Madre, dolce madre. [Risveglio Sharingan Keizo]

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Giocata di Clan

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20:38 Hanae:
 La sera è ormai calata, eppure le innumerevoli luci artificiali di Kusa fanno sembrare quello spettacolo notturno ben meno oscuro di quel che realmente è. Non c'è quasi alcuna struttura priva di illuminazione artificiale. < Mh..> è in una di quelle tante stradine che il destino di un giovane potrebbe essere prossimo al cambiamento. L'uchiha si aggira silentemente per la strada, quando è stato agli archivi dei laboratori Uchiha ha avuto modo di esplorare un po' i database dei cloni..recuperando alcuni documenti riguardo gli Uchiha dati per morti e dispersi durante la guerra civile. Da quando ha incontrato Wes sa bene che la realtà è che alcuni gruppi di Uchiha sono fuggiti. Non può biasimarli, certamente, ma forse è il momento che le cose cambino, in previsione di quello che potrebbe presto accadere. A vestire il celebre Jonin del suono un completo sommariamente elegante, composto da camicia, cintura, pantaloni e stivali il tutto in tinta monocromatica nera. Unici elementi a creare contasto sono un paio di guanti ed una cravatta, questi completamente rosso cremisi, ed infine una benda bianca che copre l'occhio destro dell'Uchiha, che ha cambiato colore dal momento nel quale ha divorato una particolare identità..beh, ora non importa. Al braccio sinistro impugna un rotolo, al suo interno, beh..informazioni più svariate su colui che era il clone X-55, una serie di lettere e numeri che rappresenta Keizo più di quanto lui ancora non sa. Come ha fatto a ritrovarlo? Beh..essere a capo dei cacciatori di taglie serve dopotutto, e un ragazzo dagli occhi azzurri e occhi rossi non passa per nulla inosservato, specie dopo la sua promozione a genin. Si avvicina rapidamente Katsumi all'indirizzo della sua casa, il suono degli stivali anticipa appena la sua presenza, magari potrebbe anche essere riconosciuto per la sua fama..ma non cambia relativamente niente in quelli che sono i propri piani. Raggiunge dunque i pressi della struttura, dovrebbe vedere Keizo prossimo a delle faccende totalmente casalinghe. < Ehy. > Il braccio destro si alza, tentando di attirare l'attenzione del giovane. < Sto cercando Keizo, dovrebbe abitare qua. > china leggermente il capo di lato, mentendo..per il momento almeno. Chissà cosa succederà, questa notte.. [ chakra attivo ] [vesti comuni]

20:50 Keizo:
  [Casa di Keizo] Entrambe le mani del genin mantengono, ben saldo, l’asta del rastrello con il quale sta cercando di raccogliere quelle foglie. Il movimento è sempre quello, allunga le braccia per raccogliere le foglie più lontane per poi riportarle verso sé per poter mettere, in un unico punto, le foglie. <Tutto bene> dice il giovane rivolto verso alla propria madre, in quanto quest’ultima ha chiesto come stesse procedendo all’esterno. Mentre faceva quei movimenti, rimugina su tutto ciò che gli è capitato sino ad ora. Lieve sorriso appare sul volto del giovane che comincia a bisbigliare <Quasi quasi quando finisco vado in accademia ad allenarmi> si ferma un attimo ripensando all’ultima volta in cui è stato in accademia, dove ha scoperto l’elemento del proprio chakra <Spero di trovare un ninja abile nel katon, almeno potrei allenarmi con alcune tecniche affini a tale elemento> continua a dire il giovane quando ecco che d’un tratto si ferma nell’azione, ascolta dei passi avvicinarsi <Chi sarà mai??> si domanda il giovane. Ecco che ben presto lo sguardo si pone su una figura maschile elegante, con dei guanti e una cravatta rosso che spicca in quel completo. Altro particolare risulta essere una benda bianca che copre il proprio occhio. Lo guarda attentamente e si avvicina a lui quando viene richiamato <Cercate qualcuno??> dice il giovane non riconoscendolo per un primo momento. Ascolta le sue parole e risponde dicendo <Sono io Keizo..> rimane un attimo silente non sa cosa voglia da lui <Per quale motivo mi cercate??> domanda infine il giovane che pensa di conoscerlo quel signore <Ma ci conosciamo??> dice il giovane. Ha sentito parlare di Katsumi ma in questo momento proprio non gli sovviene.

21:02 Hanae:
 Lo sguardo scivola sul giovane e vi rimane impuntato una volta raggiunto il punto d'interesse..la sua casa. Non ha fatto particolari ricerche su quanto accaduto, sa a grandi linee chi era grazie al suo codice e in che situazione si ritrova adesso. Una vita normale..una vita forse destinata allo svanire nel nulla, se lasciata intoccata così com'è. Andrebbe bene questo, a X-55? La persona che ha vissuto in quel corpo e in quella stessa mente che ora ingenuamente vive la sua vita. < A dire il vero non mi conosci, ma vorrei fare quattro chiacchiere e complimentarmi per la tua promozione al grado di genin. > Un sorriso si spazia sul volto del jonin, sembra gentile..in fondo potrebbe esserlo. Estrae da una tasca della camicia indossata il suo vecchio coprifronte appartenente al villaggio del suono, così da provare di essere uno shinobi. < Il mio nome è Katsumi Uchiha. > Qualche passo in avanti, con lo scopo di ridurre le distanze dall'inconscio membro del clan. Il braccio sinistro viene disteso in avanti in direzione del giovane, nel tentativo di invitarlo ad una presa di mano che ufficializzi la loro mera conoscenza. < Ti dispiace se entriamo in casa? Non vorrei essere scortese, ma avrei alcune..informazioni da darti, riguardo al tuo percorso ninja d'ora in poi e..> il tono viene improvvisamente abbassato, l'Uchiha corruga la fronte e si fa repentinamente più serio di quel che è stato fino ad ora, le parole che stanno per essere espresse dovrebbero far capire a Keizo istantaneamente che questa è ben più che una visita di cortesia. < sulle tue origini. > Già, preferirebbe decisamente che tutto ciò che potrebbe accadere d'ora in poi rimanga confinato tra delle mura casalinghe. Deve fare in modo che i ricordi lentamente riaffiorirno, ed infine tentare di risvegliare al giovane un'essenza da troppo nascosta. < Ti dispiace? > Domanda, muovendo qualche passo eventualmente verso la porta principale della sua casa. [ Chakra on] [vesti comuni]

21:16 Keizo:
  [Casa di Keizo] Continua ad osserva la figura maschile che si è presentato dinanzi alle porte di casa. Cerca di ricordare dove ha già visto quella figura ma ancora non gli viene in mente nulla. Ascolta le sue parole e a quanto pare i due non si conoscono <Siete certo di quello che dite??> dice il giovane che ancora cerca di capire dove abbia visto l’uomo, ma purtroppo ancora niente. Rapidamente le proprie iridi azzurre osservano attentamente il fare dell’uomo che estrae dalla propria tasca, il coprifronte del villaggio del suono. Il genin osserva attentamente quell’oggetto <Dunque siete un ninja> si limita a dire il giovane che riporta lo sguardo sul volto del giovane <Katsumi Uchiha??> domanda per un attimo il giovane per poi dire <Ecco perché il suo volto mi ricordava qualcosa> comincia a dire <Ho letto di voi durante i miei studi in accademia> dice il giovane in quanto aveva letto quel nome sulle varie vicissitudini che hanno colpito poco fa i villaggi. <La ringrazio per i complimenti che mi ha fatto poco fa> dice il giovane andando ad allungare la mano sinistra in prossimità di Kastumi per poterla stringere. Il suo tono è educato e cortese, d’altronde con un soggetto del calibro di Katsumi non può far altro. <Comunque certo si accomodi> dice il giovane che impugna adesso il rastrello con la sinistra mentre con la destra indica la via per l’entrata della casa. Cammina accanto a Katsumi verso l’entrata di casa <Comunque volete parlare delle mie origini??> domanda il giovane, al quanto turbato al momento, cosa vorrebbe mai dire sulle proprie origini? Keizo ha sempre vissuto li sin da quando ha memoria e di certo questa frase lo ha scombussolato e non poco <In che senso??> continua a domandare, mentre continuano a camminare <Comunque non si preoccupi siete il benvenuto in casa mia, anche se mi sembra strano vederla qui sinceramente> lieve sorriso appare sul volto del giovane <Mamma abbiamo ospiti> dice il giovane alla propria mamma poco prima di entrare all’interno della casa.

21:30 Hanae:
 In effetti uno sconosciuto che si piomba in casa altrui è piuttosto..strano, forse elemento di disagio. Ma la fama ultimamente gli sta tornando parecchio comoda. < Oh..libri di storia. > una breve risata da parte del jonin, è forse una delle prime volte che si imbatte in commenti simili, specialmente poichè non è solito interagire con molte identità all'infuori dell'Akatsuki. < Ho sentito di sfuggita mentre eri in giardino che sei propenso al Katon..magari potrei darti una mano con qualche tecnica utile. Ma..un passo per volta, no? > Aggrotta appena la fronte, un'aria tanto amichevole che qualcuno potrebbe credere che si tratti di un genjutsu. Ma in fin dei conti, la consapevolezza di essere con un giovane Uchiha..lo fa stare sereno, in fin dei conti si tratta della sua famiglia. Segue il giovane all'interno della casa, lo sguardo a porsi eventualmente sulla sagoma dela madre- qualora fosse anche visibile di sfuggita - un lieve chinarsi del capo come mero segno di rispetto, spostandosi dunque al fianco di Keizo, che lo accompagni verso il salotto..o dovunque egli voglia nella sua struttura. < Permettimi di farti una domanda, prima di proseguire..> ripone il coprifronte che prima aveva tra le mani nella tasca, un oggetto che non portava con sè da nessuna parte da diversi anni..soltanto un simbolo rappresentativo delle proprie origini. < Ai miei tempi scelsi di diventare uno Shinobi per raggiungere una persona, per quanto strano era una sorta di sfida. > Uno sguardo alle proprie memorie, Hanabi Uchiha, la persona che gli ha fatto recuperare i ricordi delle sue stesse origini, nonchè la sua sensei. Sembra quasi che la storia vada ripetendosi in circoli fin troppo ripetitivi. < Cosa ti spinge a immergerti nel mondo degli Shinobi, Keizo? > Muove un paio di passi verso un eventuale tavolo..semplicemente per poggiarvi sopra la pergamena che racchiude le informazioni su X-55, tenendola tuttavia impugnata con la mancina. < Anh, non sono molto abituato con le formalità, mi scuso per essere arrivato con tanto preavviso. > La mano destra a pssare sui capelli, lasciando sfuggire appena una risata. [ chakra on ] [vesti comuni]

21:49 Keizo:
  [Casa di Keizo] Arrivano ormai all’interno della casa. Il genin osserva la propria madre e le dice <Mamma non ti preoccupare, è un ninja e dovremmo discutere di alcune faccende> un piccolo sorriso appare sul volto del ragazzo <Finisco dopo in giardino ok?> domanda infine alla mamma e riceve un consenso dalla donna. Lieve sorriso appare sul volto del giovane che riporta lo sguardo sull’Uchiha <Prego da questa parte> dice il giovane indicando l’ultima sala in fondo al corridoio <Comunque se può aiutarmi nell’arte del fuoco le sarei davvero riconoscente> dice il giovane mentre camminano lungo il corridoio, chinando il capo come segno di gratitudine. Una volta arrivato in salotto ecco che si presenta come una stanza semplice. Una poltrone e un divano a due posti attorno ad un piccolo tavolo di vetro. Sul muro è ben possibile vedere diverse foto che rappresentano i tre componenti della famiglia, quelli che erano una volta. Poco prima di sedersi, il giovane genin ascolta il dire del jonin <Prego dite pure> dice il giovane. Continua ad osservarlo e ascolta quella domanda, domanda che gli riporta in mente solo pensieri tristi, malinconici e al contempo uno stato di rabbia e ira. La mano destra va a serrarsi, formando un pungo ben stretto, i denti vengono stretti, chiude un attimo gli occhi cercando di calmarsi un po’ <Ho voluto questo coprifronte per poter proteggere l’unica persona che mi sta a cuore> e si riferisce a sua madre <Dopo che mio padre è stato brutalmente ucciso durante il suo lavoro ho cercato di apprendere tutte le conoscenze che mi permettano di proteggere mia madre e con lei anche gli altri abitanti> rimane un attimo silente e osserva l’uomo appoggiare un rotolo sul tavolo <Comunque non si preoccupi per questa sua presenza> rimane silente un attimo <Mi potreste dire di cosa mi volete parlare??> domanda il giovane all’uomo con il rotolo in mano.

22:00 Hanae:
 Un luogo decisamente piacevole, caldo..decisamente quello che si aspetta di trovare in una comune casa, per certi versi è tutto così alieno. Un tempo desiderava vivere quel tipo di vita, per un certo periodo è riuscito anche ad essere una persona totalmente diversa, quel nome che ora porta con sè..Katsumi, lo rubò ad un amico, quando egli morì. Allora non aveva nè nome nè codice, cacciato da Sasuke stesso dal clan..ricordi quasi divertenti, paragonati a quanto ora sta accadendo. < Non c'è alcun problema per quanto riguarda il katon, ti darò modo di contattarmi per poter organizzare qualche sessione di allenamento. > Insomma, le arti del Katon sono decisamente pericolose e ardue da avere sotto completo controllo, ma in fin dei conti davanti a sè non ha un qualunque ninja, sarà in grado di onorare la sua reale discendenza di sangue? Questo è tutto da vedere ancora. Lo sguardo del jonin a scivolare sulle foto appese per la stanza dove viene portato, ascolta al contempo quanto viene detto e percepisce anche le emozioni che straripano dall'animo altrui..controllate a malapena. < Vuoi proteggere tua madre, dunque. > Ripassa quelle parole e annuisce appena con il capo. < Se io ti dicessi che potrei fare in modo che tu abbia un potere unico, qualcosa che ti permetterà di proteggere lei..> lo sguardo dell'Uchiha si posa su un quadro, osservando le forme della donna che è la madre adottiva del giovane. < Accetteresti? Se anche questo percorso ti portasse ad immergere totalmente le tue mani nel sangue di altri uomini, lo faresti, per proteggerla? > Lo sguardo dell'Uchiha s'accende di un bagliore cremisi, s'accende di pura curiosità verso quella che è la determinazione altrui, è diventato uno shinobi..ma è disposto a sacrificare anche parte della sua pura umanità, per la famiglia a cui tanto tiene? Quanto è realmente determinato, Keizo? [ chakra attivo]

22:12 Keizo:
  [Casa di Keizo] A proposito della questione dell’elemento del fuoco del proprio chakra, il genin dice come risposta a ciò che ha detto Katsumi <La ringrazio, fino ad ora non ho trovato alcun sensei che mi possa aiutare nelle arti del fuoco> si ferma un attimo per poi continuare <Come mi è stato detto a tal proposito, necessito di qualcuno per poter cimentarmi nel katon altrimenti potrei provocare molti danni sia a me ma soprattutto ad altri> dice il giovane, ma ben presto il discorso si sposta su tutt’altro argomento, argomento che sembra essere davvero scomodo per il neo genin, in quanto parlare della morte del padre li provoca un mix di vari emozioni che vanno dalla tristezza alla rabbia e ira. Lo sguardo azzurro è ancora ben posto sulla figura di katsumi e la sua attenzione è completamente posta sulle sue parole, su quelle parole che sembrano essere strane e inquietanti <Pur di proteggere mia madre e salvaguardare la sua vita farei di tutto> comincerebbe a dire il giovane, pensando a quanto fosse stato inerme quando suo padre è morto proprio sotto i suoi occhi <Sono disposto a sporcarmi le mani di sangue di chiunque tenti di impossessarsi della vita di mia madre>. Su tutta questa questione il giovane sembra ribollire di rabbia, il solo pensiero della morte di suo padre li provoca tutto questo <Ma di cosa state parlando??> domanda diretto il giovane. Il fare il modo di porsi del giovane sembrano essere cambiati rispetto a poco prima, sembra essere davvero adirato.

22:31 Hanae:
 Un cenno del capo in sua direzione, sicuramente potrà aiutarlo a sviluppare le sue capacità come meglio crede, considerando che Katsumi è particolarmente specializzato nell'arte del Katon. < Son curioso di scoprire quanto sei portato per il ninjutsu. > Ennesimo sorriso sul volto che va svanendo quando si torna su argomenti più importanti, si va a sfociare sull'argomento potere..il potere di difendere le persone a sè care, il potere di eludere la crudeltà del mondo ninja. O forse il primo passo per cambiare, per sfiorare l'oscurità e prenderne parte del potere. Del resto, pochi sanno che il potere dello sharingan scaturisce proprio dalle emozioni più profonde, emozioni che l'Uchiha potrebbe questa sera richiamare in lui..Keizo. < E' una donna fortunata, ad ogni modo..> momenti di silenzio intercorrono adesso, l'Uchiha richiama le proprie energie più intrinseche, l'essenza stessa del chakra che fluisce nel flusso d'energia del keirakukei, alla bocca dello stomaco richiama due differenti flussi di chakra collegati tra loro, che vengono rapidamente sospinto verso l'alto così da raggiungere il nervo ottico. Da esso, infine, inebriare le pupille del jonin dell'energia stessa del chakra..dando così vita ad una reazione con il proprio gene ormai sviluppato oltre il normale limite Uchiha. Una rotazione delle pupille repentina, che fa seguire la formazione sull'occhio sinistro dell'Uchiha - il solo visibile - un disegno totalmente particolare..non è difficile neanche per chi ne è estraneo ricondurlo al mangekyo sharingan, potere che più volte ha fatto parte della storia dei vari villaggi, in maniera indiretta o meno. Espone quel potere davanti a Keizo, occhi la cui tinta sembra esser composta di sangue. < ...provieni dai laboratori di Oto. > Prime parole vengono esposte al giovane, lo puoi sentire benissimo, Keizo, nella tua mente si fa spazio un mal di testa piuttosto..particolare, per adesso puoi vedere immagini sfocate, immagini della tua vita passata nei laboratori Uchiha, ma ancora è tutto troppo sconnesso per identificare bene. Il sigillo imposto sui tuoi ricordi era fragile..e sta iniziando a spezzarsi. < Tu appartieni ad una realtà ben più elevata, Keizo. > Altre parole che crepano ulteriormente il sigillo imposto ai ricordi altrui, ancora presente però. Il chakra dell'Uchiha viene convogliato agli occhi, una massa di energia che viene manipolata come una ragnatela che avvolge la mente di Keizo, un'invisibile potere gli circonda la mente, non può accorgersene..poichè si tratta di un genjutsu, ricevuto inoltre da uno dei più celebri genjutser. Per quanto sia ormai attivo e funzionale, il genjutsu per ora non gli mostra altro che la realtà così com'è, ancora non viene alterata la sua percezione del reale..ma chissà cos'avverrà a breve. [ Chakra attivo] [sharingan attivo] [ Tecnica: potere illusorio (genjutsu)] [genjutsu 125 - mente 125 ] [ancora non avviene nulla nel genjutsu, Keizo può muoversi e agire liberamente ma nella realtà si trova da ora immobile]

22:48 Keizo:
  [Casa di Keizo] Continua ad osservare la figura maschile, lieve sorriso appare sul volto del giovane quando ode le parole a proposito della lezione sull’elemento del proprio chakra. Ma il discorso di cui stanno parlando adesso risulta essere davvero un discorso acceso, un discorso che sembra non trasparire nulla di buono, o quanto meno è questo quello che il giovane Keizo percepisce in quell’istante. Ma cosa sta succedendo? E dove porteranno questi discorsi? Per il momento keizo non si preoccupa, cerca di capire al meglio il momento e di cosa Katsumi gli volesse parlare, soprattutto a proposito delle proprie origini <Lo era molto di più prima, quando eravamo in tre> il tono risulta essere serio e al contempo triste, ripensando al padre. Ma ben presto lo sguardo azzurro viene attirato quell’occhio rosso cremisi, da quell’occhio che sembra essere pieno di sangue per il colore che ha assunto. A vedere quell’occhio potente e particolare ascolta le parole di Katsumi <Laboratori di Oto??> domanda perplesso il giovane <Come posso provenire dai laboratori di Oto se sono nato e cresciuto qui??> continua a domandare il giovane. Non crede molto alle parole del jonin, come può lui conoscere la vita di Keizo se non lo ha mai conosciuto prima di quest’oggi? Ben presto ecco che, osservando quell’occhio rosso, la sua testa a poco a poco comincia a pulsare sempre più, come se da un momento all’altro dovesse esplodere. D’istinto entrambe le mani vengono portate sulla testa, non sembra essere una normale emicrania, sembra esserci qualcosa di strano. <Che succede??> dice il giovane mentre comincia a vedere determinate immagini, immagini che non risultano essere nitidi. Non riesce ben a capire cosa stia succedendo, cosa mai potevano essere quelle immagini che ha appena visto?? Nuovamente la voce di Katsumi si fa sentire <Di cosa stai parlando??> dice Keizo. Quelle immagini sfocate svaniscono in un istante, le mani a poco a poco vengono nuovamente abbassate. Lo sguardo si pone sulla figura di Katsumi presente nel salotto <Cosa mi ha fatto??> domanda a Katsumi cercando di ottenere risposta. Tutto ciò che ha fatto e detto finora il giovane è tutt’altro che realtà, tutto ciò che ha fatto lo ha fatto all’interno dell’illusione in quanto nella realtà risulta essere immobile, con lo sguardo perso nel vuoto, come se fosse imbalsamato.

23:02 Hanae:
 La realtà dunque va sfumando, e senza potersene rendere conto Keizo si trova ormai..in uno spazio totalmente illusorio, nulla di ciò che accadrà avrà reali ripercussioni per la realtà, come se il giovane stesse semplicemente sognando, un sogno tuttavia fin troppo reale. < Sono i tuoi ricordi, Keizo..io non ho fatto nulla. Rifletti intensamente...combatti il dolore che percepisci e pensa. Pensa ai laboratori, ai genetisti, agli altri tuoi simili...devi ricordare chi sei. > Le parole dell'Uchiha rimbombano nella stanza, Keizo..quelle semplici immagini sfumate iniziano a diventarti più familiari. Ricordi della tua vita nei laboratori Uchiha iniziano a farsi sempre più imponenti, il dolore alla testa non fa che aumentare..ma devi combattere, poichè il vero potere ha un prezzo. < Devi ricordare il tuo nome! > Alza la voce l'Uchiha, applicando maggiore enfasi sulla situazione in corso..lo incita a combattere con le unghie e con i denti per avere i suoi ricordi. Keizo..inconsciamente, seppur il tuo chakra dovrebbe essere disattivato, delle scintille di energia inizieranno ad agitarsi all'interno del tuo corpo, è il tuo chakra che inizia a sprizzare senza controllo, a causa di quel dolore..a causa di ciò che provi. Non ti rendi neanche conto di quel fenomeno, eppure..quegli schizzi di energia ti sfiorano gli occhi nei momenti nei quali percepirai più intensamente le tue emozioni, per un momento le tue iridi diverranno rosse come il sangue..tornando rapidamente al loro colore naturale. Non se ne può rendere conto, Keizo, ma la sua natura sta venendo richiamata pian piano, ma non è abbastanza. < Keizo..te lo chiedo un'ultima volta..ricorda il tuo nome. > Non riesci a ricordarlo, non ancora..ma alzando lo sguardo sull'Uchiha adesso potrai vederlo in piedi, davanti a lui legata per i polsi e tenuta in piedi per il collo c'è una figura che conosci davvero bene..tua madre, Keizo. La donna gentile che ti ha cresciuto, la cui vita è stata appesa ad un filo nel giro di un battito di ciglia. Il dolore quasi ti costringe nella tua posizione, ma non ti impedisce di agire..nonostante quello spazio sia in realtà totalmente illusorio. < Quanto intensamente la ami!? > La mancina dell'Uchiha è al collo della lei, la solleva dal terreno..le sta bloccando il respiro, puoi sentirla arrancare per avere dell'aria. I ricordi riaffiorano lentamente, chiazze di chakra invisibili passano per gli occhi del ragazzo, cambiandone il colore delle iridi per periodi sempre maggior. La stanza sembra essere sottoposta ad una maggiore pressione...cosa farà!? [ chakra attivo ] [ potere illusorio] [mangekyo sharingan attivo] [ gen 125 - mente 125 ]

23:25 Keizo:
  [Casa di Keizo] Continua ad avere quell’incessante mal di testa, sempre più forte e accompagnato a questo quelle immagine, sfocate e che il giovane Keizo non riesce ancora a capire di cosa trattano. Osserva la figura di Katsumi e ascolta le sue parole <I miei ricordi??> comincia a dire mentre riporta le mani sulla testa, cercando in qualche modo di poterlo alleggerire. <Ma cosa stai dicendo?? Laboratori, genetisti…non so di cosa tu stia parlando> continua a dire il giovane tra una smorfia di dolore e l’altro. Quelle immagine che vedeva e che non riconosceva a poco a poco sembrano essere famigliari, come se avesse trascorso parte della sua vita li, ma come può essere mai possibile se lui ha sempre vissuto in quella casa insieme ai suoi genitori? Vedendo quelle immagini dei laboratori, che vede come una seconda casa, aumenta quel mal di testa, che sembra piegarlo in due. Si inginocchia a terra, a quanto pare è davvero insopportabile quell’emicrania <Cosa mi stai facendo??> continua a dire il giovane verso l’uchiha. Non può essere che una emicrania del genere possa essere comparsa da un momento all’altro <DI quale nome stai parlando??> dice il giovane ascoltando le parole di Katsumi. Ma quale nome deve ricordarsi?? Non gli viene in mente nulla al momento, non sa davvero a cosa pensare. Cerca in tutti i modi di ricordare tutto ciò che gli viene detto da Katsumi, cerca di percepire quelle immagini che le riconosce famigliari, ma del nome ancora nulla. Ma cosa starà succedendo? Il giovane cerca di combattere con tutta la sua forza quel mal di testa, cerca di rialzarsi da terra ora. Numerose sono le smorfie di dolore e altrettanto quei picchi di energia all’interno del proprio corpo. A quanto pare lo sforzo che compie il genin porta il proprio chakra ad impastarsi all’interno del proprio corpo e tale ondate di energia sembrano entrare in contatto con i propri occhi che diventano rossi come il sangue. Questi occhi sangue svaniscono immediatamente lasciando nuovamente lo sguardo azzurro. Non si accorge di tutto ciò il giovane che cerca di combattere quel mal i testa <Sto cercando di ricordare quello che mi dici tu ma non mi viene in mente nulla> dice il giovane a Katsumi digrignando i denti dal dolore. Lo sguardo azzurro osserva ora la figura dell’uchiha e con lui riconosce una figura a lui molto cara, una figura femminile con i polsi legati e pronta per essere torturata <COSA DIAVOLO STAI FACENDO??> dice il giovane con un tono aggressivo e urlando, sembra che la rabbia stia prendendo il sopravvento. Quel mal di testa sembra essere davvero potente quasi a bloccare il giovane genin ma quest’ultimo è pronto pure a morire pur di salvare la propria madre. <LASCIALA> dice il giovane vedendo il collo della madre essere stretta dall’uchiha. Keizo porta la mano destra nel porta kunai posto sulla coscia sinistra e afferra un kunai <ORA VEDRAI DI COSA SONO CAPACE> dice il giovane, continuando ad urlare dalla rabbia. Cerca di sforzare tutto il suo corpo, cercando di non pensare a quel mal di testa che sembra bloccarlo in toto. Il giovane cercherebbe dunque di dirigersi verso Katsumi, pronto a colpirlo sul fianco e cercando di salvare dunque la madre, sempre che quell’emicrania gli permetta di avvicinarsi e colpirlo.

23:43 Hanae:
 Quello che inizialmente sembrava un simpatico incontro..si trasforma in qualcosa di definitivamente più infernale per quanto riguarda la figura di Keizo. Quelle pareti sembrano essere diventate una prigione per il suo mal di testa, i ricordi che riaffiorano a battere incessantemente sulle stesse tempie..dolore amplificato dalla sua illusione, che manipola a piacimento ogni singolo metodo di percepire la realtà del genin. < TU SEI UN UCHIHA! > spalanca la bocca Katsumi, un urlo inesistente nella realtà ma ben percepito dall'udito di Keizo. Il sigillo posto ai ricordi del giovane si rompe..fallisce nel suo compito di preservare Keizo dal mondo nel quale Katsumi ha ormai deciso di introdurlo, dalla triste realtà che è il mondo degli shinobi, dove tutto..è un pretesto per fare del male, per togliere agli altri ciò che gli è caro, per alimentare odio e potere..lasciando alle spalle parte della propria umanità. I ricordi del laboratorio e della sua vita ormai diventano quasi un tutt'uno con la realtà..ogni singolo istante diventa più chiaro, ma ad ogni fila dei suoi ricordi manca un piccolo pezzo..il suo nome, il suo originale codice da clone Uchiha. < NON E' ANCORA ABBASTANZA! > Il giovane genin va incontro alla figura di Katsumi, ma poco prima di colpire quella sua copia illusoria potrà percepire un'incredibile pressione sopra la sua testa..una pressione tale dall'attaccarlo al terreno, dallo spaccare le stesse pianelle che lo compongono. Sei a terra..immobile. < Puoi percepire la tua debolezza, Keizo!? Tua madre..non sei stato in grado di proteggerla, come già è avvenuto in passato non sei stato in grado di fare niente! > E' al termine di quelle parole che il giovane, alzando lo sguardo sulla madre, potrà vedere il collo piegarsi di lato, a seguito di un movimento del polso di Katsumi. Potrà sentire quasi a rallentatore il suono del collo che viene letteralmente spezzato, un ultimo e clamoroso lamento da parte della donna che prima di chiudere gli occhi si ritrova già priva di vita..sì Keizo, è morta. Il corpo viene lasciato cadere a terra, proprio di fianco a lui, gli occhi della donna iniettati di sangue a causa dello strangolamento, eppure..Keizo..tutto ciò che provi, il dolore, l'ira, l'odio che si addensa e cresce improvvisamente..formano in te qualcosa di diverso. Gli schizzi di chakra diventano ormai costanti, i tuoi occhi diventano totalmente illuminati d'un nuovo color cremisi, per ogni pupilla si forma nella stessa posizione una virgola nera, una tomoe..lo sharingan prende vita in te ed il suo potere viene sbloccato. Il mondo apparirà colorato su una scala di neri e rossi, dove il nero indica l'assenza di chakra ed il rosso la presenza di quest'ultimo. Ma nulla cambia..ancora puoi vedere il cadavere di tua madre per terra, è tutto ancora completamente reale..a stento riesci a muovere le tue braccia da terra. La tua mente riunisce soltanto ora tutti i ricordi, ti fa ricordare chi sei e chi eri...X-55 Uchiha. [ chakra attivo ] [potere illusorio attivo] [gen 125 - men 125] [Mangekyo sharingan]

Keizo tira un D50 e fa 42

00:06 Keizo:
  [Casa di Keizo] Osserva la figura di Katsumi poco prima di dirigersi verso di lui per poter salvare la madre. La testa sembra esplodere da un momento all’altro, non sembra poter reggere più quel dolore, un dolore così allucinante, così non lo ho mai provato, forse solo una volta, mentre vide suo padre morire. Ascolta le parole dell’Uchiha adesso, parole urlate che sembrano portare con loro tutti i ricordi che sembrano essere assopiti nella mente del giovane. Tutte le immagini del laboratorio di oto e della sua vita passata sembrano collocarsi, come pezzi di un puzzle, all’interno di una immagine che è la sua vita vissuta fino ad ora. Finalmente tutto sta cominciando ad avere un senso, tutto sembra prendere il posto che gli spetti tutto fuorché quel nome che Katsumi stava reclamando dall’inizio. Adesso il genin comincia correre, in direzione dell’uchiha, cercando di poter liberare la madre dalla stretta del ninja. Cerca di sopportare quel dolore alla testa, farebbe di tutto per poter salvare sua madre. Poco prima di riuscire a colpire il ninja ecco che una pressione, mai sentita, comincia a picchiare sulla testa del genin che in un batter di ciglia si ritrova a terra, completamente steso. Quella pressione che preme non gli permette di alzarsi e liberare sua madre <LASCIALA STARE TI HO DETTO> dice semplicemente il giovane alle parole di Katsumi cercando, con tutta la sua forza, di potersi rialzare da terra e contrastare l’Uchiha, ma tutto è inutile. Le iridi azzurre osservano la figura del ninja ma principalmente la figura della madre. Osserva il collo della donna piegarsi a poco a poco di lato e sente il rumore delle ossa del collo spezzarsi, ormai anche la vita della donna è stata spezzata. La figura della donna appare di fianco al giovane, gli occhi sono iniettati di sangue, dovuto allo strangolamento da parte dell’Uchiha. Vedendo quegli occhi e ripensando al rumore del collo che si spezza a poco a poco quella fiamma d’ira e di rabbia che albergava in lui vedendo solo la madre essere presa per il collo dal Jonin sembra trasformarsi in un incendio che divampa tutto. Dentro di lui, il sangue che scorre in tutto il corpo, sembra bollire dalla rabbia. La rabbia e l’ira sembrano avere il sopravvento su di lui. I denti vengono digrignati, quasi si spezzano per quanto vengono serrati, sembra si stia trasformando in una belva senza controllo. Assieme alla rabbia il chakra che prima vacillava comincia a pervadere l’intero corpo del giovane. Il chakra comincia a reagire con i suoi bulbi oculari che da azzurri cominciano ad assumere i medesimi colori degli occhi della madre che si trova accanto a lui, un coloro di un sangue cremisi. Assieme agli occhi rossi si presenta, nella medesima pozione in entrambi i bulbi, una figura nera, simile ad una virgola. Assieme al risveglio della sua innata, assopita da anni, ecco che tutti i suoi ricordi cominciano ad affiorare e con essi anche quello che era il suo nome, il suo nome da laboratorio <X-55> urla il giovane come fosse un urlo liberatorio. Ancora non può muoversi, la rabbia che alberga in lui non basta per poter spezzare quella pressione e attaccare l’Uchiha accanto a se. Cerca in tutti i modi di muoversi, ma non riesce. [Risveglio Sharingan]

00:15 Hanae:
 Lo sharingan è stato sbloccato, in maniera definitiva ed una volta per tutte Keizo potrà richiamarlo in futuro senza dover ricorrere agli stessi medesimi trattamenti. Nel bene o nel male l'obiettivo prefissato dall'Uchiha è stato raggiunto, ed inoltre quel genin..si è rivelato davvero in grado di risvegliare il potere che soltanto pochi Uchiha riescono a ottenere nella loro vita, nonostante il loro sangue. Un potere nato dall'amore e dall'odio..elementi che nei laboratori Uchiha Sasuke non è stato in grado di riprodurre, definendo fallimenti cloni che in realtà son diventati ben di più..come ad esempio lo stesso Katsumi, il cui volto è adesso attorniato dal potere del mangekyo sharingan, un potere equo a quello del padre genetico di ogni clone. <X-55..> ripete il nome urlato da lui, osserva quegli occhi colmi di ira.. è la fine? Adesso toccherà a lui? Probabilmente neanche gli importa. < Tu sei un clone di Sasuke, Keizo..possiedi il potere dello sharingan..scegli tu cosa fare, da adesso. Coltiva quell'odio..oppure vai oltre, impara a padroneggiare quel potere, proteggi ciò che ti è caro. > Sparisce tutto improvvisamente, la donna morta, ciò che è successo fino ad ora..tutto torna normale. Eppure Keizo..sei stanco, e ti ritrovi lì dov'eri all'inizio di quell'illusione. < Cercami..quando avrai raggiunto la totale affinità con il tuo potere. > Al termine di quelle parole tutto sfumerà di nuovo..il grande sforzo ti sta portando adesso a perdere i sensi. Ma prima di chiudere gli occhi, di addormentarti..tua madre giungerà, la vera madre, preoccupata per te...e quando giungerà l'Uchiha sarà già sparito, lasciandoti soltanto un indirizzo dove potrai trovarlo quando sarai pronto psicologicamente. E' stato solo un incubo..o qualcosa di più? [ END ]

00:26 Keizo:
  [Casa di Keizo] Sente ancora quel potere e tutti quei ricordi che finalmente sembrano essere collocati al loro posto. È ancora a terra, osserva la figura di sua madre a terra, accanto a lui, senza vita. La rabbia continua a circolare in ogni singola cellula del proprio corpo, la pressione risulta essere ancora forte e non riesce ancora ad alzarsi. Ascolta nuovamente il suo nome di origine, più che altro il codice identificativo che lo distingueva dagli altri cloni presenti nel laboratorio. Ascolta le parole Katsumi che spiega che lui non è altro che un clone del famoso Sasuke Uchiha e che possiede l’incredibile potere dello sharingan. D’un tratto ecco che tutto svanisce, sembra che tutto ciò che è successo sino ad ora non sia stato reale. La figura della madre, a terra e priva di vita è svanita, il giovane Kezio si ritrova così nella medesima posizione in cui si trovava poco prima di cadere nell’illusione. Tutta quella forza rilasciata per superare il mal di testa, anche se è capitato nell’illusione, sembra averlo turbato anche nella realtà. Le energie orami sono del tutto sfumate e sembra che da lì a poco sta per perdere i sensi, ode solo le ultime parole del ninja, che sembra avergli lasciato un indirizzo da raggiungere qualora sia pronto mentalmente per affrontare nuovamente la discussione. A tale punto cade a terra, privo di sensi. Chiude gli occhi e poco prima di abbandonare del tutto i sensi percepisce il calore e le mani della madre e si addormenta con un sorriso sul volto. [Exit]

Katsumi va a cercare il clone X-55, Keizo Uchiha, così da risvegliargli lo sharingan..

Per far ciò lo chiude in un genjutsu con tante belle cose, forzandolo a risvegliare il suo potere e a recuperare i ricordi risalenti al passato.

Tornerà Keizo a cercarlo? Chissà.