Padre e figlia, il ritorno!

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con Kimi, Yukio

17:35 Kimi:
  [Stanza] Piove, fa freddo, il tempo scorre, lei sta per morire e tutte quelle altre belle cose che caratterizzano la giornata di oggi, ma fortuna vuole che lei se ne stia sdraiata in un’anonima bettola in cui ha trovato semplicemente rifugio quella notte. La stanza è al secondo piano e neanche a dirlo: fa schifo. Una rmadio un materasso piazzato a terra e null’altro se non una grossa finestra sporca messa sulla destra, dalle altre stanze si sentono provenir ei più disparati rumori ma questo non è importante, non più almeno. La sua vita è agli sgoccioli, la sente. Se ne sta seduta con la schiena rivolta verso la porta quasi a tenerla chiusa di forza. Indossa nuovamente i suoi tipici abiti, un paio di corti pantaloncini neri e una fascia sul seno a coprirla, abbandonata sul materasso troviamo una felpa bianca e sporca di sangue oltre che una bandana nera, la sua fidata bandana che normalmente le copre la bocca per nascondere la mancanza di labbra, gengive e denti allo scoperto. Un mostro ormai. I capelli sono bianchi spettinati e scompigliati, corti fino alle spalle se ne stanno lì quasi a sfotterla con quel candore. La carnagione è come al solito pallida anche se dotata di una luce giallognola, segno che quei reni non stanno proprio funzionando come dovrebbero, per non parlare poi delle ossa in vista a causa dell’assurda magrezza che la malattia e il dolore hanno portato con sé, gli occhi paiono quasi vitrei anche se ora sono in parte coperti da quelle palpebre calate sul volto. E’ stanca. Il respiro è pesante, faticoso, ormai la sua vita sta giungendo al termine e non le rimane tanto tempo da vivere, deve solo sperare in Sosachi e in un paio di nuovi reni temporanei. Non si rassegna a morire lei che ha una vendetta da portare a termine. Comunque se già questo non bastasse a renderla abbastanza brutta ci sono da aggiungere le cicatrici, infatti oltre alla testa id lupo sotto al collo e al “k-21” scarnificato sul cuore ora abbiamo un grosso taglio verticale sull’addome, proprio dove un tempo c’era la bambina e due incisioni sulla schiena, poco più piccole in corrispondenza dei reni dove ora ci sono quelli di chissà chi, un cero “Goryo” nome a lei sconosciuto e che di certo non l’aiuta. Katsumi è scomparso, Yukio pure e lei è lì a morire nello schifo, come un verme, come quell’essere che gli Uchiha hanno provato a schiacciare ma che ancora resiste con tutte le poche forse rimaste solo per potersi vendicare, per una rivalsa infernale sui suoi aguzzini [chakra on]

17:52 Yukio:
 All'esterno la temperatura si è notevolmente abbassata, dentro quella stanza il gelo, un corpo ridotto all'osso e una desolazione tale da far sul serio paura a chiunque essere provi ad addentrarsi dentro quel mondo creato dalla donna. "Puzzi di morte, sei vicina stavolta eh" E già, chi potrebbe mai venire in soccorso come ogni volta per la propria bambina? Il padre, che con tanta finezza annuncia il suo arrivo con la dislocazione arrivando praticamente difronte a lei "Reggere quella porta non ti servirà a molto" Indicandola debolmente, sembrerebbe addirittura non curante della situazione di Kimi per come sta parlando e valutando la circostanza, ma ecco "[Tel] Non ne ho idea, mandatemi il primario e qualche suo collega fidato, è drastica la cosa[/]" Scrocchiando la testa a destra e a sinistra, avvicinandosi alla donna molto lentamente, come se avesse a che fare con un gatto spaventato. Arrivato ad una distanza sufficiente per parlare si accovaccerebbe, osservandola negli occhi "Posso solo spostarti e darti una pillola. Devi prenderla" Come di consuetudine una piccola rossa viene tirata fuori da uno dei taschini dei pantaloni del tessai e direzionata verso le labbra della figlia "Ah santo cielo..." La sinistra a mettersi sui propri capelli, tirandoseli indietro per la disperazione "Io veramente dovrò metterti un collare" E come se non bastasse, tutto con la mano sinistra, andrebbe a prendersi una sigaretta e mettersela fra le labbra, accendendola poco dopo aver riposto il pacchetto nella tasca ed aver estratto lo zippo. L'abbigliamento del tessai è in mod hasukage (visibile nel bg) con la differenza che ha una lunga mantella nera attaccata alle spalle, calda e sottile come poche. "Ci dobbiamo spostare da qui per... Che ne dici?" Non ha più molte scelte ormai. Una sferetta nera uscirebbe da sotto al mantello che indossa, sferetta che diventerebbe liquida sotto il corpo di Kimi creando una pozza, dopo questo movimento si attaccherebbe alle pareti della pelle di lei, per nulla invasivo il sangue nero ne prenderebbe le forme così da poterla sollevare senza scombussolarla in modo eccessivo, tenendola a mezz'aria e dirigendola verso un eventuale letto. Gli altri cinque oggetti si tramuterebbero in persone prive di aspetto, delle sagome umanoidi che provvederebbero in pochissimi minuti a sistemare alla meglio la camera e a togliere le cose dal letto, giusto per sgomberare dalle schifezze ciò che si è accatastato sopra. Tutto questo solo e se gli fosse stato possibile da parte di Kimi, ovviamente.[ck on][dislocazione][innata on]

18:02 Kimi:
  [Stanza] Debolmente le palpebre lasciano spazio alle iridi chiare così che lo sguardo possa posarsi su Yukio <non credevo saresti apparso> replica secca lei, ferita nel profondo se da una parte incolpa principalmente sé stessa per la perdita della figlia dall’altro non può non odiare anche chi aveva giurato di proteggerla quindi gli unici due uomini nella sua vita e la compagna di mille avventure, tutti ugualmente colpevoli di averla abbandonata al suo destino, non che abbia fatto qualcosa per farsi trovare eh <non vengo da nessuna parte e non prendo nessuna pillola ora, è importante che tutti mi credano già morta> ha un piano lei. La voce è debole eppure fredda, dotata di una rabbia che mai è uscita dal suo corpo fin ora, nemmeno durante quel famoso periodo di ribellione adolescenziale per intenderci, insomma lei c’è qualcosa di animalesco in quel suo fare, ferale e istintivo più la morte si avvicina più la sua rabia aumenta e con quella anche la sua voglia di uccidere <ma puoi darmi una sigaretta> lei che non ha mai fumato? Ebbene davanti a quel gesto si limita ad alzare debolmente il polso destro, ossa messe insieme, tenute vicine dalla pelle che lascia ben immaginare quanto la morte le stia respirando sul collo facendosi sentire <ho tempo prima di andare ad ucciderli tutti> replica. Eppure ancora non parla di ciò che le è successo, incapace esattamente come settimane prima di dare una forma a quel tormento profondo che l’ha colta, le torture restano nella sua mente. Ma quel ventre segnato da una grossa cicatrice spiega fin troppo bene ciò che ha affrontato, l’assenza delle labbra può poi chiarire il concetto, un mostro fatto di ossa, tutto qui ecco cos’è lei, ecco in cosa l’hanno trasformata. Non che sia mai stata una creatura tanto dolce ma almeno un tempo aveva, no vabbè lasciamo stare diciamo solo che era possibile tenerla a bada. In ogni caso non si oppone davvero a quel sangue, non ne sarebbe nemmeno in grado, si limita a parlare a guardarlo con rabbia e dolore incapace di nascondere completamente quei sentimenti [chakra on]

18:15 Yukio:
 "Sono stato male anche io, ma tu questo non lo puoi sapere perchè pensi di avere un padre invincibile, uhm?" Inclinando la testa verso destra, ciccando al suolo "Tu vai dove lo dico io e nessun altro. Chiariamoci" Il corpo di lui è rimasto ad osservare la porta dove prima sostava Kimi, la guarda da quella prospettiva di sottecchi "Non credere di farmi paura con il tuo sguardo, figlia" Scrocchiando la testa a destra e a sinistra rimanendo con la pillola rossa ancora fra le dita, non l'ha presa e questo è il risultato, averla ancora fra le mani "Tu? Un sigaretta in queste condizioni? Ma dimenticatelo totalmente, toglitelo dalla testa" Espellendo fumo dalle narici, mandando un'altro messaggio con la trasmittente "[Tel] Porta libera, Totoro porta tutto l'occorrente [/]" E chiusa anche questa di conversazione "Hai un tempo pari a qualche ora prima di passare all'altro mondo, e poi dovrei trovare qualcuno per aggiustare il tuo corpo e rimetterti dentro un contenitore? Santo cielo che schifo avere un corpo rattoppato, ti prego evitiamo eh?" Sbuffando sonoramente dalle narici iniziando a camminare verso Kimi che resterebbe a filo del letto ma con ancora il sangue nero ad avvolgerla. La mano sinistra, libera, staccherebbe la mantella per lasciarla cadere con un gesto su quella nicchia in cui sosta la figlia, coprendola quasi dolcemente, cosa che raramente fa da parte sua "Prendi la pillola" Ancora una volta, ponendo avanti alle sue labbra quella sferetta rossa mantenendo un contatto visivo con lei "Stai male, prendi questa pillola e ascoltami"[stessi tag]

18:24 Kimi:
  [Stanza] Come al solito averla vinta con lui è quasi impossibile <non sarai invincibile ma non sei tu che stai per morire mi pare> ora ci fa su anche del sarcasmo? Beh ormai è abbastanza rassegnata a quel fato, quel destino ultimo che la vedrà semplicemente reincarnarsi come farfalla, un’anima nell’Ade in attesa dei suoi aguzzini così da poter continuare a tormentarli per l’eternità <non mi interessa sopravvivere ma solo uccidere chi mi ha fatto questo> la mano si abbassa debolmente, cede subito sulla questione sigaretta, sa scegliere le sue battaglie, almeno in questo caso. Non parla però di cosa le hanno fatto, resta silente su quel discorso, la vergogna e il disgusto per aver perso sua figlia sono ancora troppo alti e per quanto non riesca davvero a mettergli il muso dopo essersi sentita chiamare “figlia” nemmeno riesce semplicemente a crollare tra le sue braccia e sfogarsi, un muro invisibile che il dolore le ha fatto erigere tra di loro. Abbassa lo sguardo senza osservarlo andando solo a porgere il palmo, il sinistro questa volta, per poter avere la pillola, lo alza a fatica da quello strato di sangue chinando appena il capo quando viene coperta, non ci sono lacrime sul suo volto ma lo sguardo si fa improvvisamente triste, sente tutta la fatica di quel periodo, tutto il dolore e tutta la tristezza, la profonda disperazione nella quale ha vissuto fino a quel momento <cosa mi farà?> domanda ancora senza però prenderla, non è interessata a farsi sedare, non più, perdere il controllo del suo corpo non può più permetterselo, impazzirebbe e soprattutto è terrorizzata al solo pensiero, l’idea di ritrovarsi ancora una volta legata e in balia del suo aguzzino, non può rischiare che accada ancora <e non sto morendo così tanto> sì appunto così tanto <ho un piano> che per inciso di basa su un genin che trafuga reni da non si sa bene dove per poi impiantarglieli in gran segreto così che possa spostare le lancette del suo orologio di qualche ora, quel tanto che le basta per uccidere Arima[chakra on]

18:38 Yukio:
 Sospira pesantemente, sbuffando dell'altro fumo bianco dopo un ennesimo tiro "Non ho detto che stavo per morire, è solo che qualche volta potresti preoccuparti anche te di tuo padre, giusto un poco eh, non chiedo chissà quali attenzioni" Iniziando a sentire dei passi all'esterno, veloci, due persone distinte e basta, a quanto pare non ci sono rinforzi "Ah bhe, se non ti interessa sopravvivere mi spieghi come hai intenzione di uccidere questi soggetti?" Iniziando a camminare vicino alla donna, il dorso della sinistra a poggiarsi sulla fronte di lei, una sottospecie di carezza leggera, soave, priva di qualsivoglia rigidità, un tocco di quella pelle tatuata e rovinata che solo lei sa a quante persone ha stritolato il collo ma, in questo caso, un tocco amorevole e paterno. "Non ti farà niente di grave, una verifica del tuo status per mantenerti in vita e se hai qualche organo mandato a puttane passeremo a mettertene uno artificiale provvisorio" Semplice come risposta, no? "E avrai cicli di flebo a non finire questa volta, ed il bello che te l'ho sempre detto, mangia, mangia, poi non devo incazzarmi con te?" Roteando gli occhi verso l'alto, sbraitando per i conti suoi come un vecchio antipatico "Hai un piano mentre stai morendo? ottimo, inizio a scrivere il tuo testamento?" Scherzando anche lui, ormai la situazione è quella che è, si riprenderà ma ci vorrà del tempo, poco ma sicuro "Ti da fastidio se vedi gli altri che ti mettono le mani addosso? È solo per curarti, non vogliono fare nient'altro, fidati" Più pacato e rassicurante in un certo senso, iniziando a far adagiare Kimi sul letto accompagnata sempre da quella patina di sangue nero che si adagia su di esso. Totoro ed il primario ormai sono nelle vicinanze, stanno aspettando solo l'ok del tessai per accedervi.[stessi tag]

18:55 Kimi:
  [Stanza] Non lo sta guardando, la vergogna, la rabbia e la tristezza sono troppo forti. Si lascia quindi adagiare sul letto <solo se non mi fa addormentare> replica lei <non voglio> non solo perché il sonno porta con sé incubi fin troppo vivi per lei ma anche per quello che è la perdita di coscienza e tutto ciò che è accaduto l’ultima volta. Comunque in caso fosse arrivata la conferma si limiterebbe a buttare giù quella pillola aprendo i denti e poi deglutendo, non ha altro tra lei e la bocca, solo una dentatura ormai segnata dal freddo e l’esposizione costante all’aria <no..> mormora appena, il tremore nelle sue mani è palese <non voglio che mi tocchino…> chiude gli occhi, li stringe con forza mentre le mani che tremano si serrano andando a segnare con le unghie i palmi delle mani, piccole lune rosse che vanno a formarsi su quella pelle tirata, ha paura, c’è terrore puro nelle sue parole <ancora> aggiunge quindi, trema lievemente incapace di nascondersi, non le basta la parola di Yukio, tutti le hanno detto che l’avrebbero protette, lei stessa ha dichiarato di poter proteggere sua figlia eppure com’è finita? Insomma è arrivata in quelle condizioni proprio dopo tutte quelle promesse e quelle dichiarazione <katsumi…> mormora ancora senza aprire gli occhi, perché se ne è andato? Perché non è più tornato? Dov’è? Ora che più che mai ha bisogno di lui, ora che è in grado di difendersi e vuole solo qualcuno in grado di stringerla senza spaventarla, qualcuno disposto a sopportare persino il veleno nel suo sangue e i demoni che hanno il possesso del suo cuore. Gli occhi sono ancora chiusi, non ha il coraggio di aprirli, persino i denti sono serrati mentre tremano appena, ha paura, una dannata paura di rivivere tutto anche se ormai non le è rimasto nulla da perdere[chakra on[

19:06 Yukio:
 Resta in silenzio, ancora in piedi vicino al letto di Kimi. Gli occhi sempre su di lei, sulla sua piccola che ormai tanto piccola non è in fin dei conti "Non ti addormenteremo e nessuno ti toccherà allora, va bene così?" Bhe, ha esaudito le sue richieste in fin dei conti, mentendo ma per ora è meglio così. Un battito di ciglia ed ecco che il flusso di chakra intaccherebbe la psiche di Kimi rendendo invisibile ai suoi occhi la presenza di Totoro e del primario "Siamo solo io e te, visto? Come sempre" Un sorriso spontaneo che fuoriesce dalle proprie labbra mentre si accomoderebbe al fianco della donna, è li, lo può toccare, quella non è una illusione, ha soltanto annullato la presenza degli altri due che sono appena entrati nella stanza di Kimi, annullandone di seguito tutti i rumori che essi possano produrre, lasciandoli lavorare "Mi spieghi un po' di cose? Sennò non posso capire come aiutarti... Mh?" Mugugna, restando vicino al viso di lei con il proprio fianco sinistro, mettendosi al bordo di quel lettino con la mano sinistra che poggia sulla testa di lei e sui suoi capelli, accarezzandola "Adesso le tue ferite vengono rimarginate poco alla volta, tu parla con me, non ti può scoltare nessuno tanto" tacendo, lasciando la parola a propria figlia.[//]

19:19 Kimi:
  [Stanza] Se non fosse per la fiducia che prova nei suoi confronti la sparizione di Totoro e del primario basterebbero a farla dare completamente di matto eppure non va a dubitare nemmeno un istante di lui <sì> replica <grazie> non c’è altro da aggiungere in merito, si è salvata da una minaccia inesistente senza neanche saperlo. Ma ecco quella domanda giungere come una coltellata nel suo cuore <no> replica lei <lascia le cicatrici> più che una richiesta suona quasi come un disperato ordine, non vuole perdere quei segni, le servono per ricordare cosa è successo perché non importa quanto doloroso sia per lei affrontare ogni giorno quel trauma quello è anche l’unico modo che ha per ricordare sua figlia, quella bambina mai nata che le è stata strappata dal ventre troppo presto, le speranze di una vita futura che sono sfumate gran parte della rabbia e della sete di vendetta si basano su questo e ne ha bisogno, altrimenti cosa potrebbe mai fare? Come potrebbe continuare se dimenticasse tutto questo? No non potrebbe semplicemente andare avanti. Scuote poi appena il capo<non posso> continua lei decidendo solo ora di rispondere a Yukio <non voglio> chiude gli occhi, secchi, ha pianto tutte le lacrime ma se potesse ricominciare avrebbe appena ricominciato a piangere, per buttar fuori il dolore e la tristezza, la disperazione e la rabbia che mai la lasciano libera

21:07 Yukio:
 Mantiene quella religiosa atmosfera in quella deturpata stanza senza vacillare minimamente ma continua ad accarezzarla, continua ad essere li presente con lei, non la molla per un istante con il proprio sguardo mentre le ferite vengono curate ma lasciate quel poco che bastano per mantenere le cicatrici come da lei richiesto, il medico non ha bisogno di ordini da yukio dato che sentirebbe per i conti suoi ciò che chiede kimi, del resto tutti i famigliari di yukio hanno potere decisionale sulle persone più... Basse, per così dire, coloro che vengono gestiti dalla famiglia kokketsu insomma "Va bene lo stesso, hai anche tu la possibilità di decidere su qualcosa" No, non vuole entrare nella sua memoria, vuole mantenere quel poco di privacy che le resta, vuole che sia lei, nel momento opportuno, a sfogarsi puramente con lui, come sempre, come quelle poche volte che si sono ritrovati soli a discutere sulle faccende. "Ma ti aiuterò, anche in questo" Come? Oh... Un modo c'è, eccome, parliamo pur sempre di un vecchio scienziato pazzo, no? "Parlami eh comunque, continua a parlarmi..." Altra carezza sul viso di lei "Anzi... Vorrei farti una domanda" Una domanda? ORA?! "C'è qualcosa che ti fa paura di me?" ...che razza di domand- "Sincera" ... Il primario rimargina poco alla volta tutte le ferite ma ecco che le notizie giungono alle orecchie di Yukio, il veleno ha praticamente attaccato degli organi interni che non appartengono al normale sistema di Kimi. Antidoto? Oh si, quella volta non si è fatto avvelenare per niente del resto, ma utilizzarlo ora? "Mi serve il tuo antidoto, kimi" Una boccetta a comparire nella mano di Yukio depositata dal primario ma invisibile per la figlia, piccoli dettagli che non dovrebbero dar conto per Kimi "Sennò non si faranno progressi, almeno un poco... Mh?"[//]

21:18 Kimi:
  [Stanza] Che domande strampalate che le vengono poste, per quanto lei riesca si limita a scuotere appena il capo, lentamente <no> non esita nemmeno un istante in quella risposta <forse solo l’idea che tu come me possa non essere immortale> ammette infine, l’ha conosciuto come avversario temibile, l’ha rivalutato subito come guida e pian piano ha iniziato ad identificarsi in lui specialmente in quel demone che ha mostrato durante il loro primo scontro, quella fusione quasi perfetta, ai suoi occhi, tra demone e essere umano. L’unico a cui si sia mai sentito simile e nonostante tutto in quel momento lo sguardo muta, lasciando che i suoi sentimenti si riversino attraverso le sue iridi. Ed ecco infine quella richiesta, assottiglia lo sguardo, si fida di lui ma è davvero il caso di donare in giro il suo antidoto? Un solo attimo di esitazione, di titubanza, la sua arma più potente è debole solo a quella tecnica imparata più che altro per poter toccare Katsumi quando ancora la sua natura le impediva di non avvelenare le persone a lei più vicine, un’armatura invisibile che proprio grazie a Yukio con il tempo ha imparato a sciogliere <va bene> sotto la sua spinta, quella semplice voce e le carezze che la convincono lasciandole ancora il potere di scegliere la vita, aggrapparsi a quel poco che le rimane. Senza esitare oltre prende un respiro profondo, andando a concentrarsi sul suo chakra che andrebbe verso le ghiandole salivari, cercherebbe quindi di comporre una patina permeabile così da poterlo filtrare e andare a sintetizzare in questo modo il suo stesso antidoto, dividendo all’interno del suo corpo la parte tossica dal resto fatto questo sempre attraverso il chakra andrebbe a far risalire quel liquido per lei terribilmente amaro verso la lingua, la mano destra che debolmente proverebbe a prendere la boccetta. Si imita quindi a provare a flettere appena il collo così da raddrizzare lievemente il capo prima di poggiare il vetro alle sue labbra a questo punto si limiterebbe a lasciar scivolare fuori quel liquido dalla sua bocca, facendolo fluire nel contenitore prima di riabbassare il capo e tendere il braccio verso il padre. Non chiede a che le serva, quell’illusione per cui sono spariti tutti preferisce lasciarla intatta, non crede dentro di sé di averla avuta vinta facilmente, teme più di tutto la realtà ed è per questo che prova a negare a sé stessa il dubbio nella sua mente, evitando domande che potrebbero compromettere la situazione <non permettere che nessuno lo abbia> aggiunge tendendo l’antidoto ed ecco che sta volutamente affidando a terzi l’unica cosa che potrebbe effettivamente annientarla, renderla una persona comune, incapace di nuocere davvero a chiunque [chakra 90/95][antidoto doku]

21:32 Yukio:
 "Me lo auguro... Sul serio" Di non essere immortale? Forse si. "Nessuno lo userà tranne che me. Se avanzerà verrà distrutto" Semplice spiegazione e rassicurazione, in fin dei conti nessuno deve realmente avere un antidoto nei confronti di una persona, nessuno. "Non ti lascerò andare all'ospedale. Ritornerai a casa tua, mi prenderò cura io di te giorno e notte..." Proverebbe a guardarla dritta negli occhi, un sorriso docile a crearsi sotto quel lugubre e solito sguardo pieno di trucco, piercing e tatuaggi che ne deturpano il volto ormai da anni, troppi anni "Ti ho lasciato la camera così come volevi te dall'ultima volta... Non ti ho toccato niente apposta tranne che per aver fatto pulire..." MOD TENERO ATTIVATA "Finito, allora?" Verso chi? Verso il primario e Totoro che risulterebbero alle spalle di Yukio nella realtà, lasciandoli visibili gradualmente agli occhi della donna "Tadan, visto? Sono stato bravo?" Giusto per farle mantenere la concezione del fatto che nessuno l'abbia toccata tranne che lui, garze su tutto il corpo e molto altro "Adesso andiamo a casa? Che ne dici?" Un sospiro pesante "Mi devi dire solo una cosa... Chi ti ha fatto questo è all'interno del villaggio?"[//]

21:44 Kimi:
  [Stanza] Ascolta quelle parole, attentamente limitandosi a socchiudere gli occhi quasi rilassata <la mia anima è legata all’ade> continua semplicemente lei, il patto con le farfalle non lo può dimenticare e basta, si è promessa a loro, diventerà una di loro <in qualche modo io sono immortale anche se cambierò forma> già ma alla fine lei che è la morte a ben vedere non sa da sempre di non poter semplicemente morire? L’ha sempre detto e con quel patto la sua convinzione non ha fatto altro che rafforzarsi <quindi in un certo senso spero che possa esserlo anche tu> continua semplicemente lasciandosi andare, forse il dolore che ha sopportato fino a quel momento e la solitudine hanno avuto la possibilità di farla scioglierle di permetterle di dare finalmente voce ai suoi pensieri <non immagino un’eternità senza di te> per quanto doloroso possa essere senza Katsumi la immagina, non vorrebbe mai averlo affianco anche negli inferi ma per lui è diverso, una creatura a lei simile che già ne fa parte di quel mondo, per quanto ostinatamente cerchino di cambiare il loro destino <va bene ma nessuno dovrà sapere che sono viva e mi hai trovata> continua poco dopo <solo Katsumi, lui avvisalo…> lascia cadere la frase e sospira <forse gli interessa> quel forse l’ha uccisa, come può dubitare nuovamente di loro? Eppure eccola lì, incapace di fidarsi pienamente persino dell’uomo che ama, tutto a causa dei suoi occhi, quello sguardo che ormai riesce a ricordarle solo le torture. Infine eccola al domanda cruciale, è giusto che lui sappia eppure per qualche istante esita, la sua nuova posizione politica che si contrappone a ciò che invece ha in mente di fare lei <ha importanza?> domanda appena <per me sono già morti> conclude quindi lasciando ben intendere quanto la sua vendetta non ha intenzione di placarsi <pagheranno Yukio, vendicherò Yume> chiama per la prima volta in sua presenza la bambina ocn un nome mentre le mani si chiudono a pugno, con forza. Fa male, fa dannatamente male ricordare che sua figlia non è più lì con loro [chakra 90/95][antidoto doku]

21:57 Yukio:
 "Mh" Un sorriso, occhi socchiusi alle parole di kimi riguardanti l'immortalità e l'incontro fra di loro "Non ci separeremo, mai" Un occhiolino allo schiudere dei proprio occhi. Accetta tutte le parole di lei e che gli vengono riferite, niente di più niente di meno, non vuole dirgli se appartengono al villaggio? Non ha importanza, la sua scelta è stata già presa data la sua posizione "Totoro, sai cosa fare, no? Attiva finalmente i pierrot." Ogni villaggio ha i propri assi nella manica del resto, piccole accortezze "La vendetta non ti porterà mai lontana, non sei molto brava a farla insomma, devo darti lezioni pure su questo?" Un ghignetto, sorridendo alla figlia che tiene ancora vicina a se con la mano che poggia sul proprio palmo sinistro "Chiudete questo appartamento e iniziate con ogni tipo di indagine" Ultime parole per poi dislocarsi, ovviamente, fuori da quell'appartamento lasciando il primario e Totoro li, con nuove cose da fare.
Pianti, uno nello specifico mentre una vocina da maschio si udirebbe in sottofondo "[J] Pà viene, shhh Hime [/]" Già, cresciuti in fretta pure loro, troppo in fretta ma poi anche loro avranno un limite in cui non invecchieranno più, come tutti i maledetti. "Prima di tutto andiamo in bagno, dobbiamo pulirci da queste schifezze che non vanno per niente bene eh, così non va signorinella" Meglio smorzare la situazione o qui non se ne verrà mai a capo. La loro comparsa di fatti è proprio nel bagno personale del tessai, secondo piano ed isolato, vicino alla propria camera ove nessuno mette piede, solo una cosa di diverso c'è nella stanza, oltre quella porta, una flebo pronta all'uso, a quanto pare Totoro aveva già mandato i propri ordini anche alla magione per avvisare gli inservienti dell'arrivo "Che profumo vuoi? Vaniglia, Cannella, Fiore di Loto, Lavanda, Pino. Si fanno schifo ma a me piacciono" Borbotta anche se lui se la fa e lui se la canta eh. La donna risulterebbe fra le braccia del tessai pronta ad essere adagiata nella vasca da bagno, con una delicatezza manco stesse portando un vaso di cristallo fragilissimo in capo al mondo.[//][cambio loc]

22:10 Kimi:
  [Bagno] Come se fossero tornati indietro nel tempo ora si ritrova nel bagno, li sente quei pianti, quella vocina da bambino, sanno già parlare? Tutto questo la sorprende ma soprattutto le fa mane, quasi istintivamente appena capisce chi ha parlato la mano si alza e va verso il ventre, su quelle bende sopra alla cicatrice, chiude gli occhi appena <questa volta ne sarà in grado> replica lei semplicemente senza aprire gli occhi, se avesse ancora delle labbra se le morderebbe ma essendo senza le tocca limitarsi a digrignare i denti <perderanno tutto ciò a cui tengono, poi ogni arto e solo quando non saranno più in grado di pregarmi li ucciderò> il piano è molto semplice no? Peccato che sorvoli sul come ha intenzione di infilarsi nella magione Uchiha e sterminarli tutti, insomma giusto un problemino da nulla eh. La mano si chiude su quelle bende, sul suo ventre mentre lei resta semplicemente immobile tra le braccia di Yukio, tenendo per sé quel dolore che tanto fatica a superare, che per una volta non è autoinflitto <gigli> replica <non ce l’hai?> il suo naturale odore, quello che ormai le farfalle hanno imparato a riconoscere, proprio come il sandolo di quell’uomo a cui deve molto. Anche lui l’ha semplicemente abbandonata dopo averla sedotta, poco simpatico eh. Ad ogni modo tanto per cambiare sceglie forse l’unico fiore di cui non si estrae l’odore e per un’ottima ragione c’è da aggiungere <altrimenti Loto> aggiunge poco dopo per cercare di voltare lo sguardo verso l’esterno così da nascondere le lacrime che non si presentano dal padre, gli occhi che però si arrossano spinti a piangere nonostante l’assenza di liquidi che glielo permettano [chakra 90/95]

22:26 Yukio:
  [Bagno] Proverebbe quindi ad adagiarla nella vasca, la priverebbe con quella delicatezza immonda che gli appartiene dei propri vestiti, gettandoli sul pavimento e distanti da loro. Gesti che si alternano con cura, sfiorandone la pelle con attenzione come se potesse tagliarla da un momento all'altro. La vasca si riempirebbe, l'aiuto delle sei sferette nere che mutano secondo le esigenze danno i suoi frutti, l'acqua è tiepida, non è eccessivamente bollente e subisce un continuo riciclo d'acqua così che Kimi non veda direttamente la sporcizia ed il sangue proprio che esce da se. "Loto. Sono poveraccio con queste cose, lo dovresti sapere" Ridacchiando fra se e se lasciando che le palline vengano versate all'interno della vasca ed una spugnetta nuova di colore ROSA inizi a galleggiare sull'orlo dell'acqua "Mh, buone prospettive di omicidio devo dire, ma se riesci a dirmi come sono fatti, dato che parli al plurale sono più di uno, posso darti una mano a rintracciarli, no?" No, non ne vuole sapere a quanto pare già dall'inizio. "Per mangiare dovrai aspettare due giorni, devi avere pazienza ed andare avanti con le flebo, ti avviso" Senza guardarla negli occhi, si sta preoccupando ora di pulirla se gli fosse possibile, passare quella spugna sulle sue braccia,afferrandogliele lentamente e con cura per pulirle da tutti i residui possibili facendo più che mai attenzione "E dovrò farti delle punture, mi dispiace" Lui ODIA le punture, ecco perchè tanto dispiacere. Antidoto, deve contrastare per un po' il veleno di lei fino a quando non gli fosse possibile un'altra soluzione di ripresa, spera vivamente in un miracolo o dovrà andare avanti così all'infinito per mantenere quanto meno uno status regolare. "Quando è successo tutto?" [//]

22:40 Kimi:
  [Bagno] Si perde in quei ricordi chiudendo appena gli occhi, pian piano lui sta comuqnue tirando fuori tutte le informazioni che vuole. Annuisce passivamente alle informazioni che le vengono date <solo finchè non li avrò uccisi> replica lei semplicemente <il loro tormento non finirà con la morte> suona quasi come una promessa solenne, la volontà di lasciarsi semplicemente morire dopo aver ucciso loro, senza sua figlia che altro senso avrebbe continuare? Ed ecco le altre domande <un clan> ammette semplicemente <ho intenzione di sterminare un clan non è il caso che tu sappia altro o collabori> solo ora volterebbe lentamente lo sguardo così da poterlo osservare seriamente <la tua posizione non te lo permette> il mento si alza appena debole mentre il suo braccio risulta leggero, debole, solo ossa, la pelle tira sui muscoli mangiati e i tendini, mostrando quanto tutto ciò che le è stato fatto l’abbia segnata, non guarda l’acqua ignorandola persa nei suoi sentimenti sempre a metà tra la disperazione e la più grande furia. Sospira appena per poi scuotere le spalle <non so dirlo> quanto tempo? Oh è tutto così relativo ormai, non ne ha la minima idea, non sa quanto sia passato <mi hanno catturata> si blocca, ricorda perfettamente il risveglio. Digrigna i denti e deglutisce a fatica mandando giù quel rospo <per un po’ mi hanno tenuta lì e poi buttata via come la spazzatura> ammette <come ciò che per loro sono> semplice immondizia da buttare <credono sia morta probabilmente> e questo è nella sua testa anche il suo più grande vantaggio <sono stati sfortunati> una minaccia nel tono di voce, una minaccia più che palese in quella frase, rabbia che esplode nei suoi occhi tornando a darle vita mentre incapace di muoversi davvero si fa pulire da lui [chakra 90/95]

22:49 Yukio:
  [Bagno] Un sospiro pesante incombe per lui, il non poter far niente "Non collaborerò ma non mi dispiacerebbe discutere con te una volta che ti sei ripresa delle tue decisioni e di sapere per filo e per segno ogni cosa, non voglio certamente che il mondo venga a cercarti come mukenin, sei pur sempre mia figlia e ti difenderò ad ogni costo, se posso evitare spargimenti di sangue li eviterò... Sai come sono cambiate le cose" Schioccando la lingua, continuando a pulirla delicatamente fin quanto gli è possibile "La mia posizione non mi permette di scendere in campo ma mi permette di modificare qualsiasi avvenimento, ricordatelo sempre, potrebbe tornarti utile una volta messe le tue idee al posto giusto" Ultime parole, senza intromettersi più di tanto in una sua di guerra, più di tanto in fin dei conti non può fare ora. Alle parole: spazzatura, gli occhi si dirigerebbero sul volto di lei, inizierebbe a pulirla e farebbe attenzione alla zona della bocca "Si sta rigenerando tutto poco alla volta, ho della pomata per la cura..." Non risponde alle sue parole, la lascia più che altro sfogare, lascia che dica qualsiasi cosa in quel momento. Solo quando finirebbe di pulirla decentemente si solleverebbe per prendere un accappatoio e tenerlo sulle proprie ginocchia, riabbassandosi a bordo vasca "Delle volte mi chiedo quando imparerai a stare lontana da Katsumi" Sollevando le proprie spalle "Lo dico da padre eh, manco da amico. Fa male vedere la propria figlia ogni volta ridotta una merda per colpa di un uomo... Però sono scelte tue, io a prescindere ci sarò sempre per salvarti e lo sai... Giusto una cosa che mi sentivo di doverti dire, non prendertela" - Un bussare alla porta ed un successivo: "[?] Signore, è tutto pronto come chiesto[/]" - "Grazie mille, gentilissima" [//]

23:02 Kimi:
  [Bagno] Annuisce appena a quelle parole, sì forse sarà utile, non ha mai pensato ad un dopo specie perché il dopo non l’ha mai incluso nel suo piano, tutto secondo lei finirà tra i membri di quel clan, li ucciderà tornando negli inferi per continuare ad infliggergli sofferenza <non c’è giustizia che possa ridarmi ciò che mi è stato tolto> ammette semplicemente tornando ad accarezzarsi la pancia ora, tendendo il volto per permettere a lui di muoversi tranquillamente <per questo sarà mia premura torturarli per l’eternità> nemmeno le loro anime troveranno pace, non tra le farfalle sue sorelle, non tra quelle creature che già normalmente infliggono dolore ai dannati e che probabilmente si divertiranno pure a farlo ai membri di quel clan. Un colpo al cuore infine quando parla di Katsumi, uno scatto del suo volto per fissarlo, la schiena che prova a raddrizzarsi con la mano destra che tenterebbe di scattare per prendere il suo polso <gli farai sapere che sono qui vero?> domanda ancora lei preoccupata ora, provando a stringerlo con quel poco di forza che ha e che le è rimasta, le dita che tremano per lo sforzo prima di rilasciarlo e tornare a poggiare la schiena sulla vasca, il volto che fissa davanti a lei ora, volto appuntito <non posso stargli lontana> aggiunge ancora <lo sai> continua <non si tratta di imparare a stargli lontana ma si tratterebbe di rinunciare alla mia umanità all’unica cosa che ancora mi tiene ancorata a questo mondo> continua semplicemente <io lo amo e non importa quanti ostacoli si sono messi tra noi, nessun omicidio, nessuna tortura e nessuna lontananza ha mai spezzato questo legame> ammette ancora. Non sa nemmeno quanto lui abbia fatto e stia facendo tutt’ora per lei eppure non smette di sentire quando quel suo cuore dal battito ora debole sia ancorato a quello di lui <neanche il destino è riuscito a separarci e finché avrò una vita sulla terra resterò al suo fianco> già, una vita di cui lei sente la scadenza e che ha accettato. Una volta aver ripreso il suo torno nell’Ade lo potrà lasciare semplicemente andare ma a quel punto non avrà nemmeno bisogno dei sentimenti, non avrà più nulla di umano sarà semplicemente la morte [chakra 90/95]

23:29 Yukio:
  [Bagno] Non risponde alle parole di lei, semplicemente tace e asseconda le scelte della figlia "Se così è la tua decisione, l'accetterò in ogni caso, e si, verrà avvisato tempestivamente" I corvi si muoveranno stanotte stessa consegnando la missiva a Katsumi. "Adesso... Ci si asciuga!" Due sferette nere prenderebbero delle sembianze umanoidi vicino a Yukio, attendendo "Prendete i vestiti per lei, sono nella stanza difronte" Il raggio della tecnica glielo permette comunque un controllo simile, almeno non ha chissà quanto da fare se non gestire quelle due sottospecie di marionette per prendere le cose di kimi così che possa cambiarsi "Dormirai nel lettone mio stanotte, io resterò in camera per finire del lavoro ma tu riposerai, che onore ah?" Sghignazzando fra se e se "E devi pure salutare i tuoi fratelli minori per la cronaca, poi anche Ai e Ken. Si ho fatto una rimpatriata di pargoli, mi sentivo solo e sono diventato un badante in pochi giorni. Non dirmi niente!" Borbotta, provando a sollevare la donna con l'ausilio di un ennesimo oggetto nero che, morbido, la solleverebbe dalla vasca che si sta svuotando mentre le sue mani appoggerebbero su di lei l'accappatoio, mettendola al caldo "Su, siringa e flebo e nanna!"[END]

Boh, non ho parole.
C'è qualcosa di fantastico nel loro rapporto.