Back in the Memories

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11:59 Yukio:
  [Palazzo dell'Hasukage/Quinto Piano] Il quinto ed ultimo piano contiene gli uffici di maggiore importanza per i singoli soggetti all'interno di kusa, una diramazione di quindici uffici interni. Appena si esce dall'ascensore un lungo corridoio avanti a se preannuncia la stanza dell'hasukage mentre a destra e a sinistra ci sono, per ognuno, sette uffici, una sottospecie di croce che viene a crearsi insomma. All'entrata, per Furaya, sarà obbligata a depositare tutte le sue armi e oggetti potenzialmente pericolosi, verranno così sigillati all'interno di un fuuda e custoditi dalle guardie che ci sono nella hall. Ciò che lei potrebbe vedere al primo piano è un via vai di persone decisamente immane, questo palazzo è ciò che fa da collegamento agli altri due, il palazzo amministrativo e gestionale. "[?] Yukio, Furaya da Konoha [/]" Un avviso sulla comunicazione interna che giunge nella sala dell'Hasukage. Non aspetterebbe nient'altro, quindi, che l'arrivo della donna prontamente scortata da uno della sicurezza che l'accompagnerebbe dentro l'ascensore fino al quinto piano, indicandole l'ufficio una volta arrivati ed accompagnandola fino alla porta. La struttura del primo palazzo, questo attuale, rappresenta uno stile molto antico, il giapponese architettonico è mantenuto e di moderno ci sono soltanto queste installazioni che dovrebbero lasciare un bel contrasto fra i due stili decisamente lontani secoli fra di loro. La porta dell'ufficio dell'hasukage è una porta semplice a cerniere laterali sulla destra, quindi verrà aperta verso l'interno. Le pareti, per la maggior parte, sembrano carta di riso, una rivisitazione è stata effettuata facendo captare quella sensazione anche se all'interno i muri sono rinforzati e messi in opera decentemente dopo le ultime catastrofi. Insomma, dall'ultima volta che furaya ha messo piede a kusa sono cambiate molte cose, forse tutte. Nel momento del bussare da parte della guardia, se furaya non dovesse fare nient'altro che entrare nell'ufficio, la voce del kage si potrebbe udire "Avanti~" A lei la possibilità di accedervi.[ck on]

12:13 Furaya:
 La Nara, di per sé, è una Santa Barbara vivente. Porta dietro tante di quelle armi da sembrare infinite. Le uniche due visibili, tuttavia, sono le Katane che porta al fianco mancino, negli appositi foderi. Solo la Katana dall'elsa rossa e nera mostra segni di utilizzo evidenti, giacché la stessa risulta sfilacciata e consumata. Sta prendendo lezioni da Raido-Sensei proprio per poter portare la "Katana che uccise Ryota Nara" al vecchio splendore. Attorno alla coscia destra, opposta alle Katane, ha posizionato una Tasca Porta Kunai e Shuriken, riempita con le due Armi sopracitate. Tasca Porta Oggetti sul gluteo retrostante. Fuda sui rispettivi polsi, dove ha sigillato Falce e Zanbato. Perderà sicuramente del tempo davanti alle guardie, giacché deve sfilarsi i citati Porta Oggetti/Armi. Sfila anche il cinturone che sostiene le due Katane. Pertanto, una volta lasciate tutte le armi, si ritroverà con indosso soltanto il Coprifronte della Foglia, il quale spicca tra i capelli rosei della giovane. Ovvio come avrà anche il di lei abito, ossia uno Yukata corto e di colore nero, con il simbolo del Clan Nara - di cui è a Capo - dietro la schiena, tra le scapole; fiori di ciliegio rosei son disegnati lungo il fianco mancino dell'abito, partendo dal basso a salire verso il seno. Una fascia dello stesso colore dei fiori tiene l'abito stretto e chiuso in vita. Appesa al collo, compare la collana con il Ventaglio del Clan Uchiha, dalla quale mai si separa. Chakra che sarebbe, per ovvietà di cose, attivato e in circolo nel di lei corpo. Non crede sarà necessario utilizzarlo, ma la vita e le avversità le hanno insegnato che, delle volte, i pensieri e le proprie convinzioni possono essere errate su ogni fronte. < ... > Si lascia scortare da chi di dovere, mentre le iridi azzurre focalizzano la zona circostante e i vari dettagli. Effettivamente, dall'ultima volta che c'è stata - e si parla di ben quattro anni prima - Kusagakure è cambiata considerevolmente in meglio. Si nota come il Villaggio sia riuscito a riprendersi senza problemi dall'ultima battaglia. Quella Magione è nulla a che vedere con quella di Konoha, c'è da ammetterlo. < È un palazzo immenso. > Uno dei tanti, considerando gli altri che son ad esso collegati. Un singolo commento che si lascia sfuggire dalle labbra socchiuse e rosee. Preso l'ascensore e salita all'ultimo piano, non le resta da far altro che seguire il Ninja che la sta scortando. Non si è portata dietro Raido, poiché l'ha già aiutata abbastanza contro Hosoi e, ben presto, dovrà aiutarla con Hotsuma. Sfortunatamente, non riesce a gestire tutta la situazione da sola, poiché ha bisogno di un garante. Stessa cosa non vale per l'Hasukage, poiché conosciuto e dato che deve parlare di tutt'altra faccenda, che esula dagli Yoton e l'accettazione da parte di Hosoi. Superati i vari corridoi, piani e quant'altro, dovrebbe trovarsi innanzi all'ingresso. Sente la di lui voce provenire dall'interno, tant'è che si limita ad aprir la porta lentamente e palesar la propria figura. Bassa, senza dubbio, altrettanto magra. < Buongiorno, Yukio-sama. > Un certo titolo onorifico, poiché il ragazzo ha una qual carica che merita un tale trattamento. < Disturbo, per caso? > Cordiale come al solito, seppur lo sguardo sia stra maledettamente serio. Non che sia una novità. Ha provato a sorridere più spesso, ma quando vedi la morte in faccia per ben tre volte, capisci che sorridere serve a poco se non estirpi il problema alla radice. Dunque, entrerà all'interno dell'ufficio, guardandosi attorno, giusto per comprendere la nuova "conformazione" e struttura. Non che ne capisca qualcosa, s'intende. La sua è mera curiosità. [Chakra On]

12:29 Yukio:
  [Palazzo dell'Hasukage/Quinto Piano] Per ovvietà si alzerebbe dalla propria poltrona, una struttura semplice in pelle (finta) nera con scheletro in legno laccato e scuro, raggirerebbe la scrivania semicircolare per dirigersi verso Furaya "Yukio soltanto può bastare" Porgendole un cenno di capo "Furaya, da quanto tempo!" E... Proverebbe ad abbracciarla di fatti, bhe. Tecnicamente bisognerebbe salutarsi così, è solo che nessuno si è mai trovato nell'occasione di salutarsi decentemente se non: dobbiamo uccidere. Bene. Se gli fosse permesso quell'abbraccio passerebbe subito a farla accomodare su una delle due poltrone messe difronte alla sua scrivania "Accomodati pure, nessun disturbo tranquilla" un attimo di pausa "Posso offrirti qualcosa? Da bere o da mangiare?" Domanda semplicemente, ed una cosa compie, ovvero che resta in piedi a gironzolare per il proprio ufficio, non vuole sedersi "Meno male che sei arrivata, non ne potevo più di restare seduto, kami santi." Sghignazzando appena "Da quanto tempo sei a Kusa? Se sapevo prima ti avrei ospitata in un'ottima struttura qui vicino! Spero... Che tu non mi abbia inviato nessuna pergamena, sennò... Non mi è arrivata oppure, cosa molto probabile, è sommersa in mezzo alle altre, non me ne volere" Con la fronte e le sopracciglia che si corrugherebbero a quelle parole, realmente dispiaciuto. L'abbigliamento è il classico da hasukage (visibile in bg: tenuta hasukage) con quella classica sciarpetta leggera ad ornargli il collo e a rendere invisibili i propri tatuaggi. "Nessuno ti ha accompagnata?" Ennesima domanda, tacendo finalmente. tirerebbe fuori una sigaretta dal proprio gilè con annesso uno zippo; ah meritata pausa.[ck on]

13:07 Furaya:
 Riesce a distendere le labbra in un tiepido e caldo sorriso. < Già, è passato davvero-- > Dire che si blocca nel notare i gesti del Kokketsu. Da quanto qualcuno non l'abbracciava? Ricambia, goffamente, l'abbraccio, allungando le braccia oltre il di lui corpo e sancendolo. Gesto che dovrebbe durare poco, con la Nara che si schiarisce la gola. Un unico monito in mente: "Ha ucciso Kurako". < Dicevo.. È passato davvero un sacco di tempo. > Riprende le parole che, precedentemente, ha interrotto. S'avvicina alla poltrona di destra d'una delle due che Yukio indica. Si mette comoda, sporgendo lievemente il busto in avanti. Gamba destra che s'accavalla sulla mancina, ascoltando le ulteriori domande dell'Hasukage. < Non preoccuparti, sto bene così. > Per quanto riguarda cibo e bevande. Scuote lentamente il capo, aggiungendo un contributo visivo alle parole. Sorride, lasciandosi sfuggire una piccola risata. < Posso immaginare. Nel mio Ufficio, ci sono talmente tante scartoffie che non so dove mettere mano per prima. > D'altro canto, il di lei ruolo di Consigliere la costringe a star spesso chiusa in ufficio, dietro a carta straccia che, delle volte, non può neanche trattare dati i poteri che ha. Ma ciancio alle bande, gli argomenti di cui devono discutere sono molto più importanti dei propri lavori burocratici nelle rispettive magioni. < Sono a Kusa da una decina di giorni. Mi ha accompagnata Raido Oboro, un tuo Jonin. > Data la Fama e il grado, lo stesso Kokketsu dovrebbe conoscerlo. < Ho preferito venir da te da sola, sicché Raido mi ha già aiutata abbastanza da quando sono qui. > Spiega, gesticolando appena con la mandritta. < Non preoccuparti per la sistemazione. Ho uno stipendio cospicuo, quindi posso provvedere a me da sola, anziché scomodare gente a caso. > Ammette sincera, scrollando le spalle. < Ad ogni modo, sono qui per una discussione alquanto seria. > Continua a parlare, osservando l'altro direttamente in volto affinché possa capirne le emozioni tramite le mimiche facciali o, quantomeno, capire cosa ne pensa delle di lei parole. < Non sto puntando il dito, non voglio scatenare litigi o qualsiasi altra cosa possa scaturire da questa discussione. > Difatti, non sembra più la ragazzina gentile e amichevole appena entrata. I convenevoli son stati compiuti, dunque è bene non tardare e girare ancora attorno ad una faccenda che, in ogni caso, verrà a galla. < Sono venuta a conoscenza della morte di Kurako Senjuu per mano tua. > Soffia fuori, gelo nelle parole e serietà assoluta nei lineamenti del volto. < Non so come, non so quando, non so perché. Sono venuta da te solo per questo motivo. Voglio capire. E speravo in tua collaborazione per risolvere questi miei dubbi. > Sembra pacata e calma, seppur sia altresì piuttosto nervosa. Vuol davvero sapere la verità? Una verità che potrebbe essere scomoda e farle ancor più male del sapere della morte di Kurako. Per quanto su fossero lasciati, erano rimasti in buoni rapporti, il ché fa capire come la Consigliera possa essersi sentita a seguito della ricevuta notizia. Tace, infine. Null'altro da aggiungere in base a quanto già detto. [Chakra On]

13:36 Yukio:
  [Palazzo dell'Hasukage/Quinto Piano] Le porge vari cenni di capo alle sue parole, gironzola ancora per la stanza con la sigaretta appena accesa emanando quell'odore di tabacco per tutto l'ambiente, fortuna vuole che una finestra è tenuta aperta. Oltre quel antico cornicione giapponese una tempesta sta invadendo l'intera kusa, pioggia e saette si gettano sul suolo della Piana irrompendo nel comune lieto vivere della cittadina costringendo molte persone a ritirarsi nei livelli sottostanti, decisamente più coperti dei precedenti oppure di rintanarsi nelle proprie case. La lascia parlare fino a quando non pronuncia le parole del suo ormai datato amico, Kurako. Si blocca con gli occhi che ruotando lentamente verso Furaya "Le voci girano, anche a distanza di tempo a quanto pare" Facendosi un altro tiro di sigaretta, ruotando completamente il corpo verso la donna "Solo perché sei tu... Sappilo" Schioccando la lingua sul palato "Non ho bisogno di celare niente sulla sua morte, mi dispiace soltanto dirti che si, sono stato io..." Un sospiro pesante ed un ennesimo tiro di sigaretta, mantenendo sempre lo sguardo su di lei "Non è stato facile... Combattere contro un amico" - "Apri la mente" Dalle proprie labbra un fumo bianco che fuoriesce, fumo bianco che invaderebbe il volto di Yukio, celandolo agli occhi della donna che verrebbe colpita da un eventuale raggio di chakra da parte del tessai, avvolgendola in quel ricordo. Il buio, buio più totale, ormai solo quello conta. "[Gen] Yukio sono contento che il mio ultimo avversario sia stato tu ma..." tossisce, sputa sangue sul terreno oramai bagnato dalla pioggia...anche il cielo piange per quello che è successo oggi<...ho un ultimo desiderio>chiude gli occhi esibendo un piccolo sorriso, un sorriso accennato mentre tenta di voltarsi in un ultimo sforzo, uno sforzo non umano per portarsi a pancia sopra, fissare negli occhi il suo boia<Lo sharingan è stato il mio più grande peccato...voglio che si sappia tutta la verità Yukio...voglio che si sappia tutta la verità sulla sua morte>riferendosi a Shusui e alla di lui morte per mano del Senjuu. "[Genjutsu voce Yukio] Non potevo rovinargli la sua reputazione... Ma visto che ci siamo, è bene partire dall'inizio Furaya... Dimmi se devo continuare o meno" L'illusione che è in corso rappresenta proprio lo schema di combattimento in cui Kurako e Yukio si sono ritrovati, la loro ultima discussione, il momento in cui Kurako ha detto una cosa a yukio il quale non ne era nemmeno a conoscenza, piccole cose che fanno capire molto insomma. Un'altro Yukio è vicino a Furaya, distanti qualche metro dall'incontro che ci fu fra i due, lui con le braccia incrociate sul petto mentre lei risulterebbe sulla sua sinistra, lasciandole la possibilità di vedere la situazione nella reale.[ck: 135-30][illusione completa dei sensi][recupero sogni]

14:00 Furaya:
 Ignora l'odore di tabacco che si estende nell'aere circostante. Tende l'orecchio alle parole del Kokketsu, restando seduta comodamente sulla poltrona. Non muove un muscolo, mantiene le mani poggiate in grembo. < Quanto tempo fa è successo? > L'Oboro le ha soltanto raccontato che Kurako è morto per mano di Yukio, nient'altro. In seguito, ha passato gran parte del tempo a fermare la Nara interamente cosparsa di Lava. Deglutisce, aggrottando le sopracciglia innanzi alle parole pronunciate dal Kokketsu. < ... > In silenzio, tenta di restare il più rilassata possibile, accettando in un certo senso quella Illusione. Palpebre che si socchiudono, le stesse che verrebbero riaperte dopo poco, nel buio che lento si trasforma e muta. Assume forme del passato, gestite esclusivamente dall'Hasukage, il quale comincia a farle direttamente vedere - anziché limitarsi a raccontare - l'ultima parte del Combattimento. Occhi che si sgranano, sorpresa da ciò che si sta palesando davanti ai di lei occhi. Non spiccica parola, non saprebbe neppure cosa dire. Le iridi restano focalizzate sul volto di Kurako, sui movimenti che va compiendo e le parole che esprime. Parla della Morte di qualcuno. < La sua morte? > Alza il capo verso Yukio, il quale dovrebbe anche essere al di lei fianco. < Di chi stava parlando? > Non è neppure a conoscenza di come sia morto Shusui. Che sia ormai passato a miglior vita è sicuramente palese, poiché non è più tornato a casa, dai suoi cari, dal suo Clan. Ciò fa intendere che sicuramente qualcosa è successo, tuttavia non si sa cosa né come sia potuto accadere. Un'incognita che l'ha accompagnata per tutta la vita, fin da quando il team a cui tutti e tre facevano parte ( Kurako, Furaya e Shusui ) si sciolse con la perdita di entrambi gli uomini. Schiena che viene tenuta diritta, anche troppo. Le labbra sono assottigliate, lo sguardo non si sposta, poiché focalizzata su ciò che riesce a vedere nell'illusione creata da Yukio. Il cuore prende a battere più velocemente, cercando però di inspirare ed espirare con calma. Non vuole rischiare di perdere il controllo sullo Yoton per via di eccessive emozioni contrastanti. Non è veramente il caso. < Voglio sapere tutto quel che è accaduto, Yukio. > Dopo un'eternità, la voce della Consigliera riprende a farsi udire, piatta e atona, ma abbastanza da essere convincente. < Le motivazioni, soprattutto, che ti hanno spinto ad uccidere un amico. > Come lui lo ha definito. < Come ti ho detto prima, sono qui per sapere. Nient'altro. > Espira, cuore che continua a battere celere. < Continua.. > Un ulteriore ed ultimo sussurro, prima di cedere l'iniziativa all'uomo. [Chakra ON]

14:16 Yukio:
 L'illusione continua e il palmo della mano destra del tessai si apre, come a bloccare quel video. "Shusui" Risponde unicamente alle prime domande di lei. La mano sollevata si muoverebbe verso destra, muovendo il video a ritroso per far vedere a lei l'incontro sui... "Monti ardenti, quattro mesi fa" Altra risposta, facendole vedere quel flash iniziale "[Kurako] Kurako ti direbbe scusa per ciò che abbiamo fatto, scuse sincere le sue perchè sai, anche lui, nel farlo, è morto dentro e io lo so essendo con lui tutto il tempo. Ma io...perchè dovrei? Il viso di Kurona era così bello, la serata era perfetta, come potevo non farlo? Ti ricordi quando abbiamo minacciato Kurona di morte?... ...è la sua dignità di donna a essere morta. Il grande tessai che non riesce a controllare i suoi possedimenti...che spreco[/]" Scrocchierebbe la testa a destra e a sinistra, riprendendo con la propria voce e rendendo muto quel video difronte a loro "Ha violentato Kurona" Piccolo riassunto, senza guardare Furaya negli occhi "Ma da come vedi, non era completamente lui" La mano si muoverebbe ancora, indietro. Un flash diverso, si trovano in un luogo diverso da quello comune, c'è Mekura che sta combattendo con la sua copia, Yukio che ha appena finito con la propria e Kurako che... Stringe la mano della sua copia "Hanga, alter ego di Kurako. Abbiamo incontrato delle entità con le nostre ambizioni più recondite sviluppate oltre il limite, in Kurako si è manifestata la voglia di diventare il più potente e il più egoista, a quanto pare" La sigaretta propria è presente anche in quell'illusione, da essa un altro tiro, una nube bianca ad avvolgere tutto quel mondo ricreato forma di video per poi... ritornare alla normalità "Ha tentato di uccidere molte persone, anche nostri coetanei... Ormai Kurako dentro quel corpo non c'era più. Ha accettato il patto con l'ade, ha soltanto sbagliato a fare i conti purtroppo..." Abbassando la testa e raggirando la scrivania. La sigaretta viene indirizzata verso il posacenere, schiacciandola su di esso "Non sono riuscito a seppellirlo, non riesco ancora ad accettare la sua perdita" lascerebbe il filtro dalle proprie dita, accendendosi un'altra sigaretta in modo pacato "Ho ancora lui preservato in una pergamena e sigillato... Vederlo sotto terra farebbe stare soltanto male le persone" Scrollando la cenere che presto s'avvede sulla corona.[illusione scaduta][ck: 135-60 tot][ck on]

15:10 Furaya:
 Un brivido lungo la colonna vertebrale si scatena al sol sentire del nome di Shusui Hyuuga. Gira il capo, lentamente, come se fosse fatto di cera. Non può credere a quanto ha appena udito. Le mancano fin troppi collegamenti per raggiungere il punto cruciale della questione. < Cosa significa "Shusui"? > Sbatte le palpebre, molto più confusa di prima. < Shusui è scomparso tanto tempo fa e non abbiamo avuto più sue notizie. > Ma questo comincia a farle capire qualcosa. Evidentemente, la scomparsa di Shusui non è così strana ed improvvisa come sempre s'è pensato. Tuttavia, non riesce a trarre neppure conclusioni affrettate. Nel complesso, non sa esattamente cosa aspettarsi più di quanto non abbia già sentito. < ... > Quattro mesi prima. Resta in silenzio, non volendo aggiungere altro, giacché le domande le ha poste. La di lei mente, attualmente, è occupata dal Genjutsu e dai ricordi che Yukio le sta mostrando. Ergo, non riesce a trovare modo né tempo per articolare un ennesimo discorso. Osserva ciò che le viene mostrato, sbattendo le palpebre, confusa. Molto confusa. < Kurona. Non mi è nuovo come nome. > L'ha incontrata una volta, molto tempo prima e poi mai più rivista. < In che rapporti eravate con lei? > Poiché è palese un conflitto per lei. Se Kurako ha violentato Kurona e Yukio lo ha combattuto e ucciso, vuol dire che evidentemente c'era qualcosa in più, di molto semplice - e altrettanto difficile e potente - come l'Amore. < Ho notato. Sapevo che era stato posseduto dalla ricerca irrefrenabile di supplementare Potere. Ne avevamo discusso a lungo. > Rammenta alcune delle vicissitudini passate col Senjuu, quand'era ancora a Konohagakure. Continua a guardare nell'Illusione dell'altro, come se fosse un baratro sul mondo, una visione apocalittica di ciò che è successo e può ancora accadere. I Legami col Mondo son ciò che generano i ricordi; che generano ciò che Yukio sta mostrando lei quest'oggi. < Gliel'avevo detto. > Un sospiro, tono flebile appena udibile. < Gliel'avevo detto che cercare Potere porta irrimediabilmente alla Morte; che prima o poi sarebbe successo. > Abbassa gli occhi verso le proprie mani per un istante che pare eterno, prima di tornare a guardare davanti a sé, laddove le immagini continuano a susseguirsi. Il cuore pare calmarsi, lei dal canto proprio tenta di ristabilire l'ordine dei propri pensieri ed evitare che, in caso, possa scatenare quel potere recondito che ha nel corpo e che, come detto ad Hosoi, non riesce a controllare a dovere. < Non so perché è cambiato così drasticamente negli anni. Quando lo conobbi, eravamo Genin entrambi. Avevamo fondato una Squadra, sai.. Quando si fanno i Team per allenarsi e cercare di diventare qualcuno, tutti assieme. > Si stringe nelle spalle, storcendo appena le labbra. < Poi, ha cominciato a sparire. Il vero Kurako, intendo. Prima la ricerca del Potere, per la quale si finse morto. Incolpai Akendo, all'epoca, ricordo. Mi ero fidata di lui e gliel'avevo affidato, quando decise di lasciare il Villaggio. > Ricordi nei ricordi. < Infine, è tornato, vivo. Pensavo anche questa volta fosse uno scherzo di cattivo gusto il suo non tornare. Al contrario, è morto per davvero. > Sorrisetto amaro che s'estende sulle di lei labbra. < Pensa un po', il Destino. Ha ricevuto quel che meritava, mi duole ammetterlo. > Parla lentamente, scuotendo il capo, lasciando ondeggiare le ciocche rosee davanti alla fronte e agli occhi. < Vederlo sotto terra distruggerebbe ancora di più l'animo di quella povera donna che aveva come madre. Non serve un'altra tomba. Non servì la prima volta, non servirà neppure adesso. Non era più lui: lo hai detto tu e me l'hai mostrato. Concordo. > Espira, rialzando infine lo sguardo in sua direzione. < Ma, ti prego.. Spiegami di Shusui. > Sembra quasi una supplica, quanto una richiesta. Vuole mettersi l'anima in pace anche nei confronti dello Hyuuga. Non vuole più aspettare un invano ritorno di chi, d'altra parte, non può più tornare. < Mi sento circondata dalla Morte, dagli Spiriti dei Morti. A te non capita mai? > Retorica. [Chakra ON]

15:30 Yukio:
 La seconda sigaretta che si è accesa continua a bruciare, la corona resta vicina al posacenere per far si che la cenere cada dentro di esso "Mia moglie, ora sperduta nelle lande del paese del ferro... Da lei ho avuto i miei due figli, ecco chi è Kurona" Sospirando pesantemente "A prescindere da ciò, ha toccato una donna" Riprendendo a camminare per la stanza con quell'onda di fumo che lo segue. "Shusui era della vostra squadra, no? Bhe, lui. Aveva bisogno dei suoi occhi per ottenere ciò che è diventato. Mi dispiace Furaya" Indicandole le sigarette sulla scrivania "Se vuoi fumare, sono li" Stupida affermazione in fin dei conti, continuando a girare in mezzo alla stanza "Più di tanto non so, non mi sono permesso di entrare nella memoria di Kurako, non volevo scoprire tutto della sua vita" Sollevando le spalle "Hahahah, circondata dagli spiriti" Distogliendo lo sguardo da lei "Sempre. Ma ho imparato a conviverci in un certo senso. Se li ho uccisi è perchè avevo una motivazione, il renderli liberi in fin dei conti, pensa così, adesso possono essere... Tranquilli, ecco" Ennesimo tiro di sigaretta "Spero soltanto che quando toccherà a me riuscirò ad abbracciare mia madre e mio padre, tutto qui" Un sospiro pesante, ritornando nelle vicinanze della scrivania per scrollare la cenere "Delle volte il tutto è proprio una merda, ma del resto che cosa dobbiamo fare? Tirare avanti" Andrebbe a sedersi difronte a Furaya, sulla poltrona vicino a quella di lei per averla direttamente vicina "Sai bene che puoi contare su di me per una qualsiasi cosa... Ed anzi, vorrei poter riallacciare dei rapporti con te, non ci siamo rivisti veramente da tanto e volevo... Bhe conoscerti, avere un'amica" La mano sinistra, libera, andrebbe ad appoggiare il dorso sulla guancia di lei "Non buttarti giù, credimi. Ne ho passate tante e non è la migliore delle soluzioni quella di cadere" Continuando a fumare quella dannatissima sigaretta portando il proprio sguardo sulla finestra, su quell'enorme vetrata che da al villaggio sotto di loro che si estende su vari livelli, pioggia che cade su quelle lamiere e dentro quei tubi e fulmini visibili all'orizzonte, un piccolo impero quello in cui sostano e vedono dall'alto ormai.

16:05 Furaya:
 Inarca il sopracciglio destro verso l'alto. < Sto scoprendo più cose in cinque minuti con te che con chiunque altro. > Cerca, a modo suo, di sdrammatizzare. < Auguri, comunque, per i bambini. > Almeno, il di lui matrimonio, in un certo senso, ha funzionato, diversamente da quello della Nara, durato sì e no qualche mese, fino alla scomparsa - non la morte - del Consigliere Daiko. < Non dispiacerti. > Espira, scuotendo mestamente il capo. < Sono anni che assillo la mia Anima e la mia Mente per cercare di capire che fine abbia fatto Shusui. Ora che lo so, posso mettermi l'Anima in pace. So che non è scomparso per suo volere. So che non è venuto meno alla Fedeltà che aveva nei confronti del Villaggio. So per certo che non è un Traditore della Foglia e che non è fuggito dai suoi Doveri, in quanto Shinobi del Paese del Fuoco. > Gli occhi sarebbero rivolti in direzione del Kokketsu, or che l'Illusione dovrebbe venir meno e possa guardarlo. < Non fumo, va bene così. > Scrolla le spalle, rinunciando alla proposta dell'altro. Non ha mai fumato e non inizierà a farlo adesso. < Tanto mi basta, Yukio. > Riferendosi ancora a Shusui, per quanto riguarda il buonsenso dell'Hasukage di non entrare nella mente e nei ricordi più riservati e profondi di Kurako. < Dici che starà cercando il Potere anche lì dov'è? > Sarcastica, si lascia sfuggire una risata di poco conto. < Magari, si farà aiutare da mio padre. T'immagini? Due folli megalomani alla ricerca del Potere e della Forza Assoluta. > Sta cercando di trovare il sano nel folle. Prova a non impazzire totalmente. Il fatto che Ryota sia sempre nella di lei mente e nei di lei ricordi è la prova evidente del Trauma che ha subìto, sia per averlo avuto come padre sia per averlo successivamente ucciso - grazie ad Hitomu -. < Io cerco di conviverci, ma non è così facile come sembra. Forse, sei soltanto più forte di me nel coesistere cogli Spiriti. > Si stringe nelle spalle, continuando a guardare il Kokketsu, mantenendo altresì un tono di voce normale, pacato. Scandisce per bene le parole, così da apparire sicura di quanto dice. Irrigidisce i muscoli della mascella involontariamente quando egli le sfiora la guancia col dorso della mano. Socchiude le palpebre, mordendosi il labbro inferiore, affinché possa catalizzare in quei singoli gesti il nervosismo che sta provando nell'esser venuta a conoscenza di così tante cose in poco tempo. Non vuole rischiare di scatenare lo Yoton come già l'è successo. Deve imparare a controllare le Emozioni, in primo luogo, e poi passare ad accrescere il Potere dell'Arte della Fusione. Or che persino il Clan Yoton è a conoscenza del di lei potenziale, è sicura di poterci riuscire. D'altro canto, non s'è sempre detto che ci vuole sicurezza e fiducia nelle proprie capacità? Inoltre, ha fatto una promessa allo Spirito di Ryota. Mostrerà lui che riuscirà a raggiungere il vertice, che riuscirà a diventare Hokage nel modo consono e non con la ricerca assidua di Potere e con l'Uccisione di chi si oppone. E' questione d'Orgoglio. < Mi sono già buttata giù. > Ha sul serio pensato al Suicidio, un paio di volte, soprattutto quando le Torture subìte non la lasciavano riposare in pace e gli Incubi, i primi tempi, erano insopportabilmente vividi e tremendi. E' il Passato, questo è certo, poiché è riuscita a superare parte del problema. Tuttavia, nei meandri più reconditi della di lei mente, quelle Torture, il Dolore e la Vergogna provati.. Non sono mai andati via sul serio. < E tutt'ora sto cercando di risalire dal baratro. > Figurativamente parlando, espirando. < Non sarebbe male riallacciare i rapporti, ne convengo. > Sia per l'Alleanza Ninja sia per se stessa. Pensa sempre al proprio Villaggio, poiché suo Dovere farlo. < C'è altro che devo sapere? > Non si sa mai che sia morto qualcun altro. [Chakra ON]

16:34 Yukio:
 si appoggerebbe delicatamente sullo schienale di quella poltrona, occhi fissi sul volto di Furaya lasciandola liberamente parlare. Sorride, scherza anche lui o quanto meno le da corda "E' molto probabile, senza contare tutte le persone morte per potere" Kyuzo, il primo che verrebbe in mente "Farebbero una bella aggruppata" Si prenderebbe un respiro, ennesimo tiro di sigaretta e ritornare sulla donna "E' facile, fidati. Sei tu che lo rendi complicato. Quando si tratta di questioni di mente, furaya, siamo noi che le complichiamo. Invece sono semplici, semplicissime. Tutto ciò che la nostra mente genera è dovuto a noi, siamo noi a controllarlo ma sembra che... Così non è, invece DEVE essere" Sguardo sulle iridi di lei "Capirai queste parole solo nel momento in cui proverai realmente a comandare la tua mente" molti giri di parole ma dettagli del resto, capirà realmente il significato di quelle parole. "Cercando?! Balle! Devi esserne sicura se vuoi uscire, non che devi provarci. Devi dire: STO RISALENDO. Cazzo mi rappresenta: cerco di risalire. Bha" Alzandosi nuovamente dalla sedia "E certo che comunque non sarebbe male, sei ormai te che ti muovi per gli altri villaggi, se non instauro i rapporti con te non so proprio come fare. Puoi fermarti qualche giorno a Kusa, i permessi li hai e non ci sono problemi di sorta per quel che mi riguarda, lo dovresti sapere" Un occhiolino verso di lei. Alzandosi in piedi la sinistra poggerebbe sulla spalla destra di lei, una pacca o carezza, quel che si voglia "Mi raccomando, sai dove trovarmi. È tutto ciò che devi sapere" Finisce. Purtroppo non è stata una delle discussioni che si aspettava e non credeva di dover ricordare l'avvenimento di quattro mesi fa, ma le cose stanno così, prima o poi ne sarebbe venuta a capo.[END]

17:08 Furaya:
 Scrolla le spalle al sentir delle altrui parole. < Già. > Replica al pensiero di veder gente così malvagia tutta radunata nell'Ade. Se l'immagina seduti ad un tavolo improvvisato, a spiegar piani per prendere possesso degli Inferi. La Furia Implacabile dei Morti. Ascolta, tuttavia, quanto vien detto dall'altro successivamente. Argomenti d'una certa rilevanza che, dal canto proprio, le risvegliano motivazioni tenute finora nascoste e mai utilizzate. Per rialzarsi, per tornare su, non bisogna - come detto e spiegato dal Kokketsu - cercare di farlo. Non bisogna cullarsi sul tentativo di far qualcosa, ma agire e farlo, senza buttarsi giù e senza arrendersi di fronte alle avversità. La Consigliera s'è buttata giù talmente tante volte, da non riuscire a capire come risalire. Può farlo, ma deve ragionare a mente lucida. Ipoteticamente, aveva forse soltanto bisogno di qualcuno che la spronasse come sta facendo attualmente Yukio, parlandole. Ben poche persone sanno realmente ciò che ha passato e che, nonostante tutto, continua a vivere. Sgrana di poco le palpebre, focalizzando le iridi in direzione dell'uomo col quale sta dialogando. < Hai ragione tu, Yukio. > Le labbra si piegano in un piccolo sorrisetto, mentre farebbe per alzarsi in piedi, poggiando le mani sui braccioli e aiutandosi ad issarsi verso l'alto. < Prov-- Riuscirò a fare come mi hai spiegato. > Stringe il pugno innanzi al petto, alzando gli occhi al soffitto per qualche istante. Sospira, infine, sentendo le ultime frasi che il Kokketsu ha da dirle. < Purtroppo, l'Hokage è impegnato molto spesso. Per qualsiasi cosa, puoi contare sul mio aiuto. Riferirò ad Hitomu, se serve o farà da tramite per voi due. Sono pur sempre la Consigliera dell'Hokage. > Scrolla le spalle, avvicinandosi alla porta, così da poterla aprire e sgusciare verso il corridoio. < Grazie per avermi aperto gli occhi. > Sia per la Questione riguardo Shusui e Kurako sia per il resto di cui hanno finora trattato. Seguirà chi di dovere fino dabbasso, dove potrà riprendere le proprie Armi e Oggetti, prima di andarsene dal loco. [END]

Yukio mostra a Furaya la veridicità sui fatti dietro la morte di Kurako Senjuu e Shusui Hyuuga.