[Cure per Furaya]

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21:36 Furaya:
 Senso di colpa. Stanchezza fisica e mentale. Volto smorto, poiché ha quasi terminato il Chakra, il quale sarebbe attualmente disattivato. Cosa assai rara, ma attualmente necessaria. All'ingresso dell'Ospedale, ha lasciato tutte le Armi in suo possesso - e ne erano già parecchie - ma porta addosso ancora l'armatura pesante. Sotto la stessa, ha un paio di pantaloni neri e una t-shirt a maniche corte dello stesso colore. Qualora tolgano gli indumenti, attorno alla spalla destra, troveranno altresì una fasciatura bianca, la quale nasconde il tatuaggio d'appartenenza agli Anbu. Capelli rosei scompigliati, con il coprifronte della Foglia in bella vista. L'Hasukage ha detto che possiede ogni permesso possibile, quindi si presume che anche in Ospedale possano accoglierla e curarla, sicché ne ha evidentemente bisogno. La ferita alla spalla destra è quella maggiormente estesa e le fa altrettanto male, tanto da evitare di muovere la stessa. Si guarda attorno, volto pallido, occhi privi di emozione. Si ferma in prossimità della hall, qualora sia riuscita ad entrare. Dovrebbe giungere anche lì la di lei fama, ma non se ne fa veramente scrupolo in questa situazione. La Missione è stata un successo sì, ma non come sperava. Molti civili hanno perso la vita. E anche per colpa sua, soprattutto. < Scusate, salve.. > Mormora, mantenendo la schiena ben diritta e palesando la propria figura. Sembra un frugoletto dentro un'armatura troppo grande per una donna così esile, ma al contempo potente come lei. < ..avrei bisogno di farmi visitare da un medico. > Ha avuto ferite MOLTO più gravi in passato, come la testa fracassata, ho l'osso più duro del corpo spezzato in due. Attende, dunque, che qualcuno possa aiutarla. Non sa dove sia Raido, l'ha perso di vista poco prima di raggiungere l'ospedale in questione. [Chakra OFF]

Si sa, il Pronto Soccorso è sempre un posto dove la pace è un concetto talmente tanto astratto e intangibile, che chi ci lavora ha perso le speranze. Medici che corrono a destra e sinistra, per soccorrere i pazienti più gravi, infermiere che provvedono alla registrazione dei pazienti o che li aiutano a gestire le varie operazioni di primo soccorso ai pazienti. Alla Reception, c'è una giovane allieva, praticante infermiera. E' bassina corporatura minuta; due occhi grandi e celesti risaltano subito all'occhio della persona che la guarda, mentre una boccuccia a cuoricino rende l'aria della giovane carina e tenera. Lunghi capelli biondi le coprono parte della fronte e delle orecchie, sebbene siano legati in una morbida coda di cavallo. Indossa la divisa da lavoro, bianca, composta da un pantalone lungo, una maglietta a maniche corte posizionata sopra a quella a manche lunghe, blu scuro. Il cartellino identificativo agganciato alla taschina del camice, con dentro qualche penna, una luce e un quaderno illustrativo per le procedure in ospedale. All'arrivo di Furaya, alza lo sguardo. Gli occhi svelano u po' di preoccupazione vedendo la donna così pallida e con ancora addosso l'armatura <Buonasera.> Tono cordiale e calmo, sebbene la faccia dica altro. <Dunque, le serve un medico. Prima la registrazione. Nome, villaggio di provenienza e motivo per il quale è qui.> Prende subito i documenti necessari per la registrazione, cercando di mantenere lo sguardo su Furaya. Il motivo è semplice: farsi una prima idea delle eventuali ferite che la donna possiede. < E' per la burocrazia. Altrimenti non possiamo ricoverarla.> A meno che non sia in uno stato talmente tanto grave, da evitare le scartoffie. <Intanto chiamo subito il medico.. Naoko-Sama, chiami il primario di Chirurgia d'Urgenza, per piacere.> Urlacchia verso l'altra infermiera, grassoccia e con l'aria stanca che annuisce immediatamente, andando a zompettare goffamente verso una stanza poco distante da Furaya. Probabilmente una sala trauma.[Cure per Furaya.][CHIUSA]

22:00 Furaya:
 Azzurro nell'azzurro. Fissa l'altra, ascoltandone le parole. Non vuole perdere tempo, effettivamente, poiché vorrebbe soltanto arrivare su di un letto e riposare per ipoteticamente sempre. Il consumo di Chakra ed Energie è stato epocale, neanche contro suo padre era arrivata ad una simile situazione. < Furaya Nara, Konoha.. > Il che è evidente dal Coprifronte che ha addosso. < ..sono a Kusa per lavoro.. > Una piccola bugia che non fa mai male a nessuno. Doveva soltanto parlare con l'Hasukage ed Hosoi, ma non è importante renderlo attualmente noto ad una infermiera. < ..e sono stata chiamata per una missione. > Specifica in sua direzione, così da concludere in fretta la registrazione e le scartoffie. < Le serve altro? > Chiede, con tutta la calma del mondo, espirando dalle labbra. Lancia un'occhiata verso l'altra infermiera, aspettando che possa spostarsi da lì, magari togliersi quell'armatura di dosso che, attualmente, risulta essere pesante e fastidiosa, soprattutto a ridosso della spalla destra ferita. Mani poggiate a ridosso del bancone della hall, mentre si guarda attorno con fare attento, nonostante le situazioni. Cerca di intravedere l'Oboro con il quale era in missione, ma a quanto pare non è possibile scorgerlo data la di lui assenza. Evidentemente, ha chi può curarlo a differenza sua che, adesso, si trova da sola in un Ospedale. Il respiro sarebbe regolare, mentre attende. [Chakra OFF]

Con dedizione, va a scrivere tutte le informazioni riguardanti la donna sui documenti, annuendo di tanto in tanto. Nel frattempo, un uomo si sta avvicinando al banco della reception. Barba ben curata, non troppo lunga, ma nera, occhiali a mezzaluna sul naso adunco, due folte sopracciglia ed una cascata di capelli neri sono la prima cosa che si può notare dell'uomo. Cammina con passo spedito, vestito dei soliti camici dei medici, di un blu scuro, sormontati dal classico camicione bianco, con tutta l'oggettistica che serve ad un medico. Stetoscopio, penne, luce, cartellino e qualche caramella nella tasca interna. E' abbastanza alto, diciamo sul metro e ottanta, ad una stima visiva. Corporatura muscolosa messa ben in evidenza dagli abiti.Avvicinatosi alla Reception, va a stendere la mano in direzione della bella infermiera, leggendo le varie informazioni. <Bene. Sono il dottor Ohirime Ichimaru. Prego, mi segua.> Agguanta una cartella vuota, con dentro tutti i fogli per la trascrizione dei problemi. Si avvicina, attendendo Furaya, presso la saletta dalla quae sta uscendo l'infermiera cicciottella, ansimante. Probabilmente ha corso, per andare a chiamare il Dottore. Dottore che apre la porta, vi entra e la lascia aperta, permettendo alla stessa donna di entrarvi. Non appena furaya sarà li dentro, potrà notare un ambiente estremamente sterile. La classica puzza di disinfettante le arriverà alle narici, mentre gli occhi potranno notare un lettino al centro della sala, circondato da una luce sulla sommità, alcuni vassoi con la strumentazione medica, medicine per il primo soccorso, ed un tavolino, colmo di piccole ampolle con dentro gli estratti naturali. <Si avvicini al lettino, posi gli indumenti a terra e mi spieghi quali sono i problemi. L'infermiera la aiuterà.> Edè sempre la Cicciottella di prima che, con fare indaffarato, porta con se una bacinella, presa poc'anzi, di un blu scuro. Abbastanza larga e capiente, per mettervici i vestiti di Furaya e portarli, qualora lo volesse, in lavanderia. < Dunque, alla reception ha detto di essere qui per una missione. C'è stato uno scontro? Se si, mi dica che tipo di lesioni ha riportato e dove e, inoltre, le tecniche utilizzate. Saperlo, potrebbe aiutarmi con le cure da farle.> Insomma, se è stata colpita da una palla di fuoco suprema, deve sapere che tipo di tecnica di guarigione utilizzare e quindi, quanto chakra immettere, così da non recare troppi danni alla rigenerazione.

22:33 Furaya:
 Rivolge lo sguardo verso il medico che si avvicina in loro vece, al banco della reception. < Grazie per essere qui. > Si rivolge al Medico e menomale che non c'è un certo Mostro dai Capelli Rossi nei dintorni (?). Segue, successivamente, a passo lento e attento, il Dottore sino alla saletta, osservando l'interno della stessa, affinché possa comprendere dove dirigersi. Nota l'avvicinarsi dell'infermiera, mentre comincia a sfilare i lacci che mantengono l'armatura addosso all'addome. In prossimità della spalla destra e del fianco mancino, posteriormente, è bruciacchiata, ma non per via delle fiamme. Sfilata la parte anteriore, tenta di sollevarla cosicché passi oltre il capo. < Mi dia una mano, per favore. > La bruciatura alla spalla è quella che arreca nella Nara maggior dolore, tant'è che non riesce a sollevarla. Qualora l'altra le dia una mano, dovrebbe restare in t-shirt nera e pantalone dello stesso colore. Con calma, poiché stanca visivamente e ferita, tenta di sollevare un lembo della maglietta. La prima cosa che sarà visibile a ridosso del ventre è una cicatrice vistosa a forma di X, sotto l'ombelico e lunga almeno una decina di centimetri per asse. Sul fianco sinistro anteriore, ci sono fiori disegnati lungo tutto il fianco, da sotto al seno al bacino. La cicatrice si ferma poco prima. Sul seno, non molto distante dallo sterno, è presente un piccolo taglio. La spalla destra, quasi interamente, è coperta da una ustione. < Ho un graffio qui, dato da una tigre fatta di Raiton. > L'elemento. < Sulla spalla, è stata una saetta sempre dello stesso elemento. > E dallo stesso nemico tra l'altro. Tolta la t-shirt, resta in reggiseno, anch'esso scuro. Non ha bisogno di togliere i pantaloni, poiché le ferite si fermano nella parte superiore. < Quella al fianco, penso sia dovuta ad una tecnica Katon. Ero occupata a schivare e ad attaccare, non ricordo con esattezza. Mi spiace. > Ma dovrebbe essere quantomeno necessario. Tra le scapole, qualora essa si debba girare, i medici potranno notare il nome del Nemico più famoso degli ultimi tre anni capeggiare tra le scapole della Nara, previa marchio a fuoco, sotto la dicitura di Proprietà dell'omonimo. Un corpo martoriato dalle continue battaglie, tra cicatrici di vario genere e divenuto tra l'altro tela d'arte per i propri lavori, poiché tatuatrice, prima che fabbro. Si sdraia lentamente sul lettino, per ovvietà di cose. < La battaglia è andata bene. Tetsu No Kuni aveva bisogno di aiuto. > Conclude la spiegazione, niente da nascondere. [Chakra OFF]

L'infermiera aiuta Furaya, andando quindi a prendere i suoi abiti per metterli nella bacinella. Con fare tranquillo, andrà a dire alla stessa una volta rimasta in reggiseno. < Allora, se vuole li laviamo così quando sarà dimessa avrà qualcosa da mettere.> Un piccolo sorriso cordiale, per poi poggiare la bacinella con i vestiti a terra, vicino l'uscita. Andrà poi a posizionarsi accanto al dottore, portandosi dietro il carrello con tutta la strumentazione. Una volta che Furaya si sarà sdraiata il dottore si avvicinerà, per dire. <Allora, spalla lesionata da un fulmine. Si possono vedere, infatti le classiche diramazioni a foglia.> E va a notare la lesione, vedendo come il fulmine sia penetrato lasciando una grave ustione su di essa, con un ammontare piuttosto esoso di diramazioni. <L'ustione è di secondo, forse terzo grado. Rimarrà una cicatrice.> Dichiara, con tono di voce molto calmo e tranquillo. Passa poi alla ferita sul fianco. Si presenta in modo diverso, non ci sono croste ma semplice esposizione del muscolo sottostante con un raggruppamento della pelle attorno alla ferita. Non ha una forma specifica. < Qui l'ustione è di secondo grado, ma non ci saranno cicatrici.> Dichiara, andando poi a mettersi i guanti sterili, blu. Con il classico suono di schiocco, se li infila andando poi a dire. <Brucerà un po' e sulla spalla e sul fianco avvertirà un po' di dolore. Nel frattempo, mi dica.. Era da sola in missione, oppure ce ne erano altri con lei?> Chiede, con fare spicciolo e sbrigativo, prima di concentrarsi su quanto deve fare. Le mani vengono posizionate sopra la spalla, prima lesione da curare. Il chakra curativo viene richiamato ed esse vengono avvolte da un bagliore verdastro. La lesione ne risente e le cellule del muscolo cominciano ad agitarsi, andando a ricreare il processo mitotico di guarigione. La ferita pulsa un pochino, andando poi a ritirare la crosta sovrastante, causata dall'ustione del fulmine, per far posto alla rigenerazione del muscolo.[Cure per Furaya.][CHIUSA][Mani Terapeutiche ][10 ps a turno][PS di Furaya 64][64+10=74]

23:26 Furaya:
 Sorride, placida, verso l'infermiera. < La ringrazio, volentieri. > Avrà sicuramente bisogno di un cambio quando uscirà di lì, a meno che non voglia gironzolare in reggiseno e pantaloni in pieno inverno. Resta immobile, lasciando che il medico possa lavorare, seppur faccia le constatazioni del caso. < Dannazione. > Impreca, girando il capo dall'altro lato. Non sopporta avere altre cicatrici sul corpo, constatando quelle che già possiede. Socchiude le palpebre, sicché vuol concentrarsi su altro che non sia il dolore. Ha paura che possa essere forte, fastidioso al massimo. Non opta di urlare, dato che non ha niente di rotto, nessun osso fuori posto. Stringe le palpebre quando l'altro comincia a lavorare a ridosso della di lei spalla, laddove la ferita dovrebbe cominciare a rimarginarsi. Ed è il movimento che compie la pelle, il corpo aiutato dalle Mani Terapeutiche, a causare il dolore che sente e prova a ridosso delle zone lese. < Ngh-- > Stringe i denti quando il dolore sembra salire poco otlre la soglia e, seppur sia sopportabile, a lei dà fastidio. Tenta di mantenere il braccio e la spalla ben distesi, senza stringersi. < C'era un Jonin con me, ma è ancora tutto intero. E' la popolazione ad aver bisogno di aiuto, oltre al loro Capo Villaggio. > Specifica, senza guardarlo direttamente, mantenendo gli occhi chiusi per non pensare alle ferite e al dolore, del quale sembra avere un leggero timore, forse per via delle eccessive ferite subite nell'arco degli ultimi anni. Non vuol pensarci, tenta di pensare a Konoha, alla sua amata Konoha. Alla visuale che si vede dal Monte dei Volti. [Chakra OFF]

La ferita sembra in procinto di guarigione. Il muscolo ha ripreso un colore bello intenso e la parte bruciata, ora, si sta chiudendo andando quindi a terminare quella parte di lavoro. Una volta fatto ci, si concentrerebbe sullo strato epidermico, la vera e propria protezione per il corpo. Le cellule del derma sono quelle più complesse con strutture diverse. Ma ormai l'esperienza in Pronto Soccorso e come Primario di Chirurgia d'Urgenza, gli ha permesso di ricomporle tutte in maniera perfetta, sebbene le cicatrici non andranno mai via. La pelle comincia quindi a chiudere la ferita, velocemente, lasciando tuttavia al centro, dove si è introdotto il fulmine, una parte di pelle molto più chiara rispetto alla carnagione normale.<Ok, la spalla è terminata. Passo al fianco.> Dichiara, andando a mantenere il chakra curativo attivo, così che non debba ripetere l'operazione. Una volta arrivato al fianco lesionato, immediatamente la ferita sembra cominciare a guarire. Il muscolo sottostante si distende, mentre riprende parte del colorito. Sicuramente darà fastidio a Furaya, ma nulla che non si possa sopportare. Dolore acuto non ce n'è, ma rimane comunque persistente e costante, con diminuzione di intensità al progredire della guarigione. <Capisco. Sicuramente il Primario di Chirurgia avrà mandato qualcuno. Io sono rimasto qui per occuparmi dei casi più urgenti in arrivo. Ci sono dei morti?> Domanda, un pochino titubante dell'eventuale risposta che la COnsigliera potrebbe dargli. L'infermiera, nel frattempo, prende la roba di Furaya andando ad uscire da li, per poi piombare alla Reception e consegnarla all'infermiera bambolina, dicendole di portarla alla lavanderia dell'Ospedale.< Ci siamo quasi. Manca veramente poco.Resisti ancora e poi passiamo all'ultima ferita.> Che a dirla tutta, ad un primo esame obiettivo, non sembrava particolarmente profonda. Forse non serviranno nemmeno le cure con le mani terapeutiche. [Cure per Furaya.][CHIUSA][Mani Terapeutiche A][10 ps a turno][PS di Furaya 74][74+10=84]

23:56 Furaya:
 La farà pagare a chiunque osi di nuovo farle un'altra cicatrice. Quel corpo sta venendo martoriato troppo spesso, tanto da non riuscire a sopportarne più la vista. Ha talmente tante cicatrice, alcune vistose e grandi, da averne perso il conto. Ognuna, però, ricrea in essa il dolore subito quando le sono state inferte. Non è il fatto che la ferita faccia poco male il problema, ma è proprio il Dolore il problema. Odia avvertirlo sulla propria pelle, dopo le torture subite per merito del padre. In battaglia, non se n'è resa conto e ha stretto i denti, poiché l'addestramento che ha affrontato per diventare Anbu e salire sino al grado di Generale l'ha temprata, tanto da non risentirne durante, poiché la mente è offuscata dal continuare la battaglia, dal terminarla, dal vincerla. Soprattutto. Non ci si ferma durante uno scontro, si va avanti sino alla fine, in modo tale che si possa tornare a casa vincitori. Non ci sono vinti o perdenti, c'è solo la lotta da continuare e terminare, fintantoché uno dei due non sarà riverso al suolo privo di vita o in procinto di perderla. Continua a non guardarlo, volgendo lo sguardo in tutt'altra direzione. < Sì.. Purtroppo sì. > E per colpa sua. Le gira in mente questo esclamativo. E' stata colpa sua la morte di quei civili, perché non s'è presa in pieno i colpi. < Alcune donne e dei bambini. Oltre che i nemici, ma quelli non sono importanti. > La loro Morte è stata necessaria. Anche se avrebbero potuto significare qualcosa per gli Anbu di Kusagakure, qualora fossero tornati vivi. Inspira ed espira regolarmente, tanto da dover calmarsi nel giro di poco, qualora fosse possibile. Sospira, lentamente. Busto che resterebbe immobile, così da permettere al Medico di continuare a lavorare e gestire la situazione nel migliore dei modi. [Chakra OFF]

Anche l'ustione causata dal Katon viene brillantemente curata dal medico. La pelle è ricresciuta e non ci sono le classiche rughe che si possono intravedere nelle bruciature di terzo e quarto grado. <Bene, qui ho finito. Diamo un'occhiata alla ferita sul petto.. Ma direi che quella non ha bisogno del Chakra curativo.> Già. <Si giri, prego.> La invita a farlo e nel momento esatto in cui la ragazza lo farà, il dottore si avvicinerà al suo petto, mantenendo comunque una distanza rassicurante. Gli occhi si puntano sulla ferita, andando a controllarla in tutto e per tutto. Uno sguardo attento, meticoloso ed affascinato, mentre le mani hanno già smesso di emanare il Chakra curativo. <Dunque, questa possiamo anche medicarla normalmente. Nel giro di un paio di giorni dovrebbe guarire. Ci mettiamo una benda e poi la ricovero in osservazione.> Dice, girandosi per prendere il materiale necessario. Una semplice pomata antibatterica, qualche garza e del disinfettante. Andrebbe ad intingere la garza con un po' di disinfettante, portando la mano destra, che regge le garze, sulla ferita. Andrebbe dunque a tamponare lievemente, mentre proverebbe a rispondere alle affermazioni della ragazza. <Ogni scontro è orribile. Vedo certe cose che farebbero raccapricciare chiunque. E purtroppo, mi sento scoraggiato ed avvilito, perché non riesco a svolgere il mio lavoro come vorrei. Le ferite, talune volte, sono mortali e mi sento impotente.> Una piccola debolezza nella sua voce si potrebbe sentire, sebbene sia velata dalla professionalità. < Non abbiamo il potere di poter risolvere tutto quello che vogliamo, come vogliamo e quando.. Ma questo non dovrebbe spingerci al baratro, ma spronarci a migliorare.> Sempre e comunque. Terminata la procedura di tamponamento, andrebbe poi a spalmare la crema antibiotica, portando infine il cerotto, facendolo aderire bene sul petto della donna. <Qui abbiamo finito. Le prescrivo totale riposo fino a domani mattina. Prenda anche un Tonico Coagulante, così da agevolare il processo di guarigione. L'infermiera sarà qui a momenti, per portarla in camera.> Dice, andando poi a mostrare, sul tavolino, una piccola pillolina rossa ed un bicchiere d'acqua. Non se ne andrà fin quando la donna non avrà preso la sua pillola, così da essere sicuro che tutto sia apposto. [Cure per Furaya.][CHIUSA][Mani Terapeutiche A][10 ps a turno][PS di Furaya 84][84+10=94][Tonico Coagulante + 20 Pv][Graffio sul Petto guarirà in due giorni, il 21 Gennaio.]

00:35 Furaya:
 Si gira verso il Medico nel momento in cui questo le chiede di farlo. Resta ben stesa, senza muovere un muscolo. Quantomeno, la sofferenza sembra essere minore rispetto a poc'anzi e, inoltre, il Dottore stesso la rassicura, facendole capire che quello è un graffio di poco conto. < Meglio così. > Espira, restando ad ascoltare quanto egli abbia da dirle sul contesto. Sgrana lievemente gli occhi nel sentire le di lui impressioni riguardo lo scontro, cercando di trovare delle parole giuste da esplicare in sua direzione, tanto per intrattenere una conversazione mentre l'altro continua a medicarla. < Ho affrontato molte battaglie, ma questa è stata cruenta. Pensavo di restarci secca. > Come successe anche tempo fa, come successe successivamente ancora. Ha visto la morte in faccia troppe volte in meno di ventitré anni, forse è l'ora di accantonare questa vita. Ma no, non per lei. Per lei non si può accantonare niente, dal momento che si ha bisogno necessariamente di continuare a lottare. < Tuttavia.. Sono sicura che lei stia facendo il possibile. D'altro canto, non può biasimare nessuno né fermare la gente dal continuare a seguire la via che ha scelto. > Espira, piegando la testa di lato, ma evitando di spostare ulteriormente il busto. Andrebbe a mettersi seduta quand'egli avrà terminato di spalmare la crema antibiotica. Così facendo, dovrebbe riuscire a recuperare il Tonico Coagulante, il quale verrebbe ingoiato senza bisogno del bicchiere d'acqua. Durante la battaglia, solitamente, non si ha tempo per recuperare anche una bottiglia d'acqua e aiutarla per far scendere la pillola. Scenderà da sé. Recupera solo al termine il bicchiere, sicché la sete comincia altresì a farsi sentire e dell'acqua il corpo ne ha sempre un disperato bisogno. < D'accordo. La ringrazio per le cure. > Mormora, seria in volto e con un lieve sorrisetto a palesarsi in sua direzione. Sembra star meglio, per quanto i demoni interiori non siano spariti neppure per scherzo. Son lì, in agguato, in un angolo della sua mente. [Chakra OFF]

Il compito di un medico non è soltanto quello di curare, come sostengono molti. Sebbene il contatto emotivo con il paziente sia proibito, per via delle conseguenze che potrebbe apportare al lavoro, non significa che non si può essere empatici. Anzi, l'Empatia è forse la caratteristica più importante per un medico, perché può aiutarlo a consolare e confortare i pazienti, che hanno bisogno di cure. <E' uscita viva da uno scontro mortale.Questo dice molto sulle sue abilità.> E' forse un complimento? Possibile. D'altronde uscire indenni da uno scontro dove si viene colpiti da un fulmine, sebbene generato da un Chakra nemico, è pur sempre un'impresa che pochi possono vantare di aver fatto e superato. <Faccio del mio meglio.> Sorride, tranquillo e bonario, mentre l'infermiera torna con un camice per la notte. <Bene, la lascio alle amorevoli cure di Fuyuko. Passerò a controllare domani mattina, ma non penso ci siano altre ricadute.> E con quello, lascia la sala permettendo così alla donna di togliersi i vari indumenti e mettersi il camice per la notte. [END][//: Aggiunta la nota della cicatrice sulla spalla Dx. Sistemato lo status di salute. Sei nuova di zecca, quasi.]

Cure per Furaya, presso l'ospedale di Kusa.
No px data la natura della quest.

Note: Aggiunta la nota per la cicatrice sulla spalla dx. Status di salute rimesso in sesto. Il taglio della tigre Raiton guarirà in due giorni, come specificato nello status di salute.