Giocati pure l'ingresso in ospedale caro ~
Pomeriggio tranquillo in quel di Konohagakure. La sera avanza con il suo manto di tenebra andando ad avvolgere l'intero Villaggio. Uno spicchio di luna crescente brilla alto nel cielo mentre nell'ospedale della Foglia c'è il solito via vai di pazienti, medici ed infermieri. Superate le soglie d'ingresso ci si troverà in un'ampia sala dalle pareti bianche che si allunga in avanti verso uno stretto corridoio di diversi metri, a sua volta proteso a destra e sinistra in due nuovi corridoi, e ai due lati da un arredamento piuttosto semplice e minimalista. Sulla sinistra della soglia si potrà notare il bancone dove le infermiere si occupano di registrare l'arrivo e l'uscita dei pazienti nonché eventuali informazioni su ricoverati e operati da fornire a visitatori e medici. Dietro il banco e dietro le sedie delle due infermiere, vi sono infatti vari cassetti in ferro a contenere faldoni e faldoni di documenti e cartelle mediche. Sulla destra, invece, si apre una piccola sala d'attesa con tanto di angolo bar dove poter prendere un caffè, dell'acqua o qualcosa da mangiare. Varie sedie sono disposte in quella piccola area così da permettere a eventuali visitatori di attendere più comodamente. Non appena Hiashi varca la soglia d'ingresso, una delle due infermiere sedute al banco d'arrivo, solleva lo sguardo verso di lui alzandosi in piedi. <Buonasera a lei> saluta con tono gentile e accogliente, sorridendo al suo indirizzo. Ha dei capelli biondi che ricadono in un paio di morbidi ciuffi ai lati del viso mentre per il resto sono raccolti dietro il capo in una crocchia ordinata, dietro la cuffietta bianca da infermiera. Indossa la candida divisa tipica del suo ruolo e ha un paio di sottili occhiali da vista a penderle sul petto. <E' venuto a far visita a qualcuno o ha bisogno di un medico?> domanda la bionda all'indirizzo dello Hyuga. [Ambient di cura]
La bionda infermiera sorride ingentilita all'udire le parole del moro andando ad afferrare da sotto al bancone una semplice cartelletta con un documento attaccato ad essa. <Oh non si preoccupi per questo> cerca di rassicurarlo la bionda con fare gentile, iniziando a compilare qualche campo di quel foglio poggiato sul banco. <Per fortuna siamo in periodo di pace, per cui gli unici feriti urgenti che giungono qui sono ninja feriti in missione. Per fortuna non abbastanza da metterci in crisi> Sicuramente ci sono giorni più pieni degli altri lì in ospedale, ma non si può certo dire che ci sia un flusso continuo di pazienti a metter sotto emergenza medica la squadra operativa di quel luogo. <Compili pure questo modulo ed io intanto mando a chiamare un medico per lei> gli dice con un sorriso gentile porgendo dunque al ragazzo la cartelletta ed una penna. I dati richiesti sono ovviamente per lo più identificativi: nome, cognome e data di nascita. Ma più in basso potrà notare altri campi più specifici e complessi per la sua comprensione lasciati da compilare al medico curante e, in fondo al foglio, una zona che richiede la firma a sinistra del paziente e a destra del medico. Una volta che avesse terminato di compilare quel documento, ecco che, voltandosi, avrebbe potuto notare una giovane donna sulla trentina dall'aspetto professionale e serio. I capelli sono rossi e scendono in onde morbide fino alle spalle. Gli occhi son verdi, grandi e le labbra coperte di un po' di rossetto scarlatto. Alta poco meno del metro e settanta ha un fisico abbastanza snello per quel che si può immaginare dai suoi abiti. <Buonasera. Sono Shiori Kou, mi occuperò io di lei> si presenta la donna col suo camice bianco abbottonato dal seno in giù. <Mi segua e intanto mi dica cosa le è successo> andrebbe a dirgli abbozzando un sorriso ospitale prima di afferrare la cartelletta dal bancone e proseguire verso il corridoio che si dispiega sulla sinistra. Lo percorre fino in fondo superando un certo numero di stanze prima di entrare in una camera sulla destra, una comunissima stanza per le visite dotata di un lettino e degli armadietti con attrezzature mediche di vario tipo. [Ambient di Cura]
L'infermiera sorride candida alle parole del moro e inchina di poco il capo al suo indirizzo. <Dovere> dice umilmente prima di tornare alle sue faccende dietro al bancone. La dottoressa arriva abbastanza in fretta dopo esser stata chiamata -probabilmente- dalla seconda infermiera ch'era dietro al banco che, solo ora, fa ritorno dal corridoio riprendendo posto accanto alla collega. Al saluto dello Hyuga si ritrova a sorridere con appena più enfasi stringendo la cartelletta fra le mani dalle dita affusolate e magre. <Buonasera a lei... Hiashi-san.> lo saluta scorgendo il nome del ragazzo dalla cartella nelle sue mani. <Non immagina quanto sia raro trovare qualcuno che ci ringrazi così sinceramente per il nostro operato ancor prima di aver ricevuto le sue cure> sorride lei mentre si incamminano verso la sala visite. <Purtroppo in molti sono ancora preoccupati che i ninja medici possano ricorrere alle loro capacità curative nel modo sbagliato, come fu per Kenji e Shin, per cui ci vedono ancora con una certa diffidenza> va spiegando percorrendo il corridoio assieme al ragazzo. <Ma questo rende ancora più piacevoli i rari casi come il suo> Entrano nella stanza e solo allora va a chiudere la porta alle loro spalle così da garantire al suo paziente la privacy di cui ha bisogno. Ascolta le sue parole, il suo resoconto e si ritrova a stringere appena le labbra fra loro dando una occhiata più approfondita alla cartella. <Mh. Capisco> esordisce dunque dopo qualche attimo poggiando la cartelletta su un mobile accanto la porta e avvicinandosi al giovane. <Si stenda di pancia in sotto e scopra pure la zona così posso darle una occhiata.> Chiede andando ad indicargli con un cenno della mano il lettino, voltandosi per qualche attimo così da permettere al giovane di liberarsi degli indumenti superiori senza alcun eventuale imbarazzo. Una volta che il paziente si è disteso con la zona dolorante esposta, la rossa va ad affiancarsi al lettino accendendo una lampada posta sopra lo stesso per illuminare a dovere l'area. <Dev'essere stata brutta davvero... questi lividi sono piuttosto estesi> va a mormorare analizzando la pelle emaciata dello Hyuga. Intanto tasta con le dita la sua carne per cercare di capire bene l'entità del danno sulla base del tatto e degli eventuali gemiti del paziente, ritrovandosi infine a staccare le dita dalla sua schiena e annuire leggermente col capo. <Probabilmente c'è una minifrattura di una vertebra. Niente di grave o pericoloso, ma probabilmente è questa che continua a farle sentire dolore più che i lividi> va a spiegare mentre le sue mani vanno a circondarsi di un alone verde tiepido e brillante. Le pone sopra la schiena del ragazzo a qualche centimetro da essa, andando ad immettere il chakra curativo nel suo corpo, così da permettere la risanatura di quella ferita interna così fastidiosa. Un problema così lieve da risolversi nel giro di pochi attimi grazie all'afflusso di quella energia benefica e che lascia un dolore sparso molto meno intenso, quasi un fastidio di sottofondo che si sparge per la schiena. [Ambient di cura] [PS: 84 + 10 = 94]
[Mani Terapeutiche A]
<Grazie per queste parole. Spero che prima o poi anche altri sapranno condividerle> sorride la donna prima di lasciar modo al ragazzo di sistemarsi al meglio su quel lettino. Osserva la schiena, le braccia, quel bendaggio ricoprirlo dalla spalla alla mano, ma non dice nulla in merito. Si limita a visitare la sua schiena ferita e a fare le sue deduzioni. <Oh caro ragazzo, siamo qui per questo> ride appena la donna quasi toccata del pensiero umile e gentile dello Hyuga. <Oltre ad aiutare voi il nostro lavoro ci permette continuamente di migliorare e scoprire nuove funzioni alle nostre cure, quindi sicuramente non ci lamentiamo della possibilità che abbiamo di imparare qui> va lei a dirgli mentre va a risanare quella piccola lesione alla vertebra. Basta ben poco affinché il dolore si calmi, s'affievolisca e non rimane altro che la sensazione di indolenzimento dovuta ai lividi che si allargano per tutto il dorso. <Adesso si rilassi. Tramite questo massaggio andrò ad alleviare la tensione dei muscoli e dei tessuti così da privarla definitivamente di questo fastidioso dolore> va a spiegargli prima di andare a poggiare le mani sulla sua schiena. Ne afferra la carne, la stringe, la ridistende in un moto continuo e omogeneo che ha lo scopo di rilassare il suo corpo. Ne ridistribuisce la tensione, li ridistende e così va ad agire su quel dolore dovuto alla contrazione dei muscoli. Gran parte del merito ovviamente va al chakra curativo che viene immesso in quei gesti, non solo al semplice atto di massaggiare la zona. Bastano pochi minuti affinché gli effetti terapeutici del chakra medico vadano a diradarsi per tutta la schiena curando definitivamente il male che colpiva lo Hyuga. <Ecco qui. Potrebbe avere qualche fastidio ancora per qualche ora, ma vedrà che dopo una bella notte di riposo sarà come nuovo> afferma la donna ritraendo le mani e avviandosi verso il mobile ove giace la cartella. <Può rivestirsi, abbiamo finito> lo informa poi mentre prende ad aggiornare il documento dandogli le spalle, così da permettergli di ricoprirsi con calma. <I lividi spariranno nel giro di qualche giorno, non le daranno più fastidio. E in caso di nuovi problemi non esiti a venire qui> gli sorride dunque, una volta che l'altro si sia rivestito, porgendogli la cartella. <La porti pure in accettazione, può andare> lo congeda allora con un sorriso cortese, inchinando di poco il capo alla volta del ragazzo. [End] [Massaggio Terapeutico A] [PS: 100]