per quanto possa sembrare spaventoso, è un tipo divertente questo strano tizio, a modo suo. < E qualcuno dovrebbe credere che uno spacciatore volesse vendere qualcosa ad un barbone...?> bhè, francamente, non saprebbe dire chi è più stupido dei tre, quello che vende, lui che lo dice ad una pseudo guardia o quest'ultima che addirittura gli crede. Però almeno s'è fatto una risata solamente pensandoci

16:15 Rasetsu:
 Ignora bellamente quel di lui modo di fare, quasi non gli importasse - ed effettivamente è così - che egli provi qualcosa di negativo. Potrebbe anche mettersi a piangere, ma Rasetsu farebbe la parte del Bullo che prende in giro lui perché debole, tanto da ridursi a piangere come una femminuccia. Il carattere del Rosso è infame, stupido e folle. Non ci sarebbe niente di sbagliato, secondo le proprie intenzioni. Scrolla le spalle a sentirlo parlare, riportando però l'attenzione alla di lui volta, giusto per capirne le intenzioni e le espressioni. Il Rosso, al contempo, si dimostra tranquillo, persino infastidito dalle di lui parole. < Lo dici tu, di non essere stupido. Io potrei avere un pensiero diverso in merito. > Si stringe nelle spalle, aggrottando le sopracciglia, mentre su quel volto pallido compare un altro sogghigno dei suoi, coi denti a sciabola e bianchi come zanne in bella mostra. < Insomma.. Vivi per strada e mangi ciò che ti capita sotto tiro. Anche se è destinata a cani randagi. Hai idee di quante infezioni batteriche potresti prenderti da un comportamento simile? Figurati per il freddo. > Ma l'ha già detto, d'altro canto. Espira, scuotendo mestamente il capo. < A dirla tutta, puoi fare ciò che vuoi. > Se ne esce d'un tratto, come se avesse cambiato idea. < D'altro canto, sei tu quello che rischia di morire d'ipotermia o di infezioni piuttosto gravi, considerate le conseguenze reiterate dei tuoi gesti. > Che paroloni. E non ha neanche usato tutto il gergo medico in suo possesso. < Anche un barbone, per un po' di sballo, può darmi qualcosa in cambio. Che siano soldi, oggetti.. Anche un baratto. L'importante è che io continui la mia opera di bene. > E bene è precisamente effimero, se non totalmente fuori luogo. < Quindi, non la vuoi. Sostanzialmente, è questo. Potrei anche continuare il mio giro. > Esordisce, scostandosi dalla parete e rimettendosi dritto, in piedi. Qualche passo laterale, ma ancora non si avvia da nessuna parte né supera il ragazzino. Che ci sia altro da aggiungere? [Chakra ON]

16:29 Hajime:
 Il comportamento dell' altro in questi ultimi momenti lo lascia un po' spiazzato, infatti non riesce proprio a capire. Questo nuovo atteggiamento,quasi stessero li a prendere un tè, a parlare del più e del meno, o che fosse stato il ragazzo a fermarlo per parlargli, lo confonde. Non sa bene che rispondere, è un discorso contorto, non che sia sbagliato, ma parte da un presupposto che lui stia li giusto per "divertimento", perchè non ha niente di meglio da fare. <Hey psyco dai capelli rossi... Pensi che non mangiare sia meglio? Pensi che starei qui se avessi scelta...? Hai mai provato a stare in un orfanotrofio del villaggio...? Pensi che sia rose e fiori... O che ti tengano quando cominci ad essere abbastanza grande...?> poi non vuole stare li a spiegargli del perchè fa le sue scelte, vivere in quel posto circondato da ragazzi più grandi e prepotenti, da tutori ai quali non importava niente, bhè, era molto peggio di com'è adesso. <Appunto... Le conseguenze sono solo le mie... Se devi stare qui per appagare il tuo ego... Allora puoi anche toglierti dalle scatole...> Non vuole essere offensivo, quel tipo fa anche paura, però gli da sulle scatole che stia li a dargli contro come se avesse fatto qualcosa. <No... Non ho niente da darti... E probabilmente se la barattassimo cercherei di rivenderla...> è onesto riguardo alle sue possibili intenzioni, in effetti questo tipo non gli sembra molto sveglio, magari potrebbe farci qualche soldo in più di quanti lui ne chieda al momento. Annuisce quando parla di continuare il suo giro, come se fosse lui ad impedirglielo, cose da matti insomma (?!).

16:42 Rasetsu:
 E' difficile comprendere Rasetsu. Non ci riesco io, figuriamoci chi deve stare lì a sentirlo, a parlarci e a tentare di non farsi venire un'emicrania per via delle parole ch'egli utilizza. Non c'è da sorpredersi se nessuno lo sopporti, eccezion fatta forse per sua Sorella, comunque scomparsa dalla circolazione. Sostanzialmente, non gli è rimasto praticamente nessuno che riesca a tenerselo buono. Forse qualche membro della Yakuza, ma neppure. < Psyco? > Aggrotta le sopracciglia, quasi sorpreso dall'essere chiamato in quel modo. < Mi dona! NYAHAHAH! > E' pazzo, l'abbiamo già specificato, non è vero? Ridacchia, alzando volutamente il tono della propria voce perché VUOLE, PRETENDE di apparire fastidioso. E' il suo modo per far capire al mondo che lui ESISTE, e che è lì per rompere le scatole. Niente di più, niente di meno. < Uhm.. A dirla tutta, vivo da solo da quando ricordo. Non ho mai avuto problemi. Ti basta uccidere chi ti rompe il cazzo e sei libero come un fringuello. > Uccise i propri genitori, cambiando casa di tanto in tanto, giusto per non destare sospetti. Più o meno lo fa anche ora. Sceglie case disabitate, all'esterno di Kusagakure, quelle lasciate vuote durante le ultime Guerre e Rivoluzioni. < Non m'interessa ciò che hai passato, marmocchio. > A nessuno interessava della storia del Rosso, d'altronde. < Quindi, trovati qualcosa da fare e guadagna come tutti. > Un insegnamento di vita o una ramanzina? < Beh, allora non te la vendo. > Ti ha appena detto che non ne vuole, infatti, e non può darti niente in cambio. < Me ne vado. Sei così scontroso. > Ironico e faccia da schiaffi, conscio che quello fastidioso è proprio lui e la cosa lo appaga. Dunque, scostatosi dal muro, s'avvierebbe semplicemente altrove, salutando Hajime con un gesto della dritta. [END]

Semplice incontro, tentativo di spaccio da parte di Ryuuma e discussione conseguente.