La serpe

Quest

0
0
con Kimi, Kami

#Siamo giunti al punto al punto di viaggio di Kami più delicato, Oto un villaggio che ormai ha deciso di chiudersi in sé stesso, nascondersi dietro a quelle mura ricostruite per l’ennesima volta con le sue sole forze. Un villaggio sotterraneo segreto che ormai non appartiene più all’alleanza, credi di essere al sicuro? Puoi davvero stare tranquillo? L’aria che si respira per quei cunicoli è pesante e tesa ma alla fine è proprio ciò che ci si aspetta da quel posto e tu dovresti ricordarlo fin troppo bene. Sono in pace eppure c’è sempre qualcosa che non permette di stare tranquilli, una sorta di sensazione che ti striscia sulla schiena, risalendo fino alla nuca, la si respira. Sin dalla sua nascita il villaggio di Oto è stato segnato, un cumulo di traditori inizialmente, fedeli ad Orochimaru e i suoi piani, un villaggio che è stato segnato anche dagli Uchiha e i loro mille esperimenti. Ma insomma quest’ultima cosa la conosci bene no? Beh sei entrato proprio nella Tana del lupo, hai detto di voler parlare con LEI, la donna che tiene quelle macerie tra le mani e che a fatica le sta facendo ricrescere, la donna che è stata rapita e nascosta per qualche mese, la Kage forse più amata e temuta dai paesi, la sua bellezza la precede, la fama del suo carattere anche e ora hai due Jonin del paese che ti stanno scordando sotto terra tra quei cunicoli in cui altrimenti rischieresti di perderti, diretti ad una porticina in metallo massiccio. Loro si avvicinano e bussano con forza, tre volte, tre tonfi sordi che rimbombano. La massiccia porta si apre lasciandoti spazio, puoi entrare. Nessuno te l’ha detto è solo scontato, i due Jonin si metto ai due lati, di guardia, le mani che vanno ad unirsi all’altezza del petto, incrociandosi e il busto diretto dalla direzione in cui sei arrivato. Puoi entrare se vuoi e se ne hai il coraggio. Ma dentro cosa troverai? Una stanza abbastanza buia, una grossa scrivania in legno sul fondo con una marea di scartoffie ed un divano rosso in pelle sul lato destro, un piccolo tavolino in vetro davanti con una bottiglia dal contenuto chiaro, chiusa. Qualche bicchierino ben sistemato su una scacchiera bianca e nera anch’essa in vetro. Dietro alla scrivania, seduta comodamente la troverai, la Kokukage, prenditi tutto il tempo per osservarne l’animalesca e seducente bellezza. Lunghi capelli viola appena mossi, sofficemente appoggiati alla sua spalla destra, un volto affilato e candido, il collo lungo ed affusolato. Gli occhi gialli sono sottili, due fessure che ti scrutano e le labbra tinte di viola, un rossetto opaco, ti sta sorridendo sinistramente. Noti poi parte del suo abito bianco scollato, noti il reggiseno in pizzo nero fare capolino dal candore dell’abito, le maniche che le ricadono sulle spalle con un paio di volteggi per poi proseguire con del tessuto viola come i suoi capelli. La poca luce è data da un grosso lampadario giallognolo appuntato al soffitto di quella stanza sotterranea. Non parla solo ti osserva e sorride, la destra si alza facendoti cenno di richiudere alle tue spalle la porta una volta entrato. Ciò che accadrà lì dentro sarà solo vostro, tuo e suo. Nessuno saprà, non ti stuzzica almeno un po’ la cosa? Non senti la pressione di quell’istante, di lei ne sai abbastanza da capire che restarci in stanza da solo potrebbe non essere una cosa poi tanto positiva

17:32 Kami:
 Come centinaia di piccole candele eppure, contemporaneamente, come unico falò in grado di illuminare i cunicoli del Suono. Non v'è altro che un cenno di saluto per il Tessai che quest'oggi lo ha accompagnato grazie alle sue tecniche nei pressi di Oto, ultima tappa del suo lungo viaggio lungo le Terre Ninja. Si presenta come un giovane ragazzino di circa quindici anni, alto sui centosettanta centimetri e con un fisico asciutto ma oramai bene allenato, scattante. Volto dai tratti tipicamente adolescenziali che viene sporcato da una moltitudine di piccole e quasi invisibili cicatrici che si ripercorrono come arabeschi lungo il collo per poi scendere verso la schiena. Labbra sottili e perennemente arricciate verso l'alto che si scontrano quasi prepotentemente con iridi color cobalto ormai fredde, apparentemente annoiate da tutto ciò che lo circonda. Folta e selvaggia crine color ebano che ricade lungo il lato destro del capo andando a carezzarne come ruvida lana i lineamenti affilati, selvaggi. Quest'oggi veste con una semplicissima canottiera nera che ricade parecchio ampia sul fisico asciutto presentando due ampi spacchi all'altezza delle braccia che permettono di intravedere al di sotto di essi il costato su cui, tra parentesi, albeggia ormai risanato un tatuaggio non particolarmente ingombrante ma ben visibile. A sormontare la canottiera troviamo un giubbotto ninja color verdone che lo identifica come Chunin dell'Erba e che al suo interno ospita un unico rotolo abbastanza piccolo con al suo interno sigillate ben due pergamene. Scivolando incrociamo un paio di pantaloni shinobistici in tessuto nero che fasciano le leve inferiori andando a gettarsi letteralmente all'interno dei sandali in gomma neri che si interrompono a metà polpaccio. Mani coperte da un paio di guanti neri a dita mozzate su cui spiccano un paio di placche in metallo che recano il Simbolo dominante di Kusa. Chakra che scorre già impetuoso lungo i canali ad esso dedicati andando a soffermarsi nei pressi degli tsubo posizionati lungo tutta l'epidermide. Capo lievemente inclinato verso destra e braccia che ricadono inermi lungo i fianchi. Segue lento l'incedere dei due Jonin mentre lo sguardo celeste si posa quasi per inerzia sulla porta verso cui son diretti. Passo che par accelerare appena mentre le labbra vanno finalmente a schiudersi < Grazie> sbuffa quasi in direzione degli shinobi mentre accetta il tacito invito di addentrarsi all'interno della Tana del Serpente. Capo che torna dritto e schiena che contrariamente va ad incurvarsi leggermente in avanti. Tira su con il naso mentre sfrutta la lingua per umettarsi un attimo le sottili labbra. Sguardo che finalmente par muoversi per mera curiosità andando ad intrecciarsi in quello diametralmente opposto della donna che si trova esattamente davanti a lui. Non v'è inchino, non v'è sorriso speciale ma ben si muta maschera di porcellana che ne cela ogni qual si voglia emozione. Iridi perennemente annoiate che ne soppesano quasi l'intensità dello sguardo prima di farsi invadenti nel mero tentativo di ghermire ogni singolo respiro della Yakushi. Tenta di scavare per percepire, per far proprio ogni pensiero ed ogni emozione della donna mentre tutto in lui risulta impassibile. Unico passo indietro così da chiudere con semplicità la porta che si trova alle sue spalle < Buona sera> sfiata infine in direzione della donna < Sono Kami Uchiha> esplica semplicemente nonostante sia a conoscenza che l'altra con ogni probabilità si è informata sulla sua persona < Son qui per consegnarti due rotoli da parte dell'Hasukage. UNo di questi contiene la richiesta da parte di Yukio di creare una linea ferroviaria che colleghi Kusa ed Oto. Per onor di cronaca l'obbiettivo finale è quello di collegare tutte le Terre alleate per favorire il commercio e lo spostamento in caso di catastrofi come le recenti guerre. Il secondo invece riporta una richiesta del mio maestro> semplice, coinciso. Un paio di passi mossi in avanti e capo che torna ad inclinarsi verso destra mentre ciuffi corvini ricadono mollemente nel vuoto[CHakra On][Fuuda Yukio]

Non si scompone così come non sta nemmeno a cambiare atteggiamento, ascolta la sua presentazione continuando a fissarlo <un Uchiha qui dentro> sorride appena <da quanto tempo> sospira con fare melodrammatico lei, mentre continua a lasciare quello sguardo languido sul corpo del ragazzino, l’età è solo un numero d’altronde. Scorre fino a raggiungere le labbra <siediti pure> la destra, la stessa con cui gli aveva chiesto di chiudere la porta, indica il divano rosso sul lato della stanza. Lo sguardo di lui si imbatte in una maschera fatta di lussuria e pure malizia, non c’è pensiero da carpire, non c’è animo da svelare se non un nero mare fatto di dolore, potere e divertimento, un essere capace di portare nuovamente Oto alla sua grandezza e al contempo in grado di affossare e distruggere chiunque osi nuovamente opporsi al suo assoluto dominio. Si alza ora, lasciando la scrivania <a Yukio manca la mia compagnia forse?> domanda per tutta risposta mentre lascia la sedia andando a mostrare, mentre aggira la scrivania per raggiungerlo sul divanetto, quell’abito bianco che le arriva fino a metà coscia per poi lasciare le gambe coperte solo da un paio di nere parigine, la avvolgono dolcemente andando a sottolineare quel fisico maturo e per cui molti prima hanno perso la testa <lascia pure il progetto della ferrovia, mi sembra una buona idea e ci rifletterò> aggiunge quindi mentre quasi danzando lo raggiunge, pare sfilare, muovendosi sinuosa, strisciando sensualmente fino alla pelle rossa, si siederebbe quindi su un angolo andando ad accavallare elegantemente e con lentezza, le gambe, il busto voltato, rivolto verso Kami, in attesa di ricevere quei rotoli. Non li chiede semplicemente li sta silenziosamente pretendendo, sorride lei, fissandolo, uno sguardo quasi pressante che pare volerlo imprigionare istante dopo istante

18:10 Kami:
 Permane fermo, silente e soprattutto impassibile davanti ad una donna la quale bellezza viene decantata in ogni Villaggio. No, non le dona nessun segno di rispetto apparente preferendo comportarsi in maniera naturale e soprattutto semplice, scevra di rituali atti unicamente a ringalluzzire l'animo già ebbro della Kage. Peso corporeo che viene spostato completamente sulla gamba destra mentre la dritta corre all'altezza del giubbotto dove tenta di ghermire tra le dita affusolate il fuuda contenente i due rotoli donatigli da Yukio. Sussurro appena più accentuato dei precedenti e semplice annuire che viene mosso in direzione della donna < Sinceramente mi sono sempre domandato come fosse la tua magione. Ma del resto io che ne voglio sapere? Mero esperimento genetico, tentativo perennemente fallace di ricreare la perfezione del mio Clan> Sguardo che si assottiglia truce mutando come poetica tempesta davanti al volto della Seduttrice < Ma immagino che non sia questo ne il momento ne il loco ideale per affrontare questa discussione. Soprattutto perchè son ben altri i miei carcerieri> semplice in quello scrollar di spalle che lo rende nuovamente terreno, arido. < Quasi sicuramente ma questa volta la seconda pergamena ha l'obbiettivo di chiederti qualcosa per me. In nome del rapporto che vi lega> sorriso che torna ad allargarsi sul volto ma questa volta in maniera quasi gentile, accogliente quanto il freddo acciaio di una lama. Freddo e gentile come paradosso esemplificativo dello scontro tra Caos e Verbo che tuttora riverbera tra le sue sinapsi. Terzo passo in avanti mentre lento s'avvicina al Divano poggiandosi lentamente all'angolo opposto rispetto alla Kage <Bene.> Solo questo mentre lo sguardo torna ad assottigliarsi leggermente.Il chakra verrebbe smosso veementemente dagli tsubo andando questa volta a concentrarsi all’altezza del braccio destro, convogliandosi successivamente all’altezza della mano e degli tubo ivi presenti. . Punti di fuga che cederebbero sotto la pressione del chakra e l'energia primordiale tornerebbe a fuoriuscire dal suo corpo sotto forma di gas dai riflessi carminei. Il giovane questa volta tenterebbe di sfruttare il proprio chakra come un catalizzatore, per prima cosa tenterebbe di irrorare il fuuda con il chakra, successivamente concentrerebbe una maggior quantità di chakra sui simboli tracciati in nero sulla carta. Successivamente come faro nella notte tenterebbe di richiamare a se i rotoli sigillati all’interno del Fuuda in quella dimensione apparentemente parallela che troppo spesso viene sfruttata dagli Shinobi abili in queste arti. Uchiha che si ritroverebbe tra le mani un paio di rotoli sigillati con della cera violacea recante il simbolo del Villaggio del Suono. <Sono dei sigilli particolari e solo voi Kage siete in grado di aprirli.> Scrolla con calma le spalle mentre allunga la mano verso la Serpe per consegnargli i rotoli. Non vi è molto da dire e dunque, silente, attende che l'altra possa leggere il rotolo che lo riguarda in prima persona < Ho delle domande, delle richieste e nonostante tutto il mio Maestro ha preferito che queste domande fossero poste a te e non a lui.> sbuffa una mezza risata < Ha la bruttissima abitudine di sbolognare il lavoro agli altri > scuote il capo < Ma non sei obbligata a rispondermi od a starmi ad ascoltare. > capo che viene infossato tra le spalle mentre le braccia vanno finalmente ad incrociarsi all'altezza del busto < Tra l'altro ha paura che mi farò ammazzare> sbuffa infine come ultima informazione, come provocazione come ultimo amo per far abboccare la donna. Rete che viene tessuta come più perfido aracnide perchè il tepore del giaciglio dell'intelletto può esser superato unicamente dalla stuzzicante sfida di una mente altrettanto fine. Non abile stratega, non semplice pensatore ma fine mente messa al servizio di un'animo indomito, di quell'animalesco spirito che ruggisce silente nel riverbero dei suoi muscoli tesi quasi allo spasmo[Chakra On][ Richiamo Rotoli][Fuuda Yukio]

Il busto si flette quel tanto che le basta per andare alla bottiglia e la mano andrebbe a versare il liquido chiaro all’interno dei bicchierini posti ordinatamente sulla scacchiera, non lo osserva ora si limita ad ascoltarne le parole <sei un fallimento quindi> conclude lei alzando appena il capo e arrestando quel movimento <perché prestare attenzione a qualcuno che si definisce un clone mal riuscito?> decisamente più affilata di quanto forse ha pensato il ragazzo, che ha sottovalutato, almeno pare, in parte il carattere di quella donna. No non sarà così facile farle aprire quelle pergamene <non ho voglia di leggere, cosa mi chiede per te?> domanda ancora secca senza guardarlo, decisamente più presa a riempire i bicchierini con quello che dall’odore pare essere sakè. Un odore forte che sale fino ai loro nasi andando a riempirli. Lei si muove lentamente, trasudando una sicurezza guadagnata con il tempo e decisamente meritata <perché preoccuparsene?> domanda ora poggiando la bottiglia e tornando ad osservare Kami <insomma se sei stato così stupido da farti ammazzare evidentemente non meritavi il suo tempo, non credi?> sorride. Un sorriso affilato nasce sulle sue labbra colorate mentre gli occhi si puntano su di lui.

19:03 Kami:
 Gamba destra che va ad accavallarsi sulla sinistra con la caviglia che si sofferma sul ginocchio formando un rudimentale incavo che permette al ragazzino di poggiar le mani all'altezza del ventre. Capo lievemente reclinato all'indietro con la chioma color pece che ricade a ciuffi qua e la sul tessuto del divano come mare d'onice che rincorre il purpureo arabesco del mobile. Respiro lento, regolare mentre le palpebre lente cadono a mezz'asta celando parzialmente quelle iridi color cobalto che come mare placido rinascono a burrascoso oceano pronto a travolgere l'intera esistenza che lo circonda. Chakra come cuore pulsante che dirompe in quell'inspiegabile potenza che risulta essere la vita. Scorrere impetuoso ed estremamente preciso che come affilata lama va a convogliarsi con innaturale prepotenza verso il capo e per essere precisi verso l'apparato visivo del ragazzino. Energia primigena che pregna di volontà andrebbe ad irrorare cornee, nervi ottici, cristallini, iridi , sclere, pupille, fotoricettori e tutti i vasi sanguigni ad essi collegati. Gene Uchiha per natura recessivo che andrebbe dunque a diventare predominante in quella pregevole e spettacolare esemplificazione di potenza che lo porta a trascendere la genetica stessa nella patetica ricerca della perfezione Cremisi. Iridi purpuree che si affaccerebbero su una pupilla decisamente più piccola a causa della scissione che porterebbe all'origine naturale di una singola tomoe che andrebbe a posizionarsi in basso a destra. Fotogramma dopo fotogramma, respiro dopo granello, esistenza infinita nel battito d'un ciglio. Lento schiuderebbe le palpebre rivelando al mondo stesso il suo più grande dono. Labbra che vengono schiuse inaspettatamente mentre una risata che sgorga naturale e raschiata va a propagarsi lenta per la stanza < Oh> si sporge lentamente in avanti < No, tutto il contrario. Io ero un successo, uno dei pochi... uno dei migliori. Sono divenuto un fallimento nel momento stesso in cui ho voltato le spalle al mio presunto Clan per evitar di far del male alla mia vera famiglia. Carcerieri che pensavano di circuire la mia mente con la loro semplice supremazia. No, io sono diverso ma non per questo mal riuscito.> capo che va a scuotersi appena < E visto che conosco l'usanza del Suono secondo la quale due Deshi si sfidano in uno scontro mortale per decretare l'unico degno di diventare Shinobi...Beh, vista questa tradizione sono disposto a dimostrarti quanto io sia... diverso dalla vostra cognizione> lingua che schiocca contro il palato < Chiede che tu risponda alle mie domande. Ho fatto domande su Eiji Kakurakaze. Figlio del Daymo del Suono, Jinchuriki del Bicoda non che shinobi di questo Villaggio. Ho parlato solo pochi giorni fa con l'Hokage e lui mi ha rivelato quello che ha potuto ma mi ha consigliato di recarmi in questo posto. Sono qui per mero interesse personale, per conoscere la storia di quest'uomo e soprattuto perchè in quanto fruitore di Ninjutsu vorrei saperne di più sul Sigillo che ha legato inesorabilmente queste due entità. > storce il nasino verso l'alto < E sono qui anche per chiedere informazioni riguardanti il mio Clan. Alle origini dello stesso nel momento in cui Sasuke Uchiha ha deciso di diventare un Mukenin della Foglia per seguire il Sannin Orochimaru.> prende un lungo respiro < Non sono qui per nozioni prettamente storiche che posso trovare nei libri in quanto a tempo debito ho già ricercato queste nozioni... sono qui per allargare i miei orizzonti> sbatacchia un paio di volte le palpebre mentre le purpuree vanno ad impattare con malcelata ferocia sul volto della donna < Io e lui la vediamo in modo diametralmente opposto. Ho ben poca educazione e ritengo futile mostrar rispetto per mero uso vocale quindi mi ha avvertito che avrei rischiato più e più volte la morte per questa mia sfacciataggine... Mi ha avvisato che sei una donna molto intelligente e dunque credo ti sia posta una domanda prima di incontrarmi. Cos'ha visto di tanto interessante un Tessa, Dio sceso in terra, in un mero Deshi all'inizio di quella guerra? Cosa lo ha spinto a farlo suo allievo se teniamo conto che nessun altro può vantare questo diritto?> sbuffa platealmente < E se non ti sei posta queste domande vuol dire che sei talmente ebbra del tuo potere dall'aver perso interesse per il divenire> semplice coinciso ma al contempo strafottente e selvaggio come indomita anima che si ribella alla saccenza quasi ostentata dalla donna[Chakra On][Sharingan On][ Fuuda Yukio]

Le mani si posano sulle sue gambe accavallate mentre torna a voltare il busto verso quel ragazzo di cui ascolta tutto lo sproloquio senza mai perdere il ghigno sul volto. Lui parla e deduce e poi parla nuovamente si eleva davanti ai suoi occhi, a quelle due sadiche fessure che lo scrutano, lo lascia continuare senza mai interromperlo limitandosi a star lì, imparziale come il destino verso il quale Kami corre a grandi passi <superbia> replica infine <ecco cosa ha trovato Yukio in te, non vedo altro d’altronde> secco il suo dire mentre si distende appena sul lato di quel divanetto in pelle che sembra farla da padrone nella stanza, ma può reggere l’ego di quella donna e del chunin? <così superbo da poter credere di pensare per me, così superbo da crede d’essere un clone migliore di altri> continua quindi analizzando quel discorso appena riuscito <superbo al punto da chiedere di un traditore del suono a Konoha> sospira appena <vorrei proprio sapere che altro hai chiesto e in quali risposte hai sperato? Non avrei creduto davvero di aver udito delle verità vero?> scoppia in una risata divertita lei, senza riuscire a trattenersi oltre <una sola parola e tu uscirai da qui senza nulla, credi basti la curiosità di un bambino?> scuote appena le spalle andando ad alzarsi quindi, un gesto veloce, decisamente più di quelli fatti fino a quel momento <vuoi andare dal tuo dio sceso in terra a piangere?> il ghigno non se ne va mai da quel volto, osserva il temperamento del ragazzo, non importa ciò che dice, sta realmente osservando con attenzione tutto ciò che si svolge davanti a lei, in quella stanzina in penombra e piena di segreti

19:42 Kami:
 Dritta che volge verso il lato posteriore del capo mentre il ragazzino torna a grattarsi il capo senza poi molta voglia < Oh, no. O per meglio dire si, ha trovato superbia. Ma anche testardaggine, impulso quasi naturale nel volersi migliorare. Un'enorme desiderio di vendetta e soprattutto una totale dedizione alla causa che vuole perseguire. Non vedi altro, come io in te non vedo esattamente nulla. Non spetta però a me identificarmi come mero involucro di carne scevro di qualsiavoglia qualità se non quella di uccidere > scrolla le spalle < Non sono servizievole ma sono sincero. Sono gentile se ci si rapporta a me nella medesima maniera e questo è tanto stupido quanto oggettivamente naturale. So che sei più forte di me, potresti uccidermi ma semplicemente non mi lascio influenzare da esso e parlo alla persona. Trovi detestabile la cosa? Forse preferisci persone che strisciano ai tuoi piedi lusingandoti con dolci parole e tramando alle tue spalle? O semplici tirapiedi senza un minimo di nerbo? Non sono venuto qui a giudicarti. Non è compito mio, assolutamente, sono giunto qui portandoti due rotoli. Uno in cui ti viene chiesto il permesso per la creazione delle ferrovie ed un'altro in cui ti viene chiesto di rispondere alle mie domande. Sei libera di farlo o meno, ovviamente. Semplicemente non aspettarti che io rimanga qui, fermo mentre mi definisci un fallimento che non ne vale la pena... perchè te lo ripeto. Se non mi credi sei liberissima di mettermi alla prova. Puoi farlo tu stessa, sfruttando il tuo potenziale già conscia del risultato finale... oppure puoi realmente tastare le mie doti per capire in maniera oggettiva se le mie sono semplici parole al vento od oggettiva realtà. A prescindere da ciò io sono questo e non piego la testa ed il mio carattere perchè incontro una persona che riconosco migliore a me. NOn l'ho fatto davanti ad una mezza divinità, davanti al portatore del Novecode o davanti ad un esercito pronto ad uccidere me e tutti coloro a cui tenevo. Per quanto sia sicuro che tu sia un'ottima Shinobi, non mi piegherò nemmeno d'innanzi a te.> deglutisce un groppo di saliva mentre lentamente scioglie l'intreccio delle gambe e delle braccia. I rotoli rimangono li, affianco alla donna che potrà o meno prenderli < Non superbo, curioso e testardo. Tento di capire quale sia il tuo pensiero perchè è così che si porta avanti una discussione con qualcuno che siede sul suo scranno tutta intenta a rimirarti come semplice preda. Ho domandato a Konoha per capire meglio delle informazioni riguardanti il legame tra Jinchuriki e Bijuu. Ho domandato a KOnoha per conoscere meglio le potenzialità e le implicazioni sul sigillo. Per la persona che è diventata portatore sono giunto qui, nel suo paese d'origine.> storce il nasino < Non ho domandato nulla di sconvolgente, ho chiesto di sapere ciò che mi si voleva raccontare. Ho ascoltato e fatto mio così da soppesare ciò che mi circonda, portare avanti le mie ricerche ed infine giungere alle MIE conclusioni. Per troppo tempo ho ascoltato solo una parte della storia e non voglio più commettere questo errore. Storce il nasino ancora una volta < NOn si tratta solo di curiosità...e tu l'hai capito. Se poi ti interessa o meno non è compito mio stabilirlo. Potrei dirti quanto sia un errore credermi un bambino nonostante la mia giovane età ma non mi interessa farlo. Preferisco siano i tuoi occhi, col tempo, a smentirti.> detto questo va lentamente ad alzarsi < No, non sono così patetico. Non sono suo figlio ma semplicemente suo allievo. E con ogni probabilità si metterà a ridermi in faccia per essermi giocato male le mie carte... per non essermi abbassato a comune persona desiderosa di assecondare per avere un tornaconto secondario. > sbuffa < Sono stato schiavo, prigioniero. Ma non sono mai stato altro che me. Nemmeno quando ho giurato l'inferno a coloro che uccisero mia madre... nemmeno quando gli e l'ho donato.> si volta e lentamente ripone il fuuda di Yukio all'interno della tasca del giubbotto. Lenti passi in avanti a carezzare il dorso della scrivania mentre lo sguardo si sofferma sugli arabeschi dettati dalle fiamme del lampadario sulle mura della stanza.[Chakra On][Sharingan On][Fuuda Yukio]

Freeze, morirai un altro giorno ♥

Come se già avesse capito tutto lo guarda dall’alto verso il basso, non priva di quella minima curiosità che permette all’Uchiha di restare ancora al suo cospetto, in vita e tutto intero, qualcosa per cui si dovrebbe ringraziare, insomma non è legato da nessuna parte, non ha alcun kunai puntato alla gola, tutti gli arti ancora attaccati al corpo e la carne intatta; gli sta proprio andando di LUSSO <un impulso naturale a volersi migliorare?> interviene con quel ghigno stampato sul volto, si sta trattenendo appena dal ridere, o forse è tutta una farsa? <eppure in questa conversazione non stai migliorando, fisso nelle tue idee, così immaturo da non comprendere che tra sincerità e stupidità c’è una sottile linea che tu continua a prevaricare> la voce risuona armoniosa, sicura e certamente superba eppure in lei c’è qualcosa che giustifica quel ruolo ad Oto. Un modo di porsi fastidioso che lascia però trasudare della saggezza <tu non parli alla persona ma contro la persona. Tu vuoi qualcosa da me sei qui per questo giusto?> lo ghermisce con la retorica <eppure credi non solo di aver capito chi sono ma anche di poter sputare sentenze su di me in mia presenza rivelando così solo una superba stupidità data spero dall’immaturità, dalla tua giovane età> si spiega in quello che potrebbe essere visto come un eccesso di gentilezza da parte sua <credi che il combattimento sia l’unico metro di giudizio di un ninja> continua quindi <dici di non giudicare ma dalla tua bocca sono uscite solo sentenze e giustifiche> la mano destra si alza, lasciando ora la coscia per andare tra i capelli, sopra al capo, li sposta e li movimenta donandogli maggior volume <non ti ho mai chiesto di piegare la testa ma di mostrarti all’altezza c’è una sottile differenza in questo caso ma è molto importante. Nessuno sa del portatore di cui tu mi chiedi ti sei domandato il perché? Non ti devo nulla, l’unico sottoposto a giudizio qui sei tu e stai miseramente fallendo ma confido che se Yukio e Hitomu ti hanno concesso la loro benevolenza sarai in grado di riprenderti da queste figuracce e mostrarmi chi sei> la mano scende andando verso il bicchiere, non ha altro da aggiungere, si allunga e le dita affusolate vanno sul vetro mentre il busto si flette in avanti, abbassa lo sguardo solo ora, distogliendolo da lui per dedicarsi al liquido che adesso semplicemente porta alla sua bocca tornando a distendere la schiena, dritta ed elegante

15:17 Kami:
 Paradossale quell’intento quasi naturale di imporsi sopra gli altri, di prevaricare quell’effimero volo d’Icaro che si definisce vita. Sospira mentre le dita sfiorano quasi con insistenza quelle pareti che sempre più ricordano le prigioni dove ha passato la sua infanzia. Un sospiro appena più accentuato che ne abbandona le rosee labbra mentre le palpebre tornano a socchiudersi per celare al mondo le iridi magmatiche. Capo che si inclina lievemente verso destra mentre sfruttando il piede destro come perno torna a voltarsi in direzione della Kokukage. Attende, attende per la prima volta da quando i due si sono conosciuti. Attende che le parole scivolino tra di loro, attende che la vipera si insinui dentro di lui mentre algide fiamme tornano a circondarne la mente come di spine corona. Vive nel perpetuo imporsi di anima su corpo, di pura energia pronta a prevaricare su quel torbido miscuglio di potenza che tutt’ora si erge arcigna d’innanzi a lui. No, non parla, non per i primi secondi quanto meno. Lingua che schiocca imperiosa contro il palato mentre le palpebre tornano a schiudersi per permettere agli sharingan di soffermarsi con insana curiosità su quel volto privo d’ogni imperfezione < Sono venuto qui prevenuto, si. Sono nato in questo posto, sono stato CREATO in questi sotterranei. Sono stato studiato, obbligato ad uccidere, torturato, imprigionato e son scappato da qui. Odio questo posto fin da quando ne ho memoria e quando ho scoperto che sarei dovuto venir qui per proseguire nelle mie ricerche ho sentito il mio odio crescere inesorabilmente. Sono venuto prevenuto perchè ho sentito che sei una stronza, una vipera eppure, forse per la prima volta in vita mia non mi sono fermato a soppesare le parole degli altri per trarne una mia conclusione… mi faceva comodo, mi fa comodo pensare a te come l’incarnazione del male… del mio male.> il tono di voce si fa ora calmo, quasi pacato nel tentativo quasi palese di mostrare la realtà dei fatti all’altra. Sospira e finalmente muove un secondo passo in avanti < Non fraintendermi, non ho mai imparato come rapportarmi con rispetto a qualcuno ma, il fatto di non saper usare le forme verbali giusto non significa che non so mostrarlo in qualche altro modo. Solamente con te non c’ho provato… per questo, presumo, di dovermi scusare. Mi ero immaginato di trovare un muro d’innanzi a me, mi ero programmato di dimostrarti quanto forte potessi essere in quanto ero sicuro che non potesse interessarti altro di me, un creazione artificiosa di appena pochi anni> e forse, l’altra, potrà riconoscere in quel quattordicenne tutta la distruzione e tutta la morte che quei laboratori hanno creato nel corso del tempo. Scuote lentamente il capo mentre un passo viene mosso in avanti. pollice destro che va a sormontare l’indice mentre pone pressione per farlo scricchiolare con forza < Si, voglio qualcosa da te… voglio… vorrei capire qualcosa di più su Eiji Kakurakaza, il figlio del Daimyo che un tempo fu il portatore del bicode. Tutto è iniziato durante la rivoluzione a Kusa > lento tenta di tornare a sedersi sul divano al fianco della serpe < Ho conosciuto Yukio mentre mi stavo allenando per diventare shinobi. Mi ha aiutato a crescere e quando i mercenari mi hanno tolto mia madre… beh, mi ha aiutato a raggiungere il potere necessario per eliminarli> deglutisce un groppo di saliva < IN quei giorni mi sono accorto che sapevo davvero poco del mondo che mi circondava e dunque una volta divenuto allievo del Kage ho chiesto il permesso per delle ricerche riguardanti il passato del mio clan e di questo mondo. Da li a poco sono partito per KOnoha… ho scoperto la storia di Shin Shikyou e di Kenji Shikyou… Yakushi. Eppure in quei testi compariva anche il nome di Eiji, solo che al contrario degli altri due non si sa che fine abbia fatto> storce un pochettino il naso < In quei giorni mi sono anche interessato ad un particolare tipo di ninjutsu, arte che mi appartiene più di qualunque altra, le evocazioni. Parallelamente a questo Ho chiesto a Yukio di parlamene maggiormente ma è sempre voluto rimanere vago, cosa che ho riscontrato anche quando gli ho posto domande su Eiji. > storce il nasino per un’ultima volta < Per questo ho chiesto di Eiji anche ad Hitomu quando ci siamo conosciuti ma non sapendo nulla al riguardo ha preferito non darmi informazioni con alte probabilità di essere sbagliate.> sbuffa un mezzo sospiro mentre lo sguardo torna sulle fiamme delle candele < quindi, dopo aver avuto la sua approvazione mi son diretto qui… e da qui sai come è andata a finire… e sai come mi sono comportato> deglutisce un groppo di saliva rimanendo sempre e comunque abbastanza distante dalla donna < E fidati , anche se non mi hai chiesto di piegare la testa è quello che ho percepito. Mi sono sentito denigrato, ho sentito la tua superbia scivolare su di me come se volessi giudicarmi, come se fossi solo l’ennesimo clone giunto al tuo cospetto> capo che viene reclinato all’indietro mentre la folta crine corvina ricade all’indietro, sospesa nel vuoto del bui Otiano < E per quanto riguarda Eiji… beh si, mi sono posto due domande. EIji aveva tentato di ricostruire l’Akatsuki dalle ceneri di quella creata da Pain, giusto?> sbuffa < Beh, credo che questo possa motivare la sua scomparsa, anche se non so in che maniera. Potrebbe aver deciso di celarsi nel buio per accrescere il proprio potere così da poter tornare più forte di prima. Potrebbe essere morto durante uno scontro con un’altra entità a lui superiore o quanto meno paritaria. Oppure semplicemente avrebbe potuto abbandonare queste lande per concedersi un’altro inizio… non lo so> scuote lentamente il capo < So solo che si son perse sue notizie da quando ha tentato di rifondare quell’organizzazione che un tempo era sinonimo di terrore e dolore> lingua che torna a schioccare contro il palato < Questo inoltre mi ha portato a formare due altre opinioni che mi hanno condotto da te. TU sei sopraggiunta dopo che Eiji ai tempi tentò di imporre un’offensiva contro Kenji Tsuki che passò dall’essere il Kokukage al Sorakage portando all’insurrezione di Oto. Presumo dunque che tu possa averlo conosciuto o che quantomeno tu conosca più di me riguardo alle sue gesta… per questo son qui, per cercare di avere altre informazioni per proseguire le mie ricerche.> abbassa leggermente il capo < Vorrei cercarlo, vorrei porgli domande, vorrei capire.> scuote il capo < Non sai ancora delle cose, ma la più importante e significativa ai fini di questa conversazione è una. Da quando ho conosciuto HItomu ho sviluppato un certo interesse per i Bijuu… ammiro molto la forza dell’hokage e del suo compagno che sono riusciti a stringere un rapporto così forte da diventare prima alleanza e poi amicizia. Credo che sia quella la via giusta… non essere padroni ed approfittatori ma ben si compagni così da tenere al sicuro i Bijuu e tutte le terre ninja. Credo che non debbano più essere impiegati come mere macchine di distruzione> storce il nasino all’in su < Per questo Hitomu mi ha dato il suo appoggio e credo sia per questo che Yukio in cuor suo non abbia tentato di fermarmi quando son voluto venir qui… lui sa… sa come io mi rapporti con il mio passato e mi ha fin da subito avvisato della pericolosità di venir fin qui. Però se me lo ha lasciato fare penso vi sia un significato… un fine… anche se solo retorico> e finalmente torna in silenzio < Forse non ti interessa tutto ciò… ma hai detto che volevi veder altro oltre la mia rabbia, la mia superbia e la mia incapacità di ragionare a mente lucida> sospira < E quindi ho provato a farti capire perché sono qui e perché sono giunto in questo modo. Ma del resto LIBERTà NON è DIRE ALLA GENTE Ciò CHE NON VUOLE ASCOLTARE?> rimarca quasi con sarcasmo quelle ultime parole che da sempre sono per lui dettame di vita e che proprio oggi pareva aver perso nei meandri della propria oscurità.[Chakra On][Sharingan On][Fuuda Yukio]

Questa volta sembra aver colpito nel vivo, aver colto l’anima di quel ragazzino che finalmente si rivela andando oltre all’atteggiamento da duro mostrato fino a quel momento, alle pretese e alla superbia <ma non sono io il tuo male> puntualizza lei <se la pensi diversamente ne sai fin troppo poco di politica perché io perda tempo a spiegarti perché hai indirizzato male il tuo risentimento> quella prima accusa o meglio all’inizio del suo discorso. Alza lo sguardo per fissarlo mentre parla, non nasconde un sorriso decisamente soddisfatto quando parla delle voci su di lei, di quello che le hanno detto, la gente non è poi così lontana dalla verità, è una vera stronza. Annuisce quindi mentre ascolta, il ghigno scompare da quel volto lasciando spazio ad un’espressione seria e attenta, ha tutta la sua attenzione finalmente, è riuscito laddove molti altri hanno fallito <sei l’ennesimo clone che viene da me> replica <ma non solo quello ora> puntualizza, specifica ora che ha l’altro ha concluso il suo discorso. Un mezzo complimento che lascia intendere molto più, tra le righe ha un significato profondo che forse Kami coglierà o forse non riuscirà ancora una volta ad andare oltre il velo dell’apparenza, quelle sillabe pronunciare lentamente possono ferire eppure eccolo messo alla prova ancora, riuscirà a vedere cosa c’è oltre <prima di proseguire oltre voglio porti una sola domanda. Vuoi seguire le orme di quel traditore di Eiji?> sì traditore, lo sottolinea, lascia ben intendere <vuoi riportarci ai tempi di Pain?> lo incalza <non avrai alcuna informazione che ti permetta di raggiungerlo se non risponderai con piena sincerità> tace, il bicchiere poggiato alle labbra quasi se lo fosse dimenticata, presa dal discorso che ha assimilato e su cui ancora sta riflettendo, le parole del ragazzino rimbombano nella sua mente, soppesa le sue future azioni, il suo carattere, tutto ciò che ha potuto scorgere di Kami Uchiha fino ad ora

16:00 Kami:
 Si umetta le rosee labbra andando a poggiare la schiena contro il divano così da poter posare anche il braccio destro sul bracciolo dello stesso. Scioglie nuovamente lo sguardo con la Kage andando a farlo vagare in giro per la stanza. Non le mette pressione preferendo al contrario lasciarle la libertà di pensare e solo successivamente di pensare. Solo alla fine del suo discorso si permetterà di far mente locale così da tornar a proclamare il proprio pensiero con quell’implicita forza emotiva che da sempre lo accompagna < No, è vero. Non sei tu il mio male… ma per lungo tempo ne sei stata la reincarnazione. Ammetto di essere tutt’ora in forte contrasto con il mio clan. Sono stufo di essere considerato un clone, un mero strumento nelle mani di qualcuno. Sono stanco di essere messo continuamente alla prova per dimostrare che l’unico vero mezzo per migliorare sia l’odio. Voglio dimostrare di potermi ergere a protettore di questo mondo sfruttando l’amore che ho imparato a provare per quelle persone che mi hanno salvato da me stesso> deglutisce nuovamente < E si, ne so davvero poco di politica, di persone… del resto come sai sono stato cresciuto con ben altri fini. Però sto cercando di imparare, di comprendere come questo mondo si dipani ai miei piedi in forme a me incomprensibili ma altresì indispensabili > annuisce silente alle sue stesse parole mentre indice e medio cominciano a tamburellare piano sulla stoffa del divano < Nessuno è solo un clone, nessuno dovrebbe più esserlo. Ognuno dovrebbe essere padrone del proprio destino, ognuno ha diritto di scelta. Questo non comporta che si sarà liberi di fare di tutto… ogni azione comporta una reazione… non credi sarebbe giusto così?> lento si smuove dal divano così da prendersi un poco più di spazio < è una domanda banale… ma la risposta non può essere altrettanto, non credi? No, non voglio seguire le sue orme, sarebbe qualcosa di malsano, irreale…sbagliato. Come già detto sono un clone, sono stato arma in mano a terzi, stessa cosa per i Bijuu… no. Non seguirò le sue orme ma anzi tenterò di incominciare un nuovo corso, un periodo di pace in cui nessuno sarà più schiavo o progetto. Nel mio incontro con HItomu dissi una cosa… Tanto è vero che sono simile a Yukio per l’essere ferale, istintivo… vendicativo… tanto è vero che miro ad essere come Hitomi, protettore e salvatore, alleato e non padrone. Non so se riesco a farmi capire… forse è la stanchezza che mi sta accogliendo. Ormai son diversi giorni che non dormo> scuote un pochettino il capo mentre i pungenti vengono alzati per stropicciarsi gli occhi < Ma presumo che questo non ti interessi. Comunque la mia risposta è stata data ed in cuor tuo sai che è sincera… pura realtà dei fatti.> sguardo che vaga in direzione della porta < Ma se ti permane questa paura, questo dubbio… sei libera di osservare il mio cammino, nessuno te lo impedirà. Del resto miro a diventare fiaccola nel buio per questo mondo disintegrato da incessanti guerre che come ben sai hanno portato più sofferenza che altro. Oto non verrà più distrutta, come nessun altro villaggio dell’alleanza.> una promessa quella del chunin che riverbera d’altisonanti note all’interno della stanza.[Chakra On][Sharingan On][Fuuda Yukio]

Il bicchiere rimane ancora in mano sua, immobile lei, i muscoli paiono rilassati eppure a parte il petto che si alza e abbassa nulla pare muoversi, riflette e nemmeno si accorge di quel contatto visivo che ora viene meno. Lo ascolta parlare, ne soppesa le parole ancora una volta riflettendo, lascia correre dei secondi di puro silenzio, non ha fretta di rispondere. Il liquido nel vetro ondeggia lentamente, un residuo dell’ultimo movimento fatto dal braccio che lo regge, il silenzio viene interrotto solo dal respiro ed un bussare alla porta <NO> la voce è alta, un ordine che viene impartito con fermezza ma non sta propriamente urlando, fa solo in modo d’essere udita senza per questo ferire l’udito dell’Uchiha. I suoi pensieri vengono quindi interrotti da chissà chi che comunque resta fuori dalla porta, anzi a tendere le orecchie lo si può udire persino allontanarsi. Torna a regnare il silenzio per qualche attimo mentre lei va a muovere il destro per farlo tornare sul tavolino e abbandonare quella bevanda, un sospiro giunge infine. <Sei nato tramite clonazione non lottare contro ciò che sei ma anzi accettalo, fallo diventare parte del tuo essere aggiungilo ad altro. Non sei solo un clone ma al contempo non puoi esistere senza questa definizione> un consiglio forse, un semplice aiuto per guidarlo in quella strada di crescita che comunque prima o poi deve affrontare <e non essere la giusta via di mezzo tra Hitomu e Yukio sii te stesso. Non mirare a somigliare a loro o altri mira ad essere te> continua con quel discorso <altrimenti sarai sempre e solo clone persino nella personalità. Parti da ciò che realmente senti e impara a muoverti nel mondo. Diventa una creatura unica e muta quando ti servirà per raggiungere i tuoi scopi> ancora saggezza traspare da quelle parole mentre torna a distendere la schiena poggiandola sul divanetto, lo osserva mentre parla, senza alcuna bramosia, senza caccia <sii Kami> lo spinge. Si umetta le labbra a questo punto decidendo di alzarsi da quel posto, un gesto veloce, uno scatto quasi avesse preso quella decisione all’ultimo istante, esitando fino al secondo in cui non ha fatto forza sulle gambe <per quello che riguarda Eiji guardati allo specchio> un suggerimento <fisicamente siete molti simili anche per questo la tua prova è e sarà sempre dura> continua <ma fai di questa coincidenza una forza, sottolinea le differenze a partire dal fatto che tu sei vivo e lui no> gli da le spalle rivolta verso la scrivania, non sta più guardando Kami Uchiha un ragazzino fin troppo simile all’adulto che ha gettato Oto nel timore di una nuova guerra <vuoi lo stesso fardello che è stato dato a lui? Vorresti il potere per perseguire i tuoi scopi? Allora dimostra diventa un’entità unica, diverso da ciò che era lui nonostante il tuo aspetto, diverso da Hitomu e da Yukio. Mostrami con le tue gesta chi è Kami e non dimenticarti mai di Oto> enigmatica nelle parole, lenta nel verbiare. Non si spiega troppo eppure suggerisce molto, lascia che sia solo lui a trarre le conclusioni mentre respira piano, spera forse prega ma sicuramente riflette sulle sue azioni. Non è una decisione da prendere d’impulso quella non è facile e non può nemmeno credere che spetti solo a lei eppure pare quasi convinta, come se volesse vedere il suo villaggio risplendere attraverso una nuova forza portante

17:05 Kami:
 Torna finalmente ad alzarsi in piedi così da muoversi lento in direzione della libreria. Iridi cremisi che celeri si muovono a studiare i titoli dei volumi che adornano i piani < è vero, sono e sarò sempre un clone ma questo non cambia il fatto che voglio vivere la mia vita come se non lo fossi. Scevro dagli obblighi che mi sono stati imposti da persone che nemmeno ricordo. Sarò io a scegliere il mio destino e da me… da me e da quelli come me inizierà una nuova generazione per il mio clan, un ritorno alle origini.> sbatacchia un paio di volte le palpebre prima di tornare a parlare < E no, non voglio imitarli ma voglio prenderli come esempi. Sono persone in cui mi ritrovo ed è forse per questo che li ho paragonati. Da una parte Yukio è così simile a me da spaventarmi… ma al contempo vedo in Hitomu quella sicurezza e quell’amore che vorrei incarnare a mia volta. Ma hai ragione anche tu… troverò la mia strada, sarò io a determinarmi… ma sono sicuro che potrai notarlo da te se manterrai il tuo sguardo sulla mia figura.> sbuffa un mezzo sospiro < Devo comunque andare, Yukio richiede la mia presenza al palazzo del governo… da troppo manco a Kusa ed ormai i miei compiti si sta accumulando> scuote il capo < Ma presto potrò tornare nuovamente operativo… non dovrai aspettare troppo. Fino ad allora spero tu possa attendere> scrolla le spalle < Comunque mi hai dato molto da pensare… ma da come mi parli deduco che tu sia in possesso sia di Eiji che del Bijuu, altrimenti non paventeresti così tanto controllo sulle mie future azioni. Non mi interessa sapere ove si trovano, ti chiedo unicamente di avere pazienza… farò in modo di dimostrarti quanto prima le mie abilità per liberarlo> un breve cenno del capo < Mi spiace per essermi comportato in maniera così… indecorosa(?) Spero che ciò non vada ad influire sui nostri futuri incontri > capo che ruota giusto di qualche grado per inquadrare la ragazza < E comunque non mi dimenticherò di Oto… è il mio villaggio infondo> scrolla le spalle e dunque tenta d’uscire dalla stanza. Se tutto andasse per il verso giusto richiamerebbe a se Yukio per tornare in quel di Kusa.[END]

Kami si reca ad Oto ed incontra Kunimitsu.
Niente px in quanto semplice ambient ma detto ciò:
FINALMENTE KAMI SI ESPONE.
Mi sei piaciuto, tanto. Sono contenta d'essere riuscita a tirar fuori altri lati del carattere del tuo pg e spero che ti sia divertito

(ps: ai posteri confido che amo questo png)