Un cuore

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14:33 Hikari:
  [Centro di Kusa - Terzo Cerchio] Anche lui la sta guardando, come se stesse cercando di decifrare lo sguardo di lei. Ancora una volta l’espressione di Shitsui cambia. Sembra non essere indifferente alle parole della giovane, e Hikari si rallegra di questo. Questo scambio di sguardi tra loro le fa sperare di aver trovato qualcuno con cui poter non nascondere il proprio passato. Sembrano avere qualcosa in comune, forse un sogno, forse delle esperienze. Ma non sembra questo il momento giusto per rivelare la propria vita. Le informazioni fornitegli sull’Accademia ninja la fanno riflettere, di fatto assume una posizione pensierosa. Mento tra le dita, gomito appoggiato sul palmo della mano opposta. < Uhm, non hai tutti i torti. > e in effetti, è proprio così. Diventare in ninja potrebbe essere la via più facile per trovare quel fantasma, quel ragazzo che continua a scappare, illuminato da una sinistra speranza. Intraprendendo quel cammino, Hikari potrebbe anche imparare abilità che potranno esserle parecchio utili. Lei ha sempre pensato, che bastassero la purezza e la determinazione per poter riuscire a catturare i fantasmi del suo passato. Ma ora, da quando è partita per Kusa, ha potuto appurare che in questo mondo le cose buone vengono sempre messe in secondo piano. Sa benissimo che per riuscire in qualcosa completamente bisogna prima fallire per poi rialzarsi, ma ha sempre vissuto nell’ingenuità della giovinezza, nelle vane speranze che alla fine tutto sarebbe andato nel verso giusto. Ma Yuu ha cambiato tutto. Ha distrutto le speranze, ha fatto calare quel velo di bellezza che aleggiava davanti agli occhi della nostra povera Hikari, vittima dell’apparente bellezza del mondo. < Credo ci farò un salto. > conclude quindi. Ma adesso, un’altra domanda vaga nella mente della ragazza, ed è troppo curiosa. < Come mai qui a Kusa? >

14:50 Shitsui:
 [Terzo Cerchio] Il fine giustifica i mezzi, dunque è questo il nindo di Shitsui? Ci sarebbe ben più da dire e da contare facendo un ragionamento del genere, ma carpire cosa brulica sul fondo dell'animo dell'aspirante ninja solo dalle sue brevi e alle volte criptiche parole è ben più difficile di quanto sembri, e la ragazza pare averlo capito. Al contrario di lui dimostra molta più empatia e socievolezza, capace di riconoscere che dietro quell'espressione vuota si cela qualcosa, ma cosa ancora non lo sa, anche se, grazie ad una serie di fattori che accomunano i due, questi pian piano riescono ad aprirsi. Certo che d'altro canto sono poco più che conoscenti, ergo il dialogo non è ancora pronto ad aprirsi su argomenti particolarmente a cuore per i due. E' proprio la ragazza infatti a continuare la conversazione, spostandosi curiosa sul motivo per il quale il giovane si sarebbe trasferito a Kusa. In risposta si limiterebbe ad abbassare leggermente lo sguardo, pensando a cosa rispondere. Potrebbe raccontargli degli abusi del padre, della vita vissuta in solitudine in un piccolo casolare e infine dell'omicidio che lo ha reso di nuovo libero. Potrebbe infatti sembrare sul punto di raccontare cosa lo attanaglia e l'ha costretto a nascondersi dietro quella maschera di inespressività, ma invece lui alza lo sguardo e si limita a dire < Ho intenzione di diventare più forte, ecco perché > Estrae di nuovo la mano fuori dal manto, guardandosela, mentre nella sua mente ritorna fugace l'immagine del palmo insanguinato, di quella notte < Più forte > Ripete questa volta con una punta di odio percepibile dalla donna < Per cancellare il dolore... > aggiunge, ormai persosi nei ricordi, proferisce queste parole quasi dimenticandosi della sua interlocutrice

15:09 Hikari:
  [Centro di Kusa - Terzo Cerchio] Lo sguardo del suo interlocutore abbandona il viso di lei, posandosi invece sulla propria mano, ora scoperta, come quando lo ha visto nel riflesso della vetrina. La sua voce sembra più seria di prima, come se avesse appena alzato un muro tra di loro. Di fatti, lo sente ora più lontano. Quell’odio, quell’aura negativa che traspare dalla sua voce, sembra tagliare la nebbia che li circonda. Cosa intende per più forte? Sembra quasi volersi costringere ad esserlo. Le sopracciglia di Hikari si inarcano verso il basso, il suo viso assume un’aria preoccupata e allo stesso tempo spaventata. Ci aveva visto lungo su di lui, quella maschera è solo la punta dell’iceberg. < Cancellare il dolore? > domanda, sottovoce. Probabilmente non dovrebbe infierire o insistere su una cosa che lui stesso ha definito doloroso. Però si sente intrappolata da quell’aura misteriosa, tetra che aleggia intorno al ragazzo. E’ come una continua ipnosi. Le è successo anche la volta precedente, mentre lo guardava allontanarsi in direzione dell’Accademia ninja. La invade nuovamente quella preoccupazione che aveva creduto di dimenticare.
< Va tutto bene? > dice, raccogliendo un po’ di coraggio. Non vuole mostrarsi spaventata e rischiare di allontanarlo. Sotto il mantello, le dita della ragazza si intrecciano, chiaro segno di insicurezza. Spera gli lui non si irriti alle sue domande.

15:22 Shitsui:
 [Terzo Cerchio] Si ritrova quindi in uno stato quasi di trance, offuscato nuovamente dai cupi ricordi risvegliati dalla domanda della ragazza. Osserva la mano visualizzando in maniera molto vivida nella mente la macchia di sangue del padre, procuratosela quella stessa notte in modi di cui esattamente non riesce a ricordare. La macchia è talmente vivida nella sua immaginazione, tanto da portarsela al volto, coprendo la parte inferiore di questa e annusando il punto in questione che -secondo lui- è macchiato. Anche l'odore del sangue è vivido, acre e ferroso, come se fosse reale. In altre parole il giovane dai capelli corvini, per qualche secondo, sembra essersi perso in un'illusione creata dalla propria mente, come se fosse dentro un genjutsu. E' perso, è di nuovo solo con quell'angosciante sensazione di paura, insicurezza, odio e dolore, come se una maledizione del padre gli aleggiasse addosso. Si sente anche colpevole di ciò che è successo, in un certo senso essere sopravvissuto a ciò che ha patito gli pare quasi peggio del dolore stesso, come se non se lo meritasse, come se, invece, era più giusto rimanere in quel casolare. Avrebbe dovuto farsi carico del dolore dei suoi genitori, in modo che nessun altro dovesse esserne vittima. Delle parole in lontananza disturbano questa specie di ipnosi. Ritornando in se si ritrova con la mano sul volto e la ragazza che gli chiede se va tutto bene. Gli occhi del ragazzo fissano lei e sono atterriti, impauriti, come se si fosse appena risvegliato da un incubo grazie a lei. < Ti ringrazio > Esclama, criptico come al solito, mentre tira un sospiro di sollievo accertandosi di essere nella 'realtà'. Stavolta le sue parole sono pregne di gratitudine < Sto bene > La rassicura, lasciandosi sfuggire un piccolo sorriso. Improvvisamente, per qualche secondo, l'espressione di Shitsui sembra mostrare un'umanità che fino a quel momento non aveva mai mostrato prima alla sua interlocutrice.

15:45 Hikari:
  [Centro di Kusa - Terzo Cerchio] Il ragazzo davanti a lei si sta portando la mano al viso, fissandosela attentamente, quasi vi vedesse sopra qualcosa. Ed ecco che, raggiunta una certa vicinanza dal viso, la annusa. Sembra ipnotizzato, bloccato in un altro tempo. Hikari è perplessa, non capisce. Quell’aria cupa attorno a lui sembra farsi più fitta e percepibile. Alla domanda rivoltagli, il ragazzo risponde sollevando lo sguardo, portandolo negli occhi di lei. La ragazza socchiude appena le labbra alla vista di quegli occhi, impauriti come quelli di un cerbiatto inseguito da un cacciatore. Lui appare sconvolto, perso in una dimensione tra ieri e oggi. Hikari rivolge un sorriso preoccupato al suo ringraziamento, non capendo se sia per la domanda che lei gli ha posto poco prima o per averlo fatto tornare con i piedi per terra. Ed ecco che sul viso di lui, le labbra si muovono lentamente, andando a comporre una timida mezzaluna. I suoi occhi sembrano sollevati e per qualche ragione meno pesanti. Ha qualcosa di diverso dal sorriso di qualche giorno prima. Se quello sembrava forzato, questo invece è spontaneo, quasi irrazionale. Questo fa calmare la giovane ragazza, che ha ancora le dita intrecciate sotto il mantello. Le scioglie, andandosi a portare una ciocca di capelli dietro l’orecchio. Inclina leggermente il capo verso destra, rivolgendogli uno sguardo sollevato. < Meno male, mi hai fatto preoccupare. > dice poi, tirando un sospiro di sollievo.

15:47 Saisashi:
 <CHE PALLE CHE PALLE CHE PALLE CHE PAAAAAAALLE!!> Voce urlante e lamentosa che riecheggia in mezzo alla nebbia in chissà quale luogo nei meandri Kunesi. Ehssì la nebbia, è proprio questa simpaticona a far da compagnia al genin da ormai un'ora. Di certo non è una bella accoglienza per il ragazzo, giunto da pochissimo a Kusa con l'aiuto di Mekura. A Konoha pioveva sempre? BEh qui non ci si vede un tubo, è tutto così lugubre tecnologico. Da un lato Saisashi è affascinato nell'osservare ogni singola costruzione di cui non capisce il funzionamento, da un altro è un pò sconsolato, si aspettava tutt'altra cosa. Villaggio dell'erba? Dove sono le roselline ed i fiorellini? Dal vivo all'immaginario della zucca del ragazzo ci passa un mare. Il suo atteggiamento sembra essere ritornato normale. Gli incubi notturni lo hanno finalmente abbandonato, ed è riuscito a riposare in questi due giorni. La paura e le sue ansie sono sempre presenti, non avrebbe intrapreso questo viaggio altrimenti. Tutta via la sua solita corazza spavalda ed estroversa ha fatto la sua ricomparsa donandogli la sua tipica espressività, che nei meandri di Kusa non sembra essere proprio adatta. Mekura lo aveva avvisato, deve stare attento, ma dopo tutto è il suo carattere, non può farne a meno. Prosegue con busto chinato in avanti, e passo a gambe larghe scimmiesco, piuttosto buffo. Sembra completamente spaesato e perso. Si guarda continuamente in torno con quel suo passo goffo, mantenendo una specia di broncio mentre muove il capo a destra e sinistra di continuo in cerca di qualcosa o qualcuno. Dov'è tutta la vita del villaggio? <ehi Mek, maaaaa siamo sicuri di essere nella via giusta....UUUUFFA TRA PONTI , STRADE E ZONE VARIE IO NON CI CAPISCO NIENTE, MA CHI E' LO S****O CHE HA PROGETTATO STO FOTTUTO POSTO?!?!?> abituato a Konoha, prosegue nelle sue chiassose lamentele. Avrà vita breve. La copia di Mekura sta a circa una decina di metri di distanza dietro Saisashi, seguendola dal retro silente. Come promesso, lo avrebbe accompagnato, ma sarebbe intervenuta solo se necessario e solo su sua richiesta. <guuuaaaarda che nel patto non si era detto che non mi avresti rivolto parola! IO MI SONO SICURAMENTE PERSO E POI MI STO ANNOIANDO EDDDAAAI! > sbuffa girando il capo in direzione della Hyuga che sembra intenzionata a non aprire bocca. Ehssì, anche se lo ha accompagnato, il viaggio è il suo ed alla fine è completamente solo. Nonostante il viaggio il suo equipaggiamento è più scarno che mai, come suo solito dopo tutto. Ha lasciato la sua giacca nera tipica della sua divisa personale a Sakura, non ha potuto indossarla. Di conseguenza, l'ha sostituita con un giacchetto nero in similpelle, molto semplicee leggero, con del pellicciotto grigio sul collo ed al livello delle maniche. Pantaloni soliti neri tessuto lucido, con la parte tagliata sulla gamba sinistra a livello dello stinco a mostrare una fasciatra bianca avvolta intorno ad esso. Cintura blu troppo lunga a reggere i pantaloni, che penzola goffamente sulla destra. Un paio di stivali neri ninja usurati ai piedi, e guanti ninja mezze dita a coprire le mani. Non si preoccupa come al solito del freddo, pare fregarsene del non essere abbastanza coperto. Con se per il viaggio dopo mesi di inutilizzo ha deciso diportare il coprifronte di Konoha, pensando potesse essergli utile. Lo tiene avvolto intorno al bicipite destro, la fascia è di color arancione come da lui scelta. Sulle spalle uno zainetto con tutto il "necessrio" per il viaggio. In realtà non ha pressoche nnulla, un paio di tonici chakra, un paio di tonici per la salute, una borraccia con dell'acqua ed il cibo già esaurito. A proteggere avambracci e stinchi ci sono le sue protezioni self made inseparabili.Un paio di fili di nylon e termina qui il suo grande equip. I capelli corvini scompigliati ondeggiano ad ogni passo, sulla fronte, mentre procede con aria ebete guardandosi intorno.

15:55 Shitsui:
 [Terzo Cerchio] Un calore inizia ad attraversare il corpo di Shitsui, un calore che non può esplicare a parole e che non aveva mai provato prima. Il tepore gli ricorda vagamente il richiamo del chakra, quella sensazione in cui viene inondato di nuova energia vitale e che gli conferisce forza e abilità che altrimenti i semplici umani non sarebbero in grado di raggiungere. Eppure questa sensazione è completamente diversa, non è qualcosa che nasce da dentro di lui e dal miscuglio delle sue energie interiori ma, anzi, è qualcosa che viene dall'esterno, anche se in questo momento è impossibile per lui indicarne la fonte. Hikari? Le sue parole? Il suo sorriso? Cerca di 'studiare' questa nuova sensazione senza farne menzione, per poi rifletterci su e decifrarla magari in un altro momento, dato che è molto meno cupa e sgradevole di quelle che è solito provare. < Non era mia intenzione. > Esclama ingenuamente rispondendo alle parole della ragazza < C'è qualcosa da cui scappo... > Continua improvvisamente, nel tentativo di aprirsi e far capire a lei il motivo di quel comportamento strano anche se le sue parole rimangono criptiche e poco chiare come al solito < Qualcosa che ho dentro... > aggiunge mentre cerca altre parole con le quali esprimersi, magari con un po' di chiarezza in più < E solo diventando più forte posso sconfiggere. > Sentenzia. Questo qualcosa è difficile da spiegare cosa sia. Non si tratta di demoni o spiriti esoterici, ma semplicemente dell'insieme degli orrori di cui è stato vittima e del dolore che ha provato sulla propria pelle...

16:15 Hikari:
  [Centro di Kusa - Terzo Cerchio] Shitsui sembrerebbe a proprio agio ora. Appare come un ragazzo per bene, che però ha qualche difficoltà a socializzare con gli altri. Hikari non lo ha mai visto in azione in questo campo, se non con Ikkino la prima volta che si sono incontrati, ma quest’oggi sembra in vena di essere sé stesso in questa nuova città, quasi sconosciuta per lui. < Lo capisco, in parte. > dice con voce bassa, abbassando lo sguardo sui propri anfibi. La nebbia avvolge i due ragazzi quasi volesse proteggere i loro discorsi, discorsi che non è lecito a nessuno sentire perché fanno parte solamente della propria persona. < Le lotte con noi stessi sono le più dure, non è vero? > aggiunge, con un accenno di malinconia nella voce. Lei, al contrario di lui, invece che scappare va alla ricerca di quel qualcosa che la fa soffrire, per potersi liberare di quel peso che la attanaglia oramai da mesi e mesi. < Mi piace la tua determinazione, Shitsui. Sono le persone come te a fare grandi cose. > volge ora gli occhi nei suoi, neri come la notte, sorridendo con i propri. La sua attenzione viene però attirata da una voce lontana, che sembra farsi sempre più forte. Non ci sono molte persone in giro per le strade di Kusa a causa della fitta nebbia. Si guarda attorno, ma non vede nulla. La voce si fa sempre più vicina, sembra un lamento, tutt’altro che lugubre. < Senti anche tu? > si indica l’orecchio con l’indice destro, riportando lo sguardo sul ragazzo. Nella nebbia si fa strada una figura. Cammina in modo strano, con i capelli che ondeggiano nell’aria fredda. Con un cenno del capo, la ragazza indicherebbe al suo interlocutore in che direzione guardare. < Ma è modo di andare in giro, questo? > dice, un po’ stizzita. Chissà se la sua voce riuscirà a raggiungere le orecchie di quello strano tipo.

16:27 Saisashi:
 <Maledizione, maledetti voi! SCUOLA DELLE 4 STELLE, A KUSA C'E' UN GRANDE MAESTRO, BLA BLA BLA TUTTE QUELLE STORIE FANTASTICHe........E GUARDA IN CHE POSTO MI SON RITROVATO SIGH> borbotta ad alta voce , parlando da solo come a volersi sfogare un pò di quelle che in realtà sono le paure che prova per questo viaggio. Dopo tutto se Mekura non gli parla dovrà pur intrattenersi in qualche modo, non vede anima viva da diverso tempo. Chissà se riuscirà sul serio a rqggiungere il suo scopo, l'obiettivo di trovare questo fantomatico Jin e riuscire ad ottenere da lui la possibilità di sottoporsi ad un allenamento. La sua mente si è ormai fissata che quello sarà l'unico modo per lui di crescere, eliminando quel trauma che gli attanaglia lo stomaco da ormai una settimana. Non farà ritorno a Konoha finchè non si dirà soddisfatto. Le strane costruzioni si mostrano man mano intorno al genin della foglia, sempre più strambe e tecnologiche. Non commenta, si limita ad osservare con sguardo stranito, assottigliando le palpebre sopra le verdi e magnetiche iridi. Fortunatamente qualcosa sembra cambiare tutto d'un tratto. <shhhh, SHHHH! > fa il gesto del silenzio con l'indice verso Mekura, che in realtà è completamente muta dietro di lui <senti anche tu? sembrano...sembrano...DEEEEELLE VOCI!ALLORA C'E' QUALCUNO IN GIRO ! O...OPPURE SONO FANTASMI??? WAAA> grida da solo, sgranando gli occhi che diventando tondi e bianchi all'idea dei fantasmi. Non ha paura di missioni, mostri, risse e quant altro, e poi reagisce così all'idea di qualcosa che non esiste? Facile aspettarselo da lui. Prosegue accelerando il passo, fino a che riuscirebbe a scrutare a distanza due sagome nere nascoste dalla nebbia. <ECCOOOVI ERO SICURO AVER SENTITO DELLE VOCI EHEHEH> fa un saltello sul posto tutto eccitato per aver finalmente trovato qualcuno. Speranzoso del fatto che possano essere persone interessanti e che possano aiutarlo, compierebbe una piccola corsetta slanciandosi in avanti col busto, per imprimere accelerazione sui primi passi. I capelli ondeggiano con l'aria fredda ad ogni TAP dei sandali contro il terreno. Giungerebbe a brev di fronte ai due <ANF..:AnF ANF...> come se fosse affaticato , si china poggiando le braccia sulle gambe. <Ehilaaaa gente!!! > si risolleva mostrando un sorrisone a trentadue denti, per poi andare ad analizzare i due spostando lo sguardo su entrambi. Una ragazza ed un ragazzo. Non sembrano in vena di allegria.

16:36 Shitsui:
 [Terzo Cerchio] Mai come ora il giovane si è ritrovato sul punto di aprirsi con qualcuno, seppure un minimo, cercando di affrontare sentimenti ed emozioni con cui non ha famigliarità, a differenza dell'altra, all'apparenza molto più a suo agio coi propri sentimenti. Se è vero che gli shinobi infondo sono delle macchine spietate capaci di sopprimere le proprie emozioni, probabilmente quelli che le domano diventano poi gli shinobi più forti. < Esatto > Annuisce serioso al dire della giovane. Coglie infatti che, in qualche modo, come lui, anche la ragazza dentro di se ha un passato più o meno traumatico, come il suo. L'atmosfera che li circonda sembra essere cupa come i fantasmi che aleggiano sui passati dei due interlocutori nonostante una voce in avvicinamento sembri dissipare quella stessa atmosfera. Riporta la mano destra lentamente all'interno del manto andandola a portare all'altezza del fianco lì, dove si trova il portaoggetti contenente il rotolo, sul quale scarabocchiati con molta velocita con una semplice matita vi sono gli appunti dell'accademia presi durante le prime lezioni, e due kunai. La mano andrebbe dunque a infilarsi all'interno dello stesso porta oggetti tramite la larga apertura di questo che, nonostante rimanga chiuso tenuto dal bottone metallico, rende appunto possibile l'estrazione di oggetti senza che questi venga sbottonato. Si volta nella direzione indicata ad Hikari per mettere a fuoco la figura che si fa strada nella nebbia, o meglio, le due figure: una, che sbraita da solo parole apparentemente pronunciate per dar aria alla bocca, e una, qualche metro dietro la prima, silente, che limita a seguirla. Il fare del nuovo giunto lo mette all'erta nonostante non sia in alcun modo minaccioso < Chi diavolo è? > Esclama vedendolo correre verso di loro, ritornando con la solita espressione vuota dipinta sul volto, come se tutti li sforzi nel cercarsi di aprirsi con una nuova persona vengano all'improvviso scacciati dall'inaspettato arrivo. Digrigna dunque i denti una volta che questi gli si para davanti mentre la gamba destra indietreggia rispetto a quella sinistra, nervi tesi e mano pronta ad estrarre il kunai in caso di pericolo [Equip: 1x Rotolo, 2x Kunai]

16:46 Hikari:
  [Centro di Kusa - Terzo Cerchio] Accortasi dei due, quella figura punta la loro direzione. Sta correndo, e non piano, verso di loro. Urla ancora, parola per parola. La ragazza le rivolge un’occhiataccia, quasi fosse spaventata da quell’improvviso impeto. Lei e Shitsui stavano parlando tranquillamente, e per di più di cose importanti, quando quest’altro ragazzo compare dal nulla, con le sue grida, ad interromperli. Da quando è giunta in città, con nessuno aveva intrapreso quel discorso. Fa un passo all’indietro, intimorita. Ne ha incontrata di gente strana a Kusa, ma nessuno si è mai lanciato così verso di lei. Nota la posizione di Shitsui, pronto ad intervenire. La sua mano è tornata a nascondersi sotto il mantello decisa. Gli occhi di entrambi sono fissi su quel ragazzo. Capelli neri, occhi verdi, e un fiatone quasi contagioso. < Chi sei? > balbetta Hikari, facendosi qualche centimetro più vicina a Shitsui, per sentirsi protetta. Squadra la figura del ragazzo affannato da capo a piedi. Dall’abbigliamento sembrerebbe essere un ninja. Nota sul braccio quello che dovrebbe essere un copri fronte. Non vi è tracciato sopra il simbolo di Kusa, bensì quello di Konoha. < Non sei di qui, vero? > è possibile leggere un po’ di timore nella voce della giovane, come d’altro canto anche nel suo modo di porsi, totalmente diverso da quello che aveva fino a poco fa con l’altro ragazzo. Nota poi, a qualche metro da loro nascosta nella nebbia, una seconda figura, che sembra immobile e quasi indifferente alla scena. Numerosi brividi scivolano sulla schiena di Hikari, facendole tornate alla mente quella strana figura che le era passata vicino qualche giorno prima, coperta da un mantello da cui scendeva una folta barba.

17:00 Saisashi:
 <fiuuuuuu....finalmente, sono ore , ore ORE E FOTTUTE ORE che cammino senza incontrare nessuno... Pensavo che Mekura mi avesse preso in giro. Meeeeeno male eheheh> direbbe dando un'occhiata prima al ragazzo e poi alla ragazza. Stranamente per ora, alla vista della giovane non sembra comportarsi in modo anomalo o imbarazzarsi. Che sia riuscito a superare un pò quella suo essere impedito e imbarazzato con il sesso femminile? <susu, sciò ci penso io qui me la cavo da solo..> direbbe con un tono basso e quasi infastidito verso la Copia di Mekura arrivata a pochi metri da lui ora, ferma a fissare il genin. Le fa con la mancina gesto di "allontanarsi" come se potesse gestire tutto lui, senza timori. Come da patto, la copia superiore girerebbe i suoi passi, dando le spalle al ragazzo in completo silenzio, andando ad allontanarsi sparendo nella nebbia. <oooora va meglio, scusatela è che si preoccupa per me anche se non vuole darlo a ved.......> d'improvviso il suo tono così stupidamente confidenziale verso i due viente interrotto da un immenso brontolio <GRRRROOAR> ehssì. Direttamente dal suo stomaco un ruggito che chiede pietà. Non mangia da molte ore, ma ora non è il mometno di pensare al cibo. Cerca di far finta di niente, andando a scostare il capo verso destra ad occhi socchiusi, per poi portare la destrorsa diestro la nuca a grattarsi nervoamente il capo infilandola nei capelli scompigliati. <mh?> mugugna alla domanda della ragazza <beh io sono il SUUUUUUBLIME SAISASHI! Ma potete chiamarmi semplicemente Saisa, oppure il Sublime. O se preferite il ninja PIU' SUPER DI KONOHA !!> direbbe muovendosi in modo buffo andando ad assumere una strana posa, non bene identificata. < ehi. Tutto bene?> inclinerebbe il capo osservando il fare dei due. Inarca un sopracciglio stranito per poi serrare le braccia al petto. Non è stupido, ha capito che i due si sono messi sulla difensiva. Che il genin metta paura? Con quell'approccio così "confidenziale"? No impossibil. <che avete che non va? Non mordo mica eh. > fulminerebbe con lo sguardo il ragazzo, che sembra essere quello più prevenuto e sulla difensiva dei due. Meglio prestare attenzione, non vuole gettare via i consigli di Mekura, in quel posto potrebbe anche trovarsi solo nemici di fronte. <piuttosto , voooooi due chi siete eh?? Dai partendo da te Mr. Pallidino, come ti chiami? Sicuro di essere in salute con quella pelle bianca? > eh già, non imparerà mai le buone maniere. Non dice nulla invece sulla ragazza,almeno per ora.

17:12 Shitsui:
 [Terzo Cerchio] Il giovane si ritrova così nuovamente ad indossare la maschera inespressiva che contraddistingue il suo volto. L'apprensione per il nuovo arrivato è tanta e comprensibile, in entrambi i giovani di Kusa. Quell'altro, inoltre, nonostante i modi di fare rozzi e approssimativi, pare essere un ninja. E' grazie alle parole di Hikari, prima ad accorgersi che quell'altro non fa parte del villaggio, che l'attenzione viene rivolta per un attimo al coprifronte dell'altro, non riconoscendo tuttavia il simbolo della foglia: dopotutto non è ancora così ben ferrato nella conoscenza dei villaggi ninja, né nei rapporti tra gli stessi. Potrebbe essere un nemico, dunque, ma un nemico con un certo atteggiamento...ci sono ancora davvero troppe cose che deve imparare l'aspirante ninja. In quello stesso momento la nebbia pare diradarsi lentamente, lasciando spazio a timide gocce d'acqua che iniziano a cadere sulle teste degli astanti. Ora la figura della donna alle spalle del ninja di Konoha è ben visibile, inquietante com'è, ammantata anch'essa mentre sembra seguire gli ordini di colui che si dichiara 'Super Ninja di Konoha'. Ascolta attentamente le sue parole, cercando di capire quante più informazioni utili presenti in quella logorrea confusa, fatta di sputacchiamenti, versi provenienti da parti del corpo non chiare e provocazioni. Sopratutto nei confronti di queste ultimi, il giovane tenterebbe di non darci troppo peso, non è il tipo che si scalda per qualche battutina < Ninja eh? > Ripete. Sa bene che, se effettivamente è come dice lui, i due non potrebbero forse avere speranze nell'incontro. Non conosce effettivamente le potenzialità dell'altra ragazza, ma su tutto non conosce le abilità dell'altro < Il mio nome non ha importanza > Proferisce secco < E la mia salute non è affare tuo > Aggiunge, lasciando la presa sul Kunai, ritraendo così la mano e lasciarla successivamente cadere quasi parallela al fianco. Abbassa quindi la guardia, concludendo che non sarebbe saggio ingaggiare uno scontro. Un fugace sguardo viene portato ad Hikari, che sembra essersi avvicinata a lui, per poi tornare sull'altro < Cosa vuoi? > Conclude quindi, presumendo che dalle lamentele dell'altro sull'incontrare qualcuno, il fatto che abbia bisogno di qualcosa. Diciamo che probabilmente oggi ha incontrato casualmente la persona più diversa da lui che potesse incontrare in tutta Kusa. Simpatico, il destino!

17:40 Hikari:
  [Centro di Kusa - Terzo Cerchio] Nota la figura immobile dietro il nuovo ragazzo allontanarsi agli ordini di lui, scomparendo come un fantasma. Sposterebbe quindi nuovamente gli occhi sul giovane, impegnato a presentarsi. “Il sublime Saisashi”. Quel nome la lascia un po’ perplessa, anzi, la fa quasi sorridere, ma non lo dà a vedere. < Non credo che chiamerò mai qualcuno “sublime”. > esordisce la ragazza, ancora un po’ intimorita dal modo di porsi del ragazzo. Non è abituata a simili presentazioni, anzi. E’ forse il ragazzo più estroverso che abbia mai incontrato. Sembra infatti stranito dalla reazione dei due kusani, quasi fosse del tutto normale piombare all’improvviso nella conversazione di due sconosciuti. < Scusa, non so a Konoha, ma qui a Kusa non si vedono spesso cose simili. > risponde balbettando, non distogliendo lo sguardo da lui. L’atteggiamento di Shitsui è ancora diffidente, di fatti non pronuncia il proprio nome, ma abbandona la posizione difensiva. < Io sono Hikari. > Nel frattempo, la nebbia si è diradata per lasciare spazio ad un sipario di pioggia. L’acqua è tornata a scivolare sui tetti di Kusa come nei giorni precedenti. L’aria cupa non si decide ad abbandonare la città e a liberarla da questo maledetto sortilegio, se così può essere chiamato. La giovane kusana non si sposta di un centimetro, ancora vicino a Shitsui, che sebbene non sia più sull’attenti, è sicuramente capace di proteggerla se quel ragazzo non dovesse essere così simpatico come appare. < Cosa sei venuto a fare a Kusa? > domanda timidamente lei, portando le mani sul capo per poter sistemare il cappuccio del mantello ed evitare di bagnarsi. < Spero tu abbia intenzione di mettere qualcosa sotto i denti se non vuoi che il tuo stomaco continui così. >

17:55 Saisashi:
 Continua ad alternare lo sguardo tra i due, mentre la loro posizione d'allerta difensiva sembra venir "allenata" un pò. Non può trattenersi dall'inarcare nuovamente un sopracciglio facendo una smorfia contrariata alla risposta del ragazzo. Ma che hanno tutti in questo posto? Ok che non sembra essere il regno delle fatine e dell'allegria, ma un pò di vivacità n più non guasterebbe. <mh? ehi tu. Ho forse detto qualcosa di male? Non so come funziona qui da voi, ma noi a Konoha di solito ci presentiamo con il nostro nome. Tsk. > direbbe chinando il capo con un lieve broncio offeso. Non ha intenzione di attaccare subito un litigio con quel tipo, solo perchè ha promesso a Mekura di cercare di tenersi. Nella norma gli sarebbe probabilmente già saltato "addosso" ad insulti. Dopo tutto lui non conosce l'educazione, ma allo stesso tempo si aspetta sempre un certo atteggiamento dagli altri. Povero illuso. <non è affar mio dici? oooooh poveri noi...ma dove sono finitoo....sigh...> facepalm istantaneo con la mancina, tono sconsolato e triste. Nel frattempo come se non potesse andare peggio, la nebbia lascia aprire le danze alla sua sostituta, la maledetta pioggia. Le gocce iniziano a cadere aumentando di violenza, bagnando il corpo del ragazzo. I suoi capelli iniziano ad impregnarsi, facendo si che il ciuffo cominci a cadere poggiandosi sulla fronte infastidendo gli occhi. <MALEDIZIONE MALEDIZIONE MA-LE - DI -ZIO - NEE!> direbbe alzando lo sguardo al cielo e strigendo i pugni ai lati del corpo contrariato, dando un paio di pestoni sul terreno col piede destro. Arriva, deserto, nebbia, pioggia, fame, accoglienza pari a quella riservata ad un pregiudicato assassino. Konoha gli manca già. Ma deve essere forte e deve andare oltre a tutto questo. <pfff...lasciamo perdere va. Piuttosto impara da lei. Non ci vuole molto.> direbbe con aria superiore, in risposta alla presentazione di Hikari, che sembra essere meno tetra e cupa rispetto a Mr Pallidino. <uh meno male...almeno tu mi hai detto il tuo nome...> direbbe squadrando nel dettaglio la figura della ragazza da cima a fondo. <però...a Kusa non siete per niente mal... cioè volevo dire, piaaaaacere ehehehe!> ecco che il Saisa imbranato con il lato femminile esce fuori. Tuttavia non può farsi strani pensieri, anz non ha pensieri in testa. Ha una promessa da mantenere, ed è qui per quello, non rinuncerà. <uh giusto. Passiamo al sodo. GROOOOOAR> diventa serio di colpo sia con espressione che con tono, anche se il tutto ha come sottofondo lo stomaco che sbraita. <sono qui per cercare la leggenda di Kusa, il creatore della scuola delle quattro stelle. Jin. > ora sembra rivelare per la prima volta ad estranei il suo lato serio. Vuole adempiere al suo scopo, e potrebbero essergli d'aiuto. <voi neavete mai sentito parlare?> fisserebbe piu che altro Hikari, con le verdi e magnetiche iridi, non avendo avuto riscontro dall'altro. <per quanto riguarda il cibo. Beeeeeeh....sono appena arrivato, non conosco nessuno, ne nessun posto qui. Credevo persino di essermi perso. iiiiiinoltre. Beh non ho quasi nulla con me eheh> ridacchia imbarazzato. Serietà terminata. NOn si smentisce mai, non ha praticamente un soldo. Non una saggia scelta partire al verde, ma è di Saisa che si parla, se l'è sempre cavata.

18:08 Shitsui:
 [Terzo Cerchio] La pioggia continua a battere e s'infittisce, prendendo del tutto il posto della nebbia. Inizia ad essere anche fastidiosa, perciò, estraendo entrambe le mani dal manto scuro che ricopre -previdentemente- i vestiti le andrebbe a portare all'altezza delle spalle, dal quale cade all'indietro il cappuccio che, successivamente, andrebbe ad alzare coprendo così il capo ed i capelli corvini con un movimento secco. Il viso tuttavia rimane ben visibile per entrambi, mentre scruta attentamente il ninja della foglia, lontano anni luce dal fidarsi di quell'altro, nonostante non sia più sulla difensiva. Sposta lo sguardo sulla figura di Hikari nel momento in cui questa inizia a parlare. Del tutto lecita la sua esitazione nel chiamarlo sublime, rimane però leggermente sorpreso della leggerezza con cui prima ammonisce Saisashi e poi gli ci si presenta. Torna dunque con gli occhi sulla figura di quest'ultimo che finalmente decide di spiegare le sue intenzioni e il motivo per cui si è portato dietro una bufera di vitalità e assenza di ogni tipo di maniera. < Scuola delle quattro stelle? > Ripete scuotendo il capo. Non ha mai sentito nulla prima con un nome del genere e neppure nulla che possa richiamare, anche lontanamente, il nome del suo creatore nella sua mente, definito dall'altro addirittura 'leggenda'. < Mai sentito > Esclama, come al solito, breve e conciso nonostante ormai le attenzioni di Saisashi siano ormai rivolte alla figura, certamente più amichevole, della ragazza. < Dovresti essere più attenta a chi dici il tuo nome > Ammonisce Hikari con tono serioso < Le persone sbagliate potrebbero tenerlo a mente > aggiunge sempre parlando con la ragazza, ma stavolta ritornando sul ragazzo. Anche se effettivamente suona come una minaccia, sul volto del giovane non traspare più nessuna ostilità nei confronti dell'altro. La verità, tuttavia, è che così come Saisashi sembra essere troppo estroverso tanto da risultare inopportuno, lo stesso accade per motivi diversi a Shitsui stesso, ancora capace di esternare le proprie emozioni, risultando odioso nelle relazioni interpersonali

18:19 Hikari:
  [Centro di Kusa - Terzo Cerchio] Questo Saisashi di Konoha e Shitsui sembra essere uno l’opposto dell’altro. Il primo, estroverso e maleducato, l’altro serio e poco loquace. E’ un po’ come rivedere l’incontro tra lui e Ikkino. Il ragazzo dagli occhi verdi appare ad Hikari molto impulsivo e istintivo, come se non ragionasse prima di aprire bocca. Lascia che lui faccia scorrere gli occhi su di lei, anche se non c’è molto da vedere visto che è avvolta in un mantello che le arriva giusto sopra le ginocchia. < Per niente male, volevi dire? > continua lei, assottigliando leggermente gli occhi e accennando un sorriso a quel mancato complimento. Lo stomaco del ragazzo riprende a fare da sottofondo alla conversazione tra i tre. Saisashi si appresta a raccontare il vero motivo per cui si trova lì a Kusa. Purtroppo, Hikari non ha mai sentito parlare di nessun Jin e di nessuna scuola delle quattro stelle. < Credo che tu sia stato sfortunato, Saisashi. Sia io che Shitsui ci siamo trasferiti in città da poco. > spiega la ragazza, rivolgendo uno sguardo al ragazzo che la ammonisce poi sul rivelare il suo nome a chiunque. < Beh, l’ho rivelato anche a te quando ci siamo incontrati. > gli dice, tornando a quel giorno. Neanche lui sembrava un tipo molto affidabile a prima vista, ma dopo qualche scambio di parola è riuscito a catturare l’attenzione di lei. E poi, se questo nuovo arrivati avesse voluto far loro del male lo avrebbe già potuto fare tranquillamente. Ritornera poi con gli occhi sul giovane di Konoha, incrociando i suoi iridi verdi. < Se vuoi posso indicarti un posto in cui mangiare, visto che sta anche piovendo. > indica poi una direzione astratta dietro di lei con la mano, rivolta con il corpo ancora verso di lui.

18:31 Saisashi:
 Mr. Pallidino sembra aver ripreso voglia di parlare, o almeno di spiaccicare qualche parola. <beh forse mi aspettavo troppo..uff..> sbuffa socchiudendo le palpebre mentre l'acqua continua a scorrere sul suo corpo riempiendo completamente i vestiti. Non ha con se ne un mantello, ne un ombrello, ne un cambio. Nulla di nulla. Non si è mai preoccpato della pioggia. Il problema è che se questo giro dovesse prendersi un'altra influenza tosta come l'ultima, dubita che ci sarà una "Sakura Kusana" disposta ad aiutarlo a guarire, sicuramente con quel tipo di accoglienza si ritroverebbe a morire per strada. Digrigna i denti indispettito alla seconda frase del deshi, andando a cercare di trattenersi. "ma chi si crede di essere? Ognuno può dire e fare ciò che vuole tsk. ADESSO TI FACCIO VEDERE IO" questi i pensieri che vengono trattenuti, che potrebbero forse trapelare da uno sguardo piuttosto infuocato in sua direzione. Tuttavia deve calmarsi, non può fare stupidaggini e ficcarsi nei guai appena arrivato nel villaggio. <mh...trasferiti da poco? ma almeno siete ninja? O conoscete dei ninja?? si insomma...SOOOONO DISPERATO NON SO A CHI CHIEDERE...> andrebbe a dire lamentoso verso i due sperando che almeno conoscando qualcuno da indicargli. Eppure da come gli han raccontato i combattenti di strada, questo Jin sembra quasi una leggenda. COlui che insegnò persino a padroneggiare il rinnegan ad Akendo. Possibile non sia conosciuto.? Beh per ora buco nell'acqua. Deglutisce riportando l'attenzione su Hikari. Alla sua domanda andrebbe imbarazzato sulla difensiva balbettando <ehm..no,...cioè si , ma non volevo dire così... ehmm.....> ok meglio che stia zitto, che con la bocca non fa altro che guai. Comincerebbe poi a sghignazzare sotto i baffi, ricreando un sorrisetto buffo e maligno inarcanto la bocca verso destra ascoltando la risposta chela ragazza da a quell'antipatico. <BLEEEEAR> verso rivolto a Shitsui, mostrandogli una smorfia con tanto di linguaggia. Un atteggiamento molto serio si si. <comunque io non sono una persona "sbagliata" Mr. Pallidino. Sono solo una persona che ha scoperto di essere piena di paure ed insicurezze, che ha deciso di venire fin qui nella speranza di diventare più forte, e poter tornare a guardarsi allo specchio sereno. Oltre che poter mantenere una promessa fatta. > forse rivela fin troppo a degli estranei, ma non vede ostilità nei due. <ehm...mi farebbe anche piacere andare a mangiare maaaaa.....senti Mr. Pallidino, non è che mi offrirestiqualcosa? ""GROOOOAR"" Non ho un centesimo ehehe> si andrebbe a grattare nuovamente la nuca con la mancina.

18:50 Shitsui:
 [Terzo Cerchio] L'ammonizione del giovane viene controbattuta magistralmente dalle parole della ragazza, ritornando fugacemente a pochi giorni prima con la mente, esattamente al loro primo incontro in cui anche lui si era presentato, senza troppi sospetti, e così aveva fatto l'altra. Ci sarebbe da dire che, ancora prima anche solo di pensare di potersi aprire con lei come stava quasi per fare prima che la loro discussione fosse interrotta dallo shinobi della di Konoha, l'unico motivo per cui si era presentato era quello di ottenere informazioni. Sono le persone che fan cambiare le altre persone, tramite i sentimenti, tramite quelle emozioni ancora complicate da eviscerare per lui. Sicuramente ha molto da imparare anche in questo senso. Rimane pertanto silente e non si scompone nel sentire il proprio nome pronunciato dall'altra con gli occhi che rimangono fissi sul quasi sconosciuto che, dal canto suo, ha motivo d'essere felice e continuare a prendere in giro il deshi di Kusa. Le provocazioni però non sortiscono alcun effetto, come se una linguaccia o quel soprannome, al quale ormai l'altro sembra essersi affezionato, potesse indispettirlo. Ascolta attentamente quelle parole mentre la pioggia continua a battere violentemente sulle loro teste, alcune coperte, altre, ahimé, no. < Da quella parte c'è l'accademia ninja > Esclama inaspettatamente, allungando la mano nella direzione dalla quale Saisashi è venuto. Ma quindi ha deciso di aiutarlo? Ritrae la mano nuovamente sotto al manto mentre lo sguardo tetro e cupo non si stacca dalla figura dell'altro giovane uomo < E questi... > Aggiunge, estraendo questa volta la mano opposta, con la quale, secondi prima aveva afferrato una manciata di ryo dalla tasca sinistra < ...potrebbero esserti utile > Tende verso l'altro la mano ora aperta, sulla quale il suo interlocutore potrà vedere chiaramente la modesta somma di 4 ryo. < Non mi stai simpatico. > Come se ci fosse bisogno di dirlo < So cos'è la fame. > Fatto ciò attenderebbe che l'altro prenda il denaro offertogli per poi voltarsi verso la ragazza < Fai attenzione Hikari. > Dice, consigliando nuovamente all'altra di essere cauta, ma non specificando a cosa < Spero di rivederti presto. > Al pronunciare queste parole nel suo tono è percepibile una strana vibrazione. Non l'ha detta col solito fare tetro, quanto piuttosto è una frase che gli è uscita da dentro, una frase che non era nemmeno programmata. Detto ciò inizierebbe ad andare, oltrepassando Saisashi e dirigendosi nella direzione da lui prima indicata [END]

19:07 Hikari:
  [Centro di Kusa - Terzo Cerchio] E’ divertita dall’imbarazzo che ha provocato a quello strano ragazzo. Si porta una mano davanti alle labbra rosee, girando il capo verso destra, per nascondere un sorriso. Quanti anni può avere? Venti, ventuno? Non sembrerebbe essere più piccolo di lei. Il suo atteggiamento però non è molto adeguato alla sua ipotetica età, con quella linguaccia rivolta verso Shitsui. Eppure, i due potrebbero avere in comunque più di quanto pensano. Infatti, Shitsui poco prima le ha rivelato di essere arrivato a Kusa per poter diventare più forte, proprio come ha detto ora Saisashi. Il ragazzo accanto a lei solleva il braccio, indicando la strada di fronte a loro, e informando il nuovo arrivato la direzione per raggiungere l’Accademia ninja, dove potrà sicuramente trovare delle risposte. Alla giovane, sembra di rivedere la stessa scena di giorni addietro, quando era lo stesso Shitsui a chiedere indicazioni per lo stesso luogo, e un altro ragazzo gliele aveva fornite proprio in quel modo. Poi, Shitsui scopre la mano sinistra, porgendo a Saisashi pochi spiccioli. Hikari solleva quindi lo sguardo verso di lui, sorpresa da quel gesto. Quest’oggi questo ragazzo l’ha sorpresa più di una volta. Nonostante abbia precisato che l’altro non gli sta simpatico, ha scelto di aiutarlo. Si gira poi verso di lei, ammonendola nuovamente e dicendole di volerla rivedere presto. La ragazza non sa cosa dire, quasi spiazzata da quella frase, pronunciata da lui con estrema naturalezza, una naturalezza che non aveva ancora visto in lui. Sul viso di lei compare un timido rossore, e gli occhi sono fermi su Shitsui, che comincia ad allontanarsi. < Lo spero anche io. > dice poi, facendo in modo che lui possa sentirla.

19:16 Saisashi:
 La pioggia non sembra essere intenta a cessare, ma ormai zuppo in quello stato, cambiera poco. vestiti si fanno fastdiosi a contatto con la pelle, tanto da portare Saisashi a divincolarsi leggermente nella sua giacca, cercando di staccarla dalla pelle, cosa pressochè impossibile. Ripone la sua attenzione su Shitsui che tutto d'un tratto sembra fare un'utile uscita seppur non dia risposta ad altre domande e provocazioni <mh??> guarda il ragazzo osservando la direzione da lui indicata. Successivamente arriva un gesto ancora più inaspettato. Quello strambo tizio, che ormai sarà rinominato Mr. Pallidino, gli porge dei soldi. Certo è disonorevole, forse da barboni accettare. Ma il genin della foglia non è certo tipo da farsi problemi. Dopo tutto chi lo conosce, sa del suo lato nascosto e delsuo cuore d'oro verso gli altri. Lui avrebbe fatto lo stesso. Con un cenno ed un lieve sorrisino, china il capo acconsentendo alla sua offerta, porgendo la destrorsa in sua direzione prendendo quel danaro. Gli porge un sorrisetto, lanciandogli uno sguardo sincero di ringraziamento per poi sfoderargli un pollicione di fronte con la mancina in modo buffo. <grazie mille, a buon rendere! Tiiiii assicuro che il SUUUBLIME SAISA, se ne ricorderà. Ricambierò con interessi puoi starne certo. > di punto in bianco si fa amichevole, ha apprezzato il gesto che lui stesso aveva fatto. GLi piace sapere che altre persone oltre a lui hanno dei lati nascosti inaspettati. Osserva poi il sorrisetto di Hikari ed ascolta le loro parole. Nota il rossore sul suo volto. Eh già, gli sembra di riconoscere quel che sta accadendo, dato che è fresco anche lui alla cosa. <eheh...credo di aver interrotto qualcosa eh? Sarete una bella coppia. > direbbe voltando le spalle alla ragazza senza aggiungere altro, per poi mettere le mani asimulare un megafono intorno alla bocca <MEEEEEKURA!!! FORZA POSSIAMO ANDARE!> direbbe per poi prendere la strada verso l'accademia con passo lento. <grazie per l'aiuto. Ci si vede.> improvvisamente serio, quasi figo. Fa un cenno di saluto sollevando la mancina in sua direzione, allontanandosi dal luogo con la figura di Mekura che in lontananza riappare seguendolo a distanza. [end]

19:26 Hikari:
  [Centro di Kusa - Terzo Cerchio] Nota che la pioggia sembra aver intrappolato Saisashi nei suoi stessi vestiti. Sicuramente quando arriverà all’Accademia ninja riceverà tutto l’aiuto di cui ha bisogno. Ha già iniziato Shitsui, perché sì, anche lui è un ninja nonostante non lo abbia rivelato al nuovo arrivato. Si volta poi verso quest’ultimo, una volta che l’altro si è allontanato, e ascolta le sue allusioni su loro due. < Cosa? Non è come pensi! > esclama lei, agitando le mani davanti al viso. < Stavamo parlando di tutt’altra cosa. > dice poi, guardando in un’altra direzione. Il ragazzo le dà poi le spalle, richiamando a sé quell’ombra inquietante scomparsa poco tempo prima tra la nebbia. Anche lui la saluta, scomparendo tra la fitta pioggia che batte su Kusa come un martello su un’incudine. < Ci di vede. > gli risponde lei di rimando. Rimasta sola, si volta verso la vetrina del negozio, indifferente ora alla merce esposta. Decide quindi di ritornare sui suoi passi, verso casa, alla’asciutto. Forse rivedrà gli schizzi da consegnare al capo, forse di getterà sul letto, o forse si siederà sul davanzale interno della finestra ad osservare la Kusa notturna. [End.]