Mekura e Kaori la prima
A salutare l'ultimo giorno di permanenza della konohana a Kusa vi è un temporale coi fiocchi. Una pioggia violenta, incessante, nuvoloni scuri e fulmini che -di tanto in tanto- rischiarano il cielo seguiti da rombi violenti in lontananza. Kaori indossa un mantello da viaggio nero col cappuccio ben calcato sulla testa a lasciar intravvedere appena una parte di viso e i ciuffi di capelli scuri che scivolano ai lati del volto. Gli occhi sono in ombra sotto il cappuccio scuro mentre naso e labbra son perfettamente visibili. Il mantello è chiuso e nasconde alla vista il coprifronte della Foglia legato attorno alla gola e le vesti da kunoichi composte da una camicia viola pallido ed un paio di stretti pantaloni elasticizzati che le fasciano le gambe. Vambracci e schinieri son indossati agli arti per proteggerli da eventuali colpi, a rinforzare stivali e guanti che ricoprono gambe e braccia con cura. Una cintura in vita tiene su una tasca porta oggetti piena di strumenti utili mentre un porta kunai e shuriken è legato attorno alla coscia destra. Il chakra è vivo e ben sveglio nel suo corpo, è pronta ad agire da un momento all'altro e reca sulle spalle -sotto il mantello- uno zaino con delle scorte di cibo e altri strumenti più ingombranti e situazionali quali respiratore, ombrelli e abiti di ricambio. Non è molto pesante, non dovrebbe darle fastidio in battaglia. Si trova poco oltre la soglia delle mura del Villaggio assieme al jonin della Nebbia che ha acconsentito a seguire le due in questo viaggio così pericoloso. Attendono l'arrivo della Hyuga con la quale avrebbero affrontato quel lungo cammino. < Ancora non mi sembra vero ciò che stiamo per fare > mormora lei con un sospiro leggero fissando l'orizzonte per quanto le è possibile con quella pioggia battente. < Credi che riusciremo a trovare le informazioni che ci servono? > domanderebbe rivolgendosi alla figura dell'albino volgendo ora verso di lui il proprio sguardo. [chakra: on] [vambracci e schinieri: resistenza 50] [tasca porta oggetti: tonici coagulanti, tonici per il chakra, bombe luce, fumogeni, bendaggi, fasciature, fuuda, manette anti-chakra.] [porta kunai e shuriken: kunai, shuriken e carte bomba] [zaino: scorte di cibo, vestiti, respiratore, occhiali monolente] In viaggio. Presto potranno partire per Iwa ed andare le informazioni che servono. Ha già pronto il piano da portare avanti, ma per ora vuole solo accertarsi che abbia all'interno di Kusa almeno una copia con abbastanza chakra da potersi scomporre a necessità o anche solo tenere d'occhio i suoi figli. Indosso porterebbe un paio di pantaloni scuri, con dei copri pantaloni in pelle che lasciano l'interno coscia scoperto mentre l'esterno è legato attorno alle gambe attraverso dei lacci posizionati a dovere. Una maglia a rete si trova al di sotto della maglia blu scura con una apertura laterale a destra, che lascia lo sterno scoperto con uno scollo quadrato mentre le maniche sono ampie sempre con quelle decorazioni stampate sopra. Attorno al collo porta un l mantello lungo che coprirebbe interamente il collo scendendo dietro la schiena e sul davanti lasciando le spalle scoperte mentre il capo è coperto da un cappuccio largo . Manicotti lunghi fino al gomito e sopra coperte dalle larghe maniche i vambracci da protezione. Oltre a questo porterebbe legato ad una cintura al livello della vita, un rotolo, il fodero del tanto con arma all'interno e nella tasca porta oggetti posto in linea con la schiena, un paio di tonici sia coagulanti che di chakra, del filo di Nylon conduttore, 5 fuuda vuoti, un trasmettitore insieme a 2 fumogeni. Nel porta kunai legato alla gamba destra invece porterebbe 5 kunai di cui tre con carte bomba legate. Continua a camminare tenendo lo zaino stretto nella mano destra mentre questo è adagiato lungo la spalla a penzolare infilato solo a metà. Allunga il passo cercando di avvicinarsi al luogo dove Kaori e il Kiriano si sono dati appuntamento e se fosse riuscita ad intercettarli li saluterebbe sollevando il braccio sinistro. Dentro lo zaino si troverebbero i documenti e delle scorte di cibo ulteriori oltre a quelle di emergenza chiuse all'interno del rotolo. <sono qui> risponde Mekura osservandoli entrambi <scusatemi il ritardo, ho avuto un contrattempo> afferma questa scura in volto ma abbastanza contenuta da non mostrare il muso seccato. <Ai e io abbiamo avuto una discussione> spiega a questi seriamente portando le mani ai fianchi. [ch on ][zaino : scorte di cibo, inchiostro pennello, documenti][tasca porta oggetti: fumogeni, tonici ch/coa, 5 fuuda, filo chak conduttore][porta kunai : 5 kunai 3 carte bomba (legati) ] [Mura] Il giorno della partenza è giunto, per qualche giorno deve allontanarsi da Kusa per fare da guardia del corpo alle due Hyuga. Una sorpresa per qualunque nemico, questo è certo ma quanto può essere utile alle due ragazze? Non ne ha la minima idea detto francamente e se dovesse rimetterci la vita? Sono possibilità da tenere in conto in una missione del genere però una cosa è certa, Kaori non deve essere toccata o le conseguenze possono essere disastrose. Oltre le mura del villaggio, in compagnia di della chunin, attende l'arrivo di Mekura. Indosso porta un armatura pesante in parti metalliche fabbricata in proprio a ricoprire ogni angolo del corpo dandogli una maggiore resistenza ai colpi subiti; sopra il busto porta un kimono bianco che corre lungo tutto il corpo fermandosi all'altezza delle caviglie, maniche lunghe e larghe fino al polso. Il kimono è chiuso con una cintura rossa intorno alla vita e, sopra il kimono ha una piccola armaturina in metallo che ne copre il busto avente piccoli spuntoni sulla parte alta del petto che non vanno a intaccare il collo. Sul fianco sinistro ha la sua katana messa all'interno del fodero; sulla schiena, sempre alla vita, sia a destra che a sinistra ha due portaoggetti contenenti 5 tonici del chakra, 15 tonici coagulanti, 10 confezioni di fili di nylon, 45 carte bomba, 50 bomba luce, 5 fuda con all'interno di ciascuno un tronchetto per la sostituzione e 10 fumogeni. Intorno alla coscia di entrambe le gambe vi sono posizionati due porta kunai e shuriken contenenti 38 kunai, 50 shuriken, 47 kunai a tre punte. Sui polsi di entrambe le mani ha posizionato due fuda, uno per polso; nel polso destro vi è sigillata una nodachi, nel polso sinistro una katana a doppia lama. Sulla cintura che lega la vita ha posizionato un altro fuda, sulla sinistra, con sigillata all'interno una zanbato. Sul petto, piegati in modo che si veda solo il kanji "potenza" ha applicato 10 fuda potenzianti. In più ogni lama è cosparsa di veleno stordente grado S ovvero la katana, la nodachi e la katana a doppia lama, una sicurezza in più per se. In ultimo, legata sulla schiena, ha lei, la samehada, la grande pelle di squalo ottenuta dal Kokketsu. Essa è avvolta in delle fasce bianche per coprirne le scaglie di squalo il quale hanno il potere di risucchiare il chakra nemico e non solo. Il chakra scorre in corpo, forte e potente come si addice a un maestro di spada la cui lama è elegante e raffinata quanto veloce e letale. Sulla parte destra del collo, in basso, vi sono stampati in rilievo 3 tomoe nere, simbolo del patto fatto con il diavolo. Purtroppo, per via del brutto tempo e della incessante pioggia è costretto anche lui a portare una mantella; essa si presenta di colore marrone, posta al di sotto della samehada con un cappuccio alzato sul capo mentre un paio di legacci la legano intorno al collo. Non è il massimo come giornata di partenza ma non possono più rimandare<Non è se riusciamo a trovare le informazioni il problema ma ciò che dovremo fare>è molto probabile che sia sorvegliato il manicomio o che addirittura l'uomo con cui devono parlare è messo peggio di quanto si pensi. Alla fine Mekura fa la sua comparsa con tanto di abiti per l'occasione<Niente di grave spero>commenta quell'affermazione da parte della giovane. [Chk on][Equip solito] <Lo so, lo so...> sospira Kaori chinando appena il capo, abbassando le spalle con fare sconsolato. Quella missione richiederà un grado di attenzione e cautela quasi unici, i pericoli saranno molteplici e le difficoltà sicuramente elevate. Probabilmente si tratterà della missione più difficile alla quale avrebbe partecipato ma non può lasciarsi abbattere da questa consapevolezza. Deve arrivare in fondo a questa faccenda ad ogni costo cercando di impedire ai loro avversari di prenderla con sé. Dopotutto pare che per qualche ragione la stessero cercando, per cui dovrà assolutamente evitare di venir catturata. I kami solo sanno cosa essi possono voler fare con lei. < Ma in qualche modo faremo. Non abbiamo scelta, dopotutto > cerca di sorridere poi con un tono che vorrebbe essere incoraggiante prima di notare l'arrivo della kunoichi. Osserva la figura di Mekura avvicinarsi a loro, il modo in cui li saluta col braccio, con cui spiega e giustifica il suo ritardo. Kaori abbozza un sorriso gentile, uno dei tanti, osservandola in viso attraverso la pioggia battente. < Immagino che debba essere difficile per lei doverti salutare così spesso > si ritrova a dire con una scrollata di spalle ed un fare quasi intenerito. Ultimamente si è ritrovata a non sapere bene come considerare il rapporto con la compagna: a momenti ridono e scherzano assieme parlando come ragazze qualunque, in altri par quasi ingelosirsi di colpo per le cose più strane. Non sa bene come considerarla ma sa che fra loro è quella più informata circa la missione che stanno per andare a compiere. Di sicuro, poi, in battaglia sarebbe stata un'alleata preziosa. < Uff, non potevamo partire almeno col sole? > sospira lei alzando il capo verso il cielo scuro, uno sbuffo stizzito a sfuggirle dalle labbra. < Speriamo solo che non sia un cattivo presagio. > mormora a bassa voce riabbassando il viso. [chakra: on] [vambracci e schinieri: resistenza 50] [tasca porta oggetti: tonici coagulanti, tonici per il chakra, bombe luce, fumogeni, bendaggi, fasciature, fuuda, manette anti-chakra.] [porta kunai e shuriken: kunai, shuriken e carte bomba] [zaino: scorte di cibo, vestiti, respiratore, occhiali monolente] Mekura non risponde subito a Raido, non lo guarda neppure negli occhi mentre si concentrerebbe piuttosto a lavorare sulle priorità dato che non poteva farlo prima. Si concentrerebbe e chiudendo gli occhi entrare in meditazione con se stessa in modo da focalizzare al meglio la propria persona. Cerca di entrare in dettaglio, cercando di focalizzare la base della sua figura: l'altezza, la corporatura, la sua figura atletica ma sottile, il viso ovale, le dita lunghe ed affusolate, i capelli corti, gli occhi, quindi passando per i suoi vestiti cercherebbe di focalizzare l'attenzione sulle cuciture e sulle forme che cadrebbero lungo il suo corpo ed infine vi aggiungerebbe il colore della pelle, dei capelli, il violetto degli occhi la leggera tonalità più scura delle labbra, i colori degli abiti che indossa e insomma cercherebbe di focalizzare la sua attenzione su tutto. Una volta fatto ciò, la giovane comprimerebbe una certa quantità di chakra dalla bocca dello stomaco e lo spingerebbe lungo tutto il corpo andando a toccare i punti di fuga. Sprigionerebbe il chakra all'esterno e se fosse andato tutto bene a questo punto la ragazza dovrebbe essere in grado di far apparire una copia di se a meno di un metro di distanza sulla sua destra la quale secondo le stime di Mekura dovrebbe possedere abbastanza chakra da poter utilizzare in caso di attacco o necessità, non dovrebbe comunque allontanarsi troppo dai suoi figli e loro dalla magione di Yukio senza la sua supervisione. Una volta che fosse riuscita a creare se stessa un secco ordine viene elargito <sai cosa fare, in caso di pericolo pensa prima di tutto a mettere ai sicuro chi di dovere, poi avvertimi smaterializzandoti> afferma questa seriamente e poi, solo dopo aver fatto tutto questo si rivolge a Raido <Ai non era d'accordo con il fatto che dovessi partire, quindi nulla di grave> Osserverebbe la copia andarsene e lei prende un lungo sospiro portando lo zaino a posizionarsi meglio sulla schiena in modo che sia perfettamente il linea sostenuto da entrambe le spalle. Si rimette a posto e guarda gli altri due di nuovo. Sentendo quello che dice Kaori annuisce <lo è per tutti, ma è arrivato il momento di crescere> Ma non può che comprendere lo sbuffo riguardo alla pioggia, non è un bel momento per partire in effetti <bhe, Messer Raido è quello più portato con l'acqua, probabilmente ti sa dire di più lui se è un presagio, personalmente penso che sia peggio se iniziasse anche a nevicare, quello non sarebbe un bel segnale> Afferma lei cercando di ironizzare continuando a guardare verso l'alto. [ch on - moltiplicazione superiore (copia ch 30) / ch tot 70/100 - stessi tag] [Mura] La pioggia batte sui loro capi in modo più violento del solito, non un temporale ma ci manca poco, davvero poco prima che tutti vada in malora in quel momento<C'è sempre una scelta>non china lo sguardo, non si abbassa a guardarla preferendo l'orizzonte dinanzi a se. Osserva il territorio dell'erba estendersi dinanzi a se mentre la mente pensa a quali reali pericoli stanno correndo affrontando una missione del genere. Affrontare uno come questo cappuccio rosso, capace di infondere paura anche ad anni di distanza dalla sua attività, è un qualcosa di veramente eccezionale e spaventoso allo stesso tempo; non è tanto il potere di costui che lo rende irrequieto quanto l'alone che aleggia intorno ad esso, una fama che fa presagire il peggio ovunque la storia venga guardata. Cosa sa fare? Come si muove? Cosa è in grado di compiere per portare tanto paura al mondo? Domande che necessitano assolutamente di una risposta prima che il fatidico giorno arrivi e la battaglia cominci. Lo sente, sente il pericolo molto più vicino di quanto non si pensi, sente la morte respirare alle di lui spalle; forse, questo viaggio, può presentare la sua fine definitiva. Resta immobile osservando l'arrivo di Mekura e il suo fare, l'esibizione di una tecnica che conosce fin troppo bene e che sa sfruttare alla perfezione, la stessa che ha usato per restare vicino a Kaori durante il soggiorno a Konoha<Capisco>risponde voltando leggermente il capo per guardarla per poi ritirarsi subito dopo. Il volto non cambia, impassibile ma nonostante ciò, la preoccupazione è ben visibile nei suoi occhi, una preoccupazione che mai ha esibito prima d'ora e forse entrambe possono notarlo. Nel silenzio più totale continua a sentire il loro scambiare di parole, quelle chiacchiere futili e quella domanda strana sulla pioggia, sui presagi<La pioggia non porta presagi, questo compito è affidato agli uomini>solo l'uomo è portatore di sventure e di catastrofi, non il tempo<Andiamo>una sola parola per poi cominciare a camminare in avanti, passo dopo passo mette le distanze della mura del villaggio dando inizio a quel viaggio, il primo di tanti o l'ultimo di pochi. [Chk on][Equip solito] La Hyuga osserva quanto vien fatto da Mekura. O meglio, osserva semplicemente la comparsa di una seconda kunoichi visto che, a differenza della moltiplicazione base, per questa tecnica non serve neppure comporre i sigilli e per cui non v'è nulla da osservare prima dell'effettiva comparsa della copia. Immagina ch'essa sia stata richiamata per badare ai due "figli" della ragazza e, a confermare tale pensiero, ecco giungere immediate le raccomandazioni della ragazza appartenente ad Akatsuki. Non dice nulla mentre va a parlare con la propria copia e si limita ad attendere paziente l'avvio di quel viaggio. Ascolta le parole di Mekura rivolte ora a loro e si ritrova ad annuire appena, semplicemente. Per Ai dev'essere più difficile che per tutti crescere con le sue sole forze considerando la vita dura alla quale è stata sottoposta fino ad ora. In effetti si chiede come sia stato possibile che Mekura si sia effettivamente presa cura della bambina se ha continuato ad andare in giro in missione fino a quel momento. Ma quelli non sono fatti suoi, sicuramente doveva aver trovato un modo per sistemare la situazione. Magari con l'aiuto di Azrael, chissà? < Beh potremmo anche ritrovarci ad affrontarla una volta arrivati. Ho letto che il Villaggio di Iwa si trovi fra le montagne per cui considerando questo freddo, non sarebbe strano se ci trovassimo d'un tratto a dover camminare sotto la neve > mormora lei, riflettendo. < O sopra >. Ed è allora che si ritrova a fare i conti con la preoccupazione e la tensione di Raido. Lo sente teso, nervoso e per lei che lo conosce piuttosto bene ormai basta ben poco per notare come sia diverso dal solito. Più meccanico, più marziale. Agitato. Non sa cosa dirgli, non v'è alcuna parola che possa offrirgli conforto in un momento come questo, capisce bene la sua ansia; anche lei è preoccupata, anche lei teme il momento in cui potrebbero trovarsi davanti a questo Cappuccio Rosso, ma non può lasciare che la paura blocchi la loro missione. < Andiamo > si limita lei a concordare sospirando appena per poi inspirare a fondo e muovere i suoi passi alle spalle dell'altro, un metro per volta. [chakra: on] [vambracci e schinieri: resistenza 50] [tasca porta oggetti: tonici coagulanti, tonici per il chakra, bombe luce, fumogeni, bendaggi, fasciature, fuuda, manette anti-chakra.] [porta kunai e shuriken: kunai, shuriken e carte bomba] [zaino: scorte di cibo, vestiti, respiratore, occhiali monolente] Allunga il passo annuendo semplicemente quando vede Raido camminare in direzione di Iwa con Kaori al seguito. Mekura allo stesso modo li segue, da una parte con la mente già improntata alla missione, dall'altra contenta di fare questo viaggio. Ha rimandato per così tanto tempo e per stare dietro ad aiutare così tante persone e così tante situazioni, che ora i suoi interessi si sono aggravati ulteriormente. Si, non vedeva l'ora di risolvere la questione degli Hyuga, le premesse e le promesse di quello che potrebbe accadere dopo sono incalcolabili. Inoltre, ha appena detto che sarà di aiuto per una futura guerra, c'è da domandarsi se ormai la cosa non cominci a piacerle sul serio. <quale formazione vogliamo utilizzare? consiglio una formazione a triangolo, potremmo utilizzare il byakugan per proteggere i punti ciechi altrui ed avremmo la possibilità di reagire rapidamente a qualsiasi manovra> afferma Mekura seriamente stringendo gli occhi, mentre si rimette a posto il mantello con la mano sinistra guardando di fronte a lei azzardando un mezzo sorriso insensato, insano quasi andando a canticchiare a voce lieve, molto lieve e con delle parti interrotte bruscamente come se volesse nasconderle, una melodia, una particolare melodia che le ritorna nella mente ogni tanto, quella di Kefka, il suo....amabile divino psicopatico. Odiava quella canzone, per ovvie ragioni visto che stava per suicidarsi a causa sua, ha imparato ad amarla solo di recente è una costante nella sua mente a pezzi quando le cose la infastidiscono. [ch on - stessi tag] [Mura] Scherzano sul tempo che il villaggio di Iwagakure può offrire, vorrebbe rendersi partecipe a tutto ciò ma non ci riesce, non riesce a sorridere, a parlare o dire qualsiasi cosa per smorzare la tensione di questo lungo viaggio. I passi si susseguono, gli occhi puntano dinanzi a se mentre si figura l'immagine del cappuccio rosso in lontananza, questo uomo che sta terrorizzando gli Hyuga, colui che minaccia la sicurezza di Kaori eppure sa che, nonostante tutto, stanno andando a morire in una missione suicida. Per quanto possano essere forti, non sanno cosa aspettarsi; la forza di qualcuno cambia con il tempo, specialmente se passano 20 anni. Si può peggiore e diventare deboli ma si può anche migliore e diventare più forti e agguerriti ed è questo che lo preoccupa. Se fosse più potente di allora? Chi è in grado di battere 4 Hyuga non è da sottovalutare, nemmeno a distanza di anni e questo l'esperienza glielo ha insegnato bene. Più grande di Kaori e molto probabilmente lo è anche più di Mekura e le esperienze vissute sono molteplici, ben più di quanto si pensi e questa sua esperienza lo sta distruggendo, lo rende irrequieto, strano, anormale, persino per i propri standard. Non può continuare così, non possono andare avanti in questo modo mettendo a rischio tutto quanto senza criterio alcuno. Come comportarsi, come muoversi è difficile dirlo, difficile persino pensarlo eppure Mekura parla di combattimento, formazioni, dei modi di affrontare una battaglia ma stanno andando a lottare? Stanno davvero combattendo qualcosa oppure si dirigono solo verso un minuscolo punto cieco? La testa martella, i pensieri si sovrappongono rendendo insopportabile la loro presenza; vorrebbe strapparsi il cervello, buttarlo via e farlo esplodere per evitare di sorbire ancora quella pressione auto-imposta, qualcosa che non gli serve, a cui non è legato però percepisce il pericolo, sente che è tutto rose e fiori e lo spaventa inevitabilmente<Pensate a proteggere voi stesse>non vuole fare alcuna formazioni, nessuna che possa metterle in pericolo. Può badare a se stesso, sa cosa fare e come muoversi in qualunque situazione e...forse muoversi è la cosa migliore che attualmente può fare, agire per conto proprio alla ricerca di informazioni più specifiche sul cappuccio rosso ma come? Come può trovare qualcuno quando stanno, in questo momento, andando a cercarlo? <Mekura, Kaori cosa sapete fare?>Kaori gli ha mostrato cosa fare ma è sicuro che non sia tutto li mente di Mekura non sa niente, tranne per il byakugan e la copia ovviamente. [Chk on][Equip solito] Alla domanda di Mekura Kaori si trova ad annuire col capo volgendo ora lo sguardo verso l'altra. < Sì, direi che è una buona idea. Una volta messa una buona distanza dal Villaggio potremmo attivare il Byakugan e controllare i dintorni. Se Raido rimane davanti io e te, alle sue spalle, possiamo controllare l'una a destra, l'altra a sinistra, ed insieme con la nostra visione laterale potremmo dare una occhiata anche alle nostre spalle, così da evitare eventuali pericoli imprevisti > espone Kaori il suo punto di vista continuando a muovere i propri passi, l'uno dopo l'altro, verso l'orizzonte, la pioggia ad accompagnare il loro incedere con inclemenza. Dopotutto si stanno inoltrando in territori sconosciuti, selvatici, in un Villaggio che è persino al di fuori della stessa Alleanza e che non hanno mai visitato prima, pare. Sarebbe molto più saggio avanzare con una visione d'insieme più chiara piuttosto che affidarsi alla fortuna. Non possono prevedere il futuro, non possono pensare da ora a cosa fare una volta arrivati: possono solamente pensare a cosa fare nell'immediato e, al momento, senza nemici in vista o attesi, la cosa migliore è tenere sotto controllo la zona. Almeno questo è il parere della chuunin che, all'udire la domanda di Raido, si ritrova a schioccare appena la lingua sul palato. < Ho una buona base di ninjutsu. Posso respingere eventuali armi o bloccare degli attacchi con delle pareti di terra, o lanciare armi invisibili > spiega lei elencando solo alcune delle cose che è capace di fare, degli esempi per capire ai compagni che tipo di situazioni possono risultarle più comode o sfavorevoli. < Inoltre sono un po' migliorata nel taijutsu, posso riuscire a bloccare un po' del chakra avversario se dovessi riuscire a colpire. E, ovviamente, posso curarvi in caso di ferite non troppo gravi > aggiunge poco dopo tenendo la voce abbastanza bassa, modulata di modo tale che solo qualcuno di vicino come i due compagni possa udirla. [chakra: on] [vambracci e schinieri: resistenza 50] [tasca porta oggetti: tonici coagulanti, tonici per il chakra, bombe luce, fumogeni, bendaggi, fasciature, fuuda, manette anti-chakra.] [porta kunai e shuriken: kunai, shuriken e carte bomba] [zaino: scorte di cibo, vestiti, respiratore, occhiali monolente] <è quello che sto suggerendo> afferma Mekura rispondendo alla affermazione di Raido senza battere ciglio, sollevando solo un sopracciglio, il destro. <il viaggio è lungo, possiamo stancarci, ci possono essere qualsiasi tipo di imprevisto e anche se fossero troppe le precauzioni, tanto vale averne qualcuna in più che qualcuna in meno> deviazione dovuta dalle sue lotte nella akatsuki? probabile, ma è inevitabile che una formazione sia necessaria a meno che non vogliono andare allo sbaraglio. Annuisce quando questo chiede cosa sanno fare, comprendendo e approvando la richiesta <sono specializzata nel taijutsu e nel ninjutsu in modo piuttosto bilanciato anche se preferisco arrivare in combattimenti ravvicinati rapidi e quanto più efficaci. In quanto Hyuga, posso attaccare in combattimenti ravvicinati disperdendo il chakra avversario, danneggiare fisicamente e chiudere i punti di fuga, volendo conosco tecniche del clan per deviare/bloccare, attacchi con armi, ninjutsu e taijutsu, inoltre posso come Kaori creare tecniche di vento e lanciare armi di vuoto> quando sente che Kaori è migliorata nei Tai esprime un sorriso felice, sollevato addirittura <molto bene! ti sei allenata con Hiashi?> domanda questa sapendo come il compagno di casata sia molto portato per il taijutsu. <inoltre posso creare delle copie come quella che hai appena visto in combinazione con la nebbia, in questo modo insieme al byakugan posso costruirmi un vantaggio contro avversari senza particolari abilità oculari, oppure avvantaggiare compagni di squadra nel caso bisogna darsi alla ritirata, coprire trappole oppure assecondare chi possiede alterazioni dei Raiton> afferma tenendo lo stesso tono di voce, affabile verso il resto del gruppo ma senza doverlo per forza urlare in giro. <essendo una ex poliziotta inoltre, sono abbastanza abile nell'investigare...diciamo pure che spesso mi rendo insopportabile a furia di scavare per cercare indizi...Kurako ad esempio c'era finito in mezzo..ma in più di una occasione ne ha approfittato> sorride ripensandoci <direi che non mi sono lasciata indietro nessuna faccenda in sospeso> [ch on] [stessi tag] [Mura] La formazione di pattuglia con il byakugan non è un'idea tanto brutta da mettere in atto in fin dei conti, è qualcosa che si può attuare con una certa facilità dal punto di vista teorico ma quanto può essere utile, non ne ha la minima idea. Questi avversari danno la caccia agli Hyuga, sanno perfettamente le capacità di tale occhio, sanno di cosa è capace, sanno cosa sa fare uno Hyuga, sia al massimo della potenza che non e ciò gli fa pensare che qualsiasi cosa riguardante l'occhio possa essere resa vana. Sta tenendo in conto molte cose, la maggior parte delle quali per salvare la vita delle due ragazze e permettere loro di portare a compimento questa missione di vitale importanza per le sorti del clan nobile della foglia<Possiamo metterla in pratica ma non vi affidate molto al byakugan, sapranno certamente come contrastarlo>mai affidarsi a qualcosa che in molti ricercano e che pur di avere sono disposti a fare di tutto ma se si toglie loro questa abilità, cosa gli rimane? Niente, restano senza forze, senza abilità alcuna per fare qualcosa di efficace e concreto, qualcosa di utile alla causa<Fossi in voi penserei a un modo per non fare eccessivo affidamento al byakugan>è difficile ma le cose stanno così e loro in primis dovrebbero saperlo. Resta silente ascoltando il dire sulle capacità di entrambe, buone cose e anche molto potenti<Kaori sfrutti il doton..questo non lo sapevo...e il fuuton come mi hai mostrato durante la guerra civile, mh>nella mente sta facendo uno schema, una possibile formazione per evitare intoppi e impedire che si facciano male in modo stupido. Ascolta anche il dire di Mekura e da questo si fa una precisa idea di cosa sa fare e come può sfruttarla al meglio nel caso succedesse il peggio<Le copie, quanta dimestichezza hai nell'usarle? Sanno replicare il byakugan?>domanda curioso ma se la risposta fosse positiva allora avrebbero un vantaggio enorme su tutti quanti<Comunque, Kaori sta dietro sia perchè conosce le arti mediche sia perchè può fare da copertura e protezione con i ninjutsu. Mekura tu dovrai stare avanti a Kaori, devi proteggerla sfruttando le tue abilità con il taijutsu e il suiton>conosce il velo di nebbia, anche perchè Kiri è una nebbia vivente<Io invece starò in prima linea assorbendo la maggior parte degli attacchi>il tono è serioso, non ammette replica alcuna, sono ordini diretti di un superiori questi. Il silenzio torna a farla da padrone quando il discorso scende, improvvisamente, su Kurako e da quello che ha capito, non è proprio il massimo come persona<Dimmi Mekura, che rapporto avevi con lui? Che tipo era? Parla sinceramente>la curiosità di conoscere il cugino ora è un pelino più alta del solito. [Chk on][Equip solito] Ascolta le parole di Mekura e si trova a tacere mentre informa Raido delle sue capacità. Non pensava avrebbe spiegato così nello specifico cosa sono capace di fare le tecniche del loro clan, o che avrebbe specificato che fosse capace di fare determinate cose grazie al potere del Byakugan: nonostante lo conosca da poco tempo deve fidarsi davvero di Raido per arrivare a spiegargli i poteri del loro clan. Dopotutto non le sembra una sprovveduta che vada in giro a raccontare segreti simili con così tanta semplicità. Per fortuna con il jonin i loro segreti sono al sicuro e per cui metterlo al corrente di quelle che sono le loro capacità segrete non sarà un pericolo, di questo Kaori ne è più che certa. Alla domanda di lei, poi, si trova a sorridere appena, scuotendo di poco il capo. < Non ne ho avuto modo, in verità. Poco dopo avermi insegnato la tecnica dei leoni gemelli abbiamo incontrato Juusan-sama e siamo partiti, per cui non abbiamo avuto tempo per un allenamento corpo a corpo. Ma mi sono allenata da sola ogni volta che ne ho avuto la possibilità > rivela lei con fare tranquillo, tenendo la voce bassa, sufficientemente alta da sovrastare la sola pioggia e giungere chiara alle orecchie dei due. Continua ad ascoltare le parole di lei, quelle ulteriori tecniche che vengono esposte e si ritrova dunque a chiosare nuovamente. < Oh, ottimo. La nebbia potrebbe essere un buon diversivo in caso di bisogno. > annuisce appena lei con fare calmo, iniziando tuttavia a sentire sempre più imminente l'inizio delle ostilità. Ormai il tempo è arrivato: sono in viaggio, fra poco saranno ad Iwa e la loro missione sta iniziando proprio ora. Cerca di respirare a fondo, piano, per tenere costante e regolare il battito del cuore. Piccoli accorgimenti appresi in ospedale che, però, non possono aiutarla a fermare il rincorrersi incessante dei pensieri. Ode il dire di Raido e si ritrova a concordare con lui. Se questa gente è a caccia di Hyuga già da anni sicuramente avranno trovato il modo di aggirare i poteri del Byakugan o, quanto meno, di interferire con esso. Aveva già messo da conto il fatto che avrebbe potuto non trarre vantaggio dai suoi poteri innati, per questo si è sentita fiera dei duri allenamenti fatti per imparare a padroneggiare al meglio anche le tecniche di semplice ninjutsu note ai più. < Per quanto mi senta a disagio senza il Byakugan attivo penso di poter comunque difendermi abbastanza bene anche senza. Ma farò attenzione > annuisce lei nel dire queste parole prima di sorridere leggermente al seguente dire del jonin. < In realtà ho poca dimistichezza col doton, sono solo capace di creare delle mura di terra piuttosto resistenti come difesa da eventuali attacchi > rivela lei i limiti delle proprie capacità per poi schioccare la lingua sul palato e continuare. < E ho imparato a padroneggiare, un po', anche il raiton. Posso accecare i nemici sprigionando una sorta di lampo dagli occhi > rivela tacendo poi subito dopo. Non ha altre carte da poter tirare fuori all'occorrenza ma spera che quel che è capace di fare possa essere sufficiente a garantirle una certa sicurezza. Lascia che il ragazzo prenda a predisporre una strategia d'attacco -o di difesa- e si ritrova, poco dopo, a lasciarli discutere fra loro di Kurako. Qualcuno che l'altro par curioso di conoscere più da morto che non da vivo, un qualcosa che lei trova quasi deleterio considerando che sono informazioni che non avrebbe mai potuto testare e verificare da sé. Ma non interviene, non interrompe, limitandosi ad avanzare ancora con fare serio, lasciando alla Hyuga la risposta alla sua domanda. [chakra: on] [vambracci e schinieri: resistenza 50] [tasca porta oggetti: tonici coagulanti, tonici per il chakra, bombe luce, fumogeni, bendaggi, fasciature, fuuda, manette anti-chakra.] [porta kunai e shuriken: kunai, shuriken e carte bomba] [zaino: scorte di cibo, vestiti, respiratore, occhiali monolente] Annuisce quando sente Raido chiedere di non affidarsi troppo al byakugan, che per uno Hyuga è un po' come dire di affrontare un avversario bendato, ma comprende il perché di queste parole <lo troveremo> afferma Mekura seriamente guardando in direzione di Kaori. <purtroppo non sono ancora in grado di riprodurre l'innata nelle copie le quali possono essere comunque di supporto o attaccare fisicamente, si senza tecniche Hyuga ma diventano subito versatili> Ascolta il piano di Raido e annuisce senza ribattere, infondo è un suo superiore e sa quello che fa, teoricamente dovrebbe. Poi chiede di Kurako, di chi era come persona, di parlare sinceramente <hum...evitando che tu sfoderi la tua grossa spada?> ironizza la ragazza portando le mani sui fianchi <ci proverò: Kurako era, è stato, un ninja di tutto rispetto. Quando ero solo denshi durante la guerra contro Kuugo mi ha salvato mettendosi in pericolo, era davvero un genin ideale, di quelli dalla quale ti aspetti tanto...anche lui ne era cosciente ma voleva di più. Lo ha fatto per vari motivi, tra questi anche suo padre insieme ad uno sfrenato desiderio di ottenere potere, per proteggere le persone....una grande bugia che si è raccontato da solo> chiude gli occhi e continua dopo essersi presa un lungo respiro leccandosi le labbra <oh bhe, si probabilmente VOLEVA fare anche questo, ma ne ho sentito davvero tanti che giustificavano i loro personali patti con il demonio per una giusta causa> suo fratello ad esempio <ma la sua via ha deviato radicalmente anno dopo anno, come se il senso di vendetta lo stesse logorando dall'interno. La prima volta che se ne è andato dal villaggio ho preferito dirgli che non lo avrei fermato, se Konoha non aveva quello che cercava allora era inutile trattenerlo, affrontare una via oscura alcune volte è quello che serve per trovare la propria pace...e su questo pensiero mi ci sono voluti anni per capire che neppure questa era una buona scelta, ma del resto non ero io che dovevo scegliere> commenta Mekura seriamente mentre il suo sguardo è come se fosse perso nel passato <aveva trovato il potere..tanto potere> sospira pesantemente <ho paura che lo ha trovato a discapito di altri> un giudizio che di recente si è dimostrato fondato <ma non bastava, i suoi desideri si erano fatti più ambiziosi e ferali, l'ultima volta che l'ho sentito mi aveva rivelato che..> guarda Kaori e poi riprende distogliendo lo sguardo <che aveva stuprato una donna, senza fare nomi..non mi sorprese in effetti, per diverso tempo ho avuto paura che avrebbe fatto lo stesso a me, sopratutto quando mi sono ritrovata da sola e lui..lui> stringe i denti <aveva favorito quella situazione> chiude gli occhi di nuovo per concentrarsi e ricomporsi. Ci mette un paio di secondi prima di parlare ancora <non mi ha torturato fisicamente, ma era riuscito ad attaccarmi sui piano mentale, a fare i suoi giochini per plagiarmi, per dirmi che infondo ero come lui e per controllarmi, dicendo un sacco di cose che...per ironia della sorte> sogghigna <si sono rivelate spesso giuste> guarda verso il basso ritornando in un silenzio tombale e questo per più di un minuto prima di riprendere dando le sue ultime parole al riguardo <ah si, non di meno ha cercato di uccidermi oltre alle varie minacce...comunque cosa penso di lui? che era un amico un tempo, che era una brava persona che ho imparato prima a rispettare e poi ad odiare ferocemente, non ho battuto ciglio alla notizia che hai dato perché infondo non vedevo nessun'altra soluzione per lui. Era diventato pericoloso per se stesso e per gli altri, qualcuno lo ha pianto, buon per lui, non mi esprimo se sia giusto o sbagliato, a distanza di tempo, ripensandoci con attenzione, non riesco a biasimare alcune scelte violente> sbuffa l'aria fuori dalle narici e incrocia le braccia <ma lo devo ringraziare infondo, senza di lui non sarei cresciuta smettendo di crogiolarmi nella idea del ninja senza macchia che agisce per il bene superiore, Konoha tende a crescere i propri ninja in questo modo> [ch on] [Mura] L'idea che si alleni con Hiashi non lo attizza, non gli piace per niente, specialmente nel taijutsu, un'arte che sfrutta il corpo a corpo come mossa per attaccare; gli da fastidio che stia così a contatto con altri uomo eppure non può farci niente, non può impedirlo. Ode le di lei parole, su quello che sa ancora fare e una piccola sorpresa viene fuori, è capace di usare il raiton, un'elemento con cui il Jonin va a braccetto ogni giorno della propria<Davvero?>volge, per la prima volta, lo sguardo in sua direzione esibendo quello che vorrebbe essere un sorriso decente ma, alla fine, è soltanto una smorfia come un'altra<Si chiama Flash, la conosco, ottima tecnica che purtroppo ho smesso di usare...il mio chakra è troppo limitato per permettermi il lusso di sprecarlo>per lui usare i ninjutsu significa sprecare prezioso chakra che potrebbe usare per potenziare le proprie armi in un modo al di sopra a degli altri. L'attenzione passa su Mekura, sul fatto che la moltiplicazione del corpo non è ancora al massimo della propria potenza, non conosce tutti i segreti di tale arte ed è un vero peccato ma devono farne a meno però è la storia su Kurako che lo attira<Simpatica>capisce il nesso della battuta, abbastanza fuori luogo, almeno in presenza di Kaori però non le può dire niente, soltanto restare in silenzio ad ascoltare. Ascolta ogni singola cosa che viene detta sul Senjuu, le esperienze di Mekura con lui, del modo in cui è cambiato con gli anni e nel tempo; da semplice deshi e genin ideale a shinobi assetato di vendetta e potere, qualcosa che richiede un prezzo assai più alto di quanto non ci si aspetti. Allo stesso tempo, però, non può negare una certa intelligenza in quel suo fare, è riuscito a plasmare Mekura in un certo senso ma l'oscurità lo ha consumato ed è evidente, fin troppo<Non pensavo che fosse così. Credevo che i Senjuu fossero nobili ma il potere corrompe, ti rende folle e molti dei ninja che cedono alle sue lusinghe finiscono per perdersi. E' successo anche a me, anche io mi sono ritrovato sulla strada alla ricerca di un potere maggiore per proteggere tutti quanti e sono riuscito a controllarmi senza eccedere>un chiaro riferimento al sigillo sul proprio collo che solo Kaori, al momento, può capire. Un potere immenso risiede nel corpo dell'Oboro, qualcosa di supremo e malvagio che deteriora l'animo trasformandoti in un mostro<A questo punto è un bene che sia morto, almeno non mi sarei dovuto sporcare le mani con il sangue di un parente>lo avrebbe ucciso molto volentieri. [Chk on][Equip solito] Quando Raido si volta a guardarla Kaori si apre appena in un sorriso leggero. Annuisce, voleva mostrargli quella sua capacità come una sorta di sorpresa considerando quanto egli vada d'accordo con quell'elemento, ma anche così par esser rimasto decisamente e piacevolmente sorpreso. < Vorrà dire che all'occorrenza me ne occuperò io se sarà necessario > sorride lei, appena, continuando ad avanzare sul terreno reso fangoso per via della pioggia incessante. Ascolta dunque in silenzio la voce dell'altra Hyuga decidendo di ignorare quella battutina dell'altra che trova piuttosto inopportuna e decisamente sopra le righe. Considerando che lei stessa si è rivelata gelosa dell'innocente rapporto che Kaori aveva con Azrael non riesce davvero a comprendere come possa uscirsene, di tanto in tanto, con quelle battutine che la lasciano semplicemente spiazzata e infastidita. E' sicura che non voglia esserci cattiveria o alcuna cattiva intenzione dietro lo scherzo, ma di indelicatezza sicuramente ve ne è tanta considerata la poca confidenza che scorre fra lei e la coppia. Lascia perdere, non dice nulla, respira appena più a fondo cercando di impedire la comparsa di qualunque smorfia limitandosi ad ascoltare ciò che lei ha da dire su Kurako. Ha conosciuto Kurako, sì. In passato, in poche confuse occasioni. Le era parso prima un guerriero solitario, eroico, dedito alla difesa della sua terra a discapito della sua stessa salute e serenità e poi un essere violento e iracondo, rancoroso, ricolmo di un desiderio di furia che non ha saputo riconoscere. Avrebbe voluto incontrarlo ancora per comprendere chi egli fosse davvero ma questo non sarebbe più stato possibile, non ora che era morto. Ma più Mekura parla, più Kaori si ritrova a non riconoscere in quei racconti la persona che aveva incontrato quella notte al Monte dei Volti. Poteva davvero trattarsi dello stesso Senjuu? Poteva davvero corrispondere a quella descrizione? Non vede motivo per cui la Hyuga dovrebbe mentire, inventare storie così raccapriccianti, eppure quelle storie terribili mal si sposano con la figura malinconica e gentile che quella sera le era stata accanto ad osservare Konoha. La chuunin rimane in silenzio osservando dinnanzi a sé con fare assorto, tenendo le iridi chiare lontane sia da Raido che da Mekura, puntate unicamente sulla strada mentre i pensieri si affollano e mischiano fra loro. Ma sono quelle sue ultime parole della ragazza a portarla ad aggrottare appena le sopracciglia, a sentire una sorta di velenoso sarcasmo nei riguardi di un Villaggio che l'altra ha abbandonato per unirsi ad un gruppo vagabondo e neutrale. < Konoha insegna ai propri ninja quello che *dovrebbe* essere un ninja. Insegna ai suoi shinobi come *dovrebbero* crescere, quali ideali seguire e rincorrere nel loro cammino. Questo non ha mai tolto però il fatto che esistano ninja malvagi o che abbiano perso la loro via per i più svariati motivi, la storia d'altronde parla chiaro mi sembra. > irrompe lei fissando l'altra ora con fare più duro e serio. < Ma questo è un concetto che va capito e compreso dal singolo: se non si riesce a concepire una simile, universale verità, non è assolutamente una colpa da imputare al Villaggio. > E su questo è decisamente sicura. Detesta il fatto che la gente consideri Konoha come la patria di una massa di sprovveduti bonaccioni, odia l'idea di venir sottostimata e sottovalutata solo perchè possiede ancora degli ideali e dei valori in cui credere. E odia soprattutto il fatto che a parlare ora in questi termini della Foglia sia proprio qualcuno che un tempo, da essa, ha tratto il suo potere. < Dopotutto un ninja che non è capace di capire da solo come funziona il mondo, forse non dovrebbe neppure intraprendere questa strada > ed è lapidaria in questo suo dire, continuando ad avanzare con lo sguardo ora rivolto dritto davanti a sé. La sola idea di sentir quasi deridere il modo in cui la Foglia ha cresciuto i suoi ninja la manda letteralmente in bestia. Non dice altro, non aggiunge nulla, tenendo le labbra ora ben strette in una linea dura mentre Raido dà la sua opinione su quello che può esser accaduto a Kurako. Ascolta lei senza però dir nulla né mostrare alcun cenno in viso. Ha capito il significato dietro le sue parole, ciò a cui si sta riferendo, ma al momento non ha alcuna voglia di aggiungere niente in proposito. [chakra: on] [vambracci e schinieri: resistenza 50] [tasca porta oggetti: tonici coagulanti, tonici per il chakra, bombe luce, fumogeni, bendaggi, fasciature, fuuda, manette anti-chakra.] [porta kunai e shuriken: kunai, shuriken e carte bomba] [zaino: scorte di cibo, vestiti, respiratore, occhiali monolente] Solleva un sopracciglio <cosa? sei tu che hai quella cosa sulla schiena> afferma puntando la spada coperta da bende con solo la presa a vista..potrebbe essere una mazza per quanto ne sa, ma avrebbe peggiorato la battuta. <non saresti il primo che inavvertitamente vuole farmi male dopo che ho detto la mia personale ed imparziale visione delle cose> anche lei sa che la battuta era abbastanza fuori luogo e che ancora una volta si è messa in mezzo alla copia, ma lei la vede in un modo tutto suo, ovvero una prova, un modo per testarli: come terzo incomodo come lei almeno non sta cercando di rubare il compagno a nessuno, se riescono a reggere qualche battutina di troppo buon per loro, sono l'ideale di coppia. Non è nessuno per fare questo a loro, ma ha imparato a fregarsene ed a trovare un certo gusto nel farlo...un giorno qualcuno la picchierà per questo, ne è certa. <si trova sollievo in quello che rimane suppongo> risponde rispetto alle "felicitazioni" di Raido di non dover andare ad uccidere il parente. Sente quello che dice Kaori, il modo in cui difende a spada tratta il villaggio che non è da biasimare, ma non stava certo parlando di Kurako <hai ragione, quando lo avrai capito fammi un fischio allora> sogghigna la ragazza rispondendo in modo ilare a Kaori, trattenendosi dal ridere troppo forte, abbassando il capo prendendo un lungo respiro prima di sollevare di nuovo il capo <su su, siamo in mezzo alla pioggia ed abbiamo un lungo viaggio davanti e siamo già alle questioni teoriche su un villaggio a causa di un mio personale slancio su un concetto di cui io sono di parte, non prenderla a male. Anche io ero della tua idea, ho avuto il modo di ricredermi ed è stato doloroso, tutto qui, questo non significa che devi percorrere il mio stesso percorso...non lo augurerei a nessuno> Detto questo allunga il passo ritornando in silenzio mentre terrebbe d'occhio tanto Kaori quando Raido. [end]