Giocata

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17:18 Akahiro:
  [Camera] Un letto ad una piazza e mezzo con coperte azzurre, una piccola scrivania davanti alla porta dove sopra si vede chiaramente il porta oggetti e shuriken, attaccato al muro sopra alla finestra un mobile che fa da libreria e affianco al letto un armadio come anche un comodino in mezzo a questi due. E' così che si presenta la stanza di Akahiro, piuttosto sobria al suo interno vi sono solo le cose essenziali, con poche ornamenti, come un tondo tappeto ai piedi del letto e un poster al muro sopra di questo dove è presente l'immagine di Konoha, più un calendario fra la libreria e la porta. E Akahiro dov'è? Semplice, sta guardando fuori dalla finestra al lato opposto dell'armadio, vicino al letto. L'albino si presenta con una maglia nera a maniche corte, sulla spalla porta il copri fronte, una posizione inusuale ma è per nascondere il tatuaggio da Anbu dato che nessuno deve sapere la sua seconda identità di Amate, membro delle Forze speciali di Konoha. Ora li è Akahiro e come tale sta osservando fuori dalla finestra di casa con il braccio sinistro sulla mensola disteso, mentre il destro si poggia sempre ad essa con il gomito così da sorreggere la testa. E' privo di maschera, quindi il suo volto è interamente visibile, insomma, ha un abbigliamento molto più comodo rispetto al solito, più idoneo alla casa, difatti indossa dei pantaloni della tuta grigi e due righe bianche ai lati. I piedi sono scalzi e nudi, però non dovrebbe essere da solo, con lei vi dovrebbe essere la stessa Kajitsu <I miei non sono a casa, mi sembra siano in missione quindi non ci daranno fastidio> eh già, bello quando entrambi sono via per lavoro, la casa è totalmente libera e questo per la mente di un sedicenne fidanzato è un'ottima cosa. Sul letto la Nara vedrà due normali cuscini su cui dormire, uno però, molto più piccolo, è a forma di shuriken, l'unico aspetto di quella stanza che forse dà ancora l'idea di una parte più infantile del giovane genin.

17:35 Ayame:
  [Camera] Quella stanza è piena di dolci ricordi, dato che sono successe alcune cose che rimangono sempre vivide nella mente della sedicenne e il fatto che sia di nuovo lì giova a dare una rinfrescata ad alcuni ricordi che i due condividono, con la parte superiore della schiena posata verso la porta che si appresta a chiudere con delicatezza e velocità nello stesso tempo, rimanendo con entrambe le braccia dietro la schiena e le mani attaccate saldamente alla maniglia, sorride alla figura del suo compagno davanti alla finestra, emettendo un live sospiro per far sapere che finalmente anche lei è salita, per questo è scalza, non c'è nemmeno la traccia di un calzino. Dopo aver emesso un'altro sospiro la ragazza finalmente si staccherà dalla porta per dirigersi verso la figura di Akahiro, metteno un piede davanti l'altro con notevole lentezza, ma adatta per ridare nuovamente uno sguardo alla stanza; come il Nara, anche lei è vestita comoda, indossa una maglia larga nera, la quale le arriva a metà coscia, con una scollatura a barca che mostra la base del collo e il collo, da sotto la maglia spuntano alcuni lembi di stoffa bordeaux che sarebbero dei residui di una gonna nascosta, alle gambe ha delle semplice calze nere trasparenti lunghe fino al ginocchio e i capelli sono legati un uno chignon disordinato alto, nulla di speciale insomma. <<In missione, ah, peccato>> si, come no, e uno con quella voce le crede, però la sua attenzione è concentrata sempre sul ragazzo, il quale verrebbe abbraciato da dietro con dolcezza e potrà sentire le fronte della sedicenne posarsi alla base del collo, nella parte centrale: <<Che si fa?>> domanda con gentilezza, rimanendo sempre e comunque avvinghiata a lui.

17:49 Akahiro:
  [Camera] Sente la sagoma di Kajitsu dietro di lui abbracciarlo, non potendo così fare a meno di sorridere muovendo verso il sinistra il capo così da posare la coda dell'occhio su di lei. Cerca di voltarsi per mettersi frontalmente verso la giovane, con i glutei che ora dunque vanno a posarsi sul muro e la schiena sulla mensola della finestra. Tenta di muovere le braccia verso di lei, provando ad avvolgerla con essa in risposta al di lei abbraccio <Ah non lo so> i suoi modi sono furbeschi, la voce come il sorriso appena abbozzato <Tu hai qualche idea?> la mano destra scivolerebbe sulla schiena di lei verso l'alto, fino a raggiungere la spalla, poi ne sfiorerebbe il collo e infine ne accarezzerebbe il viso. E' qui il suo volto si avvicinerebbe lentamente a quella della ragazza, una movenza dove le palpebre si socchiuderebbero e le proprie labbra ne ricercherebbero quelle della ragazza. Un bacio alla quale verrebbe aggiunta la lingua che si toccherebbe e muoverebbe assieme a quella della giovane, per questo le labbra si schiuderebbero quanto basta. Un bacio passionale e gentile, mentre quella sensazione umida e piacevole si sposterebbe dalle labbra della deshi alla sua guancia destra, il lato opposto della faccia che accarezzerebbe Akahiro con la propria mano. Qui il sedicenne darebbe piccoli baci fugaci alla ragazza, piccoli ma ravvicinati l'uno all'altro che segnerebbero un percorso che lo porterebbe al collo di lei che verrebbe marchiato da altri baci che vorrebbero donare alla rosea ragazza una sensazione di piacevole solletico. Intanto la sinistra cercherebbe di muoversi sotto la maglia di essa, a stretto contatto con la pelle della schiena di ella, ma non andrebbe oltre a questa cosa, almeno non ora <Ci stai bene con me?> domanderebbe poi guardandola dritto negli occhi.

18:14 Ayame:
  [Camera] Distanzia un poco le braccia per permettere ad Akahiro di voltarsi e rimanergli comunque a stretto contatto, sorridendogli dolcemente e socchiudendo con un unico gesto lento le palpebre sulle iridi magenta, me ben presto quel sorrisino viene sostituito da uno più furbesco e anche un po' più malizioso, dato che non è persona da tirarsi indietro, soprattutto in questo genere di cose: <<Mmm, forse ho qualcosa in mente...>> e il tono di voce da lei utlizzato può dare libeo sfogo alla fantasia del sedicenne, siccome è gentile, ma nello stesso tempo c'è un pizzico di un qualcosa che il Nara potrà percepire. Quando lui si china verso di lei, Kajitsu gli va incontro, alzandosi un poco sulle punte dei piedi mentre socchiude le palpebre fino a chiuderle, riuscendo così a trovare il dolce contatto con le labbra di lui, aggrappandosi con le man dietro alla schiena di lui, stringendo la stoffa della maglia di Akahiro nei suoi pugetti, delicati insomma; quel rossore al contatto con la lingua la fa arrossie, non riesce ancora ad abituarsi, dato che emette un piccolo gemito per la sorpresa, ormai il Nara sarà abituato al fatto che una cosa la porta sempre al termine, anche un bacio. Piega la testa verso la spalla opposta al viso di lui in modo per dargli maggior accesso alla linea di bacia; <<A-aka-chan!>> lo chiama attraverso un'altro gemito, piccino, eppure ancora con il fiatone e le gote completamente rosse; <<Ma certo che sto bene, anzi, sto meravigliosamente bene con te, non mi sono mai sentita così... emh, apprezzata con nessun alto...>>

18:26 Akahiro:
  [Camera] Sorride <Sono contento> eppure non fa meno a inarcare appena le sopracciglia e creare un'espressione vagamente perplessa <Ma come mai non ti sei mai sentita così apprezzata?> una domanda ingenua, degna di chi ancora ha appena iniziato a fare delle vere esperienze di vita. Ma alla fine, parlando proprio di come sta la stessa sedicenne, la sua mimica muta ancora divenendo un pizzico più preoccupata. Mai le sue azzurre pupille lasciano il volto della ragazza, domandando <Ci sei rimasta molto male con la mancata promozione e per il fatto che ci stai mettendo più tempo del previsto?> le dita della destra che dovrebbero ancora essere sulla guancia sinistra di Kajitsu, si muoverebbero per accarezzarla <Sai..forse da un punto di vista non è un male che ci stai mettendo di più, non so se sarà una grossa consolazione, però ti assicuro che è un mondo pericoloso, ancora non ho fatto missioni superiori al livello D, quindi anche io non ho visto il reale pericolo, però...> forse sta ripensando alle parole del Generale Anbu quando lo ha arruolato <La missione è importante, bisogna portarla a termine per il benessere del Villaggio e questo comporta mettere a rischio se stessi, immolarsi per qualcosa di più grande di noi stessi, quindi è facile che dal momento che stai studiando e addestrando di più, quando sarà il momento sarai più pronta ad affrontare tutto ciò> e qui il sorriso si allarga di nuovo, puntando sulla deshi uno sguardo sicuro di ciò che ha appena detto, un'atteggiamento deciso che viene accompagnato da un sorriso che sottolinea ancor più la convinzione che questo pensiero si insinua nella mente del giovane ragazzo, un sedicenne inesperto ma che non manca certo di motivazione.

18:38 Ayame:
  [Camera] Finalmente rimane senza parole alla prima domanda di Akahiro, infatti si limita a dischiudere le labbra e a osservarlo dal basso, sorridendogli poi imbarazzata per un'argomento così delicato, ma non esita a parlargli, in effetti sono fidanzati e poi lui si è dimostrato anche abbastanza comprensivo: << Beh, in famiglia vengo messa quasi sempre da parte per via dei miei capelli, perché non sono scuri come gli altri... Anche mia madre, ma almeno lì c'è papà che la protegge da occhi cattivi o da acidi commenti... I miei fratelli non ci sono quasi mai, per questo, all'inizio volevo diventare ninja, per andarmene via di qui, ma poi sei arrivato tu e hai fato accadere tutte queste cose meravigliose e te ne serò sempre grata, perciò, grazie, Aka-chan>> conclude con dolcezza, sorridendogli e poi si alzerebbe sulle punte nella speranza di riuscirgli a dare un veloce bacio a stampo sulle labbra, nulla di troppo passionale, qualcosa di dolce e tenero. <<No, non tanto a di la verità>> risponde facendo spallucce per rimanere in seguito in silenzio, non osando proferire parola mentre lui parla, guardandolo dritto negli occhi e spingendo di poco il viso verso la mano, come a voler confermare quel contatto; <<Oh, Aka-chan... >> si fionda letteralmente tra le sue braccia se lui non si tirasse indietro, nascondendo il suo viso sul petto di lui: <<Grazie, grazie di tutto >> gli risponde, rimanendo ancora con le braccia intorno alla figura del ragazzo più alto. <<Comunque quel cuscino...>> e andrebbe con il pollice della mano sinistra ad indicare quel piccolo cuscinetto a froma di shuriken <<è bellissimo, è troppo tenere... Mi immagino un piccolo Aka-chan che lo coccola, oh che cosa carina!>> esclama con vocetta acuta mentre l'immagine del proprio ragazzo da piccino, tutto tenero e delicato, che si accocola sul quel cuscino, basta, troppa pucciosità.

18:51 Akahiro:
  [Camera] Ed ecco che anche lui diventa rosso, sgranando anche di poco gli occhi. Si, si è imbarazzato subito quando Kajitsu ha cominciato a parlare di lui da piccolo <Non...non dire sciocchezze> il viso viene distolto di scatto a lato <E' un vecchio cuscino e nient'altro Kajitsu...non so nemmeno perchè ce l'ho ancora> anche dalla sua voce si sente chiaramente il disagio che sta provando in questo momento Akahiro, una cosa che forse renderà ancora più tenera l'immagine della deshi che in questo momento ha per lui <Lo tengo solo perchè mia madre ancora non vuole che lo butti via> si certo, raccontane altre. Figurati se la madre non gli permette di buttarlo via, bella scusa Akahiro. Che al momento sia rosso come un pomodoro è dir poco. Una piccola smorfia si crea nei propri lineamenti, arriccia appena le labbra e il naso mentre le pupille vengono indirizzate verso il viso della ragazza senza che però il capo venga indirizzato verso di lei, rimanendo sempre distolto verso destra. Un tentativo di guardarla di storto, ma in realtà non fa altro che generare una faccia buffa. Eh si, anche se lui sta pensando magari di fare il duro(?) in realtà il risultato è ben diverso. Ma ecco che un sorriso si estende nelle sue labbra, più malizioso <E poi ora...> le mani andrebbero ai fianchi di ella se glielo permettesse, provando a muoversi in avanti e di conseguenza cercando di far spostare in maniera lineare la sedicenne. Si, proprio verso il letto. In quei passi che avanzerebbe il volto tornerebbe verso quello della propria compagna <preferisco accoccolarmi a ben altro> che sia un modo per cambiare discorso? E' probabile visto ancora il rossore presente nelle sue gote. Difatti stenderebbe la giovane sul proprio letto, lui che andrebbe sopra di lei a porre i gomiti e gli avambracci sulle coperte e tenterebbe nuovamente di darle un bacio sulle labbra, seguito da altri sul collo.

19:08 Ayame:
  [Camera] << Ma che carino! Sei tutto rosso! >> esclama ancora una volta con un'enorme sorriso dovuto alla troppa tenerezza di cui ne è la causa principale, andando così a ridacchiare di conseguenza e a mordersi il labbro inferiore per non cuontinuare con tutte quelle risatine che gli stanno scappando in quel momento, eppure si sente bene e anche ad Akahiro sarà palese il suo benessere, infatti è rilassa e tranquilla, come se stessero insieme da una vita o poco più; ma di certo la sua faccia che dovrebbe essere una dura e seriosa, la quale è in realtà abbastanza buffa, la fa ridacchiare ancora una volta, questa dura un poco più a lungo di quelle precedenti, ma non eccessivamente. <<Uh?>> smette di ridere per concentrarsi adl alzare un sopracciglio e a cercare di capire dove voglia portarla il sedicenne, ovviamente non fa togliere le mani di lui da propri fianchi, volendo ancora cercare di capire cosa stia facendo, ma è quando perde l'equilibrio e si trova sdraiata sul letto di lui che capisce il vero significato di quelle parole e arrossisce vivemente, di nuovo, lasciandosi baciare per poi ricambiarlo timidamente quel bacio, tendendo la testa verso l'indietro e dandogli libero accesso alla scia di baci di lui, sperando di trattenersi e di non far quei piccoli geiti che poi provocano il volersi sotterrarsi per l'imbarazzo, eppure non ne riesce fare a meno. <<A-aaka-chan!>> lo chiama, palesemente ripiena di quel sentimento che per il Nara sarà familiare, facendogli tornare, teoricamente, la mente a determinati ricordi, <<Ti amo>> signori e signoro lo ha detto di nuovo, incredibile, ma lo ha fatto, ora tocca al ragazzo e vedere come reagisce.

19:17 Akahiro:
  [Camera] Quelle due parole ancora una volta escono dalla bocca di Kajitsu, giungono alle sue orecchie e si insediano nella sua mente. Si blocca nel baciarla e lentamente si porterebbe sopra di lei staccando il proprio busto dal suo, tanto che quelle braccia piegata si stendono completamente con i palmi che ora rimangono ancorati al materassi, proprio ai lati del corpo della giovane deshi. La guarda dall'alto verso il basso, con gli occhi dritti verso il volto della ragazza. L'espressione di Akahiro è ora seria, silente, rimane a fissarla in quella maniera. E altrettanto lentamente le labbra si schiudono dando altri attimi di silenzio e poi... <Anche io ti amo> non è stato facile dirlo, per fortuna però non si è bloccato, ne ha balbettato, la frase è uscita più sicura del previsto seppur quei secondi che sono passati prima di affermare ciò rendono bene l'idea che esternare una cosa simile non è stato semplice per uno come lui. E con una piccola rotazione del corpo si lascia cadere verso sinistra, la schiena va a distendersi lungo il materasso al fianco destro della Nara, le azzurre diritte verso il soffitto. Nonostante ciò l'espressione è piuttosto serena, anche se non sta esternando alcun sorriso. Il capo si piega verso di lei, solo ora va ad allargare le punte delle proprie labbra abbozzando un piccolo sorriso <Non hai paura?> una domanda vaga <Il lavoro che faccio> il Ninja si intende, è chiaro <Potrebbe cambiarmi molto, non hai paura di scoprire ciò che diventerò?>