"Migliorare e farlo ancora" - {Entrata Maboroshi}

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23:28 Sakura:
  [Sede Maboroshi] Nella notte e nel buio, la troverà! Sì, perché la convocazione presso la sede dei Maboroshi è venuta sul tardi. Sai, quando bisogna farsi strada nel mondo del lavoro, o comunque in quello del nuovo sviluppo, si deve sempre rispondere alla chiamata. Ed è quello che ha fatto la ragazza. Veste di un paio di pantaloni lunghi, aderenti e ben caldi, di un nero pece accompagnati da comodi sandali Ninja. Sopra, un lungo cappotto bianco, avvitato in vita, ricopre la felpa grigia che sobrasta la maglietta a maniche corte. La borsa a tracolla penzola sulla spalla sinistra ed ondeggia ad ogni passo che fa la ragazza. Al suo interno, ci sono solamente un quaderno, due penne, una bottiglia d'acqua, un kunai, il coltello da cucina e qualche spuntino, qualora le dovesse venire fame. Nulla di più, nel suo armamentario.. Ah già, le ultime cose sono i due fuda per la sostituzione, attaccati alle scapole della ragazza. Cammina, respirando profondamente quell'aria fredda di inverno, lungo la strada principale. I passi sono ben calibrati e gli occhi bianchi fissi dinanzi a lei. Qualche leggera folata di vento spira attraverso i lunghi capelli, lasciati sciolti per l'occasione. Ancora qualche passo e sarà dinanzi alla sede della più importante corporazione, che studia e sviluppa, oltre che applicare, i vari Genjutsu. Non è venuta sprovveduta, ovviamente. Ha ben studiato, quello che riguarda i Maboroshi.. Principalmente del loro inizio e sviluppo. E ne è affascinata ecco il motivo per cui ha fatto domanda per un incontro. Stoppa il suo andare, andando a contemplare l'ingresso della sede. Un rapido sguardo, prima di annunciarsi dopo aver bussato tre volte alla porta principale. <Sono Hyuga Sakura. Ho un appuntamento...> Detta così sembra quasi che debba uscire con qualcuno, data anche l'ora. <Ehm, un meeting.>Già, utilizzare una bella parola inglese, può sicuramente migliorare la formalità della situazione. [Equip: un kunai, un coltello da cucina][2Fuda con tronchetto da sostituzione, spalla dx e sx.]

Una figura, nella notte, si avvicina a quello che è un Edificio non molto distante dalla Magione dell'Hokage. Non è molto grande, la porta è classica, in legno nero. Dopo ch'ella abbia bussato, la porta si apre lentamente, lasciando palesare una figura dai capelli biondi e lunghi sino alle spalle. Un uomo di circa una trentina d'anni, con una barba non troppo folta quanto incolta. < Buonasera, signorina. > Piega la testa di lato con un sorrisetto. Veste con un Kimono verde scuro. < Se vuole seguirmi.. > Riverente nei suoi confronti. < ..la conduco all'Ufficio di Rintan. > Colui che, teoricamente, dovrebbe gestire i Maboroshi a Konohagakure. L'interno si presenta asettico, bianco e verde scuro, come il Kimono dell'altro che, a schiena ritta, si dirige verso l'ufficio di Rintan. Vi bussa contro un paio di volte, mentre dall'interno una voce annuncia l'ingresso. < Può andare avanti, Sakura Hyuuga. > Gli cede il permesso d'entrare verso una porta alla sua sinistra. Non camminano in realtà molto prima di raggiungere quel preciso punto della Struttura. Ovvio come la reale struttura sia nascosta ad occhi indiscreti e, ora come ora, non tutti hanno libero accesso. [Chiusa]

00:04 Sakura:
 Non tarda molto ad arrivare la risposta dall'altra parte. Un ragazzo, un po' poiù vecchio di lei, si palesa difronte alla ragazza. Quei capelli lunghi le fanno ritornare in mente Andrea, il tipo dell'altra settimana, quello delle Porte dell'Anima. Sebbene l'effetto di saltare addosso a chiunque e piangere per una sua futura scomparsa, sia del tutto svanito, non tarda ad arrivare, invece, quello strano senso di inquietudine. A parte l'abito del ragazzo, lei abassa la testa. Non ha la benché minima voglia di farsi ritrovare mezza imbarazzata e mezza timorata, dall'uom. <Molto bene> Dichiara, seguendo i suoi passi. Dalla posizione della testa, le risulta difficile controllare affondo il posto, ma per come le sembra, non pare avere la maestosità tradizionalistica dell'edificio Hyuga, né tanto meno il degrado dei quartieri poveri di Konoha. E' una sorta di via di mezzo, diciamo. Un palazzo che si potrebbe definire quasi borghese. Per come il termine possa avere un accento moderno. Quando si ferma, attende che l'altro le possa dare l'ok per entrare e con un gesto chino del capo, ecco che spinge la porta, abbassando prima la maniglia, per immergersi dentro l'ufficio del tizio chiamato Rintan. Si gira, andando a chiudere la porta per poi abbassare il capo e dichiarare. <Buonasera, Rintan-sama. Sono Hyuga Sakura.>Le formalità sempre e comunque. A capo chino e con le mani davanti al ventre, attende che l'altro incominci a parlare dandole anche il permesso di avvicinarsi. Andare oltre potrebbe essere un modo come un altro di intraprendere un'azione strana. Ed è meglio evitare. [Equip: un kunai, un coltello da cucina][2Fuda con tronchetto da sostituzione, spalla dx e sx.]

Innanzi a lei, si palesa una donna [http://kr.best-wallpaper.net/wallpaper/1440x900/1501/Fantasy-asian-girl-katana-sword-flowers_1440x900.jpg] dai capelli neri con una caratteristica pettinatura giapponese. Rivolge un'occhiata all'entrata Hyuuga. Indossa un Kimono a fiori, tendente al bianco e al rosa, con la gamba manca accavallata sulla sinistra. Davanti a sé ha una tazza bianca, dalla quale fuoriesce una sottile nuvola di vapore. Soffia su di esso, sistemandosi meglio sulla sedia dietro la scrivania. < Tu devi essere Sakura Hyuuga.. > Mormora, tendendole la mandritta destrorsa. La pelle è chiara, nivea, con dita lunghe e affusolate, unghie laccate di rosso. < Mi fa molto piacere vederti. Il mio nome è Rintan. > Sorride, mestamente. < Dunque.. > Vuol saltare direttamente i convenevoli. < ..per quale motivo hai chiesto questo Incontro? Cosa sai esattamente dei Maboroshi? Conosci la loro Storia? > Chiede, piegando la testa di lato, mentre la sinistra afferra la tazza, portandola alle labbra e deglutendo un piccolo sorso del contenuto completo. < Oh, scusami se ho parlato così tanto. > Aggrotta le sopracciglia, sembra delicata in ogni sua forma. < Ma prego, accomodati.. > Le indica una sedia posta frontalmente alla scrivania e a Rintan stessa. < Mi fa piacere ascoltare chi si interessa a noi. > Sorride, lasciando che la giovane possa scegliere e dire ciò che preferisce. [Chiusa]

01:15 Sakura:
 E' una donna. Una donna che è a capo dei Maboroshi! Cavolo, qua la società sembra essere basata tutta su un principio matriarcale. Certo, la cosa non può farle che piacere. Alza finalmente lo sguardo, inquadrando ben bene la giovane davanti a lei. Una donna dalle fattezze puramente giapponesi, dall'eleganza e dalla maestria di una geisha e soprattutto dalla spiccata, quasi indomita ed apparente gentilezza, a detta delle parole che emana dalla sua bocca.<Il piacere è tutto mio, Rintan-sama.> Altro inchino, riportando gli occhi ancora una volta sulla figura della donna. Si avvicina di un paio di passi, andando verso la sedia che la signorina le ha appena mostrato. Un sorriso, mentre si siede, andando poi a scrutarla in volto. Gli occhi perlacei della giovane si soffermano su quelli della donna, andando poi a dire..< Ho fatto alcune ricerche, in queste settimane, nella Biblioteca di Konoha. Sono estremamente interessata ai Genjutsu.> Già. il suo interesse non solo è accademico, ma anche personale. In un certo senso, non si vede molto come prima linea del gruppo, in quanto non dotata di così tanta forza fisica da essere considerata una tanker. <Li reputo non solo come armi, ma vere e proprie sfaccettature della mente umana. Più un individuo ha l'immaginazione, maggiori sono le possibilità di creare nuovi Genjutsu. E' un'arte complessa, ricca di concetti, talvolta anche astratti.. Ma estremamente affascinanti. Un'arte che richiede impegno e dedizione.>Già. <Caratteristiche che non mi mancano. >Modestie a parte. <Come ho detto, vedendo in biblioteca, mi sono imbattuta in uno scritto particolare, dove si diceva che qui si praticavano i Genjutsu e che si insegnava a padroneggiarli, raggiungendo anche livelli impressionanti.> Non che questo sia il suo principale obiettivo. <Della storia, so soltanto che esistono sedi di Maboroshi dappertutto e che nasce con lo scopo di insegnare l'arte illusoria, di sondare la mente e di formare nuovi Ninja, che serviranno il villaggio, qualora servisse.> In parte anche per una questione sensitiva. I Ninja sensitivi sono difficili da trovare, ancora più difficile è riuscire a plasmare la loro caratteristica.[Equip: un kunai, un coltello da cucina][2Fuda con tronchetto da sostituzione, spalla dx e sx.]

Piega la testa verso la spalla destra. Posa il bicchiere, permettendo agli occhi bicromatici di focalizzarsi su Sakura, davanti a lei. < I Genjutsu, nella mera parte teorica, sono Illusioni che vanno a colpire il Sistema Nervoso di chi ne viene colpito. > Gesticola con la mano destra, lasciandola ondeggiare nell'etere. < Hai ragione quanto dici che ci vuole Fantasia, Immaginazione. Ogni Illusione, però, può comportare problemi di sorta, i quali possono essere più o meno gravi. > La scruta con i propri occhi, cercandone lo sguardo. < Sta a te scegliere come usare le tue Illusioni, questo lo sai, Sakura? > Piega il sopracciglio destro verso l'alto. Vuole capire cosa preferisce la Hyuuga, cosa pensa davvero. < Ognuno padroneggia le proprie Arti, sino a diventarne assoluto proprietario. > Si stringe nelle spalle, cambiando ipoteticamente discorso, forse aprendo una finestra sulla propria vita. < Noi Maboroshi nasciamo con l'Intento di educare chi è portato per i Genjutsu, per chi è in grado di riuscire ad usarli e ha desiderio di farlo. Io comando questo luogo. > Si stringe nelle spalle, allargando le rbaccia verso l'esterno. < La nostra storia è radicata in eventi passati, precisamente ha tutto inizio ad Amegakure. > Espira, continuando a squadrarla. < Ma toglimi una curiosità.. Quanti anni hai? > Chiede in sua direzione, tenendola sempre sott'occhio. < E cosa vuoi fare esattamente della tua vita? Vuoi relegarti a semplice Genjutser? Vuoi crescere e migliorare nelle tue doti? > L'argomento sembra toccare l'apice, il punto preciso. Espira, torna a sorseggiare il thé caldo, aspettando una risposta da parte della Hyuuga.. Futura Maboroshi? Ma questo dipende soltanto dalla di lei forza di Volontà, neppure tanto da Rintan. [Chiusa]

01:54 Sakura:
 Sembra che a teoria ci sia. Una breve spiegazione, ulteriore, dei comportamenti dei Genjutsu sono fondamentali. In fin dei conti, si tratta pur sempre di un'arte estremamente complessa. Annuisce, al dire della donna, mantenendo lo sguardo fermo su di lei. Per quanto prima potesse almeno intravedere qualche luce speranzosa nei suoi occhi, ora quella sembra essersene andata. Il fatto che riattivando la sua innata oculare abbia cambiato il colore dei propri occhi, ha comportato anche un rischio sostanzioso. <Sì, certamente. Ne sono consapevole. Sia per l'utilizzo che per la circostanza dell'utilizzo.> In altre parole, deve sempre essere insieme a qualcuno, specie se gli avversari sono più di due. Non che non ci siano tecniche capaci di intrappolare più persone, lei stessa lo ha visto.. Ma quando si hanno diversi avversari, riuscire a beccarli tutti è sempre un'impresa quasi titanica ed avere qualcuno che ti copre le spalle è fondamentale. Il discorso che ne viene, oltre a spiegare che cosa si fa nei Maboroshi, spiega anche le radici di quella istituzione. Le orecchie sono attente e pronte a captare ogni singola informazione, così come ogni singolo frammento di essa, che possa aiutarla a diventare.. un vero Shinobi. <Ho tredici anni, Rintan-sama.> Dichiara, senza particolare tono di voce. Diciamo un piattume generale. Alla domanda della donna, tuttavia, va ad abbassare lo sguardo. non tanto perché non si sente sicura della propria scelta, quanto più perché è una cosa su cui ha meditato parecchio. Scoprire l'arte Illusoria è un suo sogno, fin dai tempi dell'Accademia. Ed è per questo che vuole apprenderne tutti i significati. <Vede.. La mia vita è sempre stata una mezza incognita. Di recente ho scoperto di appartenere al clan Hyuga.> E questo è stato piuttosto destabilizzante, ma ci sta facendo l'abitudine. <Tuttavia, la mia convinzione rimane sempre la stessa. Voglio essere una Kunoichi capace e brillante nell'Arte Illusoria. Ciò non toglie che dovrò imparare anche dei Ninjutsu che possano aiutarmi, qualora i Genjutsu non funzionino. > Già. Prendendo il caso dei Possessori di Innata oculare... In quel caso, la situazione si farebbe decisamente più scomoda e intricata. E non ne ricaverebbe nulla, se conoscesse solamente l'arte illusoria. Vi pare? <Però.. Questa è la mia via. Ed è quella che voglio intraprendere. Se voi siete disposti ad aiutarmi in questo, ve ne sarei eternamente grata. So che per i Genjutsu ci vuole un controllo ottimale del Chakra. E' su questo che mi sto allenando, anche con il Byakugan. >Forse l'ultima parte non la doveva dire. In fin dei conti, non sa se si tratti di un segreto di clan o meno.[Equip: un kunai, un coltello da cucina][2Fuda con tronchetto da sostituzione, spalla dx e sx.]

Il capo vien mosso dall'alto al basso, in un tacito annuire. Non ha altro da aggiungere al contesto appena espresso, ergo lascia parlare tranquillamente la Hyuuga. < Tredici? > Ripete, sorpresa, seppur in modo del tutto positivo. < Santi Kami, mi ricordi me quand'ero piccina. > Agita la mandritta nell'etere, ancora, come se fosse un movimento del tutto fuori controllo da sé. < Avevo la tua stessa Determinazione, la tua stessa Tenacia e Presunzione. > Non può negare quest'ultima. < Devi ancora migliorare, son sicura. A tredici anni, o comunque ad un'età simile, si dice che si abbia molta fantasia. E' qui che tutto comincia a nascere e a crescere. E' qui che ogni cosa prende forma e colore. Quindi-- > S'umetta le labbra con la punta della lingua, sbattendo le lunghe ciglia. < --ti allenerò assieme agli altri Primi Elitari. Sono coloro i quali devono ancora migliorare e affermarsi nella nostra Organizzazione di Ninja Sensitivi e Abili nell'Arte Illusoria. > Specifica in sua direzione, scrutandola con attenzione maggiore. Vuol capire se fa bene a fidarsi di una ragazzina di appena tredici anni. Ma c'è da considerare che, nella storia del Villaggio e del Mondo Ninja stesso, c'è chi è riuscito a raggiungere traguardi ben maggiori anche ad un'età simile come quella altrui. < Mi sto fidando di te, Sakura Hyuuga. Non deludere le mie aspettative. Non deludere le aspettative del tuo-- Supremo Elitario. > Un sorrisetto si allarga sul volto candido della donna oltre il tavolo. < Seguirai i Dogmi e le Spiegazioni da me o da altri Alti Elitari, miei sottoposti. Per oggi, penso sia tutto qui. > Allarga le braccia verso l'esterno, alzandosi in piedi e tendendole la mandritta. < Rendiamo il tutto più ufficiale, che dici? > Arriccia il naso, tendendole nuovamente la mano destra, affinché venga nuovamente stretta. < Benvenuta, mia cara. > La congeda, ordunque: potrà tornare da lei quando ne avrà bisogno, quando sarà sicuramente pronta per affinare le proprie Arti e Doti, come i Maboroshi comandano. Che si stia aprendo un nuovo futuro sulla ragazzina? [END]

Sakura entra a far parte della Corporazione Maboroshi.
Ottima Role e interpretazione, innanzitutto.
Non vedevo un Maboroshi dall'alba dei tempi, quindi mi fa piacere che anche questa Corporazione si stia riprendendo. Dispiace ci sia soltanto Sakura, ma confido in positivo.

Niente PX data la Natura della Quest.
Complimenti, nuovo Maboroshi v.v ♥