Riunione di famiglia?

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14:38 Zashiki:
  [Bassifondi] Ancora tutto il suolo è imbiancato dalla candida neve che si è abbattuta su Kusa questa mattina. Ancora i bassifondi sono poco animati, del resto è presto ed è comprensibile. Ma di certo non sarà questo a distogliere il giovane Dioniso dal suo lavoro, come membro della Yakuza ha dei doveri da rispettare e dei compiti da assolvere. E' in cerca di informazioni, deve trovare due persone al momento: la presunta sorella, Kimi e colui che dovrà seguire all'interno della yakuza, Shiro. Dopo una piacevole colazione e un appuntamento rimediato ora tocca la parte più difficile ma non per questo meno divertente. Il giovane indossa un vestito elegante, nero, gessato con delle scarpe pregiate e una giacca grigio scuro appoggiata delicatamente sulle spalle. Le mani sono coperte da un paio di guanti in finta pelle neri. Gli occhi magnetici si muovono in quel luogo, suo ufficio praticamente, in cerca di dettagli particolari. I capelli neri, mossi, sbarazzini, ondeggiano a tempo di vento. Con se ha anche una sacca portaoggetti con due coltelli all'interno, non si sa mai. Per quanto ora sia discretamente protetto da quel nome "Yakuza" la prudenza, in quegli ambienti non è mai troppa. Il viso gelido lo accompagna, mentre viaggia senza una vera e propria meta.Una sigaretta ben salda in bocca e una nuvoletta di fumo grigio lo seguono appassionatamente. [Sacca portaoggetti: Due coltelli]

14:40 Kimi:
  [Strada] Una nuova sensazione di benessere a pervaderla ora che è stata miracolosamente guarita, perché ammettiamolo solo il miracolo era rimasto viste le sue condizioni. Ancora non è in perfetta forma, resta comunque decisamente magra, sciupata da quegli ultimi mesi passati nei bassifondi peri quali si aggira ancora una volta, si sente quasi a casa sicura e coperta dall’anonimato in quel luogo o forse no? I suoi capelli sono tornati semplicemente neri e persino del trucco è tornato su quel volto finalmente dotato di labbra, occhi azzurri incorniciati in una riga di eyeliner nero e dell’ombretto chiaro come le sue iridi. La carnagione è pallida e non ci sono più segni di cicatrici sul corpo, solo il simbolo dei cacciatori di taglie marchiato a fuoco appena sotto al collo e un “k-21” scarnificato sul petto in corrispondenza del cuore, entrambi ampiamente visibili visto che è tornata orgogliosamente a vestire come suo solito. Una fascia nera intorno al seno e poi semplicemente un paio di pantaloncini neri, eppure vista la neve che cade su Kusa oggi ha avuto almeno la decenza di mettersi un paio di lunghe parigine in lana a coprirle le gambe mentre il mantello dell’Akatsuki le tiene al caldo il resto del corpo, le mani scheletriche spuntano dalle maniche, sul mignolo l’anello verde. Medusa è tornata in piena forma eh? La stanchezza la sente, quella trasfusione che ha avuto luogo solo ieri l’ha rinvigorita e al tempo stesso stancata non poco motivo per cui si è concessa giusto una passeggiata veloce per quei luoghi che osserva voracemente, una nuova luce nei suoi occhi, l’avanzare sicuro, la fame di vendetta chiara nei suoi occhi. Sono successe tante cose in poco tempo e ha bisogno di schiarirsi le idee di capire come agire con quell’identità al suo interno, quella personalità soffocata e amalgamata alla sua che ora ha trovato un nuovo modo di esprimersi Yuurei, così ha deciso di farsi chiamare, il fantasma la conosce fin troppo bene e seppur non la teme sa di aver bisogno di lei e del suo potere per poter portare a termine il suo compito. Il chakra scorre già vigoroso nelle sue vene mentre lei cammina sotto alla neve, protetta solo dalle vesti dell’Alba che è tornata a vestire con prepotenza. Un unico nuovo dettaglio nel suo stile: una bandana nera legata al collo come una collana per ora, una specie di calda collo per non raffreddarsi, o almeno questo è ci che potrebbe sembrare, abbastanza larga da poter essere portata sul volto in qualsiasi istante rimasuglio di quel periodo passato a nascondere la sua mostruosità.

14:54 Zashiki:
  [Bassifondi] Continua a muovere passi, tra domande e saluti, i metri macinati son pochi. Avanza, avanza senza sosta in cerca di quello che trova. Lo sguardo attento di chi sa che deve trovare qualcosa o qualcuno. <Umm> pensieroso il ragazzo. Mentre i passi si susseguono le braccia restano parallele al busto. Una piccola scia di fumo gli fa compagnia in questa bianca giornata. Sa bene cosa deve cercare, una ragazza con delle vesti che appartengono all'Akatsuki. Poco altro sa. Sta esplorando piano piano tutti i vicoli di quei posti. Niente, almeno sino a quando non nota una figura che potrebbe somigliargli, o almeno, quegli abiti <Umm> solo di spalle, ancora non l'ha identificata. Piano piano, quel passo lento ma costante, inizia a seguire la figura, deve scoprire chi è. Cerca di muoversi leggermente più velocemente, ma non troppo per non farsi scoprire. Cosa succederà ora? [Stessi oggetti]

15:09 Kimi:
  [Strada] La sua paranoia è rimasta, ancora una ferita aperta per lei che sa di avere qualcosa di simile ad un mirino piantato addosso, specie adesso che si sta nuovamente manifestando nuovamente come Medusa, il mignolo destro che è tornato e dovrebbe suonare come una minaccia per tutti i suoi nemici, basta osservare quello sguardo per capire, questo è proprio il suo scopo: far sapere ad Aria che ha perso, lei è viva e sta per arrivare insieme alla sua furia e alla sua vendetta. Ed è proprio per questa paranoia che presta attenzione a ciò che la circonda specie alle persone che vengono osservate e poi ricercare, non dovrebbe quindi metterci troppo per rendersi contro d’essere seguita. Arresta quindi il passo appena il suo dubbio diventa appena più palese e si volta. Un gesto veloce in cui impiegherebbe la sua intesa agilità, vuole mostrarsi al massimo anche se questo rischia di stancarla molto più velocemente del previsto. Punterebbe quindi gli occhi gelidi nel ragazzo, non nota le somiglianze fisiche non ci fa alcun caso. I capelli ondeggiano con quel movimento mentre il mento appuntito va a puntarsi verso il volto dello sconosciuto <hai tre secondi per dirmi perché mi segui> la voce è fredda, distaccata e basta osservarla per capire che non scherza. Il mantello dell’Akatsuki ricade lungo le sue spalle, adagiandosi nuovamente sul suo corpo a proteggerla dal freddo. Mentre lo fissa andrebbe semplicemente a spostare il suo chakra verso le ghiandole salivari, con attenzione e sicurezza andrebbe a farlo immergere nelle sacche che contengono il suo veleno, qui senza perdersi lo lascerebbe in immersione quel tanto che le basta per trasferire le proprietà tossiche al chakra che infine tornerebbe in circolo rendendola pericolosa al semplice tocco. Tace quindi osservandolo in attesa anche se si notano le labbra muoversi, sta semplicemente contando [chakra on][arte del veleni liv 3]

15:25 Zashiki:
  [Bassifondi] A quanto pare ancora deve affinare le proprie tecniche di pedinamento o per una volta voleva farsi notare apposta? Chissà. Sta di fatto che dalla reazione potrebbe notare somiglianze con il proprio impetuoso essere. Pochi attimi e si ritrova la figura della Doku davanti, secca e decisa pone la domanda <Tsk> un attimo confuso è. La squadra da cima a piedi e certe somiglianze le nota con quanto detto dal capoclan <Kimi Doku?> domanda secco, attende una risposta dalla donna. Fino ad allora non si muove, non ha paura di morire, non ora. Resta fermo e rilassato <Mi manda Itawooshi> conclude ora. Nel mentre la mano destra andrebbe a prendere in consegna la sigaretta così da poter permettere al ragazzo di far uscire una dose massiccia di fumo che si andrebbe a disperdere nell'aria. Lo sguardo del giovane non è il solito, quest'oggi è ricco di rabbia e un pizzico di confusione. Non ha avuto molto tempo per digerire la notizia datagli dal biondino. Ha molte cose da dire, ma il tempo concesso dalla ragazza è poco dunque cerca solo di attirare la sua attenzione così da poter cercare di parlagli con più calma. Per quanto di calma ce ne sia ben poca. Anche perché di certo gli animi dei due fratelli non sono dei più calmi. Il braccio sinistro rimane parallelo al busto, mentre il destro tiene ancora la sigaretta. Ora attende, attende di essere certo della persona che ha dinnanzi. Attende. [Stessi oggetti]

15:35 Kimi:
 Il conto alla rovescia continua mentre lui parla, va piano ma comunque non è intenzionata a farsi fermare da nessuno. Inizia a camminare in sua direzione mentre lui si prende tutto il tempo per respirare, probabilmente l’ultimo respiro. Incede piano continuando a scandire il tempo e schioccando la lingua sul palato, fredda lo fissa senza mai sembrare intimorita o altro e poi quel nome. Si ferma arresta il suo passo e il conto per poi sospirare alzando appena gli occhi al cielo, non è mai una cosa buona quando c’entra quell’uomo di solito per lei significa solo doveri per il clan e veleno nel corpo <cosa vuole?> replica quindi secca tornando a fare un passo indietro così da lasciare spazio al ragazzo. Si guarda intorno quindi <aspetta> ed è con queste parole che si limiterebbe a portare la mano destra verso la bocca, il pollice che va ad accarezzare le sue labbra, le sembra così strano averle nuovamente al loro posto, è qualcosa di unico, quella sensazione così a lungo non considerata e di cui ora quasi si nutre contenta di averle al loro posto, dove sarebbe dovute sempre stare. Apre appena la bocca così da mordersi i pollice, staccare la solita crosticina dal dito e lasciare che una goccia di sangue velenoso ne fuoriesce, il chakra quindi verrebbe spinto verso quell’arto così da andare a legarsi con il sangue, uscendo dai suoi punti di fuga. La mano va quindi a distendersi verso il muro alla sua destra <Hisoka> la evoca così la farfalla che semplicemente dovrebbe comparire, due metri di larghezza per un’inquietante presenza nera e gialla, ali nella parte superiore scure mentre in quella inferiore sono chiare, sul dorso del corpo un teschio nero a contrapporsi al giallo della sua pelle <controlla la zona> e con queste parole semplicemente la farfalla andrebbe ad alzarsi in volo, superandoli e innalzandosi per dieci metri di altezza, lei vola con quei suoi due metri di apertura alare <prego> non ha altro da aggiungere, lo sguardo torna sullo sconosciuto, in attesa di sapere cosa vuole dalla sua vita il capoclan al quale comunque non ha mai smesso di appartenere, un’alleanza la loro, una specie di accordo di reciproco rispetto per lei in cui non si sente costretta a rappresentarli eppure è disposta a combattere per loro, così come combatterà per Sosachi [chakra 85/95][arte del veleni liv 3][Hisoka]

15:55 Zashiki:
  [Bassifondi] Un piccolo ghigno appare sul volto del ragazzo, non aveva mai contato di morire, non in quel frangente, del resto è abbastanza sicuro di se, quella figura quasi divina, rappresenta la bellezza e la ribellione di un essere che ha da poco scoperto le proprie origini. Quindi andrebbe a rispondere alla ragazza <Beh mi ha detto di comunicarti una notizia> quindi si prenderebbe una pausa quando noterebbe la farfalla, una farfalla <Aspetta un attimo> fisserebbe la farfalla <Tu sei quella stronza che mi ha avvelenato?> i due lati del giovane si scambiano di posto, dando ora libero sfogo alla parte burbera del giovane <Ecco perché?> si spiegherebbe <Cazzo ora tutto torna> continuerebbe <Tu, mi sembri fottutamente diversa, ma sono certo che eri tu> borbotta <Comunque sia sei mia sorella> lo dice così con una totale freddezza, senza troppi giri di parole <E tu hai ucciso quel figlio di puttana> si intende il padre <Lo volevo strangolare con le mie stesse mani>un misto di rabbia, dolore, tutto. Dopo anni si può sfogare ora che forse ha ritrovato la sua vera famiglia. Lo sguardo ricco di odio ora la fissa, non fa altro attende ora di notare la risposta della ragazza. In tutto questo non si è mosso, non si è mosso di un millimetro. Tutto sta tornando, un ciclo che si appresta a chiudere il passato e aprire al futuro, forse. [Stessi oggetti]

16:06 Kimi:
 Un contatto mentale tra lei e la farfalla ma più che altro un ordine semplice che Hisoka sa come interpretare ed ecco che ora semplicemente lei va a chiudere la palpebra destra mentre il chakra delle due si unisce fornendole quindi una visione decisamente chiara di ciò che si può vedere dall’alto, per controllare di non essere seguita da altri, magari più in gamba di lui. Così con il gelido occhio sinistro fissa quello che ora si identifica come suo fratello. Ma andiamo per gradi, la sua mente e la sua vista ora si dividono permettendole di osservare il panorama sotto due prospettive diverse alla ricerca di qualche figura che non va <avvelenato?> domanda forse appena distratta, sicuramente disinteressata <è ciò che succede a toccarmi> ammette placidamente senza farsi troppi problemi, no lei non lo ricorda non è altro che una faccia morta come tutti gli altri, qualcuno di già defunto secondo il suo punto di vista, qualcuno che non vale la pena memorizzare <ma dovresti saperlo dato che mi pare di capire che tu sia un Doku> e lei ha colto di tutto ciò che le è stato detto solo questo? Man mano che lui continua con quella filippica i dettagli vanno a chiarirsi nella mia mente, da come parla sembra che sappia decisamente più di quanto un qualsiasi altro clannato conoscerebbe il che inizia a farle dubitare di aver mal compreso la prima affermazione <mio fratello in che senso?> apre entrambi gli occhi ora, lasciando sola la farfalla, spezzando quel legame dopo aver osservato per un po’ quel posto, sorpresa abbastanza da dedicargli interamente la sua attenzione, non ci sono minacce che tengano al momento. Un passo in avanti da parte sua per poterlo guardare meglio, sbatte le palpebre un paio di volte, va bene fisicamente potrebbe anche ricordarla ma questo non dovrebbe significare nulla, insomma lei è un demone e tutte quelle simpatiche cose che si ripete sempre, figlia del demonio. Possibile che ne esistano altri? E dopo tutti questi anni lo viene a scoprire? Non riesce a crederci né a rinnegare completamente quell’idea, non potrebbe farlo, non ha mai avuto possibilità di parlare con quell’uomo, gliel’hanno fatto uccidere senza nemmeno rivelarle la sua identità è stato solo quando si è trovata faccia a faccia con il suo personale incubo che le è stato rivelato, informazione di cui comunque non le era mai importato troppo comunque, almeno fino a quel momento [chakra 85/95][arte del veleni liv 3][Hisoka]

16:29 Zashiki:
  [Bassifondi] Scuote la testa <Come fai a non ricordati di un volto del genere> già, il giovane è convinto di essere un latin lover e di aver un bel visino. Cosa che potrebbe corrispondere al vero. Comunque ascolta la domanda e replica il ragazzo <Sei mia sorella> senza troppi giri di parole, quello è <Sei mia sorella> lo ripete di nuovo <cosa c'è di complesso da capire> sentenzia freddo <Quel figlio di puttana di tuo padre ha messo in cinta anche mia madre> spiega alla ragazza come è nato <Poi sai com'è> prosegue agitando la mano destra <Mia madre ha aspettato nove mesi, io che gli rompevo le palle dentro> muove anche qualche passo verso la ragazza <Poi sono nato e lei è morta> lo sguardo serio ora si fissa sulla donna <Quello stronzo ha ucciso mia madre tramite me> continua a replicare. Un avanti e dietro costante ora, come se fosse lui al centro dell'attenzione in quella particolare scena e molto probabilmente è così <Poi io lo avrei voluto uccidere ma è scomparso> si praticamene gli sta raccontando la sua vita, un bel monologo, non è vero? Muove diversi passi verso la ragazza, quasi ad arrivare faccia a faccia <E tu l'hai ucciso> sussurra ora all'orecchio destro della ragazza, se gli fosse concesso di avvicinarsi tanto. Quindi piegherebbe per qualche istante la schiena all'indietro <Ora non so, se essere felice o meno> continua il giovane <Però sta di fatto che> con un rapido scatto tornerebbe in posizione eretta davanti alla ragazza <Tadan, hai un fratellino> una piccola risata, mezza isterica sia chiaro. Del resto potrebbe essere un vizio di famiglia essere inquietanti, belli, poco simpatici, belli. Finito il proprio discorso attende la ragazza, sorridendo a quest'ultima.

16:41 Kimi:
 Continua ad ascoltare mentre la farfalla vola in cielo sopra di loro per controllare la situazione. Lo lascia concludere tutto il suo monologo mentre alza lo sguardo verso l’alto, quasi a ricercare la presenza dell’unica che considera sorella, cioè l’unica vera famiglia con cui sente di avere un legame di sangue ovvero le farfalle dell’Ade. Sospira mentre si prende tutto il tempo del mondo per riflettere, nessuno le ha mai raccontato molto su suo padre, o meglio quell’essere che ha fecondato quella che poi le ha dato la luce, insomma che casino! <prima di tutto non chiamare quella cosa mio padre> lo sguardo lentamente si porta verso il ragazzo <e poi come diamine ti chiami? Sei mio fratello a quanto dici e manco conosco il tuo nome!> nella voce c’è qualcosa di simile all’isteria, no questa notizia decisamente non se l’aspettava e soprattutto non ha la minima idea di come reagire, cerca nella sua mente un modo per comprendere per negare quella che al momento si palesa come una verità, nessuno sa della sua storia a nessuno l’ha mai raccontato e in più ha nominato il capo clan, unica altra persona che avrebbe potuto scoprire tutto, insomma perché dubitare di quei dati? Non può. Sospira ancora mentre le mani vanno ad incrociarsi sotto al suo seno, la mano destra ticchetta sul gomito sinistro mentre riflette <sì l’ho ucciso ma all’epoca non sapevo chi fosse> non che la prenda come una scusante sia chiaro, insomma andare in giro ad uccidere sconosciuti non è certo meglio <non che me ne penta> ammette poco dopo sospirando <quindi tu sei il figlio di quell’essere? Cioè tua madre era la sua donna?> domanda lasciando che il labbro vada a mordersi, come prendere una notizia simile? I peccati di suo padre sono passati anche a lui o essendo l’altra donna consenziente non vale? Oppure è peggio? Troppe domande le affollano la mente tanto che ora va a poggiare la spalla destra sul muro, mentre cerca di riflettere, potrebbe togliersi il problema facendolo fuori lo sa ma non ha idea di come sia messo il suo fisico, quanto possa osare già da adesso, la stanchezza è ancora presente nel suo corpo così come tutto ciò che giustamente deve smaltire dopo gli eventi della sera prima. Sospira ancora una volta, non si fa troppe domande di merito o demerito su quell’omicidio che ora silenziosamente soppesa, toglierlo di mezzo significa solo rimandare il problema però. Una notizia non tanto facile da digerire per lei che comunque a parte quei sospiri e quel movimento delle dita appare come una maschera di ghiaccio, distaccata. Un tempo avrebbe risolto tutto molto prima, quando ancora non aveva provato sulla sua pelle cosa significava perdere la famiglia, quando tutto era sbagliato e lei doveva solo portare dolore ma ora la sua visione del mondo è cambiata, orientata semplicemente alla vendetta e lui potrebbe anche rivelarsi una pedina. Oh quanta confusione nella sua mente che si sforza di analizzare i fatti e non agire d’impulso ora che la sua personalità più caotica ha trovato la luce e si è staccata da lei permettendole di recuperare un po’ della freddezza per cui ha combattuto anni [chakra 85/95][arte del veleni liv 3][Hisoka]

16:52 Zashiki:
 E' in difficoltà la ragazza, palese e ciò tocca il ragazzo? Assolutamente no. Se kimi è psicopatica il ragazzo di certo non è da meno, del resto buon sangue non mente <Ah, non vuoi che lo chiamo padre?> borbotta facendo spallucce <Come cazzo lo devo chiamare? Colui che ci ha messo al mondo? Donatore di spermatozoi? Approfittatore? Codardo? Bastardo?> si gli da diversi ipotesi tra cui scegliere. Quindi arriva il momento di presentarsi <Oh hai ragione, perdonami> piegherebbe il collo verso destra e fisserebbe la donna <Zashiki, Zashiki Mado Doku> sentenzia gelido il ragazzo. Che bello assistere a un dibattito tra due fratelli che neanche sapevano di esserlo, vero? Lei è in netta difficoltà tanto che va ad appoggiarsi al muro e il giovane cosa farebbe? Andrebbe a compiere qualche passo in avanti ad accorciare le distanze. Ora uno sguardo diabolico si poggia su di lei <Non provare a dire che mia madre era la sua donna> già, toccategli tutto ma non la madre <Non lo è mai stata e mai lo sarebbe stato> replica togliendo probabilmente spazio, aria, tempo alla sorellona <Lei è morta pur di farmi nascere, lui ha fatto la stessa cosa che ha fatto a tua madre> dice serio ora, facendo un rapido passo indietro <Se ti può consolare nemmeno io lo sapevo, me lo ha detto il caro biondino l'altro giorno> sussurra appena, a chi si riferisce? Al capo clan, ovvio. <Sai cosa vuol dire, scoprire la verità da un giorno all'altro?> si forse la donna potrebbe saperlo bene, visto che lo sta provando ora. La mano ora riporta la sigaretta alla bocca e farebbe un tiro <Ah, vuoi una sigaretta?> forse ora come ora potrebbe essere utile, forse.

17:02 Kimi:
 Inclina appena il capo verso di lui mentre si avvicina per guardarlo appena perplessa <chiamalo morto> facile no? Ad ogni modo lei non si scosta prima di tornare con freddezza ad analizzarlo, viste le nuove informazioni forse non è il caso di ucciderlo sia perché non è del tutto convinta che Yukio sarebbe d’accordo anche questa volta sia perché alla fine hanno avuto un simile destino, fatto di sofferenza quindi chi è lei per privarlo di un simile avvenire? Sospira per poi scuotere il capo all’ultima domanda <no, non sto più morendo non mi serve fumare> aggiunge con tutta la naturalezza possibile, il suo stato lo da come un dato di fatto, la sua fine è stata posticipata. Prende un profondo respiro <e fossi in te non mi avvicinerei oltre, tendo ad avvelenare> non lo sta fissando mentre si ritrova a puntualizzare nuovamente <ah sì e non chiamare quella donna mia madre. La tua sarà morta per te la mia ha solo provato a farmi fuori> e anche questo è un argomento chiuso, giusto un paio di informazioni su come trattare con lei giacché forse forse ammazzarlo su due piedi non è una buona idea. Sospira appena <bene fratellino quanto sai sul mio conto?> domanda alla fine staccandosi da quel muro, il tono con cui lo chiama fratellino suona quasi sinistro come se lo stesse prendendo in giro con quel semplice appellativo, trovata nuovamente la calma si erige a superiore, lo fissa riconoscendone però ora, le somiglianze la matrice comune nei loro geni. Lo fissa restando ora silente, nuovamente fredda e immobile, le dita hanno smetto di tamburellare, la farfalla però continua a volare intorno a loro e il loro chakra tornerebbe a congiungersi per questo la palpebra destra va a calare lentamente così da unirsi all’evocazione e poter osservare il mondo anche attraverso i suoi occhi [chakra 85/95][arte del veleni liv 3][Hisoka]

15:36 Zashiki:
  [Bassifondi] La bella riunione familiare prosegue, incessante. Più il tempo passa e più escono fuori informazioni <Però peccato> sibila appena <Lo avrei voluto fare fuori io quel> breve pausa per andare a fissare la ragazza <Morto> farebbe spallucce <Va be, non si può avere tutto dalla vita, sbaglio?> già, schizofrenico fino al midollo, capita spesso che scambi personalità, ma cosa ci si vuole fare? Nulla, bisogna prenderlo per come è. Arresterebbe dunque il suo moto quando udirebbe le minacce della giovane Doku <Oh lo so bene> sbuffa un po' di fumo fuori dall'apparato orale, manco fosse un vulcano pronto ad eruttare <E siccome so che per ora mi stai sopra, rispetterò le tue parole> rispetto? Macché, semplicemente vuole salvarsi il di dietro e sa che ora come ora non può competere. Dunque la sigaretta verrebbe presa nuovamente in consegna dalla mano destra che la porterebbe nuovamente via da quelle pallide labbra. Dunque la mano mancina inizierebbe a strofinare il mento <Quello che so su di te, sorellona?> già replica a sua volta con quella parola, sorellona, detta in maniera strana, paradossalmente nella stessa maniera in cui ha fatto la ragazza <Allora, so che sei stronza> ecco subito lo mette in chiaro <Che tendi ad avvelenare> continua con il suo elenco <Poi so quanto ha detto lo stronzetto biondo, che fai parte dell'akatsuki, mignolo mi pare> continua lo strofinarsi del mente <Poi basta credo> annuirebbe prima di riportare la sigaretta tra le candide braccia carnose delle giovani labbra, pronto a fare un nuovo tiro.

15:49 Kimi:
 Ascolta quel discorso, limitandosi a fissarlo con la farfalla sempre in cielo a controllarli, l’occhio chiuso così da continuare quel contatto mentale che le permette di tenere sempre tutto sotto controllo. Muove appena il mantello nero dalle nuvolette rosse quasi a volerlo mettere in risalto <non che sia difficile capirlo> puntualizza. Infine alza la mano destra, lascia che le dita ancora scheletriche si mostrino così da mettere in risalto anche l’anello verde sul mignolo <esatto> e dopo queste parole la mano torna ad abbassarsi, viene abbandonata lungo il fianco, l’unico occhi aperto resta fisso su quello che a quanto pare è suo fratello. Sentirsi chiamare così quasi la irrita ma sa perfettamente che deve solo abituarsi, a quanto pare il padre le ha lasciato un altro fantastico regalino eh <beh qualsiasi altra cosa tu dovessi scoprire> alza le spalle cercando di riflettere sulla sua fama o almeno quel poco che ha sentito di “Medusa” nei mesi in cui ha strisciato come un verme per quei luoghi <beh probabilmente è vero> ammette infine dopo quella rapida carrellata di voci che è andata a ricercare nella memoria <e dubito ti convenga far sapere che sei mio fratello> solo immagina cosa potrebbe accadergli, proprio come per colpire Katsumi sono arrivati a torturare lei, toglierle la figlia, sa che probabilmente quel lega potrebbe essere più che altro uno svantaggio per il ragazzo, perché fermarsi alla bambina e non colpire pure la famiglia? Certo se sapessero quanto poco le interessa dei legami di sangue in generale forse sarebbe salvo <ma è una scelta tua. Se dovesse servire per salvarti non ci sarebbe problema, sfortunatamente siamo legati non posso rinnegarlo> sospira il suo più che altro è un flusso di coscienza mentre ancora cerca di capire cosa fare, perché e come. Deve metabolizzare quella notizia, abituarsi all’idea e prima o poi decidere anche come agire in merito[chakra 85/95][hisoka][arte del veleno liv 3]

16:09 Zashiki:
 Scuote la testa <E che ne so> spiega pacato, ora, non gli interessa nemmeno più di tanto . Quindi continua a fumare beato e tranquillo <Per quello che me ne frega, quello che hai fatto sono cazzi tuoi> spiega papale papale <Se me lo vorrai dire bene, se no non muoio di certo> che amore, che affetto, la coppia di fratello e sorella dell'anno. Un mezzo ghigno gli appare sul volto <Dunque sei nei casini?> del resto se non gli conviene mettere in mostra il loro legame un motivo ci sarà <Ma sei una persona conosciuta> deduzioni di basso livello ma che comunque fa <Ma poco importa, voglio arrivare a cent'anni> semplicemente <Per il resto per quanto può contare puoi usare il mio nome> aprirebbe le braccia <In questo posto, facendo parte della Yakuza è in parte come se fosse casa mia> spiega fiero <Ma ancora sono un pesce piccolo, quindi non so quanto ti convenga> farebbe nuovamente spallucce <Si è fatto tardi, quello che dovevo dirti te l'ho detto> sentenzia freddo <Spero che in futuro mi aiuterai con l'innata> e gli tira un occhiataccia, strana, quasi ricercasse veramente il suo aiuto <E se mi cerchi mi trovi in giro per kusa o al magione> quindi farebbe qualche passo per allontanasi dal luogo, darebbe quindi le spalle alla ragazza <Ah giusto, credo farebbe piacere al biondino se ti facessi viva> conclude <Ciao, sorellona> farebbe un saluto con la mancina, mentre la verace e divina figura del giovane lascerebbe il loco, passo dopo passo, attimo dopo attimo, per scomparire da qualche parte, in qualche locale forse, o dietro a qualche ragazza. [End]

E niente Kimi e Zashiki sono fratelli e si amano