Allenamento del Gene

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con Kouki

23:27 Kouki:
  [Sentiero] È una notte tranquilla, una notte segnata da pensieri e dubbi ricorrenti che non permettono alla ragazzina di riposare come si deve. Nevica, ma alla ragazzina non sembra importare molto. Quei fiocchi di neve le scivolano via come se non esistessero. Non dorme molto la notte, e forse si spiegherebbero le occhiaie che presenta sotto agli occhi di tanto in tanto. E’ vestita come suo solito, con pantaloni neri di tessuto morbido, lunghi fino a poco sotto le ginocchia, là dove si stringono con un elastico. Dalle ginocchia fino alle caviglie le gambe sono coperte da fasciature bianche per nascondere le cicatrici, e ai piedi indossa un paio di scarpe nere. Indossa poi una canotta rossa infilata nei pantaloni, mentre torso, collo, spalle e braccia fino ai polsi sono anch’essi avvolti da bende bianche, sempre per nascondere le cicatrici. Infine un giubbottino smanicato di colore nero e tenuto aperto. Alla coscia destra vi è il porta kunai e shuriken, mentre alla vita ha allacciato il porta oggetti. In entrambi sono smistati i suoi sei kunai, sei shuriken e un set da cinque fumogeni. Copri fronte di Kusa che si intravede sotto la frangia e guanti ninja neri a mezze dita indossati alle manine, con la classica placca di metallo sul dorso. I lunghi capelli neri e lisci sono tenuti sciolti, come al solito, e come una cascata color pece le ricadono lungo la schiena fino al sedere, mentre alcune ciocche le ricadono invece in avanti, sulle spalle. Frangia nera e contornare gli occhi gialli e il viso infantile dalla pelle diafana, senza melanina e colore. La sua corporatura è piccola, magra, senza nemmeno un accenno di curve, secca fino a risultare sotto peso. A vederla sembrerebbe fin troppo gracile, ma in realtà ha una discreta forza, anche se pecca di resistenza. L’espressione è neutra, le labbra serrate e gli occhi fissi davanti a lei, non emana nessuna emozione particolare se non concentrazione e determinazione. Ha riflettuto molto da quando l’hanno rapita e iniettato quel gene di cui non sa nulla. I flash inerenti alle sue memorie continuano anche se rimangono sempre inafferrabili del tutto… lei allunga la mano, ma essi sgusciano via, lasciandole solo delle impressioni, delle emozioni forti, tanto da farle venire il mal di testa. Nonostante non ricorda chi sia quell’uomo, l’emozioni che le suscita ogni volta che ci pensa sono di nostalgia, paura, ma anche desiderio di non deluderlo. Le cicatrici ormai hanno trovato la loro motivazione di esistere, anche se non ricorda del tutto le torture. Anche se ancora piena di dubbi, sa che quell’uomo la conosce e conosce il suo passato, e quello è una grande ragione per lei di fidarsi. È giunta quindi alla conclusione che deve fare come le è stato detto, ovvero allenare quel gene per poi tornare da lui. Così potranno esserle spiegate tutte le cose. Anche se ancora non ha idea di come trovarlo, e questo è una grande incognita. Si sta quindi dirigendo alla ricerca di un posto isolato che possa andare bene per permetterle di allenarsi a gestire quello strano gene. Non vuole essere vista, non vuole che qualcuno interrompa la sua concentrazione. Passi lenti, ma decisi, e sguardo attento, pronta a captare il momento e il loco adatti. [Equipaggiamento: guanti ninja – 6 kunai – 6 shuriken – set da 5 fumogeni]

23:38 Kouki:
  [Sentiero->Laghetto] Finalmente la ragazzina riesce a raggiungere un luogo che potrebbe fare al caso suo. Ha camminato un bel po’ lungo il sentiero del parco dei Ciliegi, e finalmente ha trovato un punto privo di persone e distrazioni. Un piccolo laghetto artificiale, situazione nel mezzo di qualche albero che, data la stagione invernale, sfortunatamente non è in fiore. Muove i suoi piccoli passi fino alla sponda, specchiandosi per qualche momento su quella superficie cristallina, illuminata dalla luna alta nel cielo. Mentre i fiocchi di neve tornano acqua non appena vanno dolcemente ad impattarsi sul laghetto. Senza dire una parola decide di inginocchiarsi sul terreno, poggiando poi il sedere sui propri talloni, mentre il viso rimane in contemplazione del proprio pallido riflesso. Si ricorda di quanto non riconosceva quel viso, ma dopo qualche mese le sembrava di poterlo collegare a quel nome che le avevano dato, Kouki. Ma ora sente di non essere nemmeno quella persona, probabilmente è qualcuno di diverso. <E-001.> sussurra in un basso sibilo melodioso il suo vero nome. Lo ha accettato, lo sta accettando. Le è stato detto da quell’uomo che la conosce, quindi deve per forza essere vero quel nome. Andrebbe quindi a chiudere gli occhi, in un’espressione concentrata e porterebbe le mani all’altezza dello sterno, incrociando le dita per formare il sigillo della Capra. Cercherebbe quindi di concentrarsi per poter iniziare a richiamare il proprio chakra. Immaginerebbe la propria figura nella mente, ma senza colori, solo contorni in una silhouette nera. Si immaginerebbe in quella stessa posizione che ha assunto, inginocchiata, seduta sui talloni, schiena diritta e composta. Cercherebbe quindi di creare la prima sfera di energia statica, color verde, e la posizionerebbe all’altezza della fronte. Essa rappresenterebbe la propria energia psichica, fatta di emozioni, sentimenti, forza d’animo. Successivamente cercherebbe di creare la seconda sfera di energia, sempre stazionaria e di colore rossa, e la posizionerebbe all’altezza dell’addome. Essa sarebbe composta dalla sua pura forza fisica, nata dall’energia delle proprie cellule, dei muscoli, delle ossa e delle articolazioni. Se ci fosse riuscita cercherebbe quindi di convogliare quelle due sfere all’altezza dello sterno… la sfera psichica verso il basso e la sfera fisica verso l’alto, fino a cercare di fare unire in un’unica sfera azzurra dal movimento rotatorio: il chakra. Lo distribuirebbe allora in tutto il proprio corpicino, lungo i canali del chakra, cercando di ricoprire ogni centimetro del suo corpo, fino ai propri punti di fuga. Se ci fosse riuscita, potrebbe finalmente sentire quella meravigliosa forza che la rinvigorisce e la fa sentire potente. [Tentativo impasto chakra – Chakra 20/20][Equipaggiamento: guanti ninja – 6 kunai – 6 shuriken – set da 5 fumogeni]

23:51 Kouki:
  [Laghetto] E ora? Ora che il chakra dovrebbe attivo e sembra ribollire dentro di sé, cosa dovrebbe fare? Non le è stato spiegato nulla, sa solo che quel gene è attivo, ma come può lei prenderne confidenza. Andrebbe a riaprire gli occhi, andando ad osservare nuovamente il proprio viso riflesso nel lago. No, quella figura che vede sull’acqua non può certo dirle come fare, quindi? Deve abbandonarsi al puro istinto? Dischiude appena le labbra, espirando, abbandonandosi per qualche istante in quel riflesso. Le sale un piccolo moto di rabbia, e le mani vanno a chiudersi a pugno sulle proprie ginocchia. <Certo, poteva degnarsi di spiegarmi qualcosa.> sibila con cattiveria, frustrata, sentendosi abbandonata a sé stessa in un vortice che non comprende. Tuttavia prende dei profondi respiri, chiude gli occhi e va a cercare di calmarsi… essere agitati non potrebbe mai aiutarla. <Calmati, E-001. Puoi farcela benissimo anche da sola. Gli dimostreremo che sappiamo farlo da sole.> mormora decisa verso il proprio riflesso… sente quella determinazione bruciarle dentro, renderla molto più sicura. In un qualche modo sa, dentro di sé, sente… che il dimostrare di essere forte e perfetta a quell’uomo è il suo scopo di vita. Un po’ come è il suo scopo dimostrare al sensei Raido di essere all’altezza… la sua vita è fatta di costanti dimostrazioni che si sente in dovere di dare, forse per essere accettata, chissà. Compie altri respiri, chiudendo gli occhi e cercando di concentrarsi. Cercherebbe di immaginare il proprio chakra, cercherebbe di sentirlo dentro di sé mentre si smuove, caldo e imperterrito, scavando sempre più in profondità nel suo corpo. Cercherebbe di sentirlo mentre affonda nei muscoli, nelle ossa, nei suoi organi, fino a raggiungere le proprie cellule. Smuoverebbe il chakra in modo tale che possa infondersi nelle cellule, andare sempre più in profondità, fino a cercare di entrare in contatto col proprio DNA. Un processo che sarebbe lungo, ben pensato e concentrato. La ragazzina cercherebbe di sentire il proprio chakra venire a contatto là dove quel gene sembra esserci sempre stato, ma che ora non è più dormiente. E come un’esplosione di nuova energia, diversa, andrebbe lentamente a diffondersi dalle sue cellule, da quel gene, muovendosi sinuosa come un serpente, andando a cercare di avvolgere nelle sue spire il proprio chakra, prendendone possesso, né diventerebbe un tutt’uno con esso. Quella sottospecie di manipolazione si espanderebbe per tutto il proprio chakra, come in una catena, arrivando a pervadere tutto il suo corpo. Sarebbe sempre il suo chakra, ma con una sorta di trasformazione. Non sentirebbe dolore come quando le è stato iniettato il siero, ma avvertirebbe una forte energia, difficile da descrivere, come se finalmente iniziasse a sentirsi sé stessa. Le labbra si piegherebbe in un piccolo sorriso, quindi andrebbe a dischiudere i propri occhi. [Tentativo Scaglie del Serpente I – 1 pc a turno][Chakra on – 19/20][ Equipaggiamento: guanti ninja – 6 kunai – 6 shuriken – set da 5 fumogeni]

00:06 Kouki:
  [Laghetto] Si sarebbe concentrata parecchio, costandole un poco di fatica mentale, non l’avverte molto per il momento, ma la sente, dato che già non sta passando dei buoni periodi con la sua testa. Prende un profondo respiro, quindi andrebbe nuovamente ad osservare il proprio riflesso in quello specchio d’acqua, forse per parlarci nuovamente. Ma le labbra si dischiudono e la voce non esce, bloccata nella gola, imbrigliata nelle proprie corde vocali. Quello che starebbe guardando ora, in quel momento, le fa mancare il fiato, le impedisce di parlare dallo stupore. Gli occhi sarebbero cambiati, diversi. Già caratteristici del loro colore giallo, ora sarebbero ancora più dorati, più accesi… ma quello che la sconvolge più di ogni altra cosa è la pupilla. Sottile, stretta e verticale… come quella di un rettile, di un serpente. Rimarrebbe a bocca aperta, ammaliata dai suoi stessi occhi, confusa. <Cosa…? Perché…? Cos’è successo…?> stranamente non avverte il panico, non sente paura. In un qualche modo avverte che quegli occhi fanno parte della sua natura e la cosa le piace. Le labbra vengono chiuse ed allungate in un sorriso piacevolmente colpito. <Guardati, E-001… sei bellissima.> sussurra appena, continuando ad osservare il proprio riflesso. Bella, a modo suo, come un rettile. Un serpente elegante e letale, dopo tutto le sono sempre piaciuti da che ha ricordo. Sente sempre di più che quella che sta vedendo è proprio lei. <Sono i miei occhi.> mormora, mentre allungherebbe una mano verso la superficie dell’acqua, come a voler toccare il proprio riflesso, ma si sofferma solo ad accarezzarne il velo cristallino. Ora che si starebbe guardando meglio, potrebbe notare che anche a sua pelle, già pallida di suo, risulterebbe ancora più bianca. Più bianca del bianco stesso. In tinta forse con quella neve che continua a cadere leggera e silenziosa. Sembra un quadro. I capelli neri le ricadono avanti, sulle spalle, e lei si sente così somigliante a qualcuno che non ricorda. Il sorriso euforico permane sul suo volto, probabilmente passerebbe ore a riguardarsi in quel riflesso. Cercherebbe di allungarsi ancora cl braccio verso la superficie dell’acqua, ma a quel punto sentirebbe qualcosa pervaderle l’arto superiore destro che si starebbe accingendo a muovere. Sentirebbe di poter muovere il proprio chakra in esso, farlo scorrere lungo i canali che lo abitano e cercherebbe di fare in modo che esso avvolga i propri muscoli, le proprie articolazioni soprattutto in quella del gomito, e lì cercherebbe di avvolgersi come un serpente intorno ai propri tendini e tessuti, fino ad imbrigliare anche la pelle e i punti di fuga presenti. Il chakra dovrebbe avvolgere il proprio braccio in tutta la sua interezza, concentrandosi molto nell’articolazione del gomito e nei tessuti, nei muscoli. Quindi andando ad intuito, a seconda di quello che sente, cercherebbe di allungarsi nuovamente verso il laghetto, solo col braccio, rimarrebbe diritta con la schiena, spostando leggermente solo la spalla in avanti. Il chakra dovrebbe conferirle una certa elasticità, fuori dal normale, che dovrebbe permetterle di allungare il proprio braccio senza che tessuti, tendini, muscoli, ossa e articolazioni si spezzino. Con stupore la ragazzina rimarrebbe ad osservare il proprio braccio allungarsi di circa un metro verso l’acqua, finendo con immergerne la manina. Senza parole, sempre più stupefatta e meravigliata da sé stessa. <Wow…> muoverebbe un poco la propria mano nell’acqua, accertandosi che le terminazioni nervose non si siano danneggiate. Sentirebbe però la consistenza del liquido e anche la sua temperatura, dandole quindi l’idea che sia tutto a posto. [Scaglie del Serpente I][Allungamento di una parte del corpo: braccio – estensione massima 1 m – Forza 80% di 20][Chakra on – 18/20][ Equipaggiamento: guanti ninja – 6 kunai – 6 shuriken – set da 5 fumogeni]

00:16 Kouki:
  [Laghetto] Quella cosa nel suo corpo l’ha totalmente cambiata, e la ragazzina non può che sentirsi euforica e felice di questo. Una felicità che non aveva mai provato prima, soprattutto perché questo significa che è sempre più vicina ad essere chi è in realtà. Più vicina a ricordare, ma soprattutto sarebbe felice di essere riuscita a fare tutto quello da sola, con la sua determinazione e il suo intuito. Gli occhi si punterebbero sul suo braccio allungato e lentamente cercherebbe di muoverlo, in alto, di lato, muoverebbe la mano e le dita, cercherebbe di afferrare qualcosa, magari qualche ciuffo d’erba, e se ci riuscisse tenterebbe solo di strapparlo. Le pare di aver perso un po’ della sua forza, ma probabilmente è una cosa normale. Finiti quei suoi piccoli test, cercherebbe di farlo tornare nelle sue normali dimensioni. Tenterebbe di agire attraverso il chakra, riducendo quell’elasticità e cercando di far tornare i tessuti, i muscoli, i legamenti e il gomito, alle posizioni e dimensioni ordinarie. Se ci fosse riuscita, poserebbe il suo sguardo sulla sua mano destra, rapita, incredula. <Chissà… quante altre cose potrei fare.> mormora, sognante, viaggiando con la mente… e ancora si guarda nello specchio del laghetto, rimirando quei suoi occhi così particolari e magnifici. Almeno per lei. Chiuderebbe ora gli occhi, sollevando il viso verso il cielo e godendosi quella neve fredda che le ravviva i sensi. Forse un po’ troppo. Gli occhi vengono riaperti quando si renderebbe conto che il suo olfatto sembra essersi sviluppato molto di più rispetto a prima. <E’ una mia impressione, o forse…> annuserebbe l’aria, inspirando profondamente ed allargando la propria cassa toracica di conseguenza, per cercare di rilevare più odori possibili. Sentirebbe odori abbastanza lontani, anche se non saprebbe dire quanto… odori di media intensità, portati dal vento, mentre quelli più vicini riuscirebbe a distinguerli chiaramente. L’odore dell’erba, dell’acqua, magari di qualche animaletto vicino e lontano. Le sembra di essere entrata in un altro mondo, le sembra di vedere e sentire le cose in maniera diversa ed è qualcosa che la farebbe sentire su di giri, potente… anche se è solo all’inizio. Dischiuderebbe le labbra, sentendo fremere la lingua, concentrandosi potrebbe avvertire del calore grazie ad essa. <Mmh.> mugugna, a bassa voce, mentre la lingua verrebbe fatta scorrere fuori dalla bocca. La muoverebbe nell’aria, di tanto in tanto leccandosi brevemente le labbra. Espressione rilassata e soddisfatta, mentre sentirebbe tracce di calore vicine o lontane, magari appartenenti anch’esse a qualche animale… salvo poi sentire sparire, forse per via dell’occlusione da parte di qualche albero. Rimarrebbe per interi minuti in silenzio, inginocchiata sulla sponda di quel laghetto, il viso rivolto lievemente verso l’alto, gli occhi chiusi, la bocca aperta e lingua ed olfatto intenti a raccogliere quanti più odori e tracce di calore possibili. Starebbe sperimentando, a lei sperimentare piace, soprattutto se può scoprire cose interessanti. [Scaglie del Serpente I][Sensi: olfatto – raggio massimo 25 m – Lingua: tracce di calore per un raggio massimo di 25 m][Chakra on – 17/20][ Equipaggiamento: guanti ninja – 6 kunai – 6 shuriken – set da 5 fumogeni]

00:32 Kouki:
  [Laghetto->Villaggio] La notte si sta facendo sempre più pungente, per non parlare della neve che ormai ricopre lievemente la sua testolina, sciogliendosi e bagnandole i capelli. Ma la ragazzina si ritrova ancora immersa in quel suo stato euforico. Cercherebbe di far suo tutto quello che prova e sente, tutto quello che quel gene le ha donato. <Hai visto, E-001?> un sussurro, mentre riapre gli occhi e va ad osservare il cielo nuvoloso che regala fiocchi di neve. Nessuna risposta, nessun rumore, semplicemente parla con la propria mente, ascoltando risposte che nessun altro potrebbe mai udire. Sente di essere riuscita a fare qualcosa di grande, ma è comunque qualcosa che non sa spiegarsi e non conosce… chissà, forse adesso potrà cercare di rintracciare quell’uomo. <Come potrei mai trovarlo?> mormora nuovamente, mentre lo sguardo si porta nuovamente al suo riflesso sulla superficie cristallina del laghetto. Si interroga, ma senza trovare risposte. <E cosa potrebbe mai portarmi a fare questo… gene?> altra domanda che non avrà mai risposta, almeno non ora, non in questo luogo. Il viso rimane solcato da quel suo sorriso vittorioso e soddisfatto… ha forse potuto dimostrare qualcosa a sé stessa, e forse potrà dimostrare quel qualcosa anche a quell’uomo ancora senza nome nei suoi ricordi. <Ci sono riuscita. Ho fatto qualcosa di incredibile tutta da sola. Nessuno mi ha aiutata, nessuno mi ha accompagnata.> continua a sibilare verso il proprio riflesso, con un tono di voce basso e duro. Una concezione che la porterà a pensare con ancor maggior convinzione di non aver bisogno di nessuno. Andrebbe ora a guardarsi intorno, sperando che nessuno l’abbia potuta spiare, non potrebbe sopportare di essere violata in quel modo. Riporterebbe lo sguardo davanti a sé, andando a sospirare profondamente… si sente stanca, particolarmente a livello mentale. Chiude gli occhi quindi e cercherebbe di far perdere l’influenza del gene sul suo chakra. Lentamente cercherebbe di far ritirare quel gene, dal quale è ben lontana da chiamarlo innata dato che non sa esattamente cosa sia. Cercherebbe di ritirarlo, come se venisse risucchiato lentamente all’interno delle proprie cellule, là dove risiede il DNA. Lentamente il proprio olfatto tornerebbe alla normalità, così come la sua lingua… avvertirebbe proprio il corpo cambiare e tornare ad essere come era prima. Se ne dispiace, e molto, ma di certo non può mantenere il gene attivo per molto tempo, sente che consuma chakra, nonché un grande sforzo mentale, almeno per il momento. <Uff…> un sospiro, mentre il chakra dovrebbe tornare a scorrere normalmente e gli occhi vengono riaperti, pronti ad andare ad osservare la propria immagine. Il sorriso svanisce, il dispiacere di vedere i propri occhi tornati normali sembra davvero grande. Rimarrebbe in silenzio per un po’, per molto tempo in realtà, a rimuginare quello che sarebbe riuscita a fare. Dopo di che la sua testa inizierebbe nuovamente ad allontanarsi dalla realtà, ritirandosi nel suo piccolo mondo. Espressione neutra, apatica, labbra serrate. È tornata ad osservare un riflesso che non conosce. <Meglio tornare al villaggio ora, E-001.> detto ciò, la ragazzina andrebbe a rialzarsi in piedi, distendendo per bene le ginocchia e tornando eretta. Un ultimo sguardo al laghetto e poi gli darebbe le spalle, riavviandosi verso l’uscita del bosco, e quindi diretta verso il villaggio.[Chakra on – 17/20][ Equipaggiamento: guanti ninja – 6 kunai – 6 shuriken – set da 5 fumogeni][END]

Kouki si dirige al Bosco dei Ciliegi per poter trovare un posto tranquillo e provare ad allenare l'affinità col Gene come le è stato detto di fare.