Bhe, dovresti mangiare...

Free

2
0

20:22 Nahira:
  [strada / centro di konoha] La notte ha ormai calato il suo sipario sul villaggio di Konoha ed il caos che di solito dilaga per le strade sembra quasi solo un ricordo lontano in confronto alla quiete che regna questa sera. Tra le poche persone scese per il centro della cittadina c'è Nahira. Bianchi capelli che incorniciano un volto dai lineamenti morbidi. Sulle guance spiccano sue zanne rosse, simboli che ha fin dalla nascita. Il suo abbigliamento è composto da una casacca nera sormontata da una giacca rossa come i segni sul volto, un paio di pantaloni fasciati in più punti. Una delle cose che la rallegra sono sicuramente i guanti nuovi regalati dal padre qualche giorno prima in occasione della prima lezione in Accademia. Ogni tanto gli occhi azzurri infatti si abbassano per cercare di osservare meglio quei pezzi di stoffa scuri lasciandosi scappare un sorriso. I passi della aspirante shinobi avanzano per quelle stradine silenziose senza aspettarsi nulla di nuovo all'orizzonte. Forse una semplice passeggiata e poco più.

20:31 Mekura:
  [strada/centro di Konoha] Si trova in uno strano periodo in cui il tempo si sta sprecando e lei, non avrebbe da perderlo in alcun modo. Ma le cose vanno così e preferisce dimostrarsi arrendevole al suo destino mentre cova vendetta. Così eccola li, la sera, in giro per il villaggio dopo varie mansioni personali all'esterno di un locale, camminando in silenzio con delle sporte che tiene strette nella mano destra. Cibarie, qualcosa per la mattina e qualche materiale di scarto che le hanno regalato per poter lavorare la pelle e per esercitarsi e sopratutto libri, uno nuovo in particolare. Indosso porterebbe i soliti abiti invernali: una mantella nera con le maniche ampie bordate con una sottile linea d'oro, di colore scuro lungo le braccia mentre la parte che copre il corpo fino al bacino è bianca sfumata di grigio verso i lati con una trama simile alla pelle di un serpente. sotto questa, si trova una maglia con il collo alto blu scuro , pantaloni neri di pelle aderenti con una trama in rilievo simile a quella della mantella sulla parte frontale mentre ai piedi porta un paio di sandali ninja. Le mani sono coperte da guanti anch'essi ninja di colore scuro lasciando tuttavia parzialmente scoperte le falangi delle dita, solo l'indice di entrambe le mani rimane completamente coperto. Ha preferito portare con se anche una tasca porta oggetti con all'interno un set di fumogeni (3), un rocchetto di Nylon conduttore e due tonici per il recupero del chakra e coagulanti per le emergenze, insieme a inchiostro e pennello per i fuuda e 3 fuuda vuoti. legato alla gamba sinistra invece si troverebbero 3 kunai legati a tre carte bomba. Ovviamente con se porterebbe i propri documenti personali. Procede silenziosamente guardandosi intorno a testa alta e uno sguardo serio, vagamente ostile. [equip in scheda][ch on]

20:43 Nahira:
  [Centro di Konoha] I passi della ragazza proseguono senza nessun intoppo lungo il tragitto. La meta non è ben chiara ma la sua passione per la notte è una cosa che va oltre ogni rigor di logica. Non ha ancora incontrato nessuno lungo il tragitto, ma del resto lei stessa non è una grande chiacchierona. Questo fin da quando era piccina. Il suo legame con la natura e gli animali ha sempre mitigato ogni vuoto incolmabile per via dei coetanei. La bianca si limita a scrutare i dintorni con curiosità mentre il naso va già a cercare eventuali tracce nell'aria riscoprendo profumi di cibarie nelle strade adiacenti, forse persone o forse venditori ambulanti in piena attività. Un movimento del capo condizionato dalla scia di odori spostati dal vento. Per lei è quasi un gioco. <Uhm che buona fragranza> si ritrova a canticchiare con slancio sorridendo mentre le gambe continuano a trascinarsi quasi per inerzia. Di certo non si accorge della konohana a metri e metri di distanza, persa com'è nei suoi pensieri.

21:02 Mekura:
  [strada/centro di Konoha] Sta allungando il passo per tornare a casa, ha bisogno di riposarsi e poi rimettersi di buona lega a lavorare nel suo laboratorio. Tuttavia è anche vero che ha bisogno di prendere qualcosa per se stessa e per quel disgraziato di Saisashi, altrimenti, quello li, neanche questa sera mangia. Perciò, ormai non troppo distante da Nahira, si avvicina ad uno di quei chioschetti lungo la strada scegliendo cosa prendere. Potrebbe prendere una confezione di Takoyaki, che tutto sommato accompagnati ad una salsa corposa e del buon thé sono più che sufficienti per un pasto, magari può bollire del riso, oppure dei semplici Yakisoba, un piatto e via, o magari qualche spiedo o cibo a stecco. Mugugna ad altavoce e si avvicina alla fine al chioschetto di Takoyaki mettendosi in fila. Una volta che fosse arrivato il suo turno solleva l'indice della mano destra con il braccio ad accompagnare puntando verso la locandina/menù attaccata ad uno dei piloni portanti della struttura indicando l'ordine <salve, per cortesia, mi dia due porzioni, una "speciale" e l'altra "standard"> ci vorrà un po' ne è consapevole, ma più che altro sarà una questione di minuti. Dalla tasca posteriore estrarrebbe il portafoglio con il denaro all'interno e consegna i soldi alla donna dall'altra parte del banco, per poi rimettere velocemente tutto a posto. <hum> sospira portando una ciocca di capelli indietro, spostandosi e mettendosi a sedere su una panchina vicina, incrociando le gambe e le braccia, attendendo silenziosa. [ch on - equip in scheda]

21:12 Nahira:
  [Centro di Konoha] Ed eccola li la nostra bianca. Se ne cammina solitaria su quella strada trafficata mentre, silenziosa, segue il naso che se potesse correrebbe velocemente verso uno di quei negozietti invitanti. Passate le prime bancarelle sulla destra l'espressione della aspirante shinobi si tinge di disappunto. Scrolla le spalle tentando di proseguire più veloce allontanando le tentazioni. Purtroppo si ricorda bene le parole della madre che, prima di vederla uscire di casa quel primo pomeriggio, le ha fatto i soliti raccomandamenti. <Mai mangiare roba prima del pasto serale, già> borbotta quindi Nahira, ripetendo ad alta voce quelle parole della madre che a quanto pare conosce bene le abitudini della figlia. Rincorrere gli odori dopotutto è questione di sangue, un vizio per così dire. Nahira si stringe nelle spalle scuotendo il capo per poi proseguire delusa fino ad una delle prime panchine del circondario già occupata. Tuttavia si spinge nel capo opposto della seduta così da non dar fastidio alla ragazza sconosciuta dal capo opposto e , nel frattempo, sbuffa buttandosi sullo schienale del riparo. Si accorge solo pochi istanti dopo che la pancia inizia a fare versi atroci. Ci si mette anche il naso che, sentendo un profumino aleggiare proprio sulla sua sinistra, non fa che puntare quella direzione. Gli occhi scrutano per un secondo la konohana, ma si ritraggono subito dopo. <Mannaggia> Sgrana gli occhi per poi stringere poco dopo gli arti attorno alla bestia dentro al suo stomaco. Oggi non è proprio serata insomma!

21:45 Mekura:
  [strada/centro di Konoha] Sente uno scossone non troppo violento dall'altra parte della panchina, non si gira capendo che si tratta solo di un'altra persona che si è appoggiata per potersi rilassare dal miasma della folla cittadina lungo la strada. allunga la mano dentro una delle sue sporte e tira fuori il libro iniziando a sfogliarlo, annusandone le pagine prima di calarsi con interesse nella lettura che dalla copertina sembra trattare di "mitologia". Nel frattempo, la sua comanda è ancora in lavorazione e nel giro di poco potrà prendere i Torayaki, giusto giusto il tempo per farsi quattro righe di lettura. Riporta indietro una ciocca di capelli prendendo successivamente un lungo respiro, mentre sente con chiarezza i suoi intestinali provenienti dalla pancia della povera creatura seduta vicino a lei accompagnata da una sua esclamazione. Mekura a questo punto si gira, la fissa e rimane li a guardarla insistentemente per un po' senza trasparire nessuna forte emozione da quegli occhi così tipici degli Hyuga. Chiude il libro, si solleva dalla panchina e rimettendo il libro dentro la sporta la chiude e sollevandosi in piedi, trascina entrambe le sporte e se stessa verso Nahira <mi faresti il favore di tenerle d'occhio per un secondo?> chiede verso questa aspettando per qualche secondo, prima di andare comunque verso uno dei chioschi vicini <mi raccomando, proteggile> afferma ad alta voce per farsi sentire mentre si allontanerebbe in direzione del chiosco degli spiedi, il quale è quello in cui la fila è meno numerosa e si smaltisce velocemente. Pagherebbe anche una porzione di spiedi di carne laccata tirando preventivamente fuori i soldi necessari e con un contenitore di carta tornerebbe indietro verso la panchina. Si ferma di fronte alla ragazza e porgerebbe la confezione con tre spiedi all'interno < non dovresti far cantare la tua pancia così tanto, sarà intonata ma fa male alla tua salute> non sa neppure se sta ironizzando sulla situazione o meno, ma a meno che Nahira non fosse scappata, o anche solo allontanata, Mekura si ritroverebbe li, di fronte a lei dopo aver speso dei soldi per la ragazza in modo da farla mangiare. [ch on - equip in scheda]

21:58 Nahira:
  [Centro di Konoha/panchina] Nel contorcersi per far star zitto lo stomaco impazzito la bianca ha dimenticato di essere in compagnia. A quanto pare però la sconosciuta si avvede di lei ed il suo sguardo è ben percepibile da Nahira che si volta sgranando gli occhi. Dalla sua bocca vorrebbero uscire parole di scuse, ma viene bloccata sul nascere da una richiesta curiosa della seconda. Lo sguardo si fa dubbioso, incredulo. <Uhm tenere d'occhio? Ma...> Non fa in tempo neanche a pensare ad una risposta che quella si allontana lasciandola a fare "il cane da guardia". Gli occhi azzurri puntano rapidi sulla sporta ed il suo contenuto appoggiato li vicino per poi seguire i movimenti della ragazza che si avvia fino ad uno dei chioschi. Nahira tuttavia non si impegna troppo a guardare dove va a finire la Hyuuga dato che il suo compito è quello di non far sparire le cose affidate. Pochi attimi dopo, ancora seduta su quella panchina, vede riapparire la konohana. Il profumo di ciò che ha in mano fa scappare l'ennesimo urlo atroce dello stomaco. Questo probabilmente attira fin troppo l'attenzione della sconosciuta che questa volta le rivolge altre parole. <Beh in realtà è un ordine dai superiori> borbotta la bianca che ovviamente per superiori intende la madre.Poco a poco, lo sguardo torna a decifrare i lineamenti della seconda. <Ma...lo hai davvero preso per me?> domanda incredula scostando gli occhi sulla busta per poi portarli ancora una volta su quella figura. Le guance, seppur rosse dai tatuaggi, iniziano a tingersi di rosso. Nahira è chiaramente imbarazzata.

22:10 Mekura:
  [strada/centro di Konoha] Mekura rimane li, seria, ferma come una statua, guardando la ragazzina in questione osservandone i tatuaggi in particolare ed altre caratteristiche. <capisco> afferma dopo il silenzio imbarazzante che è calato per poi rimettersi a sedere e con la mano libera prendere le sporte <grazie per averle tenute ad ogni modo> le porta sul suo fianco destro e ancora tiene bel salda la presa sul vassoio. Alla domanda la ragazza non risponde con una affermazione o una negazione. <bhe..è ininfluente ora visto che far brontolare il tuo stomaco è sotto l'ordine di un superiore> tuttavia non tocca lo spiedo, lo lascia li e addirittura copre con un fazzoletto di carta la parte scoperta in modo da non far disperdere il calore. Solleva un sopracciglio inarcandolo verso l'alto mentre appoggia la schiena contro la panchina. <comunque sembravi affamata e non è il massimo leggere storie mitologiche su dei e spiriti mentre qualcuno accanto a te produce tuoni e rombi con lo stomaco> sospira tenendo sempre il braccio sollevato a metà con il contenitore appoggiato sulla mano aperta <il che potremmo risolvere la faccenda in questo modo, ovvero aggirando la richiesta data dal tuo superiore dato che le conseguenze disturbano un'altra persona> alla fine sorride, un sorriso stanco e lontano, quasi sarcastico <ovvero, in sintesi: prendi e basta, se qualcuno ti fa storie puoi dare la colpa a me> con la mano libera, la sinistra però muove l'altra mano gesticolando come per segnalare una "attenzione" agitando l'indice a destra ed a sinistra con dei movimenti del polso. <ma solo per questa volta> mantiene quel sorriso freddo e lascia alla ragazza la possibilità di scegliere <non lo ripeterò di nuovo: prendere o lasciare> [ch on - equip in scheda]

22:20 Nahira:
  [Centro di Konoha/panchina] Superato l'imbarazzo iniziale i comportamenti della sconosciuta non turbano affatto Nahira che rimane quasi affascinata dai suoi ragionamenti. Gli occhi azzurri sono incollati sulla sua figura mentre ogni parola è ben soppesata. I suoi ragionamenti non fanno una piega! <Sai, mi sembri davvero il mio superiore> ridacchia divertita notando i gesti autoritari della ragazza che ormai ha preso posto di fianco a lei. <E a chi posso dire di dare la colpa dunque?> domanda curiosa. Probabilmente la sconosciuta comprenderà la richiesta oppure se ne starà zitta, fatto sta che la bianca approfitta di quel momento di silenzio per buttarsi a capofitto nella sua presentazione. Uno slancio degno di lei. <Io sono Nahira, piacere di conoscerti. Accetto volentieri il dono che mi fai> risponde con un lieve inchino ed il tono quasi ansioso mentre il busto è ancora voltato nella direzione della Hyuuga. Fatto ciò allungherebbe una mano in direzione del contenitore ancora in attesa e, se la interlocutrice fosse disposta , prenderebbe uno degli spiedi riposti con cura nella carta pregustandone già il sapore.

22:31 Mekura:
  [strada/centro di Konoha] Il paragone la fa sorridere<hum...forse lo faccio di istinto, sono chiunin e sono mamma, dopo un po' impari ad essere un generale di ferro in un modo o nell'altro> Sorride Mekura mentre sente chiamare il suo numero, proprio mentre si stava per presentare. <un secondo> Costretta a sollevarsi di nuovo, le lascia il contenitore va a prendere la sporta con le due porzioni di Torayaki, quindi si rimette a sedere accanto alla bianca. <a chi dare la colpa chiedi?> Afferra il pacchetto dei Torayaki standard e usando le mani inizia a prendere una pallina stringendola tra le dita andando a morderla. Mastica assapora e butta giù producendo un rumore a labbra strette di gioia <humm..ne avevo proprio bisogno> afferma, soddisfatta prima di girarsi di nuovo verso Nahira <mi chiamo Mekura del clan Hyuga, chiunin del villaggio della foglia> come passatempo, ma basta informarsi un po' di più sulla persona per capire che la ragazza è ben più di questo. <piacere mio> ancora una volta la mano viene sollevata verso le labbra e inglobando il restante della polpetta, andando a prenderne un'altra <ma dimmi Nahira, come mai sei fuori casa e in rivolta con lo stomaco? > chiede incuriosita mentre, torna a mangiare cercando di fare meno rumore possibile. [ch on]

22:45 Nahira:
  [Centro di Konoha/panchina] Tra un boccone e l'altro della pietanza gli occhi della ragazza corrono verso la figura accanto a lei. Nessun cibo potrebbe distrarla dall'allegria di un buon sorriso. Lo stesso sulle labbra della sconosciuta che si è presa perfino la briga di regalarle del cibo. <Già, generale.> scuote il capo come per cacciar via quei pensieri ricordandosi l'immagine della madre intenta nei suoi soliti rimproveri. Nahira infatti ha preso molto dal carattere del padre anarchico. Sarà per questo che finisce sempre in punizione. Nel frattempo la konohana sparisce nuovamente ritornando poco dopo con il suo cibo fumante e dall'aspetto appetitoso. Dettagli non da poco. <Piacere di conoscerti dunque, Mekura> ennesimo inchino cortese. Del resto siamo in un posto civile! Educazione prima di tutto! <Probabilmente è buono anche perchè hai una fame da lupi> puntualizza ironica la bianca. Del resto non sa che lavoro faccia, ma forse essendo di qualche clan probabilmente è una shinobi. <Beh mi stavo allenando e ho perso la concezione del tempo> Forse una scusa, forse no. Si vergogna ad ammettere ciò che pensa davvero. <Avevo bisogno di spazio, a volte la casa è fin troppo piccola.> ovviamente non intende piccola di dimensioni, ma piccola nel senso di persone. Caratteri che a volte si scontrano. Gli occhi dunque si staccano dall'osservazione della ragazza per puntare il terreno davanti a se, uno spazio neutro nel quale riversarsi per un secondo.

22:55 Mekura:
  [strada/centro di Konoha] Si gira verso Nahira sogghignando <può anche darsi> aggiunge continuando a mangiare boccone dopo boccone la sua porzione, in tutta tranquillità. <allenando eh?> commenta Mekura a bassa voce tra se e se <sei una allieva della accademia allora ...e quei marchi> domanda puntando di nuovo i tatuaggi sulle guance <quelli appartengono al clan Inuzuka se non sbaglio, rossi e triangolari sulle guance> chiede comunque alla ragazza tanto per conversare <e in che cosa ti stavi allenando?> chiede questa continuando ad alimentare la sua curiosità prima che questa rispondesse alle domande precedenti. <capisco, alcune volte serve una certa dose di tranquillità, ma rischi di fare tardi e di far preoccupare chi hai a casa, inutilmente aggiungerei> insomma, un po' di morale quella sera dato che non la fa a nessuno da un po'. <Sai, il bagno alla fine è il vero luogo di privacy della casa, li nessuno si permette di entrare all'improvviso, o se lo fa, entra volontariamente in una situazione in cui....l'imbarazzo si fa crescente> ironizza ridacchiando alle sue battute prima di tornare a mangiare [ch on]

23:07 Nahira:
  [Centro di Konoha/panchina] Ascolta le parole della Hyuuga e non può che lasciarsi scappare una espressione pensierosa. Quelle domande sembrano smorzare i pensieri precedenti e ciò giova all'umore della bianca. <Beh si, sono allieva da poco però. Sto ripassando alcuni esercizi, soprattutto la concentrazione del chakra.> risponde dunque con un poco di titubanza. Nessuno le aveva ancora mai fatto domande mirate come quella. <Questi?> domanda retorica indicando con un indice la sagoma a forma di zanna rossa sulla guancia. <E' un dono di mia madre. Ce li ho da quando ero piccola.> risponde con un sorriso soddisfatto. Del resto ne è da sempre orgogliosa. <Lei è del Clan Inuzuka> aggiunge con tono tranquillo, indifferente, aggiungendo peso a quel "lei". Quasi è invidiosa per il fatto che almeno i suoi genitori hanno i propri spazi, lei non sa nemmeno trovarne. <Beh tecnicamente mio padre era daccordo, forse mia madre non ne sarà molto felice, ma ora è in missione.> puntualizza sintetica con una scrollatina di spalle. Non ha infranto nessuna regola dopotutto. <Bagno? ci passi spesso del tempo quando vuoi trovare i tuoi spazi?> le chiede divertita. Non ha mai sentito delle cose del genere e di sicuro queste affermazioni la fanno divertire.

23:21 Mekura:
  [strada/centro di Konoha] Annuisce riguardo alle sagome e a quanto pare ci becca: la madre è Inuzuka, il che spiega alcune cose, riguardo all'aspetto della ragazza. <conoscevo un ragazzo del tuo clan> lo avrebbe mandato al rogo <un tipetto...che era molto per il prendere e poco per il dare: si aspettava che le persone gli venissero incontro perché lui era nel "giusto"> solleva la mano libera facendo segno delle virgolette <ma quando qualcuno cercava di dire no, perché quello che stava dicendo erano illazioni, ti accusava di essere una poco di buono, una corrotta ed insensibile> solleva un sopracciglio seccata mentre ripensa a certi avvenimenti <grazie a lui per poco non perdevo qualcosa di importante e non c'è stato quando avevo bisogno di aiuto> guarda verso l'alto chiudendo la confezione finita a metà per poi sospirare pesantemente <ma cosa te lo dico a fare? mi sono fatta trascinare dai ricordi...e neppure belli aggiungerei> solleva le spalle seriamente e scuote il capo portando indietro una ciocca dei capelli violacei che era caduta sulla fronte. <oh..un motivo in più per non lasciare tuo padre da solo no?> commenta Mekura sorridendo verso la ragazzina <si bagno, il bagno è un luogo intimo e privato, i suoni sono ovattati e isolati dal resto della casa, ci sono un sacco di motivi per chiudersi dentro: stai facendo un bagno ad esempio, difficilmente qualcuno entrerà a disturbarti, se poi ti prendi qualcosa da leggere alla fine hai un modo per passare almeno una oretta tranquilla> spiega paziente e seria la ragazza i motivi per la quale il bagno è la parte della casa più utile e più tranquilla che ci sia.[Ch on]

23:31 Nahira:
  [Centro di Konoha/panchina] Ascolta il racconto della Hyuuga con un sopracciglio corrucciato, forse a causa di questo ragazzo che ormai ha preso una forma nella sua testa. Sembra che quel tizio abbia imparato tutto, fuorchè il giusto. La voce di Nahira prende il sopravvento dopo la chiusura ermetica della seconda che sembra esser punta nel vivo da quei ricordi. Gli occhi azzurri la guardano ed un lieve sorriso appare su quelle labbra cordiali. <Per fortuna la storia ci insegna che non tutti sono uguali> tenta di rassicurare un minimo Mekura, anche se questa sembra chiudersi già a riccio per conto suo.Il busto è voltato nella sua direzione e lo sguardo tenta di guadagnare l'attenzione della seconda. <Alcuni ti stupiranno ancora se saprai guardarli nel modo giusto> Del resto Nahira è una persona molto spensierata e, anche se può essere passata per una ragazzina, ha imparato molto da chi ha intorno. <Il bagno eh? Dovrei provarci quando urla mia madre> tenta di assumere una espressione buffa analizzando l'ipotesi di quel nuovo spazio tutto per se. Ma in fondo è tutta una farsa, tenta sempre di far sorridere gli altri. Anche i più sconosciuti. Poco dopo sospira ripensando al padre che, seppur sempre impegnato, sta sempre dalla sua parte. <Già, forse è meglio che vada tra poco.> borbotta con un filo di voce scostando gli occhi dalla konohana lasciandole spazio.

23:39 Mekura:
  [strada/centro di Konoha] Non risponde alla prima affermazione, annuisce e lascia scorrere, come se fosse acqua dimenticando presto il commento. <non tutti sono uguali> sospira ripetendo la frase per poi sogghignare sarcastica al fantastico commento successivo. <dovresti, ma ti conviene imparare a precederla, prima che inizi ad urlare, è meglio> consiglia la ragazza prima di sollevarsi e afferrare le sporte con la cena per se e per Saisashi. <io devo tornare alla mia tana invece: ho una bestia da nutrire e un libro da leggere, senza contare che sono abbastanza stanca ora come ora> allarga il sorriso scuotendo il capo prima di compiere quattro passi andando a salutarla con un cenno della mano <ci si vede Nahira, torna a casa e riposati, anche il riposo fa parte dell'addestramento, serve a capire quanto hai faticato> sorride ancora, in modo spento e si avvia definitivamente verso casa, senza mai voltarsi indietro, lasciando la ragazzina a se stessa per le strade del villaggio della foglia [end]

23:47 Nahira:
  [panchina ---> ???] A quanto pare è giunto un epilogo per questa giornata piena di fatiche. La interlocutrice non sembra nè sollevata nè rattristata per le affermazioni della bianca e questa, osservando nuovamente in viso la ragazza ormai più conosciuta che sconosciuta, non può che sorriderle. <Dovrei. Hai ragione.> risponde divertita cogliendo l'affermazione ironica della Hyuuga che nel frattempo sembra in procinto di scappare via. <Piacere di averti conosciuto Mekura. Buona notte e buon riposo.> risponde lei cordiale, felice di aver chiacchierato con qualcuno. Ancor più sorpresa del fatto che la stessa konohana le abbia donato uno spuntino delizioso. E' con questi pensieri che, poco dopo aver osservato la ragazza sparire dietro le prime file di case, Nahira si avvia verso la sua residenza con un bel sorriso stampato in volto. Infondo ci vuole ben poco per rallegrare uno spirito come il suo. (END)

Osservando la allieva che vaga affamata, la ragazza decide di comprarle uno stuzzichino e si mettono a chiacchierare del più e del meno.