La nascista del Team Hi-tsu-no.

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12:09 Ikkino:
  [Strade] Eccolo di nuovo il nostro Ikkino, un allievo d’altri tempi. Ha superato il suo test teorico, ma a quanto pare quello pratico è ancora alle porte. Ma niente di tutto questo lo spaventa dato che la paura peggiori oggi è: la neve. Il look del giovane è semplice come sempre, costituito da stivaletti di un marroncino scuro, blu jeans, polo nera a maniche lunghe e collo alto e svariate attrezzature ninja qua e là. D’altronde è un semi ninja e deve farci l’abitudine. Però quest’oggi Ikkino non è per le vie Kusane per l’accademia, bensì è in giro per quanto riguarda alcuni ordini dati alla sua fabbrica metallurgica. Eggià, Ikkino è un apprendista de “Inferno”, una nota fabbrica che produce metallo di ogni genere e che ultimamente sta producendo i materiali indispensabili per le costruzioni delle varie ferrovie. La neve cade ed Ikkino è ancora in alto mare con tanto di freddo che di certo non lo aiuta nel cercare una certa destinazione.

12:30 Hikari:
 La giovane Hikari ha deciso di abbandonare il suo letto tardi, come sempre. Quelle rare volte in cui si alza presto finisce per rimanere comunque tra le coperte del suo letto ad una piazza a fantasticare o semplicemente a cercare di non sprofondare nuovamente nel sonno. Si trascina lentamente verso l’angolo del suo monolocale adibito a cucina, per versare in una tazza quel the riscaldato avanzato dal giorno prima. Un piccolo cumulo di neve si è posato sul davanzale delle finestre che illuminano poco l’interno. Il cielo è scuro e sta ancora nevicando. A Kusa il tempo oscilla tra neve e pioggia, ormai l’ha capito. Spera che nelle stagioni calde che arriveranno, il sole si farà strada tra quelle fitte nuvole e porti un po’ di serenità nel villaggio. Quest’oggi, la ragazza decide di lasciare il proprio mantello a casa e indossare un cappotto mimetico, con la pelliccia sul cappuccio. Skinny jeans, anfibi e si parte per le strade di Kusa, senza un motivo apparente. Ha messo da parte qualche soldo, quindi perché non concedersi il lusso di un nuovo paio di scarpe? In strada, solleva il cappuccio al di sopra della testa, lasciando che i lunghi capelli castani le scivolino dalle spalle verso il seno. Sempre meglio la neve che la pioggia, pensa mentre si dirige verso la strada principale ormai a lei non più sconosciuta. Forse la conosce meglio delle sue tasche. Tra la poca gente che percorre le vie e ha deciso di congelarsi le mani, proprio come lei, nota un ragazzo che cammina guardandosi attorno, come se cercasse qualcosa. E’ Ikkino, come non riconoscerlo? Come al solito senza ombrello o mantello. < Ikki! > esclama Hikari, portando le mani attorno alla bocca per poter amplificare la propria voce.

12:35 Ikkino:
  [Strade] Camminando ignaro di dove vadano i propri piedini, Ikkino continua a girovagare con tanto di neve che gli andrebbe a cadere su tutti gli abiti. Fortuna che per lo meno non piove (?). <Uhm?!?> distratto come al solito, il giovane andrebbe ad essere richiamato da quella che può sembrare una voce famigliare. <Hikari> giratosi, Ikkino osserverebbe la giovane ragazza che in un certo senso sa come trovarlo in giro, beccandolo sempre senza ombrelli o mantelli. Se non altro ha delle buone notizie, o almeno quasi. <Ciao.. Coma stai? Tutto bene?> non sia mai che qualcuno l’avesse picchiata o stuprata in giro. In fondo girano dei brutti ceffi ogni tanto, meglio essere cauti.

12:43 Shitsui:
 [Per le vie] Immobile, nel mezzo della strada, se ne sta col volto all'insù, osservando i fiocchi di neve cadere dall'ammasso di nuvole grigie e tetre che si staglia al di sopra delle teste dei cittadini di Kusa. Fermo, appunto, quasi ipnotizzato da quei cristalli che dolcemente cadono per andarsi poi a posare sul viso fino a sciogliersi al contatto con esso, dovuto alla temperatura corporea del ragazzo. E' affascinato da quell'evento atmosferico, visto di rado nella sua vita. Nonostante non sia ancora capace di capire emozioni e sentimenti, di sicuro però sa godersi le piccole cose, come una nevicata. Rimane così per molti secondi, apprezzando la nevicata anche se all'apparenza non si direbbe, dato che il volto mantiene quell'espressione apatica tipica della sua figura. I suoi vestiti sono coperti dal solito manto scuro, conveniente dato il clima degli ultimi giorni nel villaggio dell'erba anche se, in questo preciso istante, per avere una visione più ampia del cielo, i capelli e di conseguenza il capo, non sono coperti dal cappuccio del suo soprabito. Dalle maniche di questo quasi timidamente spuntano le dita di ambedue le mani, coperte da un paio di guanti comprati per gli ovvi anche se minimi vantaggi che conferiscono in battaglia, ma utili anche per prevenire un congelamento indesiderato delle mani. Al fianco destro -ma al momento non visibile sempre causa manto- un portaoggetti con il rotolo degli appunti di lezione, che a quanto pare usa portarsi dietro, assieme a un paio di kunai e un paio di bombe carta. La prudenza non è mai troppa, eh? Infine riprenderebbe dunque il suo incedere nella direzione, guarda caso, dove due persone già incontrate in precedenza stanno parlando, senza tuttavia rendersene ancora conto di quelli [Equip: Guanti; Portaoggetti con 1xRotolo, 2xKunai, 3xBombeCarta]

12:56 Hikari:
 Appurato che il ragazzo si sia accorta di lei, gli si fa vicino, camminando a passo svelto con le mani inguantate nelle tasche del cappotto. < Sì, tutto bene. > risponde lei, rivolgendogli un sorriso. < A te invece, come va? > osserva i suoi capelli che si stanno piano piano ricoprendo di neve. Presto si bagneranno e potrebbe anche prendersi un malanno, ma non sembra curarsene. < Hai trovato l’indirizzo che cercavi la volta scorsa? > domanda poi. Proprio in quel momento, vicino ai due sta passando una terza figura, coperta da un manto scuro, già incontrato in precedenza. Ricorda la sua mano spuntare da esso per poi nascondervisi nuovamente non appena fiutato il pericolo. Osserva quindi meglio il capo di quella figura, riconoscendovi il ragazzo incontrato due giorni prima. < Shitsui. > dice poi a voce bassa, quasi avesse appena rivisto qualcuno che non vedeva da secoli. Anche i suoi capelli corvini si stanno ricoprendo di neve, proprio come quelli di Ikkino.

13:00 Ikkino:
  [Strade] La giornata non è una delle migliori dato che la neve continua a cadere inesorabilmente sul nostro Deshi oltre che su tutti gli altri passanti. Qualcuno potrà esclamare ed evocarne la bellezza, aqualcun altro potrebbe invece dar fastidio. Ikkino? Il nostro allievo fabbro appartiene alla categoria del “devo lavorare”, perciò con la neve o con la pioggia, non si farebbe tutti questi problemi. <Non c’è male…> sorriderebbe il nostro Deshi prima di aggiungere <Si l’ho trovato alla fine, si trovava in uno degli ultimi cerchi del villaggio, dalle parti del cimitero…> insomma non un posto raccomandabile <Mi ero completamente sbagliato cerchio e ho cercato inutilmente da tutt’altra parte. > cose che capitano infatti <Oggi ho pure un'altra consegna da fare ahahahha> se la riderebbe il nostro giovane <E’ un negozio di armi e cianfrusaglie varie… Si trova proprio da queste parti, vuoi venire?> un po’ di compagnia non farebbe male di certo. Per Shitsui, Ikkino andrebbe solo a riconoscerlo di vista e dal nome, altrimenti non ci avrebbe fatto molto caso. D’altronde non ci ha avuto chissà quanto a che fare con quella macchina fredda e calcolatrice.

13:09 Shitsui:
 [Per le vie] Lentamente dunque vaga tra le vie, riprendendo l'incedere dopo essersi perso ad osservare la neve. Capo e volto ancora scoperti, come stando a significare che i fiocchi che cadono e si posano tra i suoi capelli corvini non siano poi così un fastidio, nonostante ormai questi si stiano bagnando completamente, minuto dopo minuto, fiocco dopo fiocco. Sembrerebbe quasi distratto, o forse semplicemente assorto nei propri pensieri mentre si fa strada tra le vie del villaggio di Kusa, approcciandosi a sua insaputa alle figure di Hikari e Ikkino che, in un primo momento, non riconoscerebbe. Non ode nemmeno il suo nome sussurrato dalla ragazza, visto che ancora diversi metri lo separano dai due. Ma i piccoli occhi, comandati dalla sua mente calcolatrice e prudente, non ci mettono molto a posarsi sulla coppia mentre sono intenti ad ispezionare cautamente la zona, com'è solito fare, anche perché, tra l'altro, non è che ci siano molte altre anime in giro con un freddo del genere. Avvistandoli, quindi, si avvicinerebbe a loro, arrestando il suo incedere ad un paio di metri da questi. A quanto i pare i due dovevano averlo già riconosciuto, o quanto meno intravisto. Serioso e cupo, anzi, quasi minaccioso, posa lo sguardo freddo come il clima che li avvolge prima su Ikkino, riconoscendo in lui la fonte delle informazioni riguardanti l'Accademia Ninja, per poi spostarsi sulla figura di Hikari. Guardandola il suo volto si addolcirebbe andando quanto meno a risultare meno tetro di quanto non fosse poco prima. < Hikari > Esclama quasi con soddisfazione, ricordando le sue stesse parole, quel "Spero di rivederti". Finisce così il suo lungo (?) monologo, salutando a dovere (???) i presenti.

13:22 Hikari:
 Di certo la precedente consegna del ragazzo non deve essere stato un viaggio nel paese delle meraviglie. Ricorda quando è stata lei nell’ultimo Cerchio. Non è stata proprio un’esperienza piacevole, soprattutto la sera tardi. Però è stata l’unica sera in cui a Kusa si è vista la luna. < Accompagnarti? D’accordo. > risponde alla sua domanda, convinta dal fatto che questa volta non sarà un cimitero spettrale. E poi, non è mai stata in un negozio di armi. Alla fine non ha neanche nulla da fare. Sposterebbe poi lo sguardo sulla figura del terzo ragazzo, Shitsui, che si sta dirigendo nella loro direzione. Si ferma a qualche metro da loro, guardandoli. Guarda prima Ikkino, con un’espressione impassibile, fredda come il ghiaccio. Sposta poi lo sguardo su di lei, addolcendo quasi impercettibilmente i lineamenti del suo viso. Quel cambiamento fa sorridere la giovane, che lo nota nonostante la distanza. Gli fa cenno di avvicinarsi, sentendo il proprio nome lasciare le labbra di lui. E’ contenta di rivederlo, l’ultima volta hanno avuto una bella conversazione, sebbene gli argomenti non siano stati dei più felici. Però entrambi erano a loro agio, e sembravano abbandonare Kusa per qualche momento per dedicare un po’ di tempo alla loro storia. < Come stai, Shitsui? > alla fine si sono rivisti più presto di quanto lei si aspettasse.

13:27 Ikkino:
  [Strade] Gira lo sguardo verso il suo compagno deshi <Shitsui…> ripeterebbe il suo nome come fosse un pappagallo <Vuoi venire ad un negozio di armi?> sorride, non vuole togliere il piacere della sua compagnia ad Hikari. In fondo si sono appena incontrati e stanno parlottando ed Ikkino non è così cattivo da rapire la ragazza per tenersela tutta per sé. <E’ proprio qui… Dietro l’angolo, il tempo di girarlo e siamo proprio davanti al negozio.> farebbe prontamente questo discorso per indicare che alla fine è proprio lì a due passi, un negozio di passaggio quindi. <Se sei d’accordo quindi… Io vi guiderei> nonsi samai che quest’ultimo non li seguisse, perciò il giovane tenterebbe di girarsi verso la direzione che ha indicato precedentemente , prima di compiere alcuni passi fatti per iniziare la loro camminata verso il negozio. <Devo consegnare alcune lettere, chiarire alcuni ordini… Almeno mi hanno mandato in giro a fare questo… Commissioni. Chissà quando mi faranno riparare o creare qualcosa…> parlerebbe ora con Hikari, spiegando del suo lavoro <Per lo meno non mi hanno fatto lavorare al metallo fuso… Quello sì che è pericoloso e faticoso> il dover fare tutti quei procedimenti è davvero una rogna di grandi entità.

13:41 Shitsui:
 [Per le vie] Finalmente è riuscito ad incontrare gli altri due che, nemmeno a farlo di proposito, sono proprio le prime due persone che ha incontrato al suo arrivo a Kusa, e ovviamente, le prime ad aver conosciuto. Ascolta il dire della ragazza a cui andrebbe a rispondere facendo un cenno col capo accompagnato da un breve < Bene > mentre, per un secondo, andrebbe a guardare di nuovo il cielo, lasciando che qualche fiocco si posi dolcemente sul suo viso, per poi chiudere le palpebre, strizzarle e tornare nuovamente sui due. Non ha impegni e lo stare sotto la neve non gli dispiace affatto. Ascolta quindi attentamente il dire di Ikkino il quale, tra l'altro, non ha ancora salutato, (o forse l'ha fatto, ma col suo sguardo glaciale?) per poi andrebbe a rispondere con un inaspettato < Volentieri. > Secco e conciso. Decide dunque di seguire gli altri, di questo passo il suo trasferimento a Kusa non potrà che influire positivamente sul suo carattere, normalmente schivo e cupo. Ritornerebbe dunque sulla ragazza, andandole a chiedere a sua volta < E tu come stai? > Fa una pausa, ripensando al loro ultimo incontro e a come è stato bruscamente interrotto < Hai più rivisto il barbone? > Aggiungerebbe con tono LIEVEMENTE tendente al sarcasmo, arte in cui deve esercitarsi ancora a lungo. D'altro canto sa che l'uomo della foglia, incontrato qualche giorno prima al quale ha fatto dell'elemosina, è ben più preoccupante e pericoloso di un barbone qualunque. Però ehi, sembra imparare qualcosa!

13:55 Hikari:
 E’ contenta che Shitsui voglia unirsi a loro, nel brevissimo viaggio verso il luogo di consegna. Si incammina quindi con loro, seguendo Ikkino che, essendo la guida, si trova un passo più avanti agli altri due. < Beh, purtroppo noi apprendisti all’inizio abbiamo mansioni simili. > dice rivolta a lui. < Anche io distribuivo volantini, ricordi? > direbbe, accennando una risata e scuotendo il capo. E’ proprio per quel motivo che si è ritrovata nel Quinto Cerchio la settimana prima. Si volta poi verso Shitsui, che cammina al suo fianco, le sta chiedendo come sta. < Tutto bene. > risponde, arrotolandosi una ciocca di capelli attorno al dito indice. La domanda seguente la riporta con la mente a due giorni prima, quando quello strano tizio di Konoha ha interrotto il discorso tra lei e Shitsui. < Barbone? > ride a quella definizione. In effetti, quel ragazzo era un po’ maleducato e camminava come un gorilla, sarebbe difficile non fare ironia su di lui. < No, non l’ho più visto. > risponde, sollevando poi lo sguardo verso il cielo. La neve, al contrario della pioggia, sembrava spolverare magia sul villaggio.

14:01 Ikkino:
  [Strade] <Certo che me lo ricordo…> sorride verso Hikari mentre il suo passo continua, al seguito del duo, in direzione dell’angolo della strada. <Barbone? Di chi state parlando? > si infila nel loro discorso <Intendete quel tipo dell’altra volta che aveva un aria lugubre?> ovviamente solo Hikari potrebbe capire che intende proprio del gigante che passo per strada con aria lugubre. Qualche ultimo passetto e non appena il trio andrebbe a girare l’angolino, si ritroverebbero davanti una modesta armeria che dovrebbe vendere un po’ di tutto. <Eccola qua… Vediamo un po’…> un foglietto andrebbe ad essere estratto dalla tasca destra e il giovane andrebbe a confrontare quelo che c’è scritto sopra con l’insegna del negozio. <La bottega del ferro!!!> legge quell’insegna e la confronta <E’ proprio questa…> sorride verso il duo. <Entriamo?> chiede il permesso ora? <Se vedete qualcosa che vi interessa, fatemelo sapere… Magari riesco pure a strappare uno sconticino al proprietario.> non che lo conosce, ma non si sa mai che il suo ruolo come fabbro faccia la sua sporca figura.

14:13 Shitsui:
 [Strade -> Bottega] Segue Ikkino che fa da guida ai due, rimanendo però leggermente indietro, accanto ad Hikari che pare essersi appena ricordata del Sublime Ninja di Konoha, come lui stesso si era presentato. Rivolge poi lo sguardo all'apprendista fabbro, che cerca di intromettersi nel discorso citando qualcosa di confuso ed ignoto per il giovane. Andrebbe dunque a scuotere la testa, per poi fare un movimento con la mano destra che, una volta estratta dal manto, con un movimento deciso la fa scivolare da destra a sinistra come per intendere 'lascia perdere'. Non è un particolare amante delle chiacchiere inutili, anche se, neppure lui sa per quale motivo, è curioso di sapere poi che fine abbia fatto quel ninja maldestro. Ma i pensieri volano presto via dalla mente del giovane, una volta che il gruppo ha raggiunto la destinazione. Segue infatti gli altri all'interno della bottega, mentre i suoi occhi ispezionano avidi la merce esposta all'interno del negozio. Senza dir nulla infatti andrebbe a staccarsi dal gruppo per avvicinarsi a dei pugnali ed poterli osservare da vicino. < Interessante > Esclama ad alta voce, ed ora entrambi possono notare in questa sola parola, o meglio, nel tono con cui essa viene pronunciata, una genuina curiosità mista ad eccitazione. Molte di quelle armi non le sa ancora usare ma spera, un giorno, di poter ritornare in quella bottega da ninja e uscirne impugnando qualche arma letale. Del resto, come le tecniche ninja, le armi stesse possono conferire forza aggiuntiva all'utilizzatore, se questo sa come usarle.

14:27 Hikari:
 La schiena di Hikari è percorsa da un brivido quando Ikkino le ricorda quel tenebroso anziano che era passato vicino a loro diversi giorni prima. La sua barba lunga e bagnata, il mantello che copriva l’intera figura, impedendo la vista del viso. La sua voce, cupa e spettrale aveva pronunciato un macabro “Preparatevi”. Solo ripensarci la fa rabbrividire. < No, Ikki. Shitsui si riferisce ad un ninja di Konoha che è arrivato in città. > chissà se anche lui ha avuto modo di incontrarlo. In fondo, se continua ad andare in giro per le strade di Kusa urlando sarà facile notarlo. Raggiunta l’armeria, Hikari si ferma un paio di secondi in più degli altri all’ingresso, scrutandovi all’interno. Le pareti sono ricoperti da qualsiasi tipo di arma. Molte sono lucenti e taglienti, avrebbe paura solamente a tenerne una in mano. < E’ la prima volta che entro in un posto simile. > entra nel locale guardandosi attorno, passando in rassegna ogni parete e scaffale. Nota che qualcosa ha già attirato l’attenzione di Shitsui. Gli si fa vicina al fine di vedere qual è il suo tanto agognato desiderio. Gli occhi di lui sembrano quelli di un bambino che tiene in mano un giocattolo. < Io non credo che prenderò qualcosa, Ikki. Non so nemmeno come si prendono in mano queste cose. > si rivolge quindi con il busto verso di lui, abbassando il cappuccio ricoperto di neve.

14:33 Ikkino:
  [Strade] <Forza entriamo… Che stiamo aspettando> Ikkino stesso è euforico al solo pensiero di vedere un arsenale di tutto rispetto. E nell’entrare risponderebbe ad Hikari <Quindi non è quel vecchietto col mantello… Capito… Ad ogni modo non ho visto nessuno di Konoha in giro…> la ferma subito per indicare che non ha la più pallida idea di chi stiano parlando. Ma veniamo all’armeria, ogni dove ci si guardi, dovrebbero esserci armi, in fondo è pur sempre un armeria <Come no… Ognuno deve saper difendersi…> ribadirebbe con tono serio verso Hikari. In fondo gli stupri sono dietro l’angolo (?). <Non vorrai mica affidarti ai ninja per difenderti ogni volta spero. Devi imparare anche a difenderti… Sei una bella ragazza, Dio solo sa cosa potrebbe capitarti…> ecco perché un bello spray al peperoncino è sempre il caso di valutarlo. <Sai… Io a breve diventerò Genin… > bè non proprio <Almeno quasi. Ho superato lo scritto e dovrò affrontare la parte pratica. Spero di avere l’occasione di svolgerla quest’oggi, altrimenti me lo porterò per un po’ di tempo questo esame.> non vede l’ora di viaggiare, esplorare, combattere e migliorare le sue arti. Ma specialmente Ikkino non vede l’ora di poter dare una mano concreta alla popolazione Kusana. <Tu Shitsui? Vedi qualcosa di tuo gradimento?>

14:46 Shitsui:
 [Bottega] Nonostante tutta l'attenzione del giovane sia presa dalle armi luccicanti messe in vendita dal fabbro, al quale non ha degnato neppure di uno sguardo, nota la ragazza avvicinarsi a lui, incuriosita anche lei da ciò che il deshi sta avidamente scrutando. Ascolta attentamente le parole di lei, ritornando brevemente coi ricordi a quando le aveva consigliato di iscriversi, in un certo modo, all'accademia dei ninja di Kusa. Ammette infatti di non essere in grado di usare gli attrezzi lì presenti, per poi ascoltare anche i consigli premurosi di Ikkino < Non ha tutti i torti > Sentenzia rivolto alla donna, essendo, per la prima volta da quando lo conosce, d'accordo con il quasi genin. Si guarda ancora attorno, curiosando tra la merce: con i kunai è apposto e ultimamente è riuscito anche ad acquistare delle bombe carta le quali, volendo, potrebbero essere utili in un eventuale combinazioni con i su citati coltelli-ninja. L'attenzione però viene portata su una katana, all'apparenza non di eccelsa fattura, una spada comune insomma, la quale però sembra catturarlo < Mi piacerebbe acquistare una spada > Risponde, rivolto appunto a quella katana, ma sa benissimo di non dover forzare le cose, dopotutto la strada per diventare uno shinobi è molto lunga, anzi, è iniziata da molto poco < Ma ogni cosa a suo tempo > Conclude, ricomponendosi ed alzando il capo, ritornando con la solita espressione apatica, come se all'improvviso l'essere circondato da armi di morte non lo affascinasse più come qualche istanti prima, attendendo che Ikkino svolga il compito per cui si trovano lì

14:59 Hikari:
  [Armeria] Camminando nell’armeria e spostando lo sguardo da uno scaffale all’altro, la ragazza ascolta attentamente le parole dei due ragazzi. Entrambi in passato le avevano consigliato di iscriversi all’Accademia ninja, ed è sempre più convinta che sia la cosa giusta da fare, soprattutto per adempiere con meno ostacoli alla propria missione. < Avete ragione, ragazzi. E’ ora che impari a difendermi anche io. > dice a voce bassa, tornando con lo sguardo sui due. E’ proprio ora di darsi una mossa. Potrà comunque mantenere il lavoro di apprendista alla Bottega dell’Inchiostro. Non può continuare a tirare torte in faccia a chiunque la importuni. < Buona fortuna per l’esame allora, Ikki! > esclama poi, congiungendo le mani in un battito, una sorte di gesto incoraggiante. < Se cominciassi l’Accademia, posso contare sui vostri consigli? > sposterebbe lo sguardo da Ikkino a Shitsui, entusiasta. Quest’ultimo è concentrato su una katana esposta. Hikari segue il suo sguardo, incontrando l’arma con gli occhi. Le ricorda quella che aveva quello strano tipo che circa quindici anni prima si era presentato a casa dei suoi genitori. Lei era piccola e non capiva, ma quel tale era tutt’altro che una brava persona. Solo più tardi avrebbe scoperto che proprio lui era l’artefice dell’incidente di sua madre. Un velo di tristezza si posa sullo sguardo della ragazza, che infila nuovamente le mani inguantate in tasca, mentre sul suo viso si dipinge un sorriso rassegnato.

15:08 Ikkino:
  [Armeria] <OHHHHHHH Finalmente ti sei decisa…> sembra che il duo Ikkino/Shitsui abbiano fatto breccia in Hikari con le loro esortazioni. <Certo che si… Tutti i consigli che vuoi… E qui parla un semi genin> e si autoindica il petto con il pollicione. <Se ti iscrivi, possiamo anche tentare di fare qualche missione di livello D tutti insieme…> insomma una di quelle missioni dove non c’è pericolo di morte, o almeno così dovrebbe essere <Sai stanno costruendo una ferrovia per collegare Kusa a tutti gli altri villaggi, perciò c’è molto lavoro da fare e molti soldi da guadagnare. Basta un po’ di pazienza e tutto viene fatto come si deve. Poi in tre…> oramai sembrano il trio di Kusa < Sarebbe anche più semplice. > torna con l’attenzione verso Shitsui <Diventa Genin e vedrai che potrai permetterti tutte le katane del mondo…> dato che potrebbe persino saperle usare per quel giorno, che si spera non troppo lontano. Ad ogni modo mi assento un attimo, devo parlare col proprietario. E detto ciò andrebbe a dirigersi verso il fondo del negozio per cianfrusagliare con il padrone.

15:15 Shitsui:
 [Bottega] Si muove leggermente, tendendo la gamba destra e portando su di essa buona parte del peso del suo corpo, facendo così scricchiolare sotto di se le travi del pavimento, le quali presentano inevitabilmente le orme lasciate dalle scarpe dei tre, presenti ormai su quasi tutta la superficie del negozio, visto il gironzolare ed il curiosare di tutti loro. Lascia scivolare leggermente le piccole pupille nere di tanto in tanto sulla mercanzia, tornando sporadicamente sulla katana che poco prima lo aveva in un certo senso 'ammaliato', anche se più che l'oggetto in sé ciò che aveva mosso la curiosità era l'idea di possederne una. Lascia il suo sguardo libero di vagare sino a che le parole della ragazza non giungono alle sue orecchie; proprio in quel momento andrebbe a posare gli occhi su di lei che, dopo aver posto la domanda ad entrambi nota che quella che per lui era fonte di curiosità e fascino, per lei sembra essere invece fonte di dolore, riconoscendo in lei quegli stessi occhi che è solito indossare quando i ricordi poco piacevoli nascosti nei meandri della sua mente, riaffiorano a forza. Eppure in quei casi l'espressione del giovane rimane all'incirca immutata, mentre Hikari andrebbe addirittura a sorridere. Ma perché? Probabilmente una maschera, la stessa che usa lui. Rimane quasi interdetto dal suo stesso ragionamento. E' vero, non è ancora capace di riconoscere ed espletare molte delle emozioni degli esseri umani, ma il dolore, quello almeno, è una cosa che conosce, persino molto meglio di quanto conosce se stesso. < Non devi preoccuparti > Dice, dando ora le spalle alla merce per rivolgersi interamente alla ragazza, apparentemente rispondendo alla richiesta d'aiuto di lei, relativa all'accademia anche se gli occhi di lui non andrebbero a distogliersi dei suoi nemmeno un secondo, mentre tenta di sorridere per poi ripetere < Non devi preoccuparti > Un sorriso di comprensione, associato a quelle parole che in realtà vogliono dire che anche se non sa cosa stia nascondendo dietro quel 'falso' sorriso, non è sola. Un'empatia del tutto inaspettata da parte del ragazzo, ma che forse sta acquisendo stando a contatto con gli altri, o forse con lei. Rimarrebbe diversi secondi in silenzio, con un sorriso composto e rassicurante, per poi rivolgere la sua attenzione ad Ikkino < L'intenzione è quella > Risponde ambiguo: la sua intenzione non è esattamente quella di possedere tutta le katane del mondo, sia chiaro, ma quello di diventare abbastanza forte e temuto da poterle maneggiare

15:35 Hikari:
  [Armeria] L’idea di fare qualcosa in gruppo la emoziona. Non le piace stare da sola, ne ha avuta abbastanza di solitudine da quando è arrivata in città. E’ arrivato il momento di mettere fine a questa condizione. E poi, sapendo che può essere d’aiuto agli altri è un ottimo incentivo per cominciare. Certo, l’idea di rischiare la vita non la alletta molto. Dovrà pensarci bene prima di prendere una tale decisione. Diventare ninja non dovrebbe avere l’unico fine di difendere se stessi, ma per l’appunto anche gli altri e soprattutto avere molta dedizione. Quella di Hikari sarà una decisione molto ponderata. Una voce la raggiunge mentre la sua mente ancora si perde in quei ricordi che aveva messo da parte e che stanno riaffiorando lentamente come bolle d’aria dal fondo di un lago. Viene riportata nel presente dalla voce di Shitsui, che giunge calda alle orecchie di lei. Sposta gli occhi velati sul suo viso, che, dopo aver ripetuto la stessa frase, si muove lentamente allungando le labbra in un sorriso. Quelle parole le entrano nel petto e la colpiscono come una sfreccia scoccata con estrema precisione. Shitsui sembrerebbe solo apparentemente aver risposto alla domanda posta prima dalla ragazza, invece si è accorto di ben altro. La malinconia e la rassegnazione in quegli occhi di bambina che osservavano quell’arma. Quelle parole la scuotono, muovono qualcosa dentro di lei. Tutto quello di cui aveva bisogno era essere rassicurata. Assottiglia le labbra, stringendole per poter trattenere il flusso impetuoso di ricordi che le attraversa la mente. Quel legame che si è creato tra loro due riesce a sentirlo chiaramente, come un tiepido calore del petto che le sussurra di non essere sola. Inclina leggermente il capo verso destra, socchiudendo leggermente gli occhi e ricambiando quel sorriso rassicurante e spontaneo che Shitsui le ha appena rivolto. < Grazie. > gli dice poi, con un filo di voce, riuscendo a evitare che delle timide lacrime scendessero lungo le guance.

15:46 Ikkino:
  [Armeria] La classica avventura Sakura/Sasuke si presenta ora fra Hikari e Shitsui (?). E mentre il povero Naruto/Ikkino va verso il padrone della bottega, il duo ha modo di rimanere un po’ in intimità. <Salve… Devo consegnarle questa lettera da parte della fabbrica metallurgica “Inferno”. Stiamo svolgendo il suo ordine secondo la prassi. A giorni dovrebbe ricevere l’ordine per intero…> rassicurerebbe il Deshi verso il padrone della locanda. E’ tutto quello di cui è stato informato, non ha idea di cosa vi sia scritto nella lettera, né tanto meno sa di che ordine sta parlando, sa solo l’indispensabile così come ogni altro apprendista. Bè Ikkino fa il suo lavoro egregiamente e finalmente può ritornare ai suoi compagni di “viaggio”. <Bè? Cosa sono quei musi lunghi?> vede il classico Shitsui che è di poche parole e Hikari che sembra averle perse di punto in bianco. Ma qui è solo Ikkino quello vivace? <Allora ti iscrivi all’accademia? > sorride entusiasta verso Hikari, finalmente potrebbe avere dei compagni di viaggio. Il problema sta per l’appunto: loro vorranno essere suoi compagni? <Vedrai… Non te ne pentirai… Ti vedo come dottoressa, rimarrai nelle retrovie e ci curerai…> insomma il ruolo più adatto per lei, e Ikkino glielo disse già che ce la vedrebbe bene come tale mentre Shitsui e Ikkino pestano i malviventi. <Siamo o non siamo il team ninja più forte di Kusa?> e detto ciò tenterebbe di allungare le braccia lateralmente per poi cingerle intorno al collo della donna e del ragazzo. Breve allungamento che si concludono nel movimento muscolare attuo a tirarlo entrambi vicini alle sue spalle. Manca solamente una foto per incorniciare quell’esatto momento.

15:56 Shitsui:
 [Armeria] Non è la prima volta che uno dei due si accorge di ciò che sembra attraversare la testa dell'altro, anche se solitamente era Hikari, ovviamente quella empatica dei due, a dover distogliere l'attenzione del ragazzo da quei cupi e logoranti pensieri che lo affliggevano, quando capitava di incontrarsi. Ma stavolta è il contrario, anche se dire che Shitsui stia facendo dei miglioramenti forse è ancora troppo ottimistico, ma sicuramente dei passi in avanti per capire gli animi altrui, e sopratutto il proprio, li sta muovendo. Dentro di sé sente una strana soddisfazione sentendo il sussurro di Hikari, questa volta è riuscito ad aiutare lei riuscendo e la sensazione che proviene dal fondo delle sue viscere per averla aiutata lo fa stare...bene? Ma non s'interroga più di tanto su quella sensazione mentre gli occhi ritornano ad ispezionare fugacemente l'espressione rimasta sul volto della ragazza: un misto di sollievo, malinconia, un pizzico di felicità, forse, e tanti altri sentimenti difficili da decifrare, che collidono tra loro, i quali hanno bisogno di molto più lavoro per essere espressi, a differenza della sua solita maschera apatica, inespressiva, che preferisce indossare lui. Tornerebbe dunque su Ikkino ascoltando il suo dire < Team? > Ripete. Aveva sempre pensato di essere condannato a dover portare il peso del proprio passato da solo, e che solo ciò l'avrebbe forgiato e fatto diventare veramente forte. Eppure quella sensazione non gli dispiaceva, la condivisione, se non del dolore, almeno quella della felicità. Rimane così assorto per un attimo, preso da quel conflitto interno ma con la coda dell'occhio noterebbe il braccio di Ikkino prolungarsi nel cercare di cingerlo. D'istinto il giovane alzerebbe l'avambraccio sinistro nel tentativo di bloccare il polso dell'altro col dorso della propria mancina, cercando di evitare dunque l'eccessivo contatto fisico dell'altro < Forse potremmo anche lavorare assieme > Esclama, nascondendo molto bene dietro il suo tono distaccato quella piccola sensazione di inspiegabile benessere che sta nascendo dentro di lui < Ma evita di toccarmi > Sentenzia, concludendo così la sua frase, mentre con lo sguardo cercherebbe di fulminare il suo nuovo compagno (?).

16:11 Hikari:
  [Armeria] Lo scambio di sguardi tra i due dura ancora qualche secondo, prima di essere interrotto dal ritorno di Ikkino, riemerso dal retrobottega. Sembra soddisfatto e sollevato di aver portato a termine il proprio lavoro. Il sorriso estasiato del ragazzo è contagioso, sembra impaziente di avere qualcuno con cui poter condividere un’avventura. < Beh, ci penserò su. Ma devo ammettere che la tua idea non mi dispiace affatto. > ammette la ragazza, tenendo però bene a mente che la vita dei ninja non è cosa semplice, e non lo si deve fare per seguire gli altri. Sia Ikkino che Shitsui hanno degli obiettivi specifici, lei invece? Sì, anche lei ne ha uno. E cioè trovare quel bastardo che le ha rovinato la vita. Era come un fratello, ma allo stesso tempo il suo peggior nemico, e non è riuscita ad accorgersene in tempo. Diventare ninja potrà aiutarla a compiere questa missione che si è prefissata da ormai mesi e mesi. < Un team? > domanderebbe, ascoltando le parole pronunciate dall’apprendista fabbro. L’idea di avere un gruppo di amici la emoziona, e, ancora sull’onda di positività infusagli dal sorriso di Shitsui, è convinta che il cammino che le si sta aprendo davanti sia il migliore per lei. Sono tre ragazzi giovani e diversi tra loro, ognuno con la propria storia. Potrebbe formarsi una splendida alchimia tra i tre. Lascia che il braccio di Ikkino le cinga le spalle e la avvicini a sé, ridendo divertita invece alla reazione di Shitsui, che fulmina l’altro ragazzo con gli occhi. < Okay, mi avete convinta. >

16:18 Ikkino:
  [Armeria] Il sorriso di Ikkino andrebbe a crescere proporzionatamente alla rabbia di Shitsui e all’entusiasmo che si è creato in Hikari. Qualche secondo dove il futuro Genin andrebbe a tentare di “soffocare” Shitsui con il suo abbraccio e *FLASH* una macchina fotografica probabilmente andrebbe a cadere per via di quel baccano e attivando il relativo rumore con il relativo lampo di luce. E ora hanno anche la foto e i negativi di quella scenetta comica. <Ahahaahaa> Le braccia andrebbero ad ammorbidirsi e il giovane andrebbe a lasciare il duo dalla sua famelica presa. Indice e pollice della mano destra andrebbero subito ad essere portate al mento, mentreil relativo gomito andrebbe ad essere appoggiato sul braccio gemello che viene posto parallelamente al petto in un finto “braccia incrociate”. Le gambe andrebbero ad indebolirsi e in una rapida discesa, il giovane andrebbe a ritrovarsi col popò per terra e gambe incrociate. <Ora però manca solo un nome figo per il nostro Team… Hi-tsu-no… Shi-ka-no… Ik-ka-sui…> che ne dite? Spara i primi tre nomi che gli vengono in mente. Ogni sorta di Copyrith sono di Shitsui. Chiamare la Siai per utilizzare quei nomi (?).

16:30 Shitsui:
 [Armeria] E così, in un freddo pomeriggio Kusano, all'interno di una bottega qualsiasi è appena successo qualcosa di inaspettato per il giovane. Quella sensazione di strano benessere, più che gioia o felicità, potrebbe essere, invece, la forza della condivisione, la forza che viene dai legami che proprio in quel momento, addirittura a sua insaputa, sta creando con quegli altri due ragazzi. Ricorda vagamente, tra la logorrea del ninja della foglia, qualche riferimento a dover diventare più forti per proteggere i cari. Ma in quel momento quello che lo scimpanzé della foglia non poteva trasmettere al giovane era, appunto, il significato dei 'cari', che Shitsui non ha mai avuto. Di certo però il ragazzo non è che sia tra i più avezzi al cambiamento, perciò cerca con forza di respingere l'abbraccio del collega ma, quando questi lo forza, non può far altro che cedere al contatto fisico, lasciandosi cingere, mentre il flash di una macchina fotografica lo acceca. < Ma che diavolo? > Esclama rivolto appunto a quel succedersi di eventi inaspettati che l'ha colto del tutto impreparato. Scuotendo la testa andrebbe a raccogliere uno dei negativi, fissando intensamente quella foto. Continua a non capire cosa stia succedendo dentro di se, ma decide di lasciar perdere il cercare di decifrarli, per concentrarsi sugli altri due. Guarda il sorriso genuino della ragazza, quello più spavaldo, ma ugualmente contento del suo -oramai- compagno e poi vede il proprio volto, dall'espressione apparentemente imbufalita, mentre cercava di difendersi da Ikkino, andandosi a concentrare sui propri occhi. Per una volta anche lui riusciva a non vedere quel dolore dietro i suoi occhi, anche se è stato per un attimo, un attimo che rimarrà per sempre immortalato. Ascoltando il farneticare di Ikkino alzerebbe dunque la testa < Che nomi stupidi! > Sentenzierebbe mentre ritrae la mano e nasconde la foto nel porta oggetti, come un ladruncolo che cerca di non farsi notare...

16:46 Hikari:
  [Armeria] Ora che anche Shitsui è stato intrappolato dalla forte presa di Ikkino, i tre sembrano una vera e propria squadra. L’emozione di quel momento è bellissima e quasi indescrivibile. Si allaccia attorno al cuore della ragazza e lo stringe in una dolce morsa che la fa sorridere ancora di più. E’ come se ci fossero solo loro tre lì dentro. Loro tre e beh, una macchina fotografica che non aveva notato. Il flash illumina le loro figure come un lampo. Ecco, quello è il segno di un inizio, un vero inizio. Trasferitasi a Kusa, Hikari si ripeteva che avrebbe ricominciato tutto da capo, e che il suo obiettivo sarebbero stato l’indipendenza e soprattutto ritrovare Yuu, l’unica cosa che la legava ancora alla sua vita passata. Ma il vero inizio non è stato due settimane fa, con il suo arrivo, ma bensì adesso, insieme ai suoi due nuovi compagni. E’ la prima volta che pensa a qualcuno come un compagno. < Ma la macchina fotografica da dove arriva? > esclama, avvicinandosi ad essa, ormai per terra. Shitsui la precede, andando a raccogliere uno di quei negativi. Sebbene non volesse farsi vedere, la ragazza nota nasconderselo sotto il manto. Commossa da quel gesto, distoglie lo sguardo da lui, per poterlo lasciare nell’illusione di non essere stato visto. Si dirige verso il banco dell’armeria, cercando un foglietto di carta e una penna, senza farsi vedere dal fabbro nel retrobottega. Divide il foglietto in due e vi appunta sopra l’indirizzo di casa sua. A nessuno fin’ora aveva rivelato la sua ubicazione, ma ora non vede motivo di nasconderlo ai due ragazzi. Ha potuto appurare che sono brave persone, nonostante in passato sia stata ingannata proprio da Yuu. Ma ora ha imparato a riconoscere le persone vere da quelle false. < Ecco. > consegna loro quei biglietti < In caso vogliate trovarmi o abbiate bisogno di un tatuaggio. > dice sorridendo, andando a sollevare il cappuccio sopra il proprio capo. < Ora devo andare a ricontrollare degli schizzi. Ci vediamo, compagni. > e all’ultima parola indirizza loro un occhiolino. Raggiunge quindi nuovamente la strada, diretta verso la propria abitazione, con il cuore pieno di speranze.

16:55 Ikkino:
  [Armeria] E mentre Hikari si arruba i negativi, Shitsui si nasconde la foto che verrebbe scattata all’istante. E Ikkino? E’ ancora a terra a guardare un punto imprecisato con le gambe incrociate. [Dlink] Indice e pollice che andrebbero a schioccare <Vada per Hitsuno allora… E’ deciso!!!> [Pouf] Le gambe andrebbero a fare leva e in un battibaleno il giovane si ritrova in piedi <Saremo il Team Hitsuno…> e non si discute (?). Hikari si allontana ed eccola tornare con un biglietto cadauno <Uhm?!?> prima sorpresa e poi sorriso <Grazie Hikari> il biglietto andrebbe ad essere arraffato con velocità prima di essere letto e memorizzato nella sua testolina per poi conservarlo con cura nelle proprie tasche. <Ci vediamo allora… Mi raccomando iscriviti presto all’accademia> per non dire “corri subito a farlo se non ti è chiaro il concetto” (?). Tolta una ragazza, il giovane andrebbe a rimanere con Shitsui <Tutto bene? Che ci fai lì accovacciato?> non si è accorto della mano lesta, perciò domanda solo curioso.

17:02 Shitsui:
 [Armeria] Lascia scivolare la foto all'interno del porta oggetti per poi tornare a scrutare i presenti col solito sguardo serioso. Si chiede in effetti di come ancora, dopo tutto quel trambusto, non siano stati ancora cacciati. Ma ecco che Hikari, che finalmente pare aver cancellato completamente ogni traccia di tristezza dal proprio volto, decide di lasciare ai due l'indirizzo di casa poco prima di affrettarsi verso l'esterno e poi verso casa < Tatuaggio? > Ripete, ancora leggermente rintontito da tutto quel trambusto, mentre gli occhi ripassano un paio di volte sulle scritte indicanti le coordinate per raggiungere l'abitazione della donna. Ma in realtà in questo momento la sua mente non pensa né ai tatuaggi, né all'abitazione di Hikari, quanto ancora a quel cambiamento che lei stessa ha avuto, passando da attimi di velata malinconia ad un momento di estrema felicità, chiara persino ai suoi occhi 'ignoranti' in tema. La forza dei legami? Tanto è sovrappensiero che non fa in tempo ad alzare lo sguardo per salutare la giovane, che questa si è dileguata. I pensieri ora si soffermano sull'altro ragazzo, forse si sbaglia su Ikkino, dopotutto il suo essere estroverso e la sua iperattività hanno condotto la i tre che si ritrovano ora ad avere persino un nome. Si volta dunque verso di lui, che, appena alzatosi cerca di sbirciare il fare del giovane < Hitsuno? > Esclama, rialzandosi anch'egli, evitando del tutto la domanda posta dal ragazzo < Hi - tsu - no? > Ripete notando solo ora il gioco di parole, sospirando quasi seccato < E' davvero un nome stupido > Esclama, guardandolo e, per la prima volta, sorridendogli, anche se ad onor del vero non è che sia proprio un sorriso, quanto più un sogghigno. Da lontano un tuono sembra squarciare il quieto vivere dei Kusani, mentre la pioggia all'esterno cade sempre con più intensità

17:11 Ikkino:
  [Armeria] La neve oramai si trasforma letteralmente in pioggia per via del cambio di temperatura, è tempo di scappare anche per il deshi. <No che non è vero!!!> imbronciato andrebbe a incrociare le braccia al petto e girare la testa verso le ore 3. Qualche secondo di punizione per Shitsui e ritornerebbe serio in direzione dell’interlocutore <Hi-tsu-no… E’ un nome fantastico… Un gioco di parole straordinario… > le missioni D di raccolta di gatti temeranno davanti a quelle sillabe. <Ad ogni modo tu oramai ne fai parte…> e allargando i muscoli facciali, andrebbe a porre un sorriso sproporzionato verso Shitsui, allungando allo stesso tempo il collo verso di lui come per fargli paura con quella facciaccia. <Eh eh…> il sorriso continua fin quando la mano destra del giovane non andrebbe a salire sulla sua folta chioma corvina, un breve stropicciamento di capelli e … <Devo andare adesso. Se hai bisogno di me, mi trovi alla fabbrica metallurgica “Inferno” dove faccio l’apprendista, oppure molto probabilmente all’accademia ninja.> non gli dà indirizzo di casa dato che per gli orari che fa ci torna solo per dormire e a volte anche per mangiare. <Ci vediamo> busto che andrebbe ad essere girato e smanacciata in aria per salutarlo. E anche Ikkino parte via [END]

17:20 Shitsui:
 [Armeria] Sente la pioggia abbattersi con violenza crescente sulle povere case del villaggio dell'erba, ormai da giorni afflitto da questo tipo di tempo che, normalmente, incupirebbe chi vi è costretto a viverci, eppure quello successo oggi in una delle armerie di Kusagakure è probabilmente la cosa meno cupa che sia mai successa nella giovane vita di Shitsui. Ed è proprio lì che è rimasto con il suo neo-compagno di squadra, deriso peraltro da lui per il buffo nome scelto per il team. Ikkino sembra prima infastidirsi, quasi offendersi, alle sue parole, ma giusto per una manciata di secondi, per poi tornare il solito Ikkino. < Si, si > Annuisce distrattamente rispondendo al dire del compagno che, però, in poco tempo prende la via di casa, lasciandolo da solo all'interno della bottega. Lì, di spalle al bancone, rimasto praticamente solo, le gote andrebbero a muoversi da sole verso l'alto, in un gesto incontrollato, non voluto, come se qualcosa o qualcun'altro abbia preso possesso del suo corpo e lo stesse forzando a sorridere, ma uno di quei sorrisi di soddisfazione, di felicità. Il sorriso di qualcuno che forse, per la prima volta, è riuscito a vedere la luce dopo anni di cattività, costretto al buio < Hitsuno > Esclama soddisfatto, prima di calare il cappuccio sulla testa ed uscire dal negozietto, attento nel ritornare inespressivo il prima possibile. [END]

Ikkino, Shitsui ed Hikari si incontrano per caso. Ikkino deve svolgere delle faccende di lavoro, mentre Shitsui e Hikari sono senza fare niente. Quindi il Deshi, nel suo lavoro, li porta verso una bottega di armi, fatto il suo dovere di consegna, il trio inaspettatamente (e con tanto di foto a confermarlo) si consolida in un Team, che d'ora in poi si chiamerà Hitsuno. Baci e abbracci e tutti a casa.