La morte della rondine

Free

0
0
con Mekura

21:21 Mekura:
  [--> lago] Ormai ha deciso di non aspettare più: è partita, da sola a discapito dei pericoli che può incontrare sul percorso. Akendo deve ancora riprendersi, Katsumi non le risponde, Yukio ha offerto il suo aiuto vero, ma non ha voglia di andare in quel posto con perfetti sconosciuti, ma la verità è che, non voleva andarci con nessuno. Quindi eccola li, decisa a continuare a tarda notte per incontrare meno gente possibile, meno ninja di Oto possibile vista la loro condizione di ricostruzione interna. Rabbrividisce stringendo le braccia tra loro abbassando ulteriormente il cappello di paglia calcandolo sulla testa mentre continuerebbe a procedere con passo ampio ma lento. Indosso porterebbe la divisa della Akatsuki con l'anello nell'indice della mano destra. Oltre a questi gli abiti di sempre quando deve andare in missione: la maglia di colore bianco panna con tanto di giacco di cuoio a proteggere il busto dandole un minimo di difesa in più senza ingombrarla troppo. Una larga cintura grigia alla quale di lato sono legate alcune tasche portaoggetti. Nascosti sotto la cintura si troverebbe l'aggancio dei sopra pantaloni i quali coprono la parte esterna delle gambe lasciando l'interna scoperta fino al polpaccio dove si chiude sotto gli stivali neri. Così è nero anche il pantalone aderente sottostante mentre nelle braccia porta un paio di manicotti, con sopra delle protezioni per i vambracci insieme ai guanti con le dita mozze. All'interno della tasca porta oggetti la Hyuga porterebbe un paio di fumogeni, due tonici coagulanti e uno di chakra, del nylon conduttore, un rocchetto per le necessità, e tre fuuda con all'intero dei tronchetti per la sostituzione. Mentre all'interno della tasca porta kunai legata alla gamba sinistra, la donna porterebbe 6 kunai di cui solo tre sarebbero legati a delle carte bomba.Fa freddo ed è umido ed i suoi occhi sono appesantiti dalla fatica del viaggio e dal peso dei suoi pensieri. Non manca molto: la luna è alta nel cielo, limpida e si riflette nelle acque semi immobili del lago. Mekura osserva l'ambiente attorno a lei come una persona che sa già in partenza che non le aspetta nulla se non sofferenza ulteriore, o che non si aspetta nulla di buono da questo viaggio...ma forse era il suo modo per dirgli addio oltre ad essere sicura di non averlo abbandonato. [ch on][equip in scheda]

21:43 Mekura:
  [lago] Non dice nulla, rimane in silenzio tremando in silenzio per via del freddo che prova all'esterno o forse quello che le viene da dentro. Chiude gli occhi una volta raggiunte le rive del lago portando i piedi quasi a lambire l'acqua. Solleva la testa sempre con gli occhi chiusi prendendo un lungo respiro. Mekura si concentrerebbe e sollevando le mani a formare il sigillo della tigre cercherebbe di prendere il controllo sul chakra risvegliato. Stringerebbe i denti e con calma cercherebbe di raccogliere e di guidare il chakra verso i punti di fuga associati alla testa facendo attenzione al che il flusso sia costante. Dopo di che una volta trovati i punti chiuderebbe le palpebre e irradierebbe gli occhi comprimendo il flusso verso l’esterno cercando di risvegliare la propria innata e conseguentemente causare una pressione attorno agli occhi che creerebbe la ramificazione venosa la quale grottescamente creerebbe spessore verso l’esterno tanto che passandoci una mano sopra si potrebbero sentire al tatto. Se il byakugan si fosse risvegliato, la ragazza guarderebbe in direzione delle acque, aprendo gli occhi cercando nella sua lunghezza per trovare delle prove, del resti, qualcosa del suo amato. <...> porta le mani tra loro, stringendole per scaldarle, iniziando a camminare lungo la riva trascinando i piedi nella riva scostando l'acqua in modo che intorno a lei ci sia un minimo di rumore per confortarla in quel momento di debolezza, la sua è una espressione di morte, di triste abbandono alla apatia, alla perdita, al silenzio pesante della sua stessa anima e dalla perdita di qualsiasi voce di ribellione, di qualsiasi grido che vorrebbe lanciare. La sua anima è come un ferito che perde sangue dal costato e dissanguato agonizza in una morte solitaria. [stessi tag][byakugan liv III 87/90]

22:09 Mekura:
  [lago] Si ferma, cercando di osservare una seconda volta ogni angolo fin ora percorso nel caso vi sia qualche anfratto attorno al lago, qualcosa che potrebbe vedere bene attraverso il byakugan. Osserva, osserva con attenzione corrugando la fronte e gli angoli della bocca che vengono spinti verso il basso. Abbassa la fronte verso il basso, scuote il capo e cercherebbe di continuare a camminare per tutta la riva del lago cercando di seguire il perimetro come una spettro, una banshee che è costretta a soffrire per le sue perdite, per la sua disperazione. Il passo accompagna quel vuoto, come sempre, a ritmo sempre più rapido, o più lento. Non vi è costanza nella sua marcia, solo il suo cuore, il suo battito rimane costante e tremendo, tanto forte da infastidirle le orecchie mentre il tarlo del suo cervello sussurra infido più forte per indebolirla e darle il colpo di grazia per renderla di nuovo la ragazzina che frigna e si biasima della sua condizione oppure cerca disperatamente di agganciarsi ad una idea che non gli appartiene, ad un mondo che non gli appartiene più. Tutto questo è...solo la conseguenza della vita che ha scelto: si ripeteva sempre e sempre le chiedevano come riuscisse a controllare questa storia? come si può essere innamorati ed avere una famiglia seppure la tua vita è costantemente in pericolo? Lei ha sempre risposto che aveva paura ma che quello è il loro mondo. Un pensiero giusto, ma ancora spinto da una innocenza che si trascinava come un vecchio abito. ora che è successo, seppure avvertita, seppure cosciente, nella incapacità di sapere che cosa è successo ad Azrael, nella sua sparizione, nei suoi dubbi su dove si trovi ora, non riesce ancora a darsi pace, la sua anima cerca ancora di resistere alla logica. [Byakugan liv III 84/90][ch on -stessi tag]

22:33 Mekura:
  [lago] Il respiro diventa pesante, i suoi occhi arrossati, affaticata anche dalla presenza del byakugan. Procederebbe fino a quando non percorre tutto il perimetro, cercando di osservare sia nell'acqua che sotto che nella flora attorno al lago. Stringe le spalle fermandosi alla fine quando tornerebbe dal punto dalla quale ha iniziato il suo percorso. Continuerebbe a guardare mentre ancora non avrebbe trovato nulla che riguardasse un lascito del suo amato. Non servirebbe neppure andare al centro del lago: il byakugan, al suo livello attuale e attraverso la sua esperienza dovrebbe essere abbastanza potente da poter vedere fino ad 1km il linea retta. Tuttavia ancora una volta, ascolterebbe le necessità del suo cuore e lentamente cercherebbe di raccogliere parte del flusso del chakra concentrandosi sulla manipolazione del suddetto. Spingerebbe quella infima quantità verso la pianta dei piedi e da li cerca di spingere il flusso lungo gli tsuba verso l'esterno così da poter generare attorno alla pianta del piede uno spessore, una certa quantità di energia che farebbe da cuscino che terrebbe i piedi sulla superficie dell'acqua senza tuttavia farla sprofondare. Allungherebbe il passo verso l'acqua e si spingerebbe verso il centro del lago, iniziando a camminare sulla superficie qual ora fosse riuscita a rilasciare il chakra correttamente. Raggiunto il centro si fermerebbe e ancora una volta guarderebbe con attenzione sempre alla ricerca di Azrael o di una traccia di questo. Le labbra si muovono senza esprimere alcun suono, tremano così come le sue palpebre mentre combatte con qualcosa che le sfrigola sul volto, pizzicandola mentre il vuoto continua a soggiogarla. [ch on - Byakugan liv III 81/90]

23:03 Mekura:
  [lago] Ancora non dovrebbe essere in grado di trovare nulla, ma continuerebbe e continuerebbe. Non ha idea di quanto tempo sia passato dalla sua ricerca, minuti, ore? ma è passato abbastanza tempo che il dolore al petto si sia fatto quasi insopportabile, il suo corpo trema, ancora una volta desiderosa di crollare,di chiedere il perché? perché abbandonarla senza dire nulla? lo aveva fatto per proteggerla? perché aveva paura del suo demone? che l'unico modo per sopravvivere al suo demone fosse andare altrove? magari dove il mondo conosciuto finisse? ma perché non dirgli nulla? perché scappare? perchè? Perché? Una mano va nel cuore e faticherebbe a mantenere il controllo del rilascio del chakra. <ah> geme sentendo la gola farsi sempre più stretta mentre allargherebbe le gambe e piegando le ginocchia si accartoccerebbe quasi come una carta appallottolata mentre chiudendo gli occhi tanto che per evitare di cadere in acqua perderebbe lo stesso controllo del byakugan come non succedeva da tempo addormentando la sua innata senza volerlo ritrovandosi di nuovo schermata con la sua vista tornata uguale a quella di qualsiasi altra persona. Prende un lungo respiro, ondeggiando la testa da una parte all'altra mentre le mani vanno verso il volto facendo scivolare la destra verso le labbra. Caccerebbe le lacrime di sfinimento indietro, comprimendosi sempre di più come se si stesse rimpicciolendo e continuerebbe fino a quando non si accorge del riflesso sull'acqua. Il suo riflesso per la precisione. La sua espressione sarebbe esattamente come quella di un anno fa ormai, prima delle porte dell'inferno, prima dei demoni, prima della scomparsa di Akendo. Quella debolezza, quella paura, quella solitudine, l'insicurezza; ricorda tutto, tutto di quella espressione. Piega la testa di lato e così di riflesso farebbe la sua immagine specchiata nell'acqua, rimane ad osservarla per lungo tempo capendo che cosa stesse succedendo ora. Le direbbe addio, definitivamente; allunga la mano destra affondando le dita nell'acqua al livello della guancia quasi la stesse accarezzando, porta le dita a conca e continua ad osservare la sua espressione. Con lei...con lei muore anche ogni tentativo di cercare Azrael, con lei muore la sua gentilezza senza aspettarsi nulla in cambio, muore il suo animo pacato, muore la sua sanità mentale, muore la sua ignoranza, la sua genuina e infantile ingenuità, una rondine muore, in attesa che qualcos'altro possa nascere. Scosterebbe la mano nell'acqua creando delle onde concentriche che si espanderebbero per tutte le direzioni storpiando la sua immagine. [ch on - Byakugan liv III 78/90]

23:18 Mekura:
  [lago] L'acqua mostrerebbe qualcosa di nuovo, un nuovo volto, qualcuno che non conosce ma che tuttavia ormai la rappresenterebbe. L'espressione gelida, determinata, impassibile, il suo cuore smette di battere così forte e gli occhi non sarebbero più lucidi. Si solleva in piedi con la schiena più dritta possibile e con il mento alto inizierebbe a pensare osservando il vuoto. A fare il fantasma attorno al lago ha già attirato troppo l'attenzione e se non fosse riuscita a trovare davvero nulla in quel luogo la donna inizierebbe a lasciare il lago senza guardarsi indietro. Una volta alla riva si fermerebbe quasi come se avesse un ripensamento per un attimo. Solleva la mano destra per controllare il suo battito: normale. Un leggero sorriso gli appare sul volto, ne amaro, ne felice, un sorriso vuoto più simile ad un ghigno aggressivo. Ancora una volta ha perso la persona che amava, ormai è una consuetudine, scadono come Yogurt. Ma questa volta, sa bene che cosa fare, non è senza scopo, le hanno tolto la speranza e le hanno lasciato solo rabbia, nulla da perdere, ma tutto da guadagnare. Chiunque le abbia preso qualcosa d'ora in poi avrebbe chiesto il doppio, chiunque abbia mosso le fila del destino ha fatto un pessimo, un pessimo sbaglio a trasformarla in quello che è ora. La notte oscura si staglia in uno specchio d'acqua la luna alta guida la via verso casa e verso il destino di questa nuova Hyuga nata dalla morte della sua precedente se stessa...ha piani da portare a termine, poteri e conoscenze su cui mettere le mani...un clan da comandare. [end]

Mekura seguendo il consiglio di Yukio si dirige al lago per cercare Azrael o qualsiasi traccia del suo passato.
Alla fine nello sconforto si mette quasi a piangere, ma si trattiene e decide di gettare via per sempre la sua debolezza e di iniziare a prendere una nuova strada.