Febbre, deliri e confessioni

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16:11 Sakura:
  [Ristorante] Oggi ha deciso di prendersi una piccola pausa dallo studio dell'arte illusoria. Oggi, ha deciso di dare una mano al ristorante di Famiglia, con l'immensa gioia di suo padre. Si trova proprio li, nel ristorante: un locale non troppo grande, ma accogliente. I tavoli sono tutti in legno e disposti paralleli al bancone, dietro al quale si trova la dolce Sakura, intenta a tagliare e sminuzzare delle verdure per il tempura. Veste di un paio di pantaleggins blu scuro, accompagnati da una maglietta smanicata bianca, attillata. Attorno alla vita c'è un grembiule grigio scuro, con due tasche che racchiudono un blocchetto segna ordinazione ed una penna. I capelli sono raccolti in una morbida coda di cavallo piuttosto alta, mentre alcune ciocche escono dalla stretta dell'elastico, per ricadere sulla fronte ed in parte, vicino alle orecchie. <Papà, è pronta la pastella?> Chiede, avvicinando il tagliere con sopra le zucchine affettate per il tempura. La posiziona vicino al padre, intento a miscelare gli ingredienti per la frittura, mentre lei va a prendere un panno per pulirsi le mani, posizionandolo successivamente sulla tasca vuota del grembiule. Comodo ed efficace, come sempre. Alcuni clienti aspettano l'ordinazione, che sua madre diligentemente ha preparato. prende i due piatti e gira il bancone, arrivando ai clienti affamati. <Ecco a voi> dichiara, lasciando sul tavolo le due pietanze, mentre suo fratello provvedere a portare due bicchieri ed una bottiglia di sakè. <Nii-san, vedi se papà ha finito con il tempura. Io intanto vedo cosa vogliono gli altri arrivati.> Dice al fratello, andando verso il tavolo limitrofo all'uscita, pronta con un sorriso smagliante in viso.

16:22 Saisashi:
 <EEEETCIUUUUU'!!!> parte uno starnuto rumoroso che nemmeno allo stadio. Camminata da gorilla, più lenta del solito, faccia piuttosto pallita, e moccolo che continua a pendere dal naso, nonostante il continuo utilizzo di fazzoletti. A quanto pare qualcuno, a forza di non prestare attenzione a coprirsi in pieno inverno, e bagnarsi sotto la pioggia come se nulla fosse, sta pagando le conseguenze. Prova una sensazione piuttosto strana, sono state rare le volte in cui il giovane genin, forgiato dalla vita di strada, si è ammalato. Ed è proprio questo il motivo per cui , provare simile sensazione di debolezza e sconforto, lo preoccupa alquanto, e lo fa sentire in procinto alla morte. <oooddio.....pobero be.....sto borendo be lo sento.....> borbotta con voce roca tra se e se , faticando a pronunciare alcune lettere, per via del naso chiuso. Prosegue la sua camminata , lenta, quasi senza una meta, li nel centro. Non sa nemmeno lui il motivo per cui sia uscito di casa, solo che rimanere li da solo nel suo fuuton, con quel malore addosso, lo faceva stare ancora peggio, si è riempito di pippe mentali che la metà basta. Di sicuro ciò non gli ha insegnato nulla, di fatti non indossa i suoi soliti indumenti, poichè messi a lavare dopo averli infangati l'ennesima volta, tuttavia i vestiti scelti non sono certo adatti ad una tenuta invernale. Camicia grigio chiaro sbottonata, con sotto una t shirt color verde miltare, con sopra una stampa di un teschio, dello stesso colore della camicia stessa. Pantaloni color nero, piuttosto attillati, che poggiano su un paio di stivaletti neri. Ai guanti mantiene fissi i suoi guanti ninja mezze dita. Cintura grigia, questa volta della misura giusta. Non porta con ne nessun tipo di oggetto e nemmeno il coprifronte, non che questo sia una novità. La cosa divertente, è che oggi da moribondo, sembra più curato del solito. Quando mai ha indossato altri vestiti al di fuori della sua divisa? E' un evento raro.

16:32 Sakura:
  [Ristorante] <Salve. Cosa posso portarvi? > Domanda, mentrew i due incominciano ad ordinare questo e l'altro mondo. Scrive tutto, cercando di essere più rapida possibile, mentre va a dire <Bene, arrivano subito!> E si dirige al bancone, andando poi a dare l'ordinazione a sua madre che con diligenza la prende e comincia a rimettersi all'opera. Lei dal canto suo controlla l'operato di suo padre, vedendo che il tepura sta già cuocendo. <Bene.> Dice, andando poi a portare i bicchieri ed il saké ai due appena entrati, lasciandoli poi a parlare tra se e se. Dal canto suo, dovrebbe solamente attendere che il padre finisca di cucinare il tempura e portarlo all'altro tavolo e successivamente, prendere le ordinazioni scelte dagli altri due. Il che potrebbe lasciarle giusto il tempo di uscire un attimo da li, per buttare la spazzatura. <Nii-san, vado a buttare l'immondizia. Ci pensi te se le ordinazioni sono pronte?> Dichiara, sentendo l'assenso di suo fratello. Ritornando dietro al bancone, prende il sacco dell'immondizia, abbastanza grande, lo chiude ermeticamente e lo trascina fuori, dalla porta che si trova vicino alla cucina. Essa da un su picolo spazio retrostante, dove ci sono due cassonetti di immondizia, non ancora pieni. Il vicolo da sulla strada principale e non è distante dall'ingresso principale del ristorante. Getta il sasso e va a pulirsi le mani sul grembiole, proprio mentre una figura piuttosto nota a lei passa li davanti. Saisashi. Li. <oh cavolo..> Già, un semplice oh cavolo, detto in mezzo alla stradina secondaria, in canotta e con un freddo polare. Che voglia andare al suo ristorante? E' possibile. D'altronde lo avea detto, no? In un certo senso, l'aveva minacciata di venire al ristorante per raccontare il tragico incidente avvenuto con le sue tette. E se suo padre dovesse venire a conoscenza di tale cosa, considerando i modi di Saisashi, potrebbe lanciargli contro un'infinità di coltelli ben affilati. Meglio stopparlo prima ancora di farlo entrare. <HEEEY!> Dice, avvicinandosi velocemente alla posizione di saisashi, che si trova a non più di dieci metri da lei. Se dovesse aver attirato la sua attenzione, cercherebbe di dire. <Che ci fai qui?> Domanda, andando poi a guardarlo meglio. Mocciolo dal naso, vestiti che non sono i suoi ed un'aria da uno che probabilmente.. Sta per essere investito da una sorta di malanno incurabile. <Cosa ti è successo?> Il tono di voce è sia preoccupato che impaziente. Non pu assentarsi troppo, non oggi che ha promesso a suo padre di aiutarlo.

16:43 Saisashi:
 Una folata di aria gelida fa comparsa qualche istante per il centro, folata che il giovane in quello stato avverte più che mai. Un brivido gli percorre tutta la schiena fino a giungere alle ginocchia, iniziando a tremare qualche secondo come un ossesso. <BRRRRRRRRRR> si stringe da solo fra le braccia, andando a strofinarsi le spalle, cercando in qualche modo impossibile di scaldarsi. La giornata sembra andare per il peggio, cosa poteva succedere ancora? D'un tratto qualcosa coglie l'attenzione parecchio debilitata di Saisa. Una voce familiare sembra chiamarlo. <mh?> si volta ad una lentezza da bradipo in direzione di tale voce per poi riconoscerne la provenienza. La sua espressione è vistosamente provata, ha due occhiaie enormi, causate dalla notte insonne. Occhi sgranati, e muso allungato alla "urlo di Munch". Tira su il moccolo dal naso che stava nuovamente colando per poi cercare di mascherare il tutto, un vero uomo non può mostrarsi in quella condizioni. Sfodera quindi un sorrisone sforzato, per poi rispondere alla giovane <ehi Sakucosa! ero di qui per caso , coooomunque va tutto bede, IL SUBLIBE ME STA BEDONE COME SEMPRE! EHEHE> prova a comportarsi in modo normale, cercando di non dare nell'occhio, non riuscendo comunque a mascherare le lettere mal pronunciate a causa del naso chiuso. <EEEETCIU'!> starnutisce un'altra volta, andando poi a fissare la ragazza, con sguardo da zombie <ehm...tu inbece che ci fai qui??> effettivamente non ha fatto caso alla presenza del ristorante, in quel momento era troppo rintronato.

16:52 Sakura:
  [Ristorante] L'aspetto non sembra rispecchiare minimamente le affermazioni del ragazzo. Tant'è che dalla sua statura, estremamente bassa, la ragazza alza la testa per scrutarlo ancora meglio, mentre inarca il sopracciglio sinistro, assumendo una espressione piuttosto scettica. Quasi quasi, le viene da ridere vedendolo in quello stato pietoso. <Si vede.. Stai proprio bene. >Dice, andando poi a scansarsi un pochino, quando il ragazzo starnutisce. Dice di no con la testa, andando poi a rispondere alla sua domanda, con calma apparente. <Questo è il ristorante della mia famiglia. Oggi lavoro qua.> Dichiara, cercando di essere piuttosto calma, sebbene la voglia di prenderlo e portarlo altrove sia abbastanza forte. Insomma, suo fratello e suo padre sono persone splendide, ma sono tremendamente gelosi e possessivi. Qualora dovessero scoprire alcune cose, probabilmente lo prenderebbero a schiaffi, o tenterebbero di ucciderlo aprofittando della sua attuale mancanza di forza. <Senti, sublime te stesso...> Inizia, cercando di poggiare la mano sinsitra sua spalla destra del ragazzo. <Hai un raffreddore tremendo e delle occhiaie che fanno concorrenza ai panda della Foresta della Morte. > Qualora ci fossero dei panda, ovviamente. Ma serve per sottolineare la gravità della cosa. < Non sarebbe il caso che stessi a casa a riprenderti?> Chiede, cercando di non essere quanto più pallosa possibile. E di sbrigarsi, soprattutto, perché la sua assenza potrebbe essere notata dai suoi famigliare. Senza considerare che comincia a sentire freddo anche lei, visto che si trova in canotta in pieno inverno. <Magari bevendo qualcosa di caldo sotto le coperte.. So che sei un tipo esuberante e tutto il resto, ma così peggiori soltanto la situazione. Dopo come faremo se non ti riprendi per la missione?> Già. Entrambi sono stati assegnati alla missione di ricerca dell'artista. Meglio che il ragazzo si faccia in quattro, con le cure. Non per altro, ma non vuole avere un peso ammalato in missione. <Sei importante.. Maaa..> Quella prima parte della frase la dice come se fosse un sussurro, mentre cerca di accentuare il ma. < .. Non c'è nessuno da te che possa aiutarti? O assisterti?> Chiede, cercando di spostare l'attenzione dal precedente argomento.

17:04 Saisashi:
 Socchiude gli occhi, e gonfia leggermente le guance imbronciandosi come un bambino che non vuole sentirsi dire le cose giuste. <uffa...> sbuffa leggermente prestando attenzione alle parole della Hyuga. <ah giusto..il ristobante...mi ero dibenticato...> non ce la può fare <uffaaaa ba cobe hai fatto a scoprirlo?! sei più intelligente di quadto pensassi...> voce roca, non riesce nemmeno a tenere i suoi soliti toni alti da idiota. In realtà capire che non fosse in forma era parecchio semplice, ma lui ci ha provato lo stesso a mascherare il tutto. Si avvicina alla giovane lentamente, con guardandosi a destra e sinistra con fare sospettoso, come a volerle rivelare un segreto. Avvicina la bocca all'orecchio destro della genin per poi bisbigliare con sguardo serio <eh va bede...ti rivelo un segreto....non mi sento tadto bede....> segreto? L'ingenuità con cui viene rivelata tale notizia rende il tutto più comico. Si scosta dalla figura della ragazza, andando nuovamente a strofinarsi le spalle. <uff....mi sento bolledte eppure ho freddo...sto moooorendo be lo sentoooo!!!!!> frigna strizzando gli occhi, andando a pensare a chissà quale strana malattia. Spalanca gli occhi poi all'affermazione della giovane, andandola a scrutrare con aria stranita. Inarca il sopracciglio sinistro <mh? missiode?? io non ne sapevo dulla.....> beh, questo la dice lunga sulla sua organizzazione da ninja, a quanto pare è stato convocato per una missione, e nemmeno lo sapeva. Per fortuna che è venuto in qualche modo a saperlo. <ehm...cura di me? che intendi dire? IL SUBLIME ME SI E' SEMPRE AGGIUSTATO DA SO...COFF COFF COFF> prova ad alzare il tono, cadendo in una tosse incessante. <beh...io sodo completamente solo...come faccio ad avere qualcuno che si predda cura di be?>

17:16 Sakura:
  [Ristorante] Ottenere il riconoscimento da parte di Saisashi per la sua ottima constatazione, al rende particolarmente.. Stupita. Per quanto sia palese il fatto che non si senta bene, ricevere una sottospecie di complimento fa sempre bene alla propria autostima. Ed è proprio per questo motivo, che arrossisce appena, distogliendo lo sguardo dal ragazzo che, ora, le si avvicina all'orecchio dicendole l'ovietà della cosa. <Già.. Si vede.> Dichiara, tralasciando volutamente il discorso sul ristorante di suo padre. <Ah, ma quale morendo. Vieni qua.> Si avvicina, cercando di poggiare la sua mano destra sulla fronte del ragazzo. Qualora ci riuscisse, semplicemente cercherebbe di sentire se ha la febbre. E' un'operazione piuttosto semplice, a dirla tutta.. Basta confrontarla con la temperatura corporea. Una tecnica che si apprende dai propri genitori, quando si è bambini. Qualora ci riuscisse, proverebbe a dire. <Stai male, Saisashi. Sembra che tu abbia la febbre.. E si abbiamo una missione. Quindi cerca di guarire al più presto.> Ovviamente starsene al freddo, li fuori, con la febbre non è poi il massimo come terapia. Anzi potrebbe solo che aggravare la situazione. Quanto alla sua ultima affermazione.. Diciamo che l'ha colpita. Sapeva che se la cavava da solo, o meglio che comunque aveva il supporto di Mekura. Ma sentirlo dire da lui, con quella faccia e in quello stato, non è poi tanto bello. Così come non è bello vedersi arrivare un povero sciocco come lui conciato in quello stato. <Si si, il sublime te si è sempre aggiustato da solo. Guardati! Stai uno straccio..> Ed il fatto che non abbia nessuno dalla sua, le fa un attimo pena. Tant'è che probabilmente, non sarebbe mai arrivata a dire questo al ragazzo. Il pensiero che la mente della sedicenne sta elaborando, probabilmente le porterà un po' di guai, maè sempre meglio che niente. Inoltre, col fatto che la recrimina sempre di non aiutare.. <..Forza, seguimi. E non fare opposizione, altrimenti ti intrappolo in un gejutsu talmente potente, da farti credere di essere una ragazzina di dieci anni a cui piace farsi fare le treccine.> E tenterebbe di prenderlo per un braccio. Qualora ci riuscisse, proverebbe a trascinarlo lungo il vicoletto, verso la porta della sua abitazione, il locale sopra al ristorante. Non prima di aver detto alla famiglia <Non mi sento un granché, prendo una pausa.> Urlandolo dalla porta di servizio, lasciata aperta poc'anzi. <Su dai non farti trascinare.> Cercherebbe di incoraggiarlo e sfrutterebbe, inoltre, la sua debilitata situazione fisica per trascinarlo da lei.

17:27 Saisashi:
 Il fare della genin lo mette un pò in imbarazzo. E' più piccola di lui, eppure sembra in qualche modo sapere il fatto suo, come avesse una specie di istinto materno. Beh il che è solo apprezzabile. Arrossisce leggermente sul viso seguendo il fare della Hyuga, prevedibile, non è abituato a certe attenzioni. In un caso simile, normalmente si sarebbe ritrovato soltanto con Lind che avrebbe infierito ulteriormente sul suo malessere. Ma ora anche il suo unico amico è sparito, lasciandolo così completamente solo. Di Mekura non ha notizie da un sacco di tempo, potrebbe essere morta, il che lo fa stare in pensiero anche se lo nasconde. <febbre?io? nonono...no no no no no no> continua a ripetere la stessa parola scuotendo il capo a destra e sinistra come un bimbo capriccioso <non è possibile che il grande Saisa abbia qualcosa del genere, dopo tutto guarda qua!> direbbe con faccia da pesce lesso, andando agonfiare buffamente il bicipite destro, come a farle capire che nulla può penetrarlo. La febbre sembra salire ulteriormente, le gambe sembrano farsi molli, e gli occhi faticano sempre più a stare aperti, è però ancora capace di intendere e di volere, anche se si sa che superate certe linee si inizia persino a delirare. <ehi va bede va bede ho capito...non serve minacciare...> da uncerto punto di vista Sakura non cambierà mai. <che opposizione vuoi che faccia...potrebbero farmi qualsiasi cosa in questo bobento che non lo sentirei demmeno....anzi fai così...uccidimi non ne psso piùùùù> comincia a delirare. Come ogni uomo che si rispetti, nel momento di poca salute, il mondo sembra crollare improvvisamente. Camminando quindi con passo fiacco e lento, si lascia trascinare dalla Hyuga, non capendo le sue intenzioni. Non ha nulla da perdere, non connette nemmeno più tanto bene. <uffi però, che palle...io non voglio fare la missione.. ne abbiamo fatta una pochi giorni fa...>

17:36 Sakura:
  [Ristorante] Dall'altra parte del locale, si sente suo padre gridarle 'Vai pure. L'appartamento lo abbiamo finito. Riguardati'. Sì, il piccolo monolocale che suo padre ha ben pensato di darle, per avere un po' di sacrosanta pace. Una specie di piccolo regalo per il suo avanzamento di carriera. Continua a trascinare Saisashi per il braccio, dichiarando <Sì, sì.. Ora te la misuri e vediamo se hai ragione. Per quanto tu sia palestrato, tutto può intaccare il corpo. >Ora che si sta dando da fare con i libri di medicina, si potrebbe dire che ne capisce qualcosa in più. nonostante il corpo sia forte e muscoloso, l'interno rimane comunque vulnerabile. E l'accesso per i batteri è sempre e comunque inevitabile, specie se si vive una ita come la sua. Apre dunque la porta, continuando a trascinare Saisashi verso le scale. Poche, prima di arrivare alla sua porta, in legno, dove c'è una bella insegna con il suo nome. Nulla di che, un regalo di suo padre. Insieme all'appartamento. Apre la porta, trascinando dentro Saisashi. ormai ha il controllo su di lui mhuauaua. L'interno è piccolo, ma grazioso. C'è un grande letto, con coperte pesanti e cuscini su cuscini. Le coperte sono di un viola spento, tendente al pastello, mentre le pareti sono bianche. Un armadio con dentro tutto il suo abbigliamento, una scrivania ed un piccolo bagno, vicino all'ingresso. Una grande finestra che sta sopra alla testata del letto, illuminerebbe la stanza, se ci fosse luce. Accende l'iterruttore e poirta saisashi verso il letto, dicendo. <Siediti, prendo il termometro.> Con rapidità, si dirige verso il piccolo bagno, andando a prendere il termometro dalla cassetta del pronto soccorso. E' uno di quelli vecchio stile, con dentro una miscela di elementi metallici che permettono la misurazione. Ritorna verso Saisashi, dicendo.< Ora, alza il braccio destro, va posizionato sotto l'ascella.> Non di quelli a bocca. No, preferisce questo.< E vedi di non romperlo con i tuoi muscoli.> Le è capitato, con suo fratello. Non vuole riacchiappare tutte le palline di metallo dal pavimento in legno. <Piuttosto.. La missione l'abbiamo fatta settimane fa, Saisashi. Ormai è tempo di ricominciare.> Dichiara, aspettando che l'altro prenda il termometro e lo posizioni sotto la sua ascella. <Inoltre, pensa al guadagno..!>Vediamo il lato positivo della cosa.

17:47 Saisashi:
 Si lascia trascinare inerme, proseguendo col suo passo da gorilla misto ameba. <si ma non è questo il caso, te lo assicuro...non mi sono bai abbalato e non può essere successo proprio ora, vedrai!> socchiude gli occhi procedendo la sua teoria con convinzione. L'idea che il suo corpo dopo tanto tempo abbia ceduto a qualcosa del genere, lo fa sentire un debole. Giunge all'interno della casa di Sakura. Si guarda intorno con aria spaesata, il calore sul corpo si fa sempre più forte, come anche le scosse di brividi lungo la schiena. Fa fatica a mantenersi lucido, ma deve farcela ad ogni costo. <wow...quindi tu hai uda casa tutta tua...> volta le verdi iridi verso l'armadio per poi indicarlo con l'indice mancino <e quello deve essere l'arbadio in cui tieni i tuoi vestiti spaventosi?> fa riferimento alle volte in cui si è presentata con strambi vestiti a tema "gatti". Beh insomma, cerca di intrattenersi con qualche discorso anche per distogliere l'attenzione dalla situazione, che lo imbarazza parecchio. <e chi si buove....> direbbe accasciandosi sul letto, in attesa di quel misterioso attrezzo nominato come "termometro", nulla che Saisashi abbia mai visto o utilizzato in vita sua. Una volta giunta di fronte a lui con l'oggetto, lo afferrerebbe con la mancina, per poi come da ordini, posizionarlo come da lei imposto. Non ha nemmeno le forze per controbattere, esegue e basta <ehi..non è che questo è qualche strano aggeggo magico? vuoi forse farmi qualcosa di strano?> la fissa con faccia da scemo e sguardo interrogativo. <ah si, son passate settimane? uff...per me il tempo sembra non passare mai...e poi i soldi mi son durati pochi giorni...non ricordo demmeno come li ho spesi...> vivendo da solo, non essendo ing rado di cucinare, purtroppo deve mangiarefuori ad ogni pasto, il che fa in modo di finire molto in fretta i guadagni non molto alti derivanti dalle missioni.

17:59 Sakura:
  [Ristorante] I tentativi di convincersi che non stia male sono alquanto scarsi. La camminata e tutto il resto suggeriscono il contrario. ma che cosa ci si può mai aspettare da una persona che non sa nemmeno distinguere un tempura da una frittura di calamari e gamberi? Esatto, proprio nulla di positivo ed intelligente. Sebbene la sua opinione in merito a Saisashi sia sempre ferrea ed irremovibile, vederlo in quello stato le fa quasi tenerezza. Soprattutto la sua flebile speranza di non essere malato. <Certo certo.. > Dichiara, per poi continuare.<No, Questa è semplicemente una stanza, fuori dall'appartamento della mia famiglia. Non ho una cucina, come puoi vedere.>Eh.. Non è che sia anche lei un asso nel prepararsi i piatti. In questo, è fortunata ad avere suo padre che gestisce un ristorante. Si mangia sempre e sempre bene. Quanto alla sua affermazione sui vestiti.. Lascia correre. E' ammalato e aggiungere qualche piccolo bisticcio non farebbe bene al suo corpo. Specialmente a quello della ragazza. L'ultima cosa che vuole è ricevere un'ulcera da quel sottospecie di ragazzo. Ragazzo che fino ad ora non ha fatto commentini stupidi e poco consoni sul suo aspetto. Il che è perfetto. Molto perfetto. Assolutamente incredibile. <No. Niente di strano. Serve per vedere se hai la febbre, oppure no. Se la temperatura del tuo corpo è superiore ai 37.5 gradi, allora sei malato.> Cerca di spiegare il funzionamento del termometro nel modo più semplice possibile. Per quanto in accademia abbiano spiegato alcune delle leggi della fisica, crede che la dilatazione dei metalli, per conduzione termica, non sia un argomento che potrebbe capire in quello stato li. Forse più avanti. <Tienilo stretto e non muoverti troppo.> Dice, ascoltado poi il discorso sui soldi. Certo, il guadagno è esiguo sebbene due soli genin abbiano affrontato un pericolo potenzialmente mortale, ma sempre ben accetti. <Si non hai tutti i torti.. Ma magari potresti lavorare anche da qualche altra parte. Come cameriere, oppure commesso. Soldi in più non guastano di certo. >No, sono sempre utili, specie se si vive da soli. Lei questo ancora non l'ha provato e spera vivamente di rimandare ancora quella scelta. Si accuccia davanti a lui, andando a piegare le ginocchia, per poi dire. <Fammi vedere quanta ne hai..> Dice, posizionando la mano davanti al viso del ragazzo, in attesa del termometro. Ora che si trova nella sua stanza, pu ben dire di essere meno agitata del solito. Il perché è abbastanza semplice: non c'è la sua famiglia.

18:11 Saisashi:
 Comincia a tossire nuovamente restando li seduto in attesa del risultato. Guardandosi intorno, comincia quasi a perdere il senso del luogo in cui si trova. Nota alcuni pallini bianchi, comparire e scomparire dalla sua vista, forse legati alla pressione che potrebbe essere cambiata per via del suo stato. Comincerebbe a sudare, freddo, senza potersi controllare. Il busto inizierebbe a tremare leggermente, come a dar conferma di un aumento dei sintomi. <ah capisco...beh sei comunque fortunata...è un bel posto> un altro semi complimento, la febbre deve dargli davvero alla testa. Prosegue nel dialogo per cercare di rimanere il più lucido possibile. <mmm quindi questo strado aggeggio inferdale bisura la febbre...tranquilla risulterà inferiore a 37.5> non vuole cedere all'idea, è troppo orgoglioso. Prende fiato, tirando un lungo respiro, come se avesse difficoltà nell'ossigenazione <sedti ...ma cobe mai bi stai aiutando?? Non ho soldi per ripagarti...> non trova motivo nella gentilezza della giovane, che ha sempre dimostrato una certa avversità nei confronti di Saisa. E nella sua vita, è stato abituato a ricevere sempre dando qualcos'altro in cambio, non ha mai ricevuto gentilezze e non ha avuto persone che si preoccupassero per lui <lavorare dici?? come se fosse facile..qui nel villaggio mi haddo sempre etichettato come un teppista, senza nemmeno conoscermi. Nessuno mi ha voluto prendere, non ho più intenzione di perdere tebpo a cercare. > Le consonati da naso tappato si fanno sempre più evidenti. Su consiglio della ragazza, con le energie rimaste andrebbe ad afferrare il termometro estraendolo da sotto l'ascella per poi consegnarlo alla ragazza. <Hai visto? sto benissibo....> direbbe per poi accasciarsi sul letto, avendo un mancamento di forze.

18:24 Sakura:
  [Ristorante] Tosse e raffreddore, tremori e temperatura alta. No, non va bene.<Grazie.. Lo è sul serio.> Già. Grazie a suo padre, ovviamente. Fino a qualche tempo fa non si rendeva pienamente conto della fortuna che ha avuto nell'avere due genitori adottivi come i suoi. Premurosi, attenti e soprattutto felici di avere una piccola principessina come lei, che sta li con loro. Sebbene i rapporti non siano più gli stessi dopo aver scoperto di far parte del clan Hyuga, ora come ora sente ancora di più l'appartenenza alla sua vera famiglia. I Kuchiki sono veramente una famiglia onorevole e piena di graziose attenzioni, oltre che di attente e belle azioni. La domanda di Saisashi, tuttavia, la lascia un attimo perplessa. GIà perché lo sta aiutando? Sebbene prima fosse più per una questione di pubblica decenza che di altro, ora le motivazioni sembrano essere cambiate. Generalmente il suo rapporto con Saisashi non è mai andato bene; si sono sempre scontrati, su qualsiasi cosa. E la colpa è un po' di entrambi, in fin dei conti. Ovvio, lei fin troppo rigida nelle sue nette convinzioni mentre lui..lui è lui. L'opposto di quello che lei è, di quello che rappresenta o vuole rappresentare. ci pensa su un attimo, andando a prendere il termometro dalla mano del ragazzo, che nel frattempo è crollato sul letto. Anche il suo racconto le fa strano.. Tutti lo hanno etichettato con quell'appellativo ed è nromale che poi, in una comunità, tutti vedano solamente i lati negativi delle cose, presi più che altro da quello che dicono gli altri piuttosto che quello che è realmente. Guarda il termometro e segna oltre i 38 gradi. <Stai male. Hai la febbre, Saisashi. Su, ti aiuto.> Dice, cercando di rialzarsi per aiutarlo almeno a togliersi le scarpe. Qualora ci riuscisse, andrebbe poi a spostarlo da li, per metterlo sotto le coperte, al caldo.<Devi stare nel letto, al caldo. Altrimenti sentirai più freddo. Su.> Cerca di motivarlo, mentre continua a pensare ad una motivazione valida che l'abbia spinta ad aiutarlo. <Vedi.. Forse sono in torto quando dico che sei un idiota senza cervello. Vedendoti oggi in questo stato e sapendo che stai da solo..> Almeno per il momento.< ho pensato che un po' di compagnia e di aiuto potevano farti piacere. Non c'è bisogno di ripagarmi con nulla. La gentilezza non ne necessita.> Dice, andando a sorridere lievemente. Ovvio, in un'altra occasione avrebbe sicuramente rifiutato.. O meglio non lo avrebbe portato nella sua stanza. Ma stando al freddo e al gelo, con solo una camicia a scaldare la parte superiore del corpo.. l'ha intenerita. Forse pure troppo. <Ma non farti strane idee, intesi? Voglio solo che tra di noi ci sia una specie di.. rapporto normale. In missione ce la caviamo bene.> Ed il discorso del Kyudaime ancora le suona nel cervello. Ottimi compagni, lui e la volpe. Edè fondamentalmente, quello che sta cercando pure lei.

18:37 Saisashi:
 Si rantola leggermente sul letto, chiude gli occhi, mantenerli aperti comincia a costare troppa fatica. Non si è mai sentito così male, debole ed inerme, senza possibilità di reazione. Forse è stata una fortuna incontrare Sakura, proprio nel momento in cui il tutto stava peggiorando. Sarebbe probabilmente svenuto per strada, e magari qualcuno si sarebbe degnato di raccoglierlo portandolo in ospedale. Intando la fronte del genin si fa sempre più sudata, il viso pallido lascia morbida l'espressione del viso, non avendo più forza per fare le sue solite espressioni stupide. Visto così sembra quasi un altra persona, un ragazzo dai lineamenti più fini di quel che fa trasparire. <mm..febbre...?> proferisce con voce strozzata, quasi delirante. <no...no... non posso devo fare delle cose...> a cosa si riferisca non si sa, probabilmente la sua mente sta vagando chissà dove. Strizza gli occhi, dolorante, comincia ad avvertire dolori a livello lombare , ed all'interno delle ossa, come piccoli spilli confittati nelle giunture. La premurosità della Hyuga continua ad apparire strana, e di fatti non giunge subito una risposta alla sua domanda, che seppur semplice, in realtà sembrava essere molto complessa. <mmm ce la caviamo...?> ripete senza un motivo l'ultima frase della ragazza. Riapre leggermente gli occhi, lasciandoli socchiusi, permettendogli di vedere la ragazza. <gr...grazie...> questo potrebbe essere un evento che porterà alla distruzione della terra. Saisashi ha ringraziato. Il mondo sta per finire. <sei più carina.....vista da...da qui....> direbbe con voce fioca, che stia delirando? Oppure semplicemente la febbre libera un pò di sincerità dei suoi pensieri? Dopotutto è ormai risaputo che tra ciò che Saisa da a vedere, e ciò che tiene dentro realmente, vi è un abisso. I suoi infinito lati nascosti potrebbero spaventare chiunque. Si ripone lentamente sotto la coperta, su consiglio di Sakura, lentamente.

18:54 Sakura:
  [Ristorante] <No no, le cose possono aspettare. Vedi di rimetterti.> Sussurra, in direzione del ragazzo. Probabilmente avrà bisogno di un qualche farmaco specifico, che forse sua madre possiede a casa. O forse di un infuso alle erbe, per far abbassare la febbre. Lo aiuta a mettersi dentro al letto, sgranando gli occhi nel sentire quel grazie. un grazie da parte di Saisashi. Domani verranno attaccati da qualche altro villaggio, vista la bizzarria dell'evento. Sorride appena, vedendo che in fin dei conti, il discorso dell'Hokage sta dando i suoi frutti. Per quanto la situazione possa essere bella, non può distrarsi. In fin dei conti, è li per aiutarlo no? Che poi, ancora non si capacita di quello che ha appena fatto. Poteva accompagnarlo a casa sua e magari affidarlo alle cure di qualcuno in particolare.. ma no. <Sì, siamo una bella squadra.> Questo è quello che è riuscita a vedere, dalla breve esperienze nella foresta della morte. Una cosa, tuttavia, è certa.. Nel loro rapporto di squadra mancano degli elementi indispensabili: un Ninjutser ed un medico. Elementi che ancora non hanno trovato,purtroppo. E la cos anon le piace moltissimo, perché entrambi sono specializzati nell'uso di specifiche arti.. E mancano entrambi di quelle potenziali abilità che rendono una missione fattibile e a riuscita con successo. Quanto all'ultimo complimento.. Non sa come identificarlo. Non sa se è riferito alla sua canottiera o semplicemente alle attenzioni che il ragazzo le sta dando.. Non ci bada moltissimo. Anzi, per mascherare l'imbazarro, gira la testa una volta posizionato nel letto per poi dire. <Vado a prendere dell'acqua ed un asciugamano. Torno subito.> Eh già. <Serve per far raffreddare la fronte.> Così le hanno detto fin da piccola. Ed è quello che va a fare. E pensa. Pensa al perché di quelle parole e al motivo che l'ha spinta a portarlo a casa per rimetterlo in sesto. Possibile che sia soltanto gentilezza quella che voleva dimostrare? O c'è qualcos altro dietro? Sicuramente sono degli interrogativi che non vuole che vengano fuori, da altre persone. O dallo stesso Saisashi.

19:06 Saisashi:
 LA febbre ha ormai preso il sopravvento, e finchè non si abbasserà, la lucidità di Saisashi sarà compromessa. <COFF COFF> altri colpi di tosse. Porta lentamente la mancina a scostare i capelli dal viso, che essendosi bagnati con il sudore della fronte, iniziavano a provocargli fastidio. La mente comincia a vagare tra i più svariati ricordi, balza da una parte all'altra facendogli dire cose che potrebbero apparire senza senso. <ok...io...io aspetto..> risponderebbe a Sakura dimostrando un barlume di ragione. Comincerebbe poi a digrignare leggermente i denti, strizzando le palpebre come se stesse vivendo qualche strano ricordo. <pa...papà....mi dispiace ... farò meglio la prossima volta.... co...così mi darai attenzione...> vaga nel passato, sembrerebbe parlare con suo padre. La persona che indirettamente gli ha causato tutte quelle insicurezze, tali da creare la corazza che mostra nella quotidianità. Per quanto facesse o si sforzasse fin da piccolo, per ricevere anche solo una piccola attenzione, o un riconoscimento dalla sua famiglia, ciò non è mai avvenuto. Non è stato sfortunato economicamente, ma emotivamente si. I suoi erano troppo impegnati in altro, non sa ben eil perchè decisero di avere un figlio, ma non ebbe mai il coraggio di chiederglielo, dato che all'eta di 11 anni, scappò di casa. Probabilmente i genitori non se ne saranno nemmeno accorti. Attenderebbe dunque silente il ritorno di Sakura, e quando sarebbe giunta di fronte al letto, vedendo la sua sagoma proferirebbe ancora con tono pacato. <ma...mamma sei tu..?? finalmente...mi stai guardando...sapevo che....che prima o poi mi avresti notato... sono stato bravo....vero..?> tornerebbe poi qualche istante nel dormiveglia. Cosa stia vivendo in quel momento la mente di Saisashi è di difficile comprensione, soprattutto perchè non ha mai detto a nessuno di se stesso. La gente conosce il suo lato "idiota e solare", oppure la sua apparenza da "teppista", che gli ha sempre impedito di poter vivere al massimo della serenità. Ma non gli è mai interessato dover raccontare le proprie emozioni, lui non ha mai voluto la pietà di nessuno. Se mai qualcuno lo avesse voluto vicino a se, allora lo avrebbe preso per volere, non per pietà.

19:26 Sakura:
  [Ristorante] Muovendosi in direzione del bagno, le orecchie cominciano a sentire sia i rantoli di tosse che il discorso che fa Saisashi. Prende una piccola bacinella e la riempie di acqua fresca, non troppo fredda. L'asciugamano lo acchiappa dal mobiletto sottostante. E proprio in quel momento, sente l'altro parlare con suo padre. Poche parole, ma quelle che servono per far si che la ragazza presti una precisa attenzione. Le parole, si sa, sono la fonte di potere più grande che si possa avere; sono capaci di alleviare, quanto di infliggere il dolore, rendendo la persona migliore o peggiore, in relazione a ciò che viene pronunciato. ma non solo: permettono anche di conoscere tale persona. A quanto pu capire, non ha un buon rapporto con il padre. Sembra proprio che non gli dia attenzioni, da quanto dice Saisashi. Si avvicina, in silenzio, verso il ragazzo, andando a poggiare la bacinella d'acqua per terra, per poi piegarsi ed immergervi l'asciugamani. Da un paio di strizzate, così da non far gocciolare, per poi poggiarlo sulla fronte del ragazzo, piegandolo per formare un rettangolo. E solo in quel momento, Saisashi inizia con il discorso dei genitori. Questa volta rivolto a sua madre. Si guarda indietro, tenendo ancora in mano l'asciugamano, come se ci fosse lei a farlo stare meglio. Ma la realtà dei fatti è che non è li con lei. O con loro, per meglio dire. Non sa dove sia e francamente non le interessa poi tantissimo. <Ehm.. si.. > Dice, titubante. Probabilmente non sta molto bene.. Forse si è beccato uno strano virus che intacca il sistema nervoso e quindi gli fa venire le visioni.. O magari le allucinazioni. Non è che ha mangiato qualche strano funghetto oppure ha assunto delle droghe? Ultimamente è interessata agli effetti degli allucinogeni per utilizzarli in combinazione con i Genjutsu.<Sei stato bravo, tesoro..> Non sa che dire e quel tesoro lo dice con una sorta di... strana accentazione. Non le viene spontaneo ed anzi le risulta fin troppo lontano da quello che è il loro rapporto. Ma se è vero che ha assunto delle droghe, meglio mettersi in gioco e aiutarlo in ciò. Loro potrebbero anche causare la febbre.. Mah, dovrà informarsi bene.<Su su, ora riposati.> Dice, mettendo finalmente l'asciugamano sopra la fronte del ragazzo, facendolo aderire bene anche alle tempie. E finalmente si siede sui talloni, mettendosi più o meno comoda. E guarda. E pensa. <Chissà perché, ma non mi aspettavo un Saisashi così..> Quale potrebbe essere la prola giusta? <..Tenero.>

19:39 Saisashi:
 I delirii indicano che la febbre potrebbe essersi alzata intorno ai 40. Solitamente è in quella temperatura che si può perdere la concezione di ciò che c'è intorno, andando a blaterare di cose impossibili. Il lato positivo è che l'aumento della febbre, è sintomo di reazione del corpo, che inizia a combattere per ristabilire la salute. L'aumento così rapido di gradi potrebbe indicare che Saisashi stia avendo una buona risposta, essendo abbastanza forgiato contro le intemperie. Non potrà rimanere per troppo tempo così alta, dovrà per forzaandare a scendere, migliorando le sue condizioni. Il genin avverte poggiare l'asciugamano sulla fronte. Quella sensazione piacevole di fresco, in mezzo al bollore della fronte, gli da sollievo permettendogli di trarre un lieve sospiro di sollievo. Rilassa i muscoli, la stanchezza comincia a farsi sentire, cercare di mantenere la lucidità e fingersi in forma in quelle condizioni, gli è costato parecchio sforzo , e può sentirne ora gli effetti. Volta leggermente il capo in direzione di Sakura. Allunga la mano in sua direzione, senza proferire parola. Non si spiega bene il motivo di tale gesto. Che stia cercando lei, oppure che stia ancora vagando altrove con la mente? <sei....sei una brava ragazza....spe...speciale....> anche in questo caso , non risulta del tutto chiaro. Sicuramente è parecchio strane sentire certe parole uscire da lui. Resta da capire se fossero rivolte alla Hyuga. Ma proprio il mistero rende le cose sempre affascinanti. Dopo le ultime parole, il taijutser crolla letteralmente in un sonno profondo, stremato ormai al limite delle forze. E' stata una giornata difficile, probabilmente da solo non se la sarebbe cavata facilmente. I lineamenti ingenui e fini, calano sul volto di Saisashi che con un aria bambinesca, dorme con respiro leggermente affannato.

19:49 Sakura:
  [Ristorante] Tenero. Giusto. Quando non fa l'idiota in giro. Ma anche in quel caso, sentendo quelle poche parole, ha capito diversi processi mentali del ragazzo. Come aveva ipotizzato, tutto intorno a lui è una maschera che nasconde un qualcosa di un pèo' più profondo. Ovviamente non si aspettava di ricevere quel genere di informazione e per come è fatto il ragazzo, sicuramente non andrebbe a buon fine, se chiedesse qualcosa del suo passato. Eviterebbe il discorso oppure lo troncherebbe sul nascere. Ma sapere che non era ben considerto dai genitori, forse ha dato l'imput per farlo diventare così.. Esuberante. Un modo come un altro di attirare l'attenzione. Gli occhi bianchi della hyuga sono poggiati sul suo corpo, principalmente sul viso del ragazzo, che ora sembra un po' più turbato del solito. E la frase che dice, prima di crollare... Le fa strano. Brava ragazza.. Speciale. Che cosa cavolo sta dicendo? Ok che la febbre è alta, ok che forse ha avuto le allucinazioni, ok che forse ha preso delle droghe... ma arrivare a dire che è una brava ragazza e speciale, va oltre ogni umana comprensione. anche per lei, che di intelligenza ne ha parecchia. Così come intuizione. Saisashi crolla definitivamente, andando a cadere in un sonno un po' agitato.. Ma comunque un sonno. <Speriamo che gli passi.. > Dice, andando poi ad agguantare la mano del ragazzo, mossa in precedenza, per mettergliela vicino al viso. Gli occhi cadono sui suoi lineamenti, andando a constatare il fatto che.. beh, sono molto più carini di quanto pensasse. Forse perché sta dormendo. O semplicemente perché, in un modo o nell'altro, si trova nella condizione tale da non sembrare un perfetto idiota. <..Mannaggia a te. Scambiarmi per tua madre. Dei miei...> Sorride un pochino. Non che le piaccia essere scambiata per la madre di qualcuno, sia chiaro.. Ma non può fare altrimenti, con Saisashi in quello stato.[Freeze.]

21:19 Saisashi:
 Il sudore si è affievolito. Il corpo del giovane sembra esser tornato ad una temperatura decente. La fase delirante è ormai terminata. Tutto ciò non è risaputo dal genin, ma gli permette finalmente di riprendere coscienza. Le palpebre vengono strizzate leggermente, per poi aprirsi lentamente e sbattere qualche volta, cominciando a mettere a fuoco il soffitto. <MH?> mugugna, leggermente stordito. Non capisce bene cosa stia accadendo, postumi da febbre alta. Si porta in posizione seduta sul letto, tirando su il busto, andando a strofinarsi il viso con entrambe le mani, come a cercare di riprendersi. <ma che ca....dove..dove sono..???> si guarda intorno. Un letto che non ha mai visto prima, cuscini, parecchi cuscini. Un colorito violaceo che fa da padrone nella stanza. <UHAA!> sobbalza di colpo, con un urlettino <CHE DIAVOLO E' SUCCESSO?!? DOVE SONO?! > digrigna i denti non riuscendo a ricordarsi ancora bene tutto l'accaduto. <dannazione, devono avermi drogato , o rapito o chissà che cosa...ora mi uccideranno me lo sento....> il naso sembra avergli dato tregua, non sta più colando, almeno per ora. Le sue condizioni sono decisamente migliori rispetto a prima. MA quanto tempo è stato li? Continua a guardarsi intorno con aria stranita, cercando di captare qualche indizio, nell'attesa di riprendere piena coscienza.

21:27 Sakura:
 La ragazza non si trova vicino a Saisashi. Il motivo è abbastanza semplice: è andata di sotto a prendere qualcosa di caldo da fargli mangiare. Ovviamente ha spiegato tutto a suo padre che si è ritrovato piuttosto contrariato dalla scelta della ragazza. In fin dei conti, sa di Saisashi e dei vari problemi che ci sono fra loro due.. Ma pensa che la cosa non sia appropriata. Una ragazza che lascia dormire un ragazzo nel proprio letto. No. Non gli va a genio. ma è riuscita a placarlo, dato che lo voleva cacciare e a fargli preparare qualcosa di caldo per il ragazzo, sotto attenta osservazione sia sua che di sua madre. Ora sta percorrendo le scalre che la portano alla sua piccola stanza distaccata dalla casa principale, con in mano una ciotola con dentro un ramen classico e due bacchette. Niente di eccezionale, diciamo. Arrivata all'ultimo gradino, ecco che sente la solita voce di Saisashi urlare e vaneggiare, come sempre. Sospira, cercando di tirarsi su di morale.. Era bello prima, quando non urlava e soprattutto si trovava nella situazione di malato. Quanto meno era sincero. Apre dunque la porta, con la mano libera, entrandovi. <Hey hey, calmati.> Dice, avvicinandosi al letto. Il colorito sembra buono ad un primo sguardo ed il fatto che si regga da solo è sicuramente una buona condizione per lui. Va a posare la ciotola con dentro il ramen sul comodino, prima di dire. <Sei a casa mia, stavi vagando in giro con la febbre alta e sei salito qua. Poi..> Non sa fino a che punto spingersi con i dettagli del loro incontro. La reazione del ragazzo potrebbe essere non bella, considerando che ha scoperto alcune cose riguardanti il suo passato. <..Sei crollato sul mio letto. Ti ho portato un po' di ramen caldo. L'ha preparato mio padre. > Quindi pu star tranquillo. Dentro non ci sono droghe o quanto altro ancora. <Mangialo finché è così. E' veramente buono.> Un piccolo sorriso, debole, prima di tornare a fissare il suo volto.

21:36 Saisashi:
 La porta si apre improvvisamente. Saisashi abbraccia un cuscino di colpo portandolo di fronte a se, nascondendoci il viso, come a potersi "proteggere" da quel che pensa sia un criminale che sta facendo la sua entrata. La voce che sente è però familiare, femminile. Abbassa leggermente il cuscino in modo buffo, in modo da liberare lo sguardo e poter ossevare Sakura. <eeeh? Sakura?> beh , ha pronunciato il suo nome per intero, incredibile. <fe...febbre??> comincia a divincolarsi nel letto, anche se avverte ancora spossatezza e dolori alle ossa. Certo, sta meglio poichè la febbre è scesa, ma riesce a capire da solo di non essere in forma. <ma...ma...qui...quindi questa SAREBBE CASA TUA??> si guarda intorno stupito. E' davvero nel letto di una ragazza? Quando mai avrebbe potuto pensare gli accadesse una cosa simile. Solo nei sogni più remoti. <aaaah....c***o....si ora comincio a ricordare...> comincia a collegare le varie cose, fino a fgiungere a quel momento. Certo non ricorda i dettagli , come i deliri causati dalla febbre, ma per il resto ha connesso. Ricorda bene del fatto che lei si sia presa cura di lui, con qualche piccolo black out nel mezzo, ma comunque lo sa. Inoltre la giovane si è presentata con del ramen caldo, GRATIS. Il suo piatto preferito. Ma stiamo scherzando? Ma tutte queste attenzioni quando mai le ha ricevute? <ahem...>si schiarisce la voce, imbarazzandosi al pensiero. Arrossisce molto in volto. <e quindi...questa è la tua camera> stranamente non sta urlando, anzi parla normalmente, e cerca di dialogare per non focalizzarsi sul resto. <senti ma....> afferra il ramen caldo, poggiandolo sulle mani, come a volerle scaldare, essendo ghiacciate <non è che mentre sono svenuto... si ecco insomma.. abbiamo fatto qualcosa senza che lo sapessi......> lascia intendere cosa intende, certo lo sta dicendo per scherzare e sdrammatizzare come suo solito. Lo sguardo da "diavoletto" con cui la fissa in quel momento, è parecchio divertente.

21:48 Sakura:
 Oddio.. Sembra un lontano ricordo, quasi fittizzio quello di vedere Saisashi nello stato di assoluta bontà.. E soprattutto non stupidità. Ora, soprattutto, che sembra esser tornato un pochino in forma, pare proprio che sia tornato. In splendida forma, inoltre. Sospira, ormai rassegnata nel non rivedere più quella parte tenera del ragazzo. Fin troppo rassegnata. <Oh bene.. Ricordi qualcosa.> Ma cosa per l'esattezza? Si ricorda di averla scambiata per sua madre? Si ricorda di quello che ha detto riguardo a suo padre? Oppure del fatto che le ha dato della brava ragazza, dell'intelligente e della stupenda? Ah probabilmente no. Per quanto possano esser stati dei momenti tutto sommato belli, ora come ora sono lontani ricordi. E se solo si ricordasse di ciò che ha detto, probabilmente comincerebbe a negarlo o risistemarlo a suo piacimento. Meglio non rimembrarglielo, così da tenere quel piccolo spiraglio del ragazzo intenerito tutto per se. <Sì, è la mia camera.> Dice, accomodandosi per terra, incrociando le gambe. Nel mentre, quando lui dormiva, non ha fatto moltissimo. non si è nemmeno cambiata di abito. Il che la dice lunga su cosa abbia fatto..Quanto a quello che dice il ragazzo, invece, sembrerebbe chel'atmosfera di assoluta e rigorsa pace si sia infranta. Come gli viene pensato di chiederle una cosa simile? Chiude gli occhi, grugnisce appena, dopo aver visto la faccia che ha appena palesato in viso. Quasi quasi vuole stare al gioco, per vedere fino a che punto si spingerebbe. Ma no. Troppo ferma sui suoi principi per permettere ad uno sciocco ragazzo diinfastidirla. <No, Saisashi. Se avessimo fatto...> Arrossisce anche lei ora, gesticolando nervosamente con le mani, nel vano tentativo di emulare quella che si potrebbe definire una chiara.. zozzata. <..Quello. Non credi che saresti rimasto svestito? O almeno con le braghe calate?> Non l'ha toccato nemmeno con un dito. Figuriamoci a fare porcherie con lui. Pffffff. <Ti ho solo sistemato l'asciugamano in fronte, per farti abbassare la febbre.> Dichiara, gonfiando le guance e puntando gli occhi bianchi a terra.

21:58 Saisashi:
 Un enorme "ROAAAR" proveniente dallo stomaco fa capolinea nella stanza. Non mangia da ieri notte, ed ora che si sente un pochino meglio la fame si fa sentire. <GNAM!> si fa il verso da solo per poi iniziare a mangiare con gusto, afferando le bacchette con la destrorsa, andando ad ingurgitare il ramen, finendolo in men che non si dica. <uaah. Ci voleva un sacco...cheeee buono!> sorride , felice del pasto ricevuto, non gli è sempre consentito mangiare cose così buone, spesso mangia ramen di pessima qualità precotti. Quello che riesce a permettersi insomma. <mmm ah si eh? > prosegue con tono normale <beh, il fatto che tu arrossisca così però...non me la conta giusta > socchiue gli occhi da saccente. Sta solo cercando di provocarla un pò per scherzare. In realtà sa che non è successo niente. I ricordi sono nitidi. Solo nel momento della febbre al massimo e dei deliri, non sa di aver detto certe cose. Di conseguenza non è turbato. <ehm..quindi da quanto sono qui??> chiede spaesato. Quanto sarà rimasto li in quel letto? ha perso completamente il senso del tempo. Allunga la ciotola vuota verso la ragazza seduta li vicino, in attesa che lei possa recuperarla. Subito dopo andrebbe ad incrociare le braccia al petto. In realtà il suo comportamento è più pacato e calmo del solito. Che sia l'imbarazzo generale? <beh senti...si insomma..> comincia a balbettare un pochettino, quasi non sia in grado di trovare le parole. Volta il viso in direzione opposta a quello di Sakura arrossendonuovamente. Cerca di evitare il contatto visivo con lei. <beh...ti ringrazio.......ehm...sul serio. > Ora si che il mondo è pronto per la sua fine. GOD SAVE KONOHA.

22:08 Sakura:
 La capacità di un ragazzo di mangiare come un maiale, l'ha sempre reputata di cattivo gsto. Vedendolo ingurgitare quella ciotola di ramen in men che non si dica, sta a provocarle una sorta di.. conato di vomito. CH enon da a vedere, ovviamente. Meglio tenersi determinate opinioni per se stessi,q uando si hanno persone così e non si ha una certa confidenza. <Sono felice che ti sia piaciuto.> Dichiara, un po' schifata nel tono di voce, per poi dire. <Senti, mi imbarazza parlare di queste cose con un ragazzo. Sono fatti privati e... Oh suvvia, dammi qua.> Dice, andando a prendere la ciotola di ramen per poi poggiarla sul comodino. Ovviamente quel gesto che le ha fatto, posizionandogliela davanti, in un'altra occasione, l'avrebbe sicuramente fatta infuriare. Per diverse ragioni che non sta nemmeno a considerare. <Da diverse ore.> Risponde, un po' seccata, per aggiungere successivamente. <Ti ho fatto salire per misurarti la febbre. Era piuttosto alta, così ti sei accasciato sul letto. Ho rimboccato le coperte, preparato l'asciugamano con l'acqua fresca e poi sei caduto in un sonno un po' agitato. Non prima di aver detto alcune cose..> L'ultima parte della frase le è praticamente scappata di bocca. Non voleva rivelare quella parte di conversazione che hanno avuto, anche perché non sa che cosa potrebbe dire. Certo è che qualora dovesse chiederle qualcosa, anche lei potrebbe rimanere sul vago. Ricordate come si imbarazza facilmente la ragazza? Ecco. Dire le stesse parole che ha detto lui, la metterebbero in una situazione di disagio, tale che potrebbe perfino perdere l'uso della ragione ed utilizzare il Nemuri sono per metterlo a tacere e farlo addormentare nuovamente. <Non c'è da ringraziare. Come ti ho già detto, la gentilezza non va ripagata con nulla.> Ed è un principio sul quale non vuole transigere, la ragazza. <Inoltre, sei stato tu il primo a dirmi che bisogna aiutarsi l'un l'altra, no? >In numerevoli occasioni a dirla tutta.

22:16 Saisashi:
 La ciotola gli viene strappata di mano, e poi poggiata sul comodino. In realtà il suo era un gesto compiuto con ingenuità, non era maleducazione, semplicemente non sa che non sta bene. Ma avendo avuto quasi zero rapporti sociali, come potrebbe saperlo. Porta la mancina dietro al capo a grattarsi leggermente la nuca. <Yaaaawn> uno sbadiglio parte senza esser trattenuto, si sente ancora debole, e la stanchezza non è ancora passata del tutto. <cavolo che mal di testa....sembra che mi ci stiano trivellando dentro.....> beh normale, dopo aver avuto un probabile cambiamento di pressione dovuto alla febbre. <mh?> mugugna riportando subito le verdi iridi sul viso della ragazza, non riuscendo a mascherare il sempre presente imbarazzo. <co...cose??> si domanda, un pò preoccupato. Cosa può aver detto? Che abbia fatto qualche cavolata? Che abbia rivelato qualcosa di se? Un vero uomo non espone i suoi problemi, ne soffre in silenzio, o almeno questo è ciò che ha sempre pensato. <spiegati meglio...> voce ancora roca quella di Saisashi, è affaticato, anche volendo non potrebbe gridare come suo solito. <mmm oh....si è vero.....> ripensa effettivamente alle svariate occasioni, soprattutto di conflitto avute con la Hyuga, in cui lui ha esposto il suo credo ninja, rivelandogli in parte un lato nascosto di se, il suo gran cuore. Sembra che la giovane lo abbia ascoltato, e sia in qualche modo cambiata su quel fronte. Lui avrebbe fatto la stessa cosa per lei. Dopo tutto, dopo la furiosa lite avuta al loro primo incontro, chi mai avrebbe immaginato, che il letto di quella ragazza, ed anche la sua camera, sarebbero stati i primi dell'altro sesso che avrebbe visitato in vita sua? <beh con contento che tu abbia capito > direbbe con voce da saccente, che non gli si addice per nulla.

22:25 Sakura:
 <Sei stanco. Sdraiati.> Dice, alzandosi dal letto e cercando di avvicinarsi ad esso. Tenterebbe di alzare le coperte, così da far agevolare l'azione di rimessa di Saisashi. Per quanto quella conversazione stia prendendo una piega che non le piace non si tira indietro al suo "dovere". o meglio a quello che si è imposta. Ancora non si capacita di come il ragazzo sia riuscito a farle fare questo genere di cose. Lui non è il suo tipo e francamente non ha mai avuto modo di approfondire la sua conoscenza. Senza considerare il fatto che fino a qualche mese fa lo detestava dal profondo del suo cuore. <E' normale, dopo tutto hai la febbre. Su forza, sotto le coperte. >In modo sbrigativo, tenterebbe di rimetterlo a nanna. o almeno di farlo sdraiare così che il sonno possa fare il suo effetto. Ma a quanto pare il ragazzo vuole continuare a chiacchierare lungo quella linea di argomento. Sospira, cercando di trovare il giusto coraggio di dire alcune cose. Come si è ripromessa eviterà di dirgli della famiglia e di averla scambiata per sua madre. Non sarebbe carino e probabilmente ne uscirebbe fuori una discussione sul fatto che si sia inventata tutto.. E potrebbe in un certo senso ferirlo. Se fino ad ora ha mascherato quel lato generoso, un motivo deve pur esserci. <Beh.. Mi hai detto che sono una brava ragazza..> Incomincia ad arrossire. <Speciale.. E mi hai ringraziato un paio di volte. > Chiude le palpebre in modo nervoso, cercando i non arrossire troppo, per poi dire. <Quando ti sei addormentato, avevi un'espressione più.. carina. Tenera.> Già. Da piccolo ragazzo indifeso e pronto ad essere coccolato ed abbracciato. OVVIAMENTE non da lei. Accetta di aiutare, ma fino ad una certa. <Già.. Anche io lo sono.> COntenta di aver capito o contenta di aver visto un piccolo barlume di speranza nel vedere qualcosa di buono provenire da quella testa quadra?

22:36 Saisashi:
 La ragazza tenta di rimetterlo a letto, ma Saisashi è ormai incuriosito da tale conversazione. Rimane quindi ancora seduto sul letto, facendo un pò di resistenza in stile capricci. <è la prima volta che una persona da ascolto a qualcosa che dico ehehe...> ridacchia imbarazzato, sembra felice e sincero nel dire tale affermazione <di solito la gente non ascolta mai quello che dico... o lo prende subito in partenza per una stupidaggine...maaaaaa come vedi. Grazie al sublime Saisa, sei migliorata hihi> ridacchia ancora, provando a darsi qualche aria da maestrino, cosa che normalmente faceva Sakura. Ascolta poi le risposte della ragazza alla sua domanda. Socchiude gli occhi. Incrocia gambe nel letto, e nuovamente le braccia al petto. Espressione di colpo rilassata e seria, a mostrarenuovamente i suoi lineamenti puliti del viso, non forzati come al solito. <mh. > la serietà assunta, sembra non promettere nulla di buono, come volesse negare o qualcosa di simile. <beh... si è vero l'ho detto. > resta in silenzio, lasciando nuovamente qualche attimo di suspance. <ti ho detto anche che sei carina, ora che ti ho potuta vedere da più vicino. > A quanto pare, quella parte se la ricorda, e sembra non negarlo. <è la verità. Lo penso realmente.> riempie di aria le guanciotte, andando a riaprire gli occhi spostando lo sguardo in altra direzione, mascherando un pò il rossore. Che cavolo gli è successo? <ahaa! Quindi hai appena ammesso che sono carino e tenero. Che coooooosa incredibile! >esulta interrompendo il silenzio imbarazzante con un aria piuttosto felice. Nulla viene rivelato sul resto di ciò che ha delirato nel sonno. Andrebbe quindi a coricarsi sotto le coperte cercando una posizione comoda. La stanchezza ed il malessere cominciano a farsi sentire nuovamente. MA tuttociò cosa significa? come mai questa tranquillità e tenerezza di colpo nei suoi confronti? Perchè si sta aprendo con la persona che non sopportava nemmeno sotto lo sguard?

22:47 Sakura:
 Se da un lato la resistenza che oppone Saisashi nel mettersi sotto le coperte la prende come una cosa da bambini, dall'altro c'è una sorta di dichiarazione che le fa piacere. O meglio, che permette alla ragazza di conoscerlo un pochino meglio. Ne sembra felice, riguardo alla sua "scelta di seguire il consiglio" offertogli da Saisa. Sebbene questa sua ostentata insistenza ad essere particolarmente egocentrico sia un lato che deve migliorare, anche lei pare non aver grossi problemi al momento. Sorride, dicendo po.. <Vedi.. La gente tende a vedere sempre il peggio nelle persone. Specie se queste sottolineano tratti che non sono consoni alla situazione in cui si trovano.> Queste ultime parole sembrano più un rimprovero, ma rimedia subito. < Tuttavia, se permetti alle persone di conoscerti un pochino meglio, puoi ben capire che alcune opinioni possono essere radicalmente debellate.> Ed è uno dei principi su cui si fondano molti aspetti della cultura. O di un contesto sociale sviluppato, come il loro villaggio. E a quanto pare, il ragazzo sembra davvero ricordare quelle cose che ha appena detto la ragazza. E quando dice che è vero, ciò che ha detto, arrossisce ancora di più. In passate occasioni, ha sottolineato più volte la sua totale inadeguatezza nel vestire, o il suo osceno abbigliamento che non mette in mostra le proprie forme. Forse è proprio merito della canotta che indossa, che l'ha portato a dire certe cose. Ah maledette tette. Sicuramente sono quelle che annebbiano il giudizio del ragazzo. Pff. <N-no.. Un m-momento, non ho detto questo...> già. Non lo ha detto. Ceeeeerto. Ha solamente ammesso il fatto che sia una persona più coccolosa e tenera, quando non sbraita come un maiale in una macelleria. <..Ho semplicemente detto che quando dormi sei così. Solitamente non mostri mai questi lineamenti più tranquilli.> Dannazione. Uomini, la peggior specie di essere vivente sulla terra.

23:02 Saisashi:
 Ascolta le parole della ragazza, andando ad incrociare le braccia sotto la nuca, il tutto sul cuscino, rimanendo sdraiato e portando lo sguardo sul soffitto. Scuote il capo ascoltando alcune affermazioni della genin, che non condivide, per il semplice fatto che le ha vissute. Probabilmente, a livello teorico, a lei potrebbe sembrare così. Ma non è semplice. <permettere alle persone di conoscermi?? tsk...> breve pausa <il punto è proprio questo. Alle persone interessa più il pregiudizio creatosi, che conoscere qualcuno realmente. Facile a dirsi....ma alla fine...> resta un pò sconsolato nel pensare a tutti gli anni in cui nonostante avesse compiuto svariate buone azioni per il villaggio, debellando alcuni teppistelli che facevano cavolate per strada ed altro, non ha mai preso meriti, anzi ha sempre e solo subito dei rimproveri. Ma va bene così. Questa è stata la sua vita e non si può di certo cambiare. Da un lato potrebbe anche essere un pregio. Conoscerlo non è cosa da tutti. <aaaah certo certo. Non hai detto questo eh? > ascolta poi l'affermazione sul dormire. Si rimette quindi qualche istante seduto, con un lento colpo di reni, sforzandosi un pò per riuscire nell'intento. Volta il viso verso la ragazza. La fissa negli occhi, senza spostare lo sguardo, quasi senza timore. Improvvisamente, non crea nessuna strana espressione, resta semplicemente se stesso. Pulito, i suoi reali lineamenti. Lo sguardo è quasi magnetico, cosa a cui normalmente non si presta caso. <intendi dire così...?> dice con tono serio e pacato, assumendo tale espressione, come in sonno, che poi sarebbe la sua reale faccia, non modificata dalle smorfie che usa come "protezione". <sai...> non scosta lo sguardo, e stranamente non si imbarazza. Il suo tono è cpmpletamente serio, un pò pacato, la sua voce reale senza troppe grida nel mezzo. <se non fosse per quel piccolo difetto del vestito con i gatti.> lascia un attimo di silenzio. <probabilmente saresti la fidanzata perfetta. > TUDUN- CHA! Attenzione, Saisashi deve aver battuto una forte testata, la febbre deve avergli bruciato il cervello. Oppure semplicemente , si è lasciato andare a se stesso, nel piacere del momento, senza inutili maschere, almeno una volta ogni tanto? Mistero della fede. Detto ciò lascerebbe su di lei lo sguardo ancora pochi secondi. Con la mancina andrebbe a togliere un pò di capelli dal viso, più sscompigliti del solito avendo appena dormito. Si andrebbe poi lentamentea chinare, con un espressione affaticata tornando coricato e disteso nel letto. Sprofonda la testa nel cuscino, provato dalla stanchezza. <buona notte. Domattina alzo i tacchi....mi spiace per il disturbo.> secco e piuttosto deciso. <comunque grazie...per il tuo aiuto.....da solo probabilmente sarei svenuto per strada....> stranamente va a ringraziare di nuovo, probabilmente si trova nella serata giusta. Sarà che quelle attenzioni hanno sbloccato qualcosa in lui? Si sente calmo ed appagato. Rilassato. Inspira a lungo per poi chiudere gli occhi, cominciando a provare fatica nel tenerli aperti. [end]

23:17 Sakura:
 <Prova magari a dimostrare il contrario. Se ovviamente ci tieni, al loro giudizio.> Ma l'appartenenza ad un illaggio è una cosa che sicuramente serve, anche per crescere come persona. Cercare di farsi accettare porta innumerevoli vantaggi, sia per la propria vita, che per la propria reputazione. Non le piacerebbe vedere Saisa come un traditore, perché il Villaggio l'ha spinto fino a questo punto. Volge lo sguardo, quando l'altro si insinua nelle comperte, così da permetterle di prendere un attimo un profondo respiro, da quel momento di assoluto imbarazzo. Tuttavia, quando prende l'iniziativa e tira fuori quel lato del suo viso, decisamente più calmo e tranquillo e che la fissa, la ragazza arrossisce ancora. Perché le sinapsi del suo cervello funzionano così malamente? Per quale arcano, stupido, maledetto ignorante motivo? E poi.. SCATUUUUUUUSHHH. Muore. Fidanzata perfetta. Lei. Una fidanzata. Per chi, di grazia? Per lui? Per un altro? Per chi, con esattezza? No, non vuole essere la ragazza di nessuno, non ora. Non in questo momento o nei prossimi. <Ma piantala.. Ragazza perfetta.> Gli occhi le sono diventati quasi lucidi e le gote sono din troppo rosse. Non sopporta di essere così vulnerabile a certi tipi di affermazioni. Anzi, lo detesta profondamente. <Non hai disturbato, Saisashi. Vedi come ti senti domani, se hai la febbre o meno. Altrimenti resti qui. Non crei problemi.> E detto questo? Beh, sicuramente si assicurerà del fatto che stia dormendo, prima di prendere il suo diario e incominciare a scrivere quello che è successo. Perché è successo qualcosa, in fin dei conti. [END]

Saisashi se ne va a passeggio per le strade di Konoha, con la febbre.
Viene incrociato da Sakura che esce dal locale di suo padre per buttare l'immondizia e vedendolo in quello stato, decide per non si sa quale arcana motivazione, di portarlo su da lei.
Insomma, una cosa tira l'altra e... No, momento. Storia sbagliata. Lo fa coricare sul letto ed escono fuori alcune interessanti rivelazioni, da parte di entrambi.