Progetto Hyuga Puri

Quest

Giocata di Clan

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Attendere la morte

La giornata è soleggiata, poteva essere accompagneggiata ma questo offre il fato e non ci potete fare niente. Il cielo è blu, nessuna nuvola e gli uccelli continuano a migrare verso terre più calde e confortevoli essendo, ora, in pieno autunno e molto vicini all'inverno. Tre giovani Hyuga hanno chiesto udienza al capo clan per parlare dei recenti fatti avvenuti con il loro smerciare di occhi. Un problema grave che va risolto nell'immediato e per questo, Juusan li aspetta nell'area dove il capo clan tiene gli incontri con gli ospiti e con gli stessi clannati. L’interno è decorato sempre con uno stile minimalista, ordinato e sempre con quello stile tradizionale fuso però ad un estetismo moderno. La larga sala che da direttamente sul giardino, contiene sempre decorazioni floreali vistose e il simbolo del clan Hyuga che inneggia dipinto su un cartello verticale in carta di riso e decorata attorno con riproduzioni floreali. Un tavolino in ciliegio antico decorato all'interno con un inserto al centro in pietra scura decorata con venature dorate. Attorno vi sono cuscini posizionati in modo composto ed all'interno di un mobiletto sempre in ciliegio si trova il servizio da tè ed altre cose utili per la sala. L'uomo è seduto su uno dei cuscini intorno al tavolo intento a bere del tè. Esso si presenta con lunghi capelli bianchi che scendono per la schiena, una veste nera a coprire il corpo, carnagione scura, occhi dorati e un fisico abbastanza possente. Resta seduto e attende l'arrivo del trio delle meraviglie. [Ambient][Juusan https://myanimelist.cdn-dena.com/images/characters/12/85724.jpg]

15:05 Mekura:
  [--> Dojo Hyuga] Era preferibile se si fosse presentata con una copia, almeno per lei. Ma è inutile nasconderlo era uno hyuga quello che le ha curato gli occhi quando si è fatta male, probabilmente allo stesso modo il clan interno lo sa. Vergognoso o meno la ragazza ci vede fortunatamente bene e le cicatrici si fanno ogni giorno meno visibili. grazie anche alla costante cura che ci mette attraverso le creme per tenere la pelle morbida. Ormai ha un costante flaconcino per gli occhi all'interno di una tasca posteriore. Con se non porta nessuna arma o armatura, ma anzi solo una maglia bianca con l'apertura laterale sulla destra che arriva fino allo sterno, le maniche larghe e coperte con delle strisce di pelle nera come a simulare la trama di una pelle di qualche animale; una lunga gonna dal colore indaco scuro che parte da sotto il seno tenuta su da una cintura a fascia di colore bianco sull'esterno e nero verso l'interno, che si divide, con un taglio in corrispondenza del rene destro fino a scendere completamente verso il basso. Pantaloni neri aderenti alla gamba e stivaletti scuri. Il trucco coprirebbe in parte le cicatrici così come i capelli violetti che incorniciano degli occhi gelidi. Allunga il passo fermandosi davanti alla entrata effettiva al giardino del Dojo che da sulla strada presentandosi e fermandosi in modo da consegnare alle guardie quello che reputano necessariamente sia un problema o un pericolo per il capo clan..bhe poco dato che è senza equipaggiamento. All'interno della tasca posteriore sulla schiena tiene solo un flaconcino di gocce per gli occhi, documenti e soldi. Prende un lungo respiro qual ora avessero concluso e dato il permesso di procedere per poi superare il giardino del Dojo fino alla struttura principale. Notando Juusan prendere il thè formalmente porta avanti un inchino dovuto alla figura dello zio rimanendo ferma sul posto i secondi necessari a dimostrare la propria formalità. <onorevole Juusan> Poggiandosi quindi sul rialzo del camminatoio attorno alla struttura la donna, ora seduta si toglierebbe le scarpe sfilandosele una ad una in modo che non portasse la terra all'interno della casa di suo zio. E, a quel punto colloca le scarpe in un preciso luogo che non sia di intralcio o in piena vista e finalmente entrerebbe all'interno senza ancora sedersi alla tavola mettendosi in ginocchio vicino alla porta aspettando che sia lui a invitarla a sedersi. Hiashi e Kaori dovrebbero arrivare a momenti in ogni caso. Il chakra sarebbe attivo nel suo corpo e pronto ad essere utilizzato in caso di necessità. [ ch on]

15:13 Kaori:
 Il colloquio con Juusan-sama è finalmente giunto. Il momento della verità, nel bene o nel male è ora dietro le porte di quella magione così antica e preziosa e un fremito leggero va percorrendo le membra della chuunin. Fra i tre è quella che in questa strana ed inquietante faccenda ne sa di meno essendone ancora una semplice esterna, ma per qualche motivo si ritiene che possa essere direttamente coinvolta in quel progetto assurdo e pericoloso e per questo accompagna i due giovani a quella riunione. Indossa per questa particolare occasione il kimono acquistato a Kiri durante il brevissimo viaggio al termine della rivoluzione a Kusa; è il medesimo abito che ha indossato quando ha presentato Raido a suo padre ed è lo stesso vestito che glielo fa sentire sempre così vicino al cuore. Dovendo andare al dojo di famiglia ha trovato poco opportuna l'idea di recarsi in corsetto e pantaloncini, con le cosce in vista e l'aria da battaglia, per cui ha preferito optare per questo abito decisamente più grazioso, raffinato. Un haori dalle ampie e larghe maniche svolazzanti va a ricoprirle il busto e le braccia di una leggera stoffa nera, scura come la notte ma intarsiata di una trama floreale scarlatta e bianca che risale lungo le forme del seno e delle maniche. Un obi alto, color cremisi, attorno alla vita le circonda i fianchi riunendosi sulla schiena in un fiocco ordinato, preciso mentre una gonnella a ruota nera scende dalla vita fino alle ginocchia ornata di trine e merletti trasparenti lungo i bordi e la medesima trama floreale rossa e bianca a tracciarne i contorni. Delle calze candide coprono le sue gambe da poco sotto le ginocchia fino ai piedi mentre il coprifronte azzurro della Foglia donatole da Azrael Nara in persona è ben stretto dietro la sua nuca con la targhetta metallica rivolta a protezione della gola. La chioma violacea è lasciata sciolta lungo la schiena, ad ondeggiare ad ogni moto delle sue leve inferiori fino all'altezza dei polpacci mentre un paio di ciocche sottili pendono ai lati del suo viso fino a ricadere sul petto ed oltre. Nessuna arma è con sé, nessuno strumento da battaglia se non una piccola borsetta tenuta a tracolla tramite una sottile cordicella scura ove tiene documenti e denaro: non sono ammessi all'interno del dojo e, in ogni caso, sono cose per lei piuttosto superflue considerata la sua incapacità di maneggiare qualsiasi tipo di strumento ed arma, se non ad un livello basilare e quasi istintivo. Avanza sola per la strada che conduce al dojo, tace, cerca di rilassare la carne e lo spirito aggrappandosi alla speranza di scoprire qualcosa che possa aiutarli in quella faccenda ma, al tempo stesso, sa di non potersi illudere troppo circa i risvolti che avrebbe potuto potenzialmente prendere quel colloquio. Avanza fino a giungere alla postazione ove le guardie addette si occupano di requisire eventuali armi e strumenti pericolosi ma, con sé, ha solamente la borsetta coi suoi effetti personali e perciò vien lasciata avanzare senza che nulla le venga requisito. Andrebbe dunque, a questo punto, a notare come oltre il giardino, nell'edificio, sia visibile la presenza dell'uomo intento a prendere del thé e della Hyuga sua compagna inginocchiata accanto alla porta. Respira a fondo prendendo coraggio Kaori avanzando con maggior decisione fino a raggiungere il camminatoio che porta all'interno. <Juusan-dono, buonasera> saluterebbe lei chinandosi in avanti col busto e col capo in segno di ossequio e rispetto, rimanendo così china per diversi istanti prima di osar rialzarsi in posizione eretta. Qui andrebbe a sfilare i calzari per poggiarli accanto a quelli della ragazza precedentemente giunta e solo allora avrebbe osato avanzare oltre fino a raggiungere la giovane. <Mekura-san> saluterebbe a sua volta con un inchino del capo, andando dunque a prender posto accanto a lei piegandosi sulle ginocchia nella stessa posa assunta dalla sua superiore. [chakra: on]

15:20 Hiashi :
 Un nuovo giorno, un giorno importante, IL giorno importante per il moro è finalmente arrivato. Il giorno della resa dei conti tanto attesa o meglio una potenziale resa dei conti. Dipende molto da ciò che il loro Capoclan avrà da dirgli, dipende da come le storie dei singoli Hyuga sono intrecciate, ci sono talmente tanti punti oscuri ancora che non sembra sia possibile arrivare ad una conclusione in breve tempo ma è pur sempre un inizio. Il suo abbigliamento prevede le solite scarpe, un kimono di colore grigio scuro composto da pantalone e giacca il tutto coperto da un haori nero con il simbolo del clan Hyuga sulle spalle, il miglior abbigliamento in proprio possesso di alta qualità e praticamente mai utilizzato prima. Nessuna arma con se, il tatuaggio fattosi in memoria di suo padre in bella vista sulla fronte ed il coprifonte che questa volta invece di essere sul capo è stato legato attorno all'avambraccio sinistro. Nessuna arma, niente di niente. I passi lo conducono verso il Dojo del Clan, si fermerà per il riconoscimento di routine e non avendo armi ne altri oggetti non ha assolutamente nulla da consegnare ma al contempo non hanno poi bisogno di armi gli hyuga. Proverebbe a superare quelle porte ed a dirigersi nella sala dopo Juusan li attende, li dove tiene tutti i suoi incontri e se dovesse riuscire a raggiungere la soglia proverebbe a bussare in caso di porta chiusa <Hiashi Hyuga> si annuncia e cercherebbe di entrare per andare a rivolgere ai presenti un inchino molto formale <buonasera Juusan-sama, Mekura-san, Kaori-san> hanno deciso di evitare sufissi onorifici loro due ma è pur sempre una occasione particolare questa [Chakra on]

Il tempo scorre via lento mentre Juusan sorseggia il suo tè all'aroma di mosche di velluto, una prelibatezza dell'estremo oriente, verso nord per la precisione. Beve in attesa dei suoi ospiti che, uno dopo l'altro, si presentano nella suddetta stanza andando a porgere i saluti al capo clan accompagnati da veri inchini. Prima Mekura, poi Kaori e, infine, Hiashi. I tre principali esponenti del clan si presentano e, una di questi, è anche la nipote di Juusan, tutto in famiglia in pratica. L'uomo alza lo sguardo posandolo sul trio mentre la tazza viene lasciata sul piattino sul tavolo<Buon pomeriggio semmai>commenta per poi alzare il braccio destro indicando i posti a sedere<Prego>li incita a prendere posto e, dopo che essi lo abbiano fatto va ad alzarsi mettendosi in piedi. Esce dalla stanza, i suoi passi si fanno lontani e per qualche minuto scompare definitivamente per poi riapparire con un vassoio in mano contenente 3 tazze con del tè dentro, dei biscotti al cioccolato e del latte freddo. Posa tutto quanto sul tavolo ritornando a sedersi<Favorite pure>indicando il vassoio. Vanno messi a proprio agio prima di tutto ma sa che non sono li per dei semplici convenevoli ma c'è qualcosa di più importante di cui discutere, ne è conscio, fin troppo<Bene..parlate pure>bisogna cominciare prima o poi, no? Ma cosa direte effettivamente? [Ambient]

15:40 Mekura:
  [Dojo Hyuga] Mekura annuisce, si alza e si pone dall'altra parte del tavolino dove lui si trova al momento lasciando però il centro a Hiashi, il primo che ha il diritto di parlare ed anche quello che al momento ha più sofferto di questa storia, Mekura attenderà pazientemente. Si mette a sedere guardando solo ciò che è frontale a lei, senza scambiare gli sguardi con gli altri due al momento mentre dentro di se è alla ricerca delle parole giuste da poter dire in tale frangente. La hyuga alla fine sbircia verso il restante duo per capire le loro emozioni e saluta Kaori e Hiashi <Kaori san. Hiashi-san> non c'è molto da aggiungere, del resto non è una allegra comitiva quella e non sono certo li per discutere di cose frivole. Liscia la gonna con le mani in modo da togliere le pieghe e una volta di ritorno Juusan con thè e biscotti annuisce ma ancora preferisce non toccare nulla. <cercheremo di arrivare al sodo ma la storia è piuttosto lunga: Hiashi-san, tutto parte da te, sei quello che sa dire di più sull'argomento, illumina il capo clan riguardo agli "Hyuga puri"> lo invita a cominciare la donna facendo un cenno con la testa leggero prima di tornare a guardare Juusan con interesse cercando di scorgere qualche informazione dei suoi atteggiamenti mentre lei freddamente ritorna in silenzio allungano una mano verso uno dei biscotti, sbattendo leggermente questo verso il piattino per togliere le briciole e quindi portarlo alle labbra cercando di sgranocchiare con meno rumore possibile in modo da non disturbare. [ch on][conoscenza lavoro: investigare]

15:42 Kaori:
 Dopo pochi minuti dall'arrivo di Kaori anche Hiashi fa il suo ingresso nella stanza ed un sorriso lieto ed un inchino del capo vien volto in sua direzione in cenno di saluto. Il capoclan li accoglie, li saluta e li invita a sedere al suo tavolo con la solita elegante nobiltà caratteristica della loro famiglia. Il busto della chuunin andrebbe ad ergersi, le gambe a rialzarsi andando a ridistendersi verso l'alto seguiti da un moto delle reni che andrebbe a far rialzare fianchi e torso fino a tornare in posizione eretta. Muoverebbe lei pochi passi fino a raggiungere il tavolino, chinandosi una seconda volta sui cuscini ivi posti per accomodarsi ad uno dei lati del mobile. Gambe piegate sotto il corpo, mani sulle cosce nei pressi delle ginocchia e busto ben dritto; così la Hyuga si presenta accentuando ogni movimento con misurata grazia, lentezza, in onore delle maniere che le son state insegnate fin da piccola dai suoi genitori. Osserva l'altro uscire per pochi istanti e andrebbe a sentirsi d'improvviso agitata, la bocca secca, non pronta forse a scoprire se il loro maestro e la loro guida sia a conoscenza delle orribili verità che gravano sulle loro teste. Respira piano, a fondo, cercando di rimaner tranquilla, volgendo lo sguardo dapprima su Hiashi -col quale ha un rapporto più stretto e complice- e poi sulla ragazza con la quale ha un rapporto un po' meno vivo ma cordiale, piacevole. L'uomo ritorna ben presto porgendo a tutti delle tazze di té, dei biscotti e del late rivelandosi il cortese ospite che ci si sarebbe aspettati. Un sorriso mesto, grazioso, increspa le labbra della Hyuga che, tuttavia, non chiosa verbo limitandosi a prendere una tazza -sarebbe stato scortese rifiutare una simile gentilezza dopotutto- e stringerla fra le dita, poggiata sul tavolino in ciliegio ove son seduti. L'uomo li esorta a parlare e l'attenzione di Kaori si sposta sulla ragazza seduta all'altro lato del tavolo. Senza farsi frenare dalla tensione va dritta al punto lasciando al ragazzo la parola. La chuunin si ritrova a sua volta a concordare con lei essendo stata trascinata in quella vicenda dai due e non da fatti diretti, per cui si limita semplicemente a voltarsi verso il compagno in attesa d'udire il procedere di quell'incontro. [chakra: on]

15:49 Hiashi :
 La tensione del chunin è evidente, come potrebbe non essere così dato che stano per fare "il discorso" che non è quello delle api e dei fiori e neppure quello delle cicogne o dei cavoli. Si tratta di questioni serie che impongono anche una certa serietà, proverebbe dunque a prendere posto su uno dei cuscini appositamente situati attorno al tavolino in ciliegio intarsiato andando ad assumere una poizione più classica nota come seiza che lo vedrà abbassarsi fino a toccare il cuscino col ginocchio sinistro, poi col destro e solo dopo si abbasserà per sedersi sui talloni e quindi allungare le punte dei piedi verso dietro. Vede il thè che viene offerto loro e prende la propria tazza ma non viene ancora consumata ma solo tenuta tra le mani <Dunque, come sa Juusan-sama ho vissuto isolato dal Clan per lungo tempo. Solo in seguito alla morte di mia nonna ho scoperto di avere una famiglia morta ben più tardi di quanto pensassi. Un padre Hyuga che non so che fine abbia fatto, una madre nominale morta ed una sorella anch'essa Hyuga che in realtà è mia Madre. L'ho cercata, l'ho trovata nei deserti di Sunagakure ancora in vita ma tenuta tra le mani di un genetista che ha compiuto su di lei degli esperimenti. Ero solo un genin all'epoca, la guerra contro Ryota era appena finita e le mie forze non furono sufficienti a liberarla ed a recuperare i documenti necessari. Il genetista in questione dovrebbe essere morto li, insieme a mia madre ed i documenti bruciati in seguito all'esplosione sopravvenuta. In quel luogo anche io sono stato prigioniero e torturato, ma costui aveva una ampolla contenente un byakugan, quello di mia madre ed uno sharingan... non ho idea di cosa fosse. Inoltre gli occhi di mia madre erano sharingan dalle tomoe rovesciate> indica Mekura <a questo punto dovresti aggiungere tu ciò che non so per vie dirette>

15:56 Hiashi :
 [Edit]<Il nome del genetista era Koshiro Uto>

In occasione come queste è sempre stata Mekura quella venuta a richiedere udienza allo zio e per questo motivo si era aspettato di sentire lei parlare e non lasciare che lo facciano gli altri. Annuisce alla ragazza per poi portare lo sguardo verso Hiashi indicandogli di cominciare con il suo racconto. Le parole non sono certo facili da digerire, specialmente quelle pronunciate dal giovane che arrivano forti e chiare lasciando sconcertato il capo clan senza che lo dia a vedere in alcun modo ma nel sentire ci è la madre di Hiashi che la bocca viene aperta leggermente<Tua sorella è tua madre?>un incesto nel clan nobile della foglia, nel clan Hyuga qualcuno ha osato fare ciò..inaccettabile sotto ogni punto di vista<Suppongo sia opera di tuo padre a questo punto...chi era?>vuole sapere il nome di colui che ha fatto tutto questo rallegrandosi per la morte dell'uomo. Il discorso continua e Juusan ascolta in silenzio senza interrompere ulteriormente e tutto ciò ha dell'incredibile, difficile persino da credere eppure non ha motivo di mentire su una cosa del genere, specialmente con una storia così articolata<Koshiro Uto..>pronuncia quel nome pensieroso come se l'avesse già sentito da qualche parte<Esperimenti?>curioso di sapere il tipo di esperimenti ma hanno catturato una Hyuga quindi è facile da intuire<Cosa sai dirmi di questo genetista?>sempre rivolgendosi ad Hiashi. Lo ha già sentito e l'espressione del capo clan conferma questo anche a voi. Gli occhi si spostano nuovamente su Mekura ma prima che parli<A quanto pare siete voi due al centro di tutto...lei cosa c'entra?>andando a indicare Kaori. [Ambient]

16:13 Mekura:
  [Dojo Hyuga] Annuisce a quanto detto da Hiashi prendendo un lungo respiro per cominciare la sua parte di racconto <ero già a conoscenza degli Hyuga puri grazie a Hiashi, ma non ne avevo parlato con nessuno sia per sicurezza sia perché non vi erano prove per muovere queste accuse. In una delle mie missioni tuttavia sono stata avvicinata da una figura che simulava un mio "me" una sorta di malvagio gemello che puntava ai miei limiti ed alle mie paure profonde...non avrebbe senso in se per se prendere in esame le parole di un nemico, giustamente potrebbero essere fuorvianti, ma quello che mi ha lasciato perplessa è il fatto che conoscesse cosa fossero gli Hyuga puri. Non mi ha risposto direttamente, ma ha fatto intendere che senza il mio permesso sia a me che a Hiashi sono stati prelevati dei campioni tra ovuli e sperma....ha fatto intendere inoltre che ne abbiano creato da questi...qualcosa> chiude gli occhi prendendo un lungo respiro per poi continuare <inoltre ha minacciato seriamente anche Kaori, prima o poi verrà presa a sua volta di mira, non ho idea di quanti Hyuga siano all'interno di questo "programma" volenti o meno..non so voi onorevole Juusan ma chiunque ci sia dietro sta facendo una cosa molto simile a quanto fatto per gli Uchiha> crescere in laboratorio, incroci per la perfezione del sangue <inoltre questo individuo che mi ha avvicinato, morto ormai da tempo, ha fatto intendere che voi sapete qualcosa al riguardo, in particolare la parte che mi interessa direttamente> quindi guarda Kaori <lei è qui perché è giusto che sappia cosa pensa il suo capo clan e che sarà disposta a proteggerla prendendo le dovute attenzioni su una vicenda tanto complicata quanto importante> afferma seria <è pari se non superiore alla guerra contro i genetisti, hanno solo cambiato l'approccio rendendosi nemici più insidiosi> afferma la ragazza in modo austero aspettando che Juusan esprima il suo parere. [ch on]

16:23 Kaori:
 Ode il racconto dello Hyuga Kaori, quella storia riassunta e ora presentata al capoclan in modo conciso e terribile. Una storia che lei ha già sentito in maniera più estesa, più chiara. Inquietante. Non verbia durante il racconto del ragazzo ma si limita ad ascoltare a capo chino, con le iridi perlacee a riflettersi nella tazzina fra le sue mani da cui non riesce a bere. Troppo tesa, troppo nervosa. Lascia che il ragazzo termini la sua storia e solo allora osa rialzare il capo per voltarlo in direzione del Maestro. Ascolta i suoi commenti, le sue parole, nota il mutare delle sue espressioni cercando di comprendere da essere se sia sincero o se stia invero nascondendo qualcosa. Un tipo di ispezione basata semplicemente sulle sensazioni, sulle impressioni che le di lui reazioni possono portare nella di lei mente. L'uomo volge nuove domande al chuunin, sembra desideroso di sapere, di capire o -forse- di comprendere quanto i tre sappiano. Ma prima di concedere alla nipote di proseguire col proprio racconto, ecco che il di lui sguardo, le di lui parole, vanno a rivolgersi proprio verso la chuunin che, schiudendo appena le labbra, si ritrova ad osservarlo sorpresa. Di base, lei, è stata messa al corrente della storia perchè i due temevano che fosse in pericolo, una nuova possibile preda di questo genetista, ma non sa davvero perché anche lei sia stata richiamata in quel colloquio. Forse perchè potesse continuare ad esser informata su quella vicenda in cui ormai è, senza volerlo, protagonista, o forse perché può servire a qualcosa, chissà. Ma non fa in tempo lei a dir nulla che la voce di Mekura strazia il silenzio nella stanza andando a raccontare la sua esperienza, quanto vissuto in prima persona, ritrovandosi infine a rispondere persino alla domanda circa la presenza di Kaori fra quelle mura. La ragazza sposta lo sguardo dal viso dell'Indice destro a quello del suo Maestro inspirando piano ed a fondo continuando a mantenere quella calma serafica necessaria a non perdere il controllo. <In qualche modo anche io sembro centrare in questa storia e personalmente non avrei potuto far altro che chiedere loro di tenermi al corrente degli sviluppi di queste vicende> chiosa la giovane con tono calmo, fermo, cercando di raccogliere tutta la sua compostezza in quel dire. <Se qualcuno mi ha resa oggetto di un qualche loro scopo, desidero riuscire a sapere e conoscere quanti più dettagli e sviluppi possibili così da poter approntare la miglior difesa a mia disposizione. Contare sul vostro aiuto sarebbe sciocco se io per prima non ricorressi a delle adeguate precauzioni dopotutto, no?> andrebbe lei a domandare con fare retorico inspirando a fondo. <Non posso concedermi comportamenti incauti se consideriamo ciò che può essere in gioco. Dobbiamo fare fronte comune se vogliamo garantire la salvaguardia del clan... e non solo> Già. Sfruttare l'antico potere degli Hyuga nel modo sbagliato, con le mani sbagliate, potrebbe voler significare una minaccia non solo all'integrità della famiglia, ma anche di qualsiasi altro Villaggio, clan o nazione. [chakra: on]

16:27 Hiashi :
 <Non ho idea di chi sia il responsabile, ma io dovevo essere lo Hyuga Puro da consegnare al genetista come da accordi ma per salvarmi la mia Vera Madre Runriko si è consegnata spontaneamente e poi colei che avrebbe dovuto essere mia madre ovvero Mebuki Haruno è morta nel tentativo di salvarla ed io sno stato cresciuto da Ino Kasaki, la nonna materna. Mio padre invece era Kotori Hyuga... sempre che questo sia stato il suo vero nome> sospira il moro che quindi riprende <ho dei documenti ma sono illegibili, non sono riuscito a trovare niente altro> nonostante avesse fatto delle ricerche andando alla centrale di polizia vestito da Anbu per farsi consegnare dei fascicoli ma... o non ha trovato niente o non gli sono stati consegnati <posso dire che ritengo sia morto nell'eplosione del bunker nel deserto anche se non ho avuto modo di verificarlo personalmene> lo sguardo si posta prima su Mekura, poi su Kaori ed infine torna a parlare <in seguito agli eventi di quel giorno non riesco ad incrociare lo sgardo con gli altri Hyuga e Kaori-san si era accorta di ciò. In un momento di difficoltà l'ho inavvertitamente messa al corrente della mia storia... purtroppo poco prima di conoscere la storia di Mekura-san o non avrei mai rivelato qualcosa che avrebbe potuto metterla in pericolo> solleva la tazza di te, comincia a sorseggiarla e riporta la propria attenzione su Juusan <la prego, se conosce qualche particolare ce ne metta al corrente> ma non è detta proprio come una richiesta quanto più simile ad un ordine

L'attenzione ora è completamente fossilizzata su Mekura e alle sue parole mentre quel racconto viene più approfondito. Gli Hyuga puri, gli esperimenti e il prelievo ai danni di Mekura e dello stesso Hiashi, tutti fatti che lo lasciano basito ma non sorpreso. Non è sorpreso per niente, è a conoscenza di tutto questo, sa di cosa stanno parlando e capo clan sa di avere il diritto di non mettere in pericolo la sua famiglia. Le mani vengono portate sulle ginocchia, aperte vanno a prenderle, tenerle ben salde per poi spostare lo sguardo sul Kaori e sul di lei dire e successivamente su Hiashi. Tutti hanno qualcosa a che fare questa storia e purtroppo la verità sta venendo fuori a piccoli passi<Il programma Hyuga puri è stato creato anni fa con lo scopo di far tornare la purezza all'interno del clan. Per anni Hyuga e non Hyuga hanno procreato generando una progenie con un byakugan sempre più debole, inefficace e in alcuni casi addirittura senza, bisognava riporta il clan hai fasti di un tempo ma l'unico modo per mandare avanti a tutto ciò era prendere il DNA di uno Hyuga puro per replicarlo. Nel vostro caso sperma e ovuli per farne crescere uno ma non solo. L'occhio degli Hyuga contiene una fonte di dati immensa e prelevarli significava clonare un perfetto Hyuga>resta in silenzio per qualche attimo<Koshiro Uto era il genetista incaricato a svolgere questo compito>rivolgendo lo sguardo ad Hiashi e poi a Mekura<Quando divenni io capo clan, però, interruppi questo progetto perchè lo reputai disumano e immorale. Feci chiudere i laboratori e intimai al genetista di andarsene ma a quanto pare ha continuato i suoi esperimenti alla ricerca della purezza...proprio come con gli Uchiha. Purtroppo ora non so chi sia dietro tutto questo o meglio, ho dei sospetti che non voglio portare alla vostra attenzione, diffonderei il panico inutilmente senza prove concrete>prende una piccola pausa dal suo dire, riprende fiato prima di continuare<Per quanto riguarda la protezione di Kaori..non è al sicuro, ne dentro il villaggio, ne fuori. Nel clan ci deve per forza essere una talpa che informa l'artefice di tutto questo. L'unico modo per proteggerla e affidarla a qualcuno di fidato così come bisogna fare con Hiashi e con te Mekura>. [Ambient]

16:57 Mekura:
  [Dojo Hyuga] Mekura ascolta il capo clan; gelidamente annuisce sentendo la spiegazione che è stata proposta e il programma che riguarda gli Hyuga puri e della necessità di portare avanti questi esperimenti <tutto sommato ha la sua logica, il Byakugan è uno dei tesori del villaggio, perderlo significa essere sguarniti di un forte potere che rende Konoha competitiva> afferma lei seriamente, senza alcun sentimento forte, come se stesse semplicemente descrivendo l'accaduto e la tensione che viene messa fin dalla nascita a qualsiasi Hyuga del villaggio e del clan in se il quale deve necessariamente sottostare a certe condizioni per mantenere quel potere e non solo per egoismo. Non aggiunge altro: è evidentemente disumano quanto fatto, alcune volte bisogna essere pronti a atti di inaudita ferocia per mantenere il potere, ma in questo caso, in questa situazione che scopo ha continuare il programma se non per interessi personali? Rimarrebbe in allerta più che altro per fermare Hiashi nel caso fosse necessario conoscendo la situazione che lo affligge <molto bene> afferma sospirando andando a prendere la tazza del proprio thè come se nulla fosse. Allunga la mano e prende un sorso leggero tenendo gli occhi aperti sempre per controllare qualche possibile spostamento di quei due. <sono più preoccupata per i miei figli> afferma lei parlando di Ken e Ai <possono essere usati come armi contro di me nel caso lo reputassero necessario, li porterò dove non potranno essere toccati> non rivela chi, lascia la sorpresa nel caso volessero seguirli..oh si, Yukio sarà felice di banchettare con le spie, il pensiero la fa sorridere. <riguardo a me vi parlerò in privato di questioni personali> Ma Hiashi e Kaori? <per voi...> effettivamente è un bel problema <potremmo provare a difenderci reciprocamente, ma attirerebbe ulteriormente l'attenzione, voglio essere del tutto sincera: se sono qui non è solo per informarvi ma anche per mandare un messaggio> ed il tono con cui si esprime Mekura sembra tanto quello di una minaccia <...a chiunque ci stia tenendo d'occhio, quali sono le vostre idee comunque onorevole Juusan?> [ch on]

17:02 Kaori:
 La verità rivelata da Juusan lascia cadere un silenzio gelido nella stanza. Kaori pende letteralmente dalle sue labbra, l'osserva rapita, stregata, raggelata da quel racconto che prende piede pian piano. Sente il sangue ghiacciare nelle vene, la voce di lui distruggere quel silenzio con violenza, ogni parola è una martellata che le rimbomba in corpo moltiplicandosi in eco devastanti. Sapeva. Sapeva di questa vicenda, di questi fatti. Era un progetto portato avanti dallo stesso clan al fine di farlo tornare ai fasti di un tempo... loro e quella stramaledetta idea di dover preservare un potere che par quasi portare più dolore che beneficio. Le mani della Hyuga vanno richiudendosi a pugno sulle cosce, sotto il tavolo, strette con tutta la sua forza al punto da far sbiancare le nocche per la rabbia. Non dice nulla, si limita ad ascoltare tutto in silenzio sentendo strane sensazioni abbattersi su di lei. In lei. Il progetto in sé non desiderava far del male a nessuno, il principio alla base di una simile operazione è persino concepibile se solo non fosse per il male che ne è scaturito in seguito. Di sicuro chi è ora al comando di questa organizzazione, di questo disegno, non ha il solo intento di far trarre benefici al clan ma sembra stia cercando di creare una sorta di arma. Che senso avrebbe avuto impiantare degli sharingan alla madre di Hiashi, altrimenti? Volevano testare un qualche tipo di compatibilità? <Chiunque sia al comando adesso di sicuro non sta pensando ad accrescere il potere del clan, il numero di possessori del Byakugan. Le sperimentazioni fatte, quegli sharingan... c'è qualcosa di più oscuro sotto. Se volevano solamente far qualcosa di buono per il clan non sarebbero arrivati alla tortura.> mormora lei scuotendo appena il capo, i suoi pensieri a venir snocciolati così, pian piano, ai presenti. Un sospiro leggero, un rapido chiuder di palpebre e poi eccola a voltarsi nuovamente verso Juusan per aggrottare di poco le sopracciglia. <Qualcuno di fidato?> domanda lei non sapendo davvero chi potrebbe esser considerato tale se la vicenda deve esser tenuta nascosta. Il pensiero vola, ovviamente, a Raido. Sa che con lui sarebbe al sicuro, sa che non avrebbe esitato un attimo per proteggerla se ve ne fosse stato il bisogno. Ma il giovane è appena tornato a Kusa e non sa davvero se può privare ancora una volta l'Hasukage della sua preziosa collaborazione. <Di chi vi fidereste al punto da ritenerci al sicuro sotto la sua protezione?> domanderebbe dunque la Hyuga puntando le iridi perlacee in quelle simili ma enormemente più potenti del suo superiore per poi udire le parole e la voce di Mekura andare a rivolgersi verso l'intera sala. Lo sguardo scivola su di lei ed un sospiro si limita a svanire dalle sue labbra. <L'unica persona nelle cui mani sento di poter affidare la mia vita è a Kusa attualmente, al servizio di Yukio-dono. Non so se gli concederebbe di tornare qui per quanto possa essere delicata e sottile la questione, però.> rivelerebbe senza però fare il nome di Raido ancora, Hiashi l'unico a sapere in quella stanza chi sia la persona in questione. [chakra: on]

17:10 Hiashi :
 Il chunin ascolta, è attento, cerca di capire tutto quanto viene detto da Juusan ed a quanto pare il progetto Hyuga puri era stato effettivamente autorizzato dal precedente capoclan per riportare il Byakugan si suoi antichi splendori ed alla sua antica potenza utilizzando quindi la genetica per fare questo delicatissimo processo. Qualcosa di addirittura autorizzato capite? Nella testa del moro ciò ha dell'assurdo, del tremendamente assurdo. Scuote il capo: i suoi timori erano fondati a quanto pare ma a questo punto? cosa dovrebbero fare? Neppure lui stesso sembra sapere chi abbia portato avanti il progetto <e se Koshiro Uto non fosse morto quel giorno?> se fosse sopravvissuto all'esplosione? la sua voce, per quanto si sforzi di mantenere la propria compostezza lascia trasparire una nota di inquietudine. Perchè non vuole dire quali siano i suoi sospetti è facile intuirlo, si potrebbe rischiare una guerra che porterà nuovamente caos, morte e distruzione <Juusan-sama, ho una richiesta: voglio conoscere i nomi di tutti coloro che sono stati a conoscenza di questo progetto> non solo coloro che lo hanno approvato ma anche tutti coloro che non hanno fatto niente per fermarlo <Protezione?> guarda Kaori, è un discorso che avevan già fatto ma sta di fatto che non aveva messo in conto che anche Mekura e lui stesso avrebbero avuto ancora bisogno di protezione <io non voglio essere protetto> afferma deciso <non ho bisogno sprechiate risorse con me, dirottatele su Mekura-san e Kaoris-san di grazia> lui? beh lui si difenderà da solo se possibile altrimenti si prenderà la vita di alcuni di quelli che son venuti a prenderlo perchè non basterà uno solo.. e lasciandosi i cadaveri alle spalle lascerà anche delle tracce a chi andrà ad indagare

Sia Mekura che Kaori hanno ragione, una cosa del genere può essere bene accetta per preservare il clan ma allo stesso tempo, le azioni che ne conseguono sono inumane e c'è un secondo fine o forse no? <Io penso che abbiano usato gli sharingan come test. Gli Uchiha hanno vissuto per anni in questo modo, tra cloni e clonazioni e sono sicuro che hanno usato loro come esempio per "fabbricare" Hyuga puri al 100%>molto probabilmente è così ma nessuno è certo di quanto viene detto in questo momento e poi ecco che si sfocia sulla protezione. Tutti e tre devono essere protetti essendo maggiormente esposti al pericolo; hanno partecipato in prima linea a tutto quanto, hanno visto e ora sono anche a conoscenza dei fatti del passato<No Hiashi, mi dispiace. Tra tutti e tre sei quello che è più coinvolto emotivamente; non posso darti quei nomi, faresti delle sciocchezze>è sicuro di ciò che dice, sicuro come non mai e sta per parlare nuovamente quando il chunin esordisce con il suo dire scatenando, per la prima volta, le ira di Juusan<Hiashi>pronuncia il nome alzando le braccia, i gomiti poggiati sul tavolino, le dita delle mani ad intrecciarsi all'altezza del viso<Non mi piace fare questo, far valere la mia autorità in questo modo ma tu stai andando contro le parole di un tuo superiore>non lo guarda direttamente, gli occhi fissano, per ora, il vuoto<Io sono Juusan Hyuga, capo clan del clan Hyuga. La mia parola all'interno del clan è legge e questo è meglio che te lo ricordi>mai stato così severo prima di ora. Gli occhi a spostarsi su Hiashi mentre ritrova la calma per poi andare a riferire sulla questione protezione<Mekura tu andrai con i tuoi figli, non devono essere lasciati dalla propria madre, anche se ho capito da chi vuoi portarli. Saranno al sicuro>sposta lo sguardo su Kaori<Di te non sono sicuro ma se è come penso, andrai con Mekura da questa persona di cui ti fidi però voglio un nome e un cognome. Ho bisogno di un rapporto completo dal Kage di Kusa>infine tocca ad Hiashi il quale prima si è rifiutato di ottemperare<Per tua fortuna il mio braccio destro è l'unico all'interno del clan di cui mi fidi veramente. E' un jonin e ti seguirà giorno e notte, vivrete insieme sotto lo stesso tetto fin quando la situazione non si sarà risolta>questi sono gli ordini di Juusan, nessuna obiezione, niente di niente. Non c'è più niente da dire per ora, non servono a niente altre parole<Ora andate, preparatevi e..Mekura, prima di partire torna da me, dobbiamo parlare in privato>hanno un discorso più personale da fare, lui a lei e lei a lui. [END]

End obbligatorie

17:41 Mekura:
  [Dojo Hyuga] Mekura solleva il sopracciglio destro sentendo quello che Kaori ha appena detto: la persona che si fida di più a Kusa sotto il servizio di Yukio? Guarda con curiosità la ragazza. Intanto, tutti reagiscono in modo differente: Mekura...bhe lei, ne ha viste di cotte e di crude tante che è diventata insensibile alle ingiustizie o alle atrocità, Kaori con rabbia e sofferenza, senza sapere che fare o dove andare, Hiashi....lui sta per ribollire come un vulcano, ci manca davvero poco che possa fare una sciocchezza inaudibile tanto che Juusan lo blocca costringendolo ad una condizione più sicura per lui. Lei invece dovrà andare a Kusa e con lei anche Kaori, il che è interessante date le ultime informazioni che Kaori ha appena citato poco prima. Il problema sarà gestire Saisashi e Lind, sono genin non possono non fare missioni, è la loro sensei, non può permettersi di abbandonarli senza una giusta motivazione...ma di Saisashi e di Lind ancora non si fida così bene da dire tutto con sincerità, dovrà quindi decidere anche cosa fare per loro. Juusan intanto vuole parlarle direttamente in modo personale, intuirebbe perché ma del resto è una cosa reciproca. <sarà un mio piacere Juusan-dono> afferma lei continuando a sorseggiare. <bhe abbiamo un piano per ora, oh già è vero> afferma dopo aver bevuto come se nulla fosse di quella tragica questione e della reazione di Hiashi. <probabilmente oggi è impegnato ma vorrei invitarla a casa mia un giorno per cenare, non ho avuto modo ancora di conoscere vostra moglie, inoltre voi non avete ancora conosciuto le mie preziose gemme> i suoi figli <...e gli allievi che sto crescendo> quei cani. <l'ultima volta sono stata costretta da delle necessità a rinviare ma sarei ben disposta a vedervi al più presto> Detto questo si solleva in piedi portando avanti un inchino formale prima di ritornare dove ha lasciato le calzature, infilandosele. una volta fatto questo si gira di nuovo salutando Juusan <grazie per averci ascoltato onorevole Juusan> e inizia a dirigersi verso l'esterno, solo una volta superate le guardie porta le mani all'interno della tasca posteriore tirando fuori il flaconcino di gocce per gli occhi, mettendosi da una parte per potersi abbassare la palpebra lasciando gocciolare il contenuto su uno e sull'altro occhio in modo da tenerli ben umidi [end]

17:42 Kaori:
 Assistere al rimprovero di Juusan porta Kaori ad abbassare lo sguardo quasi in segno di rispetto nei riguardi del compagno ed amico. Comprende il suo desiderio di sapere, capire e agire ma sa anche che essere troppo coinvolti può essere più un problema che un dono in certe situazioni. Sa che il capoclan sta agendo per il suo bene e che non sta cercando di punirlo, per cui si limita ad attendere in silenzio che le parole dell'uomo si rivolgano a lei. Rialza il capo quando si ritrova a rivolgersi direttamente all'uomo ed alle sue parole si ritrova ad annuire appena respirando tranquilla, piano. <Raido Oboro, signore. Jonin di Kusagakure> va a confermare o chiarire i dubbi dello Hyuga rivolgendo poi a Mekura una occhiata tranquilla. Sarebbero partite assieme per Kusa e nella sua mente già sa chi è la persona da cui sta andando a richieder protezione. Sa dei suoi trascorsi con Yukio, Azrael le ha raccontato tutto in uno dei loro incontri presso la Cascata dell'Epilogo e dentro di sé si sente sollevata al sol pensiero che la giovane sia nelle mani più sicure che esistano. L'idea di saperla così vicina in quel viaggio la rassicura e, al contempo, il pensiero di sapere Hiashi distante la preoccupa. Non avrebbe avuto modo di constatare da sé come sarebbe stato, se fosse accaduto qualcosa e questo la logora lentamente, dall'interno. Lascia che Juusan termini di distribuire le sue istruzioni prima di voltare su di lui il proprio sguardo. Fino a quando avrebbero dovuto rimanere a Kusa? Fin quando non avessero ricevuto un messaggio che le rassicurasse del passato pericolo? Fino a quando non avessero ricevuto notizia di gravi disordini all'interno del famigerato clan Hyuga? Non lo sa, non osa chiedere, non avrebbe messo in discussione il volere di Juusan in quel momento. E per questo, quando l'altro li congeda, Kaori non dice nulla limitandosi ad alzarsi in piedi e prostrarsi in un ossequioso e profondo inchino in segno di rispetto, ritrovando la strada verso l'uscita al fianco dei suoi compagni. [End]

17:43 Hiashi :
 L'epurazione che ha così sognato ed agognato era una utopia, un sogno che era stato costretto abbandonare ma che era tornato in auge quando Mekura gli aveva riferito quelle novità ed il tutto oggi avrebbe dovuto concludersi ma il Capoclan va a sbarrargli la strada, va a mettergli i bastoni tra le ruote impedendogli di conoscere ciò che vorrebbe e per di più gli assegna un Jonin di scorta, qualcuno che non lo lascerà da solo in nessun momento <Come desiderate Juusan-sama, porgo le mie scuse> si rimette all'autorità del suo capoclan. Almeno per il momento. Non è ancora in grado di ottenere ciò che gli serve con la forza, non può fare altrienti al momento ed a quanto pare il colloquio è finito per cui il moro proverebbe ad alzarsi dalla propria posizione ed a rivolgere un formalissimo inchino <Buonaserata Juusam-sama, Mekura-san, Kaori-san> e detto questo proverebbe a lasciare la sala ma è evidente come le mani gli tremino di rabbia e rancore, senza rivolgere lo sguardo a nessuna di loro[End]

I tre si dirigono dal capo clan per avere maggiori informazioni sulla questione degli Hyuga puri. Juusan rivela loro che un progetto del genere era in vigore tempo fa ma che ora è debellato e questo porta a capire che qualcuno lo stia mandando avanti illegalmente. Dopo la discussione Juusan manda Mekura e Kaori a Kusa e assegna a Hiashi un Jonin di scorta.

Note: Bravi ragazzi e per questo vi premio.