Wolfs in Sheeps' Clothing

Free

0
0

23:16 Aoyji:
  [Prato] Il cielo notturno è coperto da uno strato di grigie nuvole che compaiono scure come la pece data la quasi totale assenza della luce lunare. Le gocce d'acqua fredda calano sul corpo del giovane degli occhi rossi incessanti mentre la sua corsa veloce risuona ad ogni passo di uno [Splash] per via del suolo fangoso e bagnato. <Dannazione alla mia voglia di passeggiate notturne, che diamine!> La cosa aumenta d'intensità mentre con la coda dell'occhio nota un'albero dalle lunghe e rigogliose fronde a a lato di uno dei prati. <Mmh...> Lo scatto cambia la direzione di novanta gradi andando verso la suddetta pianta. Accelera. Il fiato si condensa ad ogni respiro nell'aria fredda e gelida di questa notte autunnale. Lo sforzo si placa una volta raggiunto il tronco dell'albero. Il respiro affannato si protrae ancora per qualche secondo mentre si sorregge col palmo della destra alla lignea superficie nodosa della corteccia. <Fuuu..> Cerca d'alzare il capo ma i bassi rami gli negano la posizione eretta. La destra allora s'inginocchia mentre con la sinistra tasta il terreno. <Beh che fortuna, è asicutto.> Sorride e si siede poggiando la propria schiena all'albero. Il giubbotto color corallo viene appeso ad uno dei rami sopra il proprio capo, mentre nota con piacere che la propria polo bianca è quasi del tutto asciutta. Cerca nella propria tasca destra dei pantaloni il pacchetto di sigarette e ne controlla l'integrità, fortuna vuole che sia asciutto quasi nella totalità e che le sigarette all'interno siano intatte. Con soddisfazione ne estrae una e la porta alla bocca mentre la mancina prende l'accendino e ne alza col pollice la copertura con un [Click]. Il dito passa sulla rotella creando attrito e dando vita alla fiamma. Inspira profondamente dalla sigaretta appena accesa mentre lo sguardo osserva la danza delle gocce nella, ora maggiore, luce lunare che traspira tra i nuvoloni carichi d'acqua. Rimane in silenzio ascoltando quel dolce suono rilassante.[Chakra Off][Equip: Schinieri, Vambracci e Guanti Ninja su Dx ed Sx; PortaKunai con 9 Kunai su Coscia Dx; Porta Oggetti su entrambi i Fianchi: 5 Carte Bomba, 10 Coagulanti, 10 Tonici Chakra, 1 Filo Conduttore, 1 Respiratore, 15 Fuuda Vuoti]

23:26 Rasetsu:
 Sotto la Pioggia della Notte, circondato da un terreno sì fertile, ma ancora distrutto in parte dalla Guerra di qualche anno prima, s'aggira una figura altrettanto scura. Alberi che man mano stanno ricrescendo, erbetta e nessun fiore. E' quasi Inverno. Il passo del Kokketsu è lento. Ogni passo, fa sì che l'erbetta si abbassi sotto il suo peso. Alcune foglioline secche scricchiolano, si disintegrano, venendo poi smosse dal vento. Le gocce d'acqua scivolano addosso al di lui corpo, partendo dal volto. La fronte non troppo larga, il naso aquilino. Scendono persino sulle lenti degli occhiali, attraverso i quali quasi non riesce più a vedere nulla davanti a sé. Li lascia scivolare sulla punta del naso, cosicché possa guardar la via da sopra gli stessi. Non è miope, in realtà ci vede anche piuttosto bene. Tuttavia, per lui, quegli occhiali, sono ciò che rimane del suo passato. Sono completamente rossi, con una catenella legata alla montatura tramite dei teschi. Non sono affatto adatti ad un giovane, ma per lui non c'è età, non c'è neppure battito nel suo petto scarno. L'acqua piovana continua a scendere, si sofferma su quelle labbra secche e sottili, arcuate in un ghigno dannato e psicopatico. Mostra la fila di denti bianchi, aguzzi, come quelli di uno squalo. Non importa che non abbia un motivo per ridere: i Pazzi seguono delle motivazioni? Tante gocce che piangono dalle nubi; gocce che si fermano sul soprabito del Kokketsu. Questi indossa una camicia bianca, un gilet grigio scuro con delle linee verticali d'un grigio più chiaro; stesso tessuto è usato per i pantaloni. Il soprabito è di un bordeaux scuro, poco più dei capelli rossi curati e lunghi sino al fondoschiena, or ora tutti fradici. Dai ciuffi sulla fronte, continua a cadere l'acqua piovana accumulata dal fatto che stia passeggiando sotto la pioggia da qualche minuto. Gli occhi scrutano la zona circostante, squadrano ogni zona, ogni albero. Non riesce ancora a notare la figura di Aoyji sotto un altro ipotetico albero, ma non è in realtà molto distante. Le spalle rilassate del giovane conferiscono alla sua figura una certa austerità, che sparisce completamente se solo lo si guardi un attimo meglio in volto. Un viso pallido, occhi giallo-verdi, sogghigno perenne e denti dritti e appuntiti. Un mostro. [Chakra ON]

23:40 Aoyji:
  [Prato] La mancina fà ripercorrere alla sigaretta quel suo moto verso la bocca dove sosta per un'istante accendendosi ed accorciandosi, come fosse metafora della vita umana, per poi nuovamente riallontanarsi. La destra smuove i lunghi capelli biondi, i quali ora fradici scendono fino alle scapole del giovane sulla schiena per salire scalati fino alle clavicole. Ne sposta le ciocche appiccicate allo zigomo destro ponendole dietro l'orecchio. Lo sguardo poi viene attirato da una figura in lontananza, scura e poco riconoscibile data la non ottima visibilità dettata dall'incessante pioggia. La mano predominante viene portata al petto formando mezzo sigillo caprino, la concentrazione s'alza e si focalizza sulle proprie sfere d'energia, quella fisica collocata all'altezza del diaframma e quella mentale posta nel mezzo della fronte. Convoglia le due sfere vorticanti al plesso solare dove s'uniscono in un valzer di giravolte sempre più veloci, sempre più vicine, fino ad unirsi in un unico vorticante fremito di chakra che in seguito confluisce nel Keirakukei del giovane dagli occhi carmini. Nulla più d'una precauzione in realtà. La sigaretta viene nuovamente fumata e dalla bocca del giovane fuoriesce il grigio fumo. Inspira per poi portarsi indice e pollice, uniti ai polpastrelli, alla bocca, sotto la lingua e soffia. Un fischio avrebbe dovuto attrarre l'attenzione del viandante sotto un mare di pioggia. Null'altro fà se non fumare ancora, cosa che avrebbe ancora meglio dovuto definire la sua posizione se l'altro avesse guardato in quella direzione mentre la corona della sigaretta s'accendesse di luce rossastra. Attende ora, ancora seduto in quella sua posizione con la gamba sinistra piegata ed il braccio sopra posato, la destra distesa aderente al busto come sostegno,la mano col palmo poggiato a terra. [Chakra On][Stesso Equip]

23:54 Rasetsu:
 Nel di lui peregrinare, arriva ad una distanza sufficiente per poter notare il Rekuso. Ovviamente, non lo ha mai visto prima. Ma non è una novità. Non esce mai, raramente si interessa sul serio di quel che accade al Villaggio, come può dimostrare il fatto che, tutt'ora, nonostante la battaglia sia finita, non abbia capito un emerito cavolo di quel che sia successo. Si è ritrovato in una Piazza, con gente che sbraitava a destra e a manca contro un tizio a lui sconosciuto, con due uomini - ipoteticamente scagnozzi di quegli - che lo attaccavano, ai quali però ha fatto la festa in quattro e quattr'otto. Non c'è, dunque, da stupirsi se conosce il dieci percento delle persone con cui dovrebbe vivere. Però, ha un legame con il neo Hasukage, il ché vuol dire che, sotto sotto, ripone fiducia in qualcuno. Non lo farà mai presente a nessuno, non lo dirà mai, ma comunque quel senso di fiducia c'è. Avvicinatosi ulteriormente, quindi, la figura di Aoyji sarà più nitida e maggiormente visibile al Kokketsu. Lo sguardo è lievemente inclinato in avanti, da sopra le lenti degli occhiali, come quelle vecchine che non ci vedono da vicino e devono sporgersi tantissimo per guardare qualcosa. Il suo, ovviamente, è un mero metodo per ovviare al problema dell'acqua piovana che gli bagna le lenti degli occhiali. < Ehi, tizio. > Sempre cordiale, sempre gentile. Ce lo ricordiamo tutti così Rasetsu, no? < E' asciutto lì sotto? > Perché lo chiede? Resta ancora fuori dal perimetro che le fronde e l'albero stesso ricoprono, affinché possano permettere un luogo semi asciutto, per poterne usufruire come sta facendo il biondo. < No, perché, in caso lo sia, ti conviene toglierti. > Sogghigna, le labbra si piegano ulteriormente, quasi allo stremo. Mostra i denti lunghi, bianchi. Il suo essere saccente, arrogante si fa presente e si fa spazio sempre più profondamente. < NYAHAHAH! > Se la ride perché è così che fanno i megalomani. E' un Folle, un Sadico, un.. Deficiente, sì! Le braccia sono ancor disposte verso il basso, le mani ciondolanti. L'acqua cade a gocce dalla frangia, ma non sembra importargli. Lo sguardo resta fisso in quello di Aoyji, qualora gli sia permesso e concesso farlo, date le disposizioni. Ma cosa vuole veramente da lui? [Chakra ON]

00:05 Aoyji:
  [Prato] Il sopracciglio destro s'alza mentre la voce un pò attutita dall'incessante cadere delle gocce d'acqua gli giunge alle orecchie. Una voce strana, un tono particolarmente arrogante ed una risata che segue quelle parole alle quali ancora non ha risposto. Una risata che nasce al contempo del sorriso sulle labbra del giovane sotto l'albero. <Non è asciutto, mi piace stare col culo nell'acqua sai?> La risposta del giovane di molto si discosta da quella che mesi prima avrebbe dato ad uno sconosciuto che palesa intenzioni quasi aggressive, del resto però quel suo sangue dannato gli scorre anche all'interno del cranio, ne irrora il cervello e ne ha corroso parte della propria razionalità. Il capo si muove a sinistra ed a destra come a guardare per terra alla ricerca di qualcosa, in maniera lenta. <Qua di spazio ce n'è anche a destra ed a sinistra a quanto vedo io? Oppure sei una talpa e con gli occhiali bagnati mi vedi sdoppiato?> Poi si ferma come se avesse il dubbio d'una insinuazione, la voce assume un tono scandalizzato. <Oppure vorresti dirmi che sono grasso?!> Una frase totalmente senza senso in quella data situazione. La sigaretta và alla bocca. <Porta il tuo culo qui se non vuoi annegare sotto questa dannata pioggia, in caso contrario fai quello che ti pare.> Parlando esala il fumo. Lo sguardo è fermo sull'individuo dai lunghi capelli rossi, in attesa.[Stessi Tag]

00:23 Rasetsu:
 Piega la testolina - prettamente vuota, perché sennò non si spiega - verso la propria spalla sinistra. < Se hai gusti particolari-- > Se ha gusti particolari? < --potrebbe quasi interessarmi. > Ma sono mica proposte da fare? Siamo veramente sicuri che sia il CASO di esternare simili manifestazioni nell'ambito oscuro della sua sessualità? Potrebbero anche non interessare a nessuno - e non li biasimo -. Gli occhi si assottigliano, incuriositi dalla sua dimostranza e dalle parole che esplica verso Rasetsu. Dimostra di non aver paura, cosa che, però, al Kokketsu dà dannatamente fastidio. Tutti lo chiamano Mostro, si fa chiamare Rasetsu, che vuol dire Demone Mangia-Uomini.. Eppure c'è chi non ha paura di lui? Per il ragazzo dai capelli rossi è qualcosa di veramente inconcepibile. Infatti, aggrotta le sopracciglia, raddrizzando il capo e la colonna vertebrale. < Non mi interessa: ho adocchiato il TUO posto. > Sembra veramente convinto di avere esclusivamente ragione. Non sembra scherzare affatto - e fidatevi, non scherza -. Quando si mette in testa qualcosa, è assai restio a tirarsi indietro. < Ci vedo benissimo anche senza occhiali, ma non sono affari tuoi. > Non sono neanche affari suoi il fatto che Aoyji abbia scelto un albero per ripararsi. Un albero che Rasetsu aveva già puntato mesi fa! Sì, perché il rosso segue la logica dei bambini. Ora l'ho visto e allora è mio. Ma è ovvio che non tutti la pensino e ragionino al suo stesso modo - e menomale, altrimenti sarebbe un mondo brutto e schifoso -. < Grasso? > Lo scruta dalla testa ai piedi, soffermandosi volentieri sulle forme altrui. Non fa differenza il fatto che si tratti di un uomo. < Assolutamente no, anzi-- Mi sembri un bel bocconcino. > Ma perché è nato così? Non poteva sbattere la testa da piccolo? Oddio, sicuramente la madre ce l'avrà fatto sbattere più volte da qualche parte. < Sai che è praticamente e anatomicamente impossibile annegare sotto la pioggia? Al massimo, l'unica cosa di cui dovrei preoccuparmi è la mia temperatura corporea. Potrebbe salirmi la febbre, prendermi il raffreddore, una broncopolmonite acuta. > Niente più? Gesticola con la mandritta. < Ciò non toglie che faccio ciò che voglio. > Ebbene? Niente, resta SOTTO la pioggia, a poca distanza però dall'altro Kokketsu, del quale ignora la natura. Aspetta sul serio che si tolga da lì. E' come trattare con un infante troppo cresciuto, tutto sommato. [Chakra ON]

00:37 Aoyji:
  [Prato] <Dio Mio.> Due parole. Ognuna pesantemente sottolineata dalla voce del giovane dai capelli biondi. <Mbhè non vedo quali gusti NON siano particolari non credi?> Uno sguardo equivoco viene lanciato in direzione del giovane, almeno all'apparenza, dinnazi a lui. Del resto ha già ricevuto quasi un bacio dal Hasukage in concomitanza della sua iniziazione ed il fatto che quel sangue demoniaco circoli senza pudore nel suo corpo gli ha annullato qualsiasi pudore e inibizione riguardante il sesso. <Vuoi qualcosa di interessante? Forse deciderò di dartelo...se lo vorrai...eheh> Una risatina che all'apparenza è innocente, ma dietro cosa si cela? La sinistra lascia al sigaretta alla bocca del giovane per poi roteare nell'aria. <Non essere noioso con tutte quelle stronzate anatomiche, era una provocazione per dio. Devo dirti tutto?> Aspira dalla propria sigaretta ed esala il fumo allontanandola dalle labbra con la destra. <Vuoi QUESTO posto? Sei scemo?> Sposta la testa di lato osservandolo inarcando le sopracciglia. <Stai cercando di innervosirmi senza alcuna motivazione? Bah...> Il suo corpo si muove e si sposta di qualche centimetro più a destra lasciando quel suo posto e sedendosi in vicinanza rimanendo con la schiena appoggiata al tronco. <Ora vieni qui senza far storie che mi sono pure spostato, tu e le tue cazzate sulle broncopolmoniti.> Lo sguardo poi s'assottiglia. <Poi sei libero di fare quel che ti pare caro mio.> Una conversazione al limite dell'incredibile tra due sconosciuti, folli, uno sotto un albero, l'altro sotto la pioggia. Entrambi legati in maniera indissolubile al Husakage e nemmeno lo sanno, entrambi a condividere parte dei suoi vizi e dei suoi exploit, entrambi con qualche rotella fuori posto. Kusa sarà davvero in buone mani? [Stessi Tag]

01:05 Rasetsu:
 Si diverte a far esasperare le persone? Oh, questo sicuramente. Come non potrebbe? E' qualcosa che trascende il suo stesso modo di pensare. Pensa che, così facendo, tutti gli siano debitori e tutti debbano dargli assoluta corda e ragione. Il ragazzo, sotto sotto, gli piace. Gli ha ceduto il posto, anche se evidentemente sta soltanto cedendo alla mentalità di un bambino, onde evitare che si scateni ulteriormente. < Oh, qualcuno che mi capisce.. Allora c'è. > Lascivo nel tono, si inchina lievemente in avanti. < Lo voglio. > Lo brama. Dai, non gliel'ha mai concesso nessuno. Ma avrà veramente capito ciò di cui sta parlando Aoyji? Il volto è rilassato, le palpebre assottigliate. Lo sguardo è evidentemente lascivo, idem il tono di voce utilizzato per parlargli. < E' il mio lavoro, è il mio stile di vita. Tu lasceresti mai stare qualcosa che per te è sacro? > Ma che argomenti sta facendo? Sul serio.. Sta organizzando un discorso serio!? Si avvicina all'albero, venendo coperto in buona parte dallo stesso. Le gocce d'acqua piovana scendono dai di lui capelli, infradiciati completamente, dagli abiti indossati finora. E' totalmente fradicio. Un pulcio malvagio fradicio dalla testa ai piedi. < Io non cerco assolutamente di farti innervosire. > Si inumidisce le labbra con la punta della lingua. Si avvicina a lui, inginocchiandosi affinché possa sedersi al suolo. Il soprabito svolazza di lato, lasciando in parte libero. Poggia la schiena contro il tronco dell'albero. Ha avuto quel che voleva, ora è un bambino felice. Il sorriso, infatti, si distende in qualcosa di relativamente più.. consono. < Che carino. > Perché? < Hai addirittura deciso di tua spontanea volontà di lasciarmi il posto. > E' il primo che fa qualcosa che dice il Kokketsu, perciò quest'ultimo si sente veramente contento e felice. Che abbia trovato un amichetto? < Allora? Qual è il tuo nome? > Ma se finora lo stava insultando in qualsivoglia modo possibile, volendo costringerlo a togliersi di lì! Che pazzo, folle, sadico perverso. [Chakra ON]

01:21 Aoyji:
  [Prato] <Beh..allora a tempo debito avrai ciò che chiedi.> Un sorriso malizioso nasce sul suo volto, gl'occhi rossi guizzano di una lucentezza maligna per un istante, forse troppo poco per essere notata. Lo guarda avvicinarsi sovrastato dalla pioggia, un inerme vagabondo alla mercé della natura. <Sacro? Hai davvero dei punti cardini che ritieni sacri?> Lo sguardo si punta negl'occhi dell'interlocutore. <Pff..ora che pensavo d'aver incontrato qualcuno con un briciolo di sale in zucca.> La sigaretta viene fumata per poi essere lanciata sotto la pioggia essendo arrivata al filtro. <Capisco ed ammiro la dedizione, ma ho visto troppo crollare in nome di ciò che persone reputano o reputavano saccro...> Una pausa per analizzare visivamente il volto del giovane ora seduto in parte a lui. <Sai perchè reputaVANO? Perchè ora sono morti, puff, spariti.> Con le mani gesticola aprendole coi palmi l'uno verso l'altro. <Non penso ci sia nulla di sacro oramai, per rispondere alla tua domanda. Ciò che penso che valga davvero la pena rimirare è la vita nella totalità delle sue sfumature. Vivere e provare, morire senza rimorsi, far ciò che si vuole senza alcuna limitazione sociale o educativa, non pensi?> Che sta dicendo? Discorsi filosofici con uno sconosciuto? Beh del resto non è la prima volta. <Il Mio nome è Aoyji Rekuso. Non un nome conosciuto e tantomeno un cognome con appartenenze particolari. Un comune mortale.> Beh più o meno, non tutti sono soggetti ad un certo sangue che gli corrode la mente, ma questo non riguarda quello che ancora non sà essere un suo consaguigno. <Tu invece? Come ti chiami?> La destra corre al pacchetto nella tasca ancora una volta e ne estrae una sigaretta, l'accende e poi con la stessa mano protrae il pacchetto verso il suo interlocutore senza parlare.[Stessi Tag]

23:43 Rasetsu:
 Siede al di lui fianco. Sembra aver trovato davvero un nuovo amichetto. Le labbra si piegano in un piccolo sorrisetto ironico, al contempo lascivo. Aoyji lo incuriosisce, soprattutto perché sta assecondando fini del tutto fuori dall'ordinario, che finora nessuno aveva mai tollerato nei confronti del Kokketsu. < Sono un Folle, ma ciò non toglie che anche io abbia dei punti sacri! > Si tocca la tempia con la mandritta, mordendosi il labbro inferiore, mentre si sporge lievemente in sua direzione. Non sono seduti molto distanti, in realtà. < Non comprendo. > E quando mai, eh? < La Medicina serve a chiunque, no? A me specialmente. > Perché? Sentiamo. < Io faccio esperimenti, sfrutto qualsivoglia cavia per vedere cosa succede se unisco qualcosa ad un altro. > Gesticola con la mandritta. < Cadaveri con parti animali. > Ci ha provato, non è detto che ci sia riuscito. < Animali con parti umane. > Ma perché lo sta dicendo con così tanta facilità? E' anche vero che Rasetsu non si interessa di ciò che possano anche soltanto lontanamente pensare le persone di sé. Ha ucciso i suoi genitori per via del fatto che la gente dicesse che assomigliasse ad una donna. Stessa cosa potrebbe fare se qualcuno lo contraddica troppo spesso o non la pensi come lui. < Io sono morto dentro, però. Vale? Nyahahah! > Perché vantarsene? Non è sicuramente qualcosa di così bello da dover esternare a qualcuno che ha conosciuto da ben poco tempo. < Il mio cuore non batte, ha smesso da molto di farlo. > Eppure, ricordiamolo, date le sue conoscenze nell'ambito della Medicina, sa benissimo che il cuore è l'organo principale del corpo umano, pertanto è altresì ovvio che anche il suo batta. Glielo disse anche Bahaa. E quel ricordo gli fa salire un brivido dal coccige alla nuca. Si stringe nelle spalle, risendendosi come meglio può, restando a qualche centimetro di distanza dal Rekuso. < Oh, sicuramente. Io uccido, e vivo. Adoro il sapore del Sangue. > Che sia rosso o nero(?), lui non è razzista. Ma è sicuro quando dice che chi condivide il Sangue Nero è comunque un suo fratello, e in quanto tale va preservato e aiutato. < Adoro.. Quando qualcuno comincia a respirare meno. > Il volto di un Folle. Palpebre assottigliate, labbra socchiuse, sospira. < Quando ti supplicano di fermarti.. > Potrebbe già essere rinchiuso solo per via delle cavie! Nascoste chissà dove, tra l'altro! < Rasetsu. > Si presenta a sua volta. "Demone Mangia Uomini", traduzione letterale. [Chakra ON]

23:56 Aoyji:
 <Folle eh?..mmh> Lo osserva mentre gesticola e parla delle proprie aspirazioni e pensieri, aprendosi al giovane dagli occhi rossi e mostrando a quest'ultimo una parte oscura di sè. Gl'occhi rossi scorrono sul volto del suo interlocutore assaporandone i lineamenti ed i cambi d'espressione. Alza il sopracciglio destro al sentir parlare di morte interiore, un bagliore lo coglie mentre un brivido gli percorre le vertebre inferiori. <Uccidere è vivere caro il mio Demone.> La sigaretta viene portata alla bocca e lasciata sulle proprie labbra mentre la destra andrebbe a cercare di mettersi sul petto del giovane seduto accanto a lui, in corrispondenza del cuore se questo glielo permettesse. <Penso che il tuo cuore batta quanto il mio, e penso che condividiamo un altro paio di cosette.> Rimarrebbe in quella posizione col palmo della mano sul pettorale del giovane dai denti aguzzi. <Anche io sono morto dentro per così dire, sono stato svuotato dalla mia umanità e dal mio sangue ed ora che un altro fluido scorre all'interno delle mie vene anche io bramo il sangue altrui.> La sinistra allontanerebbe la sigaretta dalla bocca mentre una nuvoletta di fumo la seguirebbe. <Il tuo cognome Rasetsu?> La destra s'allontanerebbe dal petto del giovane con un movimento fluido e lo sguardo si sposterebbe verso il prato sul quale imperterrita la pioggia continua a cadere. <Sono curioso, inoltre, cosa hai concluso con quei tuoi esperimenti?> [Chakra On][Stesso Equip]

00:16 Rasetsu:
 Le gambe vengono piegate a mo' di indiano, affinché possa star maggiormente comodo. La schiena si adagia contro l'albero, gli occhi si alzano verso le fronde sopra di sé. < Folle. > Ripete, lascivo allo stremo. L'angolo destro delle labbra si piega in un sorrisetto ancor più malizioso e sadico. < Qualcuno che capisce come mi sento, allora c'è. > Risponde verso il ragazzo, poiché nessuno lo ha mai chiamato demone, nonostante il suo "Soprannome" voglia dire proprio quello. C'è chi ancora lo chiama Ryuuma, nonostante lui stesso abbia ormai messo in chiaro che quel nome non esiste più, pertanto devono dimenticarlo anche gli altri. C'è chi, invece, lo utilizza per fargli perdere le staffe, ed è qualcosa che non sopporta. < Sono nato per uccidere.. > La sua teoria di vita. Se finora non aveva per niente fatto scemare quel dannato ghigno, questo è il momento. Quando Aoyji poggia la mano destra sul di lui petto, il Kokketsu glielo permette e glielo lascia fare. E' incuriosito dal suo modo di fare e ben pochi hanno osato toccarlo. Finora, sicuramente Bahaa - la bambina per cui sente di provare qualcosa - e Kurona - sua sorella, nonché conclannata, or ora sparita -. Toccare, però, è intrinseco. Bahaa è riuscita a toccarlo all'interno, lì dove quel suo Cuore dovrebbe battere. Solleva il braccio mancino. Avvicinerebbe il palmo all'avambraccio dell'altro Kokketsu, in modo tale che possa serrarvi la mano e ancorarvi le dita attorno. Le unghie sono poco più lunghe del normale, ed è soltanto un altrod ettaglio per il quale lo affibbiano come ipotetica donna dai dubbi gusti. < Non osare dire che il mio cuore batte. Chi lo ha fatto, non ha vissuto così a lungo! > Ringhia, il volto diventa una maschera di orrore. Se viene contrariato, se non gli si danno le giuste attenzioni, è solito arrabbiarsi. Se, invece, gli si va a dire che il suo cuore BATTE come fece quella mocciosa di Oto, si potrebbe rischiare la vita. O per mano sua o per mano del Karma. < Quali cosette, per esempio? > Il volto pallido resta focalizzato in lui. Non gli lascia andare il polso finché non avrà risposto alle di lui domande. < Un altro fluido? > Cosa potrebbe mai intendere? < Un corpo non vive senza sangue a scorrere nelle vene. > Eppure, basta vedere le vene del braccio di Rasetsu per capire come il Sangue possa essere anche di un altro colore. < Non ho un cognome, ma ho qualcuno che mi ha accettato e mi ha donato il suo Potere. Ed è stato appena eletto Kage. > Vantarsene è così giusto, secondo lui. < No, sto cercando altre cavie.. > Le labbra si piegano nuovamente in quel ghigno sadico e folle. < Vuoi per caso-- prendere parte agli esperimenti? > La classica domanda che fa a tutti e che tutti, sani di mente, rifiutano. [Chakra ON]

00:29 Aoyji:
 Lo fede perdere le staffe e ne sente la conseguenza sulle proprie carni, su quel polso che ora cinge con la mano e nelle quali il giovane dai lunghi capelli biondi sente penetrare le unghie dell'altro. La delicatezza della pelle in quel punto fà sì che la pressione esercitata e le unghie di una lunghezza di poco superiore alla norma vadano a lacerare la carne dell'avambraccio di Aoyji facendone sgorgare così un poco del proprio sangue demoniaco. L'occasione è ghiotta e nel sentire le domande di Rasetsu decide di coglierla per togliersi quel suo dubbio, per accertarsi del fatto che i due siano o meno fratelli di sangue. Il suo chakra Suiton và ad unirsi a quel suo sangue maledetto donandogli la possibilità di manipolarlo come fosse argilla nelle mani di uno scultore i quali attrezzi sono la mente ed il desiderio. Sul di lui volto nascono le caratteristiche lacrime, queste si materializzano alla base degli occhi carmini e scivolano sul proprio volto fino all'osso della mandibola lasciando dietro di sè una visibile scia violacea. Sorride con quel suo maquillage che lo fa apparire grottesco. Non cerca di liberarsi dalla stretta del giovane ma lascia il braccio esattamente dov'è. <Se riconosci il MIO demone allora vuol dire che ho ragione nel pensare che siamo fratelli nel profondo, se no poco male, fatto sta che mi hai fatto uscire il sangue dal polso.> Il volto si muta in una maschera inespressiva. <Sò quello che ho sentito sotto il palmo della mia mano e lo terrò per me se tanto ti infastidisce, sia che batta sia che non lo faccia, ognuno è libero di pensare ciò che più gl'aggrada.> La sinistra viene portata alla bocca per fumare ed una volta allontanata la sigaretta dalle labbra una nuvola di fumo viene rilasciata verso il suo interlocutore. <Ora mollami il polso.> Gl'occhi puntati in quelli di Rasetsu, non una minaccia, più una richiesta detta in tono serio.[Kokketsu No Hijutsu][PV 99/100][Chakra 29/30][Stesso Equip]

00:42 Rasetsu:
 A così poca distanza, Rasetsu non può evitare di guardare la trasformazione e l'attivazione dell'Hijutsu stessa da parte di Aoyji. Ne resta stupito. < Quindi.. > Si sente quasi amareggiato. < ..non l'ha donato soltanto a me. > Credeva veramente d'essere l'unico? Non sa niente del Clan Kokketsu, eppure pretende che sia l'unico ad averlo. Nonostante tutto, quella sensazione di malinconia passa subito. Il biondo, sotto sotto, gli va a genio. E se le unghie di Rasetsu fungono da arma per ferire, affinché Aoyji richiamata l'Innata, lui stesso non ci pensa due volte a farlo. A differenza di lui, però, conduce il polso destro alle labbra. Non nasconde quelle cicatrici - alcune già guarite, altre ancora in via di guarigione - che coprono quasi per intero il polso interno del Kokketsu. I denti bianchi e aguzzi tagliano la pelle del polso, in prossimità della vena, ma non andando troppo a fondo. Conosce perfettamente quanto dosarsi e dove colpire, per evitare che continui a sanguinare. Solitamente, infatti, le cicatrici non si rimarginano quasi mai completamente, poiché mira sempre agli stessi punti. Da quella ferita, comincerebbe a fuoriuscire una piccola quantità di Sangue Nero. Dunque, non gli resta da far altro che richiamare ed unire quella sfera azzurrina dentro di sé, indicante il Suiton. Lo porta lì dove dovrebbe esservi il fulcro del suo Potere: quel cuore nero, fermo e immobile, in totale necrosi perché in stasi da così tanto tempo. Lo irradia di Suiton e si ricopre di un'aura violacea, la stessa che viene esternata dal proprio corpo e che lo copre totalmente, sovrastando anche il compagno Kokketsu, data l'intensità. Vi sono delle piccole scariche elettriche nell'aura violacea, che danno soltanto il sentore di quanto potere egli possa sprigionare. Due lacrime totalmente nere scendono dalle palpebre inferiori, arrivando sino alla base del mento, esattamente come Aoyji. Gli occhi diventano di una intensità più scura. Il giallo-verde viene sostituito dal giallo sporco e scuro. Le iridi si assottigliano. Il volto diventa poco più pallido, in netto contrasto con le lacrime nere. Alle estremità di mani e piedi, s'aggirano quelle macchie e grumi di sangue, che potrebbe utilizzare in caso servisse. < Due Demoni, due Mostri che risvegliano il loro vero IO. > Le labbra rosee, dipinte or di un viola scuro per via dell'Innata richiamata, si piegano per l'ennesima volta. Un sorriso, un ghigno, i denti a mostrarsi nel loro splendore. AMA definirsi così. AMA manifestare quel Potere! Tutti lo temono. E lui è questo che VUOLE. < Non so se siamo fratelli oppure no. Ma mia sorella mi ha insegnato a rispettare chi, come noi, ha il Sangue del Demonio. > Nero come la notte. < Pertanto, probabilmente dovrò rispettare anche te. > Solo perché glielo ha detto Kurona? Evidentemente, si fida perché lo assecondava. < Perché dovrei mollartelo? Costringimi. > Ma perché deve sempre fare così? Serra la presa, anzi cerca di tirare il braccio verso di sé, affinché lo stesso Aoyji venga spinto verso Rasetsu. Si diverte con poco, ma la forza di Ryuuma è minima ( Forza 10 ). [Chakra: 78/80][Hijutsu Kokketsu lv.2][-2PV]

01:02 Aoyji:
 Guarda la trasformazione del giovane dinnanzi a lui con un sorriso. Un fremito lo scuote mentre il cuore aumenta i propri battiti schiavo dell'emozione e della situazione. Lo guarda, l'ammira. Un'aura violacea e mortifera abbraccia prima Rasetsu ed in seguito, data la vicinanza, accoglie nelle sue bramose braccia anche Aoyji. Sgrana lievemente gl'occhi mentre si rende conto di essere su di uno scalino inferiore rispetto al giovane dai capelli rossi: il controllo sul sangue demoniaco e la sintonia con questo è di molto superiore alla propria. Osserva il suo volto mutare, perdere colore ed impallidirsi mentre gl'occhi si sporcano divenendo più scuri. Le medesime lacrime nere gli scivolano sugli zigomi, gemelle delle proprie, sorelle come loro sono fratelli di sangue. Le labbra s'incupiscono assumendo un colore violaceo. Aoyji osserva quella trasformazione a metà tra l'esterrefatto e l'ammaliato. Sorride alle parole di Rasetsu le quali hanno trovato l'esatta essenza dei due consanguinei: Mostri. Sente il giovane dai capelli rossi tirare e cerca di opporre resistenza inutilmente, la sua forza non sta nel braccio ma nella mente. Senza dire nulla si concentra sul proprio flusso di chakra mentre viene attirato dal giovane a sè. Richiamerebbe la propria energia verso il centro della propria fronte e la convoglierebbe in un flusso verso l'esterno con un moto circolatorio verso destra che ha come obiettivo la mente avversaria. <Vediamo se molli adesso...> Un sorriso maligno cospargerebbe il volto del biondo. L'obiettivo di Aoyji sarebbe quello di far immaginare al suo interlocutore che il proprio braccio bloccato sia cosparso di spuntoni che lacererebbero la carne della mano di Rasetsu procurandogli dolore, e di conseguenza portandolo a lasciare la presa sull'avambraccio. Nonostante quel sotterfugio ora il giovane si ritroverebbe addosso a Rasetsu. [Illusione di un Senso: Tatto][Kokketsu no Hijutsu][PV 99/100][Chakra 22/30]

01:03 Aoyji:
 [Edit][Genjutsu 30]

01:19 Rasetsu:
 L'Illusione del biondo non serve a fermare il Kokketsu. Difatti, non appena l'altro sembra aver tutt'altre intenzioni, nonostante l'Illusione non dovrebbe rientrare né essere avvertita dal Kokketsu ( Mente 60 ), ritira subito la mano. < Non fare scherzi! > Esclama contrariato. Se finora stava cominciando a prenderci gusto, ora come ora, non vuole realmente avvicinarsi alla di lui posizione. Nonostante Rasetsu sia un folle, è donato comunque di spiccato senso e di una intelligenza che ha dell'incredibile. L'alone violaceo continua a circondare la figura del Rosso, il quale allontana in malo modo la di lui figura. < Cosa pensavi di fare!? > Scocciato, cerca di mettersi in piedi come meglio può e anche frettolosamente. < Me ne vado. > Non ha più alcun interesse, a quanto pare, ma forse è soltanto momentaneo. Ora come ora, esce nuovamente sotto la pioggia, coperto da quell'alone violaceo che, ogni tanto, viene invaso da piccole ed innocenti scariche elettriche. Senza salutare, senza dire assolutamente nulla, si dilegua tra le ombre della notte. [END]

01:25 Aoyji:
 Il suo tentativo di utilizzare l'illusione non sortisce l'effetto sperato, anche se poi il giovane dai capelli rossi libera il polso di Aoyji ritirando la mano. Contrariato e infastidito il Kokketsu si alza mentre allontana bruscamente il biondo che lo guarda alzando un sopracciglio, perplesso. <Ok, ok...> Sorride mentre quello gli dà le spalle e osserva quei lunghi capelli oscillare ad ogni passo mentre si bagnano sotto la pioggia. <Alla prossima Demone, ce ne sarà una ti assicuro.> Si alza anche lui da sotto quell'albero stando attento a non picchiare la testa contro un ramo e si rimpadronisce della sua giacca, la indossa come suo solito solo appoggiandola sulle proprie spalle e si mette in marcia, o meglio corre, sotto la pioggia verso casa.[End]

Aoyji e Ryuuma s'incontrano sotto una pioggia battente nei prati fuori da Kusa. Dopo uno scambio di battute viene palesato che entrambi condividono il potere del sangue demoniaco ma prima che ne possano discutere approfonditamente Ryuuma se ne và infastidito dal comportamento di Aoyji.