Amicizia?

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21:32 Kouki:
  [Sentiero] La ragazzina indossa i suoi soliti abiti, giusto un po’ diversi da quando è diventata Genin. Veste un paio di pantaloni neri di tessuto morbido lunghi fino a poco sotto le ginocchia e stretti a quel livello con un elastico. Dalle ginocchia fino alle caviglie le gambe sono avvolte da fasciature bianche per nascondere le cicatrici, mentre ai piedi indossa un paio di scarpe nere. Canotta rossa infilata nei pantaloni e un giubbino smanicato nero tenuto aperto. Il torso, il collo, le spalle e le braccia fino ai polsi sono anch’esse zone coperte da bende bianche, per il medesimo motivo delle gambe. Sulle mani porta un paio di guanti ninja neri a mezze dita, con la placca in metallo sul dorso. Alla coscia destra vi ha sistemato il porta kunai e shuriken, mentre il porta oggetti si trova allacciato alla vita. In entrambi gli strumenti sono divisi sei kunai, sei shuriken e un set da cinque fumogeni. La sua figura si presenta sempre piuttosto sotto peso, gracile e minuta, molto piccola in altezza. Pelle pallida, senza colore e melanina, che mette in risalto gli occhi grandi e gialli e i capelli neri, lisci e lunghi. I capelli sono tenuti sciolti, come al solito, liberi di percorrere tutta la schiena fino al sedere. Non sa se sia vero o solo la sua immaginazione, ma ancora sente il corpo indolenzito e dolorante per quello che le è successo… ancora non sa cosa esattamente sia avvenuto, ma qualcosa di grande che la fa sentire diversa dentro, nell’animo, ma anche a livello cellulare. Per non parlare della mente, dolorante anch’essa per via dei continui flash che sembrano essere quei ricordi che ha dimenticato, ma che ancora fatica ad afferrare totalmente. Meno sconvolta del giorno prima, quello poco ma sicuro, ha potuto passare l’intera notte a riflettere nel tentativo di riprendere quella sua lucidità. Cammina per le strade del villaggio, sguardo neutro e fisso dinnanzi a sé, e movimenti lenti e meccanici, ma con la mano destra sembra sorreggere un piccolo sacchettino, tenendolo per i manici. Ha ancora molti dubbi, ma è riuscita a raggiungere anche qualche misera certezza che le ha donato un po’ di stabilità, rilassandola almeno un poco. È ritornata al bosco dei ciliegi, un posto che aveva scoperto il giorno prima. Nonostante non sia stagione per i ciliegi in fiore, è comunque un luogo che tutto sommato le è piaciuto. Niente pioggia questa sera, una notte serena se non un po’ nuvolosa. La ragazzina cammina lungo il sentiero, col suo sacchetto in mano e con chissà quali intenzioni. [Equipaggiamento: 6 kunai – 6 shuriken – set da 5 fumogeni]

21:54 Haruo:
  [Sentiero] Serata di relax per Haruo. Oggi indossa una canottiera nera scollata abbastanza da mostrare le clavicole, una camicia blu con fantasia a quadretti, tenuta sbottonata, e un paio di blue jeans, non attillati. Sui piedi un paio di scarpe da ginnastica nere e sulle mani indossa un paio di guanti ninja blu a mezze dita. Il portaoggetti è legato al fianco destro, contenente Kunai e Shuriken, in caso di bisogno. I suoi capelli bianchi sono come al solito poco curati, scompigliati, di media lunghezza. Passeggia per il sentiero fischiettando una dolce melodia guardando le nuvole in cielo. Quel posto freddo e desolato è perfetto per stare da soli, almeno fino a quando in lontananza Haruo non scruta una piccola bambina, camminare con un sacchetto in mano. Al Deshi non piace stare con le persone, chiunque esse siano, ma quella bambina ha subito destato la sua attenzione. Così pallida, in contrasto con i suoi capelli corvini, tutta sola nel bosco. Decide quindi di avvicinarsi. <Ciao, passeggi anche tu per il bosco?>. Una volta avvicinatosi Haruo sente come un brivido. Quella bambina ha qualcosa di diverso dalle altre bambine. Pensa che sicuramente incuta timore ai suoi coetanei, forse se lui fosse una persona normale incuterebbe timore anche a lui. Ma Haruo non ricorda ancora come si provi il timore, o cosa sia. [Equip: Guanti ninja. Portaoggetti: Kunai x 3, Shuriken x5]

22:06 Kouki:
  [Sentiero] Non sembra avere una meta ben precisa nella testa, ma sicuramente continuerà a camminare fino a quando non troverà qualcosa che possa interessare il suo gelido sguardo. I passi si muovono quindi senza sosta, lenti e ben ponderati, mentre il sacchetto tenuto con la mano destra ondeggia al fianco della gamba ad ogni passo. Alla fine quello che le rimane da fare è starsene per conto suo, pensava di essere fatta per la solitudine, ma la sera precedente aveva provando sicuramente qualcosa di negativo nel restare con sé stessa in questo posto. Tuttavia non riesce ancora a definire quello che prova e sente, e come al solito non può gestirlo, quindi tanto meglio dimenticarsene e fare finta che non sia mai successo. Qualcosa però la desta dai suoi pensieri, l’avvicinarsi di qualcuno e il successivo suono di una voce maschile. La ragazzina si ferma, di colpo, andando a immobilizzarsi sul sentiero con lo sguardo dritto davanti a sé, mentre l’altro sembra averla raggiunta in poco tempo. Volge quindi il viso verso il ragazzo, osservando in silenzio per lunghi attimi. Capelli bianchi scompigliati, canotta, camicia, jeans. Nota il porta oggetti e subito lo sguardo scatta alla ricerca di un copri fronte, magari come il suo che porta alla fronte, ma non lo trova. Penserebbe quindi che sia un allievo, per poter girare con un porta oggetti, o forse un semplice cittadino che vuole andare in giro protetto, chissà. Solo dopo averlo analizzato per bene, allora va a rispondergli. <Sto cercando un luogo dove mangiare.> il tono basso, un sibilo caldo e melodioso, perfettamente udibile. La mano destra si stringe attorno ai manici del sacchetto di plastica, mentre continua a fissarlo in un modo insistente, quasi inquietante. <Tu passeggi?> rigira la domanda, più che altro perché non sa come relazionarsi nel migliore dei modi, quindi per il momento si limita a rifare le domande che le vengono poste. Dopo tutto se le fanno a lei vuol dire che sono giuste, no? Non si smuove e non si scompone più di tanto, ora attende una risposta dal ragazzo. [Equipaggiamento: 6 kunai – 6 shuriken – set da 5 fumogeni]

22:23 Haruo:
  [Sentiero] La tensione avvertita prima si disperde. E' incuriosito dalla bambina, dal suo sguardo freddo e distaccato, che gli ricorda un po' il suo prima di diventare allievo all'accademia. <Si, mi piace passeggiare qui, in questa stagione mi rilassa>. Scruta dalla testa ai piedi la bambina. Nota che indossa un coprifronte, quindi non è più un'allieva. Le domande che Haruo si pone sulla ragazza aumentano. Senza ulteriori riflessioni però, si siede, invitando con un cenno della mano dando delle piccole pacche al suolo accanto a se, la bambina a sedersi. <Posso farti compagnia se vuoi, vorrei sapere di più su di te>. Il tono di voce è sicuro, ma adagiato, non vuole far credere alla bambina di essere ostile o di avere cattive intenzioni. <Per iniziare per esempio, perché non mi dici come ti chiami?> Accenna poi un piccolo sorriso. [Equip: Guanti ninja. Portaoggetti: Kunai x 3, Shuriken x5]

22:33 Kouki:
  [Sentiero] Quel bosco forse sarebbe molto più bello e suggestivo coi ciliegi in fiore, ma purtroppo non è decisamente stagione. Lei non pensa di averne mai visti, chissà, magari sarebbero in grado di smuovere in lei qualche altro tipo di emozione. Il respiro al momento è regolare, si trova in uno stato di quiete tutto sommato. Attende che l’altro le risponda e la sua voce non tarda ad arrivare. Lo ascolta, con quel suo fare distaccato che potrebbe farla apparire distratta, come se la cosa non la riguardasse, non le interessasse. <Passeggiare aiuta a schiarirsi le idee.> risponde a quel suo primo dire con un’opinione non richiesta, ma che si è sentita in dovere di esprimere. Non si sente a disagio con quel ragazzo, non si sente obbligata o costretta, non lo trova insistente, ma nemmeno troppo freddo. Un giusto equilibrio forse, che spinge la ragazzina a non vederlo in maniera ostile, almeno per il momento. Lo segue con lo sguardo quando l’altro si siede e le fa cenno di affiancarlo, lì, sul bordo del sentiero, sotto un albero di ciliegio. Lei rimane immobile a fissarlo, dando l’impressione di non averlo né visto, né sentito. <Sapere d più su di me? Per quale motivo?> non si sente minacciata dal modo di fare del ragazzo, ma a quelle parole lo sguardo si assottiglia e i muscoli entrano in tensione. Non si siede ancora, vuole aspettare la sua risposta, analizzarla e poi in seguito decidere se accettare o meno l’invito. <Tu come ti chiami?> rigira la domanda, senza dirgli nemmeno il suo nome. Sembra iniziare ad avere un atteggiamento sospetto per chissà quale ragione, probabilmente solo perché non comprende il significato del suo volerla conoscere meglio. Perché? Per analizzarla? Per farle del male? Al momento quindi rimane immobile, sull’attenti, cercando di tenere d’occhio ogni suo movimento, le sue espressioni, ed ascolterebbe con attenzione ogni sua parola. [Equipaggiamento: 6 kunai – 6 shuriken – set da 5 fumogeni]

22:51 Haruo:
  [Sentiero] Al primo dire della bambina Haruo sorride, senza dire nulla. Nota troppa maturità nel comportamento della bambina, maturità che alla sua età normalmente non si dovrebbe avere. Dopo aver posto la domanda alla bambina nota subito in lei un cambio d'espressione, qualcosa deve averla infastidita. Haruo non ha spesso approcci con le persone, non sa bene cosa possa infastidire delle sue domande, spesso invasive. <Il motivo per cui voglio sapere qualcosa su di te?> Un espressione pensierosa spunta sul viso di Haruo, che risponde <Ma è ovvio, perché io sono una persona terribilmente cattiva, che vuole rubarti la cena!> Qualche attimo di silenzio passa prima che Haruo scoppi a ridere cadendo a terra. <Scherzo! voglio solo fare amicizia con te>. Non rideva così da tempo, l'atteggiamento vigile della bambina lo diverte particolarmente, anche se probabilmente non dovrebbe, lo trova tenero. Si rialza da terra tornando seduto, con le gambe incrociate. <Il mio nome è Haruo, significa "Uomo della primavera". Ora però, in cambio, voglio sapere il tuo nome>. Continua a sorridere in modo spensierato, come se non ci fosse nulla di strano in quella situazione di tensione. [Equip: Guanti ninja. Portaoggetti: Kunai x 3, Shuriken x5]

23:02 Kouki:
  [Sentiero] Rimane in attesa, un momento di lungo silenzio che per la piccola non è altro che un’occasione in più per studiare il modo di fare dell’altro. Lui la osserva, di rimando, ed entrambi insomma si trovano in quella situazione leggermente scomoda per lei, ma non si sa come l’altro possa viverla. Lui pone quella domanda retorica e lei annuisce. Esatto, come mai vuole sapere qualcosa su di lei? Una spia? Ricatti? La sua mente ne pensa tutte, e quando ascolta il dire successivo dell’altro, la ragazzina si mette ancora di più sull’attenti. La sua cena? Non l’avrà mai. Il viso si corruga, l’espressione si fa tagliente e combattiva mentre andrebbe a stringersi al petto il proprio sacchetto. Ma poi l’altro scoppia a ridere. No, lei non è molto portata per l’umorismo. Incredibilmente la sua pelle inizia a prendere colore, un colore rosso, reso ancora più rosso data la sua naturale bianchezza. È imbarazzata, forse offesa. Il visino si imbroncia ancora di più e si arrabbia. <Non ti prendere gioco di me.> un sibilo freddo e rabbioso, mentre oltre alla rabbia prende ora sopravvento lo stupore quando lui afferma la vera ragione del perché vorrebbe conoscerla. Una ragione tanto semplice alla quale lei non aveva pensato: fare amicizia. Il rossore man mano scompare e l’espressione si imbambola in una di completo stupore. <Amicizia?> non riesce a comprendere, non sa bene cosa sia. Eppure si rilassa, la mente confusa cerca di darsi dei perché che non trova. <Amicizia?> ripete, sempre con quel suo modo di sussurrare, mentre lentamente va a sedersi anche lei… ma non accanto a lui, bensì sul posto, lì dove si trova. Poserebbe il proprio sedere per terra, sul sentiero, ed incrocerebbe le gambe, posando il sacchetto in mezzo ad esse. Si sistemerebbe frontalmente al ragazzo, ad una distanza che lei ritiene di sicurezza. Movimenti sempre lenti e meccanici, ancora un po’ in tensione, come se comunque si aspettasse un qualche tipo di attacco. <Il mio nome.> mormora in seguito, dopo aver appreso l’identità dell’altro. <Kouki.> risponde appena, sguardo sempre confuso e testa che va a muoversi negativamente appena. Lunghi attimi di silenzio, prima di decidersi a parlare nuovamente. <In che senso fare amicizia? Che significa?> e quindi tace, puntando il suo sguardo dorato su di lui, curiosa, e smaniosa di comprendere. [Equipaggiamento: 6 kunai – 6 shuriken – set da 5 fumogeni]

23:23 Haruo:
  [Sentiero] La domanda della bambina non fa che confermare la sua teoria, lei non ha amici. <Felice di conoscerti Kouki>. Il ragazzo pensa a come rispondere a quella domanda, neanche lui sa davvero cosa significhi essere amici, ha avuto una sola amica nella sua vita. <Vediamo, fare amicizia vuol dire conoscersi meglio e divertirsi insieme... credo> Haruo ride tra se e se, pensando che è buffo che proprio lui, che non sa cosa significhi essere amici, si ritrovi ora a doverlo spiegare a qualcuno. Sposta i capelli davanti agli occhi, mostrando le sue iridi rosa fluorescenti, di un colore talmente acceso che sembra emanare luce propria. Fissa poi intensamente gli occhi di Kouki, portando la mano destra sul mento, con indice e pollice estesi, mostrando un'aria pensierosa. <Sai kouki, avevo un amica più o meno della tua età non molto tempo fa, gli assomigli molto> In effetti è proprio così, solo che la sua amica aveva una carnagione più scura, quasi abbronzata, e i capelli poco più corti, che spesso legava. <Si chiamava Hane, girava sempre con un maiale di nome Mamoru, mi piacciono un sacco i maiali sai?> Haruo non perde mai occasione per parlare dei maiali, li adora davvero tanto. [Equip: Guanti ninja. Portaoggetti: Kunai x 3, Shuriken x5]

23:33 Kouki:
  [Sentiero] Il suo nome non è nemmeno tanto sicuro. Il suo nome è inventato perché quello vero non lo ricorda, anzi… quello vero probabilmente le è stato detto, solo che fatica ad accettarlo. O forse dovrebbe? È molto confusa al riguardo, ma più ci riflette sopra, più riesce a ritrovare quella calma interiore che la contraddistingue, o forse è meglio dire apatia. Tutto sommato questa sera si sente in vena di cercare di comprendere comportamenti per lei incomprensibili. Ascolta le prime parole dell’altro, corrugando la fronte interrogativamente. <Felice di conoscermi? Non mi conosci, sai solo un nome. Non puoi dire di essere felice se non mi conosci davvero.> esprime questa sua considerazione, in maniera secca ma molto lucida. In silenzio, ascolta nuovamente le sue parole, senza però rispondergli ancora. Divertirsi e conoscersi, sono proprio concetti che non le appartengono. <Vedremo.> si limita a rispondere in questo modo, abbastanza scettica per una spiegazione simile, ma del resto la prende per buona. Lo osserva, osserva quei suoi occhi così particolari, troppo particolari… tanto che non può evitare di domandar qualcosa a riguardo. <Hai degli occhi strani. Il colore è strano.> okay, non è proprio una domanda, ma una considerazione abbastanza pungente, ma che mette in evidenza il fatto che quel colore la incuriosisce. L’altro poi riprende a parlare riguardo a una sua amica, il suo maiale e di gusti in fatto di animali. Solleva un sopracciglio, non riuscendo a capire il modo di essere di quel ragazzo. Lui la confonde, la disorienta, ma in qualche modo la fa sentire sicura perché lui non insiste in nulla, parla solamente in maniera del tutto normale. <Come mai proprio i maiali?> domanda in seguito, tono basso… quindi tace, guardandosi appena intorno e andando ad infilare la mano destra in quel sacchetto. Ne tirerebbe fuori una semplice pagnotta di modeste dimensioni, che andrebbe ora ad osservare intensamente. <A me piacciono un po’ di animali.> ammette solo dopo un po’, andando a parlare di gusti propri e personali per la prima volta con qualcuno. Quella situazione la fa sentire strana, ma nulla che le faccia male al momento. [Equipaggiamento: 6 kunai – 6 shuriken – set da 5 fumogeni]

23:52 Haruo:
  [Sentiero] Alla prima affermazione di Kouki Haruo non risponde, non saprebbe come d'altronde. E' vero che non la conosce ancora, ma sente di conoscerla da tempo, forse per via della sua somiglianza con Hane. Ascolta il commento della ragazza riguardo i suoi occhi, sorridendo un po' <Lo prendo come un complimento, quindi ti ringrazio>. Anche Haruo in verità è sempre stato incuriosito dal colore dei suoi occhi, mai riscontrato in nessun'altro. Non sa perché proprio lui possiede occhi di questo colore, non consce le sue discendenze, non ricorda nulla della sua vita prima dell'incontro con Hane. Ascolta poi ciò che ha da dire la bambina e alla sua domanda sgrana gli occhi con aria stupita <Come mai?! Perché i maiali sono pelosi e carini e poi pelosi e carini e a volte pelosissimi e carinissimi> E' andato, completamente perso in un mondo fatto di maialini con cui giocare e pozze di cioccolata su cui rotolarsi. Esce poi da quel mondo immaginario quando Kouki afferma di avere interesse verso alcuni animali. <Davvero, quali maial... volevo dire animali, ti piacciono Kouki?> Haruo è ancora confuso per via del sogno sui maiali di prima, i maiali lo mettono davvero di buon umore, anche se non sa perché. Forse i maiali gli piacciono tanto perché per quanto si ricordi della sua vita ha passato tutto il tempo con il maiale di hane, con cui spesso giocava alla lotta, perdendo sempre.

00:03 Kouki:
  [Sentiero] Rimane in silenzio ad ascoltarlo, cercando di intravedere le sue espressioni e se per caso si nasconda ben altro dietro a quelle che potrebbero essere maschere. Non risponde a quella sua prima affermazione e la ragazzina non ci torna sopra, limitandosi ad alzare un poco le spalle. Ascolta le sue prima parole, senza dire nulla, silenzio. Lui lo prende per un complimento, ma lei non sa con esattezza se volesse fargliene uno. <Forse un po’ troppo accesi.> aggiunge solamente, lasciando poi cadere l’argomento. L’altro inizia un suo viaggio mentale sui maiali. Di quanto siano pelosi e carini. Solleva nuovamente un sopracciglio, guardandolo come se stesse guardando qualcuno con evidenti problemi. Ma lei dovrebbe essere l’ultima parlare in questo caso. Non dice nulla, tace, nel suo più rigoroso silenzio. L’altro si rotola nel suo mondo pieno di maiali, e la ragazzina ne approfitta per iniziare a mangiare la sua semplicissima pagnotta. Un piccolo morsettino e inizia a masticare con calma, molta calma, sempre tenendo lo sguardo fisso sul ragazzo. <Io so che i maiali si mangiano e sono buoni.> l’ha provata pochissime volte la carne di maiale, davvero poche... due o tre volte, quando i mercanti potevano permettersela. Un semplice commento il suo, piuttosto cinico e freddo, ma veritiero. Lui le rigira la domanda riguardo agli animali preferiti, e lei solleva un poco le spalle, andando finalmente a deglutire quel suo primo morso di pane. <Mi piacciono i rettili, i cani, i gatti. I conigli, i topi.> ricomincia a masticare, lentamente, piano, assumendo un’aria distaccata, come se si stesse allontanando man mano da quella situazione. <I rettili sono comunque i miei preferiti.> aggiunge infine, andando a deglutire ed accingendosi a dare un altro morso. Non offre niente al ragazzo, ovviamente, quella è la sua cena. [Equipaggiamento: 6 kunai – 6 shuriken – set da 5 fumogeni]

00:18 Haruo:
  [Sentiero] All'affermazione di Kouki il ragazzo cambia espressione. <Kouki, i maiali non si mangiano> è molto serio, il suo sguardo si è assottigliato diventando ostile e fissando la bambina. <Se mangi i maiali cose bruttissime potrebbero accaderti> Haruo sembra sempre più serio, lo sguardo è incattivito, incurva le sopracciglia per mostrarsi arrabbiato. <Il dio dei maiali ti potrebbe punire coccolandoti a morte!> Niente, Haruo non riesce ad essere serio, chiude gli occhi sollevando la testa di scatto, puntando il naso in sù. La sua lotta contro la consumazione dei maiali è persa in partenza, ma tentar non nuoce. Cambia poi discorso come se non avesse mai parlato del precedente. <Sono belli i rettili, hanno classe> Non sa che altro commento fare sui rettili, ma tenta comunque un approccio amichevole con Kouki che sembra non avere intenzione di sciogliersi con lui. Si distende poi a terra guardando il cielo. <E' bello vero? il cielo intendo.> [Equip: Guanti ninja. Portaoggetti: Kunai x 3, Shuriken x5]

00:26 Kouki:
  [Sentiero] Lentamente quella pagnotta viene mangiata, per tutto il tempo che la ragazzina rimane in silenzio. Non era molto grande come panino, ma ci ha messo qualche minuto a finirlo del tutto. Va quindi a sfregare le mani fra di loro, per togliersi le briciole e lasciarle cadere a terra, magari come cibo per qualche uccellino. L’altro di punto in bianco si fa serio, ostile. Non gli è piaciuta la sua affermazione sui maiali, ma la bambina non si lascia intimidire e risponde con uno sguardo altrettanto ostile e tagliente. In silenzio ascolta le sue parole, fino a quando non si rende conto della poca serietà del ragazzo quando nomina il dio dei maiali e la sua eventuale punizione. Non è serio. <Mi prendi ancora in giro.> afferma infine, irritata, osservando l’altro che si sdraia a va a commentare i rettili. Eleganza, certo. <Sono eleganti e pericolosi. Alcuni molto letali per il loro veleno.> sta dicendo cose ovvie, ma sta parlando di quello che le piace ed è la primissima volta che le capita. Alla sua ultima affermazione, ance la ragazzina va a sollevare lo sguardo verso il cielo nuvoloso, ma tra qualche nuvola e l’altra si possono intravedere le stelle. La bocca si dischiude un poco, come se quello spettacolo la stupisse in un qualche modo. <Il cielo. Si, è bello e rilassante. Come lo è passeggiare o come lo è la pioggia. Tutte cose rilassanti.> esprime nuovamente un suo pensieri, ma subito dopo torna a guardare il ragazzo, con un movimento veloce, di scatto. Ha distolto lo sguardo da quel ragazzo e non avrebbe dovuto, deve stare sempre allerta. Ma lui dovrebbe essere ancora lì, sdraiato sulla schiena e lei torna a rilassarsi. <A volte dormo sotto il cielo, se non piove o se non nevica.> afferma nuovamente, con un tono distaccato e sottile. Come al solito non sembra esserci molto collegamento fra le frasi che pronuncia. [Equipaggiamento: 6 kunai – 6 shuriken – set da 5 fumogeni]

00:49 Haruo:
  [Sentiero] Ascolta con interesse ciò che la bambina ha da dire sui rettili, per quanto possa sembrare scontato, lui non sa molto del mondo, quindi sta imparando cose nuove. Non fa nessun commento a riguardo, si limita solo ad ascoltare. Piano piano, forse senza accorgersene Kouki inizia ad aprirsi con lui e questo lo mette di buon'umore. <Sai Kouki, sei una persona interessante>. Haruo è davvero interessato al comportamento della bambina, distaccato e freddo ma che, sotto sotto sembra essere tenero, almeno questo è quello che lui crede di aver appreso su di lei. <Mi piace che ti piaccia quello che ti piace, credo che ti si addica> Un'affermazione alquanto strana e contorta viene esclamata da Haruo, che sorride divertito dal prendere un po' in giro Kouki. <Adesso devo andare, forse ci rivedremo un giorno, in questo bosco magari> Si alza quindi in piedi, sorridendo alla bambina. <Arrivederci Kouki, è stato un piacere conversare con te> Quindi si allontanerebbe lungo il sentiero, intento a tornare a casa, alzando la mano destra in segno di saluto. [Equip: Guanti ninja. Portaoggetti: Kunai x 3, Shuriken x5][END]

00:58 Kouki:
  [Sentiero] Si, forse si sta lasciando andare. Dopo tutto si tratta di una innocua conversazione, dove lei non sente ostilità, dove nessuno la obbliga a fare o a dire qualcosa. È rilassante. Non se ne sta nemmeno rendendo conto, ma pian piano i muscoli si stanno sciogliendo e anche la sua mente sembra liberarsi e la sua maschera cadere pian piano, senza rompersi però. <Interessante?> non crede di potersi mai definire in questo modo, ma non approfondisce oltre, prendendo per come viene quella specie di complimento che le viene fatto. In silenzio lo ascolta, lo osserva, cerca di comprendere le sue espressioni. Sembra un ragazzo a posto tutto sommato, nessuno di pericoloso… certo, sempre che non stia recitando per ingannarla. Non potrebbe sopportarlo. Si perde in qualche suo pensiero, ma senza scivolare via con la mente. Ma ad un certo punto lui si alza, congedandosi e salutandola. <Forse, si.> si sente un po’ presa alla sprovvista, proprio ora che si stava abituando a qualcosa di nuovo. <Piacere.> borbotta, senza nemmeno essere sicura di quello che sta dicendo. Rimanendo seduta seguirebbe con lo sguardo il ragazzo allontanarsi. Espressione contrita, dispiaciuta… ed ecco che sta provando un nuovo sentimento, che però, come la sera prima, le procura dolore. Lo guarderebbe fino a quando non scomparirebbe alla sua vista e lei rimane nuovamente sola. Abbassa lo sguardo sul quel sacchetto ormai vuoto, viso che ora torna velocemente a farsi apatico e spento, mentre i capelli neri le ricadono in avanti sul viso. <Non va bene. Devi tornare ad essere te stessa, E-001.> sussurra verso sé stessa. Un sibilo freddo e duro. Quei sentimenti sente che non vanno bene per lei, deve recuperare quella sua maschera gelida e cercare di mantenerla. Così può evitare di soffrire. [Equipaggiamento: 6 kunai – 6 shuriken – set da 5 fumogeni] [END]

I due ragazzi si incontrano al Bosco dei Ciliegi e iniziano a parlare. Tra maiali e rettili, i due fanno quattro chiacchiere e la ragazzina per la prima volta inizia a provare nuove emozioni. Alla fine il ragazzo se ne va e lei rimane sola nel bosco a fare sue considerazioni.