Esame Teorico Saisashi
Quest
Giocata del 09/11/2016 dalle 21:46 alle 22:40 nella chat "Luogo Sconosciuto"
[centro - Aula A3] Lo scompiglio generale del cambio immediato nella quotidianità del ragazzo, fa sì che non abbia ancora metabolizzato tutto ciò che sta accadendoin questi giorni. Dalla scorsa notte difatti, una serie di eventi completamente inattesi, han fatto si che si trasferisse a casa della sua "musa ispiratrice"(?), passando dal freddo di una panchina all'aperto, ad un fuuton a fiorellini, che non ha particolarmente gradito. Non sa bene nemmeno lui cosa gli passi per la testa, fatto sta che è dall'odierno pomeriggio che Saisa è "sparito" da casa di Mekura, senza far sapere alcun dettaglio. Beh in primis, col c***o che dopo la prima notte di degno riposo, avesse voglia di sottoporsi a quei maledetti allenamenti, ma in secondo luogo, il motivo risiede in una missiva ricevuta dall'accademia, che da buon caca sotto, lo ha impanicato totalmente, facendogli salire un'ansia mai provata prima. Eh si, si tratta proprio dell'invito a presentarsi in aula per sostenere il test teorico, ed è proprio qui che risiede il problema. Nel suo cervello è presente solo una scimmia che batte due piatti tra loro, e alle lezioni teoriche non è stato proprio quel che si consiera un "asso", bensì ha passato la maggior parte del tempo ad insultare i compagni, e a fare le solite scene pagliaccesche. Fatto sta che volente o nolente, il momento è arrivato, ed egli si sta recando in accademia in direzione dell'aula A-3, dove si terrà l'esame. Solito passo svogliato, braccia incrociate dietro la nuca a sostenerla nella sua posa preferita, da menefreghista. Capelli corvini spettinati che ondeggiano ad ogni movimento, e verdi iridi che fissano il cammino di fronte a lui con sguardo ebete. Deglutisce ogni tanto, continuando in quel momento di ansia e panico. Indossa come sempre la sua giacca nera lucida, zip aperta a far intravedere gli interni arancioni e la t shirt bianca sotto, pantaloni dello stesso materiale della giacca, con il lato che copre la gambe destra più corto, tagliato a livello dello stinco lasciando intravedere una fasciatura. Ai piedi un paio di stivali ninja neri, privi di particolre valore o particolari. Giungerebbe quindi in accademia, in cui varcherebbe la soglia per dirigersi nell'aposita aula. Si ferma di fronte alla porta della suddetta. <pfff....ma che c***o ci faccio qui! stupidi esami inutili!> borbotta tra se e se, come per cercare di sentirsi più un "duro" e disperdere la paura. Andrebbe quindi ad entrare in aula, scrutando gli eventuali presenti, per poi prendere posto, in attesa di ordini. Finalmente è spuntata la Luna su Konoha e le nuvole temporalesche del pomeriggio sono andate sciamando per concedere alla Foglia una bella serata serena. Noi, però, ci concentriamo sull’Accademia Ninja e più precisamente all’interno dell’Aula A-3, loco designato per gli odierni esami teorici. Saisashi, una volta entrato, potrà notare alla sua destra una piccola cattedra ove siede un uomo sulla quarantina. Iridi Cerulee che si puntano con estrema insistenza sul suo volto < Sei in ritardo> quello che ti parla è un uomo alto sul metro e novanta, pelle olivastra su cui viene scolpito un volto dai lineamenti duri incorniciati da una lunga crine castana che ricade lungo la schiena fino a lambirne i fianchi. Veste in maniera semplice maglietta e pantaloni neri su cui spicca il giubbotto chunin color verdone mentre al bicipite è annodato il coprifronte in metallo < Mettiti al tuo posto e aspetta il mio via per girare il foglio. > solo questo mentre attende che tu ti muova in direzione del primo banco libero che riuscirai a trovare all’interno dell’aula. Probabilmente ve ne saranno ben pochi di liberi visto il tuo ritardo ma comunque non dovresti faticare a trovarne uno che soddisfi l’inerzia quasi patetica dei tuoi movimenti. Solo a operazione completata il Sensei andrà ad alzarsi dalla Cattedra < Avete trenta minuti, rispondete senza copiare o verrete puniti. Buona fortuna> Lapidario nel suo dire. Tutti i tuoi compagni girano il foglio e cominciano a scrivere e tu? Tu sarai da meno?[Esame teorico: Saisashi][Per domande: Kami]
Orario inizio 21:59 || Orario consegna 22.29
[centro - Aula A3] Un pessimo inizio. In ritardo come al solito, e questo giro il sensei non sembra essere un gran simpaticone, ma dopo tutto non può andargli sempre bene. Sotto rimprovero si reca verso il primo banco disponibile, prendendo posto ascoltando i dettagli. Al via girerebbe il foglio, volto di Saisa che sbianca improvvisamente, gocce di sudore freddo che cominciano a intravedersi sulla sua fronte. Sguardo spalancato e bocca pure, a leggere le domande di quel compito, che a primo impatto gli sembrano essere in un'altra lingua. La sua espressione da idiota unita al tremolio delle gambe sotto al banco creano un mini show tutto da godere. Mani che andrebbero sul capo, ad aggrovigliarsi nei capelli, come a sostenere la nuca in una posizione di disperazione. Si guarda intorno , destra, poi sinistra speranzoso di una via per copiare, ma nulla da fare. Quel sensei sembra anche piuttosto severo, non ha voglia di prendere altre ramanzine. Non resta altro da fare che tentare. Deglutisce rumorosamente per poi mettersi a compilare il test, rumorosamente, con la mano cha fferrando la matita, si muoverebbe lenta facendo trapelare la sua incapacità nella calligrafia. Testa che si avvicina al foglio, quasi attaccata al banco e lingua di fuori, un babbuino impegnato. Riesce in qualche modo a terminare il tutto, non ha nemmeno lui idea di come possa essere andata, conoscendo la sua attitudine allo studio. Andrebbe quindi a posare la matita afferraando il foglio con entrambe le mani. Occhi che si socchiudono , aria che viene buttata fuori sbuffando, espellendo l'ansia avuta fino a quel momento. <pffff...speriamo bene... dai c***o> borbotta a bassa voce tra se e se cercando di auto convincersi, per poi con il suo solito passo, andare ad alzarsi dal banco, in direzione del sensei, a cui lancerebbe uno sguardo fulminante consegnando il compito con aria spavalda, come a far credere che il suo esame è stato una "BOMBA". Darebbe le spalle a quest ultimo per poi dirigersi verso l'uscita, alzando la destrosa in un cenno di saluto <ci vediamo mr sorriso> direbbe con tono annoiato verso il sensei dalla dubbia solarità. Uscito dal luogo, rimarrebbe in attesa del suo risultato. BABBUINO AT SCHOOL